Milano, 15 maggio 2013

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1 1 ISO/CD Il quadro Carbon normativo Footprint ISO di sui marchi ambientali di Prodotto prodotto Daniele Pernigotti Milano, 15 maggio 2013 Quinto Vicentino, 6 dicembre 2011

2 Presentazione 2 Opera con Aequilibria nella consulenza e formazione ambientale; inoltre - coordinatoredelgl GL15(gas serraoghg) dell UNI edelegato italiano in ISO/TC 207(ISO e norme sui GHG); - membro della task force ISO/TC 207 chiamata a definire le strategiediiso sulla normativa inerente aighg GHG; - supporta ACCREDIA in materia di GHG (EU ETS e su ISO ) e nei gruppi EA; - segue i negoziati internazionali (UNFCCC) sul cambiamento climatico come giornalista.(

3 Sulla carbon footprint 3

4 Il programma del corso 4 1. UNI, ISO e normazione ambientale 2. Marchi di I, II e III tipo 3. Carbon Footprint di prodotto

5 Il programma del corso 5 1. UNI, ISO e normazione ambientale 2. Marchi di I, II e III tipo 3. Carbon Footprint di prodotto

6 UNI 6 L Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) è stato fondato nel L UNI è riconosciuto come Unico Ente Normatore. Finalità dell UNI è di elaborare, pubblicare e diffondere NORME TECNICHE.

7 Ambiente: le parti interessate 7 Ministeri Presidente, Vice Presidente e coordinatori GL Altri Organi Tecnici UNI Pubblica Amministrazione

8 Commissione Ambiente 8 GL 1 Sistemi Gestione Ambientale GL 4 Qualità Aria GL 5 Suolo - Rifiuti GL 6 S.I.A. GL 7 Impianti Voc GL 8 Cassonetti GL10 Gestione Ambientale Prodotto GL11 Impianti acque reflue GL12 Amianto GL13 Veicoli fine-vita GL15 Gas serra

9 Commissione Ambiente 9 GL 1 Sistemi Gestione Ambientale GL 4 Qualità Aria GL 5 Suolo - Rifiuti GL 6 S.I.A. GL 7 Impianti Voc GL 8 Cassonetti GL10 Gestione Ambientale Prodotto GL11 Impianti acque reflue GL12 Amianto GL13 Veicoli fine-vita GL15 Gas serra

10 Enti di normazione esteri 10

11 Tutti insieme costituiscono 11

12 ISO/TC 207 Gestione ambientale 12 SC1- Environmental management systems SC2- Environmental auditing and related environmental investigations SC3- Environmental labelling SC4- Environmental performance evaluation SC5- Life cycle assessment SC7 -Greenhouse gas management and related activities

13 Struttura ISO/TC SC 3 Environmental Labelling

14 SC3 Environmental labelling 14 ISO 14020:2000 General principles ISO 14021:1999 Self-declared environmental claims (Type II environmental labelling) ISO 14024:1999 Type I environmental labelling -Principles and procedures ISO 14025:2006 Type III environmental declarations -Principles and procedures Fonte:

15 Il programma del corso UNI, ISO e normazione ambientale 2. Marchi di I, II e III tipo 3. Carbon Footprint di prodotto

16 La serie UNI EN ISO La norma UNI EN ISO 14020:2000 stabilisce i principi guida per lo sviluppo e l utilizzo di etichette e dichiarazioni ambientali.

17 Etichette di I tipo - UNI EN ISO 14024: La riconoscibilità e credibilità è data da certificazioni di prodotto di Tipo I sviluppate a livello nazionale ed internazionale. Ogni certificazione è contraddistinta da un marchio che può essere apposto direttamente sul prodotto e che attesta il soddisfacimento dei requisiti di prestazione ambientale stabiliti dal gestore del programma.

18 Le etichette nazionali di I tipo 18 Diversi Paesi hanno sviluppato dei propri schemi di certificazione di prodotto. Iprimiepiùdiffusisono: Angelo Blu(1977) Cigno Bianco(1989)

19 Altre etichette nazionali 19 Altri Paesi hanno realizzato propri marchi ecologici, tra cui: Austria Spagna Francia Catalogna Olanda Rep. Ceca

20 L etichetta Europea 20 L Ecolabel è il marchio ambientale di i tipo sviluppato dalla Ue (Reg. 880/1992 modificato con il Reg. 66/2010). È contraddistinto da una margherita con 12 stelle.

