REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA IN ATTO NELL AREA DEL CHIANTI
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- Sergio Giorgi
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1 REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA IN ATTO NELL AREA DEL CHIANTI - AGGIORNAMENTO 19/12/2014, ORE Dal pomeriggio del 18 dicembre 2013 è in atto una sequenza sismica in un area del distretto sismico del Chianti fiorentino, compresa tra i territori comunali di Barberino Val d Elsa, San Casciano in Val di Pesa e Greve in Chianti. Essa è stata preceduta da un evento di magnitudo 2.8, verificatosi nella medesima area in data 05/12/2014. Gli eventi principali, di magnitudo Ml=3.8m, 3.5 e 4.1 si sono verificati rispettiva mente nella notte del 19 dicembre e nella mattina seguente, (durante la stesura del presente report), alle ore (ora italiana), ore 10:39 e 11:36 (ora italiana). La sequenza allo stato attuale si è sviluppata attraverso l accadimento, al momento della stesura del presente report, di circa 80 eventi sismici, con valore di magnitudo compresa tra 2.0 e 4.1 e profondità ipocentrale inferiore ai 10 km. In figura 1 è riportata la distribuzione areale dei predetti eventi sismici, elencati in tabella 1. (fonte INGV Figura 1 Fonte INGV Si tenga presente che l orario riportato in figura 1 è, come da prassi in sismologia, il Tempo Coordinato Universale (UTC). Pertanto, ai fini della localizzazione temporale secondo l orario italiano è necessario attualmente aggiungere 1 ora (ad esempio le UTC dell evento principale corrispondono alle italiane). 1
2 Gli eventi sismici, sebbene di non elevata intensità, sono stati avvertiti dalla popolazione in un ampia area della regione. In figura 2, a titolo d esempio, è illustrata la distribuzione dei risentimenti macrosismici, sulla base delle segnalazioni della popolazione al sito predisposto da INGV per l evento di M=4.1. Tali mappe sono elaborate utilizzando un questionario rivolto al singolo cittadino che verte alla conoscenza degli effetti che il terremoto ha avuto su di lui e sulla sua abitazione. L osservazione di un singolo individuo viene probabilisticamente associata ad un valore di intensità macrosismica (Scala Mercalli). Tabella 1 (Fonte INGV - 2
3 Figura 2 Fonte INGV L area in esame, caratterizzata geologicamente dalla presenza dei bacini interni del Chianti e della Val di Pesa, è interessata dalla presenza di lineamenti tettonici, come visibile in figura 3 (Mantovani et al., 2012). L attivazione della piccola sequenza sismica in oggetto sembrerebbe, quindi, legata ai lineamenti tettonici presenti nell area. 3
4 Figura 3 Principali faglie recenti/attive (in rosso) riportate dalla Neotectonic Map of Italy (Ambrosetti et alii, 1987) e dalla Geological Map of Italy 1: (edita dall APAT- Dipartimento Difesa del Suolo/Servizio Geologico d Italia, 2004) sovrapposte al modello topografico digitale. Le scritte nere e bianche indicano rispettivamente i rilievi e le depressioni principali. Da Mantovani et al., 2011 consultabile al link: htm Nell area in esame, tuttavia, la consultazione dei database sismologici dimostra l assenza di eventi sismici di magnitudo medio-elevata (Figura 4), ad esclusione dell evento del 1812 (Magnitudo stimata di 5.1), ubicato a nord-ovest dell area in oggetto. Il periodo d osservazione va dall anno 0 all anno 2002 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, versione 2004 CPTI04, Gruppo di Lavoro CPTI, 2004). L area è, invece, sede di sequenze sismiche discretamente frequenti (Figura 5), con valori di magnitudo solitamente inferiori a 4. 4
5 Figura 4 Fonte INGV 5
6 SETTORE SISMICA Figura 5 I dati sono presi dal catalogo strumentale INGV ( e dal bollettino della sismicità strumentale INGV ( Da Mantovani et al., 2011 consultabile al link: htm Alla luce di quanto illustrato, la Mappa di pericolosità sismica italiana (MPS, 2004), elaborata da INGV e divenuta parte fondamentale dei criteri nazionali per la classificazione sismica (O.P.C.M. 3519/2006), prevede per l area in esame livelli di pericolosità medio-bassi, a cui fanno riferimento valori di accelerazione di base (ag) tra i più bassi della Toscana (Figura 6). 6
7 Di conseguenza, i territori in oggetto, con Delibera di GRT n. 878 del 2012 e modificata con Delibera di GRT n. 421 del 2014, sono stati confermati in zona sismica 3 (bassa sismicità), come visibile nello stralcio in Figura 7. Figura 6 Fonte INGV Figura 7 Classificazione sismica delle aree interessate dalla sequenza sismica oggetto del presente rapporto. 7
8 Di seguito si riportano l ubicazione delle stazioni accelerometriche della rete nazionale RAN (DPC) che si sono attivate (Fig.8) e in forma tabellare i parametri di scuotimento (Fig.9). Fig.8 Mappa con ubicazione delle stazioni accelerometriche (RAN) Fig.9 Parametri di scuotimento delle stazioni accelerometriche 8
9 Per completezza si riporta anche il report di sintesi relativo all Osservatorio Sismico delle Strutture che tuttavia non possiede edifici strumentati nell area prossima all epicentro. 9
10 In conclusione, l andamento della sequenza osservata finora ha presentato caratteristiche comparabili con lo stile dell area. Sebbene questo deponga a favore di una soluzione normale della crisi, si è del parere che convenga mantenere un adeguato livello di attenzione anche per i prossimi giorni. Infatti, non è da escludersi l accadimento di altri eventi sismici di magnitudo che, sulla base della storia sismica dell area descritta sinteticamente nel presente rapporto, potrebbe essere comparabile a quanto rilevato finora. Giancarlo Fianchisti Massimo Baglione Vittorio D Intinosante Regione Toscana - SETTORE SISMICA 10
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