Alcune note sulla sequenza sismica della Val di Taro (giugno- luglio 2014)
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1 15 Luglio 2014 Richiedente: Gigi Cavalli - Esvaso.it Alcune note sulla sequenza sismica della Val di Taro (giugno- luglio 2014) La sera del 13 luglio un terremoto di magnitudo 2.6 (alle 21:19) ha dato nuovo avvio alla sequenza in Val di Taro, con una ventina di piccoli eventi sismici che si sono succeduti nella giornata del 14, tutti di magnitudo più piccola, tranne uno di uguale magnitudo (2.6) alle 2:56. La sequenza ha interessato un area piuttosto limitata (circa 3 km x 2 km) a nordest dell abitato di Bedonia (figura 1). Le profondità ipocentrali sono tra i 6 e gli 11 km, si tratta quindi di terremoti crostali superficiali, che potrebbe spiegare il loro risentimento. Figura 1. Epicentri dei terremoti della regione dal 1 gennaio al 15 luglio In rosso gli epicentri del mese di luglio (fonte: La stessa area era stata già interessata da un attività sismica della stessa intensità alla fine di giugno di quest anno. Dalla distribuzione epicentrale della mappa di figura 1 risulta che l area attivata il 13 e 14 luglio coincide piuttosto bene con quella della fine di giugno, suggerendo quindi che i terremoti interessino la stessa struttura. La zona della Val di Taro ha una storia sismica piuttosto lunga. Se guardiamo ai terremoti riportati nel catalogo storico CPTI11 ( e al relativo database macrosismico ( per Bedonia e per Borgo Val di Taro (figure 2 e 3), vediamo come in passato la regione sia stata colpita da terremoti relativamente forti, con effetti nei due centri pari al VII grado o in un caso addirittura dell VIII grado Mercalli (Borgo, evento sismico del 1834). Questo terremoto causò danni ancora maggiori in altri centri, con effetti del IX grado Mercalli. L area colpita dall evento sismico del 1834 è spostata leggermente più a sudest rispetto alla sequenza di queste ultime settimane (figura 4).
2 Figura 2. Storia sismica di Bedonia Figura 3. Storia sismica di Borgo Val di Taro Come si vede dalle due figure sopra, in entrambi i centri vengono riportati numerosi terremoti con effetti pari o superiori al V grado della scala Mercalli- Cancani- Sieberg. Il terremoto più forte per la regione è quello del 14 febbraio 1834, che fece registrare danni dell VIII grado Mercalli a Borgo Val di taro e del VII grado a Bedonia. Come si vede dalla figura 4, molti centri sia nella provincia di Massa sia in quella di Parma patirono gli effetti di questo terremoto, la cui magnitudo viene stimata in 5.8 (confrontabile quindi con i terremoti dell Emilia del 2012). Altri eventi sismici rilevanti sono riportati nel 1545 (magnitudo stimata 5.3, figura 5) e nel 1849 (magnitudo stimata 4.7). Naturalmente, va tenuto conto che i dati relativi al terremoto del 500 sono pochi e non altrettanto attendibili come quelli dell 800 o dei giorni nostri. Rimane il fatto che la regione presenta un livello di sismicità medio- alto, e questo a prescindere dall occorrenza di eventuali sciami o sequenze sismica di bassa magnitudo. La regione colpita dai terremoti di questi giorni si localizza in un area a pericolosità sismica medio- alta, dove sono possibili terremoti fino a magnitudo di poco superiore a 6.
3 Figura 4. Distribuzione degli effetti macrosismici per il terremoto del 1834.
4 Figura 5. Distribuzione degli effetti macrosismici per il terremoto del Figura 6. Distribuzione degli effetti macrosismici per il terremoto del In conclusione, possiamo affermare che la sequenza di questi giorni si localizza in un area a pericolosità medio- alta dove in passato sono stati rilevati terremoti di magnitudo intorno a 6, anche se non molto frequenti.
5 Figura 7. Epicentro del terremoto del 13 luglio alle 21:19 (19:19 UTC) e carta di pericolosità italiana. La figura 7 mostra come la sismicità di questi giorni si collochi in un area a elevata pericolosità, sulla prosecuzione della fascia a maggiore pericolosità che comprende la Lunigiana e la Garfanana. L INGV continua il monitoraggio attento del fenomeno con gli strumenti di cui dispone, cercando di capire i meccanismi dei terremoti e per permettere di fare degli scenari sempre più realistici. Nella giornata di oggi, 15 luglio, sono stati localizzati soltanto due terremoti molto piccoli nell are (M1.7 e 1.4). Si ricorda che, al di là di eventuali sciami, l unica difesa dai terremoti sono gli edifici sicuri.
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