RELAZIONE PAESAGGISTICA RIGUARDANTE GLI INTERVENTI PREVISTI
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- Dante Massari
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1 COMUNE DI CAVALLINO TREPORTI PROVINCIA DI VENEZIA PIANO PARTICOLAREGGIATO DELL ARENILE COMPARTO N 11 Delibera di Consiglio Comunale n. 5 del 21 febbraio 2007, ai sensi dell'art. 47 della L.R. 33/02, con la procedura di variante parziale al P.R.G. dettata dai commi da 10 a 14 dell'art. 50 della L.R. 61/85. antistante al Camping Mediterraneo Via delle Batterie 38, Cavallino-Treporti - Venezia (VE) S.A.I.T. Società Adriatica Investimenti Turistici s.r.l. Via Vettor Pisani 56, Cavallino-Treporti Venezia (VE) RELAZIONE PAESAGGISTICA RIGUARDANTE GLI INTERVENTI PREVISTI DITTA: PROGETTISTA : S.A.I.T. Società Turistica Investimenti Turistici s.r.l. ARCH. SARKIS TOUFEKTZIAN VIA VETTOR PISANI 56 VIA MONTE S. MICHELE 23 CAVALLINO-TREPORTI VE MESTRE - VENEZIA VE DICEMBRE 2013
2 Descrizione del progetto - Obiettivi generali Il progetto proposto, è in attuazione del PP dell Arenile del Comune di Cavallino-Treporti (VE), che prevede lo sviluppo di un Piano per ciascun Comparto in cui è suddiviso il litorale (Tav. 01). La superficie in questione (Comparto N 11 pari a ,00 m 2 ), come si può notare dagli elaborati grafici allegati alla presente, confina a nord con la concessione della S.A.I.T. Società Adriatica Investimenti Turistici, Camping Mediterraneo. La Società è impegnata alla redazione e alla presentazione del Progetto Unitario del Comparto N 11, secondo il Piano Particolareggiato dell Arenile della penisola del Cavallino (Delibera di Consiglio Comunale n.5 del ai sensi dell art 47 della L.R. n 33 del ). L attuatore del Comparto N 11, è il concessionario della struttura ricettiva retrostante. Tra gli obiettivi prioritari del Piano, è il ripristino degli habitat iscritti nella rete natura 2000 all interno della fascia di riformazione delle dune embrionali, fascia D, art. 5.5 delle N.T.A., da collocare tra arenile e la retrostante area del campeggio. A ciò si aggiunge anche la tutela di un tratto significativo della battigia, fascia A, art. 5.5 delle N.T.A. (Codice natura 2000:423). Caratteri specifici del progetto Nella tav. 4m/1 è espressa l organizzazione generale delle quattro fasce del Comparto 11, con incluse le attrezzature ed i servizi. E evidenziata la fascia D, ove dovranno essere ricostituite le dune embrionali. Da rilevare l area vincolata che circonda in acqua il pennello di pietra e che a monte comprende una parte della fascia di libero transito, fascia A, dove va tutelato l habitat della battigia. Nella tav. 4m/2 compaiono i particolari costruttivi dei manufatti da inserire in spiaggia, sia quale arredo, che in risposta alle varie funzioni compatibili con il Piano. Nella tav. 3m/3 sono espressi i particolari che riguardano la fascia dunosa, col suo intorno ambientale. E indicata la diga in cemento preesistente inserita al tempo della bonifica e la recinzione che divide la duna stessa dal retrostante ambiente del campeggio. Quest area, pur non facendo parte della superficie del Comparto, andrà sistemata ricostituendo elementi tipici di retroduna.
3 Tav. 1m: Inquadramento territoriale Comparto N 11 e riferimenti al PP dell Arenile. Tav. 4m/1: Piano del Comparto 11 - progetto. Tav. 4m/2: Particolari costruttivi delle aree funzionali e dell arredo - progetto. Tav. 3m/3: Particolari riguardanti la duna embrionale e la recinzione stato attuale.
