DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA' SOCIALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA' SOCIALE"

Transcript

1 725 04/02/2013 Identificativo Atto n. 25 DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA' SOCIALE DETERMINAZIONE IN MERITO ALLE RISORSE DEL F.N.P.S IN CAPO ALLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ SOCIALE E ASSEGNATE ALLA A.S.L. DELLA PROVINCIA DI MILANO 1 DESTINATE A SPERIMENTAZIONI E PROGETTAZIONI DI RILEVANZA REGIONALE IN AMBITO SOCIALE E A INTERVENTI PREVISTI DA LEGGI DI SETTORE NAZIONALI AD ATTUAZIONE REGIONALE DI CUI AL DECRETO N /2011.

2 IL DIRIGENTE DELLA U.O SERVIZI E INTERVENTI SOCIALE E SOCIOSANITARI VISTA la d.g.r. 29 dicembre 2011, n. IX/2866 Determinazioni in merito alla ripartizione delle risorse del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali anno 2011 con la quale sono state ripartite le risorse del F.N.P.S. 2011, pari a ,37,come segue: per ,00 agli Ambiti Territoriali di associazione dei comuni per l attuazione dei piani di zona; per ,37 alla regione di cui: ,37 in capo alla Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale per gli interventi previsti da leggi di settore nazionali ad attuazione regionale, quali gli interventi di natura sociosanitaria di lotta alla droga previsti dal d.p.r. 309/90, la realizzazione e prosecuzione di iniziative sperimentali e innovative di rilevanza regionale con particolare attenzione alle famiglie in difficoltà, alle persone non autosufficienti e alle persone disabili, il sostegno del sistema informativo sociale regionale e degli osservatori regionali e provinciali e il finanziamento della gestione amministrativa dei programmi affidati alle ASL, ripartito in proporzione all assegnazione dell anno precedente con provvedimento della Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale; ,00 in capo alla Direzione Centrale Relazioni esterne, internazionali e Comunicazione (DC REIC) della Presidenza quale Fondo per l armonizzazione dei tempi delle città, afferito al F.N.P.S.; PRESO ATTO che la Legge 13 dicembre 2010 n. 220 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2011 ) all art. 1, comma 129, lett. g bis ) ha determinato l esclusione delle risorse del F.N.P.S sia in termini di competenza che di cassa dal Patto di Stabilità; DATO ATTO che l'assegnazione agli Ambiti Territoriali delle risorse del F.N.P.S. per l anno 2011 pari a ,00 è stata erogata alle A.S.L. per il successivo trasferimento agli Ambiti territoriali con decreto n del 29/12/2011; DATO ATTO che nell ambito delle risorse in capo alla Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale pari a ,37 sono comprese le risorse destinate alle A.S.L. per la gestione amministrativa delle attività loro affidate pari a ,00, assegnate con decreto n del 29/12/2011, e ,0 destinate alla gestione degli osservatori regionali da parte di Eupolis Lombardia, trasferiti con decreto n del 29/12/2011; DATO ATTO che la somma residua di ,37 è destinata per gli interventi, in capo 1

3 alla Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, previsti da leggi di settore nazionali ad attuazione regionale, quali gli interventi di natura sociosanitaria di lotta alla droga previsti dal d.p.r. 309/90, la realizzazione e prosecuzione di iniziative sperimentali e innovative di rilevanza regionale con particolare attenzione alle famiglie in difficoltà, alle persone non autosufficienti e alle persone disabili; CONSIDERATO che si è ritenuto di coinvolgere nell attuazione degli interventi sopra indicati per la gestione delle attività amministrative una delle A.S.L. lombarde; VISTO il decreto n del 29 dicembre 2011 Trasferimento all A.S.L. della provincia di Milano 1 delle risorse Del Fondo Nazionale Per Le Politiche Sociali (F.N.P.S.) 2011 destinate a sperimentazioni e progettazioni in ambito sociale. Risorse escluse dal Patto di Stabilità con il quale: è stata individuata l A.S.L. della provincia di Milano 1 per la gestione delle attività amministrative per gli interventi in capo alla Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale nell ambito delle risorse del F.N.P.S. 2011; è stata erogata la somma di ,37 all A.S.L. della provincia di Milano 1 a valere sulle disponibilità del capitolo del bilancio regionale 2011; è stata inviata a successivo provvedimento la definizione delle modalità di gestione, monitoraggio e rendicontazione delle risorse assegnante all A.S.L. della provincia di Milano 1; CONSIDERATO che con i seguenti provvedimenti è stato stabilito l utilizzo parziale delle risorse di cui sopra: d.g.r. n del 9 maggio 2012 Determinazioni in ordine alla prosecuzione degli interventi di prossimità all'interno delle funzioni dei Dipartimenti Dipendenze delle A.S.L. con la quale è stata assegnata alle A.S.L. la somma di ,00; d.g.r. n del 9 maggio 2012 Rete regionale di prevenzione delle dipendenze - anno Indicazioni alle A.S.L., con la quale è stata assegnata alle A.S.L. la somma di ,00; DATO ATTO che alla data del presente provvedimento risultano ancora non utilizzati ,37; RILEVATO che il decreto n /2011 sopra richiamato prevede che con provvedimento della Direzione Generale Famiglia Conciliazione Integrazione e Solidarietà Sociale (DGFCISS) vengano fornite alla A.S.L. della provincia di Milano 1 le indicazioni sulle modalità di gestione, monitoraggio e rendicontazione dei progetti e interventi proposti; RITENUTO pertanto di fornire alla A.S.L. della provincia di Milano 1 le modalità di gestione, monitoraggio e rendicontazione dei progetti ed interventi proposti secondo quanto indicato nell allegato A, parte integrante e sostanziale del presente decreto; 2

4 RITENUTO inoltre di stabilire che: le proposte di progetti ed interventi potranno essere inoltrate alla A.S.L. della provincia di Milano 1 sia dalla DGFCISS sia dalle A.S.L. della Regione Lombardia per i progetti direttamente ricevuti da soggetti pubblici e privati non profit dei rispettivi territori; l approvazione dei progetti da parte della A.S.L. della provincia di Milano 1 secondo le modalità stabilite nell allegato A, al presente atto sia seguita dalla sottoscrizione di una convenzione della ASL medesima con il/i soggetto/i proponente/i, come da convenzione tipo di cui all allegato B, parte integrante e sostanziale del presente decreto; il contributo da assegnare non può essere superiore al 80% della spesa complessiva esposta dal proponente e di norma fino ad un massimo di ,00 euro; non sono ammissibili le spese relative a qualsiasi opera di manutenzione ordinaria/straordinaria, nonché opere di ristrutturazione/ampliamento/costruzione di immobili; VISTA la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 Testo unico in materia di organizzazione e personale, nonché i provvedimenti organizzativi della IX legislatura; VISTA la d.g.r. 29 aprile 2010, n. 4, con la quale è stata costituita la Direzione Famiglia Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale; VISTA la d.g.r. 30/03/2011 n I provvedimento organizzativo 2011 con la quale è stato confermato l incarico di dirigente dell Unità Organizzativa Servizi e interventi sociali e sociosanitari alla dott.ssa Rosella Petrali; DECRETA 1. di approvare le modalità di gestione, monitoraggio e rendicontazione delle risorse assegnate all A.S.L. della provincia di Milano 1, con decreto n /2011, contenute nell allegato A, parte integrante e sostanziale del presente decreto; 2. di stabilire che: le proposte di progetti ed interventi potranno essere inoltrate alla A.S.L. della provincia di Milano 1 sia dalla Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale sia dalle A.S.L. della Regione Lombardia per i progetti direttamente ricevuti da soggetti pubblici e privati non profit dei rispettivi territori; l approvazione dei progetti da parte della A.S.L. della provincia di Milano 1 secondo le modalità stabilite nell allegato A al presente provvedimento sia seguita dalla sottoscrizione di una convenzione della ASL medesima con il/i soggetto/i 3

