REGIONE EMILIA-ROMAGNA SERVIZIO STATISTICA, COMUNICAZIONE, SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI E PARTECIPAZIONE

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1 Rapporto annuale sul movimento turistico e la composizione della struttura ricettiva (alberghiera e complementare) dell Emilia Romagna Anno 2016 Bologna, 13 ottobre

2 Sommario Presentazione... 4 L organizzazione della rilevazione, il campo di osservazione e il sistema di raccolta dei dati... 4 La normativa di riferimento... 5 In materia di segreto statistico e protezione dei dati personali... 6 Avvertenze relative ai dati del L andamento turistico in Emilia-Romagna nel Il complessivo regionale... 8 Alcuni indicatori sintetici riferiti ai flussi turistici Alcuni indicatori sintetici riferiti alla ricettività Grafici sull anno corrente e sull andamento nel tempo Anno 2016 L andamento mensile degli arrivi per provenienza Anno 2016 L andamento mensile delle presenze per provenienza Anno 2016 La distribuzione delle presenze per ambito turistico Anno 2016 La distribuzione delle presenze per tipologia ricettiva Anno 2016 La distribuzione delle presenze per provenienza L evoluzione negli anni del movimento e della consistenza ricettiva Consistenza ricettiva evoluzione negli ultimi dieci anni La Riviera Mercato italiano Mercato straniero La consistenza ricettiva al 31/12/ Le città capoluogo Mercato italiano

3 Mercato straniero Le Località termali Mercato italiano L Appennino Altre Località Tavole Statistiche Complessivo Regionale Indici di utilizzo della ricettività alberghiera Tavole regionali Indici di utilizzo della ricettività alberghiera Tavole provinciali Riviera Tavole Statistiche Città capoluogo Tavole statistiche Terme Tavole statistiche Appennino Tavole statistiche Altre Località Tavole Statistiche Appendice Glossario Elenco dei comuni Fonte dei dati: Regione Emilia-Romagna a cura di Andrea Manganaro del Servizio Statistica, Comunicazione, Sistemi informativi geografici e Partecipazione 3

4 Presentazione L organizzazione della rilevazione, il campo di osservazione e il sistema di raccolta dei dati I dati qui pubblicati fanno riferimento a due rilevazioni di interesse pubblico inserite nel Programma Statistico Nazionale predisposto dall'istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) e approvato annualmente con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri: - la rilevazione sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi sia alberghieri che extra-alberghieri 1, che registra mensilmente gli arrivi e le presenze dei clienti italiani e stranieri per tipo e categoria di esercizio, per comune, per nazionalità di provenienza degli stranieri e per provincia e/o regione di provenienza dei clienti italiani; - la rilevazione sulla consistenza degli esercizi ricettivi che registra il numero di esercizi (e relativi letti, camere e bagni) nel comparto alberghiero ed extra-alberghiero 1 al 31 dicembre di ogni anno indipendentemente dal fatto che a tale data gli esercizi siano funzionanti o meno. L ISTAT è l organo cui compete il compito di effettuare queste rilevazioni. Per l esecuzione della rilevazione l ISTAT si avvale di organi intermedi, costituiti dagli uffici di statistica di enti territoriali con competenze specifiche in materia di turismo, nonché di enti e organismi territoriali non facenti parte del Sistema statistico nazionale, ai sensi degli artt. 2 e 4 del d.lgs. n.322/89. Fino al 31/12/2015 la funzione specifica della statistica turistica nella regione Emilia-Romagna è stata delegata alle Province. A partire dal 2016, questa funzione è stata riportata in capo alla Regione stessa, così come stabilito dalla L.R. n.13 del 30/07/2015 e successive modifiche. L'unità di rilevazione primaria delle due indagini è costituita dall'esercizio ricettivo. Esso trasmette i propri dati per via telematica all Ufficio Statistica della Regione Emilia-Romagna, che effettua la raccolta e l elaborazione dei dati, li riepiloga nel modello telematico ISTAT MOV/C (mensile), li trasmette all'istat, li elabora aggregandoli per provincia, per ambito turistico e per le principali località turistiche, e li diffonde attraverso il presente Rapporto Annuale, attraverso la pubblicazione mensile sul proprio sito Internet, ed attraverso l aggiornamento del proprio datawarehouse on-line ( Statistica self-service ). Poiché titolare della rilevazione è ISTAT, i dati del presente Rapporto, qualora differissero da quelli pubblicati successivamente da ISTAT, si intendono rettificati. 1 Vedi definizione di strutture extra-alberghiere nel Glossario. 4

5 La normativa di riferimento - decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322, e successive modifiche ed integrazioni, Norme sul Sistema statistico nazionale e sulla riorganizzazione dell Istituto nazionale di statistica - artt. 6-bis (trattamento di dati personali), art. 7 (obbligo di fornire dati statistici), art. 8 (segreto d ufficio degli addetti agli uffici di statistica), art. 9 (disposizioni per la tutela del segreto statistico), art. 13 (Programma statistico nazionale); - decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, Codice in materia di protezione dei dati personali - art. 2 (finalità), art. 4 (definizioni), artt (diritti dell interessato), art. 13 (informativa), artt (soggetti che effettuano il trattamento), artt (trattamento per scopi statistici o scientifici); - Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del decreto legislativo n. 196/2003); - Circolare ISTAT n. 45 del 16 dicembre 1996 "Rilevazione del movimento dei clienti nelle strutture ricettive. Disposizioni per la nuova organizzazione della rilevazione per gli anni 1997 e successivi" nella quale sono state introdotte modifiche all assetto organizzativo della rilevazione al fine di adeguarla alla direttiva comunitaria; le principali modifiche riguardano l estrapolazione della tipologia strutture agrituristiche, l inserimento di nuovi Paesi di residenza dei clienti stranieri, la rilevazione del movimento nazionale per provincia e/o regione di residenza; - Circolare ISTAT n. 32 del 28/10/2004 che introduce la rilevazione dei dati per comune, il nuovo modello MOV/C, il maggiore dettaglio delle tipologie ricettive rilevate (es. B&B distinti da altre strutture), la disaggregazione di molti Paesi esteri, ecc; - Circolare ISTAT n. 5 del 27/02/2012 che uniforma la rilevazione ai dettami del Regolamento CE, n. 692/2011, che ha abrogato la precedente Direttiva comunitaria 1995/57/CE; - Legge regionale 30 luglio 2015, n.13 (Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città Metropolitana, Province, Comuni e loro unioni), e successive modificazioni con le quali è stata riportata in capo alla Regione la funzione statistica in materia turistica. - Legge regionale 25 marzo 2016, n. 4 e successive modificazioni che ha abrogato e sostituito la Legge regionale 4 marzo 1998, n. 7 (Organizzazione turistica regionale), e che prevede, tra l altro, lo sviluppo di un servizio di statistica del turismo, nell'ambito del sistema statistico regionale; - Circolare ISTAT n. 10 del 29/02/2016 sulla rilevazione Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi, anno 2016; - Circolare ISTAT n. 8 del 29/02/2016 sulla rilevazione Capacità degli esercizi ricettivi, anno

6 In materia di segreto statistico e protezione dei dati personali I dati raccolti nell ambito della rilevazione del movimento dei clienti negli esercizi ricettivi sono tutelati dal segreto statistico e sottoposti alla normativa in materia di protezione dei dati personali e potranno essere utilizzati, anche per successivi trattamenti, esclusivamente per fini statistici dai soggetti del Sistema statistico nazionale. I medesimi dati potranno, altresì, essere comunicati per finalità di ricerca scientifica alle condizioni e secondo le modalità previste dall'art. 7 del Codice di deontologia per i trattamenti di dati personali effettuati nell'ambito del Sistema statistico nazionale e saranno diffusi in forma aggregata, in modo tale che non sia possibile risalire ai soggetti che li forniscono o ai quali si riferiscono. In particolare, per prevenire il rischio di identificazione, l ISTAT adotta la regola della soglia nella comunicazione e diffusione dei dati. Tale norma tecnica stabilisce che si considerano dati aggregati le combinazioni di modalità alle quali è associata una frequenza non inferiore ad una soglia prestabilita, ovvero un intensità data dalla sintesi dei valori assunti da un numero di unità statistiche non inferiore alla suddetta soglia. Il valore minimo attribuibile alla soglia è pari a tre. Per ciò che riguarda le finalità statistiche, titolare del trattamento dei dati personali è l'istat - Istituto nazionale di statistica, via Cesare Balbo 16, Roma. Responsabile del trattamento è il Direttore centrale per le statistiche economiche congiunturali sulle imprese, i servizi e l'occupazione. A partire dal 2016, in Emilia-Romagna il responsabile del trattamento dei dati è il responsabile del Servizio Statistica, Comunicazione, Sistemi Informativi Geografici, Educazione alla Sostenibilità e Partecipazione. I responsabili del trattamento sono tenuti ad informare i soggetti interessati dalla rilevazione circa le modalità della raccolta dei dati, la natura obbligatoria del conferimento degli stessi e la possibilità dell esercizio dei diritti di cui agli artt del decreto 196/03 Codice in materia di protezione dei dati personali. I responsabili sono altresì tenuti a trattare i dati nel rispetto delle misure di sicurezza, stabilite dagli artt. 31 e ss. del citato decreto 196/03. L'obbligo di risposta per questa rilevazione è sancito dalle schede IST e IST del Programma Statistico Nazionale (PSN), riferite rispettivamente alla rilevazione sulla Capacità degli esercizi ricettivi ed alla rilevazione sul Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi, così come previsto dall'art. 7 del d.lgs. n. 322/1989, e successive modifiche e integrazioni. 6

7 Avvertenze relative ai dati del ) L'elenco complessivo dei Comuni, con indicazione dell'ambito di appartenenza, è contenuto nell'appendice; per mantenere la confrontabilità dei dati la classificazione di ambito, assegnata sulla base della valenza turistica prevalente, è la medesima adottata negli anni precedenti (vedi Rapporti Annuali ). 2) Come nel periodo ma a differenza degli anni precedenti ( ), le tabelle del rapporto 2016 sono riferite alle strutture ricettive alberghiere e complementari; i dati relativi agli alloggi in affitto gestiti in forma non imprenditoriale (vedi Appartamenti no REC dei Rapporti ), invece, non vengono pubblicati, sia perché il dato è stato ancora rilevato con modalità eterogenee nei vari territori, sia per fornire un dato allineato con quello pubblicato dall ISTAT, che è anch esso al netto degli alloggi gestiti in forma non imprenditoriale. 3) Con il passaggio della competenza delle due rilevazioni statistiche in capo alla Regione Emilia-Romagna, è stato istituito un sistema di diffusione dettagliato dei dati consolidati 2016 sul portale regionale della statistica ( ), sia per ciò che riguarda la domanda turistica (movimento), sia per ciò che riguarda l offerta (consistenza ricettiva). A partire da quest anno, pertanto, si ritiene opportuno alleggerire la presente pubblicazione, riportando soltanto le tavole statistiche che non sono presenti in linea. Per quanto concerne le tavole provinciali sul movimento turistico, in particolare, si rinvia esplicitamente alle tavole pubblicate in linea. 4) Per lo stesso motivo, si rinvia alle tavole pubblicate nel link più sopra indicato anche per ciò che riguarda tutti i dati sulla consistenza ricettiva, che sono stati integralmente stralciati nella presente pubblicazione. Vengono qui riportate, invece, le tavole riferite agli indici di utilizzo della ricettività alberghiera ed extra-alberghiera, nonché tutte le distribuzioni del movimento turistico per categoria, sia con riferimento alla tipologia alberghiera, sia per quella extra-alberghiera. Tali dati, infatti, non sono presenti nelle tavole pubblicate in linea. 7

