Organizzazione Contratto. Registrazioni. Requisiti COGENTI APPLICABILI. Ed. 05 Rev giugno 2016
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- Lidia Palumbo
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1 Organizzazione Contratto Mod Il presente documento rappresenta la raccolta di informazioni opportune per valutare lo stato di conformità legislativa dell Organizzazione in relazione ai requisiti cogenti in ambito SGEn e/o volontariamente sottoscritti dall Organizzazione soggetta a verifica. Può essere inoltrato all Organizzazione quale strumento di autovalutazione. Il presente documento, in caso di verifica iniziale di certificazione, deve essere inizialmente redatto durante lo stage 1, riesaminato ed eventualmente corretto ed integrato durante lo stage 2 per essere definitivamente emesso a fine del l audit di certificazione. Nel corso delle sorveglianze può essere genericamente dichiarata l assenza di variazioni. Impresa a forte consumo di Energia «Azienda Energivora» NO Se SI quale: (Art. 17 Dir.2003/96/CE): impresa (Art.11), in cui i costi di acquisto dei prodotti energetici ed elettricità siano pari almeno al 3,0 % del valore produttivo ovvero l'imposta nazionale sull'energia pagabile sia pari almeno allo 0,5 % del valore aggiunto. D.M (applicazione della Dir.2003/96/CE): costo effettivo del quantitativo complessivo dell energia utilizzata per lo svolgimento della propria attività (art. 4) / valore del fatturato (art. 5), 3 %, e utilizzato, per lo svolgimento della propria attività, almeno 2,4 giga wattora di energia elettrica oppure almeno 2,4 giga wattora di energia diversa dall elettrica. Grande impresa (D.Lgs. 102/14): impresa che occupa più di 250 persone, il cui fatturato annuo supera i 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio annuo supera i 43 milioni di euro. D. Lgs. 192/05, art. 3.2, lett. a), Art. 6.1 Il D. Lgs. 192/05, così come integrato dal D. Lgs. 311/06, (e i relativi decreti attuativi, tra cui le Linee guida per certificazione degli edifici emanate con DM 26/06/09) è soggetto a una clausola di cedevolezza tale per cui ogni singola Regione può abrogarne il contenuto e sostituirlo con un proprio atto legislativo, pertanto in presenza di normativa regionale specifica, il D. Lgs. 192/05 non si applica. Si deve sempre riferimento alla legislazione regionale in tema di efficienza energetica degli edifici, per specifici e puntuali requisiti in continuo divenire L'organizzazione ha realizzato un nuovo immobile (o ha effettuato una ristrutturazione integrale / demolizione con ricostruzione in manutenzione straordinaria di edifici con superficie utile > 1000 mq) con permesso di costruire presentato successivamente al 08/10/05 Pag. 1/11
2 D. Lgs. 192/05, art bis. Art. 8.2; D.M. 26/06/09; D.P.R. 59/09 L'obbligo dell'attestato di certificazione energetica si applicherà anche agli immobili esistenti, solo in caso di compravendita dell'immobile, con le seguenti tempistiche: a partire dal 1 luglio 2007, in caso di compravendita di interi immobili aventi superficie utile superiore a metri quadrati; a decorrere dal 1 luglio 2008, in caso di compra vendita dei restanti interi immobili (con l'esclusione delle singole unità immobiliari); a partire dal 1 luglio 2009, anche in caso di compravendita delle singole unità immobiliari. In tutti questi casi, l'onere della qualificazione energetica è a carico del venditore o del locatore L 10/91, art e 34.8; Circolare Ministeriale n. 219/F del 02/03/1992, punti 5, 19 e 21 (L. 10/91 art. 19) L 10/91, art e 34.8; Circolare Ministeriale n. 226 del 03/03/1993, punto 3 e allegato L'edificio è dotato di attestato di certificazione energetica redatto da u n professionista abilitato/qualificato secondo le Linee guida nazionali, o la normativa regionale di riferimento? L'organizzazione ha un consumo energetico totale: > TEP/anno per il settore industriale; > TEP/anno per i settori civile/ terziario/trasporti? Comunicazione del nominativo del tecnico responsabile per la conservazione e l uso razionale dell energia Pag. 2/11
