Obiettivi formativi qualificanti della classe: LM-34 Ingegneria navale

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1 Università Classe Nome del corso Nome inglese Lingua in cui si tiene il corso Codice interno all'ateneo del corso Università degli Studi di GENOVA LM-34 - Ingegneria navale Ingegneria Navale adeguamento di: Ingegneria Navale ( ) Naval Architecture and Marine Engineering italiano 8738 Modifica Data del DM di approvazione dell'ordinamento didattico 23/06/2011 Data del DR di emanazione dell'ordinamento didattico 23/06/2011 Data di approvazione della struttura didattica 22/02/2011 Data di approvazione del senato accademico/consiglio di amministrazione 22/03/2011 Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione 09/01/2009 Data della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni Modalità di svolgimento Eventuale indirizzo internet del corso di laurea Dipartimento di riferimento ai fini amministrativi EX facoltà di riferimento ai fini amministrativi 20/05/ /01/2009 convenzionale Ingegneria navale, elettrica, elettronica e delle telecomunicazioni (DITEN) INGEGNERIA Massimo numero di crediti riconoscibili 12 DM 16/3/2007 Art 4 Nota 1063 del 29/04/2011 Corsi della medesima classe Yacht Design approvato con D.M. del30/05/2011 Obiettivi formativi qualificanti della classe: LM-34 Ingegneria navale I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono: - conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi complessi dell'ingegneria o che richiedono un approccio interdisciplinare; - conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito relativamente a quelli dell'ingegneria navale, nella quale sono capaci di identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare; - essere capaci di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi; - essere capaci di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità; - essere dotati di conoscenze di contesto e di capacità trasversali; - avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale (cultura d'impresa) e dell'etica professionale; - essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari. L'ammissione ai corsi di laurea magistrale della classe richiede il possesso di requisiti curriculari che prevedano, comunque, un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste nell'ordinamento della presente classe di laurea magistrale. I corsi di laurea magistrale della classe devono inoltre culminare in una importante attività di progettazione, che si concluda con un elaborato che dimostri la padronanza degli argomenti, la capacità di operare in modo autonomo e un buon livello di capacità di comunicazione. I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea magistrale della classe sono quelli dell'innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione sia nelle imprese manifatturiere o di servizi che nelle amministrazioni pubbliche. I laureati magistrali potranno trovare occupazione presso cantieri di costruzione di navi, imbarcazioni e mezzi marini, industrie per lo sfruttamento delle risorse marine; compagnie di navigazione; istituti di classificazione ed enti di sorveglianza; corpi tecnici della marina militare; studi professionali di progettazione e peritali; istituti di ricerca. Gli atenei organizzano, in accordo con enti pubblici e privati, stages e tirocini. Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 (DM 31 ottobre 2007, n.544, allegato C) L'ordinamento didattico del Corso di Laurea è stato rivisto per renderlo formalmente conforme a quanto previsto dal DM 270/04. Il criterio seguito è stato quello di mantenere l'impostazione del precedente ordinamento, di cui si sono avuti riscontri sostanzialmente positivi nel periodo di attivazione, apportando quelle modifiche ritenute opportune alla luce degli esiti formativi ed occupazionali degli ultimi cinque anni e dei suggerimenti provenienti dal contatto con il mondo del lavoro. In particolare è stato previsto un solo percorso formativo con forti elementi teorici e metodologici sulle conoscenze nelle discipline di base, caratterizzanti, affini ed integrative. Il nuovo impianto generale configura un percorso orientato ad una solida preparazione di base e ad una conoscenza degli aspetti applicativi dell'ingegneria

2 navale, con particolare riferimento alla progettazione, all'innovazione e alla ricerca. Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione La progettazione del corso risulta corretta. Le informazioni per gli studenti sono pienamente adeguate. La descrizione dei risultati attesi e degli sbocchi occupazionali appare ben dettagliata.la consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni, seppur effettuata con un metodo semplificato, è stata attuata in modo efficace.l'adeguatezza e compatibilità delle proposte con le risorse di docenza e di strutture potrà essere verificata solo in fase Off.F, quando tutte le informazioni saranno disponibili.questa iniziativa, considerata unitamente alle altre presentate dalla Facoltà, pare poter contribuire al raggiungimento di obiettivi di razionalizzazione e qualificazione dell'offerta formativa, comunque meglio valutabile in fase Off.F Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni La consultazione delle parti sociali, che si è sviluppata nei primi mesi del 2008, è culminata nella Tavola Rotonda Confindustria e Sindacati, presso la Facoltà il 20/5/08. Hanno partecipato i manager delle piccole, medie e grandi aziende del territorio ligure e i rappresentanti delle maggiori organizzazioni sindacali, discutendo: - La preparazione del laureato triennale e magistrale e la sua spendibilità nel mercato del lavoro e delle professioni; - L'interesse industriale per i curricula professionalizzanti; - La presentazione e la discussione dell'offerta Formativa complessiva della Facoltà Nella stessa sede Confindustria ha presentato i risultati dello studio relativo ai "Fabbisogni delle aziende per assunzioni di laureati in ingegneria e scienze matematiche, fisiche e naturali" per il quinquennio 2008/2013. Sia i rappresentanti industriali che quelli delle organizzazioni sindacali hanno espresso un parere più che favorevole alle linee guida e all'implementazione fatta della Facoltà di Ingegneria del DM 270/04, segnalando ulteriori punti a cui la Facoltà ha prestato attenzione nell'applicazione della riforma: - Creazione di un organismo di coordinamento tra Facoltà e mondo del lavoro con la finalità di prevedere una valutazione permanente della qualità dei laureati e della loro rispondenza alle prospettive di mercato; - Manifestazione di un persistente interesse anche per le lauree di primo livello, non necessariamente a carattere professionalizzante. Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Navale ha l'obiettivo di assicurare agli studenti un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, nonché l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali, nell'ambito disciplinare dell'ingegneria navale nei settori dell'architettura navale, della costruzione navale e degli impianti navali. Inoltre il Corso di Laurea si propone di sviluppare negli studenti la capacità di lavorare in gruppi coordinati, assumendone la responsabilità di indirizzo e di coordinamento, le capacità critiche per individuare le metodologie più idonee ad affrontare i problemi tecnici nuovi e/o complessi e per valutare l'affidabilità dei risultati conseguiti, la capacità di aggiornare e migliorare continuamente le proprie conoscenze e competenze dal punto di vista sia tecnico sia operativo ed organizzativo, la capacità di inquadrare le conseguenze delle scelte tecniche in un più ampio contesto di tipo economico, sociale ed ambientale. A tal fine il corso prevede una costante interazione col mondo del lavoro del settore marittimo attraverso l'organizzazione di conferenze e seminari, e lo svolgimento di tirocini in azienda generalmente finalizzati all'elaborazione di tesi di laurea. Nella Laurea Magistrale la tesi ha lo scopo di applicare le conoscenze acquisite, di completarle ed approfondirle anche nel contesto di tematiche progettuali e scientifiche innovative. La relativa formazione è pertanto orientata alla creazione di figure professionali di immediata riconoscibilità in possesso di una cultura scientifica e tecnica nell'ambito dell'ingegneria navale, in grado di inserirsi e orientarsi con facilità nel mondo del lavoro con particolare riferimento a settori indirizzati alla progettazione avanzata e all'innovazione. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) I laureati magistrali in Ingegneria Navale devono avere la capacità di risolvere problemi anche di elevata complessità propri del settore, definiti in modo incompleto o che possono presentare specifiche contrastanti. Sapranno analizzare e risolvere problemi in aree nuove ed emergenti della loro specializzazione quali ad esempio la progettazione e lo sviluppo di prodotti o tecnologie con caratteristiche innovative. Saranno in grado di applicare metodi innovativi nella soluzione dei problemi e saranno in grado di risolvere problemi di ingegneria navale che possono comportare approcci e metodologie al di fuori del proprio campo di specializzazione, usando una varietà di metodi numerici, analitici, di modellazione computazionale e di sperimentazione, riconoscendo anche l'importanza di vincoli e implicazioni non tecniche quali quelle sociali, sanitarie e di sicurezza, ambientali e commerciali. I laureati magistrali in Ingegneria Navale dovranno avere infine la capacità di integrare le conoscenze provenienti da diversi settori e possedere una profonda comprensione delle tecniche applicabili e delle loro limitazioni. - utilizzare le competenze acquisite nel corso di studi per fornire contributi originali di innovazione, ricerca e sviluppo; - utilizzare metodologie e procedure per la progettazione di sistemi complessi; - conoscere e confrontare criticamente le teorie ingegneristiche che stanno alla base della scienza e della tecnica navale; - giustificare i principi ingegneristici e le metodologie tipiche del settore; - identificare i limiti di validità delle metodologie applicate, i confini dei domini di applicabilità e le eventuali possibilità di estrapolarle; - saper cogliere le tendenze e gli sviluppi della scienza e della tecnica navale; - contestualizzare i problemi. La partecipazione a lezioni frontali, esercitazioni, seminari, correlata a un serio studio personale guidato e/o indipendente, permette l'acquisizione delle suddette capacità, verificate principalmente attraverso prove d'esame scritte e orali. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) I laureati magistrali in Ingegneria Navale devono avere la capacità di progettare e condurre indagini analitiche, attraverso l'uso di modelli e sperimentazioni anche complesse, sapendo valutare criticamente i dati ottenuti e trarre conclusioni. I laureati magistrali devono inoltre avere la capacità di indagare l'applicazione di metodologie innovative e tecnologie avanzate nel settore dell'ingegneria navale con riferimento sia all'ambito industriale sia a quello della ricerca. L'impostazione didattica prevede che la formazione teorica sia accompagnata da esempi, applicazioni, lavori individuali e di gruppo e verifiche che sollecitino la partecipazione attiva, l'attitudine propositiva e la capacità di elaborazione autonoma. - applicare le loro capacità di comprensione e abilità nel risolvere problemi su tematiche nuove ed innovative, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio; - applicare senza restrizioni, nel proprio campo di studi, le abilità richieste per lo studio accademico e l'indagine tecnico-scientifica; - saper scegliere e valutare metodologie e procedure in uso nel settore tecnico navale; - saper raccogliere ed elaborare informazioni provenienti da osservazioni e da archivi statistici; - saper usare strumenti informatici sia di uso generale sia specifici per il settore navale. Autonomia di giudizio (making judgements) I laureati magistrali in Ingegneria Navale devono avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni

3 limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione di conoscenza e giudizio. Tali obiettivi sono ottenuti attraverso l'elaborazione, con crescente grado di autonomia, di progetti, esercizi, ed applicazioni. Le capacità di giudizio vengono inoltre ampliate attraverso incontri e colloqui con esponenti del mondo del lavoro promossi con l'organizzazione di seminari, conferenze, visite aziendali. La tesi di laurea magistrale, infine, rappresenta il momento più alto in cui lo studente, confrontandosi con un contesto caratteristico dell'ingegneria navale, elabora idee originali e innovative, assumendosi il compito, durante la discussione, di illustrarle e sostenerne la validità. In particolare, i laureati magistrali in Ingegneria Navale al termine del percorso formativo saranno in grado di: - organizzare e coordinare le attività necessarie allo sviluppo di processi quali la progettazione di sistemi complessi, lo svolgimento di programmi di ricerca e simili; - comprendere l'impatto delle soluzioni ingegneristiche non solo nel contesto tecnico ed economico ma anche in quello sociale ed ambientale; - conoscere e comprendere le proprie responsabilità professionali ed etiche. - progettare e realizzare la raccolta di dati; - elaborare ed utilizzare informazioni per prendere decisioni con cognizione di causa; - formulare giudizi razionali attraverso correlazioni di dati. Abilità comunicative (communication skills) I laureati magistrali in Ingegneria Navale sapranno comunicare in modo chiaro e preciso lo sviluppo e le conclusioni delle loro attività, nonchè le conoscenze e le valutazioni connesse, a interlocutori specialisti e non specialisti. Per stimolare l'acquisizione di tali abilità comunicative potranno essere create occasioni per l'esposizione dei risultati ottenuti durante le sessioni di esercitazione, l'elaborazione di progetti e le attività di laboratorio a colleghi studenti e a docenti. Potranno ad esempio essere previste delle sessioni di tipo seminariale in cui singoli studenti o gruppi di essi sono incaricati di illustrare un tema o un progetto. Anche le modalità di verifica degli esami, di massimo organizzata secondo la loro specificità in prove sia scritte sia orali, sono fondamentali nel valutare e stimolare le differenti abilità comunicative degli allievi. Infine, l'esposizione dei risultati del lavoro di tesi magistrale rappresenta un fondamentale momento in cui lo studente elabora le proprie capacità comunicative, oggetto di valutazione specifica in sede di conferimento del voto di laurea. - organizzare e coordinare attività rivolte alla comunicazione e alla divulgazione di informazioni su temi articolati e complessi; - comunicare efficacemente e sostenere i risultati del proprio lavoro in forma sia orale sia scritta. - discutere un argomento tecnico ed esprimerlo con chiarezza con interlocutori anche non competenti nel settore; - utilizzare la Tecnologia dell'informazione per produrre presentazioni e rapporti tecnici. - essere capaci di lavorare sia singolarmente sia in gruppo. Capacità di apprendimento (learning skills) La laurea magistrale in Ingegneria Navale può essere conferita a studenti che abbiano sviluppato capacità di apprendimento tali da consentire loro di impostare in modo autonomo lo studio di discipline ingegneristiche anche non contemplate nel proprio curriculum. Gli studi di ingegneria da sempre hanno avuto l'obiettivo di fornire metodi e capacità per affrontare qualunque tipo di problemi di natura tecnico-ingegneristica. Pertanto la capacità di affrontare ulteriori studi dopo la laurea magistrale sia autonomi che mediante percorsi formativi post-laurea magistrale è nella tradizione del laureato magistrale in ingegneria. Le attività formative del corso di studi mirano a fornire, oltre a informazioni dettagliate ed esaustive sulle problematiche tecniche dell'ingegneria navale, una metodologia ed una capacità di affrontare problemi anche diversi da quelli affrontati durante gli studi. Inoltre la capacità di apprendimento viene stimolata durante il corso di studi mediante attività di sintesi ed attività progettuali, presenti in molti insegnamenti, in cui occorre raccogliere in modo autonomo informazioni, elaborarle ed acquisire ulteriori conoscenze. La capacità di apprendimento è costantemente testata in sede d'esame. Infine, nel lavoro per la preparazione della tesi, viene sviluppata la capacità del singolo di costruire le necessarie nuove competenze, non incluse nei programmi di studio, attraverso ricerche, studi e applicazioni autonomamente condotti. - programmare e sviluppare un costante aggiornamento delle proprie conoscenze scientifiche e tecniche; - utilizzare la letteratura tecnica e le normative disponibili; - raccogliere dati significativi ed elaborarli traendone informazioni utili. Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) L'ammissione alla Laurea Magistrale in Ingegneria Navale è subordinata al possesso di specifici requisiti curricolari e di adeguatezza della preparazione personale. Per l'accesso alla Laurea Magistrale in Ingegneria Navale si richiedono conoscenze equivalenti a quelle previste dagli obiettivi formativi generali delle Lauree della Classe Ingegneria Industriale (Classe 10 del DM 509/1999 e Classe L-9 del DM 270/2004). Saranno richiesti, senza esclusione, tutti i seguenti requisiti curricolari: - possesso di Laurea, Laurea Specialistica o Laurea Magistrale, di cui al DM 509/1999 o DM 270/2004, conseguita presso una Università italiana oppure una Laurea quinquennale (ante DM 509/1999), conseguita presso una Università italiana o titoli equivalenti; - possesso di almeno 36 cfu, o conoscenze equivalenti, acquisiti in un qualunque corso universitario (Laurea, Laurea Specialistica, Laurea Magistrale, Master Universitari di primo e secondo livello) nei settori scientifico-disciplinari indicati per le attività formative di base previste dalle Lauree della Classe L-9 Ingegneria