8 L andamento turistico in Emilia-Romagna nel 2016 Il complessivo regionale Nell anno 2016 si sono verificati arrivi e presenze nelle strutture alberghiere e complementari. Rispetto all anno precedente sono aumentati sia gli arrivi (+ 6,0%), sia le presenze (+3,5%). Conseguentemente al maggior incremento degli arrivi rispetto alle presenze, la durata del soggiorno fa registrare nel 2016 un ulteriore lieve contrazione: la permanenza media è quindi diminuita dai 3,84 giorni del 2014 ai 3,76 del 2015, fino ai 3,67 del L'aumento del flusso turistico nel 2016 è pertanto più marcato rispetto a quello osservato nel Per ciò che riguarda gli arrivi, in particolare, l'incremento è stato sostanzialmente analogo tra gli italiani (+6,0%) e gli stranieri (+5,9%), mentre per ciò che riguarda le presenze l incremento è stato più rilevante tra gli stranieri (+5,1% rispetto al +2,9% degli italiani). Se si allarga il confronto temporale all'anno 2007, ultimo anno prima della crisi economica, si riscontra un ulteriore crescita degli arrivi, che quest anno hanno sfondato per la prima volta la soglia dei 10 milioni (+19,1% rispetto al 2007) ed un recupero pressoché completo delle presenze al livello pre-crisi (-0,9%), a conferma della tendenza di lungo periodo alla riduzione della permanenza media, che è effettivamente scesa dalle 4,41 notti del 2007 alle 3,67 già ricordate per il Nel corso del 2016 si è registrato un assestamento nella distribuzione dei flussi turistici per ambito turistico. La nuova organizzazione regionale della rete di rilevazione ha agevolato, in effetti, un certo recupero del dato in alcuni territori dove tuttora è maggiore la mancata risposta, in particolare nelle città capoluogo, ma anche nelle località dell Appennino e nelle altre località. Di conseguenza, il flusso turistico continua ad essere nettamente prevalente in riviera, ma con una flessione nella quota degli arrivi che passano dal 54,4% al 52,7%, e nella quota delle presenze che passano dal 74,2% al 71,9%. Viceversa, il peso delle città capoluogo passa negli arrivi dal 25,7% al 26,7%, e nelle presenze dal 13,3% al 14,6%; grossomodo di analoga entità è anche l incremento del peso delle altre località, che passa per gli arrivi dal 13,6% al 14,5%, e per le presenze dal 7,9% all 8,8%. Più residuale, come noto, è il flusso verso le località dell Appennino, che comunque passa dal 2,4% al 2,6% per gli arrivi, e dall 1,7% all 1,9% per le presenze; mentre prosegue il calo del peso del flusso turistico nelle località termali (gli arrivi dal 3,8% al 3,5% e le presenze dal 2,9% al 2,8%). 8

9 Questi in sintesi i risultati che hanno caratterizzato il 2016: L incremento degli arrivi sale dal +5,2% al +6,0%, e quello delle presenze dal +2,9% al +3,5%, per effetto soprattutto degli stranieri. Si conferma anche quest anno, inoltre, la tendenza dei turisti italiani di fare vacanze più frequenti, anche se per periodi sempre più brevi: la permanenza media scende quindi dalle 3,82 notti del 2014 alle 3,79 del 2015 ed alle 3,68 del Anche quest anno, così come nel precedente, sono aumentati gli arrivi da tutte le regioni italiane, con la sola eccezione per le provenienze dalla provincia di Trento (per cui si è registrato un calo del -2,4%), mentre le presenze sono in calo, oltre che tra i trentini (-3%), per i soli residenti in Molise (-4,1%). L'incremento più marcato si è registrato, invece, tra i turisti provenienti dalle Isole (+12,8% gli arrivi e +17% le presenze dalla Sicilia, +13,5% per gli arrivi e +16% le presenze tra i Sardi). L'incremento dei flussi dall estero, come si è detto, è più marcato rispetto all'anno precedente (+5,9% gli arrivi, +5,1% le presenze, contro il +3,2% ed il -2,5%, rispettivamente, del 2015). Almeno tra i turisti stranieri, quindi, si è arrestata la tendenza alla riduzione della permanenza media per vacanza, attestandosi sulle 3,64 notti, contro le 3,67 del 2015 e le 3,88 del Il calo della permanenza riguarda soprattutto le località della Riviera (dove i soggiorni sono comunque più lunghi che altrove): dalle 5,12 notti del 2015 si è passati alle 5,00 del In tutti gli altri ambiti territoriali, invece, si è registrato un aumento della permanenza media, in particolare nelle località dell Appennino, dove si passa dalle 2,63 notti del 2015 alle 2,77 del Gli incrementi più rilevanti sono stati osservati soprattutto nelle Città capoluogo, nelle località appenniniche e nelle altre località. Questo anche per effetto di una riduzione delle mancate risposte da parte delle strutture ricettive di alcuni territori, a seguito della nuova organizzazione territoriale della rete di rilevazione. Per ciò che riguarda le città, in particolare, si ha una crescita del +10,1% degli arrivi e del +13,4% delle presenze, ancor più marcato tra gli italiani. In controtendenza la durata media del soggiorno, che dopo il calo da 2,02 notti nel 2014 a 1,94 nel 2015, risale a quota 2,00 nel Anche nelle località appenniniche si è registrato un notevole incremento sia negli arrivi (+12,1%), sia nelle presenze (+18,0%), rafforzando l inversione di tendenza già registrata nel E anche in questo ambito territoriale, pertanto, si è osservato un aumento della permanenza media, arrestando così la tendenza alla riduzione rilevata negli anni passati. La crescita ha riguardato soprattutto il turismo domestico (+l2,8% gli arrivi, +19,8% le presenze), con la permanenza media passata dalle 2,6 notti del 2015 alle 2,75 del Incrementi di analoga entità hanno riguardato anche le altre località, con una crescita degli arrivi del +12,6% e delle presenze del +15,4%. Queste ultime sono aumentate soprattutto tra gli stranieri (+18,3%). Aumento conseguente anche per la durata media del soggiorno, dalle 2,18 notti del 2015 alle 2,23 del Le uniche località dove si è registrata una contrazione del flusso turistico è invece presso le località termali, dove gli arrivi sono scesi del -4,1% e le presenze dello -0,9%. Il calo è dovuto soprattutto ai turisti stranieri, i cui arrivi sono diminuiti del -23,2%, a fronte di un lieve calo del -1,2% nelle presenze. Conseguentemente, la permanenza media è aumentata dalle 2,85 notti del 2015 alle 2,95 del

10 Contrariamente a quanto osservato nel 2015, l anno scorso si è assistito ad un incremento più marcato delle presenze nelle strutture ricettive alberghiere che non in quelle extra-alberghiere, rispettivamente +4,5% e -0,2%, mentre per ciò che riguarda gli arrivi gli incrementi sono stati sostanzialmente analoghi nei due comparti (+6,0% e +5,9%). Si può osservare, pertanto, come il calo della permanenza media l anno scorso si sia concentrato soprattutto nelle strutture extra-alberghiere, diversamente da quanto osservato nel La distribuzione del movimento per mese Anche nel 2016 agosto è stato il mese con il più alto flusso turistico in termini di presenze, con il 25,1% del totale annuo (in calo rispetto al 25,8% del 2015). Tuttavia, per la prima volta si è assistito ad un sorpasso da parte del mese di luglio su quello di agosto per ciò che riguarda gli arrivi: questi sono stati, rispettivamente, il 16,9% ed il 16,5% del totale annuo. È diminuita, in particolare, la quota dei turisti italiani nel mese di agosto, scendendo dal 18,4% al 17,0% per ciò che riguarda gli arrivi, e dal 27,5% al 26,7% relativamente alle presenze, mentre è aumentata contestualmente la quota dei turisti stranieri nel mese di luglio (almeno per gli arrivi che passano dal 18,0% al 18,8%, mentre è rimasta stazionaria la quota delle presenze attorno al 23,2%). Luglio si conferma quindi il mese preferito dai turisti stranieri per le mete emiliano-romagnole. È in calo anche la quota di arrivi nei 5 mesi più caldi dell anno (da maggio a settembre), passando dal 67,2% del 2015 al 65,1% del 2016, a testimonianza della tendenza in atto di diluire sempre più nel corso dell anno il periodo di ferie. Analogamente, anche la quota delle presenze negli stessi mesi (dall 80,7% al 78,4%), senza sostanziali differenze tra turisti italiani e stranieri. L'incremento più marcato è stato registrato nel mese di marzo (+27,8% di arrivi, +32,5% per le presenze), mese in cui è caduta la Pasqua nel 2016 (a differenza del 2015). Viceversa, il mese con la diminuzione più forte dei flussi è stato quello di maggio, con -18,0% di arrivi e -15,7% di presenze, sia per effetto del calendario (il 1 maggio è caduto di domenica, mentre nel 2015 era di venerdì), sia per le avverse condizioni metereologiche (con temperature lievemente sotto la media stagionale e più piovoso della media). 10

11 La distribuzione del movimento per provincia La distribuzione dei flussi per provincia non ha subito grandi modifiche rispetto al La ripartizione è sintetizzata nello schema seguente: provincia arrivi presenze provincia arrivi presenze provincia arrivi presenze Piacenza 2,3% 1,3% Parma 6,5% 4,5% Reggio Emilia 3,1% 1,8% Modena 5,7% 3,7% Bologna 19,1% 10,5% Ferrara 5,5% 6,9% Ravenna 13,8% 17,0% Forlì-Cesena 10,5% 13,1% Rimini 33,4% 41,2% Rispetto al 2015 si è registrata una flessione sulle presenze soltanto nella provincia di Ferrara, con un calo pari al -14,4%, pur a fronte di un incremento degli arrivi del 6,8%. Si tratta di un dato di assestamento, dopo le variazioni in senso inverso registrate nel 2015, per effetto di una diversa modalità di conteggio nei campeggi. In tutte le altre province si è registrato un incremento sia degli arrivi che delle presenze, tranne che per gli arrivi nella provincia Parma (-3,0%), compensati comunque con un quasi analogo aumento delle presenze (+2,8%). Tra le province dove si sono osservati gli aumenti più consistenti, si segnalano, in particolare, quelle di Reggio Emilia, Modena e Bologna, con incrementi a due cifre percentuali sia per gli arrivi, sia per le presenze. Questo è dovuto, almeno in parte, alle mutate modalità di rilevazione del dato che hanno consentito in questi territori un maggiore recupero della mancata risposta rispetto al La tabella riporta tutti gli scostamenti nel dettaglio: provincia scost. arrivi scost. presenze provincia scost. arrivi scost. presenze provincia scost. arrivi scost. presenze Piacenza 9,0% 7,6% Parma -3,0% 2,8% Reggio Emilia 11,6% 22,1% Modena 18,7% 15,9% Bologna 13,3% 20,3% Ferrara 6,8% -14,4% Ravenna 3,1% 3,6% Forlì-Cesena 4,2% 3,6% Rimini 3,1% 1,6% La distribuzione del movimento per Paese di provenienza La percentuale di turisti residenti in Italia sul totale dei turisti è rimasta sostanzialmente analoga a quella del 2015, sia per ciò che riguarda gli arrivi, sia per le presenze, e rappresenta rispettivamente il 73,1% ed il 73,3%. 11