5 proponente/i, come da convenzione tipo all allegato B, parte integrante e sostanziale del presente decreto; il contributo da assegnare non può essere superiore al 80% della spesa complessiva esposta dal proponente e di norma fino ad un massimo di ,00 euro; non sono ammissibili le spese relative a qualsiasi opera di manutenzione ordinaria/straordinaria, nonché opere di ristrutturazione/ampliamento/costruzione di immobili; 3. di trasmettere il presente provvedimento alle A.S.L. di Regione Lombardia. Il dirigente dell Unità Organizzativa Servizi e Interventi sociali e sociosanitari Rosella Petrali 4

6 ALLEGATO A) MODALITÀ DI GESTIONE, MONITORAGGIO E RENDICONTAZIONE DELLE RISORSE DEL F.N.P.S ASSEGNATE ALLA A.S.L. DELLA PROVINCIA DI MILANO 1 CON DECRETO N /2011 MODALITA DI PRESENTAZIONE DI PROGETTI Possono essere presentati e sostenuti con contributo regionale progetti di natura sociale che abbiano rilievo su politiche regionali. I progetti possono essere proposti sia da soggetti pubblici sia da soggetti privati non profit che siano iscritti ai registri regionali. Le proposte devono essere presentate alla A.S.L. territorialmente competente nel cui territorio il progetto viene realizzato o alla Direzione Generale Famiglia Conciliazione Integrazione e Solidarietà Sociale (DGFCISS) nel caso in cui il progetto abbia influenza su più territori di A.S.L. La DGFCISS e le A.S.L. inoltrano le proposte ricevute in forma ufficiale, preferibilmente con posta certificata, alla Direzione Sociale della A.S.L. della provincia di Milano 1, via Spagliardi, 19 Parabiago (mail dedicata: prosoc-dgfciss@pec.aslmi1.it). La presentazione dei progetti è a sportello, ovvero sino all esaurimento delle risorse disponibili, a partire dalla pubblicazione del presente provvedimento sul sito della Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale. CONTENUTI DEL PROGETTO I progetti devono riguardare la realizzazione/prosecuzione di interventi/attività in ambito sociale nelle varie aree (famiglia, minori, anziani, disabili, immigrazione, esclusione sociale, povertà) con particolare attenzione alle famiglie in difficoltà, alle persone non autosufficienti e alle persone disabili, di iniziative sperimentali e innovative di rilevanza regionale in attuazione di leggi di settore nazionali ad attuazione regionale, quali gli interventi di natura sociosanitaria di lotta alla droga previsti dal d.p.r. 309/90. Il progetto che viene presentato conterrà: Premessa che esprima il concetto generale del progetto; Luogo di realizzazione del progetto; Durata del progetto: decorrenza e termine con descrizione delle diverse fasi previste; Obiettivi che si intendono raggiungere; Target di utenza: età, caratteristiche, numero dei partecipanti al progetto; Modalità di attuazione: attività che si intendono proporre, organizzazione delle stesse, tempi di realizzazione ecc.; Personale sociale e specialistico: qualifiche e numero ore; Risultati attesi e verifiche intermedie: descrizione dei risultati e modalità di verifica dei medesimi; Prodotto finale: descrizione del documento che al temine della sperimentazione/progetto verrà inviato alla A.S.L. Milano 1, alla A.S.L. di riferimento per il progetto e alla DGFCISS. (Esempio: numero di utenti coinvolte, definizione delle modalità di presa in carico, descrizione di eventuali buone prassi, descrizione degli esiti degli obiettivi, ecc.); Costi: dovranno essere descritte e dettagliate tutte le voci di spesa necessarie alla realizzazione del progetto (es. affitto, personale impiegato con numero di ore previsto, 1

7 attrezzature, ecc.). Si richiama l attenzione su questo particolare punto in quanto le spese preventivate dovranno essere documentate con idonei documenti contabili al fine di consentire l erogazione delle quote di contributo. Non sono ammissibili le spese relative a qualsiasi opera di manutenzione ordinaria/straordinaria, nonché opere di ristrutturazione/ampliamento/costruzione di immobili. DURATA DEI PROGETTI I progetti, di norma, devono avere durata massima di un anno, limite ai fini dell assegnazione del contributo regionale. ESAME E APPROVAZIONE DEI PROGETTI La A.S.L. della provincia di Milano 1 (A.S.L. Milano 1) attraverso una équipe all uopo identificata, provvede: A. entro 30 giorni dalla data di ricevimento del progetto: 1. ad espletare una istruttoria in ordine: alla titolarità del soggetto presentatore a poter ricevere finanziamento regionale pubblico, in particolare all iscrizione nei registri regionali se trattasi di soggetto privato non profit; alla coerenza della proposta con gli obiettivi di programmazione regionale; alla completezza degli elementi progettuali che consentano un efficace monitoraggio e una rendicontazione accurata delle spese sostenute; 2. a richiedere alla DGFCISS parere formale sull interesse della Regione al sostegno dell iniziativa proposta, allegando il progetto ricevuto ed una propria scheda di sintesi sull istruttoria eseguita; B. entro quindici giorni dal ricevimento del parere della DGFCISS: 1. ad approvare con propria deliberazione il progetto con valutazione positiva di coerenza con gli obiettivi di programmazione regionale e con espressione di interesse da parte della Regione al sostegno, dandone comunicazione all Ente/Soggetto proponente; 2. a sottoscrivere la convenzione tipo di cui all allegato B del decreto; 3. a comunicare all Ente/Soggetto proponente e alla ASL di riferimento la valutazione negativa di coerenza con gli obiettivi di programmazione regionale della proposta progettuale presentata e/o il parere regionale di non interesse; C. entro 90 giorni dalla fine di ogni progetto a inviare alla DGFCISS una relazione e rendicontazione finale sintetica del progetto; D. a comunicare tempestivamente alla DGFCISS eventuali rinunce al contributo assegnato e ogni variazione significativa al progetto approvato. Per la valutazione della coerenza della proposta con gli obiettivi di programmazione regionale la A.S.L. Milano 1 dovrà tenere conto degli obbiettivi delle politiche sociali contenuti nel Programma Regionale di Sviluppo della IX Legislatura (PRS), nel Piano sociosanitario , con particolare attenzione alle politiche in favore delle famiglie in difficoltà, delle persone non autosufficienti e delle persone disabili. La DGFCISS procederà entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta di cui al precedente punto A.2 ad esprimere il proprio parere. In caso di presentazione di progetto direttamente da parte della DGFCISS si intendono superate le funzioni di istruttoria preliminare e di richiesta di parere della medesima. 2

