MUD 2007 MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE 2007 PER LE ATTIVITA' SVOLTE NELL'ANNO Comunicazione veicoli fuori uso GESTIONE DEI VEICOLI FUORI USO

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1 2006 MUD 2007 MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE 2007 PER LE ATTIVITA' SVOLTE NELL'ANNO 2006 Comunicazione veicoli fuori uso GESTIONE DEI VEICOLI FUORI USO Riferimenti normativi Riferimenti normativi individuanti la gestione dei veicoli fuori uso: D.Lgs. 24/06/2003, n. 209, come modificato dal D.Lgs. 23/02/2006, n. 149, recante Attuazione della direttiva 2000/53/Ce relativa ai veicoli fuori uso D.Lgs. 03/04/2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale - Articolo 216, comma 1 - Articolo 227, comma 1, lettera c) - Articolo 231

2 GESTIONE DEI VEICOLI FUORI USO Rapporto tra D.Lsg. 209/2003 e D.Lgs. 152/2006 I veicoli che entrano nel campo di applicazione del D.Lgs. 24/06/2003, n. 209 sono: i veicoli a motore appartenenti alla categoria M1 di cui all'allegato II, parte A, della direttiva 70/156/CEE: veicoli per trasporto persone con 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente i veicoli a motore appartenenti alla categoria N1 di cui all'allegato II, parte A, della direttiva 70/156/CEE: veicoli per trasporto merci con massa massima non superiore a 3,5 t i veicoli a motore a tre ruote appartenenti alla categoria L2 di cui alla direttiva 2002/24/CE: veicoli a tre ruote la cilindrata del cui motore - se si tratta di motore termico - non supera i 50 cc e la cui velocità massima di costruzione - qualunque sia il sistema di propulsione - non supera i 50 km/h, con esclusione dei tricicli a motore I veicoli fuori uso diversi da quelli sopra evidenziati sono disciplinati dall articolo 231 del D.Lgs. 03/04/2006, n D.LGS. 24/06/2003, N. 209 Definizioni Veicolo fuori uso: un veicolo a fine vita che costituisce un rifiuto ai sensi dell articolo 6 del D.Lgs. 22/1997 e successive modifiche. Un veicolo è classificato fuori uso nei seguenti casi: a) con la consegna ad un centro di raccolta, effettuata dal detentore direttamente o tramite soggetto autorizzato al trasporto di veicoli fuori uso oppure con la consegna al concessionario o gestore dell'automercato o della succursale della casa costruttrice che, accettando di ritirare un veicolo destinato alla demolizione nel rispetto delle disposizioni del presente decreto rilascia il relativo certificato di rottamazione al detentore b) nei casi previsti dalla vigente disciplina in materia di veicoli a motore rinvenuti da organi pubblici e non reclamati; c) a seguito di specifico provvedimento dell autorità amministrativa o giudiziaria; d) in ogni altro caso in cui il veicolo, ancorché giacente in area privata, risulta in evidente stato di abbandono. Non rientrano nella definizione di rifiuto e non sono soggetti alla relativa disciplina, i veicoli d epoca e i veicoli di interesse storico o collezionistico o destinati ai musei, conservati in modo adeguato, pronti all'uso ovvero in pezzi smontati. Nota: i richiami del D.Lgs. 209/2003 all abrogato D.Lgs. 22/1997 devono intendersi ora riferiti al D.Lgs. 152/2006