4 Durata prevista della fase attuativa del progetto Il progetto dovrà essere attuato entro i successivi tre anni dal rilascio del titolo abilitativo (Allegato C, art. 6 delle Norme Tecniche di Attuazione del P.P. dell Arenile). Alterazioni allo stato dell arenile Non si producono alterazioni significative allo stato attuale dell arenile, né i lavori di costruzione potranno generare impatti di un certo rilievo. La riformazione del rilevato sabbioso, è un elemento morfologico che si aggiunge all area piatta della esistente spiaggia. Esso crea un elemento di diversità ambientale che dovrà avere anche una coerente valenza paesaggistica, una volta rinverdito. Progetti che possono agire congiuntamente Il Progetto Unitario che dovrà interessare la retrostante area del campeggio dovrà essere funzionale alla ricostituzione di corridoi ecologici in continuità col cordone dunoso ricostituito sull arenile.
5 STATO ATTUALE INDIVIDUAZIONE DELL AREA IN OGGETTO ESTRATTO DI MAPPA I VE/BU Fg 43 Mapp. 129 porz., 150 porz. VE/BU Fg 43 Mapp. 144 porz., 153 porz. AREA D INTERVENTO, COMPARTO N 11. AREA EVIDENZIATA IN ROSSO
6 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA STATO ATTUALE PUNTI DI RIPRESE FOTOGRAFICHE RIPRESA DEL COMPARTO 11, DALL ARENILE VERSO IL PENELLO IN ROCCIA DIREZIONE DA EST A OVEST 1
7 RIPRESA DEL COMPARTO 11, DALL ARENILE VERSO IL PENELLO IN ROCCIA - BATTIGGIA DIREZIONE DA OVEST A EST 2 RIPRESA PANORAMICA DEL COMPARTO 11 DALL ARENILE VERSO IL CAMPEGGIO MEDITERRANEO - DIREZIONE DA EST A OVEST STATO ATTUALE 3 ATTUALE RIPRESA DEL COMPARTO 11, DALL ARENILE VERSO IL CAMPEGGIO MEDITERRANEO DIREZIONE DA OVEST A EST STATO ATTUALE 4 ATTUALE
8 FOTOINSERIMENTI (FOTO 3 e 4) DA ABACO DELLE STRUTTURE IN ARENILE TORRETTA DI SEVIZIO, DOCCIA, CESTINO RIFIUTTI, SERVIZIO IGIENICO PER PORTATORI DI HANDICAP, PERCORSI PEDONALI AMOVIBILI 3 PROGETTO COMPARTO 11, DALL ARENILE VERSO IL CAMPEGGIO MEDITERRANEO DIREZIONE DA EST A OVEST STATO DI PROGETTO 4 PROGETTO COMPARTO 11, DALL ARENILE VERSO IL CAMPEGGIO MEDITERRANEO DIREZIONE DA OVEST A EST STATO DI PROGETTO
9 Caratteri spaziali del contesto coinvolto dal progetto Il litorale del Cavallino è un territorio con dinamismo vivace, originariamente legato all azione congiunta del fiume Piave e delle correnti marine. Esistevano verso mare numerosi cordoni dunosi ed aree umide di bassura retrostanti, di cui rimangono solo piccole zone disgiunte. La diversione del Piave (attualmente la foce si trova più a nord, a Cortellazzo) e la più generale carenza degli apporti solidi fluviali a causa, sia delle sistemazioni idrauliche nei territori montani, che delle derivazioni e della diffusa urbanizzazione in pianura, ha notevolmente compromesso l originario equilibrio a favore dell erosione costiera. Nell area in esame ha agito per di più la bonifica, soprattutto dagli anni 30 fino agli anni 50, con spianamenti delle dune, colmata delle bassure e scavo di una rete di canalizzazioni di drenaggio. La difesa del litorale ha richiesto più recentemente pesanti interventi con opere a mare, quali i pennelli in roccia. Da parte sua l attività turistica di balneazione richiede continui interventi di pulizia della spiaggia e della battigia con spianamenti dell arenile. Il progetto del Comparto 11 interviene su una piccola porzione della penisola del Cavallino. Distanza dal sito Natura In merito ai siti di interesse ambientale istituiti,si verifica nelle vicinanze l esistenza delle seguenti aree di interesse ambientale (aggiornamento Delibera Giunta Regionale Veneto n. 81 del 14/09/2007): Area Z.P.S. cod. IT Laguna di Venezia Area S.I.C. cod. IT Penisola del Cavallino, biotopi litoranei. Le opere in oggetto, sono previste in area non inclusa all interno dei confini di competenza di Rete Natura Effetti combinati con altri interventi La gestione con criteri naturalistici delle dune ricostituite nel luogo e della stessa battigia, porterà un piccolo contributo ed un effetto positivo si potrà ottenere in questo ambito, con lo sviluppo coerente di tutti i Piani di Comparto e dei Progetti Unitari previsti dal PP dell Arenile della Penisola del Cavallino.