12 La Lombardia rimane, come sempre, la regione da cui provengono i flussi più consistenti, in considerazione della sua dimensione demografica mediamente più che doppia rispetto alle altre regioni italiane: gli arrivi sono stati il 26,1% del totale dall Italia e le presenze il 31,2%, percentuali appena inferiori rispetto a quelle osservate nel 2015 (26,6% e 31,6% rispettivamente). Confermato anche il flusso dei turisti residenti nella stessa regione Emilia-Romagna come il secondo più importante con percentuali pressoché identiche a quelle del 2015 (19% degli arrivi, 20,6% delle presenze). Si confermano al terzo posto il Piemonte per ciò che riguarda le presenze (costituiscono l 8,7% del totale contro l 8,9% del 2015), ed il Veneto per ciò che riguarda gli arrivi (stabili al 7,5% del totale); allo stesso modo, si confermano al quinto posto la Toscana per ciò che riguarda le presenze (5,5% del totale) ed il Lazio per gli arrivi (7,1%). Conseguentemente, i turisti stranieri costituiscono il 26,9% degli arrivi e il 26,7% delle presenze, percentuale identica a quella del 2015 per gli arrivi e di uno 0,4% superiore per le presenze rispetto al L'incremento degli arrivi è più marcato nelle strutture extraalberghiere (+8,3%, contro il +5,9% visto nel complesso), viceversa le presenze sono aumentate di più nelle strutture alberghiere (+6,5%, rispetto al +5,1% totale delle presenze dei turisti stranieri). Una crescita robusta degli arrivi ha riguardato il mercato più rilevante, quello di lingua tedesca 1 : +5,9%, rafforzando ulteriormente la tendenza registrata negli anni precedenti. In linea con la variazione registrata nel 2015, invece, le presenze (+0,9%). Inversione di tendenza, invece, si è registrata per il flusso turistico proveniente dal Benelux 2 : dopo anni di continue flessioni si è osservato un robusto incremento sia degli arrivi (+9,0%), sia delle presenze (+6,1%). Ancor più consistente, inoltre, è stata l inversione di tendenza osservata sull andamento del mercato scandinavo 3, che dopo alcuni anni in ripetuto calo ha fatto registrare un sostanzioso +15,55 tra gli arrivi e +21,4% tra le presenze. Si conferma la tendenza alla crescita registrata negli anni precedenti per ciò che riguarda il flusso di turisti proveniente dal mercato inglese 4 : gli arrivi hanno registrato un incremento pari al 11,2%, mentre le presenze sono cresciute del 12,8%; più contenuto, invece, l aumento dei turisti francesi, con una crescita del 5% degli arrivi ed una lieve flessione delle presenze dello -0,4%. Per quanto concerne l andamento dei cosiddetti BRICS, si segnala un parziale recupero del flusso proveniente dalla Russia, dopo la crisi conseguente alla svalutazione della sua valuta nel corso del 2015 che aveva provocato un sostanziale dimezzamento sia degli arrivi che delle presenze. Nel 2016 la stabilizzazione del cambio ha riportato in Emilia-Romagna qualche turista russo in più, con un aumento degli arrivi del +10,7% degli arrivi e del +11,3% delle presenze. Questo risultato ha compensato solo in parte la battuta di arresto registrata nel flusso di turisti cinesi, che costituisce una componente rilevante di questo mercato, ed il cui calo è stato pari al -19,2% negli Austria, Germania, Svizzera, Liechtenstein Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi Danimarca, Finlandia, Svezia, Norvegia Irlanda, Regno Unito 12

13 arrivi e -12,8% nelle presenze. Il risultato complessivo del mercato BRICS è stato quindi un calo degli arrivi pari al -8,2%, nonostante gli aumento registrati negli andamenti dei flussi dal Brasile e dall India; mentre si è rilevato un lieve incremento delle presenze, pari al 3,2%. La distribuzione del movimento per tipologia di struttura ricettiva La distribuzione del flusso turistico del 2016 tra le strutture alberghiere e quelle extra-alberghiere è pressoché analogo a quello osservato nel 2015: l'86,7% degli arrivi (stessa percentuale dell anno precedente) ed il 79,9% delle presenze (contro il 79,1% del 2015) è stato registrato tra quelle alberghiere. Tra queste, le tipologie di gran lunga più frequentate sono gli alberghi a 3 e 4 stelle, che nel complesso ottengono percentuali ancor più elevate rispetto al 2015: il 75,7% degli arrivi (contro il 75,3%) ed il 65,9% delle presenze (era il 65,1%) (rispettivamente l'87,3% e l'82,5% sul totale dei movimenti nelle strutture alberghiere). Per quanto riguarda i movimenti nelle strutture extra-alberghiere, questi costituiscono il 13,3% degli arrivi ed il 20,1% delle presenze totali. Tra queste strutture, quelle più frequentate restano sempre i campeggi e le aree attrezzate, con il 6,1% degli arrivi ed il 10,7% delle presenze totali (rispettivamente, il 45,8% ed il 53,2% del totale delle strutture extra-alberghiere). Gli arrivi nelle strutture alberghiere ed in quelle extra-alberghiere sono cresciuti in misura pressoché analoga, rispettivamente del 6,0% e del 5,9%. Anche nel 2016, come nell anno precedente, gli incrementi più rilevanti sono stati messi a segno dagli alberghi a 4 stelle, con un aumento degli arrivi del 7,6% e delle presenze del 9,4%; aumenti di simile entità sono stati osservati anche presso gli alberghi a 5 stelle, con un sostanzioso +7,2% negli arrivi e +8,4% nelle presenze. Più in generale, tutte le tipologie alberghiere sono cresciute negli arrivi, mentre per ciò che riguarda le presenze si è registrato un lievissimo calo soltanto tra gli alberghi a 2 stelle (-0,3%). Come si è già accennato, sono stati rilevati aumenti di entità pressoché analoga per ciò che riguarda gli arrivi nelle strutture extraalberghiere: +5,9%. L andamento delle presenze è stato tuttavia be diverso, registrando un lieve calo dello -0,2%. Buona parte di questa diminuzione è concentrata negli altri esercizi ricettivi non altrimenti classificabili con un crollo degli arrivi del -95% e delle presenze del -90,5%, per effetto di una omogeneizzazione di classificazione tra i diversi territori provinciali, cosicché a tale calo ha fatto fronte un cospicuo aumento degli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (+47,3% negli arrivi e +28,9% nelle presenze). A parte questo, il flusso è calato anche nei campeggi e nelle aree attrezzate per camper e roulotte (-7,2% gli arrivi e -18,5% le presenze), ma tale flusso è stato sostanzialmente compensato dalla crescita nei villaggi turistici (anche in forma mista), cosicché nel complesso queste tre categorie hanno fatto registrare una sostanziale tenuta degli arrivi (+0,5%), pur a fronte di un calo del -9,8% delle presenze. Nelle restanti categorie si sono invece registrati cospicui aumenti del flusso turistico: +10% negli arrivi e +12,3% nelle presenze per gli alloggi agrituristici; +13,4% e +24,6%, rispettivamente, per gli ostelli per la gioventù; +23,4% e +27,5% per i bed and breakfast; +13,8% e +10% per i rifugi in montagna; e +1,6% e +7,5% nelle case per ferie. La consistenza ricettiva regionale al 31/12/

14 Il patrimonio ricettivo alberghiero alla fine del 2016 si configurava nel seguente modo: fra alberghi e residenze turistiche; complessivamente posti letto; strutture che hanno mediamente 33,6 camere e 66,1 posti letto; un rapporto medio tra bagni e camere pari a 1,04 e superiore all unità per tutte le categorie tranne che per gli alberghi ad 1 stella dove tale rapporto è pari a 0,98; indice di occupazione delle camere pari al 46,1% (a fronte del 40,1% osservato nel 2015); indice di utilizzo dei letti 28,0% se non si considerano le chiusure stagionali (indice lordo); 48,2% se ci si riferisce ai periodi di apertura effettiva (indice netto). Nel decennio l insieme delle strutture a stelle è passato da a unità (incremento di 130 unità pari a +4,6%), i posti letto relativi a queste tipologie di alberghi sono aumentati del 6,4%. Le strutture ad 1 e 2 stelle nell insieme sono calate di 420 unità pari a -25,4%; analogamente, i posti letto sono diminuiti del -24,8%. Si sottolinea anche quest anno, dunque, la progressiva tendenza alla diminuzione degli esercizi a basso potenziale ricettivo e la corrispondente evoluzione dell offerta verso strutture maggiormente capaci di allinearsi agli standard richiesti dai mercati; si segnala, tuttavia, una lieve inversione di tendenza sul numero medio di camere e di posti letto per esercizio. Si è ulteriormente rafforzato, inoltre, l incremento delle residenze turistiche, cresciute nel decennio del 45,1%, passando da 195 a 283; mentre i posti letto corrispondenti sono aumentati del 65,8% passando da a Nel comparto extra-alberghiero si contavano a fine 2016: 133 fra campeggi e villaggi turistici per posti letto; 846 alloggi agro-turistici con posti letto; alloggi dati in affitto da imprese turistiche con posti letto; bed & breakfast con posti letto; 463 altre tipologie con posti letto complessivi. 14

15 Alcuni indicatori sintetici riferiti ai flussi turistici dati regionali indicatori di sostenibilità - dati giornalieri Presenze turistiche medie Pressione turistica Densità turistica Densità residenziale Durata media del soggiorno altri indicatori Incidenza turismo straniero (arrivi) Incidenza turismo straniero (presenze) ,3% 4,6 198,1 3,7 26,9% 26,7% indicatori di sostenibilità - dati giornalieri dati regionali per mese Presenze turistiche medie Pressione turistica Densità turistica Densità residenziale Gennaio ,6% 1,3 198,1 Febbraio ,6% 1,2 198,1 Marzo ,0% 1,9 198,1 Aprile ,2% 2,4 198,1 Maggio ,6% 3,3 198,1 Giugno ,2% 8,4 198,0 Luglio ,1% 12,2 198,0 Agosto ,9% 13,7 198,0 Settembre ,8% 5,6 198,0 Ottobre ,0% 2,1 198,1 Novembre ,8% 1,6 198,2 Dicembre ,7% 1,5 198,2 15

