LIFE Ambiente Uso efficiente delle risorse. Fondazione Cariplo, 12 Aprile 2016

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1 LIFE Ambiente Uso efficiente delle risorse Fondazione Cariplo, 12 Aprile 2016

2 Il Programma LIFE Il programma LIFE nel quadro dei Programmi di finanziamento CE

3 Programmi di finanziamento CE

4 Il Programma LIFE Il Programma LIFE rappresenta una fonte di finanziamento specifica, si rivolge in particolare a progetti i cui risultati devono avere un impatto in campo Ambientale. Il programma LIFE è suddiviso in due sotto-programmi, che sono: 1) Ambiente 2) Azione per il Clima Natura e Biodiversità Ambiente e Uso Efficiente delle Risorse Governance e Informazione in Materia Ambientale Mitigazione dei Cambiamenti Climatici Adattamento ai Cambiamenti Climatici Governance e Informazione in Materia di Clima

5 Il Programma LIFE Il Programma LIFE, dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2020, conta su una dotazione finanziaria di 3,457 Miliardi di Euro, di cui il 75% (2,592) sono destinati al Sottoprogramma ambiente. Progetti preparatori Progetti Integrati Progetti di assistenza tecnica Progetti di rafforzamento delle capacità Progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione

6 Il Programma LIFE La modalità di suddivisione del budget per ogni call è stabilito dal documento LIFE Multiannual Work Programme for Le call for proposals sono una ogni anno per i progetti tradizionali, di solito aprono nella seconda metà di maggio e chiudono a settembre/ottobre, a seconda dell area prioritaria.

7 Il LIFE Uso efficiente delle risorse : obiettivi, priorità tematiche e topic.

8 Il sub-programma Ambiente prevede l Area Prioritaria Ambiente e uso efficiente delle risorse, posta a sostegno delle politiche e della legislazione in materia di efficienza delle risorse e dell'attuazione dei piani e programmi in conformità alla legislazione e alla politica dell'unione in materia di ambiente. Sviluppare, sperimentare e dimostrare approcci politici o di gestione, buone pratiche, soluzioni e tecnologie innovative indirizzate alle sfide ambientali, con enfasi sul rapporto ambiente-salute. Sostenere l'applicazione, lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci integrati per l'attuazione dei piani e programmi derivanti dalle Direttive in materia di ambiente, soprattutto nei settori delle acque, dei rifiuti e dell'aria. Migliorare le conoscenze per lo sviluppo, l'attuazione, la stima, il monitoraggio e la valutazione della politica e legislazione ambientale Europea; valutare e il monitorare i fattori, le pressioni e le risposte che esercitano un impatto ambientale all'interno e all'esterno dell'unione.

9 In questa Area Prioritaria sono ammissibili solo progetti cosiddetti Dimostrativi e progetti Pilota. Un progetto Dimostrativo mette in pratica, testa, valuta e dissemina azioni, metodologie o approcci che sono nuovi o sconosciuti nello specifico contesto del progetto (contesto geografico, ecologico, socio-economico) e che possano essere applicati altrove in circostanze simili. Un progetto Pilota applica una tecnica o un metodo che non sono stati applicati o testati in precedenza, o altrove, che offra potenziali vantaggi in campo ambientale o climatico in rapporto alle attuali migliori pratiche; deve poter essere applicato a scala più grande in situazioni simili.

10 Le Priorità tematiche per l area prioritaria Uso Efficiente delle Risorse : 1) Acqua e ambiente marino: Acque, Ambiente marino e Gestione delle acque. 2) Rifiuti: Implementazione della legislazione sui rifiuti e Uso efficiente delle risorse. 3) Uso efficiente delle risorse, inclusi suolo e foreste, ed economia verde e circolare: Uso efficiente delle risorse, Suolo e Foreste. 4) Ambiente e salute, inclusi rumore e sostanze chimiche: Sostanze chimiche, Rumore e Incidenti industriali 5) Qualità dell Aria e Emissioni, inclusi gli ambienti urbani: Qualità dell aria, Emissioni industriali, Ambiente urbano

11 1-1) Acque. Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) e Direttiva Allagamenti (2007/60/CE). Le priorità di finanziamento sono rivolte a progetti che: 1. Pianificano e mettono in atto, in aree rurali e urbane, misure di mantenimento dell acqua che ne aumentino l infiltrazione e lo stoccaggio, rimuovendo gli inquinanti; 2. Promuovono il risk-management di alluvioni e eventi di siccità; 3. Permettono il raggiungimento degli obiettivi della Direttiva Quadro sulle Acque concentrandosi sulle pressioni idro-morfologiche identificate nei Piani di Gestione dei bacini idrografici; 4. Affrontano la gestione integrata dei nutrienti e dell inquinamento organico di origine antropica e derivante dall agricoltura; 5. Affrontano le pressioni derivanti dall inquinamento provocato dalle sostanze chimiche nell ambiente acquatico; 6. Ri-naturalizzano fiumi, laghi, estuari e morfologia costiera e/o ricreano gli habitat ad essi associati; 7. Implementano misure di risparmio dell acqua per ridurre le pressioni sui corpi idrici in bacini stressati, sulla base di modelli idro-economici.

