Nel solco di S. Vigilio: la nuova evangelizzazione

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Enrico Emanuele Falcone
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1 Nel solco di S. Vigilio: la nuova evangelizzazione Omelia del Card. Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio, nella S. Messa in onore di S. Vigilio (Trento, Chiesa Cattedrale, 26 giugno 2013) * * * Venerato Arcivescovo di Trento e cari Concelebranti, distinte Autorità, Fratelli e Sorelle nel Signore! Il 26 giugno d ogni anno ricorre la festa di S. Vigilio, Vescovo martire, Patrono di questa cara comunità cristiana. Quest anno anch io sono venuto da Roma per gioire con voi in questo giorno, accogliendo l invito fraterno che ha voluto rivolgermi il vostro benemerito Arcivescovo. In realtà, con lui mi legano da tempo dei vincoli cordiali, fin da quando, come Segretario di Stato del compianto Papa Giovanni Paolo II, seguivo da vicino la sua attività come Rappresentante della Santa Sede in vari Paesi dell Asia. Il suo spirito apostolico mi ha sempre edificato ed oggi sono lieto di dare questa testimonianza dinnanzi a voi. In tante

2 - 2 - comunità missionarie il suo nome vive sempre in benedizione. Da più di quattordici anni egli è ora in mezzo a voi e come Pastore vi guida con amore sulle vie del Signore. 1) La nostra gratitudine Miei fratelli, oggi noi vogliamo elevare un inno di gratitudine a Dio per aver suscitato in questa terra la grande figura del Vescovo S. Vigilio. Sedici secoli ci separano dal suo martirio in Val di Non, ma la sua grande personalità apostolica è da tutti venerata, soprattutto in queste contrade da lui evangelizzate. Allo stesso tempo, oggi sentiamo il dovere di elevare il nostro Te Deum di ringraziamento per i numerosi Santi e Sante che questa comunità ha donato alla Chiesa nel corso della sua storia quasi bimillenaria. Nel Messale della Chiesa Tridentina voi ricordate alcuni di essi, almeno i Santi più noti, uomini e donne, che in diverse condizioni di vita hanno seguito le orme di Cristo. Se poi vogliamo allargare lo sguardo sulla Chiesa del periodo storico di S. Vigilio, verso la fine del 300 e l inizio del 400, vediamo pure una grande fioritura di Martiri e di

3 - 3 - Santi. Di conseguenza, il nostro Te Deum oggi diventa ancora più corale! Pensiamo a S. Ambrogio a Milano, a S. Gaudenzio a Brescia, a S. Massimo a Torino, a S. Eusebio a Vercelli, senza dimenticare S. Agostino in Africa e S. Giovanni Crisostomo a Costantinopoli. Allora per la Santa Chiesa di Cristo correvano dei tempi ben più difficili degli attuali. Eppure la Chiesa anche allora fu Madre di Santi, come l ha cantata il Manzoni nel suo noto Inno sulla Pentecoste, quando esclamava: Madre dei Santi, immagine della città superna, del sangue incorruttibile conservatrice eterna, tu che da tanti secoli soffri, combatti e speri, tu che le tende spieghi dall uno all altro mar! Per tutta questa storia di santità della Chiesa noi oggi vogliamo ringraziare il Signore! 2) Il messaggio di S. Vigilio Miei Fratelli, come è logico, in questo momento di preghiera il nostro pensiero va in particolare al Vescovo Vigilio, che ha dedicato tutta la sua vita all annunzio del Vangelo di Cristo.

4 - 4 - A lui ben si addicono le letture che or ora abbiamo ascoltato. La liturgia le ha applicate al nostro Santo Vescovo, visto come Pastore zelante ed intrepido, guida e custode del suo gregge. Nella prima lettura abbiamo sentito il Profeta Ezechiele, deportato in Babilonia con il popolo d Israele cinque secoli avanti Cristo. Egli confortava il suo popolo promettendo l avvento di un Pastore, che l avrebbe saputo riscattare guidandolo con mano sicura anche nei giorni nuvolosi e di caligine. Nella seconda lettura è l Apostolo Paolo che ci ha ricordato quanto egli aveva scritto ai cristiani di Efeso, sottolineando gli effetti trasformanti di quel lievito evangelico che egli aveva immesso in quella comunità, portandovi il messaggio di Cristo. Il Vangelo, infine, ci ha fatto meditare sulle parole di Gesù, con cui Egli si paragonava al Buon Pastore, un Pastore sempre disposto a dare la vita per il suo gregge. Le tre letture ci hanno così dato un identikit di S. Vigilio, il Patrono di questa vostra storica Chiesa Tridentina,