3 D.LGS. 24/06/2003, N. 209 Definizioni Trattamento: le attività di messa in sicurezza, di demolizione, di pressatura, di tranciatura, di frantumazione, di recupero o di preparazione per lo smaltimento dei rifiuti frantumati, nonché tutte le altre operazioni eseguite ai fini del recupero o dello smaltimento del veicolo fuori uso e dei suoi componenti effettuate, dopo la consegna dello stesso veicolo, presso un impianto di trattamento. Impianto di trattamento: impianto autorizzato ai sensi degli articoli 27, 28 o 33 del D.Lgs. 22/1997 presso il quale sono effettuate tutte o alcune delle attività di trattamento. Centro di raccolta: impianto di trattamento autorizzato ai sensi degli articoli 27 e 28 del D.Lgs. 22/1997, che effettua almeno le operazioni relative alla messa in sicurezza ed alla demolizione del veicolo fuori uso. Nota: i richiami del D.Lgs. 209/2003 all abrogato D.Lgs. 22/1997 devono intendersi ora riferiti al D.Lgs. 152/2006 D.LGS. 24/06/2003, N. 209 Definizioni Demolizione: l attività di demolizione si compone delle seguenti fasi: a) smontaggio dei componenti del veicolo fuori uso od altre operazioni equivalenti, volte a ridurre gli eventuali effetti nocivi sull ambiente; b) rimozione, separazione e deposito dei materiali e dei componenti pericolosi in modo selettivo, così da non contaminare i successivi residui della frantumazione provenienti dal veicolo fuori uso; c) eventuale smontaggio e deposito dei pezzi di ricambio commercializzabili, nonché dei materiali e dei componenti recuperabili, in modo da non compromettere le successive possibilità di reimpiego, di riciclaggio e di recupero. Rottamazione: il D.Lgs. 24/06/2003, n. 209 non prevede una definizione specifica per tale termine; sembra però corretto individuare tale attività coordinando le definizioni di pressatura e di tranciatura di cui all'articolo 1, comma 1, lettere i) ed l) con il punto 3, lettera d) dell'allegato 1; ai sensi di tali disposti la rottamazione è riconducibile alle eventuali operazioni di riduzione volumetrica per i veicoli già sottoposti alle operazioni di messa in sicurezza e demolizione. Frantumazione: le operazioni per la riduzione in pezzi o in frammenti, tramite frantumatore, del veicolo già sottoposto alle operazioni di messa in sicurezza e di demolizione, allo scopo di ottenere residui di metallo riciclabili, separandoli dalle parti non metalliche destinate al recupero, anche energetico, o allo smaltimento.

4 D.LGS. 24/06/2003, N. 209 Definizioni Reimpiego: le operazioni in virtù delle quali i componenti di un veicolo fuori uso sono utilizzati allo stesso scopo per cui erano stati originariamente concepiti. Riciclaggio: il ritrattamento, in un processo di produzione, dei materiali di rifiuto per la loro funzione originaria o per altri fini, escluso il recupero di energia. Per recupero di energia si intende l'utilizzo di rifiuti combustibili quale mezzo per produrre energia mediante incenerimento diretto con o senza altri rifiuti, ma con recupero del calore. Recupero: le pertinenti operazioni di cui all allegato C del D.Lgs. 22/1997. Smaltimento: le pertinenti operazioni di cui all allegato B del D.Lgs. 22/1997 Nota: i richiami del D.Lgs. 209/2003 all abrogato D.Lgs. 22/1997 devono intendersi ora riferiti al D.Lgs. 152/2006 GESTIONE DI UN VEICOLO FUORI USO AI SENSI DEL D.LGS. 209/2003 Detentore dell'auto da demolire Concessionario Gestore dell automercato Gestore della succursale della casa costruttrice Centro di raccolta autorizzato Cancellazione dal PRA Cancellazione dal PRA Smaltimento Messa in sicurezza Demolizione Trattamento per la promozione del riciclaggio Rottamazione Recupero Reimpiego Riciclaggio Altoforni (produzione ghisa) Acciaierie (produzione acciaio) Fonderie di seconda fusione (manufatti in ghisa) Frantumazione Rottami ferrosi e non ferrosi Fluff Discarica o Recupero energetico

