Istituto d Istruzione Superiore VIALE ADIGE MANUALE PER I DOCENTI

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1 Istituto d Istruzione Superiore VIALE ADIGE MANUALE PER I DOCENTI Consiglio d Istituto del 03 settembre

2 Anno scolastico 2010/2011 Cari Colleghi, nell ottica di migliorare il servizio, che la nostra scuola offre all utenza, ho pensato di fornire a tutti un agile strumento di consultazione, nel quale ognuno potrà trovare, nel rispetto della normativa vigente indicazioni utili allo svolgimento della propria attività professionale. Le regole, se condivise, sono certamente uno strumento prezioso per la costruzione di una comunità educativa, armonica ed efficace nella sua azione. La Presidenza è a disposizione di chi avesse bisogno di chiarimenti, aperta anche ad accogliere suggerimenti, volti al miglioramento. Al centro della professione docente c è una responsabilità pubblica, che si esplica nell etica del lavoro ben fatto, nell impegno educativo verso i ragazzi, nella formazione di persone e cittadini consapevoli ed attivi (G.Cerini) CECK-LIST DELL OCSE Accuratezza nella preparazione delle lezioni Selezione appropriata dei materiali Definizione chiara degli obiettivi agli studenti Mantenimento della disciplina in classe Costante verifica del lavoro degli studenti Ripetizione della lezione in caso di difficoltà Buon uso del tempo Fiducia nella capacità di apprendimento degli studenti Convinzione della propria responsabilità nell apprendimento degli studenti Condivisione degli scopi dell istruzione con i colleghi Essere d accordo sul fatto che lo scopo della scuola sia promuovere l apprendimento degli studenti Forte impegno nel successo accademico degli studenti Strette relazioni collegiali Flessibilità, creatività, adattamento delle propie capacità di insegnamento ai bisogni degli studenti Uso di diverse strategie di insegnamento Uso di diversi stili di interazione Chiarezza espositiva ed argomentativi Comportamento orientato all impegno Uso dei suggerimenti e delle idee degli studenti Buon Lavoro Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Stefania Tinti 2

3 Sedi L Istituto di Istruzione Secondaria Superiore- Viale Adige comprende le seguenti scuole Ist. Prof. per i Serv. Alberghieri e Ristorazione Ipsar Viale Adige S.N.C Civitavecchia RM tel Via della Polveriera S.N.C. Civitavecchia RM tel Via Borgo Odescalchi 11a Civitavecchia RM LABORATORI tel Sezione associata di: RMIS04600D Viale Adige - Civitavecchia Indirizzi di studio: RR9Q - TECNICO SERV. TURIS.(NUOVO ORD.) RR9R - TECNICO SER. RISTOR.(NUOVO ORD) Scuola Statale RMRH04601N Ist. Prof. per i Serv. Comm. e Turistici B.Croce Viale Adige Civitavecchia RM Sezione associata di: RMIS04600D Viale Adige - Civitavecchia Indirizzi di studio: RR9A - TECN. GEST. AZ. LING.(NUOVO ORD) RR9Q - TECNICO SERV. TURIS.(NUOVO ORD.) Scuola Statale RMRC04601C tel Istituto d'arte Isa Civitavecchia Casa Circondariale Civitavecchia RM Sezione associata di: RMIS04600D Viale Adige - Civitavecchia Scuola Statale RMSD04601A tel Istituto d'arte Isa Civitavecchia Via della Polveriera S.N.C Civitavecchia RM Sezione associata di: RMIS04600D Viale Adige - Civitavecchia Indirizzi di studio: PROGETTO MICHELANGELO - PITTURA E DECORAZIONE PITTORICA ARCHETTURA E DECORAZIONE PITTORICA LICEO ARTISTICO Scuola Statale RMSD04602B tel Presidenza, Vicepresidenza, Uffici amministrativi si trovano in Via della Polveriera S.N.C. Tel Fax

4 1. Calendari, orari 1.1 Calendario scolastico 2010/11 Inizio lezioni: venerdì 13 settembre 2010 Sospensione lezioni: 1 e 2 novembre dicembre dal 23 dicembre 2010 al 8 gennaio 2011 compresi (vacanze di Natale) dal 21 al 27 aprile 2011 (vacanze di Pasqua) 28 aprile 2011 (festa del Santo Patrono) 2 giugno 2011 Termine lezioni: giovedì 11 giugno Gli orari di funzionamento della scuola L orario di funzionamento prevede, come da riforma: IPSAR Classi 1 32 ore Classi 2 e 3 34 ore Classi 4 e 5 30 ore Le classi 3 4 e 5 parteciperanno al progetto Alternanza scuola lavoro IPSCT (Croce) Classi 1 32 ore Classi 2 e 3 34 ore Classi 4 e 5 30 ore Le classi 3 4 e 5 parteciperanno al progetto Alternanza scuola lavoro ISA Liceo Artistico Classi 1 34 ore Classi 2, 3,4 e 5 40 ore Le classi 3 4 e 5 parteciperanno al progetto Alternanza scuola lavoro Orario apertura Istituto I cancelli della scuola aprono alle ore 8.05 e chiudono alle ore (il sabato la scuola resta chiusa) Orario attività didattiche: per le attività didattiche del mattino ^ ora ^ ora ^ ora Pasusa ^ ora ^ ora ^ ora ^ ora per le attività didattiche pomeridiane 4