12 1-2) Ambiente Marino. Le priorità di finanziamento sono rivolte a progetti che: 1. Sviluppano strumenti, tecnologie e pratiche che assicurino la sostenibilità delle attività economiche connesse all ambiente marino (focus su rumore sottomarino, disturbo fisico dei fondali, impatti delle attività estrattive profonde e dell acquacoltura); 2. Mirano alla prevenzione e alla riduzione dei rifiuti marini o dei contaminanti microbici, affrontando il problema alla fonte; 3. Promuovono sinergie tra la gestione integrata delle aree costiere e la pianificazione marittima (ad esempio con la designazione di aree marine protette o siti Natura 2000).

13 1-3) Settore gestione delle acque. Le priorità di finanziamento sono rivolte a progetti che: 1. Mirano allo sviluppo di tecnologie al servizio dell acqua potabile e dei sistemi di trattamento delle acqua reflue urbane, attraverso l uso di processi efficienti; 2. Implementano strumenti (ad es. pianificazione, sistemi decentralizzati, approcci risk-based) che assicurino un efficiente fornitura di servizi idrici, in accordo con la Direttiva Acqua Potabile (98/83/CE) e la Direttiva Acque Reflue (91/271/CE), in aree a bassa densità di popolazione; 3. Mirano a soluzioni innovative più efficienti ed efficaci e/o diverse opzioni di trattamento delle acque riciclate/bonificate, dimostrando e sviluppando: a) Concetti innovativi di gestione del fabbisogno idrico, trattamento dei reflui, riuso e recupero delle risorse; b) Tecnologie on-site e metodi di controllo delle sorgenti inquinanti per la gestione delle fuoriuscite (patogeni e sostanze chimiche) nei sistemi di trattamento delle acque; c) Sistemi hub di gestione delle acque reflue, in regioni con limitate infrastrutture nel settore; d) Approcci sistematici per evitare lo spreco di acqua, energie e risorse nei processi industriali e nelle infrastrutture di gestione dei reflui.

14 2-1) Rifiuti, implementazione della legislazione sui rifiuti. - Tabella di marcia per un Europa efficiente nell impiego delle risorse - Settimo Programma di Azione per l Ambiente Riduzione, riuso, riciclo; limitazione dell incenerimento e del ricorso alle discariche. Le priorità di finanziamento sono rivolte a progetti che: 1. Usano metodologie, tecnologie e azioni innovative alla sorgente dei rifiuti per prevenire la generazione di rifiuti, favorire il riuso e la raccolta differenziata dei rifiuti a livello municipale; 2. Usano metodologie, tecnologie e azioni innovative alla sorgente dei rifiuti per prevenire la generazione di rifiuti, favorire il riuso e la raccolta differenziata dei rifiuti provenienti da: a) Rifiuti elettronici, batterie, veicoli a fine vita, packaging, costruzioni, demolizioni e rifiuti ospedalieri; b) Rifiuti organici, inclusi scarti di cibo lungo tutta la filiera. 3. Affrontano la gestione integrata dei rifiuti plastici; 4. Migliorano la gestione dei rifiuti domestici pericolosi.

15 2-2) Rifiuti, uso efficiente delle risorse. Le priorità di finanziamento sono rivolte a progetti che: 1. Implementano l uso di strumenti economici a livello locale, regionale o nazionale a supporto di politiche di gestione dei rifiuti e di uso efficiente delle risorse.

16 3) Uso efficiente delle risorse, inclusi suolo e foreste, ed economia verde e circolare. - Tabella di marcia per un Europa efficiente nell impiego delle risorse - Settimo Programma di Azione per l Ambiente Simbiosi industriale; Strategia Tematica per la Protezione del Suolo (COM 2006/231); monitoraggio delle foreste, sistemi informativi e prevenzione incendi. Le priorità di finanziamento in materia di USO EFFICIENTE DELLE RISORSE, saranno rivolte a progetti che: 1. Attuano il concetto di economia circolare attraverso azioni che comprendono tutta la catena del valore o garantiscono l utilizzo di fonti secondarie/materiali di scarto/rifiuti in altre industrie o catene di valore; 2. Implementano nuovi modelli di business per l uso efficiente delle risorse, incluso l inserire pratiche di uso efficiente delle risorse nelle PMI (focus su impatto ambientale, durata, riuso, riparazione e riciclo di prodotti e processi); 3. Implementano la Metodologia Europea per l Impronta Ambientale attraverso la comunicazione tra stakeholders e consumatori, accesso ai dati, qualità e tracciabilità lungo la catena del valore; 4. Leghino incentivi finanziari, reputazionali e burocratici a performances ambientali attraverso l uso di EMAS o altri strumenti di gestione; 5. Promuovono gli Acquisti Verdi (Green Public Procurement, GPP);