5 - 5 - il Pastore buono e generoso che si è sacrificato per il suo popolo, nel nobile scopo di portargli la luce di Cristo. 3) Un impegno sempre attuale Miei Fratelli, l opera di evangelizzazione iniziata da S. Vigilio deve oggi continuare. Recentemente si è parlato molto della necessità di una nuova evangelizzazione. In realtà, è sempre l annuncio dello stesso Vangelo, ma è un annunzio che deve essere nuovo nella forma, nei metodi e nell ardore apostolico. Questo termine di nuova evangelizzazione fu usato per prima volta dal Papa Giovanni Paolo II parlando ai Vescovi dell America Latina, ricordando i cinquecento anni della scoperta di quelle terre e della loro prima evangelizzazione. Però è un termine che ben si addice anche ai nostri Paesi europei, ove c è pure bisogno di un impegno nuovo, di fronte alle mutate condizioni dentro le quali la Chiesa è chiamata ad operare. Non si tratta, quindi, di un giudizio di sconfessione o di una rimozione di alcune gloriose pagine del passato. Si tratta solo di decifrare i nuovi scenari in cui dobbiamo operare, per immettervi il lievito trasformante del messaggio cristiano.

6 - 6 - A questo ci ha richiamato nell ottobre scorso il Sinodo dei Vescovi, convocato a Roma dal venerato Papa Benedetto XVI. Il tema, infatti, del Sinodo era: La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana. Anch io ho partecipato a tale Assemblea e ho visto come i Delegati degli Episcopati di tutto il mondo abbiano approfondito tale argomento, perché la Parola di Dio possa ancor oggi giungere a tutti gli uomini di buona volontà. 4) Una Chiesa missionaria Miei Fratelli, so che la vostra Chiesa è già una Chiesa missionaria, impegnata nell azione apostolica sia nella realtà locale che in quella universale. E questa una missione che deve continuare, immaginando anche nuovi strumenti per rendere comprensibile agli uomini d oggi la parola della fede che ci ha rigenerato alla vita, alla vita vera, alla vita in Cristo. L ordine dato da Gesù agli Apostoli di andare in tutto il mondo a proclamare la Buona Novella vale per tutti i cristiani, sebbene in modo differente. Evangelizzare è però la missione di tutti i discepoli di Cristo, tutti chiamati ad essere sale della terra e luce del mondo (Mt 5, 13).

7 - 7 - Tutti poi, sacerdoti e laici, sono chiamati ad un lavoro unitario nelle parrocchie, nelle associazioni, nei movimenti, come nelle opere educative ed assistenziali. Sarà poi la nostra testimonianza personale di vita a suscitare in molti fratelli il desiderio della fede. Infatti, le parole smuovono, ma gli esempi trascinano! 5) Una visione di speranza Cari Sacerdoti, Fratelli e Sorelle nel Signore, avanti con coraggio ed ottimismo nella nostra missione. Talora può venire anche a tutti noi la tentazione degli Apostoli, che sul lago di Galilea dicevano a Gesù per bocca dell Apostolo Pietro: Abbiamo pescato tutta la notte e non abbiamo preso nulla, ma sulla tua parola, o Signore, getterò la rete (Lc 5,5). E venne la pesca miracolosa. Certo la nostra impresa apostolica è grandiosa, perché vede coinvolti cielo e terra, con l intervento preveniente e concomitante della grazia di Dio, che sola può aprire i cuori degli uomini. Per questo la nostra preghiera dovrà sempre accompagnare la nostra azione. Certo c è la realtà del male nell uomo, che pur vedendo la luce può talora preferire le tenebre.

8 - 8 - Certo ci sono talora prove e persecuzioni, però la fede ci parla anche della vittoria di Cristo su tutte le miserie umane. Anche oggi il Signore ripete a noi ciò che disse ai suoi discepoli nell ora della Passione: Abbiate coraggio, Io ho vinto il mondo! (Gv 16, 33). Amen!

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