Industriale; - possesso di almeno 45 cfu, o conoscenze equivalenti, acquisiti in un qualunque corso universitario (Laurea, Laurea Specialistica, Laurea Magistrale, Master Universitari di primo e secondo livello) nei settori-scientifico disciplinari indicati per le attività formative caratterizzanti delle Lauree della Classe L-9 Ingegneria Industriale, nell'ambito disciplinare Ingegneria Navale. I requisiti curricolari devono essere posseduti prima della verifica della preparazione individuale. Le modalità di tale verifica sono definite nel regolamento didattico del Corso di studio. Il regolamento definisce anche i criteri da applicare in caso di laureati in possesso di una laurea diversa da quelle sopra indicate e in caso di studenti stranieri. Inoltre nel regolamento potrà eventualmente essere indicato il punteggio minimo, conseguito nella Laurea di cui si è in possesso, necessario per l'ammissione. Caratteristiche della prova finale (DM 270/04, art 11, comma 3-d) La prova finale consiste nella discussione di una tesi di laurea magistrale, elaborata dallo studente in modo originale, sotto la guida di uno o più relatori. In ogni caso tra i relatori deve essere presente almeno un docente del corso di studi. In particolare la tesi può consistere in: - sviluppo di un progetto di massima di una nave mercantile o militare o di un mezzo marino; - esecuzione di uno studio di carattere monografico progettuale navale e marino; - studio di un argomento di ricerca teorica, sperimentale o applicata afferente i campi dell'ingegneria navale e marina. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7) Gli ambiti professionali tipici per i laureati magistrali della classe sono quelli dell'innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione sia nelle imprese manifatturiere o di servizi che nelle amministrazioni

4 pubbliche. In particolare i laureati in ingegneria navale potranno trovare occupazione presso cantieri di costruzione e riparazione di navi, imbarcazioni e mezzi marini; industrie per lo sfruttamento delle risorse marine; compagnie di navigazione; istituti di classificazione ed enti di sorveglianza; corpi tecnici della marina militare; studi professionali e di progettazione e peritali; istituti di ricerca. Il corso consente di conseguire l'abilitazione alle seguenti professioni regolamentate: ingegnere industriale Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT) Ingegneri navali - ( ) Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe La presenza del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Navale nell'ambito della classe LM/34 (Ingegneria Navale) ha radici profonde che risalgono all'epoca precedente alla riforma "3+2" (DM 509/99), a seguito della quale venne attivato il Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Navale come unico corso della classe 37/S. Successivamente fu attivato anche il Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Nautica. A seguito dell'entrata in vigore del DM 270/04, le due lauree specialistiche sopra ricordate sono confluite nelle attuali lauree magistrali della classe LM/34. L'opportunità di realizzare due corsi di studio autonomi pur nella stessa classe nasce dall'esigenza di valorizzare le differenze tra le figure professionali di riferimento dei due percorsi formativi: l'ingegnere navale e l'ingegnere nautico. La differenziazione principale della Laurea Magistrale in Ingegneria Nautica rispetto a quella in Ingegneria Navale consiste nell'inserimento, coerentemente con il percorso del corrispondente Corso di Laurea triennale, di un consistente numero di crediti nei settori scientifico disciplinari ICAR/13 Disegno industriale, che consentono di fornire una adeguata preparazione nelle materie tipiche del Design, non richieste alla figura dell'ingegnere navale. Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di almeno 30 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art Attività caratterizzanti ambito: Ingegneria navale CFU intervallo di crediti da assegnarsi complessivamente all'ambito Gruppo Settore min max C11 ING-IND/01 Architettura navale C12 ING-IND/02 Costruzioni e impianti navali e marini Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 45: 45 Totale Attività Caratterizzanti Attività affini ambito: Attività formative affini o integrative A11 A12 ICAR/01 - Idraulica ICAR/08 - Scienza delle costruzioni ING-IND/08 - Macchine a fluido ING-IND/14 - Progettazione meccanica e costruzione di macchine MAT/03 - Geometria MAT/05 - Analisi matematica MAT/07 - Fisica matematica intervallo di crediti da assegnarsi complessivamente all'attività (minimo da D.M. 12) CFU Totale Attività Affini 30-42

5 Altre attività ambito disciplinare CFU min CFU max A scelta dello studente Per la prova finale Ulteriori attività formative (art. 10, comma 5, lettera d) Ulteriori conoscenze linguistiche 0 3 Abilità informatiche e telematiche 0 3 Tirocini formativi e di orientamento 0 6 Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro 0 6 Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. d 1 Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali - - Totale Altre Attività Riepilogo CFU CFU totali per il conseguimento del titolo 120 Range CFU totali del corso Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe o Note attività affini () Note relative alle altre attività Considerato l'ampio spettro delle attività professionali tipiche dell'ingegneria navale, anche in relazione all'evoluzione del contesto industriale di riferimento, si ritiene che il range di crediti tra 12 e 18 assegnato alle attività formative a scelta, consenta allo studente di articolare un curriculum personalizzato caratterizzato da un adeguato approfondimento in specifiche aree culturali. Note relative alle attività caratterizzanti RAD chiuso il 06/06/2011