3 Direttiva Europea 27/2012; D.LGS. 102/2014 L articolo 8 del D.Lgs. 102/2014, recepimento italiano della Direttiva 27/2012, definisce gli obblighi per le organizzazioni cosìdette grandi imprese e per le imprese a forte consumo di energia. - grande impresa : impresa che occupa più di 250 persone, il cui fatturato annuo supera i 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio annuo supera i 43 milioni di euro - impresa a forte consumo di energia : impresa per la quale, nell annualità di riferimento, si sono verificate entrambe le seguenti condizioni: a) abbia utilizzato, per lo svolgimento della propria attività, almeno 2,4 gigawattora di energia elettrica oppure almeno 2,4 gigawattora di energia diversa dall elettrica; b) il rapporto tra il costo effettivo del quantitativo complessivo dell energia utilizzata per lo svolgimento della propria attività, determinato ai sensi dell art. 4, e il valore del fatturato, determinato ai sensi dell art. 5, non sia risultato inferiore al 3 per cento. D. Lgs. 152/06, art. 283, comma 1, lett. D, per impianti termici E definito impianto termico civile un impianto termico la cui produzione di calore è esclusivamente destinata, anche in edifici ad uso non residenziale, al riscaldamento o alla climatizzazione di ambienti o al riscaldamento di acqua per usi igienici e sanitari. E definita potenza termica nominale dell impianto la somma delle potenze termiche dei singoli focolari costituenti l impianto (un impianto può essere costituito da più generatori di calore purchè abbia un unico sistema di distribuzione e utilizzazione Se l azienda è una grande impresa, ha ottemperato agli obblighi di esecuzione di una diagnosi energetica o delle misure alternative (registrazione EMAS oppure certificazione del sistema di gestione secondo ISO 14001, oppure certificazione del sistema di gestione secondo ISO 50001, purchè all interno dei sistemi siano svolti audit energetici in onformità all allegato 2 del D.Lgs. 102/2014)? Ha rispettato la tempistica del 5 Dicembre 2015 per l esecuzione della prima diagnosi e definito la periodicità di quattro anni per le successive? L azienda e dotata di un impianto termico (di climatizzazione) civile? Pag. 3/11
4 di tale calore). Mod D. Lgs. 152/06, art , Allegato X alla parte V, per impianti termici L impianto impiega i combustibili ammessi ai sensi dell Allegato X alla parte V del D. Lgs. 152/06? D. Lgs. 152/06, art , per impianti termici D. Lgs. 152/06, art , per impianti termici D.Lgs. 152/06, come modificato dal D.Lgs. 128/2010, art , per impianti termici Per gli impianti termici civili di potenza termica nominale superiore a 35 kw, in esercizio alla data di entrata in vigore della parte quinta del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., il libretto di centrale previsto dall art 11 del D.P.R. 412/1993 è stato integrato, a cura del responsabile dell esercizio e della manutenzione dell impianto, entro il 31/12/2012, da: un atto in cui si dichiara che l impianto e conforme alle caratteristiche tecniche di cui all articolo 285 D.Lgs. 152/06 e s.m.i ed e idoneo a rispettare i valori limite di cui all articolo 286 D.Lgs. 152/06 e s.m.i.; l indicazione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie necessarie ad assicurare il rispetto dei valori limite di cui all articolo 286. L impianto ha una potenza termica superiore a 3 MW? L impianto ha una potenza termica complessiva superiore a 35 kw? In sede di verifica per la dichiarazione di conformità ex DM 37/08, l installatore ha rilasciato una dichiarazione di conformità alle caratteristiche tecniche e valori limite del D. Lgs. 152/06 e ha comunicato l elenco delle manutenzioni necessarie? Tali atti sono stati inviati, a cura del responsabile dell esercizio e della manutenzione dell impianto all autorità competente entro 30 giorni dalla redazione? Pag. 4/11
