REPORT DEI DATI ANNO 2004

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1 RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA DELLA PROVINCIA DI PIACENZA REPORT DEI DATI ANNO 4 Servizio Sistemi Ambientali Eccellenza CEM, Rumore

2 Quadro normativo di base L inquinamento atmosferico è stato uno dei primi aspetti ambientali regolato da apposita normativa. Già dagli anni sessanta, con la Legge 615/1966 detta legge antismog ed i relativi decreti applicativi, si è iniziato a regolamentare le tre sorgenti principali di emissioni in atmosfera di origine antropica: gli impianti termici, gli impianti industriali ed il traffico veicolare. Dagli anni sessanta ad oggi si è avuta una enorme proliferazione di normativa nazionale, europea e regionale nel campo dell inquinamento atmosferico e della valutazione della qualità dell aria, tanto che oggi la materia risulta governata da 5 trattati, convenzioni e protocolli internazionali, 5 norme comunitarie ed 8 norme nazionali, che riguardano diversi aspetti dell inquinamento atmosferico, dalle autorizzazioni alle emissioni, alle reti di monitoraggio, all adozione di specifiche misure di contenimento e di prevenzione. In questi ultimi anni, a partire dalla Direttiva CE n.6 del 7/9/1996 in materia di valutazione e gestione della qualità dell aria ambiente, si è avuto un profondo mutamento del quadro normativo relativo al contenimento dei valori di concentrazione degli inquinanti in aria. Tale Direttiva Quadro sulla Qualità dell aria (FWD: Framework Directive on ambient air quality assessment and management), recepita in Italia dal Decreto Legislativo n.51 del 4/8/1999, prevede che vengano fissati, dalle corrispondenti Direttive figlie, i valori limite per i diversi inquinanti (SO, NO, PTS, PM1, Pb, O, Benzene, IPA e CO, Cadmio, Arsenico, Nichel e Mercurio) e definisce una strategia comune volta a: determinare obiettivi per la qualità dell'aria nella Comunità, destinati ad evitare, prevenire e ridurre gli effetti nocivi sulla salute umana e l'ambiente nel suo insieme; valutare la qualità dell'aria negli stati membri sulla base di metodi e criteri comuni; ottenere adeguate informazioni sulla qualità dell'aria e assicurare che ne sia informata la popolazione, mediante la fissazione di soglie di allarme; mantenere la qualità dell'aria dove è buona e migliorarla negli altri casi. Le Direttive figlie devono individuare: livelli di valore limite per l'inquinamento atmosferico fissati sulla base delle conoscenze scientifiche con lo scopo di evitare, prevenire e ridurre gli effetti nocivi sulla salute umana e l'ambiente, per i quali viene stabilita una data entro la quale debbano essere raggiunti; soglie di allarme (livelli al di sopra dei quali c'è un rischio per la salute umana per esposizioni brevi) che siano appropriate ed elencare le informazioni che devono essere fornite al pubblico in caso di superamento; criteri e tecniche di misura: localizzazione e numero dei punti di campionamento, misure di riferimento e tecniche di campionamento; criteri per l'uso di altre tecniche per stimare la qualità dell'aria, in particolare risoluzione spaziale e metodi oggettivi di stima, tecniche di modellizzazione di riferimento. Ad oggi sono state emanate la Direttiva figlia che fissa i valori limite di qualità dell'aria ambiente per biossido di zolfo, biossido di azoto, ossidi di azoto, particelle e piombo (1999//CE del /4/99), la Direttiva figlia relativa a monossido di carbonio e benzene (/69/CE del 16/11/), entrambe recepite dallo stato italiano con il Decreto Ministeriale n. 6 del /4/, è stata emanata quella relativa all'ozono (//CE del 1//) recepita dal decreto legislativo 1 maggio 4, n. 18; inoltre è stata emanata la direttiva figlia concernente l arsenico, il cadmio, il mercurio, il nickel e gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (4/17/CE del 15/1/4) non ancora adottata. 1