6 Università Classe Nome del corso Nome inglese Lingua in cui si tiene il corso Codice interno all'ateneo del corso Università degli Studi di GENOVA LM-34 - Ingegneria navale Ingegneria Navale modifica di: Ingegneria Navale ( ) Naval Architecture and Marine Engineering italiano 8738 Modifica Data del DM di approvazione dell'ordinamento didattico 13/03/2014 Data del DR di emanazione dell'ordinamento didattico 14/03/2014 Data di approvazione della struttura didattica 27/01/2014 Data di approvazione del senato accademico/consiglio di amministrazione 29/01/2014 Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione 09/01/2009 Data della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni Modalità di svolgimento Eventuale indirizzo internet del corso di laurea Dipartimento di riferimento ai fini amministrativi EX facoltà di riferimento ai fini amministrativi 20/05/ /01/2009 convenzionale Ingegneria navale, elettrica, elettronica e delle telecomunicazioni (DITEN) Massimo numero di crediti riconoscibili 12 DM 16/3/2007 Art 4 Nota 1063 del 29/04/2011 Corsi della medesima classe Yacht Design approvato con D.M. del13/03/2014 Yacht Design approvato con D.M. del30/05/2011 Yacht Design approvato con D.M. del30/05/2011 Obiettivi formativi qualificanti della classe: LM-34 Ingegneria navale I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono: - conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi complessi dell'ingegneria o che richiedono un approccio interdisciplinare; - conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito relativamente a quelli dell'ingegneria navale, nella quale sono capaci di identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare; - essere capaci di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi; - essere capaci di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità; - essere dotati di conoscenze di contesto e di capacità trasversali; - avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale (cultura d'impresa) e dell'etica professionale; - essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari. L'ammissione ai corsi di laurea magistrale della classe richiede il possesso di requisiti curriculari che prevedano, comunque, un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste nell'ordinamento della presente classe di laurea magistrale. I corsi di laurea magistrale della classe devono inoltre culminare in una importante attività di progettazione, che si concluda con un elaborato che dimostri la padronanza degli argomenti, la capacità di operare in modo autonomo e un buon livello di capacità di comunicazione. I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea magistrale della classe sono quelli dell'innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione sia nelle imprese manifatturiere o di servizi che nelle amministrazioni pubbliche. I laureati magistrali potranno trovare occupazione presso cantieri di costruzione di navi, imbarcazioni e mezzi marini, industrie per lo sfruttamento delle risorse marine; compagnie di navigazione; istituti di classificazione ed enti di sorveglianza; corpi tecnici della marina militare; studi professionali di progettazione e peritali; istituti di ricerca. Gli atenei organizzano, in accordo con enti pubblici e privati, stages e tirocini. Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 (DM 31 ottobre 2007, n.544, allegato C) L'ordinamento didattico del Corso di Laurea è stato rivisto per renderlo formalmente conforme a quanto previsto dal DM 270/04. Il criterio seguito è stato quello di mantenere l'impostazione del precedente ordinamento, di cui si sono avuti riscontri sostanzialmente positivi nel periodo di attivazione, apportando quelle modifiche ritenute opportune alla luce degli esiti formativi ed occupazionali degli ultimi cinque anni e dei suggerimenti provenienti dal contatto con il mondo del lavoro.

7 In particolare è stato previsto un solo percorso formativo con forti elementi teorici e metodologici sulle conoscenze nelle discipline di base, caratterizzanti, affini ed integrative. Il nuovo impianto generale configura un percorso orientato ad una solida preparazione di base e ad una conoscenza degli aspetti applicativi dell'ingegneria navale, con particolare riferimento alla progettazione, all'innovazione e alla ricerca. Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione La progettazione del corso risulta corretta. Le informazioni per gli studenti sono pienamente adeguate. La descrizione dei risultati attesi e degli sbocchi occupazionali appare ben dettagliata.la consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni, seppur effettuata con un metodo semplificato, è stata attuata in modo efficace.l'adeguatezza e compatibilità delle proposte con le risorse di docenza e di strutture potrà essere verificata solo in fase Off.F, quando tutte le informazioni saranno disponibili.questa iniziativa, considerata unitamente alle altre presentate dalla Facoltà, pare poter contribuire al raggiungimento di obiettivi di razionalizzazione e qualificazione dell'offerta formativa, comunque meglio valutabile in fase Off.F Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni La consultazione delle parti sociali, che si è sviluppata nei primi mesi del 2008, è culminata nella Tavola Rotonda Confindustria e Sindacati, presso la Facoltà il 20/5/08. Hanno partecipato i manager delle piccole, medie e grandi aziende del territorio ligure e i rappresentanti delle maggiori organizzazioni sindacali, discutendo: - La preparazione del laureato triennale e magistrale e la sua spendibilità nel mercato del lavoro e delle professioni; - L'interesse industriale per i curricula professionalizzanti; - La presentazione e la discussione dell'offerta Formativa complessiva della Facoltà Nella stessa sede Confindustria ha presentato i risultati dello studio relativo ai "Fabbisogni delle aziende per assunzioni di laureati in ingegneria e scienze matematiche, fisiche e naturali" per il quinquennio 2008/2013. Sia i rappresentanti industriali che quelli delle organizzazioni sindacali hanno espresso un parere più che favorevole alle linee guida e all'implementazione fatta della Facoltà di Ingegneria del DM 270/04, segnalando ulteriori punti a cui la Facoltà ha prestato attenzione nell'applicazione della riforma: - Creazione di un organismo di coordinamento tra Facoltà e mondo del lavoro con la finalità di prevedere una valutazione permanente della qualità dei laureati e della loro rispondenza alle prospettive di mercato; - Manifestazione di un persistente interesse anche per le lauree di primo livello, non necessariamente a carattere professionalizzante. Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Navale ha l'obiettivo di assicurare agli studenti un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, nonché l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali, nell'ambito disciplinare dell'ingegneria navale nei settori dell'architettura navale, della costruzione navale e degli impianti navali. Inoltre il Corso di Laurea si propone di sviluppare negli studenti la capacità di lavorare in gruppi coordinati, assumendone la responsabilità di indirizzo e di coordinamento, le capacità critiche per individuare le metodologie più idonee ad affrontare i problemi tecnici nuovi e/o complessi e per valutare l'affidabilità dei risultati conseguiti, la capacità di aggiornare e migliorare continuamente le proprie conoscenze e competenze dal punto di vista sia tecnico sia operativo ed organizzativo, la capacità di inquadrare le conseguenze delle scelte tecniche in un più ampio contesto di tipo economico, sociale ed ambientale. A tal fine il corso prevede una costante interazione col mondo del lavoro del settore marittimo attraverso l'organizzazione di conferenze e seminari, e lo svolgimento di tirocini in azienda generalmente finalizzati all'elaborazione di tesi di laurea. Nella Laurea Magistrale la tesi ha lo scopo di applicare le conoscenze acquisite, di completarle ed approfondirle anche nel contesto di tematiche progettuali e scientifiche innovative. La relativa formazione è pertanto orientata alla creazione di figure professionali di immediata riconoscibilità in possesso di una cultura scientifica e tecnica nell'ambito dell'ingegneria navale, in grado di inserirsi e orientarsi con facilità nel mondo del lavoro con particolare riferimento a settori indirizzati alla progettazione avanzata e all'innovazione. Autonomia di giudizio (making judgements) I laureati magistrali in Ingegneria Navale devono avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione di conoscenza e giudizio. Tali obiettivi sono ottenuti attraverso l'elaborazione, con crescente grado di autonomia, di progetti, esercizi, ed applicazioni. Le capacità di giudizio vengono inoltre ampliate attraverso incontri e colloqui con esponenti del mondo del lavoro promossi con l'organizzazione di seminari, conferenze, visite aziendali. La tesi di laurea magistrale, infine, rappresenta il momento più alto in cui lo studente, confrontandosi con un contesto caratteristico dell'ingegneria navale, elabora idee originali e innovative, assumendosi il compito, durante la discussione, di illustrarle e sostenerne la validità. In particolare, i laureati magistrali in Ingegneria Navale al termine del percorso formativo saranno in grado di: - organizzare e coordinare le attività necessarie allo sviluppo di processi quali la progettazione di sistemi complessi, lo svolgimento di programmi di ricerca e simili; - comprendere l'impatto delle soluzioni ingegneristiche non solo nel contesto tecnico ed economico ma anche in quello sociale ed ambientale; - conoscere e comprendere le proprie responsabilità professionali ed etiche. - progettare e realizzare la raccolta di dati; - elaborare ed utilizzare informazioni per prendere decisioni con cognizione di causa; - formulare giudizi razionali attraverso correlazioni di dati. Abilità comunicative (communication skills) I laureati magistrali in Ingegneria Navale sapranno comunicare in modo chiaro e preciso lo sviluppo e le conclusioni delle loro attività, nonchè le conoscenze e le valutazioni connesse, a interlocutori specialisti e non specialisti. Per stimolare l'acquisizione di tali abilità comunicative potranno essere create occasioni per l'esposizione dei risultati ottenuti durante le sessioni di esercitazione, l'elaborazione di progetti e le attività di laboratorio a colleghi studenti e a docenti. Potranno ad esempio essere previste delle sessioni di tipo seminariale in cui singoli studenti o gruppi di essi sono incaricati di illustrare un tema o un progetto. Anche le modalità di verifica degli esami, di massimo organizzata secondo la loro specificità in prove sia scritte sia orali, sono fondamentali nel valutare e stimolare le differenti abilità comunicative degli allievi. Infine, l'esposizione dei risultati del lavoro di tesi magistrale rappresenta un fondamentale momento in cui lo studente elabora le proprie capacità comunicative, oggetto di valutazione specifica in sede di conferimento del voto di laurea. - organizzare e coordinare attività rivolte alla comunicazione e alla divulgazione di informazioni su temi articolati e complessi; - comunicare efficacemente e sostenere i risultati del proprio lavoro in forma sia orale sia scritta. - discutere un argomento tecnico ed esprimerlo con chiarezza con interlocutori anche non competenti nel settore; - utilizzare la Tecnologia dell'informazione per produrre presentazioni e rapporti tecnici. - essere capaci di lavorare sia singolarmente sia in gruppo. Capacità di apprendimento (learning skills) La laurea magistrale in Ingegneria Navale può essere conferita a studenti che abbiano sviluppato capacità di apprendimento tali da consentire loro di impostare in modo autonomo lo studio di discipline ingegneristiche anche non contemplate nel proprio curriculum. Gli studi di ingegneria da sempre hanno avuto l'obiettivo di fornire metodi e capacità per affrontare qualunque tipo di problemi di natura tecnico-ingegneristica. Pertanto la capacità di affrontare ulteriori studi dopo la laurea magistrale sia autonomi che mediante percorsi formativi post-laurea magistrale è nella tradizione del laureato magistrale in ingegneria.