5 Croce : Tre giorni Due giorni ORARIO SETTIMANALE Ipsar : Tre giorni Due giorni Isa : Cinque giorni Il sabato di norma l attività didattica è sospesa. Orario di apertura degli uffici Reception : dal lunedì al venerdì dalle 8.10 alle Presidenza : dal lunedì al venerdì dalle alle il giovedì anche dalle ore alle Vicepresidenza : dal lunedì al venerdì dalle alle il giovedì anche dalle ore alle DSGA : dal lunedì al venerdì dalle alle Segreteria Amministrativa : martedì, mercoledì e venerdì dalle alle mercoledì dalle alle Segreteria Didattica : martedì, mercoledì e venerdì dalle alle lunedì dalle alle Ufficio Personale: : martedì, mercoledì e venerdì dalle alle giovedì dalle alle Per pratiche personali di particolare importanza (esempio ricostruzione carriera, pensione, ecc.) su appuntamento previa prenotazione, il personale sarà ricevuto nell'apposito locale riservato anche nel rispetto della normativa sulla privacy. Gli studenti accedono allo sportello prima dell'inizio delle lezioni, alla fine delle lezioni e durante l intervallo quindi non devono, per nessun motivo, lasciare le classi con la scusa di recarsi in Segreteria. Eventuali comunicazioni della Segreteria agli allievi si intendono relative agli orari di apertura. Soltanto l'ufficio di presidenza è abilitato, per motivi eccezionali, a richiedere ai docenti l'uscita degli allievi dall'aula durante le lezioni. 1.3 Calendario Ricevimento dei Docenti a) Orario di ricevimento antimeridiano è pubblicato sul sito ufficiale dell Istituto con la scansione oraria dei singoli docenti. b) Orario di ricevimento pomeridiano - Ricevimento generale dei genitori DICEMBRE 10/12/2010 APRILE 12/04/2011 5

6 1.4 Calendario degli impegni a.s. 2010/2011 Viene prodotto annualmente dalla Vicepresidenza e allegato al presente Manuale, distribuito ai docenti in servizio e pubblicato sul sito ufficiale dell Istituto 2. Obblighi di servizio e norme organizzative 2.1 Orario di servizio e verifica presenza L'orario di servizio è di 18 ore settimanali. Il Consiglio d'istituto, sentito il Collegio Docenti, ha deliberato un'organizzazione quotidiana flessibile con ore da 50 minuti. La pausa didattica (intervallo) tra la 3^ ora e la 4^ ora è compresa nel monte ore di servizio. Durante l intervallo, sono programmati a cura della Presidenza, turni di vigilanza con personale docente e ATA. La vigilanza sarà così predisposta: Via Adige : Villa dei Principi : Via della Polveriera: Pian terreno 2 insegnati 1 ATA Primo piano 2 insegnanti 1 ATA Pian terreno 1 insegnante 1 ATA Atrio 3 insegnanti e 2 ATA Piano terra lato nord 2 insegnanti 1 ATA Primo piano lato sud 1 Insegnante 1 ATA Primo piano lato nord 1 Insegnante 1 ATA Secondo Piano 1 Insegnante 1 ATA I giorni di lezione dal calendario scolastico sono 208. La presenza in istituto, sia per le attività curricolari sia per le attività extracurricolari, è verificata dal controllo delle presenze attraverso la firma del docente apposta sui registri di classe o su appositi moduli a seconda del tipo di attività. 2.2 Docenti a disposizione L orario a disposizione costituisce regolare obbligo di servizio. Per facilitare l'informazione, gli impegni durante le ore a disposizione sono visibili su moduli prestampati posti in sala docenti che costituiscono regolare comunicazione di servizio. I moduli devono essere controfirmati dal docente per presa visione. La responsabilità sulla vigilanza degli allievi minorenni è a carico del docente dal momento in cui gli è stato comunicato l'impegno, dedotto il tempo necessario per il raggiungimento della classe 2.3 Tenuta registro di classe Si ricorda che sui registri e sui verbali non è possibile: Scrivere a matita Cancellare con gomma, cancellini, vernici, ecc. Usare simboli per i quali non sia presente una legenda Cancellare coprendo la scritta sottostante. È possibile, per annullare una scritta, racchiuderla in un rettangolo che lasci visibile il testo con firma di convalida a fianco. È necessario provvedere a tutte le annotazioni relative ai registri e in particolare: Lezioni svolte (registro di classe) 6

7 Assenti e variazioni presenze (registro di classe) Valutazioni (registro personale) Colloqui con le famiglie (registro personale) Annotazioni sul comportamento degli allievi (registro di classe e eventuale relazione al preside). La Legge 241/90 consente, a chi ha titolo, di richiedere copia della documentazione relativa a tutto i curriculum scolastico e quindi anche sul delicato aspetto valutativo. I registri devono perciò essere producibili in copia senza che nessun appunto e/o ricorso possa essere rivolto alla scuola per motivi formali (si sconsiglia pertanto l'uso di penne di colore diverso dal nero).inoltre è indispensabile che quanto scritto risulti di facile lettura e comprensione. Queste sono indicazioni formali la cui mancata applicazione può creare problemi di contenzioso. L'aspetto sostanziale delle registrazioni è affidato alla prudenza e professionalità del docente; in ogni caso la valutazione e ogni altro aspetto connesso deve essere coerente con il Patto Formativo. 2.4 Colloqui con le famiglie I docenti hanno facoltà di richiedere la convocazione dei genitori per informarli degli aspetti didattici e comportamentali dei figli. Si prega, soprattutto in casi di delicati interventi inerenti il comportamento degli allievi, di operare tramite i servizi dell'ufficio di Presidenza. Le convocazioni dei genitori per problemi delicati quali: assenteismo, scarso profitto, educazione alla salute, consulto psicologico, ecc., funzionano meglio se sono inserite nel piano generale di comunicazioni scuola-famiglia, se sono concordate a livello di Consiglio di Classe e se la loro gestione, filtrata dal docente coordinatore di classe, è affidata all'ufficio di presidenza con la collaborazione dei docenti proponenti. Con riferimento alle problematiche che comportino l'utilizzo del consulto psicologico è necessario acquisire il consenso scritto dei genitori prima di far accedere l'allievo al servizio. In caso di mancato assenso dei genitori la presidenza valuterà l'opportunità di segnalare il caso ai servizi sociali. 2.5 Ritardi e permessi brevi del docente Per la richiesta di un permesso breve (da considerare sempre come ore intere) ciascun docente è tenuto a servirsi di un modulo che può essere ritirato alla reception. Tale modulo deve essere consegnato di persona all ufficio protocollo e della richiesta del permesso breve, il docente, è tenuto ad informare tempestivamente la vicepresidenza. Le ore di permesso fruite dovranno essere recuperate entro i due mesi successivi alla richiesta. In caso di necessità d'allontanamento dal servizio, per motivi di salute, deve essere tassativamente informato l'ufficio di presidenza. 2.6 Ferie - Permessi - Assenze Si rimanda a quanto stabilito dal CCNL e successive integrazioni, consultabile presso la segreteria amministrativa o sul sito del MIUR. 2.7 Modalità di trasmissione degli ordini di servizio Tutte le comunicazioni relative agli impegni di servizio e le informazioni di carattere generale saranno trasmesse mediante circolari pubblicate in apposito registro posto nella sala professori. È compito di ciascun docente controllare le circolari esposte dato che esse costituiscono la forma con cui sono veicolati gli ordini di servizio. 2.8 Modalità di trasmissione dei documenti di servizio da parte del docente Tutti i documenti di servizio (programmi, relazioni, verbali,documenti dei consigli di classe, ecc.) devono essere scritti al computer e posti negli appositi raccoglitori conservati negli armadi posti in vicepresidenza. 7