3 Punti chiave del nuovo impianto normativo sono: 1 la valutazione della qualità dell aria, intesa come integrazione tra monitoraggio ed utilizzo di strumenti di stima; la gestione della qualità dell aria, intesa come l insieme delle azioni che permettono di evitare, prevenire o ridurre gli effetti dannosi per la salute umana e per l ambiente nel suo complesso. Il quadro normativo può essere riassunto secondo lo schema seguente IL NUOVO QUADRO NORMATIVO Direttiva CE n 6 del 7/9/1996 in materia di valutazione di gestione della qualità dell aria ambiente Decreto Legislativo n.51 del 4/8/1999 attuazione della direttiva CE 6/96 in materia di valutazione di gestione della qualità dell aria ambiente DIRETTIVE FIGLIE Dir. 1999//CE del /4/1999 concernente i valori limite di qualità dell aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle ed il piombo Dir. /69/CE del 16/11/ concernente i valori limite di qualità dell aria ambiente per benzene ed il monossido di carbonio Dir. //CE del 1// relativa all ozono nell aria Dir. 4/17/CE del 15/1/4 relativa a As, Cd, Hg, Ni e IPA DM 6 del /4/ recepimento della direttiva CE 1999/ e della direttiva CE /96 D. lgs. 1/5/4 n. 18 Non ancora recepita Il Decreto n. 51/99 si configura come un provvedimento programmatico che ha come obiettivo la definizione dei principi base per il mantenimento e miglioramento della qualità dell aria. Tale Decreto, in attuazione dei principi stabiliti dalla Direttiva, riforma il quadro normativo vigente in materia di qualità dell'aria, prevedendone la progressiva abrogazione. Prevede inoltre che siano valutati i valori limite e le soglie di allarme su tutto il territorio nazionale il quale, a tal fine, deve essere suddiviso in zone ed agglomerati. Questi ultimi sono rappresentati da quelle zone con popolazione superiore a 5. abitanti o, se la popolazione è pari o inferiore a 5. abitanti, con una densità di popolazione per chilometro quadrato tale da rendere necessaria la valutazione e la gestione della qualità dell aria. La regione Emilia Romagna con la Delibera della Giunta Regionale 15/5/1 n. 84 ha predisposto le linee d indirizzo per l espletamento delle funzioni degli Enti Locali in materia di inquinamento atmosferico ed una proposta di zonizzazione su base comunale, successivamente aggiornata, alla luce delle nuove disposizioni in materia, con D.G.R. 19/1/4 n. 4. Quest ultima

4 prevede la suddivisione del territorio in due zone A e B, dove gli agglomerati sono individuati come porzioni di zone A e ad ogni tipologia di zona ed agli agglomerati sono associati piani di gestione della qualità dell aria a breve o lungo termine, come indicato nel D. lgs. 51/99, secondo il seguente schema: Zona A Agglomerati Zona B caratteristiche Territorio dove c è il rischio di superamento del valore limite e/o delle soglie di allarme Porzione di zona A dove è particolarmente alto il rischio di superamento del valore limite e/o delle soglie di allarme Territorio dove i valori della qualità dell aria sono inferiori al valore limite Tab. 6.1 azioni Piani e programmi Piani d azione a breve termine Piani di mantenimento Poiché in virtù del disposto dell articolo 1 della L.R. 1/4/1999 n. la competenza relativa all individuazione delle zone ed alla predisposizione dei piani di risanamento atmosferico è affidata alle Province, con Deliberazione n. del 1//4 l Amministrazione Provinciale di Piacenza ha approvato un ulteriore zonizzazione su base comunale con le seguenti composizioni: agglomerato: Piacenza, Castel San Giovanni, Fiorenzuola d Arda, Cadeo, Podenzano, Rottofreno, Pontenure, Castelvetro, Caorso, Alseno, Monticelli d Ongina, Cortemaggiore, Sarmato, Borgonovo Val Tidone, Gragnano Trebbiense, Gossolengo zona A: Piacenza, Castel San Giovanni, Fiorenzuola d Arda, Cadeo, Podenzano, Rottofreno, Pontenure, Castelvetro, Caorso, Alseno, Monticelli d Ongina, Cortemaggiore, Sarmato, Borgonovo Val Tidone, Gragnano Trebbiense, Gossolengo,Calendasco, san Pietro in Cerro, Villanova sull Arda, Besenzone, Lugagnano Val d Arda, Vernasca, Gazzola, Rivergaro, Vigolzone, San Giorgio, carpaneto, Castell Arquato, Pontedell Olio zona B: Agazzano, Caminata, Nibbiano, Pianello, Piozzano, Pecorara, Ziano, Travo, Gropparello, Morfasso, Bettola, Bobbio, Coli, Farini, Cortebrugnatella, Ferriere, Cerignale, Zerba, Ottone Tale zonizzazione è illustrata nella figura che segue. Fig. 6.

5 Il decreto n. 51/ 99 prevede, in materia di valutazione della qualità dell aria, la fissazione dei criteri per l elaborazione dei piani e dei programmi, tali criteri sono indicati nel Decreto 1/1/ n. 61 Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell aria ambiente, i criteri per l elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 51. Il Decreto Ministeriale n 6 del /4/ "Recepimento della Direttiva 1999//CE del Consiglio del aprile 1999 concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della Direttiva /69/CE relativa ai valori limite di qualità dell'aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio", stabilisce valori limite, fissando i termini entro i quali dovranno essere raggiunti ed il numero massimo di superamenti permessi in un anno. Sono fissati inoltre i margini di tolleranza, così come definiti del d. lgs. 51, vale a dire come la percentuale del valore limite nella cui misura tale valore può essere superato, che rappresentano dei livelli di inquinamento decrescenti anno dopo anno, fino al raggiungimento del valore limite stesso. Questo al fine di fornire un percorso per ridurre i livelli degli inquinanti fino al rispetto dei valori limite entro i termini fissati. Il superamento del margine di tolleranza in una zona o in un agglomerato è indicativo della necessità di attuare un piano o un programma di risanamento. Di seguito sono riportati i valori limite per ciascun inquinante e la relativa norma di riferimento. La data alla quale il valore limite deve essere rispettato è per tutti gli inquinanti il 1/1/5, fatta eccezione per il biossido di azoto ed il benzene per i quali è il 1/1/1. 4