8 Le attività formative del corso di studi mirano a fornire, oltre a informazioni dettagliate ed esaustive sulle problematiche tecniche dell'ingegneria navale, una metodologia ed una capacità di affrontare problemi anche diversi da quelli affrontati durante gli studi. Inoltre la capacità di apprendimento viene stimolata durante il corso di studi mediante attività di sintesi ed attività progettuali, presenti in molti insegnamenti, in cui occorre raccogliere in modo autonomo informazioni, elaborarle ed acquisire ulteriori conoscenze. La capacità di apprendimento è costantemente testata in sede d'esame. Infine, nel lavoro per la preparazione della tesi, viene sviluppata la capacità del singolo di costruire le necessarie nuove competenze, non incluse nei programmi di studio, attraverso ricerche, studi e applicazioni autonomamente condotti. - programmare e sviluppare un costante aggiornamento delle proprie conoscenze scientifiche e tecniche; - utilizzare la letteratura tecnica e le normative disponibili; - raccogliere dati significativi ed elaborarli traendone informazioni utili. Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) L'ammissione alla Laurea Magistrale in Ingegneria Navale è subordinata al possesso di specifici requisiti curricolari e di adeguatezza della preparazione personale. Per l'accesso alla Laurea Magistrale in Ingegneria Navale si richiedono conoscenze equivalenti a quelle previste dagli obiettivi formativi generali delle Lauree della Classe Ingegneria Industriale (Classe 10 del DM 509/1999 e Classe L-9 del DM 270/2004). Saranno richiesti, senza esclusione, tutti i seguenti requisiti curricolari: - possesso di Laurea, Laurea Specialistica o Laurea Magistrale, di cui al DM 509/1999 o DM 270/2004, conseguita presso una Università italiana oppure una Laurea quinquennale (ante DM 509/1999), conseguita presso una Università italiana o titoli equivalenti; - possesso di almeno 36 cfu, o conoscenze equivalenti, acquisiti in un qualunque corso universitario (Laurea, Laurea Specialistica, Laurea Magistrale, Master Universitari di primo e secondo livello) nei settori scientifico-disciplinari indicati per le attività formative di base previste dalle Lauree della Classe L-9 Ingegneria Industriale; - possesso di almeno 45 cfu, o conoscenze equivalenti, acquisiti in un qualunque corso universitario (Laurea, Laurea Specialistica, Laurea Magistrale, Master Universitari di primo e secondo livello) nei settori-scientifico disciplinari indicati per le attività formative caratterizzanti delle Lauree della Classe L-9 Ingegneria Industriale, nell'ambito disciplinare Ingegneria Navale. I requisiti curricolari devono essere posseduti prima della verifica della preparazione individuale. Le modalità di tale verifica sono definite nel regolamento didattico del Corso di studio. Il regolamento definisce anche i criteri da applicare in caso di laureati in possesso di una laurea diversa da quelle sopra indicate e in caso di studenti stranieri. Inoltre nel regolamento potrà eventualmente essere indicato il punteggio minimo, conseguito nella Laurea di cui si è in possesso, necessario per l'ammissione. Caratteristiche della prova finale (DM 270/04, art 11, comma 3-d) La prova finale consiste nella discussione di una tesi di laurea magistrale, elaborata dallo studente in modo originale, sotto la guida di uno o più relatori. In ogni caso tra i relatori deve essere presente almeno un docente del corso di studi. In particolare la tesi può consistere in: - sviluppo di un progetto di massima di una nave mercantile o militare o di un mezzo marino; - esecuzione di uno studio di carattere monografico progettuale navale e marino; - studio di un argomento di ricerca teorica, sperimentale o applicata afferente i campi dell'ingegneria navale e marina. Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe La presenza del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Navale nell'ambito della classe LM/34 (Ingegneria Navale) ha radici profonde che risalgono all'epoca precedente alla riforma "3+2" (DM 509/99), a seguito della quale venne attivato il Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Navale come unico corso della classe 37/S. Successivamente fu attivato anche il Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Nautica. A seguito dell'entrata in vigore del DM 270/04, le due lauree specialistiche sopra ricordate sono confluite nelle attuali lauree magistrali della classe LM/34. L'opportunità di realizzare due corsi di studio autonomi pur nella stessa classe nasce dall'esigenza di valorizzare le differenze tra le figure professionali di riferimento dei due percorsi formativi: l'ingegnere navale e l'ingegnere nautico. La differenziazione principale della Laurea Magistrale in Ingegneria Nautica rispetto a quella in Ingegneria Navale consiste nell'inserimento, coerentemente con il percorso del corrispondente Corso di Laurea triennale, di un consistente numero di crediti nei settori scientifico disciplinari ICAR/13 Disegno industriale, che consentono di fornire una adeguata preparazione nelle materie tipiche del Design, non richieste alla figura dell'ingegnere navale.

