POLITICA INTERNAГIONALE E GLOBALIГГAГIONE. АHO GETS АHAT?
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- Carmela Negro
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1 6. А У АУ 6.1. У А АЯ АЯ А А А Я. АHO GETS АHAT? а е иа а а ьи и е а а е е е е ии е а и а - и е а «Э и е ая и и а ии ия а ь е и» 27 я я 2014, и а - и е и е и а и е ь е P и е е а ии. : Osservatorio sul sistema politico-costituzionale della Federazione Russa : «'». Н ola_la_tomson@libero.it А : В,, - : АСo gоts аскt -., -,, -. : Э К. В. К :, А С,,,,,,,,,, Beznyuk Olha POLITICA INTERNAГIONALE E GLOBALIГГAГIONE. АHO GETS АHAT? Posto di occupazione: ricercatrice del fondo Osservatorio Russo sul sistema politico-costituzionale della Federazione Russa Posto НТ stuнтo: UnТvОrsТtр НТ NКpolТ "L'OrТОntКlО" lтnguо О МulturО orтоntкlт О КfrТМКnО, МurrТМulum: IslКm MagistrКlО: UnТvОrsТtр НТ NКpolТ "l'orтоntкlо" RОlКгТonТ IntОrnКгТonКlТ Riassunto: Politica internazionale e globalizzazione. Who gets what? ola_la_tomson@libero.it Parole chiave: Politica Economia Internazionale, Adam Smith, il mercantilismo, il liberalismo economico, il marxismo, la globalizzazione economica, i globalisti, populisti, comunitaristi, alterglobalisti, Thomas Friedman, globalizzazione 1. е а а е ия и е а ия.,, IЧtОrЧКtТoЧКХ PoХТtТМКХ EМoЧoЦв (IPE), -, -. Э - 70-, : «. -».,, IPE : асo РОts аскt -., IPE - o,,,. -,,, " - ". - IPE К, - : - ( ) - - / -, ; -, -. К Mе а и и, - - (stкtо-чкtтoч) 82
2 е ь а Е У А А И И Е А Э И А И А И А И,, - БVI-XVIII. -, - : -. БIБ, -., -, Daniel FrТОНrТМС LТst, - AНКЦ SЦТtС, ХКtО МoЦОs, (, ) -. IPE, -,, Э - ( );, -. - (R.Gilpin), IPE, ( - - ) - (,, - ) 1.2 Э и е и и е а и Э - БIБ., -, -,. Э - -. : 1.,, - ;. 2.,,, -, -,, -., - - ( - ),. Э - - ()., ( ). - ( ), , - (Pax Britanika), -,,.. К -,,,, -,,. Э,., -,,,, -. -, -, : ,. - A, -. - P CoЦЦoЧаОХtС,. -, -. - C,. Э -, К ,. - / ( ), - ( - ), " - " ( ) , ( Ч : - ), -, - (welfare state), /. 80-, -. БIБ,, - (political economy) - (economics),,, (vкхuо- ПrОО). Э
3 , - " ",.,, -,, - -, -, IPE. 1.3 а и... ( -,, 1916). - IPE,. - - IPE :, - -,,, К. - IPE - :, ; ; - ( )., -. Ч,, -, ( ),.. Э - -, -. Ч,,,, -, (, ), Э и е ая а и а ия. К? - (R.Gilpin), -, - (global),, «,, -». - global -. РХoЛКХТгКtТoЧ ,,, - ЦoЧНТКХТsКtТoЧ. К РХoЛКХ international. 2.1 И е е а ия еа и , - - : БIV О,, (Pax Mongolica), - - ; (Pax Britannica),., -, -. -, o- в, - -.,., -, и е а ь ая и е е а ия., -,. Э,,., : -, ( ); - (MNC) - (TNC). -, е а и ая и е е а ия. /, - -.,,,,, - -., -,.,, -, o,. 3 :, -,, 84
4 е ь а Е У А А И И Е А Э И А И А И А И,,., - К,, -. -, -, -, И е е а ия и и., -, - -,,.,,.,, - - :,. 2.5 а и, и, и- а и и а е а и., -. -,,, -., -, - ( ). ( ) -,,., -, -. FrКЧМТs FuФuвКЦК ( ), LoаОХХ BrвКЧ DТКЧК FКrrОХХ; - TСoЦКs FrТОНЦКЧ,. -, -,. -, - -,,,.. К -,, -,, -. -,. -,,. - - NO- GLOBAL, -,. К -,. -, 90-, (global governance)., (, ),. - -,,., Ч -, К,,., -, -., Ч,, , - -, -. -,, - (Conditio sine qua ЧoЧ (.) ).,,, -. (Jagdish Bhagwati) -, ,, а ая и ия а и а ии.., -, -, ,, ББ. - (Pax Britannica),, -. -, - 85
5 , -.,,, - -. Э,. -., «extrasmall», -,,. Э -,, (Pax Americana),, - TNC, -, - (chat Room). К -,. - :,,,. «New York Times», -,,, - -., -, ( ) LОбus,. К -, -,, -,. LОбus,, -, -, -.,,, - " ", -., - : ( ),, ия -. -, -. -, -. -, ,, -. -,,. Э -,,, -.. -, -, , -,, ,..,,,, - -, ББI. и и е а : 1. R. Gilpin, Global Political Economy. Understanding the International Economic Order, Princeton, Princeton University Press, 2001 (., UЧТvОrsТtр BoММoЧТ editore, 2003). 2. IХ ЦoЧНo ч pткtto. BrОvО storтк НОХ ventunesimo secolo. (Milano, Mondadori, 2007). 3. Contenute nel suo primo saggio The Lexus and the Olive Tree, New York, Farrar, Straus and Giroux, 1999 (., Le radici del futuro. La sfida tra Lexus e Х'uХТvo: МСО Мos'ч ХК РХoЛКХТггКгТoЧО О quкnto conta la tradizione, Milano, Mondadori, 2001). 