17 3-1) Uso efficiente delle risorse, inclusi suolo e foreste, ed economia verde e circolare. Le priorità di finanziamento per in materia di SUOLO, saranno rivolte a progetti che: 1. Limitano, mitigano o propongono metodi innovativi per compensare l impermeabilizzazione del suolo a livello regionale, provinciale o municipale, in linea con le Linee Guida per l impermeabilizzazione del Suolo (SWD(2012) 101 final/2); 2. Si propongono di ottenere una migliore gestione del suolo (diminuzione dell erosione, mantenimento della frazione organica, ecc.) a livello locale, regionale o nazionale; 3. Sviluppano e implementano strumenti di supporto e schemi economicamente vantaggiosi per l identificazione di siti contaminati a livello regionale e nazionale.

18 3-2) Uso efficiente delle risorse, inclusi suolo e foreste, ed economia verde e circolare. Le priorità di finanziamento in materia di FORESTE, saranno rivolte a progetti che: 1. Contribuiscono alla raccolta di informazioni totalmente armonizzate attraverso gli inventari nazionali sulle foreste, e che implementano metodologie avanzate per dimostrare la gestione sostenibile delle foreste a livello regionale, nazionale o sovranazionale, in accordo con il documento Stato delle Foreste Europee (Europe Forest, 2011) 2. Costruiscono, sulla base delle informazioni esistenti, reti informative e sviluppano e attuano nuovi metodi per la raccolta e presentazione di criteri e indicatori di gestione sostenibile delle foreste, a scala nazionale o regionale; 3. Contribuiscono al miglioramento del Sistema Europeo d Informazione sugli Incendi Boschivi (EFFIS); 4. Usano nuove informazioni per aumentare la resilienza delle foreste in merito alle minacce derivanti dall urbanizzazione, dall abbandono delle aree rurali e delle pratiche tradizionali.

19 4-1) Ambiente e salute, inclusi rumore e sostanze chimiche Obiettivi e attività previste dal Settimo Programma d Azione per l Ambiente. REACH (Direttiva 2006/121/CE); Direttiva Rumore (2002/49/EC); Direttiva Seveso III (2012/18/EU). Le priorità di finanziamento in materia di SOSTANZE CHIMICHE, saranno rivolte a progetti che: 1. Riducono l impatto delle sostanze chimiche sull ambiente o sulla salute umana grazie a un più sicuro o sostenibile uso delle sostanze chimiche o attraverso la loro sostituzione con sostanze più sicure; 2. Migliorano l uso dei dati dei monitoraggi sulle sostanze chimiche nella protezione della saluta umana e dell ambiente, favorendo l accesso ai dati e la standardizzazione;

20 4-2) Ambiente e salute, inclusi rumore e sostanze chimiche Le priorità di finanziamento in materia di RUMORE, saranno rivolte a progetti che: 1. Mirano all introduzione di zone permanenti a basse emissioni di rumore (LEZ) in aree urbane, permettendo l accesso solo a veicoli elettrici o applicando approcci di riduzione del rumore altrettanto efficaci; 2. Mirano alla riduzione del rumore delle strade e altre infrastrutture di trasporto in aree urbane densamente popolate, attraverso l utilizzo di idonee superfici a bassa produzione di rumore.

21 4-3) Ambiente e salute, inclusi rumore e sostanze chimiche Le priorità di finanziamento in materia di INCIDENTI INDUSTRIALI, saranno rivolte a progetti che: 1. Mirano a rendere più facile l implementazione della Direttiva Seveso III (2012/18/EU) sul controllo dei rischi di incidenti gravi che coinvolgono sostanze pericolose, attraverso lo sviluppo di strumenti metodologici utili a realizzare mappe di rischio e rischio ambientale, e che affrontino l effetto domino di tali situazioni.