16 Alcuni indicatori sintetici riferiti ai flussi turistici (segue) dati provinciali 2016 Presenze turistiche medie indicatori di sostenibilità - dati giornalieri Pressione turistica Densità turistica Densità residenziale Durata media del soggiorno altri indicatori Incidenza turismo straniero (arrivi) Incidenza turismo straniero (presenze) Piacenza ,5% 0,50 111,2 2,0 32,9% 32,1% Parma ,1% 1,36 129,7 2,6 35,8% 30,8% Reggio nell'emilia ,3% 0,80 233,0 2,1 26,8% 29,3% Modena ,5% 1,44 261,3 2,4 31,4% 30,6% Bologna ,1% 2,93 271,9 2,0 43,9% 45,2% Ferrara ,0% 2,71 133,6 4,6 31,9% 39,6% Ravenna ,5% 9,45 211,1 4,5 17,4% 20,1% Forlì-Cesena ,4% 5,70 166,2 4,6 16,7% 20,6% Rimini ,6% 49,20 389,5 4,5 20,6% 23,4% LEGENDA Pressione turistica: incremento medio giornaliero della popolazione dovuto alla presenza dei turisti alloggiati Densità turistica: numero medio giornaliero di turisti per Kmq Densità residenziale: numero di residenti per Kmq 16

17 Alcuni indicatori sintetici riferiti alla ricettività strutture ricettive complessive strutture alberghiere dati regionali Tasso di ricettività Densità di ricettività Dimensione media (posti letto) Dimensione media alberghiera (posti letto) Dimensione media alberghiera (camere) Indicatore di qualità alberghiera (esercizi) Indicatore di qualità alberghiera (posti letto) Tasso di utilizzo alberghiero lordo ,4 20,0 46,1 66,1 33,7 2,4 5,1 28,1% strutture ricettive complessive strutture alberghiere dati provinciali Tasso di ricettività Densità di ricettività Dimensione media (posti letto) Dimensione media alberghiera (posti letto) Dimensione media alberghiera (camere) Indicatore di qualità alberghiera (esercizi) Indicatore di qualità alberghiera (posti letto) Tasso di utilizzo alberghiero lordo Piacenza 3,1 3,4 24,4 43,1 22,2 1,5 4,0 23,9% Parma 4,4 5,7 23,0 57,5 32,3 2,5 6,9 30,9% Reggio nell'emilia 2,2 5,0 24,5 50,2 26,3 2,6 6,2 22,9% Modena 3,0 7,8 27,8 53,5 27,4 2,0 4,8 25,3% Bologna 3,9 10,5 24,2 82,1 43,0 2,3 8,5 36,2% Ferrara 13,2 17,7 91,7 67,3 29,1 2,5 6,2 26,5% Ravenna 20,7 43,7 64,8 76,8 36,9 4,5 9,2 28,8% Forlì-Cesena 15,8 26,3 40,6 65,1 33,1 2,8 6,0 27,3% Rimini 51,8 201,6 64,0 65,2 33,5 2,1 4,0 27,1% LEGENDA Tasso di ricettività: numero di letti ogni 100 abitanti Densità di ricettività: numero di letti per Kmq Dimensione media: rapporto fra numero di letti (o numero di camere) e numero di strutture ricettive Indicatore di qualità alberghiera: rapporto fra l'insieme degli alberghi (o dei posti letto) a 3,4,5 stelle e l'insieme di quelli ad 1 e 2 stelle Tasso di utilizzo alberghiero lordo: rapporto fra presenze e posti letto disponibili; il tasso lordo è la percentuale di utilizzo medio annuo nell'ipotesi che tutti gli alberghi fossero aperti per l'intero anno (366 giorni), quindi senza tener conto delle chiusure stagionali. 17

18 Grafici sull anno corrente e sull andamento nel tempo Anno 2016 L andamento mensile degli arrivi per provenienza Italiani Stranieri 18

19 Anno 2016 L andamento mensile delle presenze per provenienza Italiani Stranieri 19

20 Anno 2016 La distribuzione delle presenze per ambito turistico 1,9% 8,8% 2,8% Riviera 14,6% Città Capoluogo Località Termali Appennino 71,9% Altro 20

21 Anno 2016 La distribuzione delle presenze per tipologia ricettiva 10,7% 5,3% 4,2% Alberghi a 5 e 4 stelle 21,6% Residenze Turistiche Alberghiere Alberghi a 3 stelle 7,9% 5,4% Alberghi a 2 stelle e 1 stella Campeggi e villaggi turistici Alloggi in affitto gestiti in forma imprendit 44,9% Altre strutture ricettive non alberghiere 21

22 Anno 2016 La distribuzione delle presenze per provenienza Lombardia 6,3% 3,9% Emilia-Romagna 6,2% 22,9% Piemonte Veneto 4,5% 5,8% Altre regioni settentrionali Regioni del Centro Italia Regioni meridionali 8,4% Germania 15,1% Francia+Benelux Paesi dell'europa del Est 10,8% 4,3% 5,5% 6,4% Altri paesi dell'europa occidentale Paesi extra-europei 22

23 L evoluzione negli anni del movimento e della consistenza ricettiva Arrivi e presenze in strutture alberghiere e complementari della Regione Emilia-Romagna per provenienza Italiani Stranieri Totali anno arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze Consistenza ricettiva evoluzione negli ultimi dieci anni STRUTTURE ALBERGHIERE Residenze turistiche alloggi affitto forma imprenditoriale STRUTTURE EXTRA-ALBERGHIERE Campeggi e vill. Tur. agriturismo B&B Altro Totale anno Stelle 4 stelle 3 Stelle 2 Stelle 1 Stella Totale esercizi letti camere bagni letti/esercizi 135,92 128,26 70,37 39,52 28,96 59,51 66,12 30,28 731,01 12,51 4,23 44,40 33,08 Residenze turistiche alloggi affitto forma imprenditoriale Campeggi e vill. Tur. agriturismo B&B Altro Totale anno Stelle 4 stelle 3 Stelle 2 Stelle 1 Stella Totale esercizi letti

24 - distribuzione di esercizi e posti letto l andamento nei dieci anni esercizi 5 e 4 stelle + residenze turistiche 3 stelle 2 e 1 stella strutture extra-alberghiere ,3% 30,3% 20,7% 41,7% ,2% 24,6% 12,3% 55,9% posti letto 5 e 4 stelle + residenze turistiche 3 stelle 2 e 1 stella strutture extra-alberghiere ,1% 40,3% 14,3% 31,4% ,0% 37,6% 9,7% 36,7% 24

25 Confronto fra 2007 e 2016 (esercizi e posti letto) Anno Distribuzione esercizi per tipologia Anno Distribuzione letti per tipologia 5, 4 stelle e RT 7,3% Extra-alberg 31,4% 5, 4 stelle e RT 14,1% Extra-alberg 41,7% 3 stelle 30,3% 2 e 1 stella 20,7% 2 e 1 stella 14,3% 3 stelle 40,3% Anno Distribuzione esercizi per tipologia 5, 4 stelle e RT 7,2% 3 stelle 24,6% Anno Distribuzione letti per tipologia Extra-alberg 36,7% 5, 4 stelle e RT 16,0% Extra-alberg 55,9% 2 e 1 stella 12,3% 2 e 1 stella 9,7% 3 stelle 37,6% 25

26 La Riviera La Riviera è, come noto, l ambito turistico più rilevante della regione. Nel 2016 si sono rilevati arrivi e presenze. La permanenza media è stata esattamente di 5 notti: nelle strutture alberghiere è salita a 4,62 notti (contro le 4,49 del 2015), mentre in quelle extra-alberghiere è scesa da 7,79 a 7,34. Nel 2016 si è rilevato un discreto incremento degli arrivi (+2,8%) ed una sostanziale tenuta delle presenze (+0,3%), in continuità con il buon andamento del A differenza di quanto osservato nel 2015, l incremento della componente nazionale è stato lievemente inferiore rispetto alla crescita rilevata da parte dei turisti stranieri. Nel dettaglio, gli arrivi di turisti italiani sono aumentati del 2,5% ( ), mentre quelli degli stranieri del +4,2% (43.718). Le presenze di turisti italiani sono invece rimaste sostanzialmente stabili (+0,1%, pari ad un incremento di unità), mentre poco più elevata è stata la crescita di quelle degli stranieri (+0,9%, pari ad un incremento di unità). Nel complesso, la durata media del pernottamento è ulteriormente scesa da 4,88 a 4,77 notti per i turisti italiani, ed è diminuita anche per gli stranieri (a differenza di quanto osservato nel 2015), da 6,11 a 5,91 notti. La tabella seguente riporta l'incidenza percentuale delle presenze dalle principali regioni italiane di provenienza sul totale dei turisti italiani in Riviera, e le rispettive variazioni percentuali rispetto all'anno precedente (sia per gli arrivi che per le presenze): a differenza di quanto riscontrato nel 2015, gli incrementi più marcati si sono riscontrati nei gruppi provenienti dalle regioni meno numerose, mentre i flussi provenienti dalle regioni più rilevanti hanno fatto registrare variazioni generalmente contenute. Mercato italiano Regione italiana di provenienza Incidenza % sul mercato italiano Variazione arrivi % rispetto al 2015 Variazione presenze % rispetto al 2015 Lombardia 36,4% 1,5% 0,5% Emilia-Romagna 21,3% 2,3% -0,4% Piemonte 9,3% 3,1% -0,7% Veneto 7,8% 3,7% -2,1% Toscana 5,1% 2,1% 0,7% Lazio 4,0% 4,1% 0,1% Umbria 2,5% -0,4% -2,0% Campania 2,0% 4,0% 0,2% Altre regioni italiane 11,6% 2,3% 3,5% TOTALE ITALIA 100,0% 2,5% 6,8% 26

27 La tabella seguente riporta l'incidenza percentuale delle presenze dai principali Stati di provenienza sul totale dei turisti stranieri in Riviera, e le rispettive variazioni percentuali rispetto all'anno precedente (sia per gli arrivi che per le presenze). Si rileva, in primo luogo, un piccolo recupero delle presenze dei turisti russi (+9,7%) dopo il crollo registrato nell anno precedente (-53,7%), per effetto della svalutazione del rublo; viceversa, si osserva un calo delle presenze da parte dei turisti francesi (-5%) dopo la forte crescita rilevata l anno prima (+12,8%); lo stesso dicasi per i cechi (-8,3% contro il +15,5% registrato nel 2015). Si è osservato un importante incremento, invece, del flusso proveniente dal Belgio (+9,3% gli arrivi, +9% le presenze). Più contenute, invece, le variazioni degli altri gruppi nazionali, ed in particolare dei due più numerosi (tedeschi e svizzeri). Mercato straniero Bacino estero di provenienza Incidenza % sul mercato estero Variazione arrivi % rispetto al 2015 Variazione presenze % rispetto al 2015 Germania 28,7% 1,1% -2,7% Svizzera e Liechtenstein 11,9% 1,1% 1,1% Francia 9,3% 0,7% -5,0% Russia 8,3% 5,5% 9,7% Polonia 5,0% 5,1% 0,2% Paesi Bassi 4,9% 4,4% 0,6% Belgio 3,6% 9,3% 9,0% Austria 3,6% -1,7% -3,8% Repubblica Ceca 3,1% -2,8% -8,3% Altri Paesi 21,7% 10,1% 6,8% Totale Estero 100,0% 4,2% 0,9% Analizzando i movimenti turistici della Riviera per tipologia di alloggio, si rileva anche per il 2016 un lieve incremento del flusso turistico nelle strutture alberghiere (+3,1% per gli arrivi, +1,6% per le presenze), concentrato tutto nelle categorie più elevate e nelle Residenze Turistiche Alberghiere (RTA): +2,7% gli arrivi e +7,6% le presenze negli alberghi a 5 stelle; +7,2% e +6,5%, rispettivamente, in quelli a 4 stelle; +7,1% e + 11,7% per le RTA. Tengono quelli a 3 stelle con +2% negli arrivi e presenze sostanzialmente stazionarie, mentre in quelli a 2 ed 1 stella si rileva una lieve flessione (-0,6% e -2,1% rispettivamente). 27