9 Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati Il corso si propone di formare la figura professionale dell' Ingegnere Navale. funzione in un contesto di lavoro: Gli ambiti professionali tipici per i laureati magistrali della classe sono quelli dell'innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione sia nelle imprese manifatturiere o di servizi che nelle amministrazioni pubbliche. competenze associate alla funzione: Solida padronanza di contenuti scientifici di base sia di tipo generale (matematica, fisica, chimica) sia specifici dell'ingegneria (scienza dei materiali, analisi strutturale, idrodinamica ecc.) Acquisizione di specifiche conoscenze professionali nell'ambito disciplinare dell'ingegneria navale, nei settori dell'architettura navale, della costruzione navale e degli impianti navali e capacità di utilizzarle per affrontare tematiche complesse e non consolidate. Sviluppo della capacità di lavorare in gruppi coordinati e di coordinare le attività di gruppo, di assumere ruoli di responsabilità nello svolgimento di attività progettuali, organizzative e gestionali. sbocchi professionali: I laureati in ingegneria navale potranno trovare occupazione presso cantieri di costruzione e riparazione di navi, imbarcazioni e mezzi marini; industrie per lo sfruttamento delle risorse marine; compagnie di navigazione; istituti di classificazione ed enti di sorveglianza; corpi tecnici della marina militare; studi professionali e di progettazione e peritali; istituti di ricerca. Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT) Ingegneri navali - ( ) Il corso consente di conseguire l'abilitazione alle seguenti professioni regolamentate: ingegnere industriale Risultati di apprendimento attesi - Conoscenza e comprensione - Capacita di applicare conoscenza e comprensione Area Generica Conoscenza e comprensione I laureati magistrali in Ingegneria Navale devono avere la capacità di risolvere problemi anche di elevata complessità propri del settore, definiti in modo incompleto o che possono presentare specifiche contrastanti. Sapranno analizzare e risolvere problemi in aree nuove ed emergenti della loro specializzazione quali ad esempio la progettazione e lo sviluppo di prodotti o tecnologie con caratteristiche innovative. Saranno in grado di applicare metodi innovativi nella soluzione dei problemi e saranno in grado di risolvere problemi di ingegneria navale che possono comportare approcci e metodologie al di fuori del proprio campo di specializzazione, usando una varietà di metodi numerici, analitici, di modellazione computazionale e di sperimentazione, riconoscendo anche l'importanza di vincoli e implicazioni non tecniche quali quelle sociali, sanitarie e di sicurezza, ambientali e commerciali. I laureati magistrali in Ingegneria Navale dovranno avere infine la capacità di integrare le conoscenze provenienti da diversi settori e possedere una profonda comprensione delle tecniche applicabili e delle loro limitazioni. - utilizzare le competenze acquisite nel corso di studi per fornire contributi originali di innovazione, ricerca e sviluppo; - utilizzare metodologie e procedure per la progettazione di sistemi complessi; - conoscere e confrontare criticamente le teorie ingegneristiche che stanno alla base della scienza e della tecnica navale; - giustificare i principi ingegneristici e le metodologie tipiche del settore; - identificare i limiti di validità delle metodologie applicate, i confini dei domini di applicabilità e le eventuali possibilità di estrapolarle; - saper cogliere le tendenze e gli sviluppi della scienza e della tecnica navale; - contestualizzare i problemi. La partecipazione a lezioni frontali, esercitazioni, seminari, correlata a un serio studio personale guidato e/o indipendente, permette l'acquisizione delle suddette capacità, verificate principalmente attraverso prove d'esame scritte e orali. Capacità di applicare conoscenza e comprensione I laureati magistrali in Ingegneria Navale devono avere la capacità di progettare e condurre indagini analitiche, attraverso l'uso di modelli e sperimentazioni anche complesse, sapendo valutare criticamente i dati ottenuti e trarre conclusioni. I laureati magistrali devono inoltre avere la capacità di indagare l'applicazione di metodologie innovative e tecnologie avanzate nel settore dell'ingegneria navale con riferimento sia all'ambito industriale sia a quello della ricerca. L'impostazione didattica prevede che la formazione teorica sia accompagnata da esempi, applicazioni, lavori individuali e di gruppo e verifiche che sollecitino la partecipazione attiva, l'attitudine propositiva e la capacità di elaborazione autonoma. - applicare le loro capacità di comprensione e abilità nel risolvere problemi su tematiche nuove ed innovative, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio; - applicare senza restrizioni, nel proprio campo di studi, le abilità richieste per lo studio accademico e l'indagine tecnico-scientifica; - saper scegliere e valutare metodologie e procedure in uso nel settore tecnico navale; - saper raccogliere ed elaborare informazioni provenienti da osservazioni e da archivi statistici; - saper usare strumenti informatici sia di uso generale sia specifici per il settore navale. Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di almeno 30 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art. 1 2.

10 Attività caratterizzanti ambito: Ingegneria navale CFU intervallo di crediti da assegnarsi complessivamente all'ambito Gruppo Settore min max C11 ING-IND/01 Architettura navale C12 ING-IND/02 Costruzioni e impianti navali e marini Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 45: 45 Totale Attività Caratterizzanti Attività affini ambito: Attività formative affini o integrative A11 A12 A13 A14 ING-IND/08 - Macchine a fluido ING-IND/09 - Sistemi per l'energia e l'ambiente ING-IND/10 - Fisica tecnica industriale ING-IND/11 - Fisica tecnica ambientale ING-IND/13 - Meccanica applicata alle macchine ING-IND/14 - Progettazione meccanica e costruzione di macchine ING-IND/32 - Convertitori, macchine e azionamenti elettrici MAT/03 - Geometria MAT/05 - Analisi matematica MAT/07 - Fisica matematica MAT/08 - Analisi numerica ICAR/01 - Idraulica ICAR/08 - Scienza delle costruzioni ING-IND/33 - Sistemi elettrici per l'energia ING-INF/04 - Automatica intervallo di crediti da assegnarsi complessivamente all'attività (minimo da D.M. 12) CFU Totale Attività Affini Altre attività ambito disciplinare CFU min CFU max A scelta dello studente Per la prova finale Ulteriori attività formative (art. 10, comma 5, lettera d) Ulteriori conoscenze linguistiche 0 3 Abilità informatiche e telematiche 0 3 Tirocini formativi e di orientamento 1 6 Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro 0 6 Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. d Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali 0 6 Totale Altre Attività Riepilogo CFU

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