6 Periodo di mediazione Entrata in vigore (19/7/1999) Biossido d azoto DM /4/ n genn. genn. genn. genn. genn genn. 6 1 genn. 7 1 genn. 8 1 genn. 9 1 genn. 1 Valore limite orario per la protezione della salute umana Valore limite annuale per la protezione della salute umana Valore limite per la protezione della vegetazione 1 ora Anno civile Anno civile µg/m come NO da non superare più di 18 volte nell anno civile 6µg/m come NO 9 µg/m µg/m µg/m µg/m µg/m µg/m µg/m µg/m 1 µg/m µg/m µg/m µg/m µg/m µg/m µg/m µg/m µg/m µg/m µg/m µg/m µg/m come NO x Biossido di zolfo DM /4/ n.6 Valore limite orario per la protezione della salute umana Valore limite di 4 ore per la protezione della salute umana Valore limite per la protezione degli ecosistemi Entrata in Periodo di vigore 1 genn. 1 1 genn. 1 genn. 1 genn. 4 mediazione (19/7/1999) 1 ora 4 ore Anno civile e inverno (1 ottobre 1 marzo) 5µg/m da non superare più di 4 volte nell anno civile 1 genn µg/m 44 µg/m 41 µg/m 8 µg/m 5 µg/m µg/m Monossido di carbonio DM /4/ n.6 Entrata in vigore valore limite per la protezione della salute umana Media massima giornaliera su 8 ore (1/1/) 15µg/m da non superare più di volte nell anno civile 1 genn. 1 genn. 4 1 genn mg/m 14 mg/m 1 mg/m 1 mg/m Piombo DM /4/ n.6 Valore limite per la protezione della salute umana Periodo di mediazione Anno civile Entrata in vigore (19/7/1999) 1 genn. 1 1 genn. 1 genn. 1 genn. 4 1 genn. 5 1 µg/m.9 µg/m.8 µg/m.7 µg/m.6 µg/m.5 µg/m 5

7 PM1 DM /4/ n.6 Fase 1 Valore limite di 4 ore per la protezione della salute umana Valore limite annuale per la protezione della salute umana Periodo di mediazione 4 ore Anno cilvile Entrata in vigore (19/7/1999) 75µg/m da non superare più di 5 volte nell anno civile 48 µg/m 1 genn. 1 1 genn. 1 genn. 1 genn. 4 7 µg/m 65 µg/m 1 genn. 5 6 µg/m 55 µg/m 5 µg/m 46.4 µg/m 44.8 µg/m 4. µg/m 41.6 µg/m 4 µg/m Fase Valore limite di 4 ore per la protezione della salute umana Valore limite annuale per la protezione della salute umana Periodo di mediazione 1 genn. 6 1 genn. 7 1 genn. 8 1 genn. 9 4 ore Anno cilvile Da stabilire in base alla Fase 1 µg/m 1 genn. 1 5 µg/m da non superare più di 7 volte in un anno µg/m Benzene DM /4/ n.6 Valore limite per la protezione della salute umana Entrata in vigore (1/1/) 1 genn. 6 1 genn. 7 1 genn. 8 1 genn. 9 1 genn. 1 Anno civile 1 µg/m 9 µg/m 8 µg/m 7 µg/m 6 µg/m 5 µg/m Il DM 6/ fissa anche soglie di allarme, già in vigore, per il biossido di zolfo ed il biossido di azoto: Inquinante Biossido di Azoto Biossido di Zolfo Periodo di mediazione Soglia d'allarme 4 µg/m misurati per tre ore consecutive 5 µg/m misurati per tre ore consecutive La soglia d allarme è definita come il livello oltre il quale vi è un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata e raggiunto il quale si deve immediatamente intervenire. Qualora le soglie di allarme vengano superate, devono essere prese le misure necessarie per informare la popolazione (ad esempio per mezzo della radio, della televisione e della stampa). I dettagli da fornire al pubblico dovrebbero comprendere come minimo: data, ora e luogo del fenomeno e causa scatenante, se nota; previsioni; cambiamento nelle concentrazioni (miglioramento, stabilizzazione o peggioramento), motivo del cambiamento previsto; zona geografica interessata; durata; categoria di popolazione potenzialmente sensibile al fenomeno; precauzioni che la popolazione sensibile deve prendere. 6