5 D.LGS. 24/06/2003, N. 209 Obiettivi Gli operatori economici debbono garantire, anche attraverso appositi accordi di programma, il conseguimento dei seguenti obiettivi: entro il 1 gennaio 2006 per i veicoli fuori uso prodotti a partire dal 1 gennaio 1980: - la percentuale di reimpiego e di recupero pari almeno all'85% del peso medio per veicolo e per anno; - la percentuale di reimpiego e di riciclaggio per gli stessi veicoli pari almeno all'80% del peso medio per veicolo e per anno; per i veicoli prodotti anteriormente al 1 gennaio 1980: - la percentuale di reimpiego e di recupero pari almeno al 75% del peso medio per veicolo e per anno; - la percentuale di reimpiego e di riciclaggio pari almeno al 70% del peso medio per veicolo e per anno; entro il 1 gennaio 2015, per tutti i veicoli fuori uso: - la percentuale di reimpiego e di recupero pari almeno al 95% del peso medio per veicolo e per anno; - la percentuale di reimpiego e di riciclaggio pari almeno all'85% del peso medio per veicolo e per anno. D.LGS. 24/06/2003, N. 209 Verifica degli obiettivi e MUD Uno degli elementi fondamentali per il calcolo degli obiettivi fissati dal D.Lgs 24/06/2003, n. 209 è rappresentato dalla Sezione veicoli fuori uso del MUD, che è stata infatti introdotta al fine di potere avere per i veicoli fuori uso compresi nel campo di applicazione del D.Lgs 24/06/2003, n. 209, e per i rifiuti prodotti dalla loro gestione, una propria contabilità, non mescolata a quella delle altre tipologie di rifiuti che vengono comunicate con il MUD. L'impossibilità di potere differenziare i dati relativi ai veicoli fuori uso disciplinati dal D.Lgs 24/06/2003, n. 209 dai dati relativi ai veicoli fuori uso non disciplinati da tale norma avrebbe infatti pregiudicato la possibilità di calcolo, e quindi di verifica, degli obiettivi di cui al medesimo D.Lgs 24/06/2003, n. 209.

6 COMUNICAZIONE VEICOLI FUORI USO Soggetti obbligati Soggetti che effettuano le attività di raccolta, di trasporto e di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali ai sensi del D.Lgs 24/06/2003, n. 209 L'articolo 11, comma 3 del D.Lgs 24/06/2003, n. 209 prevede che tali soggetti i debbano comunicare annualmente i dati relativi ai veicoli fuori uso ed ai pertinenti materiali e componenti sottoposti a trattamento, nonché i dati relativi ai materiali, ai prodotti ed ai componenti ottenuti ed avviati al reimpiego, al riciclaggio e al recupero, utilizzando un apposita sezione del MUD. Tale Sezione, definita con il D.P.C.M. 22/12/2004, è rappresentata dalla Comunicazione veicoli fuori uso. I veicoli fuori uso che non ricadono nel campo di applicazione del D.Lgs 24/06/2003, n. 209, ed i rifiuti da questi derivati, dovranno essere comunicati utilizzando la Comunicazione rifiuti (cioè il MUD tradizionale ). COMUNICAZIONE VEICOLI FUORI USO Rapporto tra Comunicazione veicoli fuori uso e Comunicazione rifiuti Veicoli fuori uso disciplinati dal D.Lgs. 209/2003 e rifiuti da questi derivati Veicoli fuori uso non disciplinati dal D.Lgs. 209/2003 e rifiuti da questi derivati MUD Comunicazione veicoli fuori uso MUD Comunicazione rifiuti

7 COMUNICAZIONE VEICOLI FUORI USO Modalità di presentazione La Comunicazione veicoli fuori uso deve essere presentata alla Camera di Commercio della provincia nel cui territorio ha sede l'unità locale cui si riferisce la dichiarazione entro il 30 aprile 2007 La Comunicazione veicoli fuori uso deve essere presentata esclusivamente su supporto magnetico in quanto i soggetti interessati sono tutti qualificabili come gestori di rifiuti Deve essere presentata una Comunicazione veicoli fuori uso per ogni unità locale Se un soggetto obbligato non ha effettuato alcuna delle attività per le quali è tenuto alla presentazione della Comunicazione veicoli fuori uso non deve presentare una Comunicazione veicoli fuori uso in bianco La Comunicazione veicoli fuori uso dovrà essere presentata utilizzando la classificazione CER di cui alla Decisione della Commissione 2000/532/CE del 3 maggio 2000, e sue successive modifiche ed integrazioni COMUNICAZIONE VEICOLI FUORI USO Modalità di presentazione Nel caso in cui il medesimo soggetto dichiarante produca/gestisca nella stessa unità locale sia rifiuti non rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. 209/2003 sia rifiuti rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. 209/2003 dovrà: - compilare la Comunicazione rifiuti per i veicoli o altri rottami o altri rifiuti non rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. 209/ compilare la Comunicazione veicoli fuori uso per i veicoli o altri rottami o altri rifiuti rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. 209/2003 La Comunicazione veicoli fuori uso, completa in tutte le sue parti deve essere presentata, unitamente all'attestato di versamento dei diritti di segreteria, pari a 10 (si tratta infatti di una comunicazione su supporto magnetico) alla Camera di Commercio competente per il territorio, preferibilmente mediante spedizione postale a mezzo di raccomandata senza avviso di ricevimento oppure mediante consegna diretta alla Camera stessa. In caso di dichiarazioni multiple è consentita l'effettuazione di un unico versamento, utilizzando un unico bollettino di pagamento di importo pari alla somma dell'importo dei diritti di ogni singola comunicazione contenuta nella dichiarazione multipla Nei casi in cui un soggetto sia tenuto per la medesima unità locale alla presentazione sia della Comunicazione rifiuti sia della Comunicazione veicoli fuori uso è previsto il pagamento di un unico diritto di segreteria