4. Hot, Flat, and Crowded: Why We Need a Green Revolution - and How It Can Renew America, New York, Rarrar, Straus and Giroux, 2008 (., Caldo, piatto e КППoХХКto. CoЦ'ч oррт ТХ ЦoЧНo, МoЦО possiamo cambiarlo, Milano, Mondadori, 2010). R. Gilpin, The Challenge of Global Capitalism. The Word Economy in the 21st Century, Princeton, Princeton University Press, 2000 (., Le insidie del capitalismo globale, Milano, Egea, 2001). 6. Gilpin, Global Political Economy,., F. Mazzei, Relazioni internazionali, Milano, Egea, Hunington, The Clash of Civilizations and the Remaking of World Order, New York, Simon and Schuster, Principali tradizioni di studio. L'Economia PoХТtТМК IЧtОrЧКгТoЧКХО o ЦОРХТo GХoЛКХО, pтù nota anche in Italia nella dizione inglese International Political Economy ( IPE), studia le relazioni tra la sfera politica e la sfera economica nell'arena mondiale. In concreto esamina il complesso rapporto tra Stati e mercati. Questo sоttorо НОХХО rохкгтoчт ТЧtОrЧКгТoЧКХТ ч ОЦОrso МoЦО uч approccio eterodosso agli studi internazionali agli inizi degli anni settanta in concomitanza con alcuni segni del declinismo americano, a cominciare dalla dichiarazione di ЧoЧ МoЧvОrtТЛТХТtр НОХ НoХХКro НОХ IЧ tоrцтчт РОЧОrКХТ, possiamo dire che l'ipe ha come oggetto di studio la ricchezza e lк povоrtр: "МСТ ottточо МosК" (Who gets what) nel sistema economico e politico internazionale. In questo modo, l'ipe diventa l'interfaccia tra lo studio delle relazioni internazionali e l'economia internazionale, avendo recuperato la relazione tra politica ed economia che gli econo- 86
6 е ь а Е У А А И И Е А Э И А И А И А И misti col tempo avevano perduto. Ricordiamo che per Adam Smith, invece, l'economia politica era una " branca della scienza dello statista e del legislatore". Come nelle relazioni internazionali, anche nella letteratura specifica НОХХ'IPE ТХ НТЛКttТto tоorтмo puѐ ОssОrО sмсоцкtтггкto ТЧ quattro principali approcci, peraltro corrispondenti ai principali paradigmi delle relazioni internazionali: -il mercantilismo (o realismo); -il liberalismo economico; -il marxismo/radicalismo; -il costruttivismo. Ciascuna di queste tradizioni di studio privilegia un particolare tema dell'agenda dell'ipe. Per il ЦОrМКЧtТХТsЦo, МОЧtrКХО ч ТХ proлхоцк НОХХК rохaгтoчо trк poхтtтмк ОН ОМoЧoЦТК КТ ПТЧТ НОХХК stклтхтtр НОХ sistema internazionale; il liberalismo privilegia il tema della globalizzazione economica; il neomarxismo affronta soprattutto tematiche connesse con sviluppo e sottosviluppo; ТХ МostruttТvТsЦo ч ТЧtОrОssКto К vоноrо МoЦО ХО ТНОЧtТtр degli agenti si traducano in risultati concreti Il Metcantilismo. IХ ЦОrМКЧtТХТsЦo, МСО ч Х'ОsprОssТoЧО НОХХО КspТrКгТoЧТ degli Stati-nazione a sviluppare la propria potenza in senso stretto, fu la teoria economica dominante nei secoli XVI- XVIII. Sulla base di questo approccio, gli Stati dovevano promuovere le esportazioni e limitare le importazioni anche attraverso misure protezionistiche: l'obiettivo era proteggere le industrie nazionali nascenti. Il mercantilismo riapparve nel corso del XIX secolo come reazione al liberalismo allora trionfante. Uno dei maggiori esponenti di questa tradizione di pensiero, detta anche nazionalismo ОМoЧoЦТМo, ч Х'ОМoЧoЦТstК tоноsco Friedrich List che, a differenza dei liberali classici inglesi come Adam Smith, rappresentava gli interessi dei paesi late-comers (come la Germania, ma anche l'italia e il Giappone) nel processo di industrializzazione, processo reso per questi paesi ancor pтù НТППТМТХО НК rокхтггкrо К МКusК НОХХК МoЧМorrОЧгК НОТ pкоsт pтù КvКЧгКtТ О pоr quоsto ЦКРРТorЦОЧtО МoЦpОtТtТvТ. Il mercantilismo come prospettiva dell'ipe ha come assunto principale l'idea che l'economia di un paese debba essere subordinata agli interessi politici dello Stato e in primo luogo a quello della sua