8 L articolo 8 del DM /4/ n. 6 stabilisce che fino alla data entro la quale devono essere raggiunti i valori limite (5 e 1 in base all inquinante considerato), restano comunque in vigore i valori limite fissati dal DPCM 8//198 e dal DPR 4/5/1988 n.. Il DM 6, inoltre, va ad abrogare le disposizioni relative al biossido di zolfo, al biossido di azoto, alle particelle sospese e al PM1, al piombo, al monossido di carbonio ed al benzene contenute nei seguenti decreti: - DPCM 8//198; - DPR 4/5/1988 n. (Articoli, 1, e - Allegati I, II, III e IV); - DM /5/1991; - DPR 1/1/199; - DM 15/4/1994; - DM 5/11/1994. In sintesi, il recepimento della normativa europea porta pertanto all'eliminazione dei valori guida e dei livelli di attenzione e all'introduzione di valori limite più severi, valori obiettivo, valori limite per la vegetazione e margini di tolleranza, mantenendo i livelli di allarme solo per alcuni inquinanti. Sono introdotti anche criteri diversi per la valutazione della qualità dell'aria ambiente, con conseguenti benefici in termini di razionalizzazione e di costi di gestione delle reti di monitoraggio. Si richiede la messa a punto di strategie e piani d'azione su scala locale e nazionale tali da raggiungere i valori obiettivo fissati ed a breve termine in caso di rischio di superamento delle soglie di allarme e/o dei valori limite. La nuova norma impone anche il facile accesso alle informazioni relative alla qualità dell'aria ambiente, che devono essere chiare e comprensibili. In questa fase transitoria, in cui si applicano i margini di tolleranza, restano in vigore valori limite per NO, CO, PTS, SO e Pb; Biossido di Zolfo (SO ) Biossido di Azoto (NO ) Monossido di Carbonio (CO) Polveri Totali Sospese (PTS) Piombo (Pb) Mediana delle concentrazioni medie di 4 ore rilevate nell arco di un anno (1 aprile 1 marzo) 8 µg/m 98 percentile delle concentrazioni medie di 4 ore rilevate nell arco di un anno 5 µg/m Mediana delle concentrazioni medie di 4 ore rilevate durante l inverno (1 ottobre 1 marzo) 1 µg/m 98 percentile delle concentrazioni medie di 1 ora rilevate nell arco di un anno µg/m Concentrazione media di 8 ore 1 mg/m Concentrazione media di 1 ora 4 mg/m Media delle concentrazioni medie di 4 ore rilevate nell arco di un anno 15 µg/m 95 percentile delle concentrazioni medie di 4 ore rilevate nell arco di un anno µg/m µg/m Per concludere questo quadro normativo si fa presente che nel corso del 4 il Decreto Legislativo 1 maggio 4 n.18 "Attuazione della direttiva //CE relativa all'ozono nell'aria" ha recepito la direttiva //CE per l inquinante ozono. Tale decreto stabilisce: Media delle concentrazioni medie di 4 ore rilevate nell arco di un anno - i valori bersaglio, gli obiettivi a lungo termine, la soglia di allarme e la soglia di informazione, allo scopo di prevenire o ridurre gli effetti nocivi sulla salute umana e sull'ambiente; - i metodi ed i criteri per la valutazione delle concentrazioni dell'ozono e dei suoi precursori nell'aria; - le modalità di informazione al pubblico sulle concentrazioni di ozono; - le misure idonee a mantenere la qualità dell'aria in relazione all'ozono; - le modalità di cooperazione tra gli Stati UE ai fini della riduzione dei livelli di ozono. 7

9 Ozono Decreto Legislativo 1/5/4 n. 18 Entrata in vigore 1 genn. 1 Valore bersaglio per la protezione della salute umana Media su 8 ore massima giornaliera (media mobile) 1µg/m da non superare per più di 5 giorni per anno civile come media su anni Valore bersaglio per la protezione della vegetazione AOT4 (*) sul valore orario da maggio a luglio 18 (µg/m )h mediato su 5 anni Obiettivi a lungo () Obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana Obiettivo a lungo termine per la protezione della vegetazione Media su 8 ore massima giornaliera (media mobile) nell arco di un anno civile AOT4 (*) sul valore orario da maggio a luglio 1 µg/m 6 (µg/m ) h (*) per AOT4 (espresso in (µg/ m ) ora) si intende la somma delle differenze tra le concentrazioni orarie superiori a 8 µg/m (=4 parti per miliardo) e 8 µg/m in un dato periodo di tempo, utilizzando solo i valori orari rilevati ogni giorno tra le 8: e le :, ora dell Europa centrale. Periodo di mediazione Soglia di informazione Ora 18 µg/m Soglia di allarme Ora 4 µg/m Ai fini della valutazione dei dati del presente report si farà riferimento ai limiti in vigore nell anno, vale a dire quelli fissati dal DM 16/5/1996: Ozono (O ) Standard di qualità Concentrazione media di 1 ora da non raggiungere più di una volta al mese µg/m Livello di attenzione Media oraria 18 µg/m Livello di allarme Media oraria 6 µg/m Livello di protezione della salute Media mobile di 8 ore 11 µg/m Livello di protezione Media oraria 18 µg/m della vegetazione Media di 4 ore 65 µg/m 8