8 3. Funzione docente Non spetta alla presidenza definire quali siano gli obiettivi del docente sul piano formativo specifico e, più in generale, su quello educativo. Fra l'altro l'istituto sviluppa attività che devono portare, in pochi anni, dalla formazione di base alla possibilità di competere con successo sul mercato del lavoro. Per raggiungere gli stessi obiettivi, ci sono diversi "modelli" ugualmente validi: su questa realtà si fonda la libertà d'insegnamento che è il principale patrimonio e la principale responsabilità del docente. L'esempio sulla puntualità, sul rispetto delle regole, sulla correttezza relazionale sono parte integrante del modo con cui i docenti presidiano il loro magistero. 3.1 Vigilanza sugli allievi minorenni Il docente farà in modo di poter vigilare sugli allievi a lui affidati nel modo più pieno ed efficace. A tale scopo eviterà qualunque allontanamento dall'aula se non per motivi eccezionali e comunque con la consapevolezza che la responsabilità rimane la sua. In particolare è vietato allontanare dall'aula per motivi disciplinari fermo restando che ove l'allievo disturbi la lezione in modo inaccettabile può essere affidato al preside. Nella vigilanza sui minori rientra anche il massimo rispetto della persone che non devono essere mortificate con epiteti inaccettabili e che non devono "essere toccate" per nessun motivo. In caso di mancato rispetto di quanto sopra il preside quale tutore primario dei minorenni a lui affidati provvederà immediatamente ad inoltrare informativa agli organi competenti. 3.2 Gestione presenze, giustificazioni, ritardi e uscite degli allievi Le presenze, le giustificazioni, i ritardi e le uscite anticipate devono essere registrate accuratamente sui registri di classe. I docenti devono provvedere all appello degli alunni al loro ingresso in classe controllando altresì la conformità dei dati sul registro con le reali presenze durante l'intero periodo delle lezioni. Per maggior chiarezza si riporta anche in questa sezione quanto previsto dal regolamento d istituto in merito alla regolamentazione dei ritardi, assenze e uscite anticipate: Ritardi: 1. la prima ora di lezione non deve subire interruzioni. Gli studenti in ritardo sono ammessi solo per motivi legati ai mezzi di trasporto. 2. ogni studente può entrare alla seconda ora per un massimo di quattro volte ogni quadrimestre. 3. i minorenni, se accompagnati dai genitori, possono passare dalla Reception o dai collaboratori scolastici ed essere ammessi direttamente in classe. 4. se soli gli studenti minorenni in ritardo devono essere autorizzati dalla vicepreside o presentare, il giorno seguente, giustificazione del ritardo che sarà consegnata al docente della prima ora del giorno successivo. 5. di norma non si è ammessi oltre la fine della prima ora di lezione. 6. gli studenti maggiorenni dovranno essere sempre autorizzati dalla vicepresidenza Uscite anticipate: 1. l uscita anticipata è autorizzata solo in caso di seri ed accertati motivi 2. lo studente minorenne dovrà essere prelevato dal genitore o da persona delegata che sarà registrata presso gli uffici di segreteria 3. gli studenti maggiorenni dovranno sempre essere autorizzati dalla vicepresidenza 4. è consentito un massimo di quattro uscite autorizzate ogni quadrimestre 5. le motivazioni mediche dovranno essere accompagnate da certificazione Assenze: 1. Nel caso di assenza, il giorno del rientro, lo studente sarà ammesso in classe solo con giustificazione regolarmente firmata da un genitore o da chi ne fa le veci. 8

9 2. sono ammessi tre giorni di tolleranza 3. nel caso di assenza lunga cinque giorni, lo studente sarà ammesso solo dietro presentazione di certificato medico. 3.3 Disciplina degli allievi Si auspica che il docente sia in grado di instaurare un rapporto fiduciario con la classe tale da non richiedere mai interventi di tipo punitivo; in ogni caso il riferimento è il Regolamento d'applicazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti della scuola secondaria. Nei casi in cui il tipo di mancanza richieda provvedimenti diversi dal richiamo verbale, il docente deve immediatamente verbalizzare sul registro di classe i fatti accaduti. 3.4 Salvaguardia dei beni dello Stato Tutto il personale è tenuto ad aver cura dei beni e dei locali della scuola ed in particolare di quelli che utilizza durante l'attività lavorativa. I docenti devono essere in grado di riferire, a richiesta per ciascun giorno ed ora della loro attività, quali allievi hanno occupato le singole postazioni informatizzate. Inoltre i docenti devono pregare gli allievi di riferire qualunque anomalia dovessero riscontrare sulla postazione di lavoro loro assegnata meglio se all'inizio dell'attività. Gli assistenti tecnici o i docenti chiuderanno a chiave le aule all'uscita e le riapriranno al suono della campana della ripresa della lezione. L'accesso ad internet può avvenire soltanto con password personale e pertanto tutte le attività saranno tracciate. Per nessun motivo possono essere asportati beni dello stato se non con regolare bolla di alienazione o prestito d'uso. Parimenti non possono essere portate nella scuola attrezzature personali. In caso di danneggiamento degli arredi e dei computer verranno individuati tutti coloro che nella giornata hanno avuto accesso al locale e, in mancanza di precisa attribuzione del danno in base alla procedura di assegnazione del posto fisso sopra delineata, il danno verrà imputato in solido a tutti i presenti. 3.5 Igiene dei locali I docenti sono tenuti a controllare che l'aula loro assegnata sia mantenuta in condizioni di pulizia e decoro. L'applicazione del D.P.R. 303/56 attribuisce precise responsabilità in materia ai preposti. In caso di condizioni igieniche non accettabili all'ingresso in aula si deve immediatamente avvertire la presidenza che fornirà un altro locale, individuando nel frattempo le responsabilità dell'accaduto. Per le prime classi, per quanto possibile con le esigenze di orario, sarà disponibile generalmente sempre la stessa aula in modo da responsabilizzare maggiormente i giovani allievi. 3.6 Norme di sicurezza I docenti devono conoscere la Normativa di sicurezza relativa agli aspetti generali e a quelli specifici della loro attività. Devono istruire i giovani allievi in modo che anche da parte loro vi sia la massima attenzione a questi fondamentali aspetti culturali e normativi. Devono segnalare qualunque comportamento non conforme alla normativa e qualunque pericolo insito in installazioni, impianti, edifici, ecc. Si ricorda che le porte di sicurezza devono restare chiuse e usate soltanto in condizioni di emergenza. Il preside quale responsabile della materia segnalerà agli organi competenti qualunque evento difforme dalla normativa. Nei primi giorni di scuola si programmerà la prova di evacuazione dei locali in caso di incendio. Ai docenti sarà affidata la collaborazione per la migliore riuscita della prova. 3.7 Divieto di fumo Si ricorda a tutto il personale che ai sensi del DPCM 23 dicembre 2003, è vietato fumare nei luoghi pubblici. Pertanto in tutta la scuola, bagni inclusi, è vietato fumare. È vietato fumare davanti all'ingresso principale. A norma del D.P.R. 303/56 il Preside ha responsabilità penali in ordine alla salute dei lavoratori ed alle condizioni degli ambienti di lavoro. Gli allievi, com'è noto, sono equiparati a lavoratori dipendenti (D.P.R. 547/55, D.P.R. 303/56, D.L. 9

