Presidente dell Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Novara

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1 dott. Mauro Nicola Presidente dell Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Novara

2 STUDI DI SETTORE E SCELTE STRATEGICHE BASE DI PARTENZA???

3 STUDI DI SETTORE E SCELTE STRATEGICHE VERIFICHE INIZIALI

4 STUDI DI SETTORE E SCELTE STRATEGICHE LA PROCEDURA

5 STUDI DI SETTORE E SCELTE STRATEGICHE LA CORRETTA COMPILAZIONE

6 STUDI DI SETTORE E SCELTE STRATEGICHE LA MANCATA CONGRUITA

7 Differenze strutturali tra studi vecchi e nuovi

8 Differenze strutturali tra studi vecchi e nuovi

9 Le cause di esclusione dagli studi di settore

10 Le cause di esclusione dagli studi di settore In particolare, sono esclusi dall applicazione degli studi di settore i contribuenti: a. con inizio dell attività nel corso del periodo d imposta; b. che hanno cessato l attività nel corso del periodo d imposta (il periodo che precede l inizio della liquidazione è considerato periodo di cessazione dell attività). Tali soggetti devono comunque presentare il modello.

11 Le cause di esclusione dagli studi di settore Con riferimento a queste prime due cause di esclusione, si precisa che gli studi di settore si applicano anche: in caso di cessazione e inizio dell attività, da parte dello stesso soggetto, entro sei mesi dalla data di cessazione; quando l attività costituisce mera prosecuzione di attività svolte da altri soggetti, come nel caso di acquisto o affitto d azienda, successione o donazione d azienda, operazioni di trasformazione, di scissione e fusione di società. Entrambi i casi sopra indicati ricorrono nell ipotesi in cui vi sia omogeneità dell attività rispetto a quella preesistente: le attività sono contraddistinte da un medesimo codice attività oppure i codici attività sono compresi nel medesimo studio di settore; nei confronti dei soggetti con periodo d imposta diverso dai dodici mesi. Si pensi ad una società di capitali con un periodo d imposta dal 1 settembre 2013 al 31 dicembre 2014: sarà soggetta agli studi di settore; -in caso di svolgimento di una attività stagionale o soltanto per una parte del periodo di imposta;

12 Le cause di esclusione dagli studi di settore c. conunammontarediricavi(articolo85,comma1,esclusiquellidicuiallelettere c), d) ed e) del TUIR), oppure compensi dichiarati (articolo 54, comma 1, del TUIR) superiore a Ricordiamo che il limite di esclusione è stato innalzato a con effetto dal 1 gennaio 2007 ma la norma non è stata resa mai operativa e quindi il quadro ad oggi è il seguente: i contribuenti che conseguono dei ricavi superiori a non sono tenuti a compilare il modello studi di settore; i contribuenti che conseguono dei ricavi compresi tra e sono esclusi dagli studi di settore ma sono comunque tenuti a compilare il Modello, e le informazioni richieste saranno utilizzate per la successiva fase di analisi per l evoluzione degli studi di settore. Le istruzioni di ciascun modello possono inoltre riportare specificità: ad esempio per gli studi VG40U, WG50U, VG69U, VK23U, ai fini della determinazione del limite di esclusione dall applicazione degli studi di settore, i ricavi devono essere aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate in base a quanto previstodagliarticoli92e93deltuir;