10 Elementi di sintesi relativi alla valutazione della qualita dell aria 1 - La rete di monitoraggio Nel territorio della provincia di Piacenza è presente una rete di monitoraggio della qualità dell aria, di proprietà dell Amministrazione Provinciale di Piacenza e gestita dalla Sezione Provinciale Arpa Emilia Romagna, costituita da 18 stazioni di rilevamento degli inquinanti e/o dei parametri meteorologici e da due laboratori mobili. Le stazioni sono tutte localizzate in comuni appartenenti alla Zona A. Nella tabella che segue è fornita una descrizione delle postazioni in termini di localizzazione e dotazione strumentale. RETE PROVINCIALE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA DELLA PROVINCIA DI PIACENZA Comune - Stazione Tipo zona Tipo stazione Chimici Parametri controllati Meteorologici Piacenza - Via Giordani urbana traffico NOX, CO Piacenza - P.le Medaglie d Oro urbana traffico NOX, BTX Piacenza - Via Piatti (*) urbana traffico NOX, CO Piacenza - Pubblico Passeggio urbana fondo residenziale SO, NOX, CO, PTS, PM1, O, BTX Piacenza - P.le Roma urbana industriale/traffico SO, NOX, CO, PTS Piacenza - Torre Telecom urbana meteorologica VV, DV, T Piacenza Ceno (Tecnoborgo) urbana industriale/traffico - meteorologica NOX, CO, PM1 VV, DV Piacenza Meteo Tecno (Tecnoborgo) urbana meteorologica VV, DV, T, UR, Rad., Prec. Castel San Giovanni - Centro urbana traffico SO, NOX, O Castel San Giovanni - Pizzo Po rurale meteorologica VV, DV, T, UR, Rad., Prec., Press. Castel San Giovanni Pievetta (*) rurale fondo PTS Sarmato urbana industriale SO, NOX Vernasca - Mocomero rurale fondo rurale - meteorologica SO, NOX, PTS VV, DV, T Vernasca Casa Segata (Buzzi Unicem) rurale meteorologica VV, DV, T, UR, Prec., Press. Lugagnano urbana fondo suburbano NOX, PM1 VV, DV, T, UR Fiorenzuola d'arda urbana traffico NOX Caorso (Sogin S.p.A.) rurale fisico - meteorologica VV, DV, T, UR, Rad., Prec., Int. Exp. Cortemaggiore urbana traffico SO, NOX, CO, PM1, O UR, VV, DV, T, Press. Stazione mobile ---- mobile SO, NOX, CO, PM1, O VV, DV, T, UR, Rad., Prec., Press. Stazione mobile (Tecnoborgo) ---- mobile (*) stazioni di misura che nel corso del 4 hanno cessato le rilevazioni. NOX, CO, HC, NMHC, PM1 9

11 Legenda 1. Caorso. Castel San Giovanni centro. Castel San Giovanni Pievetta 4. Castel San Giovanni Pizzo Po 5. Fiorenzuola 6. Lugagnano 7. Sarmato 8. Vernasca Casa Segata 9. Vernasca - Mocomero A. P.le Medaglie d Oro B. P.le Roma C. Pubblico Passeggio D. Torre Telecom E. Via Giordani F. Via Piatti G. Ceno 1

12 - I dati storici di qualità dell aria Nelle pagine che seguono si riportano le elaborazioni statistiche relative agli ultimi cinque anni di dati. BIOSSIDO DI AZOTO NO : Comune di Piacenza Giordani 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > 1 dati validi Medaglie d'oro 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > 1 dati validi Pubblico Passeggio 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > dati validi

13 Roma 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > 1 8 dati validi Ceno 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > 4 dati validi BIOSSIDO DI AZOTO NO : Comune di Castel San Giovanni Castel San Giovanni 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > dati validi BIOSSIDO DI AZOTO NO : Comune di Sarmato Sarmato 1 4 media percentile percentile 98 percentile massimo medie orarie > dati validi

14 BIOSSIDO DI AZOTO NO : Comune di Vernasca Mocomero 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > dati validi Lugagnano 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > dati validi BIOSSIDO DI AZOTO NO : Comune di Lugagnano BIOSSIDO DI AZOTO NO : Comune di Fiorenzuola Fiorenzuola 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > dati validi BIOSSIDO DI AZOTO NO : Comune di Cortemaggiore Cortemaggiore 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > dati validi