10 626/94) quindi analoga responsabilità ha il Preside sulla tutela della loro salute. S'invita tutto il personale a non contravvenire per nessun motivo alle leggi sopra citate e a adoperarsi affinché siano rispettate da tutti gli allievi. 3.8 Procedure in caso d'infortunio In caso d'infortuni degli allievi è obbligo del docente attivare tutti i soccorsi necessari, richiedendo immediatamente l'intervento dei collaboratori scolastici e della presidenza. Non è consentita la somministrazione di farmaci a chi non è abilitato all'esercizio della professione medica. Sarà cura del docente provvedere tempestivamente a redigere dettagliata relazione da consegnare in segreteria didattica per la denuncia all'inail e all'assicurazione. 3.9 Uso dei cellulari Il cellulare è ormai entrato nell'uso comune. I docenti devono educare ad un uso corretto. È escluso che, fatte le debite eccezioni, possa essere tenuto acceso in classe. Nessuna responsabilità può avere la scuola per i furti dei cellulari che sono frequentissimi fra i giovani Valutazione La normativa relativa alla valutazione e i recenti aggiornamenti della stessa attribuiscono a quest'attività fondamentale del docente un'importanza crescente sia per gli aspetti diagnostici e formativi relativi agli allievi, sia come strumento di programmazione del Consiglio di Classe e del Collegio Docenti. Inoltre la valutazione sommativa diventa lo strumento indispensabile per le varie certificazioni. Infine, attraverso i dati che dimostrano i progressi degli allievi, potranno articolarsi gli indicatori di merito per l'attività dei docenti. È pertanto indispensabile che i docenti, adeguino la loro attività valutativa ai dettami della normativa e alle indicazioni, approvate dal Collegio, che emergono dal Gruppo di studio sulla valutazione e a quelle concordate nelle riunioni per materie e nei Consigli di classe. Al Preside spetta l'incarico di vigilanza sulla puntuale applicazione della normativa. S'invitano perciò i docenti a riferire il loro lavoro valutativo all'insieme delle indicazioni Collegiali di cui sopra ma soprattutto alle norme vigenti. In particolare per quanto riguarda la numerosità delle verifiche, la loro distribuzione nel tempo e la trasparenza totale dei criteri applicati che dovranno essere adeguatamente illustrati agli allievi nella fase d'accoglienza d'inizio d'anno e nel Contratto Formativo. Ogni docente è tenuto ad illustrare ufficialmente alla classe il Contratto Formativo completo di tutte le indicazioni previste relativamente agli obiettivi da raggiungere nella disciplina d'insegnamento ed alle modalità di verifica del loro raggiungimento. Si sottolinea l'utilità di tutte le metodiche che possono portare ad allineare le valutazioni nell'ambito di classi parallele Vigilanza dell'ufficio di Presidenza Al dirigente scolastico competono una serie di attribuzioni volte a garantire il rispetto della normativa in particolare nei confronti degli allievi minorenni. Si ritiene che l'obiettivo di non compiere errori su questo fronte (o quantomeno di correggersi quando si sbaglia) sia veramente un prerequisito minimo. Vero è che il problema di educare i giovani alla legalità pone obiettivi ben più alti e difficili di quelli minimi, tuttavia è già qualcosa garantire gli obiettivi minimi che riguardano soprattutto la correttezza e la coerenza degli atti amministrativi, oltre alle modalità di relazione interpersonale. Dall'analisi dei ricorsi pervenuti in questi ultimi anni, soprattutto in caso di insuccessi scolastici, è purtroppo evidente che qualche docente questi obiettivi li ha trascurati coinvolgendo così la P.A. in azioni di responsabilità che devono essere assolutamente evitate. Chi non conoscesse in modo approfondito questi argomenti è invitato nel suo interesse a partecipare in modo che si abbiano riscontri positivi al piano di controllo e monitoraggio che verrà attuato durante l'anno scolastico Relazioni in istituto Dovrà innanzitutto essere garantito il rispetto della dignità della persona oltre che quella del lavoratore. Per tutte le comunicazioni inerenti il rapporto di lavoro (ad esclusione di quelle che prevedono 10

