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1 I siti LTER Ecosistemi Lacustri della Sardegna B.M. Padedda, A. Lugliè, S. Pulina, M.A. Mariani, P. Buscarinu, T. Virdis, N. Sechi Sigla: IT A Persona di contatto: B. M. Padedda, Dip. di Scienze Botaniche, Ecologiche e Geologiche, Univ. di Sassari, bmpadedda@uniss.it Il sito, incluso nella rete LTER-Italia dalla sua costituzione, è composto da sei laghi artificiali (Bidighinzu, Cedrino, Cuga, Monte Lerno-Pattada, Temo, Sos Canales, Fig. 12.1) localizzati nella parte centro-settentrionale dell isola e oggetto di studio da oltre trent anni. E attualmente gestito in collaborazione con l Ente Acque della Sardegna (En.A.S.). Per i laghi Cedrino, Cuga e Monte Lerno, la raccolta dei dati è iniziata pochi anni dopo il loro primo invaso, permettendo di seguirne l evoluzione. Le attività di ricerca sono orientate principalmente allo studio dello stato trofico e dell ecologia del fitoplancton in relazione alle attività antropiche nei bacini imbriferi, ai diversi approcci gestionali, ai possibili disturbi su scala locale e globale. Sin dal 2006, in tutti e sei i laghi, è presente un Sistema Remoto di Monitoraggio in Tempo Reale, gestito dall En.A.S., che consente di ottenere dati lungo il profilo verticale per diverse variabili di base (temperatura, ph, conducibilità, ossigeno disciolto e clorofilla a). Fig I laghi del sito LTER Ecosistemi Lacustri della Sardegna.

2 144 La rete LTER italiana Lago Bidighinzu Sigla: IT A Status di protezione: nessuno Persona di riferimento: B. M. Padedda, Dipartimento di Scienze Botaniche, Ecologiche e Geologiche, Univ. di Sassari Enti coinvolti: En.A.S. - Ente Acque della Sardegna Fig Lago Bidighinzu. Lago Bidighinzu Lat. 40,5561 Lon. 8,6612 Area bacino imbrifero 52 km 2 Area lago 1,5 km 2 Volume lago m 3 Livello medio 318 m s.l.m. Profondità media 7,3 m Perimetro 10,8 km Altezza diga 40,2 m Il Lago Bidighinzu (Fig ) si trova nella Sardegna nordoccidentale, nel territorio dei comuni di Thiesi e Bessude (Sassari), ed è stato invasato nel Le sue acque sono destinate esclusivamente all uso potabile. L acqua di afflusso dal bacino imbrifero non è sufficiente a coprire i fabbisogni cui il lago è destinato, per cui vengono addotti volumi variabili dal contiguo bacino del Coghinas e dal Lago Temo. La raccolta dei dati è iniziata nel 1978, è tuttora in corso, e riguarda principalmente le variabili limnologiche di base e quelle relative allo studio dello stato trofico, dell ecologia del fitoplancton e dello sviluppo di specie tossiche di Cyanophyceae. Il L. Bidighinzu sin dalle sue origini ha evidenziato gravi problematiche di tipo ecologico, legate all elevato stato trofico. Per ovviare a ciò e poter disporre di una risorsa utilizzabile per la potabilizzazione, nel tempo sono stati realizzati diversi interventi, orientati ad arginare gli effetti e non a risolvere le cause del problema. Tra questi si ricorda l uso di sostanze alghicide (solfato di rame) già nel 1965 che, in realtà, esacerbò il problema, provocando la putrefazione ed il deposito sul fondo del lago del materiale, alterando ulteriormente le caratteristiche organolettiche dell acqua; l installazione di un sistema di microfiltri in ingresso all impianto di potabilizzazione; la realizzazione di un im-

3 I siti LTER 145 pianto d insufflazione d aria, che avrebbe dovuto garantire l ossigenazione ipolimnica ma che, il più delle volte, interferì con la stratificazione del lago, aumentando il ricircolo dei nutrienti in colonna; la realizzazione nel 1987 di un by-pass che avrebbe dovuto far confluire a valle del lago i reflui ritenuti eutrofizzanti (Lugliè et al., 2001). La causa fondamentale della forte eutrofia del lago è infatti l apporto di nutrienti dal bacino imbrifero. Fig Clorofilla a e fosforo totale nel Lago Bidighinzu. Tutte le indagini condotte a partire dal 1978, hanno evidenziato questa condizione, con oscillazioni interannuali abbastanza significative. Le concentrazioni estive di clorofilla a e di fosforo totale hanno evidenziato una tendenza alla riduzione nell ultimo decennio, pur mantenendosi su livelli tipici dell eutrofia (Fig ) Lago Cedrino Sigla: IT A Persona di riferimento: B. M. Padedda, Dip. di Scienze Botaniche, Ecologiche e Geologiche, Univ. di Sassari Enti coinvolti: En.A.S. - Ente Acque della Sardegna Il Lago Cedrino (Fig ) è stato ottenuto per sbarramento del Fiume Cedrino con una diga costruita nel Il lago, situato nella