28 Tra le strutture extra-alberghiere della Riviera, dopo il sostenuto incremento osservato nel 2015 si è invece registrato nel 2016 una diminuzione delle presenze pari a -4,5%, pur a fronte di un piccolo aumento degli arrivi pari al 1,3%. In particolare, il calo è concentrato tutto nei campeggi e nei villaggi turistici, con flessioni del -2,5% per gli arrivi e del -11,8% per le presenze. Aumenti particolarmente pronunciati, invece, si sono rilevati tra i Bed&Breakfast (rispettivamente +36,3% e +41,3%) e tra gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (+15,7% e +18,4%). Da questi dati è possibile dedurre la ripresa del peso assunto dalle strutture alberghiere, in controtendenza rispetto all andamento degli ultimi anni: in queste ultime, infatti, si è concentrato l 86,2% degli arrivi (contro lo 86,0% del 2015) ed il 79,7% delle presenze (contro il 78,7% del 2014). Viceversa, quindi, la quota di arrivi presso le strutture extra-alberghiere è scesa dal 14,0% del 2015 al 13,8%, e la quota di presenze dal 21,3% al 20,3%. Permane la maggiore durata del pernottamento medio nelle strutture extra-alberghiere rispetto a quelle alberghiere, ancorché in diminuzione nelle prime: si passa dalle 7,8 notti del 2015 alle 7,34 dello scorso anno, mentre sono pressoché stazionarie in quelle alberghiere (4,62 contro le 4,7 del 2015). Osservando il dettaglio mensile, anche per il 2016 si rileva un andamento positivo per la maggior parte dei mesi. Gli unici mesi in cui si sono riscontrate delle variazioni negative sono aprile, maggio e agosto, rispettivamente con diminuzioni del -6,9%, -34% e -4,7% per ciò che riguarda gli arrivi, e -7,6%, -26,7% e -0,3% per le presenze. Per il mese di aprile si tratta di un effetto di calendario, essendo caduta la Pasqua in marzo (che infatti ha fatto registrare l incremento più cospicuo, complice anche le favorevoli condizioni del meteo, con +76,1% per gli arrivi e +81,8% per le presenze); il rilevante calo di maggio, invece, è da attribuire almeno in parte alle avverse condizioni climatologiche. Quanto ad agosto, la lieve flessione è più che compensata dagli aumenti degli altri mesi estivi, sia in termini di arrivi (+6,5% nel complesso nei mesi da giugno a settembre), sia in termini di presenze (+0,9%). È stato positivo, infatti, l'andamento degli altri mesi estivi, con incrementi degli arrivi compresi tra +9,9% di giugno e +18,5% di settembre, e da -0,3% di giugno a +4,5% di settembre per le presenze. Incrementi percentuali a due cifre anche per le presenze nei restanti mesi invernali, ancorché poco rilevanti in termini quantitativi. Dall analisi dei dati per località si evidenzia un sostanziale incremento generalizzato dei flussi, ed in particolare si rileva: presso i lidi di Comacchio (FE) una tendenza inversa rispetto a quella osservata nel 2015, con un forte calo delle presenze pari al - 19,1% (di gran lunga il più rilevante della Riviera), a fronte tuttavia di una lievissima crescita degli arrivi del +0,6%. Questo è dovuto, in realtà, ad un cambio intervenuto nelle modalità di rilevazione delle presenze nei campeggi che ha riportato il valore del pernottamento medio a 7,1 notti (a fronte delle 8,9 notti rilevate nel 2015); una discreta crescita sia degli arrivi sia delle presenze in tutte le altre località rivierasche, soprattutto presso i lidi di Ravenna, dove gli arrivi sono aumentati del +4,0% e le presenze del +7,2% (più contenuta, invece, la crescita a Cervia, rispettivamente +1,9% e +1,3%); 28

29 crescita analoga anche nelle spiagge del Forlivese (+2,9% gli arrivi e +3,3% le presenze), dove le leggere flessioni registrate a Gatteo (-0,3% gli arrivi e -1,7% le presenze) ed a San Mauro Pascoli (solo per gli arrivi, -1,7%, mentre le presenze sono cresciute del +2,2%), sono ampiamente compensate dagli incrementi di Cesenatico (che da solo assorbe più del 70% del flusso turistico dei lidi forlivesi, e la cui crescita è stata pari rispettivamente a +3,9% e +4,9%) e di Savignano sul Rubicone (+5,1% e +0,5%); aumenti analoghi anche nei lidi delle spiagge della provincia di Rimini (+3,0% gli arrivi e +1,6% le presenze). Gli arrivi, in particolare, sono in crescita in tutte le località, con incrementi compresi tra il +4,7% di Rimini ed il +0,9% di Bellaria; mentre per le presenze si registra una lievissima flessione soltanto a Bellaria (-0,4%), con incrementi altrove compresi tra lo +0,3% di Cattolica ed il +2,6% di Rimini. La consistenza ricettiva al 31/12/2016 La consistenza ricettiva alberghiera nella Riviera al 31/12/2016 era così costituita: fra alberghi e residenze turistiche; posti letto; strutture mediamente dotate di 34,4 camere e 68,5 posti letto; indice di occupazione netta delle camere 39,05%; indice medio di utilizzo riferito ai letti 27% se non si considerano le chiusure stagionali (indice lordo); 41,6% se ci si riferisce ai periodi di apertura effettiva (indice netto). Le strutture sono aumentate di 5 unità (+0,2%) rispetto al 2014, i posti letto sono aumentati di 649 unità (+0,3%). La consistenza del settore extra-alberghiero era la seguente: 56 fra campeggi e villaggi turistici per posti letto; 850 alloggi dati in affitto da imprese turistiche con posti letto; 68 case per ferie con posti letto; 13 ostelli con posti letto; 140 bed & breakfast con 614 posti letto; 17 agriturismi per 193 posti letto. 29

30 Le città capoluogo Nelle città capoluogo si sono registrati nel 2016: arrivi (+10,1% rispetto al 2015) e presenze (+13,5% rispetto al 2015). La permanenza media è di conseguenza aumentata (a differenza di quanto avvenuto nel 2015) da 1,94 a 2,00 giorni. Nelle strutture alberghiere, in particolare, è passata da 1,81 a 1,87, mentre nelle altre strutture è rimasta quasi stazionaria (da 3,22 a 3,19 giorni). Nel corso del 2016, l'incremento del flusso di turisti nelle città è stato particolarmente rilevante sia tra gli italiani che tra gli stranieri. Per ciò che riguarda gli arrivi, in particolare, la crescita è stata pari al +11,2% per gli italiani e al +8,3% per gli stranieri. Aumenti a due cifre per ciò che riguarda le presenze: +14,0% per i turisti italiani e +12,7% per quelli stranieri. La crescita del flusso di turisti è generalizzato in tutte le città, sia per ciò che riguarda gli italiani, sia per gli stranieri. L incremento più cospicuo si è registrato a Bologna (+11,4% per gli arrivi e +18,8% per le presenze, senza significative differenza tra italiani e stranieri); aumenti sostanziosi si sono registrati anche a Piacenza (rispettivamente +12,0% e +15,2%) e Ferrara (+16,9% e +10,4%). Gli incrementi più contenuti, invece, si sono osservati nelle due città della Romagna, e in particolare a Forlì dove gli arrivi sono cresciuti del +4,4% e le presenze del +2,5%; ed a Ravenna centro storico, dove l incremento degli arrivi è stato del +4,8% e quello delle presenze del +5,3%. Con riferimento al dettaglio mensile, si conferma anche nel 2016 il fatto che, a differenza della Riviera, il flusso dei turisti non è concentrato nei mesi estivi, ma è invece uniforme nel corso dell'anno, sia pure con una lieve flessione nei mesi invernali (anche quest anno gli arrivi e le presenze di gennaio e febbraio costituiscono ciascuno circa il 6% del totale annuo). Il mese con la quota più rilevante di arrivi e presenze è ottobre (rispettivamente il 9,8% ed il 10,1% del totale annuo). Quote appena inferiori si sono osservate nei mesi di maggio e settembre, mentre una quota oscillante tra l'8% ed il 9,5% degli arrivi e delle presenze si è rilevata nel mese di luglio, nei restanti mesi primaverili (marzo, aprile e giugno) e anche nel mese di novembre. Gli incrementi più significativi si sono tuttavia verificati nei mesi invernali, a riprova del fatto che ormai si tende a fare sempre più spesso il turismo culturale nelle città in qualsiasi periodo dell anno: a novembre e dicembre, ad esempio gli arrivi sono cresciuti del +16% circa e le presenze del +23%, mentre in febbraio gli aumenti sono stati, rispettivamente del +14,4% e del +15,1%. Incrementi più contenuti, anche se pur sempre rilevanti, si sono invece rilevati nei mesi estivi, con una crescita media pari al +6,8% per gli arrivi e al +9,9% per le presenze nei mesi compresi tra maggio e settembre. Anche la distribuzione delle presenze per provenienza nelle città capoluogo è decisamente più uniforme di quanto si è visto per la Riviera. Per quanto riguarda i turisti italiani, in particolare, il principale bacino di provenienza rimane sempre la Lombardia, da cui arriva il 14,8% 30

31 delle presenze (contro il 14,7% del 2015, ma a fronte del 36,4% osservato invece per le località della Riviera), e che presenta forti incrementi sia negli arrivi (+11,1%), sia nelle presenze (+14,9%). Aumento sostenuto anche per il flusso degli emiliano-romagnoli, soprattutto negli arrivi (+18,9%), ma la crescita delle presenze (+9,1%) è inferiore alla crescita media dei turisti italiani nelle città, cosicché l incidenza sul mercato scende dal 13,1% del 2015 al 12,5%. Al terzo posto per presenze in città tra i turisti italiani si confermano i laziali, anch essi in forte crescita (+11,3% gli arrivi, +15,6% le presenze); al quarto posto anche per quest'anno ci sono i turisti provenienti dalla Campania, con incrementi pari al 10,3% per gli arrivi, ed al 17% per le presenze. Mercato italiano Regione italiana di provenienza Incidenza % sul mercato italiano Variazione arrivi % rispetto al 2015 Variazione presenze % rispetto al 2015 Lombardia 14,8% 11,1% 14,9% Emilia-Romagna 12,5% 18,9% 9,1% Lazio 10,6% 11,3% 15,6% Campania 8,2% 10,3% 17,0% Puglia 7,1% 10,6% 12,4% Piemonte 7,1% 5,7% 6,0% Veneto 6,2% 10,0% 15,3% Sicilia 5,9% 12,7% 22,1% Toscana 5,8% 8,7% 11,5% Altre regioni italiane 21,7% 10,4% 16,0% Totale Italia 100,0% 11,2% 14,0% Molto consistente, anche leggermente inferiore rispetto a quello degli italiani, è stato l'incremento dei turisti stranieri, i cui arrivi nelle città capoluogo sono cresciuti del 8,3% e le presenze del 13,7%. Anche in questo caso la distribuzione delle presenze per Paese di provenienza è molto più uniforme di quanto non si sia visto per la Riviera. Al primo posto si consolida la posizione dei tedeschi che costituiscono il 9,2% delle presenze totali degli stranieri in città (contro lo 8,9% del 2015), con un cospicuo incremento pari 12% per gli arrivi ed al 17,2% per le presenze. Al secondo posto si conferma la posizione degli inglesi, con l'8,4% (le cui presenze, come si è visto, sono invece marginali in Riviera); anch essi hanno fatto registrate sensibili aumenti sia negli arrivi (+11,9%), sia nelle presenze (+15,3%). Terzo posto confermato anche per i francesi, pur a fronte di una crescita delle presenze (+8,9%) inferiore alla media, con conseguente lieve flessione della quota di incidenza sul mercato estero dall 8,2% del 2015 al 7,9%. Seguono, nell'ordine, statunitensi (7,5% delle presenze), spagnoli (7,1%, con una sostanziosa crescita delle presenze del +24,4%) e cinesi, la cui quota di mercato è tuttavia scesa dal 6,1% del 2015 al 4,7%, per effetto di un calo degli arrivi del -20,1% e delle presenze del -12,7%. Aumenti cospicui, infine, anche per gli svizzeri (arrivi +16,6%, presenze +23,1%) che scalzano i Paesi Bassi dalla settima posizione. 31

