REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA

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1 Deliberazione n 252/2009 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA composta dai magistrati: Dott. Martino COLELLA Presidente Dott. Giuseppe GINESTRA Consigliere Prof. Dott. Vittorio CIRO CANDIANO Consigliere Dr.ssa Anna BOMBINO Consigliere Prof. Avv. Quirino LORELLI, Consigliere relatore Dott. Natale LONGO Primo Referendario nell adunanza del 27 aprile 2009 Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214; Vista la legge 21 marzo 1953, n.161; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20; Vista la deliberazione delle Sezioni riunite della Corte dei conti n. 14/2000 del 16 giugno 2000 che approva il regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, modificata con la deliberazione della Sezioni riunite n. 2 del 3 luglio 2003; Vista la legge 5 giugno 2003, n. 131; Visto il Testo Unico sull ordinamento degli enti locali, approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000, n.267; Visto l art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006); Vista la deliberazione n. 11/AUT/06, resa il 7 luglio 2006 dalla Sezione Autonomie della Corte dei Conti, con la quale è stata completata la prima attuazione del citato art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, limitatamente agli organi degli enti locali delle Regioni a statuto ordinario; Vista la deliberazione n. 9/Aut/2008 con cui la Sezione delle Autonomie ha approvato le linee guida e i relativi questionari per la predisposizione della relazione degli organi di controllo sul Rendiconto della gestione 2007 degli Enti Locali; Vista l ordinanza n. 13/2009 con la quale il Presidente della Sezione regionale di controllo ha convocato la stessa per l adunanza odierna; Udito il relatore, Consigliere Quirino Lorelli 1

2 F A T T O Con nota del , la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti richiedeva all organo di revisione del Comune di CROPALATI di trasmettere il modello di questionario approvato dalla Sezione autonomie della Corte dei conti, relativo ai rendiconti per l anno In data perveniva alla Sezione di controllo il modello di questionario compilato a firma del organo di revisione. Con nota del , indirizzata al Sindaco ed all organo di revisione, il Magistrato istruttore contestava all amministrazione alcuni aspetti relativi ai dati contenuti nel questionario. Il revisore dei conti inoltrava alla Corte una nota pervenuta in data nella quale vengono forniti chiarimenti e ragguagli in ordine al contenuto del questionario ed alle contestazioni nella nota del Magistrato istruttore. Con nota n 26 del il Magistrato ha richiesto al Presidente della Sezione di deferire la questione alla Sezione del controllo per l adozione di una pronuncia ai sensi dell art.1, comma 168 della Legge 23 dicembre 2005, n.266 al fine di consentire le necessarie azioni correttive. D I R I T T O Nel caso del Comune che ci occupa, questa Corte, pur prendendo atto dei ragguagli forniti, ritiene opportuno formulare raccomandazioni e segnalazioni al Consiglio Comunale, permanendo ragioni di criticità in ordine ai seguenti aspetti: 1) Anticipazioni di tesoreria L Ente ha fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria nel corso del 2007 per finanziare spese correnti, con a chiusura di esercizio, di uno scoperto pari ad ,55. Rileva questa Corte la criticità dovuta a tale operazione di indebitamento. Infatti, anche se non rientrante formalmente nel calcolo tali operazioni sono delle vere e proprie forme di indebitamento. La mancata estinzione dell anticipazione di tesoreria sostanzia una inusuale forma di indebitamento permanente e non può che destare perplessità, in quanto l anticipazione di cassa dovrebbe normalmente essere estinta nello stesso esercizio in cui vi si è fatto ricorso. L assenza di liquidità deve costituire un fenomeno eccezionale e temporaneo, prodotto da momentanee esigenze. Un realistico equilibrio di bilancio, scaturente da attendibili e veritiere appostazioni contabili, non può produrre una cronica deficienza di liquidità. Il ricorso alle anticipazioni, unito al mancato rimborso integrale delle disponibilità alla fine dell esercizio finanziario, può denotare una carenza di liquidità da sottoporre ad attenta valutazione tesa alla verifica dell esistenza di squilibri di cassa. Si ritiene che riscossioni correnti (in conto competenza e in conto residui) inferiori alla somma dei pagamenti correnti totali e dei rimborsi della quota capitale dei mutui e prestiti in scadenza possano incidere negativamente sugli equilibri di bilancio. 2