4 146 La rete LTER italiana Sardegna centro orientale, nel comune di Dorgali (Nuoro), presenta una forma dendritica e si estende per circa 8,5 km nel vecchio letto del Fiume Cedrino (principale affluente) e per circa 2,4 km lungo il Fiume Flumineddu. L uso dell acqua è multiplo (potabile, irriguo, elettrico e laminazione). La raccolta dei dati è iniziata nel 1994 ed è tuttora in corso. Fig Lago Cedrino. Lago Cedrino Lat. 40,5561 Lon. 8,6612 Area bacino imbrifero 631 km 2 Area lago 1,1 km 2 Volume lago m 3 Livello medio 103 m s.l.m. Profondità media 26,5 m Perimetro 22,7 km Altezza diga 73,7 m Fig Dinamica della clorofilla a e del fosforo totale (sopra) e della composizione in classi del fitoplancton (sotto) del Lago Cedrino. Sin dai primi anni d invaso, il lago ha mostrato condizioni qualitative ambientali problematiche, per l eccessiva disponibilità di nutrienti. Tutt oggi, tale valutazione trova riscontro nell abbondanza e nella

5 I siti LTER 147 struttura dei popolamenti fitoplanctonici. Negli anni, il fitoplancton è diventato progressivamente dominato da Cyanophyceae (Fig ), con affermazioni di specie potenzialmente tossiche (Messineo et al., 2009). Nel 2003, accanto alle specie tipiche dei laghi eutrofici, è stata rilevata Cylindrospermopsis raciborskii (Woloszinska) Seenayya and Subba Raju, una specie tropicale potenzialmente tossica in rapida e- spansione nelle regioni temperate (Manti et al., 2005) Lago Cuga Sigla: IT A Persona di riferimento: B. M. Padedda, Dip. di Scienze Botaniche, Ecologiche e Geologiche, Univ. di Sassari Enti coinvolti: En.A.S. - Ente Acque della Sardegna Fig Lago Cuga Lago Cuga Lat. 40,5561 Lon. 8,45198 Area bacino imbrifero 58 km 2 Area lago 3,1 km 2 Volume lago m 3 Livello medio 114 m s.l.m. Profondità media 11,3 m Perimetro 13,2 km Altezza diga 45,4 m Il Lago Cuga, nel comune di Uri (Sassari), è stato ottenuto per sbarramento del rio omonimo ed il primo invaso risale al Le acque drenate dal bacino imbrifero sono insufficienti per portare al massimo riempimento il lago e per soddisfare le utenze (per lo più agricoltura e potabilizzazione). La maggiore richiesta rispetto al deflusso medio annuo è soddisfatta grazie ai volumi d acqua che vengono trasferiti dal Lago Temo, attraverso una condotta. La raccolta dei dati è iniziata nel 1978 ed è tuttora in corso. Tra il 1980 ed il 1981 è stata svolta la prima indagine che ha permesso di verificarne l effettiva eutrofizzazione (Sechi, 1989), peraltro già ipotizzabile (Sechi, 1986) in base al carico critico (1,6 t P a -1 ) ed in ingresso (3,3 t P a -1 ). Coerentemente, il lago ha sempre evidenziato notevoli proliferazioni estive

6 148 La rete LTER italiana del fitoplancton (Fig ). Il lago presenta inoltre una stratificazione estiva labile, perché l azione del vento, data la geomorfologia dell area e la morfometria lacustre, agisce con incisività, portando ad una precoce circolazione. Negli anni il lago ha mostrato temperature estive in leggero aumento (Fig ). Fig Clorofilla a (sopra) e temperatura (sotto) nel Lago Cuga in estate Lago Monte Lerno Sigla: IT A Persona di riferimento: B. M. Padedda, Dip. di Scienze Botaniche, Ecologiche e Geologiche, Univ.di Sassari Enti coinvolti: En.A.S. - Ente Acque della Sardegna Il Lago Monte Lerno o di Pattada, si trova nella parte centrosettentrionale della Sardegna, nel comune di Pattada (Sassari). È stato ottenuto nel 1984 per sbarramento del Rio Mannu di Pattada e le sue acque sono destinate all uso potabile ed irriguo. La raccolta dei dati è