8 IMPORTO DEL CONTRIBUTO ll contributo da assegnare non può essere superiore al 80% della spesa complessiva esposta dal proponente e di norma fino ad un massimo di ,00 euro. l Ente beneficiario pertanto partecipa al progetto con un cofinanziamento per una quota non inferiore al 20% del costo del progetto. MONITORAGGIO DEI PROGETTI Il monitoraggio dei progetti sarà a cura delle AA.SS.LL. che li hanno presentati o sul cui territorio si espletano le attività. L esito del monitoraggio dovrà essere da queste inoltrato alla A.S.L. Milano 1 in tempi utili affinché la stessa possa procedere al pagamento delle quote di contributo come dettagliato al successivo paragrafo. Nello specifico la A.S.L. di ubicazione degli interventi proposti dovrà verificare, per l erogazione della prima quota, che le attività abbiano effettivamente avuto inizio e, successivamente, anche attraverso incontri con i proponenti che le attività proseguano in coerenza con quanto descritto e proposto dal progetto. In caso di progetto che si realizzi su più A.S.L. il monitoraggio sarà coordinato dalla A.S.L. Milano 1 e ogni A.S.L. coinvolta garantirà la propria collaborazione per quanto realizzato sul proprio territorio. In caso di progetti di particolare rilievo per il sistema regionale il monitoraggio potrà essere effettuato dai competenti uffici della DGFCISS in collaborazione con le ASL coinvolte sul progetto; in tal caso la medesima Direzione ne darà indicazione preventiva all avvio dei progetti ovvero contestualmente all espressione del proprio parere. MODALITA DI RENDICONTAZIONE I soggetti proponenti i progetti ammessi ad assegnazione di contributo dovranno produrre, a seguito di sottoscrizione della convenzione di cui all allegato C: comunicazione ufficiale di avvenuto inizio attività alla ASL Milano 1 e contestualmente all A.S.L. sul cui territorio si realizza il progetto; relazione intermedia quali-quantitativa del progetto e rendicontazione contabile, con fatture o altri documenti fiscali idonei delle spese sino a quel momento sostenute; relazione quali-quantitativa finale e rendicontazione contabile, con fatture o altri documenti fiscali idonei delle spese sostenute a saldo. MODALITA DI LIQUIDAZIONE DEL CONTRIBUTO La ASL Milano 1 procederà al pagamento del contributo nel seguente modo: 30% alla comunicazione da parte dell Ente/Soggetto proponente di inizio attività 30% al ricevimento della relazione e rendicontazione intermedia e a seguito dell esame di congruenza delle spese sostenute dal proponente con il timing del progetto; 40% a saldo previo ricevimento della relazione quali-quantitativa ed all esame della rendicontazione contabile. 3

9 ALLEGATO B SCHEMA DI CONVENZIONE Interventi sociali finalizzati a promuovere l integrazione e a prevenire l esclusione delle fasce deboli della popolazione presente in Lombardia, in attuazione della DGR 29 dicembre 2010, n. IX/2866 e del decreto n. del L anno 2013, il giorno del mese di, nella sede della Direzione Generale della Asl della provincia di Milano 1 (A.S.L. MILANO 1). TRA La ASL Milano 1 nella persona del Direttore generale o suo delegato codice fiscale e ENTE BENEFICIARIO PREMESSO che il decreto n.. del. prevede di disciplinare la realizzazione dei progetti finanziati con le risorse del F.N.P.S attraverso specifiche convenzioni con i soggetti beneficiari dei contributi, nelle quali devono essere dettagliati l oggetto, le finalità e gli obiettivi, le azioni e le fasi di realizzazione, nonché le modalità di esecuzione, di gestione e di monitoraggio, secondo lo schema tipo qui presentato; che l A.S.L. Milano 1 ha approvato il progetto nel rispetto di quanto contenuto nell allegato A del decreto n. del..; SI CONVIENE QUANTO SEGUE Art. 1 (Finalità della Convenzione) Finalità della presente Convenzione è la realizzazione degli interventi necessari per l attuazione del Progetto.. Art. 2 (Oggetto della Convenzione) La presente Convenzione disciplina i rapporti tra la ASL Milano 1 e l Ente beneficiario del finanziamento per la realizzazione del suddetto Progetto. Articolo 3 (Obblighi dell ente beneficiario) L ente beneficiario del finanziamento si impegna a: presentare alla ASL Milano 1 il progetto esecutivo in attuazione del Progetto. completo di cronogramma delle attività e di budget di spesa dettagliato; 1

10 ALLEGATO B realizzare nei tempi e nei modi previsti l attività prevista nel progetto esecutivo e informare per ogni singolo scostamento verificatosi rispetto alla pianificazione operativa, sia in termini temporali che di risultati previsti, la ASL Milano 1 e l ASL di riferimento territoriale, con la quale verranno concordate le necessarie misure correttive; operare in stretto raccordo con la ASL territorialmente competente e partecipare agli incontri stabiliti, individuando e comunicando alla stessa e all A.S.L. Milano 1 un referente responsabile del progetto; trasmettere alla ASL Milano 1 ed a quella di riferimento un dettagliato rapporto intermedio e conclusivo sull attività svolta, corredato dalla rendicontazione delle spese sostenute e debitamente documentate, indispensabile ai fini della liquidazione delle somme di cui al successivo art. 7; realizzare tutte le attività volte a migliorare l attuazione del progetto, meglio precisate dalla ASL Milano 1 in accordo con la A.S.L. di riferimento territoriale; ottemperare a richieste specifiche di informazione da parte della A.S.L. Milano 1 e dell A.S.L. di riferimento territoriale. Art. 4 (Compiti della ASL) L ASL Milano 1: acquisisce il progetto esecutivo completo di cronogramma e budget di spesa dell ente beneficiario, ne verifica la congruenza rispetto al progetto presentato; assicura l erogazione delle risorse all ente beneficiario secondo le modalità stabilite nel decreto e specificate nell art. 7 di cui alla presente convenzione; trasmette alla Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, la relazione intermedia, entro 30 giorni dal ricevimento della medesima, e la relazione finale sulle attività realizzate e sugli esiti dell intervento e la rendicontazione finale sintetica entro 90 giorni dalla conclusione del progetto; organizza almeno due incontri con la ASL di riferimento territoriale ed eventualmente con l Ente beneficiario del finanziamento; cura i rapporti e le comunicazioni con la D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale; individua quale referente dell attuazione del Progetto e per la partecipazione agli incontri con l ente Beneficiario ; in caso di accertata irregolarità nell impiego delle somme assegnate si riserva la facoltà di procedere al relativo recupero e a eventuale revoca in tutto o in parte del medesimo contributo in raccordo con la Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale. Art. 6 (Durata della convenzione) La presente convenzione ha durata di un anno dalla data di sottoscrizione della stessa, salvo proroghe definite con la ASL di Milano 1 e quella di riferimento territoriale, in accordo con la DG Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale. Articolo 7 (Modalità di erogazione del finanziamento assegnato) 2

11 ALLEGATO B La ASL Milano 1 riconosce all Ente beneficiario per la realizzazione del Progetto.. del costo complessivo dii euro., il contributo di euro..; l Ente beneficiario partecipa al progetto con un cofinanziamento per una quota non inferiore al 20% del costo del progetto, pari a euro. Saranno rimborsati esclusivamente i costi effettivamente sostenuti e debitamente documentati e dimostrati da parte del soggetto beneficiario. L erogazione del contributo avrà luogo in tre tranche a seguito di istanza da parte del soggetto Beneficiario secondo le seguenti modalità: a. la prima tranche, pari al 30% del contributo assegnato, a seguito di approvazione del progetto esecutivo e presentazione di relazione di avvio delle attività come da cronoprogramma; b. la seconda tranche, pari alla quota del 30% del contributo assegnato, a seguito della presentazione della rendicontazione delle spese effettivamente sostenute, accompagnata dalla documentazione giustificativa e dal rapporto intermedio illustrativo degli interventi realizzati, entro sei mesi dalla firma della convenzione e comunque a metà della realizzazione del progetto; c. la restante quota, pari al 40%, a completamento della realizzazione delle attività del progetto, a seguito della presentazione, entro 60 giorni dalla fine del progetto, del rendiconto finale delle spese sostenute, accompagnata dalla documentazione giustificativa e dal rapporto finale illustrativo degli interventi realizzati e risultati raggiunti. Articolo 8 (Controversie) I soggetti firmatari si impegnano a prendere ogni necessaria misura per prevenire e rimuovere ogni possibile conflitto di interessi che impatti sull imparzialità e l obiettività della presente convenzione. Per qualsiasi controversia che dovesse insorgere tra le parti in relazione all interpretazione e all esecuzione della presente convenzione si indica quale Foro competente esclusivo quello di Milano. Art. 10 (Registrazione e spese contrattuali) La presente convenzione è prodotta in almeno due esemplari, dei quali: uno viene conservato presso uno presso l A.S.L. di Milano 1; uno presso l Ente beneficiario. Articolo 11 (Trattamento dati personali) I soggetti firmatari: si impegnano a ottemperare agli obblighi previsti dal D.Lgs. 196/2003 anche con riferimento alla disciplina ivi contenuta rispetto ai dati personali sensibili e giudiziari; si impegnano ad adottare le disposizioni contenute nell allegato al decreto regionale 6805 del 7 luglio 2010, nonché a rispettare le eventuali istruzioni specifiche ricevute relativamente a peculiari aspetti del presente incarico/servizio. Il soggetto beneficiario 3