sicurezza. Ne consegue il primato della politica sull'economia e il perseguimento di guadagni relativi. Le relazioni economiche sono conflittuali (gioco a somma zero): infatti, il mondo del MerМКЧtТХТsЦo ч uч mondo di vincitori e di vinti. Secondo la classificazione di Gilpin, uno dei prestigiosi studiosi di IPE, il mercantilismo puѐ ОssОrО ЛОЧТРЧo (sо РХТ ТЧtОrОssТ ЧКгТoЧКХТ soчo НТПОsТ senza determinare effetti negativi sugli altri Stati) o maligno (come, per esempio, nelle politiche imperialistiche delle potenze coloniali in Asia e Africa) Il liberalismo economico. Il liberalismo economico, affermatosi nel corso del XIX secolo come espressione НОХХК ЛorРСОsТК НoЦТЧКЧtО ч НОХХ'ОРОЦoЧТК britannica, mira gestione ottimale di un'economia di mercato che conduca all'efficienza produttiva, alla crescita economica e a massimizzare la ricchezza individuale. Questa tradizione di pensiero afferma l'autonomia dell'economia rispetto alla politica. Assunti fondamentali di quest'approccio sono: 1. Gli autori al centro del l'analisi non sono gli Stati ma le ПКЦТРХТО О ХО ТЦprОsО, МТoч Т МoЧsuЦКtorТ О РХТ ТЦprОЧНТtorТ. 2. LО rохкгтoчт soчo rорoхкtо НКХХК rкгтoчкхтtр ОМoЧoЦТМК, la cosiddetta "mano invisтлтхо" НТ AНКЦ SЦТtС, МТoч ТХ ЦОrcato o meglio la legge della domanda e dell'offerta che trasforma l'egoismo dei singoli in benessere collettivo senza interferenze politiche, in altre parole senza l'intervento НОХХК "ЦКЧo vтsтлтхо", МТoч НОХХo StКto. I sostenitori di quest'approccio sottolineano che, secondo la legge dei vantaggi comparati, il libero commercio internazionale consente di massimizzare non solo il benessere mondiale (inteso come somma globale dei consumi di beni e servizi), ma anche quello delle singole nazioni. Pertanto le relazioni economiche tra gli Stati sono cooperative (gioco a somma positiva): la politica divide i popoхт, ЦОЧtrО Х'КttТvТtр ОМoЧoЦТМК (ТХ МoЦЦОrМТo) ХТ uчтsмо. L'КММОЧtuКгТoЧО ч postк, quтчнт, suт РuКНКРЧТ КssoХutТ (ХК maggiore grandezza della torta) in cui tutti i giocatori possono ottenere un guadagno. Proprio la prospettiva di РuКНКРЧo МoХХОttТvТ spтчроrр РХТ StКtТ КХХК МoХХКЛorКгТoЧО. Tra 1750 e la Prima Guerra Mondiale, la dottrina economica dominane fu l'economia liberale classica, formulata principalmente da filosofi ed economisti come John Locke, Adam Smith e David Pareto. Essa sottolineava l'importanгк НОТ НТrТttТ НТ proprтоtр ТЧНТvТНuКХО О НОТ ЦОrМКtТ ХТЛОrТ О МoЦpОtТtТvТ. CoЦО РТр КММОЧЧКto, pкоsт rтtкrнкtкrт rтspetto all'inghilterra, come gli Stati Uniti e la Germania (ma anche l'italia e il Giappone), a questo tipo di economia preferirono ТХ ЧКгТoЧКХТsЦo ОМoЧoЦТМo, МТoч uчк strкtортк ОМoЧoЦТМК che puntava sulla protezione delle nascenti industrie interne. Questa strategia successivamente si diffuse nel mondo in conseguenza dell'indebolimento dell'economia britannica, segnatamente dopo la Prima Guerra Mondiale. In effetti, molti paesi adottarono politiche dette di "rubamazzo", basate sul commercio competitivo, e su politiche di tassi di cambio che riducono le importazioni e fanno aumentare le esportazioni. In altre parole, in una МОrtК ЦТsurК sт rтtorчѐ КХ vоммстo ЦОrМКЧtТХТsЦo, МoЧ ХК prevedibile conclusione di una rapida chiusura del mercato mondiale. Dopo la crisi del '29, l'economia mondiale si trovѐ НТvТsК ТЧ quкtto prтчмтpкхт ЦОrМКtТ rортoчкхт ТЧ МoЧПХТtto tra loro: - Il sistema americano guidato dagli Stati Uniti e basato sul dollaro. - Il mercato di Commonwealth coloniale britannico basato sulla sterlina. - Il sistema europeo centrato sulla Germania nazista basato sul mercato del Reich. - Il sistema estremo-orientale sotto l'egida del Giappone militarista. Comunque sia, fu la depressione degli anni trenta a favore un liberalismo eterodosso, elaborato da John Maynard Keynes e altri economisti liberali. Questi soste- ЧОvКЧo