11 l attivazione della procedura disciplinare) ed il cui oggetto sarà comunicato preventivamente per le vie brevi, il personale della scuola verrà convocato dalla Presidenza e/o può richiedere un incontro. Gli accertamenti svolti dalla Presidenza, che potrebbero preludere alla individuazione di eventuali responsabilità disciplinari del personale, prevedono generalmente una preliminare richiesta di chiarimenti scritta. La richiesta di chiarimenti, come tale, non configura nessuna azione disciplinare. Il personale ha diritto all assistenza della RSU o di persona di propria fiducia. Le parti concordano sulla inaccettabilità di comportamenti, dichiarazioni, o altre manifestazioni dirette od indirette volte a screditare il lavoro dei singoli lavoratori/trici o di intere categorie del personale della scuola. Si ritiene importante per un corretto e proficuo lavoro in Istituto che tutte le questioni siano trattate nel dovuto rispetto della persona e della privacy. 4. Informazioni importanti 4.1 Dove cercare le informazioni Qualunque tipo di informazione può essere richiesta presso la reception negli orari indicati e nella sala docenti (in particolare per quanto riguarda l'orario delle lezioni e la comunicazione individuale di ogni docente relativa alla sostituzione dei colleghi assenti); 4.2 Consulenza dell'ufficio di Presidenza I collaboratori sono a disposizione del personale per qualunque necessità relativamente alla didattica, valutazione, rapporti con le famiglie, ecc. 4.3 Infortuni del personale docente In caso di infortunio personale il docente è tenuto a darne immediatamente notizia alla presidenza che provvederà ad attivare le procedure previste a seconda della gravità dello stesso. È inoltre necessario consegnare con sollecitudine la documentazione medica. Tutti i docenti sono coperti da assicurazione INAIL contro gli infortuni. 4.5 Assegnazioni sussidi per diritto allo studio agli allievi Gli allievi/famiglie, in condizioni economiche disagiate, possono richiedere un sussidio compilando l'apposito modello presso la segreteria didattica. 5. I servizi 5.1 Biblioteca (situata nella sala docenti) Croce, Carcere, Villa e Via Polveriera Gli archivi della biblioteca della scuola, possono essere consultati anche per eventuali prestiti. La biblioteca è aperta tutti i giorni (escluso il sabato) dalle ore 8.10 alle ore Anche i familiari possono usufruire del servizio. 5.2 Postazioni informatiche Nella sala docenti sono disponibili 3 postazioni informatiche. L accesso ai computer è consentito solo ai docenti che si saranno registrati 5.3 Fotocopiatrice a disposizione dei docenti Nell atrio principale è situata una fotocopiatrice a disposizione dei docenti per fotocopie di materiale di tipo didattico. E necessario rivolgersi al personale addetto Viale Adige 11

12 6. Privacy Il D.Lgs 30 giugno 2003, n 196 ha definito le nuove modalità di trattamento e protezione dei dati personali. L'informativa allegata fornisce tutti i riscontri previsti tutte le indicazioni per quanto riguarda le garanzie che devono essere fornite al personale e agli studenti circa la privacy dei dati sensibili e non sensibili che li riguardano. Decreto Legislativo n. 196/2003 Art. 7 - Diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti 1. L'interessato ha diritto di ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile. 2. L'interessato ha diritto di ottenere l'indicazione: a) dell'origine dei dati personali; b) delle finalità e modalità del trattamento; c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l'ausilio di strumenti elettronici; d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell'articolo 5, comma 2; e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello stato, di responsabili o incaricati. 3. L'interessato ha diritto di ottenere: a) l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l'integrazione dei dati; b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati; c) l'attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato. 4. L'interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte: a) per motivi legittimi al trattamento di dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta; b) al trattamento dei dati personali che lo riguardano ai fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale. Codice disciplinare Pubblicazione codice disciplinare L. 300/1970 art. 92 del CCNL/Scuola del 24/07/04 1. Nel rispetto del principio di gradualità e proporzionalità delle sanzioni, in relazione alla gravità della mancanza ed in conformità di quanto previsto dall'art. 55 del D.L.vo n. 165/2001, il tipo e l'entità di ciascuna delle sanzioni sono determinati in relazione ai seguenti criteri generali: a) intenzionalità del comportamento, grado di negligenza, imprudenza, e imperizia dimostrate, tenuto conto anche della prevedibilità dell'evento; b) rilevanza degli obblighi violati; 12

13 c) responsabilità connesse alla posizione di lavoro occupata dal dipendente; d) grado di danno o di pericolo causato all'amministrazione, agli utenti o a terzi ovvero al disservizio determinatosi; e) sussistenza di circostanze aggravanti o attenuanti, con particolare riguardo al comportamento del lavoratore, ai precedenti disciplinari nell'ambito del biennio previsto dalla legge, al comportamento verso gli utenti; f) al concorso nel fatto di più lavoratori in accordo tra loro. 2. La recidiva in mancanze già sanzionate nel biennio di riferimento comporta una sanzione di maggiore gravità tra quelle previste nell'ambito della medesima fattispecie. 3. Al dipendente responsabile di più mancanze compiute con unica azione od omissione o con più azioni od omissioni tra loro collegate ed accertate con un unico procedimento, è applicabile la sanzione prevista per la mancanza più grave se le suddette infrazioni sono punite con sanzioni di diversa gravità. 4. La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione si applica, graduando l'entità delle sanzioni in relazione ai criteri di cui al comma 1, per: a) inosservanza delle disposizioni di servizio, anche in tema di assenze per malattia, nonché dell'orario di lavoro; b)condotta non conforme a principi di correttezza verso i superiori o altri dipendenti o nei confronti dei genitori, degli alunni o del pubblico; c) negligenza nell'esecuzione dei compiti assegnati ovvero nella cura dei locali e dei beni mobili o strumenti affidati al dipendente o sui quali, in relazione alle sue responsabilità, debba espletare azione di vigilanza; d) inosservanza degli obblighi in materia di prevenzione degli infortuni e di sicurezza sul lavoro ove non ne sia derivato danno o disservizio; e) rifiuto di assoggettarsi a visite personali disposte a tutela del patrimonio dell'amministrazione, nel rispetto di quanto previsto dall'art. 6 della legge n. 300 del 1970; f) insufficiente rendimento, rispetto a carichi di lavoro e, comunque, nell'assolvimento dei compiti assegnati; g) violazione di doveri di comportamento non ricompresi specificatamente nelle lettere precedenti, da cui sia derivato disservizio ovvero danno o pericolo all'amministrazione, agli utenti o ai terzi. 5. L'importo delle ritenute per multa sarà introitato dal bilancio della scuola e destinato ad attività sociali a favore degli alunni. 6. La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni si applica, graduando l'entità della sanzione in relazione ai criteri di cui al comma 1, per: a) recidiva nelle mancanze previste dal comma 4 che abbiano comportato l'applicazione del massimo della multa; b) particolare gravità delle mancanze previste nel comma 4; c) assenza ingiustificata dal servizio fino a 10 giorni o arbitrario abbandono dello stesso; in tali ipotesi, l'entità della sanzione è determinata in relazione alla durata dell'assenza o dell'abbandono del servizio, al disservizio determinatosi, alla gravità della violazione dei doveri del dipendente, agli eventuali danni causati all'amministrazione, agli utenti o ai terzi; d) ingiustificato ritardo, fino a 10 giorni, a trasferirsi nella sede assegnata dai superiori; e) testimonianza falsa o reticente in procedimenti disciplinari o rifiuto della stessa; 13