12 ALLEGATO B si impegna a nominare e comunicare a., ai sensi dell art. 30 del D.Lgs. 196/2003, i soggetti incaricati del trattamento stesso e di impartire loro specifiche istruzioni relative al trattamento dei dati loro affidato; si impegna a comunicare a. ogni eventuale affidamento a soggetti terzi di operazioni di trattamento dei dati personali di cui è titolare, affinché quest ultima ai fini della legittimità del trattamento affidato, possa nominare tali soggetti terzi responsabili del trattamento; si impegna a relazionare annualmente sullo stato del trattamento dei dati personali e sulle misure di sicurezza adottate e si obbliga ad allertare immediatamente il proprio committente in caso di situazioni anomale o di emergenze; consente l accesso della. o di suo fiduciario al fine di effettuare verifiche periodiche in ordine alla modalità dei trattamenti e all applicazione delle norme di sicurezza adottate. Titolare del trattamento è la.. nella persona del legale rappresentante. Responsabile del trattamento interno è il Direttore della. Letto, confermato e sottoscritto: ASL Milano 1 Soggetto Beneficiario 4

Determinazioni in ordine agli interventi a supporto del sistema di welfare lombardo

Determinazioni in ordine agli interventi a supporto del sistema di welfare lombardo Lombardia, Delib. G.R. 30 giugno 2010, n. 9/197 Determinazioni in ordine agli interventi a supporto del sistema di welfare lombardo La Giunta regionale Visto l articolo 3 dello Statuto della Regione Lombardia,

Dettagli

DECRETO n. 237 del 10/04/2014

DECRETO n. 237 del 10/04/2014 ASL di Brescia Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.aslbrescia.it - informa@aslbrescia.it Posta certificata: servizioprotocollo@pec.aslbrescia.it

Dettagli

DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA' SOCIALE

DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA' SOCIALE 12560 21/12/2012 Identificativo Atto n. 625 DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA' SOCIALE TRASFERIMENTO DEI FINANZIAMENTI RELATIVI AL FONDO PER LA FAMIGLIA 2010 PREVIISTI

Dettagli

TRA. Regione Lombardia, Direzione Commercio, Turismo e Terziario nella persona del Direttore Generale

TRA. Regione Lombardia, Direzione Commercio, Turismo e Terziario nella persona del Direttore Generale ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE COMMERCIO, TURISMO E TERZIARIO - E CERMES-BOCCONI PER L'ELABORAZIONE E DIFFUSIONE DEI DATI STATISTICI DELLE MANIFESTAZIONI FIERISTICHE DELLA REGIONE

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 363 del 31 marzo 2015 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n. 363 del 31 marzo 2015 pag. 1/6 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 363 del 31 marzo 2015 pag. 1/6 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE (Decreto

Dettagli

REGIONE DEL VENETO DIREZIONE AMBIENTE

REGIONE DEL VENETO DIREZIONE AMBIENTE REGIONE DEL VENETO DIREZIONE AMBIENTE Schema di convenzione che regola i rapporti tra la Regione del Veneto e l Amministrazione comunale assegnataria del fondo di rotazione di cui all art. 20, comma 1,

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 116 DEL 15/3/2016

DETERMINAZIONE N. 116 DEL 15/3/2016 Agenzia di Tutela della Salute di Brescia Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.ats-brescia.it - informa@ats-brescia.it Posta certificata: protocollo@pec.ats-brescia.it

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 15/10/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 85 Pag.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 15/10/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 85 Pag. 15/10/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 85 Pag. 90 di 667 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 3 ottobre 2013, n. 307 Approvazione dei criteri e

Dettagli

REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE

REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n. 1 50122 Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE Numero della delibera Data della delibera Oggetto Contenuto

Dettagli

REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE PRESIDENZA AREA DI COORDINAMENTO CULTURA SETTORE BENI CULTURALI

REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE PRESIDENZA AREA DI COORDINAMENTO CULTURA SETTORE BENI CULTURALI REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE PRESIDENZA AREA DI COORDINAMENTO CULTURA SETTORE BENI CULTURALI. Il Dirigente Responsabile/ Il Responsabile di P.O. delegato: Sandra Logli Decreto N

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE nella persona della Dott.ssa Paola Lattuada

IL DIRETTORE GENERALE nella persona della Dott.ssa Paola Lattuada AGENZIA DI TUTELA DELLA SALUTE DELL INSUBRIA CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE La presente deliberazione é stata pubblicata nei modi di legge dal 13/06/2016 Varese, 13/06/2016 IL FUNZIONARIO DELEGATO (DOTT.SSA

Dettagli

20 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Martedì 06 agosto 2019

20 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Martedì 06 agosto 2019 20 Bollettino Ufficiale D.g.r. 31 luglio 2019 - n. XI/2035 D.g.r. 1158/2019 approvazione del progetto attuativo «Integrazione al programma di iniziative regionali per l educazione alimentare per l anno

Dettagli

ALLEGATOB alla Dgr n del 30 dicembre 2016 pag. 1/5

ALLEGATOB alla Dgr n del 30 dicembre 2016 pag. 1/5 giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 2299 del 30 dicembre 2016 pag. 1/5 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE

Dettagli

Sezione II AMBITO BIBLIOTECHE E ARCHIVI STORICI (L.R. 25/2016, ART )

Sezione II AMBITO BIBLIOTECHE E ARCHIVI STORICI (L.R. 25/2016, ART ) 31 Sezione II AMBITO BIBLIOTECHE E ARCHIVI STORICI (L.R. 25/2016, ART. 14-) INDICE A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.1 Finalità e obiettivi specifici dell ambito A.2. Riferimenti normativi A.3 Soggetti

Dettagli

SETTORE PATRIMONIO CULTURALE, SITI UNESCO, ARTE CONTEMPORANEA, MEMORIA

SETTORE PATRIMONIO CULTURALE, SITI UNESCO, ARTE CONTEMPORANEA, MEMORIA REGIONE TOSCANA DIREZIONE CULTURA E RICERCA SETTORE PATRIMONIO CULTURALE, SITI UNESCO, ARTE CONTEMPORANEA, MEMORIA Responsabile di settore: PIANEA ELENA Decreto soggetto a controllo di regolarità amministrativa

Dettagli

Il DPA ha individuato, quale ente affidatario del progetto generale, l ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti della Regione Abruzzo.