7 I siti LTER 149 iniziata nel 1987, subito dopo il suo primo invaso, ed è tuttora in corso. Sin dalle prime indagini, svolte pochi anni dopo la sua formazione, il L. Monte Lerno è stato classificato come eutrofico (Lugliè et al., 1994; Mameli et al., 2002). Fig Lago Monte Lerno. Lago Monte Lerno Lat Lon Area bacino imbrifero 160 km 2 Area lago 4,4 km 2 Volume lago 65, m 3 Livello medio 561 m s.l.m. Profondità media 14,9 m Perimetro 18,8 km Altezza diga 61,5 m Fig Fosforo totale e composizione in classi del fitoplancton (sopra) e della composizione delle Cyanophyceae (sotto) del Lago Monte Lerno. Questo carattere si è espresso negli anni con una chiara dominanza di Cyanophyceae nel fitoplancton lacustre (Fig ). All interno delle Cyanophyceae, si sono però verificate importanti variazioni nella

8 150 La rete LTER italiana composizione in specie considerando l intero periodo di osservazione, con l affermazione, negli anni più recenti, di specie del genere Planktothrix, a cui si sono associati aspetti di tossicità non riscontrati in controlli precedenti (Fig ) Lago Sos Canales Sigla: IT A Status di protezione: nessuno. Persona di riferimento: B. M. Padedda, Dip. Scienze Botaniche, Ecologiche e Geologiche, Univ. di Sassari Enti coinvolti: En.A.S. - Ente Acque della Sardegna Fig Lago Sos Canales Lago Sos Canales Lat. 40,55494 Lon. 9,31362 Area bacino imbrifero 16 km 2 Area lago 0,3 km 2 Volume lago 4, m 3 Livello medio 714 m s.l.m. Profondità media 13,2 m Perimetro 3,2 km Altezza diga 47 m Il Lago Sos Canales (Fig ) si trova nella parte nordorientale della Sardegna e ricade nel territorio comunale di Buddusò (Sassari). È stato realizzato nel 1956 con lo sbarramento del primo corso del Fiume Tirso, per scopo potabile. Nel bacino imbrifero, non sono presenti centri abitati ma vi viene esercitata un attività pastorale estensiva allo stato brado, difficilmente quantificabile, in un contesto densamente forestato. Per questo lago, la raccolta dei dati è iniziata nel 1978 ed è tuttora in corso. Negli ultimi anni, lo studio delle variabili limnologiche di base, degli aspetti trofici e dell ecologia del fitoplancton, è stato arricchito dall avvio di indagini sullo zooplancton (Fadda et al., 2011). Le valutazioni di stato trofico del L. Sos Canales, a differenza delle esperienze maturate su altri laghi artificiali della Sardegna, per i quali i quadri sperimentali ottenuti sono stati coerenti con le valuta-

9 I siti LTER 151 zioni teoriche derivanti da modelli previsionali (Sechi, 1986, 1989), hanno sempre mostrato una notevolmente incertezza, con una discrepanza tra il quadro delineato dal fosforo totale (mesotrofia) rispetto a quanto invece espresso dal fitoplancton (eutrofia) (Lugliè et al., 1996; Marchetto et al., 2009). Fig Dinamica della clorofilla a e del fosforo totale (sopra) e della composizione in classi della densità del fitoplancton (in mezzo) e della biomassa (sotto) del Lago Sos Canales. La dominanza delle Cyanophyceae, in termini di densità del fitoplancton, anche con specie tipiche dell eutrofia (per esempio, Anabaena planctonica Brunnthaler), è stata riscontrata in particolare nei periodi di maggiori concentrazioni di P totale e di clorofilla a (Fig ), ed è stata sostituita da quella delle Chlorophyceae, Bacillariophyceae e delle Dinophyceae in diverse annate. In particolare, le Dinophyceae, con Gymnodinium uberrimum (G.J. Allman) Kofoid &