14 f) comportamenti minacciosi, gravemente ingiuriosi, calunniosi o diffamatori nei confronti dei superiori, di altri dipendenti, dei genitori, degli alunni o dei terzi; g) alterchi con ricorso a vie di fatto negli ambienti di lavoro, anche con genitori, alunni o terzi; h) manifestazioni ingiuriose nei confronti dell'amministrazione, esulanti dal rispetto della libertà di pensiero, ai sensi dell'art. 1 della legge 300 del 1970; i) atti, comportamenti o molestie, anche di carattere sessuale, che siano lesivi della dignità della persona; j) violazione di doveri di comportamento non ricompresi specificatamente nelle lettere precedenti da cui sia, comunque, derivato grave danno all'amministrazione, ai genitori, agli alunni o a terzi. 7. La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso di applica per: a) recidiva plurima, almeno tre volte nell'anno, nelle mancanze previste nel comma 6, anche se di diversa natura, o recidiva, nel biennio, in una mancanza tra quelle previste nel medesimo comma, che abbia comportato l'applicazione della sanzione di dieci giorni di sospensione dal servizio e dalla retribuzione; b)occultamento, da parte del responsabile della custodia, del controllo o della vigilanza, di fatti e circostanze relativi ad illecito uso, manomissione, distrazione o sottrazione di somme o beni di pertinenza dell'amministrazione o ad essa affidati; c) rifiuto espresso del trasferimento disposto per motivate esigenze di servizio; d) assenza ingiustificata ed arbitraria dal servizio per un periodo superiore a dieci giorni consecutivi lavorativi; e) persistente insufficiente rendimento o fatti che dimostrino grave incapacità ad adempiere adeguatamente agli obblighi di servizio; f) condanna passata in giudicato per un delitto che, commesso fuori del servizio e non attinente in via diretta al rapporto di lavoro, non ne consenta la prosecuzione per la sua specifica gravità; g) violazione dei doveri di comportamento non ricompresi specificatamente nelle lettere precedenti di gravità tale, secondo i criteri di cui al comma 1, da non consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro. 8. La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso si applica per: a) terza recidiva nel biennio di: minacce, ingiurie gravi, calunnie o diffamazioni verso il pubblico o altri dipendenti; alterchi con vie di fatto negli ambienti di lavoro, anche con utenti; b) accertamento che l'impiego fu conseguito mediante la produzione di documenti falsi e, comunque, con mezzi fraudolenti; c) condanne passate in giudicato: 1. di cui art. 58 del D.lgs. 18 agosto 2000, n.267,nonchè per i reati di cui agli art. 316 e 316 bis del codice penale; 2. quando alla condanna consegua comunque l'interdizione perpetua dai pubblici uffici; 3. per i delitti indicati dall'art. 3, comma 1, della legge n. 97 del d) condanna passata in giudicato per un delitto commesso in servizio o fuori servizio che, pur non attenendo in via diretta al rapporto di lavoro, non ne consenta neanche provvisoriamente la prosecuzione per la sua specifica gravità; e) commissione in genere di fatti o atti dolosi, anche non consistenti in illeciti di rilevanza penale per i quali vi sia obbligo di denuncia, anche nei confronti di terzi, di gravità tale da non consentire la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto di lavoro. 14

15 10. Al codice disciplinare di cui al presente articolo deve essere data la massima pubblicità mediante affissione in luogo accessibile a tutti i dipendenti. Tale forma di pubblicità è tassativa e non può essere sostituita con altre. 15

16 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE RMIS04600D CIVITAVECCHIA REGOLAMENTO D ISTITUTO Art. 1 Vigilanza degli alunni I docenti della prima ora sono tenuti alla vigilanza dal suono della prima campana, che consente l accesso nelle classi. Al cambio dell ora, il passaggio del docente da una classe all altra deve avvenire con la massima celerità, mentre gli studenti sono tenuti a restare nelle loro aule. Gli alunni che per qualsiasi motivo, durante le ore di lezione, circolano per le classi devono essere in possesso di autorizzazione scritta della Presidenza. Le classi che devono recarsi nei laboratori, in palestra, in aule multimediali o in spazi diversi dalle classi, dovranno essere prelevate e riaccompagnate dal docente della disciplina interessata, rispettivamente all inizio e alla fine dell ora di lezione. Durante l intervallo gli studenti potranno uscire dalle aule, recarsi nel cortile ed usufruire dei punti di ristoro interni alla scuola. I docenti in servizio nell ora che precede l intervallo sono tenuti a rimanere nei locali della scuola fino al termine dell intervallo stesso, per garantire la sicurezza degli alunni. Al termine della ricreazione, alunni e docenti devono assicurare la loro presenza in classe. Durante l intervallo i Collaboratori scolastici garantiranno la sorveglianza degli ingressi e dei cortili che circondano l Istituto. I docenti dell ultima ora sono tenuti a rimanere nell aula fino all uscita di tutti gli alunni. Art. 2 Comportamento degli alunni Gli alunni sono tenuti a: presentarsi alle lezioni con idoneo abbigliamento e adeguata cura della persona, in considerazione dell ambiente e della serietà della scuola; avere un atteggiamento civile e corretto, di reciproco rispetto; attendere il docente in classe all inizio e durante il cambio dell ora; seguire le lezioni con attenzione e svolgere i compiti assegnati; lasciare l aula in ordine e gettare i rifiuti negli appositi contenitori; avere cura degli arredi e delle attrezzature scolastiche; tenere spento il cellulare durante le ore di lezione; non utilizzare lettori MP3, Play Station, video telefonini; rispettare l orario d ingresso; non fumare all interno della scuola (in base all art. 1 legge 11/11/75, n.584). I fumatori maggiorenni potranno fumare, limitatamente alla pausa della ricreazione, soltanto nel cortile della scuola; chiedere di uscire dalle classi durante le ore di lezione, per accedere ai servizi igienici, soltanto per seri motivi e, comunque, non più di un alunno per classe. 16