ХК ЧОМОssТtр НТ uч sтрчтптмкtтvo ТЧtОrvОЧto НОХХo Stato nel processo socio-economico, anche attraverso una regolamentazione delle forze del mercato, al fine di attenuare squilibri, disuguaglianze, crisi. Come reazione nazionalismo/mercantilismo (individuato come una delle cause della Prima e della Seconda guerra Mondiale) e al diffondersi del marxismo, nel dopoguerra il Keyenismo (combinato con il Fordismo) divenne il modello dominante per tutti i "gloriosi trent'anni" ( ), un lunghissimo ciclo di crescita ininterrotta. Nel corso degli anni Settanta, ОЧtrКto К suк voхtк ТЧ МrТsТ ТХ ФОвЧОsТsЦo, sт КППОrЦѐ ТХ Чeoliberalismo (Friedrich Hayek e Milton Friedman della scuola di Chicago), secondo cui bisognava eliminare o quanto meno minimizzare il ruolo dello Stato con la consорuочгк НТ sцкчtоххкrо ТХ аохпкrо stкtо, МСО ч stкto ТХ pтù importante prodotto a livello sociale del keynesimo/fordismo. Agli inizi degli anni ottanta, Margaret Thatcher in Inghilterra e Ronald Reagan negli Stati Uniti 87
7 adottarono estesamente politiche economiche ispirate dal neoliberalismo. Era stato verso la fine del XIX secolo che Marshall, padre della moderna teoria economica, aveva sostituito l'espressione Political Economy con economics, restringendo grandemente il campo della scienza econom- ТМК МСО poт ПТЧы МoЧ ТХ НТvОЧtКrО uчк sмточгк ОЦpТrТМК ОsОnte da giudizi di valore (value-free). La separazione fu in qualche modo formalizzata da Pareto che in pratica depoliticiггѐ Х'"ОМoЧoЦТК poхтtтмк" sostтtuочнo ЧorЦКtТvКЦОЧtО la negoziazione al conflitto e l'economia alla politica. La formalizzazione fatta da Pareto fu insegnata a generazioni НТ stuночtт О Х'ОМoЧoЦК poхтtтмк ПТЧы МoЧ Х'ОssОrО ТЧ quкхмсо modo rimossa trovando rifugio presso studiosi eterodossi che non sottolineavano l'esistenza dei conflitti economici e poхтtтмт. UЧo НОТ ЦОrТtТ НОХХ'IPE МoЧtОЦporКЧОК ч Х'КvОr saldato la duplice frattura (cara ai realisti) tra economia e politica r tra politica interna e politica estera Il marxismo Nel marxismo, le prime riflessioni teoriche specifiche sui rapporti tra economia e politica internazionale sono dovute a Lenin (Imperialismo fase suprema del capitalismo, pubblicato nel 1917) che traccia il nesso strutturale tra capitalismo e imperialismo. Egli introduce una causa politica nelle contraddizioni del capitalismo: la guerra tra gli Stati (e non ХК ХottК НТ МХКssО) НОtОrЦТЧКtК НКХХК "rтvкхтtр IЧtОrimperialistica", vale a dire la lotta tra le stesse potenze imperialistiche per l'accaparramento delle materie prime, dei mercato ecc. La teoria dell'imperialismo di Lenin ha Кvuto РrКЧНТssТЦК ТЧПХuОЧгК, КЧМСО sо ч stкtк oрроtto НТ molte critiche e recentemente, insieme al paradigma marxista nel suo insieme, ha subito i contraccolpi del fallimento del cosiddetto socialismo reale. Oggi importanti esponenti neomarxisti nell'ambito dell'ipe sono brillanti e apprezzati studiosi come Wallerstein, teorizzatore del sistema mondo, Giuseppe Arrighi, Samir Amin, Robert Cox. A parte gli assunti di base che sono sostanzialmente quelli del para- НТРЦК ЦКrбТstК НОХХО rохкгтoчт ТЧtОrЧКгТoЧКХТ РТр ОsКЦТЧКtТ, quest'approccio dell'ipe presenta i seguenti aspetti speci- ПТМТ: ТХ prтцкto НОХХ'ОМoЧoЦТК РТКММСц ХК poхтtтмк ТЧ ХКrРК ЦТsurК ч НОtОrЦТЧКtК НКХХК strutturк МКpТtКХТstТМК; ХО uчтtр Н'КЧКХТsТ pтù ТЦportКЧtТ soчo ХО МХКssТ soмткхт; ТЧПТЧО, ХО rохazioni economiche sono conflittuali (gioco a somma zero). Ne consegue che gli obiettivi economici sono gli interessi di classe. Per quanto riguarda il sottosvтхuppo, МСО ч ТХ tema privilegiato di coloro che seguono questo approccio, Оsso ч МoЧsТНОrКto ЧoЧ uчк ПКsО НОХХК soмтоtр trкнтгтoчкхо che tutti i paesi hanno sperimentato (come sostenuto dai ХТЛОrКХТ О pтù ТЧ pкrtтмoхкrо НКТ sostочтtorт НОХХК tоorтк della "modernizzazione"), ma la conseguenza dello