13 Le cause di esclusione dagli studi di settore d. che si trovano in un periodo di non normale svolgimento dell attività. Le fattispecie possono concretizzarsi in: il periodo in cui l impresa è in liquidazione ordinaria, oppure in liquidazione coatta amministrativa o fallimentare; il periodo in cui l impresa non ha ancora iniziato l attività produttiva perché: la costruzione dell impianto da utilizzare per lo svolgimento dell attività si è protratta oltre il primo periodo d imposta, per cause indipendenti dalla volontà dell imprenditore; non sono state rilasciate le autorizzazioni amministrative necessarie per lo svolgimento dell attività; è svolta esclusivamente un attività di ricerca propedeutica allo svolgimento dell attività produttiva di beni e servizi, sempreché l attività di ricerca non consenta di per sé la produzione di beni e servizi e quindi la realizzazione di proventi; il periodo in cui si è verificata l interruzione dell attività per tutto il periodo d imposta a causa della ristrutturazione di tutti i locali dell impresa; il periodo in cui l imprenditore individuale o la società hanno ceduto in affitto l unica azienda; il periodo in cui il contribuente ha sospeso l attività ai fini amministrativi con comunicazione alla CCIAA; la modifica in corso d anno dell attività esercitata, con codici attività non compresi nel medesimo studio di settore; per i lavoratori autonomi, il periodo in cui si è verificata l interruzione dell attività per la maggior parte dell anno a causa di provvedimenti disciplinari. Nei casi di non normale svolgimento dell attività, ad eccezione delle ipotesi di liquidazione coatta amministrativa o fallimentare, deve essere compilato e presentato comunque il modello, nel quale va indicata (ad eccezione delle ipotesi di liquidazione ordinaria), nell apposita scheda Note aggiuntive dell applicazione GERICO, la motivazione che ha impedito lo svolgimento dell attività economica in maniera regolare;

14 Le cause di esclusione dagli studi di settore e. che determinano il reddito con criteri forfetari.tali soggetti devono comunque presentare il modello senza compilare la parte relativa ai dati contabili (quadro F per le imprese oppure quadro G per gli esercenti arti e professioni). I dati comunicati potranno essere utilizzati per valutare se le caratteristiche strutturali del contribuente sono coerenti con i ricavi o compensi dichiarati; f. che esercitano l attività di incaricati alle vendite a domicilio; g. con categoria reddituale diversa da quella prevista nel quadro degli elementi contabili contenuto nel modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione dello studio di settore approvato per l attività esercitata (Circolare 58/E/2002); h. che applicano il regime fiscale di vantaggio per l imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità.

15 Compilazione senza errori QUADRO «A» Non vanno mai indicati i soci di capitale e gli associati in partecipazione che apportano solo capitale Per gli studi revisionati nel 2014, nel rigo dei dipendenti a tempo parziale (A02) vanno indicati anche: 1) soggetti assunti a tempo pieno con contratto di inserimento a termine; 2) lavoranti a domicilio; 3) personale con contratto di somministrazione di lavoro Particolare attenzione va posta nella corretta compilazione del quadro A parte alta che da quest anno rileva anche per il calcolo dei correttivi individuali(efficienza produttiva)

16 Differenze strutturali tra studi vecchi e nuovi Quadro A => dati relativi al personale addetto all attività. Dal confronto delle due versioni presenti per quest anno emerge che: studi vecchi (tipologia 2) si dà separata evidenza nel rigo A04, rispetto ai contenuti del rigo A02, del dato (numero giornate retribuite) relativo agli assunti a tempo pieno con contratto di inserimento, ai dipendenti con contratto a termine e ai lavoranti a domicilio nonché del personale con contratto di somministrazione di lavoro, studi nuovi (in pratica quelli revisionati per questa annualità) e denominati tipologia 1, tale informazione risulta accorpata nel rigo A02 unitamente ai dati relativi ai lavoratori dipendenti a tempo parziale. Si tenga poi presente che da quest anno, per effetto delle novità introdotte in materia di correttivi congiunturali per la crisi economica, i dati relativi al personale addetto all attività evidenziati nel quadro A dei modelli studi applicabili al triennio , assumeranno rilevanza ai fini della compilazione dello specifico quadro T per la determinazione delle eventuali riduzioni applicabili.