Il DPA ha individuato, quale ente affidatario del progetto generale, l ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti della Regione Abruzzo. REGIONE PIEMONTE BU28 14/07/2011 Codice DB2000 D.D. 16 maggio 2011, n. 352 D.G.R. 34-1879 del 21.04.2011 di approvazione del Progetto generale "Network Italiano Osservatori dipendenze" (NIOD) - Sottoscrizione

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n del 16 dicembre 2014 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n del 16 dicembre 2014 pag. 1/6 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2414 del 16 dicembre 2014 pag. 1/6 SCHEMA DI ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA LA REGIONE DEL VENETO E LA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E

Dettagli

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale SERVIZIO RETI ED INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA. Codice CIFRA : VIC/DEL/2011/00002

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale SERVIZIO RETI ED INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA. Codice CIFRA : VIC/DEL/2011/00002 R E G I O N E P U G L I A Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale SERVIZIO RETI ED INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA Codice CIFRA : VIC/DEL/2011/00002 OGGETTO: Piano di comunicazione per lo sviluppo

Dettagli

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Richiamate le seguenti proprie deliberazioni, esecutive ai sensi di legge:

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Richiamate le seguenti proprie deliberazioni, esecutive ai sensi di legge: Prot.n. (MIN/05/2777) Viste: LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - la legge regionale 24 marzo 2000, n.20: - le leggi regionali 23 dicembre 2004, n. 27 e 28; Richiamate le seguenti proprie deliberazioni,

Dettagli

DELIBERAZIONE N IX / 3375 Seduta del 09/05/2012

DELIBERAZIONE N IX / 3375 Seduta del 09/05/2012 DELIBERAZIONE N IX / 3375 Seduta del 09/05/2012 Presidente ROBERTO FORMIGONI Assessori regionali ANDREA GIBELLI Vice Presidente VALENTINA APREA DANIELE BELOTTI GIULIO BOSCAGLI LUCIANO BRESCIANI RAFFAELE

Dettagli

DECRETO N Del 16/12/2016

DECRETO N Del 16/12/2016 DECRETO N. 13423 Del 16/12/2016 Identificativo Atto n. 350 DIREZIONE GENERALE REDDITO DI AUTONOMIA E INCLUSIONE SOCIALE Oggetto EROGAZIONE ALLE A.T.S. DELLE RISORSE DEL FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE 14 ottobre 2002, n. 4

REGOLAMENTO REGIONALE 14 ottobre 2002, n. 4 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE DEL VENETO - 18-10-2002 - N. 102 9 REGOLAMENTO REGIONALE 14 ottobre 2002, n. 4 Applicazione dell articolo 18 della legge 19 febbraio 1994, n. 109 e successive modifiche.

Dettagli

NOTA TECNICA - REVISORE INDIPENDENTE

NOTA TECNICA - REVISORE INDIPENDENTE NOTA TECNICA - REVISORE INDIPENDENTE 1. PREMESSA Secondo con quanto disposto dal DM del 10 Agosto 2016 relativo alla presentazione della domanda di accesso alla ripartizione delle risorse del Fondo Nazionale

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 349 DEL 11/7/2017

DETERMINAZIONE N. 349 DEL 11/7/2017 Agenzia di Tutela della Salute di Brescia Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.ats-brescia.it - informa@ats-brescia.it Posta certificata: protocollo@pec.ats-brescia.it

Dettagli

ALLEGATOB alla Dgr n del 21 luglio 2009 pag. 1/6

ALLEGATOB alla Dgr n del 21 luglio 2009 pag. 1/6 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 2219 del 21 luglio 2009 pag. 1/6 ASSESSORATO ALLA PROTEZIONE CIVILE Segreteria ai Lavori Pubblici Unità di progetto Protezione Civile L. R. 27/11/1984,

Dettagli

d.g.r 29 dicembre 2005, n. 1642

d.g.r 29 dicembre 2005, n. 1642 d.g.r 29 dicembre 2005, n. 1642 RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI IN APPLICAZIONE DELLA LEGGE 8 NOVEMBRE 2000, N. 328 E DELL'ART. 4, COMMI 4 E 5, DELLA L.R. 6 DICEMBRE

Dettagli

Delibera della Giunta Regionale n. 474 del 06/09/2012

Delibera della Giunta Regionale n. 474 del 06/09/2012 Delibera della Giunta Regionale n. 474 del 06/09/2012 A.G.C. 21 Programmazione e Gestione dei Rifiuti Settore 1 Programmazione Oggetto dell'atto: ATTUAZIONE PUNTI 5, 6, 7 ED 8 D.G.R. N. 385 DEL 31/07/2012

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE (Dr. Paolo Morello Marchese) IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO f.f. (Dr.ssa Valeria Favata) IL DIRETTORE SANITARIO (Dr.

IL DIRETTORE GENERALE (Dr. Paolo Morello Marchese) IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO f.f. (Dr.ssa Valeria Favata) IL DIRETTORE SANITARIO (Dr. REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n. 1 50122 Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE Numero della delibera Data della delibera Oggetto Contenuto

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 153 DEL 7/4/2016

DETERMINAZIONE N. 153 DEL 7/4/2016 Agenzia di Tutela della Salute di Brescia Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.ats-brescia.it - informa@ats-brescia.it Posta certificata: protocollo@pec.ats-brescia.it

Dettagli

cura dei rapporti con l Amministrazione regionale e con gli Enti locali per l offerta formativa integrata, l educazione degli adulti nonché l

cura dei rapporti con l Amministrazione regionale e con gli Enti locali per l offerta formativa integrata, l educazione degli adulti nonché l CONVENZIONE TRA REGIONE LOMBARDIA E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA LOMBARDIA PER IL SOSTEGNO AI PROGETTI GLI STRUMENTI DELLA LEGALITÀ DEI CENTRI DI PROMOZIONE DELLA LEGALITÀ (CPL) E LA PROTEZIONE

Dettagli

A relazione dell'assessore Parigi: Premesso che:

A relazione dell'assessore Parigi: Premesso che: REGIONE PIEMONTE BU33 20/08/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 6 luglio 2015, n. 55-1704 L.R. 75/96, art. 14. Criteri per la determinazione del riparto e l'assegnazione alle Agenzie di Accoglienza

Dettagli

Non verrà dato corso alle richieste di ammissione al contributo pervenute al Servizio regionale competente oltre la scadenza perentoria suindicata.

Non verrà dato corso alle richieste di ammissione al contributo pervenute al Servizio regionale competente oltre la scadenza perentoria suindicata. Allegato 2 Disciplinare relativo alle procedure per l attuazione degli interventi su strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie e per l erogazione dei relativi contributi. I. Ammissione al contributo

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Azienda Regionale dell Emergenza e Urgenza della Sardegna DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Azienda Regionale dell Emergenza e Urgenza della Sardegna DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Azienda Regionale dell Emergenza e Urgenza della Sardegna DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. del / / 19 31 01 2019 OGGETTO: Piano Triennale della

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 9936 27/10/2014 Identificativo Atto n. 1029 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE ELENCO CORSI DI PRIMA E SECONDA ANNUALITÀ IEFP A.F. 2014/2015 E PRESA ATTO ASSEGNAZIONE DOTI.

Dettagli

Speciale N. 104 del 9 Ottobre 2015

Speciale N. 104 del 9 Ottobre 2015 Anno - XLVI Anno XLVI N. 104 Speciale (09.10.2015) Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Pag. 1 Speciale N. 104 del 9 Ottobre 2015 POR FESR 2007-2013 Misure 1.1, 1.2, 1.3 Annullamento della DGR n.

Dettagli

Decreto soggetto a controllo di regolarità contabile ai sensi della D.G.R. n. 553/2016

Decreto soggetto a controllo di regolarità contabile ai sensi della D.G.R. n. 553/2016 REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE SISMICA Responsabile di settore: GALLORI FRANCO Decreto soggetto a controllo di regolarità contabile ai sensi della D.G.R. n. 553/2016 Numero interno

Dettagli

ALLEGATO A DGR nr. 464 del 06 aprile 2017

ALLEGATO A DGR nr. 464 del 06 aprile 2017 pag. 1 di 5 ALLEGATO A Modalità di presentazione e criteri di valutazione di proposte progettuali relative a manifestazioni ed iniziative culturali nell ambito del territorio regionale ai sensi dell art.