15 Prendendo in considerazione ogni singola stazione si osserva che la media annuale (il cui valore di riferimento decresce da 6 µg/m nel a 5 µg/m nel 4, per entrare in vigore il 1/1/1 con un valore limite pari a 4 µg/m ) non presenta grande variabilità nel quinquennio in esame. Nell area urbana di Piacenza i valori variano dai circa µg/m della stazione di fondo di Pubblico Passeggio ai 5-6 µg/m della stazione da traffico Giordani; Fiorenzuola e Cortemaggiore registrano medie annue normalmente comprese tra 4 e 5 µg/m, Castel San Giovanni, Sarmato e Lugagnano al di sotto dei 4 µg/m, Vernasca Mocomero risulta avere i valori più bassi, pari a circa 1-15 µg/m. La soglia di allarme (4 µg/m riferiti alla media oraria) è in tutte le stazioni ampiamente rispettata, mentre il limite in vigore nel 1 sulla media oraria di µg/m vede qualche sporadico superamento in area urbana e a Fiorenzuola. 14

16 MONOSSIDO DI CARBONIO CO: Comune di Piacenza Giordani 1 4 media, 1,9,1 1,5 1, 5 percentile 1,7 1,6 1,9 1,4 1, 95 percentile 4,4,7 4,,,1 98 percentile 5,6 4,5 5, 4,,7 massimo 14,4 11,1 19,5 9,8 8,7 medie 8 ore > 1 dati validi ,, 15, 1, 5, 1 4, Pubblico Passeggio 1 4 media,8,7,7,6,5 5 percentile,6,5,5,4,4 95 percentile 1,9 1,7 1,8 1,5 1, 98 percentile,7,,, 1,7 massimo 8,6 7, 7,1 6,9 5,5 medie 8 ore > 1 dati validi , 9, 8, 7, 6, 5, 4,,, 1, 1 4, Roma 1 4 media,9,8,9,8,8 5 percentile,6,5,6,5,6 95 percentile,7,,8,4,4 98 percentile,7,1,7,5, massimo 1,8 9,8 14, 1,6 5,6 medie 8 ore > 1 dati validi , 14, 1, 1, 8, 6, 4,, 1 4, Ceno 1 4 media,6,6,6,5 5 percentile,5,5,4,4 95 percentile 1,4 1,5 1, 1,1 98 percentile 1,8, 1,7 1,4 massimo 6, 7,4 5,, medie 8 ore > 1 dati validi

17 MONOSSIDO DI CARBONIO CO: Comune di Cortemaggiore Cortemaggiore 1 4 media,,5,4 5 percentile,,4, 95 percentile,5 1,6 1, 98 percentile,9, 1,4 massimo,,1, medie 8 ore > 1 dati validi Dalle elaborazioni fatte per ciascuna stazione (5 in ambito urbano, 1 a Cortemaggiore) emerge come questo parametro risulti ormai sotto controllo. Infatti se si confrontano i valori rilevati con il valore limite fissato dalla normativa in vigore dal 1/1/5 (1 µg/m sulla media di 8 ore) se ne osserva un completo rispetto. POLVERI PM1: Comune di Piacenza Pubblico Passeggio 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie 4ore > dati validi Ceno 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie 4ore > dati validi

18 POLVERI PM1: Comune di Cortemaggiore Cortemaggiore 1 4 media percentile percentile percentile 71 7 massimo 8 1 medie 4ore > dati validi In tutte le stazioni i valori medi annuali si mantengono al di sotto del valore limite aumentato del margine di tolleranza, nella sola stazione di Pubblico Passeggio si osserva un trend decrescente della media annuale. Al contrario, in tutto il quinquennio in esame, le medie giornaliere non rispettano il numero di superamenti (5) del valore limite aumentato del margine di tolleranza, unica eccezione Ceno nell anno, che però ha visto l avvio della stazione nel mese di marzo. OZONO O : Comune di Piacenza Pubblico Passeggio 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > medie 8 ore > dati validi OZONO O : Comune di Castel San Giovanni Castel San Giovanni 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > medie 8 ore > dati validi

19 OZONO O : Comune di Cortemaggiore Cortemaggiore 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > medie 8 ore > dati validi Dalle elaborazioni effettuate emergono nel corso del periodo in esame numerosi superamenti della soglia di comunicazione alla popolazione (18 µg/m, media oraria) e del valore bersaglio per la protezione della salute umana (1 µg/m, media trascinata di otto ore). L ozono si conferma pertanto un parametro critico. BIOSSIDO DI ZOLFO SO : Comune di Piacenza Pubblico Passeggio 1 4 media percentile 4 95 percentile percentile 44 massimo medie orarie > 8 medie 4h > 15 dati validi Roma 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > 8 medie 4h > 15 dati validi