21 Esempio di Ecolabel 21 Detersivo per piatti.

22 Etichette di II tipo - UNI EN ISO 14021: L etichetta di Tipo II consente di effettuare delle auto dichiarazioni da parte dei produttori su alcune caratteristiche ambientali del prodotto. L esempio più noto è quello del cosiddetto Ciclo di Mobius che evidenzia la riciclabilità del prodotto:

23 Etichette di III tipo UNI EN ISO La norma ISO dettaglia come viene gestita la dichiarazione ambientale di Tipo III che, comunque, si basa sulla LCA effettuata in accordo alla ISO In accordo alla ISO un operatore potrà sviluppare un proprio schema di certificazione e registrazione delle dichiarazioni ambientali.

24 EPD - UNI EN ISO 14025: L EPD (Environmental Product Declaration), o Dichiarazione Ambientale di Prodotto, è uno strumento per comunicare informazioni oggettive, confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale di prodotti. Rispetto alle etichette di I tipo non ha dei limiti predefiniti di accesso allo schema

25 EPD la PCR 25 Per garantire che gli studi di LCA di prodotti simili vengano condotti utilizzando le stesse regole, lo schema EPD prevede che vangano realizzate delle regole comuni per categoria di prodotto, denominate PCR (Product Category Requirements)

26 Il programma del corso UNI, ISO e normazione ambientale 2. Marchi di I, II e III tipo 3. Carbon Footprint di prodotto

27 Carbon footprint of products 27 La carbon footprint di prodotto (CFP, o impronta climatica) è la quantificazione dell impatto complessivo di un prodotto sul riscaldamento globale. Rappresenta la somma dei gas ad effetto serra (GHG) emessi durante l intero ciclo di vita di un determinato bene o servizio ed è espressa in grammidico 2 equivalenti(gco 2 e).

28 LCA e CFP 28 La carbon footprint è il risultato dell applicazione del Life Cycle Thinking ad una sola categoria d impatto: il riscaldamento globale(cambiamento climatico). E quindi una LCA limitata che modellizza solo una categoria d impatto.

29 LCA, ma single issue 29 La LCA considera tutte le categorie d impatto ambientale, mentre la CFP solo quella del CC. La grande urgenza con cui è necessario intervenire su questo tema spiega il grande successo della CFP. Bisogna però ricordare che bassa CFP non equivale necessariamente a basso impatto ambientale. Fonte: Carbon Footprint; 2011

30 Publicly Available Specification 2050, UK 30 La PAS 2050èilprimoriferimentosviluppatoperil calcolo della CFP. Si tratta di una specifica nazionale per quantificare le emissioni di GHG associate a beni e servizi, pubblicata per la prima volta nel 2008 dal British Standards Institute(BSI). A fine settembre 2011 è uscita la PAS revisionata.

31 GHG Protocol Product and Supply Chain Standard 31 Seguendo la domanda degli stakeholder e il successo del GHG Protocol Corporate Standard, il World Resource Institute (WRI) insieme al World Business Council for Sustainable Development (WBCSD) hanno sviluppato due nuovi standard internazionali: Product Life Cycle and Corporate Value Chain(Scope 3) Accounting and Reporting Standards pubblicati ad ottobre 2011.

32 Struttura ISO/TC SC 7 CGM

33 SC7 Greenhouse gas management and related activities 33 ISO :2006 ISO :2006 ISO :2006 ISO 14065:2007 ISO 14066:2011 Part 1: Specification with guidance at the organization level for quantification and reporting of greenhouse gas emissions and removals Part 2: Specification with guidance at the project level for quantification, monitoring and reporting of greenhouse gas emission reductions or removal enhancements Part 3: Specification with guidance for the validation and verification of greenhouse gas assertions Requirements for greenhouse gas validation and verification bodies for use in accreditation or other forms of recognition Competence requirements for greenhouse gas validation teams and verification teams Fonte:

34 Approvata la ISO/TS Alla fine di aprile è stata approvata la versione finale della ISO/TS 14067, Specifica Tecnica presto disponibile in UNI per le organizzazioni interessate a sviluppare la CFP dei propri prodotti.

35 Iniziative internazionali 35

36 CFP nel mondo 36

37 CFP in Italia 37

38 Un impronta tira l altra 38 L impronta ecologica ha la grande capacità di semplificare in modo immediato una valutazione di impatto di per sé abbastanza complessa. A quella ecologica è così seguita l impronta climatica e quella idrica(waterfootprint) Fonte: Carbon Footprint; 2011

39 39 GRAZIE PER L ATTENZIONE! Daniele Pernigotti: dpernigotti@aequilibria.com