Dettagli

SETTORE PATRIMONIO CULTURALE, SITI UNESCO, ARTE CONTEMPORANEA, MEMORIA

SETTORE PATRIMONIO CULTURALE, SITI UNESCO, ARTE CONTEMPORANEA, MEMORIA REGIONE TOSCANA DIREZIONE CULTURA E RICERCA SETTORE PATRIMONIO CULTURALE, SITI UNESCO, ARTE CONTEMPORANEA, MEMORIA Responsabile di settore: PIANEA ELENA Decreto soggetto a controllo di regolarità amministrativa

Dettagli

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Criteri e modalità per la concessione di contributi per il finanziamento di programmi di ricerca e sperimentazione in agricoltura biologica ai sensi dell art. 12 della Legge 7 agosto 1990 n. 241. VISTO

Dettagli

Decreto soggetto a controllo di regolarità contabile ai sensi della D.G.R. n. 553/2016

Decreto soggetto a controllo di regolarità contabile ai sensi della D.G.R. n. 553/2016 REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE SISMICA Responsabile di settore: GALLORI FRANCO Decreto soggetto a controllo di regolarità contabile ai sensi della D.G.R. n. 553/2016 Numero interno

Dettagli

LA DIRIGENTE DELLA SEZIONE

LA DIRIGENTE DELLA SEZIONE Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 131 del 11-10-2018 63155 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE PROMOZIONE DELLA SALUTE E DEL BENESSERE 21 settembre 2018, n. 807 Legge regionale n. 33/2006

Dettagli

REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DETERMINA DEL DIRIGENTE

REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DETERMINA DEL DIRIGENTE REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n. 1 50122 Firenze DETERMINA DEL DIRIGENTE Numero del provvedimento Data del provvedimento Oggetto Contenuto

Dettagli

72AI.2013/D /6/2013

72AI.2013/D /6/2013 DIPARTIMENTO SALUTE,SICUREZZA E SOLIDARIETA' SOCIALE,SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA' UFFICIO GESTIONE TERZO SETTORE ENTI NO PROFIT E CONCESSIONE BENEFICI ECONOMICI 72AI 72AI.2013/D.00254 4/6/2013

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE DEL VENETO E LA PROVINCIA DI VICENZA PER REALIZZARE UN PIANO DI INIZIATIVE NELL AMBITO DELLA SICUREZZA URBANA

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE DEL VENETO E LA PROVINCIA DI VICENZA PER REALIZZARE UN PIANO DI INIZIATIVE NELL AMBITO DELLA SICUREZZA URBANA PROVINCIA DI VICENZA PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE DEL VENETO E LA PROVINCIA DI VICENZA PER REALIZZARE UN PIANO DI INIZIATIVE NELL AMBITO DELLA SICUREZZA URBANA DENOMINATO PIANO PROGETTUALE DI AZIONI

Dettagli

Mod. B - copia DECRETO N. 691 DEL 31 OTTOBRE 2017

Mod. B - copia DECRETO N. 691 DEL 31 OTTOBRE 2017 DECRETO N. 691 DEL 31 OTTOBRE 2017 OGGETTO: POR FSE Regione Veneto 2014/2020 Reg.to UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Asse II Inclusione sociale - Obiettivo Tematico 9 Priorità d investimento 9.i Obiettivo

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI

Dettagli

13AI.2015/D /6/2015

13AI.2015/D /6/2015 DIPARTIMENTO POLITICHE DELLA PERSONA UFFICIO GESTIONE TERZO SETTORE ENTI NO PROFIT E CONCESSIONE BENEFICI ECONOMICI 13AI 13AI.2015/D.00310 17/6/2015 D.G.R. n. 1606 del 22/12/2014 - L.R. 12/01/2000 n. 1

Dettagli

L.R. 11/2006, art. 18, c. 3 B.U.R. 24/8/2011, n. 34

L.R. 11/2006, art. 18, c. 3 B.U.R. 24/8/2011, n. 34 L.R. 11/2006, art. 18, c. 3 B.U.R. 24/8/2011, n. 34 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 10 agosto 2011, n. 0198/Pres. Regolamento di cui all articolo 18, comma 3, della legge regionale 7 luglio 2006,

Dettagli

Il Dirigente della Sezione Programmazione Unitaria

Il Dirigente della Sezione Programmazione Unitaria 39538 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 79 del 14-6-2018 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE PROGRAMMAZIONE UNITARIA 7 maggio 2018, n. 259 Patto per la Puglia - FSC 2014-2020. Fondo rotativo

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 597 DEL 28/11/2016

DETERMINAZIONE N. 597 DEL 28/11/2016 Agenzia di Tutela della Salute di Brescia Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.ats-brescia.it - informa@ats-brescia.it Posta certificata: protocollo@pec.ats-brescia.it

Dettagli

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 74 del 28/05/2015

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 74 del 28/05/2015 Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 74 del 28/05/2015 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO POLITICHE DI BENESSERE SOCIALE E PARI OPPORTUNITA 21 maggio 2015, n. 399 A.D. n. 109/2015. Approvazione

Dettagli

Premesso che. - la Città di Torino; - il Consorzio Monviso Solidale (CN); - ASL AL, Servizio Socio-assistenziale- Distretto di Casale Monferrato;

Premesso che. - la Città di Torino; - il Consorzio Monviso Solidale (CN); - ASL AL, Servizio Socio-assistenziale- Distretto di Casale Monferrato; REGIONE PIEMONTE BU38 18/09/2014 Codice DB1906 D.D. 22 maggio 2014, n. 160 pestensione del Programma P.I.P.P.I. (Modello di Intervento Unitario per la prevenzione degli allontanamenti familiari). Assegnazione

Dettagli

DECRETO N Del 14/03/2017

DECRETO N Del 14/03/2017 DECRETO N. 2734 Del 14/03/2017 Identificativo Atto n. 98 DIREZIONE GENERALE SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE Oggetto PIANO DI ASSEGNAZIONE DEL COFINANZIAMENTO REGIONALE PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

L'anno 2012 il giorno 18 del mese di Dicembre in Bologna, nella sede della Giunta regionale, tra agli enti sottoindicati;

L'anno 2012 il giorno 18 del mese di Dicembre in Bologna, nella sede della Giunta regionale, tra agli enti sottoindicati; Convenzione tra REGIONE EMILIA-ROMAGNA e PROVINCIA DI MODENA per l attuazione dell intervento Sviluppo dei centri e degli spazi di aggregazione giovanile sul territorio regionale, di cui a parte della

Dettagli

Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N SEDUTA DEL 16/10/2017

Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N SEDUTA DEL 16/10/2017 Regione Umbria Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 1185 SEDUTA DEL 16/10/2017 OGGETTO: Approvazione di criteri e modalità per la presentazione di proposte progettuali nell area sociale.

Dettagli

CONVENZIONE. Per l attuazione dell iniziativa denominata:

CONVENZIONE. Per l attuazione dell iniziativa denominata: CONVENZIONE Per l attuazione dell iniziativa denominata:. TRA La Regione Lazio (C.F.80143490581) sede legale via C. Colombo 212-00147 Roma, da qui in avanti denominata Amministrazione regionale, rappresentata

Dettagli

SCHEMA DI CONVENZIONE TRA LA REGIONE MARCHE E L AMMINISTRAZIONE COMUNALE

SCHEMA DI CONVENZIONE TRA LA REGIONE MARCHE E L AMMINISTRAZIONE COMUNALE SCHEMA DI CONVENZIONE TRA LA REGIONE MARCHE E L AMMINISTRAZIONE COMUNALE DELL UNIONE MONTANA DELL ESINO-FRASASSI PER ATTUAZIONE INTERVENTO POR FESR 2014-2020 - ASSE 2 AZIONE 6.2B La Regione Marche (di

Dettagli

Il Dirigente della Sezione Programmazione Unitaria

Il Dirigente della Sezione Programmazione Unitaria 76714 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 155 del 6-12-2018 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE PROGRAMMAZIONE UNITARIA 21 novembre 2018, n. 420 Patto per la Puglia - FSC 2014-2020. Fondo rotativo

Dettagli

L.R. 26/2007, art. 19, c. 2 B.U.R. 1/7/2009, n. 26. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2009, n. 0160/Pres.