32 Mercato straniero Bacino estero di provenienza Incidenza % sul mercato estero Variazione arrivi % rispetto al 2015 Variazione presenze % rispetto al 2015 Germania 9,2% 12,0% 17,2% Regno Unito 8,4% 11,9% 15,3% Francia 7,9% 5,2% 8,9% Stati Uniti d'america 7,5% 5,8% 10,1% Spagna 7,1% 18,3% 24,4% Cina 4,7% -20,1% -24,4% Svizzera e Liechtenstein 3,6% 16,6% 23,1% Paesi Bassi 3,2% 9,6% 11,0% Polonia 3,1% 2,5% 26,1% Altri Paesi 45,3% 12,8% 12,8% Totale Estero 100,0% 8,3% 12,7% La tipologia di struttura ricettiva scelta dai turisti nelle città capoluogo è in larghissima prevalenza quella alberghiera (90,1% degli arrivi, 84,1% delle presenze), anche se rispetto al 2015 è in crescita la quota di turisti che sceglie le strutture extra-alberghiere (dal 8,9% al 9,9% degli arrivi, dal 14,8% al 15,9% delle presenze). Nelle strutture alberghiere, gli arrivi sono cresciuti dell 8,9% e le presenze del 12,0%. L unica categoria alberghiera in diminuzione nelle città sono le residenze turistiche, i cui arrivi sono scesi del -19,8% e le cui presenze del -22,6%. In tutte le altre strutture alberghiere (alberghi da 1 a 5 stelle), infatti, si sono osservati aumenti molto rilevanti, in particolare negli alberghi a 1 e 2 stelle, con incrementi pari rispettivamente a +19,4% e +32,3% per gli arrivi ed a +22,6% e +52,6% per le presenze. Di conseguenza, è ancora più marcato l incremento registrato nelle strutture extra-alberghiere cittadine, dove gli arrivi sono cresciuti del +22,6% e le presenze del +21,6%. Particolarmente rilevante è stata la crescita negli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (+113,3% gli arrivi e +58,7% le presenze), ma molto marcato è stato anche l aumento del flusso nei bed&breakfast (rispettivamente, +31,5% e +40,7%) e nei campeggi (+20,4% per gli arrivi, +16,2% per le presenze). 32

33 Il patrimonio ricettivo alberghiero nelle città capoluogo a fine 2015 era così caratterizzato: 291 alberghi con posti letto; strutture con in media 51 camere e 98 posti letto; indice di occupazione netta delle camere 53,1%. indice medio di utilizzo riferito ai letti: 44,4% se non si considerano le chiusure stagionali (indice lordo); 47,9% se ci si riferisce ai periodi di apertura effettiva (indice netto). Le strutture sono aumentate di 4 unità (+1,4%) rispetto al 2015, i posti letto sono diminuiti di 86 unità (-0,3%). Il comparto extra-alberghiero era così articolato: 5 campeggi per un massimo di ospiti; 831 bed & breakfast, per un totale di letti; 505 alloggi gestiti in forma imprenditoriale con posti letto; 75 agriturismi con letti; 11 ostelli per 969 ospiti; 140 altre strutture con posti letto. 33

34 Le Località termali Nel 2016 si sono osservati nelle località termali arrivi e presenze, con una flessione degli arrivi pari al -4,1% e delle presenze pari al -0,9%. Si tratta dell unico ambito in cui si è rilevata una lieve diminuzione del flusso turistico rispetto al 2015, peraltro dopo due anni in cui si erano registrati consistenti aumenti. Viceversa, la permanenza media fa registrare un piccolo aumento dopo le riduzioni osservate nei due anni precedenti. Si risale quindi dalle 2,85 del 2015 alle 2,95 del 2016 (la permanenza media era tuttavia pari a 3,13 notti nel 2014). Il calo del flusso turistico nelle località termali è da attribuire quasi esclusivamente ai turisti stranieri, specie per ciò che riguarda gli arrivi. Dopo il boom registrato nei due anni precedenti, infatti, gli arrivi degli stranieri sono scesi del 23,2%, mentre le presenze hanno subito solo una lieve flessione (-1,2%), con conseguente balzo della permanenza media da 1,99 a 2,56 notti. Più contenuta è stata, invece, la variazione dei turisti italiani, con una crescita degli arrivi del +3,2% ed una lieve flessione nelle presenze (-0,8%), con conseguente riduzione della permanenza media da 3,19 a 3,06 notti. La diminuzione del flusso è concentrata per lo più nel settore extra-alberghiero, dove gli arrivi sono scesi del -23,9% e le presenze del - 34,1% (calo dovuto esclusivamente ai turisti italiani, -34,1% gli arrivi e -42,9% le presenze, mentre gli stranieri sono invece aumentati, rispettivamente, del +13,8% e +6,9%). Situazione opposta nel settore alberghiero, dove gli arrivi sono stazionari e le presenze in crescita del +7,3%, e dove la crescita è da attribuire soltanto agli italiani (+12,2% gli arrivi, +10,0% le presenze). Tale aumento è da attribuirsi esclusivamente agli alberghi a 3 stelle, dove gli arrivi sono cresciuti del +24,4% e +27,9%. In flessione, invece, sia gli alberghi a 4 stelle (- 9,6% gli arrivi e -5,0% le presenze), sia quelli a 1 e 2 stelle (-12,1% e -1,4%). Anche per questo ambito territoriale la tipologia di struttura ricettiva privilegiata per l alloggio è quella alberghiera, in misura molto più marcata rispetto al 2014 e 2015: l 86,5% degli arrivi e l'86,8% delle presenze è concentrato in questa tipologia. L insieme degli alberghi a 3 e 4 stelle ha totalizzato il 96,5% degli arrivi ed il 92,7% delle presenze alberghiere (l 83,5% degli arrivi e l 80,4% delle presenze nel complesso), percentuali ancora più elevate rispetto al Dalla distribuzione mensile del movimento, si osserva un incremento del flusso turistico nei primi quattro mesi dell anno, mentre il calo è tutto concentrato nei successivi otto mesi, con una flessione degli arrivi da maggio a ottobre del -8,6% e delle presenze del -3,8%: la quota di arrivi concentrata fra maggio e ottobre è conseguentemente scesa dal 77,1% del 2015 al 73,5%, e l analoga quota di presenze è scesa dal 81,6% al 79,2%. In dettaglio, il mese in cui si è registrato l incremento più marcato è quello di marzo (+27,3% gli arrivi, +27,1% le presenze), ma si tratta di un effetto di calendario dovuto alla Pasqua che è caduta in quel mese. Viceversa, le flessioni più rilevanti si sono osservate nei mesi di ottobre e novembre, con diminuzioni rispettivamente del -11,6% e -17,7% per ciò che riguarda gli arrivi, e del -6,2% e -9,3% per quanto riguarda le presenze. 34

35 L andamento in controtendenza rispetto ai due anni precedenti è confermato anche dall analisi per località. Il calo più cospicuo del flusso turistico, infatti, si è registrato a Salsomaggiore, con una diminuzione degli arrivi del -21,4% e delle presenze del -8,4%. Tra le località più rilevanti in termini di flusso turistico, va segnalata anche la flessione di Riolo Terme (-13,8% gli arrivi, -16,5% le presenze). Viceversa, gli incrementi più rilevanti si sono osservati a Bagno di Romagna (+13,1% per gli arrivi e +8,5% per le presenze), Castel San Pietro (+9,1% e +14,9%, rispettivamente) e Alto Reno Terme (+14,7% e +25,8%). Tra le regioni di provenienza dei turisti italiani nelle località termali le più numerose sono ancora l Emilia-Romagna (24% del totale di presenze del mercato italiano), la Lombardia (17,7%), la Toscana (7,7%), il Piemonte (6,8%), il Lazio (6,2%), le Marche (6,1%) ed il Veneto (6,0%). Tra queste regioni, la crescita più cospicua del flusso turistico verso queste località si è avuto da parte dei marchigiani (+12,8% gli arrivi, +3,2% le presenze) e dei veneti (+7,2% e +6,0% rispettivamente), mentre i cali più vistosi sono stati osservati tra i turisti provenienti dal Piemonte (-5,0% gli arrivi e -4,7% le presenze) e dal Lazio (-4,7% e -2,2% rispettivamente). Mercato italiano Regione italiana di provenienza Incidenza % sul mercato italiano Variazione arrivi % rispetto al 2015 Variazione presenze % rispetto al 2015 Emilia-Romagna 24,0% 6,7% 0,8% Lombardia 17,7% 5,7% 0,1% Toscana 7,7% 2,2% -1,7% Piemonte 6,8% -5,0% -4,7% Lazio 6,2% -4,7% -2,0% Marche 6,1% 12,8% 3,2% Veneto 6,0% 7,2% 6,0% Puglia 5,6% 3,4% -2,9% Altre regioni italiane 19,9% -0,2% -0,4% Totale Italia 100,0% 3,5% -0,8% Dopo diversi anni di crescita consecutiva del flusso di turisti stranieri presso le località termali, quest anno si è registrata una flessione piuttosto marcata per ciò che riguarda gli arrivi (-23,2%), mentre è più contenuta quella delle presenze (-1,2%). Questo è in parte dovuto al fatto che, come si è già sottolineato lo scorso anno, parte del flusso che passa dalle strutture delle località termali non è costituito, in realtà, da veri e propri turisti, bensì da migranti, profughi o rifugiati temporaneamente alloggiati in queste strutture. Ciò significa arrivano meno persone rispetto al 2015, ma la loro permanenza è più lunga. E' il caso, ad esempio, del flusso proveniente dai Paesi dell'africa mediterranea, che costituisce il 7,2% del totale delle presenze rilevate nelle località termali (presenze che sono raddoppiate rispetto al 2014, pur a fronte di una riduzione degli arrivi, il che testimonia la più lunga permanenza media di coloro che arrivano da questi Paesi), ed è anche il caso degli apolidi e di coloro per cui non è stato possibile accertare la nazionalità, che nel complesso costituiscono il 35