sviluppo del МКpТtКХТsЦo ЦoЧНТКХО. IЧ ЛrОvО ЧoЧ sт puѐ КvОrО Хo svтхuppo di alcuni paesi senza il sottosviluppo di molti altri. Di МoЧsОРuОЧгК, ТХ sottosvтхuppo ч МКusКto НК ПorгО ОМoЧomiche esterne che mettono in crisi e distorcono le strutture sociali dei paesi della periferia o Terzo Mondo. Per quanto riguarda il costruttivismo, ricordiamo solo che per questa prospettiva, per la quale le interazioni economiche internazionali non sono obiettive (value-free) ma il risultato dei comportamenti dell'agente, i fattori determinanti dell'azione non sono gli interessi materiali (come sostengono i realisti) o ХО ТstТtuгТoЧТ (МoЦО rтtочрoчo Т ХТЛОrКХТ), ЦК ХО ТНОЧtТtр. 2. La globalizzazione economica. Che cosa si intende per globalizzazione? Gilpin, che МoЦО stuнтoso rокхтstк ч pкrtтмoхкrцочtо ТЧtОrОssКto К МoЦО ТХ potоrо rохкtтvo ч НТstrТЛuТto trк ХО РrКЧНТ potочго, usa questa espressione in senso essenzialmente economico per indicare "l'aumento dei collegamenti tra economie nazionali mediati dal commercio, dai flussi finanziari e dagli investimenti diretti all'estero da parte delle multinazionali. 2.1 l'interpretazione realista. Come le relazioni internazionali nel loro insieme, anche la globalizzazтoчо puѐ ОssОrО vтstк КttrКvОrso НТvОrsО ХОЧtТ teoriche. Cominciamo come di consueto dagli studiosi della scuola realista. Secondo questa prospettiva, la glob- КХТггКгТoЧО ОМoЧoЦТМК ЧoЧ ч КХtro МСО uч МКЦЛТКЦОЧto quantitativo che non presenta niente di realmente nuovo: basti pensare alla globalizzazione che coinvolse tutta l'eurasia nel XIV secolo durante la cosiddetta Pax Mongolica che permetteva a mercanti veneziani di recarsi ripetutamente nel corso della loro vita a Pechino; e, in tоцpт pоr ЧoТ pтù rомочti, ai potenti flussi commerciali e all'apertura delle economie nazionali durante la Pax Britannica. In pratica, per i realisti, la globalizzazione altro che non sarebbe che una forma di interdipendenza economica particolarmente intensificata. Contrariamente a quanto sostenuto dagli studiosi d'ispirazione liberale, essi ritengono che lo Stato-nazione non sia affatto minacciato dal fenomeno della globalizzazione. Anzi, nel nuovo contesto ТЧtОrЧКгТoЧКХО ХК МКpКМТtр НОХХo StКto КuЦОЧtК; ХО stоssо grandi corporatтoч ЧoЧ pоrнoчo КППКtto ХК Хoro ТНОЧtТtр Чazionale, rimanendo sempre legate ai loro paesi d'origine. In definitiva, la globalizzazione interessa i realisti nella ЦТsurК ТЧ МuТ ОssК puѐ ЦoНТПТМКrО Х'ОquТХТЛrТo НТ potочгк L'interpretazione liberale. Secondo l'interpretazione liberale, la globalizzazione comporta invece un cambiamento qualitativo, un salto di quкхтtр vоrso uч Чuovo sтstоцк ОМoЧoЦТМo МКrКttОrТггКto appunto dall'essersi trasformato da internazionale a glob- КХО. PОr НТ pтù ч uч proмоsso posтtтvo ТЧ quкчto portоrр uчк МrОsМОЧtО prospоrтtр КРХТ ТЧНТvТНuТ, КХХО ПКЦТРХТО, КХХО Тmprese. In particolare, si sottolineano due fenomeni: lo Stato-ЧКгТoЧО pоrно potоrо О ТЧПХuОЧгК, pоrмсц ч Оroso НКХХ'КХto О НКХ ЛКsso; ХО soмтоtр ЦuХtТЧКгТoЧКХТ (MNC) sт trкsпorцкчo ТЧ trкчsчкгтoчкхт (TNC). CТѐ МСО НОХХК РХoЛКl- ТггКгТoЧО prоoммupк Т ХТЛОrКХТ ч МСО ОssК possк sпuрртrо КХХК МКpКМТtр НОХ МoЧtroХХo НОХХО rорoхо О НОХХО ТstТtuгТoЧТ internazionali L'interpretazione neomarxista. Per gli studiosi neomarxistт/rкнтмкхт, ХК РХoЛКХТггКгТoЧО ч nello stesso tempo sia interdipendenza intensificata sia creazione di una economia globale in quanto ultimo stadio del Capitalismo. Quindi, come i liberali anch'essi sostengono che la globalizzazione presenta elementi di ЧovТtр, ЦК ТХ РТuНТгТo МСО ЧО НКЧЧo ч ЧОРКtТvo ТЧ quкчto ХК Мonsiderano un processo ineguale e gerarchico, in cui il potere ОМoЧoЦТМo ч sоцprо pтù МoЧМОЧtrКto ЧОТ ЦКРРТorТ pкоsт industrializzati. Insomma, una nuova forma di sfruttamento НОРХТ StКtТ pтù НОЛoХТ О НОТ popoхт pтù povоrт ТЧ quкчto Кccentua la diseguaglianza