8 COMUNICAZIONE VEICOLI FUORI USO Articolazione della Comunicazione veicoli fuori uso La Comunicazione veicoli fuori uso si articola nelle seguenti Sezioni: Sezione anagrafica veicoli fuori uso Sezione autodemolitore Sezione rottamatore Sezione frantumatore I diversi soggetti dichiaranti devono presentare solo le Sezioni per le quali sono tenuti ad effettuare la dichiarazione. I dati da riportare nella Comunicazione veicoli fuori uso devono essere desunti dalle registrazioni effettuate nel registro di carico e scarico dei rifiuti. Ove ciò non fosse possibile, i dati richiesti dovranno essere desunti da altri registri la cui tenuta presso l'impresa sia obbligatoria. In ultima analisi, nel caso in cui gli operatori non siano in grado di desumere dalle registrazioni effettuate la quota di veicoli disciplinati dal D.Lgs. 03/04/2006, n. 152 è possibile effettuare il calcolo sulla base di una stima effettuata con la migliore accuratezza possibile. Tale calcolo dovrà essere allegato al registro di carico e scarico. COMUNICAZIONE VEICOLI FUORI USO Sezione Anagrafica Schede SA1-VEIC e SA2-VEIC ANAGRAFICA ANAGRAFICA VEICOLI FUORI USO SA1-VEIC ANAGRAFICA RIASSUNTIVA VEICOLI FUORI USO SA2-VEIC La Sezione anagrafica veicoli fuori uso deve accompagnare tutte le dichiarazioni relative a tali tipologie di rifiuti E' composta dalle Schede SA1-VEIC e SA2-VEIC ELENCO DELLE DICHIARAZIONI PRESENTATE SU SUPPORTO MAGNETICO Le dichiarazioni rese su supporto magnetico devono essere accompagnate dall'elenco delle dichiarazioni che contiene gli estremi del compilatore