L.R. 26/2007, art. 19, c. 2 B.U.R. 1/7/2009, n. 26. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2009, n. 0160/Pres. L.R. 26/2007, art. 19, c. 2 B.U.R. 1/7/2009, n. 26 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2009, n. 0160/Pres. Regolamento per la definizione delle modalità per la concessione dei finanziamenti

Dettagli

DECRETO N Del 22/12/2016

DECRETO N Del 22/12/2016 DECRETO N. 13744 Del 22/12/2016 Identificativo Atto n. 1214 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto REVOCA DEI CONTRIBUTI ASSEGNATI CON DECRETO DIRIGENZIALE 7 MARZO 2016, N. 1590, A

Dettagli

Le iniziative previste devono essere realizzate nel corso dell anno 2018.

Le iniziative previste devono essere realizzate nel corso dell anno 2018. Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI ACCOGLIENZA, PRESENTATI DA ENTI LOCALI E ORGANISMI DIVERSI - ANNO 2018 - L.R. N. 9/2006 DGR 462/2018

Dettagli

Mod. B - copia DECRETO N. 162 DEL 3/05/2017

Mod. B - copia DECRETO N. 162 DEL 3/05/2017 DECRETO N. 162 DEL 3/05/2017 OGGETTO: POR FSE Regione Veneto 2014/2020 Reg.to UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Asse II Inclusione sociale - Obiettivo Tematico 9 Priorità d investimento 9.i Obiettivo Specifico

Dettagli

PROVINCIA DI UDINE INDICE

PROVINCIA DI UDINE INDICE PROVINCIA DI UDINE Regolamento provinciale per la concessione dei contributi e l attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati Testo modificato dal Consiglio

Dettagli

IL DIRETTORE DELLA SEZIONE LAVORO

IL DIRETTORE DELLA SEZIONE LAVORO DECRETO N. 730 DEL 16/11/2015 OGGETTO: POR FSE Regione Veneto 2014/2020 Reg.to UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Asse I Occupabilità - Obiettivo Tematico 8 Priorità d investimento 8.v Obiettivo Specifico 4

Dettagli

280 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Giovedì 16 marzo 2017

280 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Giovedì 16 marzo 2017 280 Bollettino Ufficiale D.G. Territorio, urbanistica, difesa del suolo e Città Metropolitana D.d.s. 13 marzo - n. 2664 Bando per l assegnazione del contributo regionale, ai consorzi di bonifica, singoli

Dettagli

Servizio Sviluppo dell offerta e disciplina di settore Cdr Determinazione n del 23 dicembre 2013

Servizio Sviluppo dell offerta e disciplina di settore Cdr Determinazione n del 23 dicembre 2013 Prot. N. 15524 DETERMINAZIONE N. 1756 DEL 23 dicembre 2013 Oggetto: L.R. 18 maggio 2006 n. 5 Deliberazione della Giunta Regionale n. 34/23 del 15 Novembre 2012 - Bando Finanziamenti a favore dei Ristoranti

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE DEL VENETO E IL COMUNE DI TREVISO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA PIATTAFORMA DI INIZIATIVE COORDINATE

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE DEL VENETO E IL COMUNE DI TREVISO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA PIATTAFORMA DI INIZIATIVE COORDINATE PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE DEL VENETO E IL COMUNE DI TREVISO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA PIATTAFORMA DI INIZIATIVE COORDINATE IN MATERIA DI POLIZIA LOCALE E SICUREZZA URBANA PREMESSO CHE La Legge

Dettagli

COMUNE DI RIMINI. SETTORE SERVIZI AL CITTADINO U.O. Gestione Amministrativa e Contabile. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N del

COMUNE DI RIMINI. SETTORE SERVIZI AL CITTADINO U.O. Gestione Amministrativa e Contabile. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N del COMUNE DI RIMINI SETTORE SERVIZI AL CITTADINO U.O. Gestione Amministrativa e Contabile DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 2845 del 28.12.2016 Oggetto: Assegnazione immobile via Cantiano per scopi sociali -

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Azienda Regionale dell Emergenza e Urgenza della Sardegna DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Azienda Regionale dell Emergenza e Urgenza della Sardegna DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Azienda Regionale dell Emergenza e Urgenza della Sardegna DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 95 12 2018 N. del 13 / / OGGETTO: Bilancio Preventivo Economico

Dettagli

COMUNE DI RIMINI DIPARTIMENTO SERVIZI ALLA PERSONA. Determinazione Dirigenziale n del

COMUNE DI RIMINI DIPARTIMENTO SERVIZI ALLA PERSONA. Determinazione Dirigenziale n del Oggetto: PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2018. _ISTRUTTORIA PUBBLICA PER LA CO-PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL PROGETTO AREA CARCERE _AVVIO. IL DIRIGENTE RICHIAMATE: - la deliberazione del Consiglio Comunale

Dettagli

SGRIF/AMIC-AZI. Il Direttore

SGRIF/AMIC-AZI. Il Direttore SGRIF/AMIC-AZI Legge regionale n. 25/2016, articolo 4, comma 30 e Decreto del Presidente della Regione n. 0168/2017. Contributi fino al 50 per cento della spesa riconosciuta ammissibile per la rimozione

Dettagli

TESTO UNICO PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI SUSSIDIO, DI CONTRIBUTO E DEI PROGETTI

TESTO UNICO PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI SUSSIDIO, DI CONTRIBUTO E DEI PROGETTI TESTO UNICO Indicazioni e criteri generali di intervento per la realizzazione delle iniziative previste dalla legge regionale 28 luglio 1988, n. 15 Promozione e sviluppo della cooperazione, dell educazione

Dettagli

DECRETO N Del 24/02/2016

DECRETO N Del 24/02/2016 DECRETO N. 1268 Del 24/02/2016 Identificativo Atto n. 52 DIREZIONE GENERALE SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE Oggetto ORDINANZA CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE 28/11/2014, N. 208 PRIMI

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE PROPONENTE Settore Politiche Sociali DIRETTORE GROSSI dott.ssa EUGENIA Numero di registro Data dell'atto 734 10/05/2017 Oggetto : Trasferimento all'azienda Sociale del Cremonese

Dettagli

OGGETTO: POR Calabria FESR-FSE 2014/2020. Approvazione Avviso Pubblico : RETI TERRITORIALI PER LA CONCILIAZIONE TRA I TEMPI DI VITA E DI LAVORO-

OGGETTO: POR Calabria FESR-FSE 2014/2020. Approvazione Avviso Pubblico : RETI TERRITORIALI PER LA CONCILIAZIONE TRA I TEMPI DI VITA E DI LAVORO- REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE Dipartimento 7 Sviluppo Economico Lavoro Formazione e Politiche Sociali Settore 8 - Politiche Sociali, Assistenziali, Inclusive e Familiari DECRETO DEL DIRIGENTE GENERALE

Dettagli

Burc n. 71 del 25 Luglio 2017

Burc n. 71 del 25 Luglio 2017 REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO 7 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI SETTORE Politiche energetiche ed efficienza energetica DECRETO DEL DIRIGENTE DEL (assunto il

Dettagli

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-2017-752 del 20/09/2017 Oggetto Assegnazione di contributi

Dettagli

DECRETO N. 642 Del 25/01/2017

DECRETO N. 642 Del 25/01/2017 DECRETO N. 642 Del 25/01/2017 Identificativo Atto n. 421 PRESIDENZA Oggetto PROGRAMMA OPERATIVO DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA-SVIZZERA 2007-2013. IMPEGNO E LIQUIDAZIONE DELLA QUOTA NAZIONALE

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU48S1 03/12/2015

REGIONE PIEMONTE BU48S1 03/12/2015 REGIONE PIEMONTE BU48S1 03/12/2015 Codice A1502A D.D. 1 dicembre 2015, n. 950 Approvazione delle disposizioni operative ad integrazione del Bando Servizi lavoro PON YG (D.D. n. 12/2015) e in attuazione

Dettagli

Capo I DISPOSIZIONI GENERALI

Capo I DISPOSIZIONI GENERALI Regolamento per la concessione di contributi a favore delle associazioni di promozione sociale, ai sensi dell articolo 4, comma 35, della legge regionale 28 dicembre 2007, n. 30 (Legge strumentale 2008).