20 BIOSSIDO DI ZOLFO SO : Comune di Castel San Giovanni Castel San Giovanni 1 4 media 5 percentile percentile percentile massimo medie orarie > 8 medie 4h > 15 dati validi BIOSSIDO DI ZOLFO SO : Comune di Sarmato Sarmato 1 4 media 5 percentile percentile percentile massimo medie orarie > 8 medie 4h > 15 dati validi BIOSSIDO DI ZOLFO SO : Comune di Vernasca Mocomero 1 4 media 5 percentile 95 percentile percentile massimo medie orarie > 8 medie 4h > 15 dati validi

21 BIOSSIDO DI ZOLFO SO : Comune di Cortemaggiore Cortemaggiore 1 4 media percentile percentile percentile massimo medie orarie > 8 medie 4h > 15 dati validi Questo parametro risulta completamente sotto controllo. Infatti nel periodo in esame sono rispettati i valori di riferimento normativi in vigore e di futura applicazione (dal 1/1/5), riferiti a tutti gli intervalli di mediazione (ora, 4 ore, semestre, anno). Nel quinquennio -4 nell area urbana di Piacenza si registrano i valori massimi orari più elevati che seguono però un trend decrescente. Questo comportamento relativo ai massimi orari si osserva anche nelle altre stazioni fatta eccezione per Castel San Giovanni. 4 - Analisi dei dati della rete di monitoraggio: anno 4 Si prendono di seguito in esame gli inquinanti rilevati dalla rete di monitoraggio nell anno 4. BIOSSIDO DI AZOTO NO : Piacenza - Giordani valori massimi giornalieri e medi mensili - anno 4 NO : Piacenza - Medaglie d'oro valori massimi giornalieri e medi mensili - anno µg/m 15 µg/m NO : Piacenza - Pubblico Passeggio valori massimi giornalieri e medi mensili - anno 4 NO : Piacenza - Roma valori massimi giornalieri e medi mensili - anno µg/m 15 µg/m

22 NO : Piacenza - Ceno valori massimi giornalieri e medi mensili - anno 4 NO : Castel San Giovanni - valori massimi giornalieri e medi mensili - anno µg/m 15 µg/m NO : Sarmato valori massimi giornalieri e medi mensili - anno 4 NO : Vernasca - Mocomero valori massimi giornalieri e medi mensili - anno µg/m 15 µg/m NO : Lugagnano valori massimi giornalieri e medi mensili - anno 4 NO : Fiorenzuola valori massimi giornalieri e medi mensili - anno µg/m 15 µg/m NO : Cortemaggiore valori massimi giornalieri e medi mensili - anno 4 µg/m Il valore di riferimento per la media annuale di 5 µg/m è stato superato nella sola stazione Giordani (Piacenza). Sono stati registrati alcuni superamenti dei µg/m (limite in vigore nel 1 sulla media oraria) nella stazione di Fiorenzuola () e di Giordani (1), mentre è ovunque rispettato il valore limite più il margine di tolleranza (6 µg/m ). 1

23 MONOSSIDO DI CARBONIO CO: Piacenza - Giordani - valori massimi giornalieri e medi mensili - anno 4 CO: Piacenza - Pubblico Passeggio - valori massimi giornalieri e medi mensili - anno µg/m 1 µg/m CO: Piacenza - Roma - valori massimi giornalieri e medi mensili - anno 4 CO: Piacenza - Ceno - valori massimi giornalieri e medi mensili - anno µg/m 1 µg/m CO: Cortemaggiore - valori massimi giornalieri e medi mensili - anno 4 15 µg/m 1 5 I valori registrati nell anno 4 risultano in tutte le stazioni al di sotto dei valori di riferimento normativi. POLVERI PM1 PM1: Piacenza - Pubblico Passeggio - valori medi giornalieri anno 4 PM1: Piacenza - Ceno - valori medi giornalieri anno µg/m 8 6 µg/m PM1: Cortemaggiore - via Mattei - valori medi giornalieri anno 4 PM1: Lugagnano - via Piacenza - valori medi giornalieri anno µg/m 8 6 µg/m