5 D. Lgs. 152/06, art , per impianti termici L impianto ha una potenza termica complessiva superiore a 1,16 MW? Se l impianto di cui alla domanda precedente ha una potenza termica complessiva superiore a 1,16 MW, e dotato di rilevatore delle temperatura negli effluenti e di analizzatore per la misurazione e registrazione in continuo di O2 e CO nei gas effluenti? Mod D. Lgs. 152/06, art , per impianti termici Impianto ha potenza superiore a 232 kw Il Patentino di abilitazione, precedentemente rilasciato dall Ispettorato provinciale del lavoro, dovrà in futuro essere rilasciato da da una autorita individuata dalla legge regionale, la quale disciplina anche le opportune modalita di formazione, nonche le modalita di compilazione, tenuta e aggiornamento di un registro degli abilitati alla conduzione degli impianti termici. Il personale addetto alla conduzione è munito di patentino di abilitazione? Pag. 5/11
6 D.P.R. 74/2013, Art.3 e 4, per impianti termici di riscaldamento e raffrescamento Sono rispettati i periodi di accensione e il mantenimento delle temperature fissate dalla normativa? D.P.R. 74/2013 Art. 6, 7 E 8; Circolare Ministeriale n.233/1994; DM 37/2008 (per impianti termici di riscaldamento e raffrescamento) - inferiore a 35 kw: requisiti prescritti dal DM 37/2008 per la categoria ex art 1.2.c, e limitatamente agli impianti alimentati a gas naturale, anche alla categoria ex art 1.2.e. Il manutentore può essere incaricato di default anche del ruolo di Terzo Responsabile; - compresa tra 35 kw e 220 kw: requisiti prescritti dal DM 37/2008 per la categoria ex art 1.2.c, e limitatamente agli impianti alimentati a gas naturale, anche alla categoria ex art 1.2.e; - compresa tra 220 kw e 350 kw: patentino di abilitazione ex art D.Lgs. 152/06 e s.m.i.; superiore a 350 kw: per gli addetti patentino di abilitazione ex art D.Lgs. 152/06 e s.m.i.; per le aziende SOA o certificazione ISO 9001, da parte di Ente accreditato, per attività di gestione e manutenzione degli impianti termici. Il Terzo Responsabile dell esercizio e della manutenzione dell impianto termico, lo stesso possiede i requisiti richiesti, ovverosia, in base alla potenza termica nominale dell impianto? D. Lgs. 152/06, art (impianti termici industriali) Se l azienda è dotata di un impianto termico ad uso industriale diverso da quelli specificati all art del D.Lgs. 152/06 e s.m.i, con una potenza termica nominale, per singolo focolare, superiore a 6 MW, e dotato di un analizzatore in continuo per misurare Temperatura, O2 e CO nei gas effluenti? Pag. 6/11
7 D. Lgs. 152/06, art. 269 D.Lgs. 115/2008 (Cogenerazione) Se l impianto termico, è esclusivamente destinato al riscaldamento o alla climatizzazione di ambienti o al riscaldamento di acqua per usi igienici e sanitari, ha una potenza termica nominale, per singolo focolare, superiore a 6 MW, e dotato, ove tecnicamente fattibile, di un regolatore automatico del rapporto aria-combustibile? In caso di impianti termici dotati di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ex art 269 D.Lgs. 152/06 e s.m.i., l Organizzazione rispetta le prescrizioni dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, in particolare quelle eventualmente riguardanti l efficienza energetica, ivi inclusi eventuali target; l uso razionale dell energia; il monitoraggio, la registrazione e il reporting di consumi energetici (frequenza, ubicazione e caratteristiche punti di misura)? Se sono presenti all interno dei confini dell organizzazione soggetta a verifica impianti di cogenerazione soggetti ad autorizzazione unica (di potenza termica inferiore ai 300 MW)? Verificare la rispondenza alle prescrizioni eventuali e specifiche sull efficienza energetica e l uso razionale dell energia. Nota: L autorizzazione unica è rilasciata a seguito di Conferenza dei servizi convocata dalla Regione competente (che può delegare il procedimento alla Province). Il rilascio dell autorizzazione costituisce titolo a costruire ed esercire l impianto in conformità al progetto Mod Pag. 7/11