17 Differenze strutturali tra studi vecchi e nuovi STUDIO NUOVO TIPOLOGIA 1

18 Differenze strutturali tra studi vecchi e nuovi STUDIO VECCHIO TIPOLOGIA 2

19 Differenze strutturali tra studi vecchi e nuovi STUDIO NUOVO TIPOLOGIA 1 = F14 +F15 F 15 F 14

20 Differenze strutturali tra studi vecchi e nuovi STUDIO NUOVO TIPOLOGIA 1 CIÒ CHE NEGLI STUDI VECCHI VA COLLOCATO NEL RIGO F15, NEGLI STUDI NUOVI VA COLLOCATO ALL INTERNO DEL RIGO F14. Nel costo per la produzione dei servizi, pertanto, vanno indicati i costi e le spese relativi a beni e servizi non direttamente destinati alla vendita, ma il cui sostenimento è indispensabile per l esercizio dell attività in quanto strettamente correlati alla stessa. A titolo esemplificativo rientrano nella casistica esposta (come indicato nelle istruzioniallacompilazionedelrigof15perglistudivecchiedelrigof14perglistudinuovi): - le spese per i carburanti e i lubrificanti sostenute dalle imprese di autotrasporto di cose per conto di terzi, dagli agenti e rappresentanti di commercio e dai titolari di licenza per l esercizio taxi; - le spese per l appalto di trasporti commissionati a terzi dalle imprese di autotrasporto; - le spese per l acquisto dei prodotti utilizzati dai barbieri e dai parrucchieri per lo svolgimento della loro attività (ad esempio,perillavaggioelacuradeicapelli); - i costi sostenuti per l acquisto di materiale elettrico dagli installatori di impianti elettrici; -idirittipagatiallasiaedaigestoridellesaledaballo; - i costi sostenuti per l acquisto dei diritti d autore; - i costi sostenuti per il pagamento delle scommesse e per il prelievo UNIRE dalle agenzie ippiche, - in generale, le spese sostenute per prestazioni di terzi ai quali è appaltata, in tutto o in parte, la produzione del servizio; - l energia elettrica utilizzata per usi industriali se separatamente contabilizzata (diversamente tutte le spese per energia elettrica, comprese quelle non direttamente utilizzate nell attività produttiva si indicano nel successivo rigo F16).

21 Differenze strutturali tra studi vecchi e nuovi STUDIO VECCHIO TIPOLOGIA 2 Nei righi F12, F13, F14 ed F15 vanno indicati i dati utili alla determinazione del costo dei beni che sono stati impiegati nella produzione o venduti per l ottenimento dei ricavi indicati nel rigo F01(e/o nelle rimanenze di rigo F07 valutate in base ai corrispettivi pattuiti). La sommatoria F12+F14+F15-F13 restituisce la variabile costo del venduto o costo per la produzione di servizi utilizzato da Gerico per il calcolo dei ricavi congrui. ComeprecisatonelladescrizionedeirighiF12,F13edF14non si deve tener conto dei dati relativi alle rimanenze ed agli acquisti dei beni relativi ad attivitàdivenditadigenerisoggettiadaggiooaricavofisso. Lacollocazioneditalidati,abbiamovisto,deveavvenireneirighidaF08aF11.

22 QUADRO «F» Compilazione senza errori F12 E F13: ESISTENZE INIZIALI E RIMANENZE FINALI Le rimanenze iniziali 2014 devono corrispondere alle finali Le incoerenze saranno selezionate con comunicazione di anomalia Per gli studi delle immobiliari (VG40U e VG69U) le rimanenze vanno indicate anche nei righi di dettaglio del quadro D F14: COSTI PER MATERIE PRIME, SEMILAVORATI E MERCI Sono compresi nella voce anche gli oneri accessori di diretta imputazione e le spese per le lavorazioni conto terzi Per i soli studi revisionati nel 2014 il rigo F15 (costo produzione servizi) viene conglobato in F14 F16: SPESE PER ACQUISTI DI SERVIZI L elenco contenuto nelle istruzioni è tassativo. Nel campo interno «2» vanno indicati i compensi (compresi contributi previdenziali e rimborsi spese) corrisposti agli amministratori delle società di capitali. La mancata compilazione provoca un ingiustificato innalzamento del ricavo stimato F18: COSTO PER IL GODIMENTO DI BENI DI TERZI F18: COSTO PER IL GODIMENTO DI BENI DI TERZI I campi interni vanno compilati con cura perché determinano l andamento di molti indici di coerenza e di normalità economica. Attenzionealle interrelazioni fra i righi: la presenza di spese per noleggi o leasing finanziario (F18 campo 3 e 4) si deve accompagnar con la compilazione dei campi interni 2 e 3 del rigo F29, pena la squadratura sugli indicatori legati ai beni strumentali