36 6,8% delle presenze rilevate (più che triplicate rispetto al 2014). Il forte aumento di stranieri in queste località si spiega anche con questo motivo. Fatta questa doverosa precisazione, ancora per quest anno la Cina è il Paese da cui proviene la parte più cospicua del flusso verso le località termali, nonostante il crollo rilevato sia negli arrivi (-60,2%), sia nelle presenze (-57,8%), dopo l estemporaneo exploit registrato nel 2015, quando il flusso fu più che doppio rispetto al L incidenza delle presenze cinesi sul totale del mercato straniero è così precipitato dal 22,4% del 2015 al 9,6% del totale, scendendo quindi al di sotto del livello raggiunto nel 2014 (12,7%). In discesa anche il flusso proveniente dalla Germania (-2,9% le presenze, a fronte però di una crescita degli arrivi del +2,5%), mentre è in forte aumento sia quello proveniente dalla Francia (+16,4% e +24,7%, rispettivamente) e dai Paesi Bassi (+13,0% e +9,0%). Mercato straniero Bacino estero di provenienza Incidenza % sul mercato estero Variazione arrivi % rispetto al 2015 Variazione presenze % rispetto al 2015 Cina 9,6% -60,2% -57,8% Germania 9,3% 2,5% -2,9% Francia 8,7% 16,4% 24,7% Altri Paesi dell'africa* 8,7% -74,3% 128,0% Altri Paesi dell Africa mediterranea** 7,2% 52,0% -9,1% Apolidi o non specificato 6,8% -45,5% 381,8% Paesi Bassi 6,4% 13,0% 9,0% Svizzera e Liechtenstein 4,3% 12,9% 5,1% Altri Paesi europei*** 4,2% 26,4% 28,0% Regno Unito 3,5% 14,3% 17,0% Altri Paesi 31,4% 5,2% 14,7% TOTALE ESTERO 100,0% -23,2% -1,2% * = Angola, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo Verde, Ciad, Comore, Congo, Costa d'avorio, Eritrea, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Gibuti, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Mauritius, Mozambico, Namibia, Niger, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica 36

37 Democratica del Congo, Ruanda, Sant Elena (UK), São Tomé e Príncipe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Sudan del Sud, Swaziland, Tanzania, Togo, Uganda, Western Sahara, Zambia, Zimbabwe **= Marocco, Algeria, Tunisia e Libia *** = Albania, Andorra, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Faeroe Islands (DK), Gibilterra (UK), Guernsey, Isle of Man, Jersey, Kosovo, Macedonia, Moldova, Monaco, Montenegro, San Marino, Serbia, Stato della città del Vaticano, Svalbard e Jan Mayen, Bonaire, Saint Eustatius and Saba (NL). La consistenza ricettiva alberghiera nelle località termali al 31/12/2016 è così costituita: 176 fra alberghi e residenze turistiche; posti letto; strutture mediamente dotate di 34,8 camere e 62,5 posti letto; indice di occupazione netta delle camere 33,8%; indice medio di utilizzo riferito ai letti: o 22,6% se non si considerano le chiusure stagionali (indice lordo, in crescita rispetto al 21,9% del 2015); o 32,0% se ci si riferisce ai periodi di apertura effettiva (indice netto, anch esso in crescita rispetto al 29,9% del 2015). Le strutture sono aumentate di 5 unità (+2,9%) rispetto al 2015, i posti letto sono aumentati di 266 unità (+2,5%). La consistenza del settore extra-alberghiero è la seguente: 7 fra campeggi e villaggi turistici per posti letto; 68 alloggi dati in affitto da imprese turistiche con 644 posti letto; 8 case per ferie con 384 posti letto; 4 ostelli con 112 posti letto; 77 bed & breakfast con 344 posti letto; 69 agriturismi per 976 posti letto; 48 altri esercizi per 333 posti letto. 37

38 L Appennino L anno 2016 ha fatto registrare arrivi e presenze, con un incremento rispettivamente del +12,1% e del +17,8%. Si è pertanto rafforzata l inversione di tendenza osservata già nel 2015, dopo la flessione registrata negli anni precedenti. Va precisato, peraltro, che parte di questo aumento è da attribuirsi alla maggiore copertura della rilevazione in alcuni territori, specialmente nelle province di Reggio Emilia, Modena e Bologna, per effetto del mutato sistema informativo. Anche al netto di questo, comunque, la crescita resta notevole. In considerazione del maggiore incremento delle presenze rispetto agli arrivi, si è registrata una inversione di tendenza nella permanenza media, che risale a 2,77 notti rispetto alle 2,63 del 2015 ed alle 2,99 del Dalla distribuzione del flusso per mese, si rileva una flessione nel solo mese di maggio, e limitatamente ai soli arrivi (-5,2%, mentre le presenze sono cresciute del +1,4%); in tutti gli altri mesi si è invece osservato un aumento del flusso, in modo particolare nei mesi di marzo (+39,6% gli arrivi, +46,6% le presenze, ma si tenga conto che è caduta la Pasqua in questo mese), settembre (+21,8% e +28,7% rispettivamente), febbraio (+19,9% e +24,4%) e ottobre (+14,9% e +27,5%). Dall analisi per località si rileva che: il territorio in cui si è registrato l'incremento più consistente è quello reggiano (+57,4% gli arrivi, +98,3% le presenze), anche se, come si è accennato, è questo uno di quei territori dove parte dell aumento va attribuito alla accresciuta copertura della rilevazione. incrementi sia negli arrivi che nelle presenze si sono osservati anche nella montagna bolognese (+14,0% e +6,0%, rispettivamente) ed in quella modenese (+27,5% e +31,8%), sebbene anche in questi territori parte della crescita sia dovuta alla maggiore copertura. incrementi un po' più contenuti sono stati osservati, inoltre, nelle località collinari e montane delle provincie di Piacenza (+25,4% gli arrivi, ma -3,4% le presenze), di Parma (+0,9% e +10,4% rispettivamente) e di Rimini (+5,5% e +6,9%), e in questo caso si tratta interamente di incrementi effettivi. l unica provincia nelle cui località montane si è invece registrata una flessione nel flusso turistico rispetto al 2015 è quella di Forlì- Cesena, dove gli arrivi sono scesi del -5,3% e le presenze sono diminuite del -5,9%. La percentuale di turisti italiani risale leggermente: per ciò che riguarda gli arrivi, all 82,7%, quasi come nel 2014, dopo essere scesa all'82,2% nel Quanto alle presenze, invece, questa è ulteriormente salita fino all 82,1% (era al 78,9% nel 2014 ed all 81,1% nel 2015). L'incremento del flusso turistico nelle località dell'appennino è stato infatti più elevato tra i turisti italiani, sia per ciò che riguarda gli arrivi (+12,8% contro il +8,9% degli stranieri), sia per le presenze (+19,3% contro +11,2% rispettivamente). Si rafforza ulteriormente la presenza di turisti di emiliano-romagnoli, già ampiamente prevalente nelle località appenniniche: questi costituiscono il 36,1% degli arrivi ed il 42,9% delle presenze). Tra le altre regioni, si rafforza anche il flusso proveniente dalla Toscana che 38

39 supera quello proveniente dalla Lombardia sia per ciò che riguarda gli arrivi (rispettivamente 15,7% e 14,8% del totale), sia per le presenze (14,2% contro 13,4%, rispettivamente). Seguono nell ordine: Lazio, con il 5,2% delle presenze, Veneto con il 4%, Liguria con il 3,6%, e Piemonte con il 3,5%. Tutti i flussi provenienti da queste regioni sono in forte crescita, sia per ciò che riguarda gli arrivi (Emilia-Romagna +15,9%, Toscana +13,7%, Lombardia +7,9%, Lazio +13,4%, Veneto +6,0%), sia per le presenze (rispettivamente +25,5%, +21%, +5,8%, 23,7% e +3,6%). Regione italiana di provenienza Incidenza % sul mercato italiano Variazione arrivi % rispetto al 2015 Variazione presenze % rispetto al 2015 Emilia-Romagna 42,9% 15,9% 25,5% Toscana 14,2% 13,7% 21,0% Lombardia 13,4% 7,9% 5,8% Lazio 5,2% 13,4% 23,7% Veneto 4,0% 6,0% 3,6% Liguria 3,6% 26,1% 29,3% Piemonte 3,5% 17,8% 16,6% Altre regioni italiane 13,2% 7,9% 16,3% Totale Italia 100,0% 12,8% 19,3% Una crescita robusta si è registrata anche per ciò che riguarda il flusso di turisti stranieri in Appennino. Gli arrivi sono aumentati del +8,9% e le presenze del +11,2%. Si confermano al primo posto gli olandesi, nonostante una lieve flessione della quota delle presenze sul totale del mercato straniero dal 20,2% al 19,4%, per effetto di un più contenuto incremento delle stesse presenze (+7%). Seguono i tedeschi, la cui quota di mercato è, viceversa, in crescita grazie ad un incremento delle presenze del +23,3%. Seguono quindi inglesi e francesi, rispettivamente con l 8,5% e l 8,3% del totale delle presenze straniere, e che presentano entrambi incrementi analoghi nelle presenze (+22,1%). Si confermano, inoltre, le importanti presenze, nell ordine, di belgi, svizzeri e statunitensi (questi ultimi sono tra i pochi gruppi nazionali che hanno fatto registrare una lieve flessione, -0,3% negli arrivi e -2,5% nelle presenze). Questo, nel dettaglio, l andamento: Bacino estero di provenienza Incidenza % sul mercato estero Variazione arrivi % rispetto al 2015 Variazione presenze % rispetto al 2015 Paesi Bassi 19,4% 11,0% 7,0% Germania 13,9% 20,4% 23,3% Regno Unito 8,5% 10,1% 22,2% Francia 8,3% 8,5% 22,1% 39

40 Bacino estero di provenienza Incidenza % sul mercato estero Variazione arrivi % rispetto al 2015 Variazione presenze % rispetto al 2015 Belgio 6,4% 25,2% 28,1% Svizzera e Liechtenstein 4,5% 8,9% 8,4% Stati Uniti d'america 3,6% -0,3% -2,5% Altri Paesi 35,4% 4,1% 4,3% Totale Estero 100,0% 8,9% 11,2% Le località dell Appennino costituiscono l ambito territoriale caratterizzato in misura nettamente maggiore dall importanza delle strutture extra-alberghiere: il flusso turistico in queste strutture, infatti, rappresenta il 39,2% degli arrivi ed il 46,8% delle presenze (a fronte del 38% e del 44,8% del 2015), con un incremento, rispettivamente, del +15,7% e del +23,0%. Più contenuta, invece, la crescita del settore alberghiero, che ha comunque registrato un aumento del +9,9% degli arrivi e del +13,6% delle presenze totali nelle strutture alberghiere. Tra le strutture extra-alberghiere l incremento più rilevante si è rilevato nei campeggi e villaggi turistici, dove gli arrivi sono cresciuti del +24,4% e le presenze del +38,0%, e negli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (+20,1% e +23,0%, rispettivamente). Tra le strutture alberghiere, invece, si rafforza la concentrazione del flusso turistico in quelle di più alto livello: negli alberghi a 3 e 4 stelle e nelle residenze turistiche gli arrivi sono cresciuti del +12,4% e le presenze 17,3%; viceversa, in quelli a 2 ed 1 stella la flessione è stata pari, rispettivamente, al -5,9% ed -8,3%. Di conseguenza, nelle strutture di più alto livello si concentrano l 88,3% degli arrivi e l 87,1% delle presenze. È rimasta sostanzialmente stabile la consistenza ricettiva, dopo l incremento registrato nel corso del Il quadro delle località dell Appennino al 31/12/2016 è la seguente: 323 alberghi (erano 324 l'anno precedente) con posti letto complessivi (in lieve flessione rispetto ai del 2015, ma ancora ben al di sopra degli del 2014); l albergo medio ha 17,2 camere e 33,7 posti letto, in lieve diminuzione rispetto al dato dell'anno precedente; tasso di occupazione netto delle camere 19,4%; 46 fra campeggi e villaggi turistici (erano 45 nel 2015) per ospiti (erano oltre nel 2015); 198 agriturismi con posti letto (stesso numero di esercizi del 2015, dove c erano però posti letto); 390 bed & breakfast con posti letto (erano rispettivamente 359 e 1.656); 227 altre tipologie (case, affittacamere, ostelli, rifugi,...) con posti letto complessivi (erano 222 e nel 2015). 40