in termini socio-economici tra il Nord ricco e il Sud povero. Come per i realisti, anche per questi studiosi gli Stati restano importanti regolatori della globalizzazione. Si riconosce, tuttavia, che essi stanno perdendo potere sull'economia; e la risposta a questa ЧuovК sтtuкгтoчо ч ХК МrОКгТoЧО НТ trо ЦКМrorОРТoЧТ: ч ТХ cosiddetto triangolo economico, formato da America del Nord, Europa e Asia orientale, i cui vertici sono costituiti rispettivamente dagli USA, dall'ue e dal Giappone, il quale a partire dalla fine degli anni novanta ha ceduto il testimo- ЧО НОХХК МrОsМТtК КsТКtТМК КХХК CТЧК. PТù rомочtоцочtо, Х'Кscesa delle cosiddette economie emergenti, in primo luogo 88
8 е ь а Е У А А И И Е А Э И А И А И А И proprio della Cina, e la grave crisi strutturale che attanaglia tutti i paesi a economia avanzata, stanno cambiando gli equilibri e la stessa configurazione della geoeconomia mondiale. Di conseguenza, parte dell'analisi teorica prodotta dai sostenitori di questo approccio, segnatamente quella concernente gli aspetti normativi, risulta poco КНОrОЧtО КХХК rокхtр РОoОМoЧoЦТМК ТЧ proпoчнк О rкpтнк trasformazione L'Interpretazione costruttivistica. Per gli studiosi che si pongono da una prospettiva identitaria la globalizzazione ч uч ПОЧoЦОЧo Чuovo ЦК, К НТППОrenza dei liberali e dei marxisti, essi ne danno una valutazione neutra. Infatti, sostengono i costruttivisti, il suo carattоrо posтtтvo o ЧОРКtТvo НТpОЧНОrр НКХ МoЦportКЦОЧto degli agenti (degli autori). In particolare, questi studiosi paventano che la globalizzazione possa favorire il diffondersi di valori sbagliati: per esempio, il consumismo e la crescita fine a se stessa, con conseguenze drammatiche Gli approcci globalista, populista, comunitarista, alterglobalista. Nell'esaminare il dibattito in corso sulla globalizzazione, Robert Gilpin distingue tre diverse posizioni fondamentali, che solo in parte ricalcano le interpretazioni accademiche КppОЧК prоsочtкtо. LК prтцк posтгтoчо, МСО ч ПКvorОvoХО alla globalizzazione e per questo i suoi sostenitori sono НОПТЧТto НК GТХpТЧ "РХoЛКХТstТ", ч ХК prospоttтvк НТ LТЛОro mercato, quindi sostanzialmente di ispirazione liberale. Le altre due, che sono invece critiche della globalizzazione, sono la prospettiva populista o nazionalista e la prospettiva comunitarista. Secondo i globalisti, la globalizzazione e la graduale universalizzazione dei valori occidentali (americani) liberano forze economiche a lungo represse che portano a massimizzare la ricchezza mondiale, recando benefici economici a tutti. Conseguentemente, tutte le nazioni convergeranno verso un nuovo ordine mondiale ЛКsКto suт vкхorт ХТЛОrКХТ, su uчк НТППusК prospоrтtр РХoЛКХО, sulla pace mondiale. Entusiasti della globalizzazione sono studiosi come Francis Fukuyama (poi parzialmente pentito), Lowell Bryan e Diana Farrell; ma soprattutto Thomas Friedman. I populisti costituiscono un gruppo molto eterogeneo, comprendente sindacalisti, nazionalisti economici e responsabili di aziende che temono gli effetti della competizione delle importazioni e del lavoro degli immigrati. Essi sottolineano i numerosi effetti negativi della globalizzazione. Tra questi, la crescente diseguaglianza economica con elevata disoccupazione nei paesi industrializzati, l'immigrazione illegale e l'кuцочto НОХХК МrТЦТЧКХТtр, Х'КЛЛКЧНoЧo НОХ аохпкrо ТЧ ЧoЦО НОХХК МoЦpОtТtТvТtр ТЧtОrnazionale, la distruzione delle culture nazionali. Le politiche proposte sia da sinistra sia da destra sono favorevoli al protezionismo e ai blocchi economici regionali, a ХТЦТtКrО ТХ ХТЛОro sмкцлтo, Х'ТЦЦТРrКгТoЧО О Х'КttТvТtр НОРХТ investitori e delle multinazionali. Il comunitarismo, nell'ec- МОгТoЧО usкtк НК GТХpТЧ, ч МoЧЧotКto НК uч ЦТsto НТ pкмifismo, di teorie radicali, di test ambientaliste, di difesa dei diritti umani, di localismo. Gli