1. Evoluzione del mercato green. 2. Normativa ambientale ISO. 3. LCA e EPD

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1 1 ISO/CD Carbon Footprint di Life CycleAssessment ed EPD Prodotto Daniele Pernigotti Daniele Pernigotti Arzignano, 22 marzo 2017 Quinto Vicentino, 6 dicembre 2011

2 Programma del seminario 2 1. Evoluzione del mercato green 2. Normativa ambientale ISO 3. LCA e EPD

3 Programma del seminario 3 1. Evoluzione del mercato green 2. Normativa ambientale ISO 3. LCA e EPD

4 Impresa-Ambiente un rapporto mutevole 4 Il rapporto tra impresa-ambiente è radicalmente mutato negli ultimi anni, assumendo ora una valenza di natura strategica per un numero sempre maggiore di imprese.

5 Ambiente = problema 5 Le imprese, prima, venivano viste esclusivamente come soggetti impattanti sull ambiente.

6 6 Ambiente = elemento di strategia aziendale Ora si legge una relazione bidirezionale impresa/ambiente ed è essenziale curare le opportunità di sviluppo di mercato.

7 Il pilastro ambientale della sostenibilità 7 SOSTENIBILITÀ L ambiente non rappresenta più un fattore limitante per le aziende, ma è anche un elemento di competitività nel mercato e uno dei tre pilastri della sostenibilità. AMBIENTE

8 Ambiente è anche opportunità di business 8 Le maggiori opportunità per le imprese dipendono dalla capacità di percepire i cambiamenti nel mondo esterno e alla capacità di adattamento rispetto ad essi. Una organizzazione può raggiungere benefici finanziari e operativi attuando valide alternative per l ambiente in grado di rafforzare la sua stessa posizione di mercato.

9 Una persona, più ruoli 9 Ogni individuo vive il rapporto Impresa/Ambiente con diversi possibili ruoli: Lavoratore che produce e gestisce un determinato impatto ambientale; Cittadino in una determinata area geografica/zona che subisce l impatto ambientale presente nel territorio; Elettore che ha la possibilità di scegliere ed influenzare i decisori politici; Consumatore in grado di influenzare le scelte dei produttori di beni.

10 Le interazioni di una stessa persona 10 Lavoratore Impatti del prodotto Lobby industriale Consumatore Pressione di mercato Impatti del processo Reclami Pressione politica Elettore Cittadino Fonte: Carbon Footprint; 2011 (modificata)

11 Le interazioni di una stessa persona 11 Lavoratore Impatti del prodotto Lobby industriale Consumatore Pressione di mercato Impatti del processo Reclami Pressione politica Elettore Cittadino Fonte: Carbon Footprint; 2011 (modificata)

12 ResouceEfficiencyRaodmap della Commissione Europea 12 entro il 2020 i cittadini e le autorità pubbliche saranno adeguatamente incoraggiati a scegliere i prodotti e i servizipiù efficienti dal punto di vista delle risorse, grazie a segnali di prezzo corretti e a informazionichiare in materia ambientale. Le loro scelte di acquisto incentiveranno le imprese ad innovare e a offrire beni e servizi più efficienti sotto il profilo delle risorse. Saranno fissati degli standard di prestazione ambientale minimi per eliminare dal mercato i prodotti meno efficienti dal punto di vista delle risorse e più inquinanti. Si registrerà una forte domanda, da parte dei consumatori, di prodotti e servizi più sostenibili.

13 Mercato Green in Europa 13 L'Europa spinge verso la costruzione di un mercato unico europeo dei prodotti green che preveda l'uso di dati affidabili e confrontabili.

14 Cos è un PEF/OEF? 14 Il Product Environmental Footprint (PEF) e l'organisation Environmental Footprint (OEF) sono metodi basati sul Life CycleAssessmentper quantificare i più rilevanti impatti ambientali di prodotti (beni e servizi) ed imprese.