24 Nonostante il rispetto del valore limite annuale per la protezione della salute umana, i dati registrati indicano la criticità di questo parametro: nell anno 4 sono stati registrati numerosi superamenti sia dei 5 µg/m (valore limite di 4 ore per la protezione della salute umana in vigore dal 1/1/5) sia dei 55 µg/m (valore limite di 4 ore per la protezione della salute umana aumentato del margine di tolleranza per il 4). In particolare i superamenti di quest ultimo valore sono stati 46 a Piacenza - Pubblico Passeggio, 77 a Piacenza - Ceno e 57 a Cortemaggiore. Nel dicembre 4 è iniziato il monitoraggio delle PM1 anche presso la stazione di Lugagnano, dai primi dati raccolti emerge una sostanziale omogeneità con i dati rilevati dalle restanti stazioni. OZONO O : Piacenza - Pubblico Passeggio - valori massimi giornalieri e medi mensili - anno 4 O : Castel San Giovanni - valori massimi giornalieri e medi mensili - anno µg/m 1 1 µg/m O : Cortemaggiore - valori massimi giornalieri e medi mensili - anno 4 µg/m I dati rilevati nelle stazioni disponibili presentano andamenti molto simili, i massimi valori orari sono stati registrati nel semestre estivo che ha visto numerosi superamenti della soglia di comunicazione alla popolazione (18 µg/m, media oraria), non è mai stato superata la soglia di allarme (4 µg/m, media oraria). BIOSSIDO DI ZOLFO SO : Piacenza - Pubblico Passeggio - valori medi giornalieri e medi mensili - anno 4 SO : Piacenza - Roma - valori medi giornalieri e medi mensili - anno µg/m µg/m 1 1 SO : Castel San Giovanni - valori medi giornalieri e medi mensili - anno 4 SO : Sarmato - valori medi giornalieri e medi mensili - anno µg/m µg/m 1 1

25 SO : Vernasca - Mocomero - valori medi giornalieri e medi mensili - anno µg/m 1 Le concentrazioni rilevate rispettano i valori di riferimento normativi in vigore e di futura applicazione (dal 1/1/5), riferiti a tutti gli intervalli di mediazione (ora, 4 ore, semestre, anno). Il parametro risulta pertanto sotto controllo. BENZENE Benzene: Piacenza - Pubblico Passeggio - valori medi giornalieri e medi mensili anno 4 Benzene: Piacenza - Medaglie d'oro - valori medi giornalieri e medi mensili anno µg/m µg/m In seguito alla installazione di due analizzatori di idrocarburi aromatici nelle stazioni di Medaglie d Oro (novembre ) e Pubblico Passeggio (settembre 4), nel corso del 4 è stato possibile rilevare in continuo anche questi parametri. Dai dati disponibili emerge una sostanziale compatibilità con il valore limite per la protezione della salute umana pari a 1 µg/m riferito alla media annuale. 4 - Tecniche di valutazione Per tutte le precedenti valutazioni sono stati impiegate le tecniche di misura diretta secondo i metodi di riferimento normativi. Per la costruzione della mappa del paragrafo seguente relativa al parametro PM1 anno 4 sono stati utilizzati anche i dati rilevati da misure con il laboratorio mobile in campagne della durata media di due settimane, ricostruendo, tramite fattori di correlazione con le stazione fisse, le serie annuali. 5 - Mappe di concentrazione Sulla base dei dati rilevati negli anni -4 dalle stazioni fisse e dal laboratorio mobile della rete provinciale di monitoraggio è stata elaborata la mappa provinciale delle concentrazioni di polveri PM1 relativamente all indicatore di qualità dell aria media annuale. 4

26 PM1 Anno 4 Isoconcentrazioni della media annuale (µg/m ) Di seguito si riportano inoltre le elaborazioni effettuate suddividendo il territorio regionale attraverso una griglia di 5 Km per 5 Km e calcolando per ciascuna cella indicatori relativi alla qualità dell'aria. Sono stati usati i dati osservati dalle stazioni della rete regionale nel 1, interpolati con metodi statistici. POLVERI PM1 Media annuale (µg/m ) BIOSSIDO DI AZOTO Media annuale dei massimi giornalieri (µg/m ) 5

27 OZONO Media annuale dei massimi giornalieri (µg/m ) Per il parametro ozono si riportano anche queste ulteriori elaborazioni relative all anno. Mentre le mappe di concentrazione di PM1 e di ossidi di azoto mostrano, ad una prima analisi, una suddivisione provinciale, lungo la direzione est-ovest, in tre fasce: a) pianura con livelli di concentrazione più elevati; b) bassa e media collina con livelli di concentrazione medi; c) media e alta collina con livelli di concentrazione più bassi; lo stesso non si può dire per l Ozono. In questo caso i picchi di smog fotochimico non si hanno prevalentemente nelle aree dove gli inquinanti vengono emessi, ma in zone distanti anche molte decine di chilometri; infatti, mentre le 6

28 massa d aria si muovono, gli inquinanti precursori dell ozono in esse contenuti, per effetto della radiazione solare continuano a produrre ozono. Se a tale fenomeno si aggiunge il fatto che l ozono è una sostanza ossidante e che proprio negli agglomerati urbani incontra più facilmente sostanze riducenti con cui reagire e dunque trasformarsi, è facile comprendere come mai le concentrazioni mediamente maggiori di ozono si riscontrano lontano dagli agglomerati urbani. Questo non esclude ovviamente la presenza di concentrazioni significative anche nell agglomerato e nella Zona A. 7

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