appartenenti a questo gruppo tendono a vedere nella globalizzazione un po' la causa di tutti i mali economici, sociali e politici del mondo di oggi. In particolare, essi sostengono che la globalizzazione impon- РК КХХ'uЦКЧТtр uчк ЛrutКХО tirannia capitalista e un pericoloso degrado ambientale. La maggior parte di essi sono collocati a sinistra, spesso attivamente impegnati in centri sociali e movimenti politici no-global, aventi come oлтоttтvo uч orнтчо pтù uцкчo, soмткхцочtо ЦОЧo НТsОРuale ed ecologicamente sostenibile. Una posizione critica hanno anche i costruttivisti. Da rilevare che dopo l'antiglobalismo degli anni novanta, nei primi anni del nuovo sомoхo ч КppКrso Хo sхoркч НТ stкцpo МostruttТvТstТМo "UЧ КХtro ЦoЧНo ч possтлтхо", pоr cui si possono correggere gli eccessi liberali e promuovere le regole di una buona global РovОrЧКЧМО. PТù ТЧ РОЧОrКХО possткцo НТrО МСО tuttт Т Нetrattori o scettici della globalizzazione (sia populisti che comunitaristi, sia realisti che neomarxisti) sono contrari a un modo dominato dalla mano invisibile, di cui temono le conseguenze. Inoltre, alcuni di essi soprattutto realisti negano che sia in atto una convergenza delle economie nazionali verso un'unica economia globale, come pure una convergenza verso un unico sistema di valori. Tra questi ricordiamo Samuel Huntington e Chalmers Johnson e in ЦТsurК ЦТЧorО Хo stоsso RoЛОrt GТХpТЧ. PТù МoЧМrОtКЦОЧtО, si rifiuta l'idea che tutte le economie starebbero adottando il modello USA di libero mercato. Valori nazionali, istituzioni radicate e secoli di tradizione non possono essere spкггкtт vтк Мosы ПКМТХЦОЧtО, МoЦО ТЧvОМО rтtочрoчo Т РХobalisti. Inoltre, Johnson, Huntington e altri scettici in tema di omogeneizzazione e di convergenza, sono convinti che i conflitti politici, economici e militari tra le nazioni rimarranno fattori fondamentali nelle relazioni internazionali. Co- ЦuЧquО sтк, ч ТЧЧОРКЛТХО МСО ХК РХoЛКХТггКгТoЧО sтк Пortemente disomogenea, limitata a particolari settori economici e ben lontana dall'essоrо rокхцочtо РХoЛКХО. A МТѐ vк Кg- РТuЧto МСО ЧoЧ poмсо soчo ХО ЦТЧКММО КХХК stклтхтtр, МonsТНОrКtК uчк МoЧНТtТo sтчо quк ЧoЧ pоrмсц ХК РХoЛКlizzazione si sviluppi. Tra queste minacce forse la maggiorо ч rкpprоsочtкtк НКХ rортoчкхтsцo ОМoЧoЦТМo, МСО pоrкltro costituisce uno dei tratti specifici dell'economia globale. Jagdish Bhagwati definisce questo processo geoeconomico come neoregionalismo per differenziarlo dal vecchio regionalismo degli anni cinquanta e sessanta, che ovviamente aveva ben minore incidenza su scala globale. In effetti, come vedremo, quasi tutte le grandi economie oggi fanno parte di un area economica regionale. 2.6 Una breve storia della globalizzazione. Thomas Friedman identifica tre fasi della globalizzazione intesa in senso lato. Egli sostiene che la globalizzazione ha come effetto primario il rimpicciolimento del mondo: in concreto, una riduzione dinamica dei fattori che dividono il mondo economicamente e socialmente. La prima fase della globalizzazione inizia con la scoperta del Nuovo MoЧНo О sт МoЧМХuНО ЧОХ È Х'Оtр ТЧ МuТ Х'EuropК, diventa centro del mondo per potere, conoscenza e ricchezza, con l'espansione colonialista unifica il mondo. Il voхрчo ТЧ quоstк ПКsО ч МostТtuТto НКТ "ЦusМoХТ" (ЧКvТ О cannoni), dall'energia eolica, da quella ottenuta dal vapore e soprattutto da come creativamente queste energie sono impiegate. La seconda ondata della globalizzazione, dal 1800 КХХК ЦОtр НОХ ББ sомoхo, rтцpтммтoхтsмо uхtоrтorцочtо ТХ pткчоtк. È Х'Оtр НОХХК PКб BrТtКЧЧТМК, ТЧ МuТ ХК spтчtк ч data dalle nuove istituzioni, in particolare dell'emergenza dei mercati globali e delle multinazionali. Queste grandi compagnie sfruttano la riduzione dei costi di trasporto e poi di comunicazione per tessere intorno al mondo una rete continua di prodotti, di capitali e di forza lavoro. Sono attive soprattutto nei settori del commercio, della navigazione e delle miniere, sviluppando conglomerati su scala mondiale concentrati sulla produzione agricola e manifatturiera. Questa ondata globalizzante scema gradualmente con l'inizio del XX secolo, fino a bloccarsi quasi del tutto nel periodo tra le due guerre mondiali, durante il quale prevale il protezionismo nazionalista. La terza fase iniziata nell'immediato dopoguerra, ha visto negli ultimi decenni un'accelerazione. Oltre a ridurre il nostro pianeta alla taglia 89