9 COMUNICAZIONE VEICOLI FUORI USO Sezione Autodemolitore Scheda AUT AUTODEMOLITORE AUT AUT1/2 AUTODEMOLITORE AUT AUT2/2 La Scheda AUT deve essere compilata dai soggetti che effettuano operazioni di messa in sicurezza e demolizione ai sensi del D.Lgs. 209/2003 ed è relativa a tutti i rifiuti ricevuti, prodotti e gestiti in riferimento a tali attività. Per il codice rifiuto veicoli fuori uso riportare la quantità complessiva di veicoli fuori uso ricevuta suddividendola poi in riferimento ai veicoli fuori uso prodotti precedentemente al 1 gennaio 1980 e prodotti successivamente al 1 gennaio Per quanto riguarda in particolare i dati relativi alla gestione degli autoveicoli che nei registri di carico e scarico dei rifiuti sono inquadrati tutti indistintamente con il codice , il calcolo delle quantità sarà effettuato rispettando l'incidenza percentuale della massa degli autoveicoli rispetto alla massa totale dei veicoli in ingresso. Esempio: un impianto di autodemolizione in cui, nel corso dell'anno, sono entrati 80 tonnellate di autoveicoli, assoggettati alle disposizioni del D.Lgs. 209/2003, e 20 tonnellate di altri veicoli non rientranti nel campo di applicazione del citato D.Lgs. 209/2003 ma in quello del D.Lgs. 152/2006 (dati che risultano dal registro di carico e scarico) dovrà indicare, come quantità in uscita di carcasse/rottami ferrosi attribuibili agli autoveicoli, l'80% (80 t su 100 t) dei rottami totali in uscita e così per tutti i rifiuti provenienti dalla demolizione degli autoveicoli. COMUNICAZIONE VEICOLI FUORI USO Sezione Rottamatore Scheda ROT ROTTAMATORE ROT La Scheda ROT deve essere compilata dai soggetti che effettuano operazioni di rottamazione ed adeguamento volumetrico delle carcasse di auto che sono già state sottoposte ad operazioni di messa in sicurezza ai sensi del D.Lgs. 209/2003 ed è relativa a tutti i rifiuti ricevuti, prodotti e gestiti in riferimento a tali attività. ROT Per quanto riguarda in particolare i dati relativi alla gestione degli autoveicoli assoggettati al D.Lgs. 209/2003 il calcolo delle quantità sarà effettuato rispettando l'incidenza percentuale della massa degli autoveicoli rispetto alla massa totale di rottame in ingresso. Esempio: un impianto di rottamazione in cui, nel corso dell'anno, sono entrati 80 tonnellate di carcasse/rottami provenienti da autoveicoli assoggettati al D.Lgs. 209/2003, e 20 tonnellate di carcasse/rottami provenienti da autoveicoli non rientranti nel campo di applicazione del citato D.Lgs. 209/2003 ma in quello del D.Lgs. 152/2006 o comunque aventi origine diversa (dati che risultano dal registro di carico e scarico), dovrà indicare, come quantità in uscita di rottami ferrosi attribuibili agli autoveicoli assoggettati al D.Lgs. 209/2003, l'80% (80t su 100t) dei rottami totali in uscita.

10 COMUNICAZIONE VEICOLI FUORI USO Sezione Frantunatore Scheda FRA FRANTUMATORE FRA FRA La Scheda FRA deve essere compilata dai soggetti che effettuano operazioni di frantumazione delle carcasse di auto che sono già state sottoposte ad operazioni di messa in sicurezza, smontaggio delle parti recuperabili ed eventuale adeguamento volumetrico ai sensi del D.Lgs. 209/2003 ed è relativa a tutti i rifiuti ricevuti, prodotti e gestiti in riferimento a tali attività. Per quanto riguarda in particolare i dati relativi alla gestione degli autoveicoli assoggettati al D.Lgs. 209/2003 il calcolo delle quantità sarà effettuato rispettando l'incidenza percentuale della massa del rottame proveniente dagli autoveicoli rispetto alla massa totale di rottame in ingresso. Esempio: un impianto di frantumazione in cui, nel corso dell'anno, sono entrati 80 tonnellate di rottami provenienti da autoveicoli assoggettati al D.Lgs. 209/2003, e 20 tonnellate di rottami provenienti da autoveicoli non rientranti nel campo di applicazione del citato D.Lgs. 209/2003 ma in quello del D.Lgs. 152/2006 o comunque aventi origine diversa (dati che risultano dal registro di carico e scarico), indicherà, come quantità in uscita di rottami ferrosi attribuibili agli autoveicoli assoggettati al D.Lgs. 209/2003, l'80% (80t su 100t) dei rottami totali in uscita. COMUNICAZIONE VEICOLI FUORI USO Moduli allegati alle Schede I Moduli da allegare alle Schede AUT, ROT, FRA sono i seguenti: RT-VEIC TE-VEIC DR-VEIC MG-VEIC Si tratta di Moduli sostanzialmente analoghi a quelli presenti nella Comunicazione rifiuti ed in uso da anni. La uniche differenze rispetto ai Moduli tradizionali sono le seguenti: - Modulo RT-VEIC: prevede un apposito campo per indicare i rifiuti ricevuti da privati - Modulo DR-VEIC: prevede l'indicazione delle quantità conferite a terzi in riferimento alle operazioni di recupero/smaltimento cui il rifiuto è destinato - Modulo MG-VEIC: prevede le sole operazioni di recupero/smaltimento tipiche della gestione dei veicoli fuori uso e dei relativi rifiuti e per le operazioni R13 e D15 prevede l'indicazione sia della quantità complessiva sottoposta a tali operazioni nel corso dell'anno che quella della quantità in giacenza al 31/12 Il Modulo TE-VEIC è invece analogo al tradizionale modulo TE.

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