17 Art. 3 Contatti con le famiglie Gli alunni potranno comunicare con le loro famiglie, eccezionalmente e per seri motivi, solo fuori dall orario di lezione e attraverso il telefono della scuola. L uso del cellulare è comunque vietato all interno dell Istituto. Art. 4 Uso dei distributori automatici L uso dei distributori automatici è consentito soltanto durante l intervallo. E comunque vietato il consumo di cibi e bevande nelle aule, nei laboratori e nella palestra. Art. 5 Convocazione e svolgimento delle assemblee di classe degli studenti, dei genitori e del Consiglio d Istituto Per la comunicazione e lo svolgimento delle assemblee di classe degli studenti e dei genitori e del Consiglio d Istituto, si fa riferimento alle norme dei decreti delegati. L assistenza durante l assemblea di classe è affidata al docente in orario. In caso di irregolare svolgimento, il Preside, o un suo delegato, o il docente dell ora, possono sospendere immediatamente l assemblea. In particolare, le assemblee di classe degli alunni vanno richieste alla Presidenza per iscritto, di norma tre giorni prima, con la firma di assenso dei docenti interessati. Di quanto discusso è obbligatorio redigere il verbale da consegnare in Presidenza. Art. 6 Regolamento palestra Gli alunni che frequentano la palestra sono tenuti a: avere un abbigliamento idoneo all attività sportiva; evitare di mangiare e fumare in palestra e negli spogliatoi. I docenti referenti, all inizio della lezione di ed. fisica, apriranno gli spogliatoi e ne controlleranno l integrità alla fine della lezione. Gli alunni che non parteciperanno alle attività pratiche saranno comunque tenuti a rimanere all interno della palestra. L uso degli spazi e delle attrezzature deve essere autorizzato dai docenti referenti. Gli alunni sono responsabili del materiale loro assegnato e degli spazi in cui si svolge la lezione. 17

18 Art. 7 Laboratorio di modellistica Durante le ore di attività in laboratorio ci si deve attenere ad un comportamento civile ed educato, evitando disordine e lavorando con attenzione e pulizia. Per nessun motivo all interno del laboratorio possono sostare alunni non appartenenti alle classi. Astenersi dall invitare altri allievi; in caso contrario, saranno applicate sanzioni e multe. Gli zaini e le giacche vanno riposti nell apposito appendiabiti e non sui banchi, causa eventuale penalizzazione. Munirsi di attrezzatura personale da portare ad ogni lezione: camice bianco, squadrette e riga, varie matite, compasso, gomma, temperino, archetto, tagliabalsa, pennelli, curvilinee flessibile. Ogni alunno deve possedere una cartellina contenente i lavori grafici da conservare nell apposita cassettiera dell aula. Gli scarti di materiale e le cartacce vanno gettati nell apposito cestino, causa penalizzazione. I manufatti in lavorazione durante l anno scolastico, vanno riposti con ordine e pulizia negli appositi scaffali assegnati a ciascuna classe. Ogni attrezzo, materiale o macchinario fisso e mobile del laboratorio è stato riposto con un criterio che ne permette un comodo uso e un facile reperimento. Attenersi a tale ordine, causa penalizzazione. Gli alunni possono prelevare attrezzi, macchinari e materiali autonomamente ma con l obbligo di ricollocarli esattamente al loro posto almeno dieci minuti prima della fine della lezione. Chi lascia disordine verrà penalizzato nel giudizio, nel voto di condotta e con eventuale multa. Non utilizzare mai i macchinari senza la guida dell insegnante e l assistenza del tecnico.indossare obbligatoriamente mascherina e occhiali per utilizzare i macchinari che lo richiedano necessario. Utilizzare le macchine con molta attenzione, non guastare e non rompere nulla. In caso contrario, sarà il singolo alunno, o l intera classe per lui, a pagare i danni. Utilizzare gli attrezzi nel modo adeguato e senza danneggiarli, pena l acquisto degli stessi. Usare i materiali con criterio e parsimonia evitando gli sprechi. Agli alunni è consentito di uscire dall aula per 5 min. per recarsi in bagno, oppure per la ricreazione. E vietato sostare fuori dall aula o per i corridoi dell edificio, causa penalità nel voto di condotta o eventuale multa. E assolutamente vietato fumare in aula e nei locali della scuola; un servizio di vigilanza provvederà a multare i trasgressori. 18