10 152 La rete LTER italiana Swezy, sono state il gruppo più importante nel determinare la biomassa del fitoplancton in gran parte dei cicli annuali Lago Temo Sigla: IT A Status di protezione: nessuno. Persona di riferimento: B. M. Padedda, Dip. di Scienze Botaniche, Ecologiche e Geologiche, Univ. di Sassari Enti coinvolti: En.A.S. - Ente Acque della Sardegna Il Lago Temo (Fig ), situato nella Sardegna nordoccidentale (comuni di Villanova Monteleone, Ittiri, Monteleone Roccadoria e Romana), è stato ottenuto nel 1984 per sbarramento del Fiume Temo, per uso irriguo e potabile. Le acque del L. Temo, quando necessario, vengono riversate nei laghi Bidighinzu e Cuga, tramite delle condotte. Fig Lago Temo Lago Temo Lat. 40,47997 Lon. 8,56324 Area bacino imbrifero 142,52 km 2 Area lago 4,81 km 2 Volume lago m 3 Livello medio 226 m s.l.m. Profondità media 15,8 m Perimetro 27,9 km Altezza diga 54,1 m Per questo lago, la raccolta dei dati è iniziata nel 1987, pochi anni dopo la sua formazione, ed è tuttora in corso. Le indagini svolte subito dopo il suo primo invaso (Sechi, 1986; Lugliè, 1994), hanno evidenziato un elevata eutrofia, come atteso anche dai calcoli teorici dei carichi, con un carico teorico proveniente dal bacino imbrifero pari a 8,9 t P a -1 contro uno tollerabile di 3,3 t P a -1 (Sechi, 1986, 1989). Negli anni successivi alcuni descrittori della trofia lacustre hanno indicato un miglioramento (Fig ), pur definendo ancora un quadro eutrofico.

11 I siti LTER 153 Fig Confronto tra i valori medi mensili pluriennali (ascisse) di temperatura, clorofilla a, fosforo ed azoto totale rispetto alle medie mensili (ordinate) nei singoli anni d indagine nel Lago Temo. Tale variazione potrebbe essere attribuita al passaggio dalla fase di iniziale innalzamento trofico, tipica dei laghi artificiali nei loro primi anni di esistenza, verso una di maturità, con la metabolizzazione da parte dello stesso lago del carico di nutrienti derivante dai substrati sommersi. Riferimenti web: Riferimenti bibliografici: Aktan Y., A. Lugliè & N. Sechi Morphological plasticity of dominant species in response to nutrients dynamics in a stratified eutrophic lake. TrJFAS, 9 (2): 9:

12 154 La rete LTER italiana Fadda A., S. Marková, P. Kotlík, A. Lugliè, B.M. Padedda, P. Buscarinu, N. Sechi & M. Manca First record of planktonic crustaceans in Sardinian reservoirs. Biologia Section Zoology, 66/5: Lugliè A., Y. Aktan, P. Casiddu & N. Sechi The trophic status of Bidighinzu Reservoir (Sardinia) before and after the diversion of waste waters. Journal of Limnology, 60(2): Lugliè A., G. Mameli & N. Sechi Indagine limnologica pluriennale (dal 1991 al 1993) sul lago artificiale di Sos Canales (Sardegna Settentrionale). Atti dell 11 Congresso A.I.O.L. - Sorrento, ottobre 1994: Lugliè A., B. Manca & N. Sechi Limnologia degli invasi Pattada e Monteleone (Nord Sardegna). Atti del 10 Congresso A.I.O.L. - Alassio, 4-6 novembre 1992: Lugliè A. & N. Sechi Trophic status and phytoplankton in Lake Bidighinzu. Giorn. Bot. Ital., 127(4): Mameli R., A.M. Bazzoni, P. Casiddu & N. Sechi Evoluzione dello stato trofico del Lago Pattada. Atti 15 Congresso A.I.O.L.: Manti G., D. Mattei,V. Messineo, S. Melchiorre., S. Bogialli, N. Sechi, P. Casiddu, A. Lugliè, M. Di Brizio & M. Bruno First report of Cylindrospermopsis raciborskii in Italy. Harmful Algae News, 28: 8-9. Marchetto A., B.M. Padedda, M.A. Mariani, A. Lugliè & N. Sechi A numerical index for evaluating phytoplankton response to changes in nutrient levels in deep Mediterranean reservoirs. Journal of Limnology, 68(1): Messineo V., S. Bogialli, S. Melchiorre, N. Sechi, A. Lugliè A., P. Casiddu, M.A. Mariani, B.M. Padedda, A. Di Corcia, R. Mazza, E. Carloni & M. Bruno Cyanotoxins occurrence in Italian freshwaters. Limnologica, 39:

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