Dettagli

SERVIZIO SCUOLA IL DIRIGENTE

SERVIZIO SCUOLA IL DIRIGENTE SERVIZIO SCUOLA Proposta nr. 4383 Del 21/10/2014 Determinazione nr. 4301 Del 21/10/2014 Oggetto: Programmazione integrata zonale, LR 32 2002 a.s. 2014 15. Impegno risorse e specificazione indirizzi provinciali

Dettagli

PROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI

PROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI PROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 1771 DEL 26/06/2014 VI Settore - Politiche del Lavoro, Formazione Professionale, Pubblica Istruzione e I.T.A. (Provincia BAT) N. 330 Reg.

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n del 26 maggio 2009 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n del 26 maggio 2009 pag. 1/6 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 1560 del 26 maggio 2009 pag. 1/6 ASSESSORATO ALLA PROTEZIONE CIVILE Segreteria ai Lavori Pubblici Unità di Progetto di Protezione Civile L. R. 27/11/1984,

Dettagli

Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Mercoledì 20 aprile 2016

Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Mercoledì 20 aprile 2016 23 D.G. Sviluppo economico D.d.s. 15 aprile 2016 - n. 3359 Modalità per la presentazione dei progetti da parte delle associazioni dei consumatori e criteri di valutazione e attribuzione del contributo

Dettagli

DIREZIONE RELAZIONI INTERNAZIONALI, COMUNICAZIONE E SISTAR UNITÀ ORGANIZZATIVA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE IL DIRETTORE

DIREZIONE RELAZIONI INTERNAZIONALI, COMUNICAZIONE E SISTAR UNITÀ ORGANIZZATIVA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE IL DIRETTORE DECRETO N. 84 DEL 25.10.2018 Oggetto: Approvazione delle risultanze istruttorie di valutazione delle richieste da parte delle Scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado del Veneto, per l assegnazione

Dettagli

Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Venerdì 05 luglio 2019

Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Venerdì 05 luglio 2019 Bollettino Ufficiale 41 D.g.r. 2 luglio 2019 - n. XI/1851 Criteri per l erogazione di contributi per il finanziamento, su base triennale, finalizzato all acquisizione di attrezzature e mezzi per l implementazione

Dettagli

72AI.2011/D /8/2011

72AI.2011/D /8/2011 DIPARTIMENTO SALUTE,SICUREZZA E SOLIDARIETA' SOCIALE,SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA' UFFICIO GESTIONE TERZO SETTORE ENTI NO PROFIT E CONCESSIONE BENEFICI ECONOMICI 72AI 72AI.2011/D.00363 4/8/2011

Dettagli

Giunta Regionale della Campania

Giunta Regionale della Campania DECRETO DIRIGENZIALE AREA GENERALE DI COORDINAMENTO A.G.C. 18 Assistenza Sociale, Att. Sociali, Sport, Tempo Libero, Spettacolo COORDINATORE DIRIGENTE SETTORE Dr. Oddati Antonio Dr. Oddati Antonio DECRETO

Dettagli

COD. PRATICA: Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 445 DEL 26/04/2016

COD. PRATICA: Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 445 DEL 26/04/2016 Regione Umbria Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 445 DEL 26/04/2016 OGGETTO: Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Azienda Regionale dell Emergenza e Urgenza della Sardegna DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Azienda Regionale dell Emergenza e Urgenza della Sardegna DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Azienda Regionale dell Emergenza e Urgenza della Sardegna DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 81 11 2018 N. del 13 / / OGGETTO: Bilancio Preventivo Economico

Dettagli

Oggetto: Accordo di programma per Investimenti nel settore Sociale - Approvazione Schema di Convenzione

Oggetto: Accordo di programma per Investimenti nel settore Sociale - Approvazione Schema di Convenzione Deliberazione Giunta Esecutiva n. 20 del 16 giugno 2010 Oggetto: Accordo di programma per Investimenti nel settore Sociale - Approvazione Schema di Convenzione presente Stefania Saccardi Presidente x Luigi

Dettagli

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO Oggetto: Approvazione criteri applicativi degli allegati B e C alla deliberazione di Giunta regionale del 25 gennaio 2008 n. 27 Adempimenti ai sensi dell art. 6 della legge regionale 7 dicembre 2007 n.

Dettagli

Ordinanza del Commissario Delegato ai sensi dell'art. 1 comma 548 L.228 dicembre 2012

Ordinanza del Commissario Delegato ai sensi dell'art. 1 comma 548 L.228 dicembre 2012 REGIONE TOSCANA Ordinanza del Commissario Delegato ai sensi dell'art. 1 comma 548 L.228 dicembre 2012 Oggetto: Approvazione elenco provvisorio dei beneficiari dei contributi alle imprese alluvionate novembre

Dettagli

IL DIRETTORE DELLA SEZIONE LAVORO

IL DIRETTORE DELLA SEZIONE LAVORO DECRETO N. 99 DEL 29/02/2016 OGGETTO: POR FSE Regione Veneto 2014/2020 Reg.to UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Asse II Inclusione sociale - Obiettivo Tematico 9 Priorità d investimento 9.i Obiettivo Specifico

Dettagli

SI CONVIENE E SI STABILISCE QUANTO SEGUE. Art. 1 Premesse Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo di collaborazione.

SI CONVIENE E SI STABILISCE QUANTO SEGUE. Art. 1 Premesse Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo di collaborazione. ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE LOMBARDIA E COMUNE DI BRESCIA PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI A FAVORE DELLE ATTI- VITÀ COMMERCIALI E DELL ARTIGIANATO DI SERVIZIO INTERESSATE DA LAVORI DI PUBBLICA

Dettagli

Allegato A) al decreto n.

Allegato A) al decreto n. Modalità di presentazione le istanze finalizzate alla sottoscrizione di accordi di collaborazione tra Comuni e Regione Lombardia (art. 6, l.r. n. 28/ 2004) PREMESSA La Regione Lombardia con la legge regionale

Dettagli

Delibera della Giunta Regionale n. 340 del 14/06/2017

Delibera della Giunta Regionale n. 340 del 14/06/2017 Delibera della Giunta Regionale n. 340 del 14/06/2017 Dipartimento 50 - GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 2 - Direzione Generale per lo sviluppo economico e le attività produttive Oggetto

Dettagli

DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZA

DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZA 7526 04/08/2014 Identificativo Atto n. 981 DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZA APPROVAZIONE DELL AVVISO PER L ACQUISIZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE CONTENENTI PROPOSTE PROGETTUALI

Dettagli

Decreto soggetto a controllo di regolarità contabile ai sensi della D.G.R. n. 553/2016

Decreto soggetto a controllo di regolarità contabile ai sensi della D.G.R. n. 553/2016 REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE SISMICA Responsabile di settore: GALLORI FRANCO Decreto soggetto a controllo di regolarità contabile ai sensi della D.G.R. n. 553/2016 Numero interno

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER LE INFRASTRUTTURE, GLI AFFARI GENERALI ED IL PERSONALE DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE ABITATIVE Divisione V REGIONE AUTONOMA FRIULI

Dettagli