19 Art. 8 Laboratorio trattamento testi Gli studenti che utilizzano il laboratorio devono: entrare nei laboratori solo se accompagnati dall insegnante; lasciare caschi e zaini fuori dei laboratori; tenere spenti i cellulari, che devono essere depositati sulla cattedra; evitare di introdurre bevande e merendine; utilizzare i computer senza danneggiarli con segni o scritte; evitare di toccare o manomettere cavi, prese e spine; in caso di anomalie nel funzionamento dei p.c. e/o di altri dispositivi, gli alunni dovranno avvisare immediatamente il professore o l assistente tecnico; in caso di pericolo (scintille, corto circuito, ecc.), allontanarsi dalla postazione ed avvisare sempre il professore o l assistente tecnico; spegnere i p.c. al termine della lezione, utilizzando la procedura: Avvio Chiudi sessione Arresta il sistema. Art. 9 regolamento relativo al servizio di ricevimento gli alunni devono presentarsi in orario per assolvere le mansioni assegnate loro; devono avvertire il giorno prima anche telefonicamente gli assistenti tecnici di reparto nel caso d impossibilita di assolvere le mansioni previste nei turni settimanali; devono presentarsi in servizio con la divisa completa e con le calzature adatte; durante lo svolgimento del servizio e vietato portare piu di un paio di orecchini per le allieve ed e severamente vietato portare pearcing vari; gli allievi di sesso maschile non devono portare gli orecchini; devono curare particolarmente l igiene e la pulizia della persona e degli abiti; devono ascoltare ed eseguire i compiti assegnati dagli assistenti tecnici di ricevimento; per nessuna ragione senza autorizzazione si puo lasciare il reparto durante il servizio; gli alunni non sono autorizzati a svolgere il servizio nei giorni dei compiti in classe o quando gli insegnanti delle ore intaccate dalla turnazione hanno l esigenza di interrogare; Art. 10 Regolamentazione ritardi, assenze, uscite anticipate e uscite didattiche: Ritardi: 1. la prima ora di lezione non deve subire interruzioni. Gli studenti in ritardo sono ammessi solo per motivi legati ai mezzi di trasporto. 2. ogni studente può entrare alla seconda ora per un massimo di quattro volte ogni quadrimestre. 3. i minorenni, se accompagnati dai genitori, possono passare dalla Reception o dai collaboratori scolastici ed essere ammessi direttamente in classe. 4. se soli gli studenti minorenni in ritardo devono essere autorizzati dalla vicepreside o presentare, il giorno seguente, giustificazione del ritardo che sarà consegnata al docente della prima ora del giorno successivo. 5. di norma non si è ammessi oltre la fine della prima ora di lezione. 6. gli studenti maggiorenni dovranno essere sempre autorizzati dalla vicepresidenza 19

20 Uscite anticipate: 1. l uscita anticipata è autorizzata solo in caso di seri ed accertati motivi 2. lo studente minorenne dovrà essere prelevato dal genitore o da persona delegata che sarà registrata presso gli uffici di segreteria, con autorizzazione della vicepresidenza 3. gli studenti maggiorenni dovranno sempre essere autorizzati dalla vicepresidenza 4. è consentito un massimo di quattro uscite autorizzate ogni quadrimestre 5. le motivazioni mediche dovranno essere accompagnate da certificazione Assenze: 1. Nel caso di assenza, il giorno del rientro, lo studente sarà ammesso in classe solo con giustificazione regolarmente firmata da un genitore o da chi ne fa le veci. 2. sono ammessi tre giorni di tolleranza 3. nel caso di assenza lunga cinque giorni, lo studente sarà ammesso solo dietro presentazione di certificato medico. Uscite didattiche: 1. prima di ogni lezione itinerante o visita guidata sarà richiesta, attraverso appositi moduli, autorizzazione scritta da parte dei genitori 2. si prevede un contributo da definire per la copertura delle spese di viaggio e di ingresso nei musei PATTO FORMATIVO E DI CORRESPONSABILITA EDUCATIVA Il patto formativo d istituto è uno strumento finalizzato ad esplicitare i comportamenti che alunni, genitori ed insegnanti si impegnano a realizzare nei loro rapporti. Le indicazioni in esso contenute sono volutamente generali per lasciare la possibilità che in ogni consiglio di classe ci sia spazio per una applicazione costruita sul gruppo classe: non si è voluto limitare la libertà d insegnamento o il diritto di partecipazione alla vita scolastica di genitori e alunni. Il patto nasce proprio con l intento di stimolare la formulazione, nelle classi, di possibilità e proposte che possano contribuire concretamente alla programmazione educativa e didattica. Come nella sua formulazione d istituto è stato frutto di una serena contrattazione, così nelle classi dovrà essere il risultato di una reciproca condivisione d intenti. Lo spirito con cui è stato redatto è bene espresso da un comma dell art. 1 dello Statuto degli studenti e delle studentesse : La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. Ciò che il patto contiene sicuramente non rappresenta una novità per coloro che lavorano o usufruiscono della nostra scuola: sono ricordati atteggiamenti e obblighi che molti alunni, docenti e genitori già attuano nella quotidiana vita scolastica Averli esplicitati però è un mezzo per avere una maggior trasparenza e per essere più consapevoli del reciproco impegno che lega tutte le componenti della vita scolastica. Inoltre è segno della disponibilità e collaborazione indispensabili perché la fatica dell educare e dell apprendere giunga a buon esito. 20

21 PATTO FORMATIVO DOCENTI STUDENTI GENITORI I docenti si assumono i seguenti obblighi: La trasparenza nei criteri di valutazione indicando le griglie di valutazione proprie del percorso di apprendimento delle discipline impartite. La chiarezza nei percorsi didattici da intraprendere evidenziando gli obiettivi e i contenuti da apprendere nei moduli didattici. Il rispetto delle consegne dei compiti nei tempi da tre a sette giorni. L utilizzo di strategie di rinforzo laddove vengano evidenziate carenze di base che impediscano l acquisizione dei contenuti disciplinari. La condivisione con la componente studentesca delle programmazioni. Gli studenti si assumono i seguenti obblighi: Sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. Sono tenuti ad avere nei confronti del capo d istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi Sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi che regolano la comunità scolastica. Sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento d istituto. Sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari, e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Condividono le responsabilità di rendere l ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola I genitori si assumono le responsabilità in educando garantendo: La condivisione delle regole. La partecipazione attiva alla comunità scolastica. Assicurano il rispetto dell orario delle lezioni. Assicurano la vigilanza sulle frequenze dei propri figli alle lezioni. Collaborano sulla realizzazione del percorso formativo. Assicurano la riparazione del danno qualora arrecato al patrimonio scolastico. 21

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4 ISTITUTO COMPRENSIVO V. BRANCATI Via Tafuri 96018 PACHINO (SR) - Tel. / Fax 0931/ 846101 4 ISTITUTO COMPRENSIVO V. BRANCATI Via Tafuri 96018 PACHINO (SR) - Tel. / Fax 0931/ 846101 Circ int. A tutto il personale Oggetto: Codice disciplinare (Art. 92 del CCNL, in S.O. n. 135 alla G.U. n. 188

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