3 2) Contributo per permesso di costruire Dai dati trasmessi si rileva che l Ente ha proceduto all accertamento delle entrate non sulla base degli effettivi introiti secondo le indicazioni del Principio contabile n. 2 del 2004 pag. 75/76. (cfr Parere n. 1/2004 Sezione Lombardia); risulta infatti, al 31/12/2007 un totale residuo di Euro ,34. 3) Recupero evasione tributaria Dai dati trasmessi si rileva che per gli anni dal 2005 al 2007 non sono state effettuate riscossioni per tale tipo di entrata, a fronte di accertamenti identici per i tre anni in questione e pari ad per ogni singolo anno. Ciò denota una scarsa incisività dell Ente al recupero dell evasione tributaria in riferimento anche all elevato volume di residui attivi del titolo I II e III provenienti anche da anni 2002 e precedenti. L organo di revisione ha precisato che l Ente starebbe procedendo annualmente all accertamento relativo alle violazioni ICI e al 31/12/2007 era stato incassato quanto definitivamente accertato fino all anno 2004, per l anno 2005 restava il residuo accertato e non ancora incassato di Euro 1.644,50 e gli accertamenti per gli anni 2006 e 2007 restavano interamente da incassare per un residuo totale di Euro ,50. Per quanto riguarda il volume dei residui attivi dei titoli I, II e III si starebbe procedendo al graduale recupero delle altre entrate tributarie ed extratributarie, con particolare riguardo ai servizi RR.SS UU. e idrico-fognario. 4) Gestione dei residui Dai dati comunicati risulta che: a) si rileva una scarsa percentuale di riscossione in conto residui per gli anni dal 2005 al 2007 (indice di smaltimento residui). In particolare, per quanto riguarda i Titoli I, II e III, complessivamente considerati negli anni dal 2005 al 2007, si riscontra una percentuale di riscossione pari, in media, al 73,92%, rispetto ai residui anni precedenti e, per quanto riguarda il solo 2007 una percentuale di riscossione pari al 73,94% circa. Per quanto riguarda i residui attivi dei Titoli IV e V complessivamente considerati, la percentuale di riscossione media nei tre anni è del 10%, mentre quella relativa al 2007 è appena dell 11% circa. b) Il totale dei residui attivi pari ad , supera di gran lunga il totale degli accertamenti di competenza, pari a circa. c) Oltre dei residui attivi sono relativi al 2002 e precedenti (55% del totale al ). d) Per quanto riguarda i residui attivi dei Titoli IV e V, anche questi risalenti nel tempo, oltre il 75% del totale al proviene dal 2002 e precedenti. e) Relativamente ai residui relativi ad opere pubbliche e progetti remoti mai finanziati o in parte finanziati, l amministrazione avrebbe dovuto comunicare alla Corte l elenco delle opere inserite nel Piano Triennale da oltre 3 anni, indicando la 3