9 "extra-small", la globalizzazione livella o meglio appiattisce ТХ tоrrтtorтo НТ РТoМo su МuТ sт ТЧМoЧtrКЧo/sМoЧtrКЧo ХО soмтоtр trкчsчкгтoчкхт, КгТОЧНО О ТЧНТvТНuТ НТ tutto ТХ ЦoЧНo. È Х'Оtр dellк PКб AЦОrТМКЧК, ТЧ МuТ ТХ voхрчo ЧoЧ ч МostТtuТto Чц НКТ ЦusМoХТ Чц НКХХО ТstТtuгТoЧТ, ЦК ОssОЧгТКХЦОЧtО НК ТЧtОrЧОt, la quale consente alle grandi TNC ma anche al singolo individuo di "qualsiasi colore dell'arcobaleno umano" e a ogni paese appartenente a quкхsткsт МТvТХtр НТ pкrtомтpкrо КХХК МСКt rooц НОХХК РХoЛКХТггКгТoЧО. QuОstК ч pоr Х'Кppunto, afferma Friedman, come una camicia d'oro. La rокхtр, sт sк, ч ЦoХto МoЦpХОssК: ЧoЧ ч МoЦpostК soхtкчto di microchip e computer ma anche di uomini, donne, tradizioni e aspirazioni. Il brillante editorialista New York TТЦОs КППОrЦК ТЧПКttТ МСО ХК rокхtр ЧoЧ СК soхo ТЧtОrЧОt О mercati globalizzati ma anche nodosi e secolari alberi di ulivo come quelli che si trovano sulle rive del Giordano, per la conquista dei quali palestinesi e israeliani rischiano la vita. In effetti, le sue riflessioni iniziali nascono dall'osservazione che mentre a Nagoya, in Giappone, si produce la lussuosa e completamente automatizzata autovettura Lexus, a Gerusalemme e a Beirut invece si continua a combattere per il controllo di un albero di ulivo. CОrtКЦОЧtО, РХТ uхтvт soчo ТЦportКЧtТ pоrмсц rкpprоsочtкчo ХО ЧostrО rкнтмт, ХК ЧostrК МoЦuЧТtр, ХК ЧostrК ТНОЧtТtр МСО sо МoЧМОpТtК ТЧ ЦКЧТОrК ОssОЧгТКХТstТМК puѐ portкrо КХХК violenza. Al contrario, la Lexus rappresenta l'altro nostro impulso, quello al cambiamento e al miglioramento, che oррт СК ХК suк pтù ОvТНОЧtО ЦКЧТПОstКгТoЧО ЧОХ ПОЧoЦОЧo НОХХК РХoЛКХТггКгТoЧО. CСТКrКЦОЧtО Н'ТspТrКгТoЧО ХТЛОrКХО ч l'interpretazione che della globalizzazione dр TСoЦКs FrТОНЦКЧ МСО КЦЦОttО МСО ТХ ЦoЧНo ЧoЧ ч soхo "pткtto" ЦК ч КЧМСО "МКХНo О КППoХХКto". FrТОНЦКЧ КЧКХТггК trо problemi interconnessi: la bomba climatica (il surriscaldamento globale), la bomba demografica e lo stupefacente livellamento degli stili di vita di un numero crescente di persone indotto dalla globalizzazione. Lista di referenze:: 1. R. Gilpin, Global Political Economy. Understanding the International Economic Order, Princeton, Princeton University Press, 2001 (., UЧТvОrsТtр BoММoЧТ editore, 2003). 2. IХ ЦoЧНo ч pткtto. BrОvО storтк НОХ vочtuчоsтцo sомolo. (Milano, Mondadori, 2007). 3. Contenute nel suo primo saggio The Lexus and the Olive Tree, New York, Farrar, Straus and Giroux, 1999 (., Le radici del futuro. La sfida tra Lexus e Х'uХТvo: МСО Мos'ч ХК РХoЛКХТггКгТoЧО О quкчto МoЧtК ХК tradizione, Milano, Mondadori, 2001). 4. Hot, Flat, and Crowded: Why We Need a Green Revolution and How It Can Renew America, New York, Rarrar, Straus and Giroux, 2008 (., Caldo, piatto О КППoХХКto. CoЦ'ч oррт ТХ ЦoЧНo, МoЦО possткцo МКЦЛТКrlo, Milano, Mondadori, 2010). R. Gilpin, The Challenge of Global Capitalism. The Word Economy in the 21st Century, Princeton, Princeton University Press, 2000 (., Le insidie del capitalismo globale, Milano, Egea, 2001). 6. Gilpin, Global Political Economy,., F. Mazzei, Relazioni internazionali, Milano, Egea, Hunington, The Clash of Civilizations and the Remaking of World Order, New York, Simon and Schuster,
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