23 Compilazione senza errori QUADRO «F» F19: SPESE PER LAVORO DIPENDENTE Vanno indicate anche le prestazioni di lavoro accessorio (voucher) F22: ONERI DIVERSI DI GESTIONE Vanno sempre compilati i righi di dettaglio «di cui» che potrebbero rivelarsi fondamentali per giustificare le anomalie sugli indici di normalità economica (es. indicatore costi residuali di gestione) F23: ALTRI COMPONENTI NEGATIVI Da quest anno va indicato il 20% dell Imu sugli immobili strumentali F29: VALORE DEI BENI STRUMENTALI Compilare sempre i campi «di cui» (e il rigo F39 per i beni strumentali inferiori a 516euro) per evitare anomalie su indici e indicatori, Dal periodo d imposta 2014 la normalità economica rispetto agli indicatori di controllo del valore dei beni strumentali è presupposto per far scattare il correttivo congiunturale individuale

24 QUADRO T CONGIUNTURA ECONOMICA

25 QUADRO T CONGIUNTURA ECONOMICA Il quadro T«Congiuntura economica» da quest anno cambia veste, a causa della modifica delle modalità di calcolo del correttivo individuale di settore che trova applicazione per 193 dei 204 studi applicabili nel Restano esclusi i 12 studi professionali che operano sul numero degli incarichi per i quali il correttivo individuale rimane legato alla ritardata percezione dei compensi a fronte delle prestazioni rese. I dati indicati nel quadro T consentiranno al software di calcolare la cosiddetta «Efficienza produttiva» e in caso di non congruità - laddove quest ultima si dimostri in flessione rispetto ai dati storici del triennio ci sarà un abbattimento dei ricavi-compensi minimi e puntuali di riferimento in base ai coefficienti previsti dalle tabelle allegate al Dm del 15 maggio 2015.

26 QUADRO T CONGIUNTURA ECONOMICA Beni strumentali Nella prima parte del quadro vanno indicati, per ogni annualità pregressa ( ), i ricavi dichiarati come risultanti dalla scheda «Esito» del software Gerico. In caso di non congruità su una delle annualità considerate è necessario anche indicare l eventuale maggior importo stimato dal software ai fini dell adeguamento(anche in caso di mancato allineamento). Il software, infatti, valuta l efficienza tenendo conto del maggiore fra i dati relativi ai ricavi teorici stimati e quelli dichiarati. Se sono presenti valori diversi proposti per l adeguamento ai fini delle imposte dirette/irap e dell Iva, occorre inserire nel rigo il maggior volume d affari ai fini dell Iva. Quanto ai beni strumentali si dovrà fare riferimento a quanto indicato nel rigo F29 (colonna 1) dei modelli degli studi di settore relativi ai precedenti periodi di imposta( ). Numero addetti È richiesta l indicazione dei dati, desumibili dal Quadro A dei modelli studi di settore oggetto di monitoraggio. In particolare, per il personale dipendente sarà necessario fare la somma delle giornate retribuite delle varie tipologie contrattuali di inquadramento degli stessi. Per gli altri soggetti si dovranno indicare, per i vari periodi d imposta, le percentuali di lavoro prestato (soci e associati) o il numero (collaboratori). Per la maggior parte degli studi professionali sono poi previsti righi dove indicare le ore settimanali dedicate all attività e le settimane di lavoro nell anno.

27 QUADRO T CONGIUNTURA ECONOMICA Casi particolari In attesa di una presa di posizione ufficiale, è ipotizzabile che valgano i chiarimenti già forniti dalle Entrate(circolare 20/E/2014) per il vecchio correttivo individuale. Perchéoperiilcorrettivoènecessarioinprimoluogochevisiaomogeneitàdidati, per cui, se è stata modificata l attività svolta negli anni, i codici Ateco dovranno rientrare almeno nel medesimo studio. Nel caso in cui la durata di uno o più periodi d imposta di riferimento sia diversa dai 12 mesi sarà necessario ragguagliare i dati a 365 giorni. E così pure in caso di mancata presentazione del modello studi in caso di inizio attività in corso d anno. Qualora, infine, nei periodi d imposta presi a riferimento per il correttivo non siano stati dichiarati redditi d impresa o lavoro autonomo il soggetto non potrà fruire dei correttivi.

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