41 Altre Località In tutte le altre località della Regione (si tratta sostanzialmente di tutti quei comuni nell'entroterra e in pianura, che non sono né capoluoghi, né località termali) nell'anno 2016 si sono osservati arrivi e presenze. Rispetto al 2015, si è registrato un incremento degli arrivi del +12,7% e delle presenze del +15,4%. Si rafforza anche in questo ambito, pertanto, la tendenza positiva già osservata nel L'incremento è stato grossomodo della stessa entità sia nelle strutture alberghiere, dove gli arrivi sono cresciuti del +13,0% e le presenze del +15,3%, sia in quelle extra-alberghiere, dove si è ottenuto, rispettivamente, il +10,1% ed il +15,6%. Una lieve inversione di tendenza si è registrata, invece, nella permanenza media, fenomeno che, come si è visto, ha coinvolto anche tutti gli altri ambiti territoriali: permanenza che risale, infatti, dalle 2,18 notti del 2015 alle 2,23 del Risale, in particolare, la permanenza media dei turisti stranieri, passando dalle 2,02 notti del 2015 alle 2,15 del Per quanto riguarda la distribuzione mensile dei movimenti, si sono registrati aumenti in tutti i mesi dell anno, ma in modo particolare in aprile (nonostante la Pasqua sia caduta in marzo, il che tra l altro lascia presagire che si tratti per più di soggiorni per motivi di lavoro che di vacanza), con una crescita degli arrivi del +25,0% e delle presenze del +23,3%, e soprattutto in dicembre (+24,0% per gli arrivi e +42,6% per le presenze); per contro, i mesi in cui gli incrementi sono stati più contenuti sono gennaio (+3,9% per gli arrivi e +8,0% per le presenze), luglio (+8,5% e +10,1% rispettivamente) ed agosto (+4,2% e +8,4%). La crescita del flusso di turisti italiani e quello degli stranieri è stata grossomodo analoga, con un incremento leggermente superiore dei primi negli arrivi (+13,5% contro +11%, rispettivamente) e dei secondi nelle presenze (+14,0% e +18,3%). L'analisi per località evidenzia l'aumento più marcato del flusso di turisti nei comuni delle provincie di Modena e di Bologna, con una crescita degli arrivi, rispettivamente, del +23,3% e del +17,7%, e delle presenze del +14,1% e del +24,7%. L aumento è stato più, contenuto, invece, nelle provincie Ferrara, con una crescita degli arrivi del +1,9% e delle presenze del +7,1%, di Parma (dove gli arrivi sono stabili ma le presenze sono cresciute del +10,2%) e di Piacenza, dove gli arrivi sono cresciuti del +3,2% ma le presenze sono invece scese del -2,1%. Le principali località di questo ambito, cioè quelle con almeno 50mila presenze nell anno, sono 17: Collecchio e Colorno in provincia di Parma; Campogalliano, Carpi, Formigine, Maranello e Sassuolo in provincia di Modena; Anzola dell Emilia, Bentivoglio, Castelmaggiore, Castenaso, Imola, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa in provincia di Bologna; Faenza e Lugo in provincia di Ravenna; Bertinoro in provincia di Forlì-Cesena. Tra questi, come si vede, ce ne sono molti suburbani alla periferia dei capoluoghi il cui flusso è quindi verosimilmente legato anche a motivi di lavoro. I comuni che hanno fatto registrare gli incrementi più marcati sono Bentivoglio (+65,4% 41

42 per gli arrivi e +67,0% per le presenze) e Sassuolo (+57,4% e +52,2% rispettivamente), mentre quelli in cui sono stati osservati gli aumenti più moderati sono Imola (arrivi cresciuti del +4,0% e presenze del +9,2%) e Lugo (+5,0% e +7,5%). In questo ambito territoriale, i turisti italiani costituiscono poco più dei due terzi del totale delle presenze registrate, una percentuale inferiore soltanto a quella registrata nelle città capoluogo dove come si è visto gli italiani costituiscono poco meno del 59% del totale. La distribuzione per regione di provenienza degli italiani nelle altre località rispecchia grossomodo quella del 2015, con gli emilianoromagnoli che sopravanzano di poco (sempre in termini di presenze) i lombardi, seguiti da veneti, piemontesi, laziali e campani, ciascuno dei quali rappresenta circa il 7% delle presenze totali degli italiani. Anche nel 2016, così come nel 2015, i pugliesi costituiscono uno dei gruppi regionali (tra quelli più significativi in termini di flusso turistico) che ha fatto registrare l'incremento maggiore (+21,3% per gli arrivi e +17,7% per le presenze); ancor più marcato è stato l aumento di quello siciliano, con +27,8% per gli arrivi e +22,1% per le presenze. Più in generale, tutti i gruppi regionali hanno fatto registrare incrementi sia per ciò che riguarda gli arrivi sia per le presenze; in questo contesto di crescita generalizzata, il flusso interno di turisti emiliano-romagnoli è quello che è aumentato di meno (+6,6% negli arrivi e +9,8% nelle presenze). Regione italiana di provenienza Incidenza % sul mercato italiano Variazione arrivi % rispetto al 2015 Variazione presenze % rispetto al 2015 Emilia-Romagna 18,4% 6,6% 9,8% Lombardia 16,6% 11,2% 12,9% Veneto 7,6% 15,7% 15,9% Piemonte 7,6% 15,3% 12,9% Lazio 7,3% 14,2% 14,9% Campania 6,9% 20,1% 15,1% Puglia 5,8% 21,3% 17,7% Toscana 5,6% 12,7% 16,1% Sicilia 4,3% 27,8% 22,1% Altre regioni italiane 20,0% 15,5% 14,9% Totale Italia 100,0% 13,5% 14,0% La distribuzione dei turisti stranieri nelle altre località per Paese di provenienza è abbastanza simile a quella vista per le località termali, con i cinesi al primo posto con il 13,7% delle presenze rilevate nel 2016, in calo rispetto al 16,5% raggiunto nel 2015 per effetto di una flessione sia degli arrivi (-6,1%), sia delle presenze (-1,7%), che fa seguito al corposo incremento dell anno precedente. Al secondo posto ci sono i tedeschi, con il 10,2% delle presenze e con un marcato aumento sia in termini di arrivi (+20,9%), sia in termini di presenze (+22,8%). Seguono francesi ed inglesi (rispettivamente con il 7,4% ed il 5,0% delle presenze). Da sottolineare in questo ambito territoriale la presenza di gruppi nazionali meno numerosi altrove: i rumeni, le cui presenze costituiscono il 4,5% del totale, i polacchi (3,4%) e gli spagnoli (3,3%). 42

43 Bacino estero di provenienza Incidenza % sul mercato estero Variazione arrivi % rispetto al 2015 Variazione presenze % rispetto al 2015 Cina 13,7% -6,1% -1,7% Germania 10,2% 20,9% 22,8% Francia 7,4% 12,9% 11,3% Regno Unito 5,0% 24,8% 28,5% Romania 4,5% 36,3% 22,0% Stati Uniti d'america 3,6% 13,3% 22,9% Altri Paesi europei* 3,5% 4,5% 5,3% Polonia 3,4% 29,1% 37,4% Spagna 3,3% 9,0% 5,4% Svizzera e Liechtenstein 3,1% 10,8% 17,4% Altri Paesi 42,3% 19,8% 25,6% Totale Estero 100,0% 11,0% 18,3% * = Albania, Andorra, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Faeroe Islands (DK), Gibilterra (UK), Guernsey, Isle of Man, Jersey, Kosovo, Macedonia, Moldova, Monaco, Montenegro, San Marino, Serbia, Stato della città del Vaticano, Svalbard e Jan Mayen, Bonaire, Saint Eustatius and Saba (NL). La maggior parte del flusso turistico si registra anche in questo ambito territoriale presso le strutture alberghiere, col 87,1% degli arrivi ed il 77,8% delle presenze, un livello molto prossimo a quello medio regionale. L'incremento più rilevante è stato osservato tra gli alberghi a 3 stelle, con una crescita degli arrivi del +18,3% e delle presenze del +17,0%. Anche in questo ambito territoriale si assiste alla tendenza di concentrazione del flusso turistico nelle strutture a 3 e 4 stelle, che costituiscono ormai il 93,2% degli arrivi ed il 88,5% delle presenze in strutture alberghiere in queste località. Nel complesso, l incremento del flusso nelle strutture alberghiere di località) è stato pari a +13% per gli arrivi e +15,3% per le presenze. Anche l aumento del flusso turistico nelle strutture extra-alberghiere di queste località è stato comunque cospicuo: gli arrivi sono cresciuti del +10,1% e le presenze del +15,6%. Gli incrementi più rilevanti sono stati osservati, in particolare, presso gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale: +64,9% è la per crescita degli arrivi e +53,9% quella delle presenze. Buono anche l incremento rilevato presso gli alloggi agroturistici (+10,8% per gli arrivi e +16,7% per le presenze). Viceversa, si è registrata una flessione nei campeggi e nei villaggi turistici (-3,5% e +16,5%, rispettivamente). 43

44 In queste località si è rilevata una lieve crescita, infine, per ciò che riguarda la consistenza ricettiva, sia quella alberghiera, sia quella extraalberghiera. Al 31/12/2016 la consistenza è la seguente: 486 alberghi (erano 483 nel 2015) con posti letto ( nel 2015); l albergo medio ha 28,6 camere e 54,8 posti letto, grossomodo in linea con il dato dell'anno precedente; il tasso di occupazione netto delle camere è stato pari al 41,1% (era al 37,6% nel 2015); 16 fra campeggi e villaggi turistici per quasi ospiti; 475 agriturismi per un totale di posti letto; 853 bed & breakfast (erano 776 nel 2015) per un totale di quasi posti letto (erano quasi nel 2015); 441 altre tipologie (case, affittacamere, ostelli, rifugi, ecc., erano 422 nel 2015) con oltre posti letto complessivi (erano circa nel 2015). 44

45 Complessivo Regionale Tavole Statistiche

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