10 Effetti conducibili alla realizzazione dell intervento prospettato Il disturbo antropico sull arenile è conseguenza del turismo balneare già presente. Con la realizzazione del progetto si avrebbe una maggior razionalizzazione degli spazi utilizzati e soprattutto una ricostruzione di habitat che garantirebbero la tutela di specie vegetali e animali sulla duna embrionale e sulla battigia, in periodi riproduttivi e a scarso disturbo antropico, come in primavera. Tipo di incidenza e indicatori d importanza Sono stati considerati, ovviamente senza esito data l inesistenza di incidenze negative significative del progetto sull ambiente in esame, i seguenti tipi d incidenze: -perdita di superficie di habitat e di habitat di specie; -frammentazione di habitat o di habitat di specie -perdita di specie d interesse conservazionistico; -perturbazioni alle specie della flora e della fauna; -diminuzione della densità di popolazione; -alterazione della qualità delle acque, dell aria e dei suoli; -interferenze con le relazioni ecosistemiche principali che determinano la struttura e la funzionalità dei siti. Non sono quindi emersi indicatori d importanza relativi alle stesse incidenze. Soluzioni alternative, interventi di mitigazione e/o compensazione Non sono emerse soluzioni progettuali alternative a quelle espresse dal presente progetto, mentre gli interventi sulla battigia e sul retroduna vanno in direzione di una mitigazione della pressione antropica in quest ambiente.
11 Prescrizioni Sulla duna embrionale dovrà essere inserita un adeguata copertura vegetale di carattere pioniero, onde favorire la susseguente evoluzione spontanea della vegetazione, comprendendo le seguenti specie da mare verso l entroterra: Cakile maritima, Elymus farctus, Calystegia soldanella, Echinophora spinosa e Ammophila littoralis, assieme eventualmente ad altre specie autoctone. Nella fascia di retroduna potrà essere inserita una vegetazione arbustiva costituita da Hyppophae fluviatilis, Juniperus communis, Rhamnus cathartica e altre specie autoctone fra cui l Erianthus ravennae, il Salix rosmarinifolia, gruppi arborei di Alnus glutinosa e altre. Al fine di mantenere attiva l evoluzione morfologica e biologica della duna stessa, dovrà essere assicurato il dovuto ripascimento eolico della sabbia, anche con l ausilio di arelle frangivento opportunamente localizzate nei mesi invernali-primaverili. A circa un metro dal perimetro inferiore del rilevato dunoso dovrà essere posta una recinzione protettiva formata da pali in legno infissi nel suolo, alti al massimo 70cm, posti a intervalli di circa 150 cm, portanti una corda spessa. La pulizia delle aree così delimitate dovrà essere fatta manualmente, asportando i materiali impropri (plastiche,ecc.) e i relitti e le carcasse più ingombranti e putrescenti. Sarà esposta opportuna segnaletica. La luminosità notturna sarà ridotta al minimo indispensabile per la sicurezza e per l esercizio delle funzioni previste entro le attrezzature poste sul litorale. Lo stesso vale per l inquinamento acustico. Entro la fine del mese di settembre di ogni anno sarà fatto, lungo tutta la duna embrionale, un monitoraggio morfologico - floristico, mentre sulla battigia il monitoraggio interesserà la microfauna. Alla luce delle valutazioni effettuate sulle azioni previste dal progetto del Piano di Comparto 11 e a seguito dell acquisizione delle varie informazioni disponibili o raccolte sul campo relative al contesto ambientale, si può affermare, che non possono verificarsi effetti significativi negativi sull area interessata a seguito degli interventi previsti dal progetto stesso.
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