4 fonte di finanziamento e la relativa causale giuridica di bilancio di queste ultime (es. decreto di concessione, contratto di mutuo, capitolo di bilancio di altra amministrazione ecc). 5) Debiti Al 31/12/2007 il comune ha maturato debiti nei confronti della Regione Commissario Delegato per l emergenza ambientale: per servizio N.U. anni 2006 e 2007 per Euro ,78 (somma conservata nel residuo passivo al cap. 1590) e per servizio idrico la somma di Euro ,32 relativa al periodo 01/01-31/10/2004 (somma conservata nei residui passivi al cap e al cap. 1466) Il Comune risulta debitore nei confronti della Regione Calabria per somministrazione di acqua per uso idropotabile come risulta dalla delibera della Giunta Regionale n. 495 del (BURC n. 17 del ), per L organo di revisione precisa che nel corso dell esercizio 2008 si sarebbe provveduto al pagamento di Euro ,00 in favore della regione Calabria per rimborso spese gestione acquedotto a saldo di quanto dovuto fino al 2003, e, al pagamento di Euro ,51 in favore del Commissario Delegato per R.S.U. a saldo di quanto dovuto fino al 31/12/ ) Organismi Partecipati Il comune di Cropalati possiede: 1) 1409 azioni del valore nominale di euro 5,16 della Società mista SIBARITIDE S.p.A Servizi e Gestione Ambientale, pari allo 0,434%. 2) 16 azioni del valore nominale di lire (euro 258,23) della società mista Sila Sviluppo Agenzia permanente per l occupazione e lo sviluppo della Sila società consortile a r.l., pari al 2,667%. L Ente non ha proceduto a deliberare in merito al rispetto delle finalità istituzionali da parte delle società. art. 3, comma 27 e seguenti della legge finanziaria 2008 (L. 244/2007); inoltre non ha verificato il rispetto dell art. 1, commi 725, 726, 727 e 728 della legge Finanziaria 2007, sulla entità massima dei compensi agli amministratori di società partecipate in via diretta o indiretta. 7) Spese per il personale Dai dati trasmessi si evince il mancato rispetto dell art1, commi della legge finanziaria per il 2006 (legge 266/2005) che prevedeva la riduzione dell 1% delle spese del personale rispetto al Risulta infatti un aumento della spesa del personale nel 2006 rispetto al ) Verifiche sul conto del patrimonio Il conto del patrimonio non rappresenta compiutamente la situazione patrimoniale e finanziaria dell Ente ai sensi dell art. 230 del TUEL. L Ente non è dotato di inventario aggiornato. L ultimo aggiornamento risale al 2001, né risultano conteggiate le immobilizzazioni finanziarie. 4

5 Al riguardo va ricordato che tutti gli enti locali sono obbligati a rendicontare gli elementi patrimoniali attivi e passivi presenti al 31 dicembre di ogni anno nell ente ed inoltre l art. 233 del T.U.E.L. obbliga tutti gli agenti contabili interni degli enti locali, senza esclusione alcuna, di rendere il conto relativo alla propria gestione davanti alla Giunta Municipale dell Ente o davanti al Responsabile designato secondo il Regolamento di Contabilità approvato. Va precisato che la tenuta regolare e corretta degli inventari è il presupposto formativo del modello n.20 (D.P.R. 194/96 Conto del Patrimonio) che è un allegato obbligatorio del conto consuntivo dell ente seguendo le indicazioni contenute nell art.230 del T.U.E.L. Inoltre i dipendenti che hanno ricevuto la qualifica di agenti consegnatari dei beni mobili ed immobili dell ente avrebbero dovuto presentare (entro il 28 febbraio) la copia degli inventari aggiornata al 31 dicembre, relativa a tutti i beni descritti con la debita attenzione, in quanto questi possono sempre essere richiesti in modo dettagliato anche dalla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei conti. Nel caso di specie tale essenziale adempimento non è stato effettuato dal responsabile interno del Comune, né risulta che il revisore si sia adoperato per ottenere, nei tempi debiti, l osservanza dell obbligo de quo. Il patrimonio netto subisce una variazione negativa rispetto al per Non risulta comunicata nel dettaglio la consistenza dei conferimenti. I debiti di finanziamento riportati per non trovano riscontro al punto 4 del questionario dove risulta un totale indebitamento per Per questi motivi LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA D E L I B E R A 1) L Ente dovrà limitare il ricorso alle anticipazioni di tesoreria; 2) Il Comune dovrà adoperarsi per aumentare la percentuale di riscossione in conto residui sugli accertamenti effettuati relativamente al contributo per permesso di costruire e al recupero dell evasione tributaria, comunicando a questa Corte le misure consequenziali che riterrà di adottare all esito della presente deliberazione; 3) L Ente adotterà un riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi; 4) L Ente dovrà effettuare una ricognizione dei propri debiti e darne tempestiva comunicazione a questa Corte; 5) L Ente effettuerà una ricognizione degli organismi partecipati ed attuerà la normativa non ancora attuata; 6) Non è stato del tutto adempiuto l obbligo di riduzione delle spese per il personale, in relazione alle quali si raccomanda una attenta osservazione; 5

6 7) Il Comune effettuerà una verifica sulle criticità riscontrate nel conto del patrimonio e provvederà ad aggiornare il proprio inventario. O R D I N A L invio della presente al Sindaco ed al Consiglio Comunale di Cropalati. Il Relatore Il Presidente F.to Quirino Lorelli F.to Martino Colella Depositata in Segreteria il Il Direttore della Segreteria F.to (Antonio LEONE) 6