22 5-1) Qualità dell Aria e Emissioni, inclusi gli ambienti urbani - Tabella di marcia per un Europa efficiente nell impiego delle risorse - Settimo Programma di Azione per l Ambiente Implementazione della legislazione sulla qualità dell aria; Direttiva 2001/81/CE National Emission Ceilings, Direttiva 2010/75/EU Emissioni Industriali. Le priorità di finanziamento in materia di QUALITA DELL ARIA, saranno rivolte a progetti che: 1. Affrontano la qualità dell aria e la riduzione delle emissioni di particolato atmosferico nella aree hotspot con elevato utilizzo di carbone e biomassa; 2. Contribuiscono alla realizzazione e utilizzo di metodi altamente efficienti per la combustione di biomassa, anche in aree montane; 3. Affrontano la mobilità sostenibile, per le componenti che sono essenziali al fine di rispettare gli standard di qualità dell aria incentrati su una circolazione più pulita (uso di veicoli elettrici o con bassissimi livelli di emissioni, uso di carburanti alternativi più puliti, ammodernamento dei veicoli per trasporto pubblico, utilizzo di fonti alternative, creazione di zone chiuse al traffico e di piattaforme logistiche innovative per la distribuzione finale di merci); 4. Riducono le emissioni ammoniacali e di particolato atmosferico derivanti dall agricoltura (codice UNECE per le buone pratiche).

23 5-2) Qualità dell Aria e Emissioni, inclusi gli ambienti urbani Le priorità di finanziamento in materia di EMISSIONI INDUSTRIALI, saranno rivolte a progetti che: 1. Sviluppano e testano tecniche di abbattimento e prevenzione dell inquinamento, descritte come tecniche emergenti nella Direttiva Emissioni Industriali.

24 5-3) Qualità dell Aria e Emissioni, inclusi gli ambienti urbani Le priorità di finanziamento in materia di AMBIENTE URBANO, saranno rivolte a progetti che: 1. Implementano politiche integrate e complete per la pianificazione progettazione urbana, attraverso approcci innovativi riguardo il trasporto pubblico e la mobilità, gli edifici sostenibili o la conservazione della biodiversità urbana.

25 LIFE Uso efficiente delle risorse come partecipare e Elementi di un progetto

26 Chi può presentare un progetto? Ogni persona giuridica registrata in un paese dell Unione Europea. I proponenti (e partecipanti) si suddividono in tre categorie: 1. Enti pubblici; 2. Organizzazioni commerciali private; 3. Organizzazioni private non-commerciali (ONG). In che forma? 1. Come beneficiario coordinatore (punto di contatto con la Commissione, obbligo di essere persona giuridica registrata in UE); 2. Come beneficiario associato (anche non registrato in UE); 3. Come co-finanziatore del progetto (non può partecipare alle attività di progetto e non può ricevere fondi dalla Commissione). A quanto ammonta il contributo della Commissione Europea? Il contributo comunitario copre fino al 60% dei costi imputabili al progetto.

27 Come si presenta un progetto? I progetti devono essere presentati attraverso la piattaforma e-proposal, a cui è necessario essere registrati. In e-proposal, il progetto è descritto attraverso diversi form (amministrativi, di sintesi, di dettaglio, finanziari), che contengono tutte le informazioni necessarie. In e- proposal devono anche essere caricate le lettere di supporto ed eventuali allegati necessari. La struttura di un progetto è rigida, ed è composta da: 1. Azioni preparatorie (non obbligatorie); 2. Azioni di implementazione (obbligatorie); 3. Azioni di monitoraggio dell impatto del progetto (obbligatorie); 4. Azioni di disseminazione dei risultati (obbligatorie); 5. Project management (obbligatorio); 6. Tabella degli indicatori di risultato.

28 Quali sono gli elementi fondamentali di un progetto? Idea Dati e informazioni al suo servizio Sostenibilità tecnica Sostenibilità economica Valore ambientale complessivo Diffusione delle conoscenze acquisite

29 IDEA Problema ambientale Quantificare il problema!!! Proposta di soluzione Quantificare i risultati!!! Informazioni al servizio del progetto Tecnicamente ed economicamente valida? Valore del progetto Deve essere gestito e monitorato Deve essere il più possibile multidisciplinare Deve essere diffuso adeguatamente e coinvolgere tutti gli stakeholders

30 La valutazione dei progetti Il processo di valutazione inizia subito dopo la chiusura della call. L autorità competente per la valutazione è EASME (Executive Agency for SMEs), che si appoggia a un contractor esterno per la valutazione dei progetti. La guida per la valutazione dei progetti è liberamente accessibile al sito dedicato ai progetti LIFE. SELTEC: prima fase di selezione tecnica dei progetti AWARD: seconda fase approfondita di selezione tecnica SELFIN: selezione finanziaria dei progetti Prima long-list dei progetti, 130% del budget Coerenza tecnica Coerenza finanziaria Valore aggiunto EU, problema Contributo al topic scelto Valore aggiunto EU, sinergie Valore aggiunto EU, replicabilità trasferibilità Valore aggiunto EU, transnaz., GPP, uptake Seconda long-list dei progetti, 100% del budget REVISION: fase di revisione dei progetti inseriti nella lista dei finanziabili

31 Grazie per l attenzione

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