15 15 L agenda dell EnvironmentalFootprint Process

16 La sfida della comunicazione 16

17 Programma del seminario Evoluzione del mercato green 2. Normativa ambientale ISO 3. LCA e EPD

18 Cosa sono le certificazioni ambientali? 18 Le tipologie di certificazioni ambientali oggi a disposizione delle organizzazioni, sia pubbliche sia private, possono distinguersi in due filoni: ORGANIZZAZIONE PRODOTTO

19 UNI EN ISO 14001: La ISO 14001:2015 è una norma internazionale di carattere volontario, applicabile ad ogni tipo di organizzazione, che definisce come sviluppare un efficace sistema di gestione ambientale, in ottica del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali della stessa.

20 UNI EN ISO Specifica i principi ed i requisiti per progettare, sviluppare, gestire e rendicontare inventari di GHGa livello diorganizzazione o di impresa. Fonte: Carbon Footprint; 2011

21 Programma del seminario Evoluzione del mercato green 2. Normativa ambientale ISO 3. LCA e EPD

22 LCA 22 Life CycleAssessmentè una metodologia per valutare l impatto ambientale di un prodotto nel suo intero ciclo di vita, dalla culla (approvvigionamento materie prime) alla tomba (fine vita del prodotto).

23 Le quattro fasi del LCA 23 Secondo le norme ISO 14040:2006 e ISO 14044:2006 uno studio di LCA si divide nelle seguenti fasi: Definizione dell obiettivo e del campo di applicazione Analisi dell inventario Interpretazione Valutazione dell impatto

24 La serie UNI EN ISO La norma UNI EN ISO 14020:2000 stabilisce i principi guida per lo sviluppo e l utilizzo di etichette e dichiarazioni ambientali.

25 La serie UNI EN ISO Esistono 3 tipi di etichette ambientali. La norma UNI EN ISO stabilisce i principi guida per lo sviluppo e l utilizzo di etichette e dichiarazioniambientali. Tipo I: Etichette ambientali Tipo II: Autodichiarazioni ambientali Tipo III: Dichiarazioni ambientali

26 Etichette di I tipo UNI EN ISO 14024:

27 Le etichette nazionali di I tipo 27 Diversi Paesi hanno sviluppato dei propri schemi di certificazione di prodotto. I primi e più diffusi sono: Angelo Blu (1977) Cigno Bianco (1989)

28 L etichetta Europea 28 L Ecolabel è il marchio ambientale di i tipo sviluppato dalla Ue (Reg. 880/1992 modificato con il Reg. 66/2010). È contraddistinto da una margherita con 12 stelle.

29 Esempio di Ecolabel 29 Detersivo per piatti.

30 Etichette di II tipo UNI EN ISO 14021:

31 Etichette di II tipo UNI EN ISO 14021: L etichetta di Tipo II consente di effettuare delle auto dichiarazioni da parte dei produttori su alcune caratteristiche ambientali del prodotto. L esempio più noto è quello del cosiddetto Ciclo di Mobius che evidenzia la riciclabilità del prodotto:

32 Etichette di III tipo UNI EN ISO

33 EPD UNI EN ISO 14025: EPD (Environmental ProductDeclaration) o Dichiarazione Ambientale di Prodotto, è uno strumento per comunicare informazioni oggettive, confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale di prodotti. Rispetto alle etichette di I tiponon ha dei limiti predefiniti di accesso allo schema.

34 L International EPD System 34 GPI

35 EPD la PCR 35 Per garantire che gli studi di LCA di prodotti simili vengano condotti utilizzando le stesse regole, lo schema EPD prevede che vangano realizzate delle regole comuni per categoria di prodotto, denominate PCR (ProductCategoryRequirements ).

36 EPD UNI EN ISO 14025:

37 37 GRAZIE PER L ATTENZIONE! Daniele Pernigotti: dpernigotti@aequilibria.com