8 D.Lgs. 20/2007 ART. 2 e ALLEGATO III D.Lgs. 152/06 e s.m.i, artt da 29-bis a 29- quattrodecies; All. VIII alla parte seconda (AIA) approvato e deve contenere l obbligo alla rimessa in pristino dello stato dei luoghi a carico del soggetto esercente a seguito della dismissione del E presente un sistema di cogenerazione al alto rendimento come definito all Art.2 e Allegato III del D.Lgs. 20/2007? Se le attività svolte dall Organizzazione sul sito e oggetto del campo di applicazione della UNI EN ISO 50001ricadono nel campo di applicazione della normativa IPCC (*), l organizzazione è dotata di Autorizzazione Integrata Ambientale per lo svolgimento di tali attività? In caso affermativo l Organizzazione rispetta eventuali prescrizioni riguardanti: l efficienza energetica, ivi inclusi eventuali target; l uso razionale dell energia; il monitoraggio, la registrazione e il reporting di consumi energetici (frequenza, ubicazione e caratteristiche punti di misura)? Mod Pag. 8/11
9 D.Lgs. 152/06 e s.m.i, artt da 19 a 29; All. II, III e IV alla parte seconda ( VIA) Se le attività svolte dall Organizzazione sul sito e oggetto del campo di applicazione della UNI EN ISO ricadono nel campo di applicazione della normativa relativa alla Valutazione / Verifica di Impatto Ambientale1, l organizzazione ha richiesto ed ottenuto parere favorevole di Valutazione / Verifica di Impatto Ambientale per lo svolgimento di tali attività? In caso affermativo l Organizzazione rispetta eventuali prescrizioni del decreto di Valutazione / Verifica di Impatto Ambientale riguardanti: l efficienza energetica, ivi inclusi eventuali target; l uso razionale dell energia; il monitoraggio, la registrazione e il reporting di consumi energetici (frequenza, ubicazione e caratteristiche punti di misura)? 1 gli impianti soggetti a obbligo di Valutazione di Impatto Ambientale sono quelli elencati negli allegati II e III alla parte seconda del D.Lgs. 152/06 e s.m.i, come eventualmente dettagliati nella normativa Regionale, ove esistente; gli impianti soggetti a obbligo di Verifica di Impatto Ambientale sono quelli elencati nell allegato IV alla parte seconda del D. Lgs. 152/06 e s.m.i, come eventualmente dettagliati nella normativa Regionale, ove esistente; Pag. 9/11
10 Testo unico edilizia D.P.R. 380/2001 Parte II NORMATIVA TECNICA PER L EDILIZIA Capo VI Articolo 7 Utilizzo di energia da fonti rinnovabili D.P.R. 412/93 Verifica impianti termici ad uso civile da parte di Comune/Provincia; D.Lgs. 152/06 e s.m.i. Verifica impianti soggetti ad autorizzazione emissioni in atmosfera / IPPC / VIA/Verifica di VIA da parte di ARPA, Provincia; D.Lgs. 216/2006 Verifica impianti ETS da parte di Verificatori accreditati. Prescrizioni enti di controllo rilasciate in sede di verifica Negli edifici di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico è soddisfatto il fabbisogno energetico degli stessi favorendo il ricorso a fonti rinnovabili di energia o assimilate salvo impedimenti di natura tecnica od economica? Nei progetti di edifici di nuova costruzione ed nei progetti di ristrutturazioni rilevanti degli edifici esistenti è previsto l utilizzo di fonti rinnovabili per la copertura dei consumi di calore, di elettricità e per il raffrescamento secondo i principi minimi di integrazione e le decorrenze? L Organizzazione ha ricevuto prescrizioni inerenti la propria produzione ed uso di energia da parte degli Enti di Controllo? In caso positivo l Organizzazione ha preso in carico il contenuto di tali verbali ed almeno pianificato la loro gestione? Pag. 10/11
11 L Organizzazione ha aderito a programmi di incentivazione collegati al miglioramento dell efficienza energetica, all uso razionale dell energia ed all incremento dell uso di energia da fonti rinnovabili, ad esempio richiesta di TEE (titoli di efficienza energetica/certificati bianchi) o altro? In caso di richiesta di TEE per progetti a consuntivo: la PPPM presentata al GSE è stata approvata? Il progetto di efficientamento energetico è già stato implementato? sono già state sottoposte al GSE richieste di RVC? L Organizzazione ha sottoscritto accordi volontari inerenti l ambito dell efficienza energetica e l uso razionale dell energia? Pag. 11/11
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