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1 Circolare per la clientela Novembre 2016 SOMMARIO 1. ON LINE IL MODELLO PER L ACCESSO ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE CARTELLE ESATTORIALI Pag IN ARRIVO GLI SMS DAL FISCO Pag ULTIMI CHIARIMENTI FORNITI DALL AGENZIA SULLA DETRAZIONE PER SPESE UNIVERSITARIE 4. CREDITO DI IMPOSTA PER LA RIMOZIONE DELL AMIANTO: DAL 16 NOVEMBRE SI POTRANNO PRESENTARE LE DOMANDE VIA WEB Pag. 4 Pag DECRETO FISCALE 193/2016: AL VIA LO SPESOMETRO TRIMESTRALE DAL 2017 Pag LE SCELTE PER 8, 5 E 2 PER MILLE VENGONO INSERITE NEL CASSETTO FISCALE PER UNA MAGGIORE TRASPARENZA Pag ANCHE I PROFESSIONISTI SE ASSOCIATI VERSANO L IRAP Pag. 10 Pag. 1 di 12

2 1. ON LINE IL MODELLO PER L ACCESSO ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE CARTELLE ESATTORIALI Equitalia ha pubblicato sul proprio sito il modello per l'istanza di accesso alla definizione agevolata delle somme iscritte a ruolo, come introdotta dall'art.6 del DL 193/2016. Il decreto fiscale, infatti, ha previsto che i debiti iscritti a ruolo, affidati agli agenti della riscossione negli anni dal 2000 al 2015 (2016 a seguito degli emendamenti presentati), possono essere estinti da parte dei contribuenti senza il versamento delle sanzioni e degli interessi di mora maturati sui debiti stessi, purché venga presentata apposita istanza entro il 90 giorno dal 24 ottobre 2016 (data di entrata in vigore del decreto legge). Il contribuente, tramite il modello DA1, indica i propri dati anagrafici ed i numeri di riferimento delle cartelle per le quali intende aderire alla definizione agevolata, nonché dichiara il numero di rate (massimo 5) con cui intende versare le somme debitorie. Il modello compilato va presentato presso gli sportelli dell'agente di riscossione ovvero via pec alla Direzione regionale di Equitalia Servizi di Riscossione competente territorialmente, insieme al documento d'identità. Successivamente, entro il 24 aprile 2017 (180 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto), gli emendamenti approvati prevedono lo spostamento dal 24 aprile 2017 al 31 maggio 2017, l'agente della riscossione comunica ai debitori che hanno presentato la dichiarazione suddetta: l'ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione; l'ammontare delle singole rate; giorno e mese di scadenza di ciascuna rata Si ricorda che le prime due rate sono ciascuna pari ad 1/3 del totale debitorio, mentre la terza e la quarta sono ciascuna pari ad 1/6 delle somme dovute. La scadenza della terza rata non può superare il 15 dicembre 2017 e la scadenza della quarta rata non Pag. 2 di 12

3 può superare il 15 marzo 2018; non è stato specificato come saranno i termini di versamento per chi aderisce alle 5 rate. Il contribuente può richiedere, compilando l'istanza, che le somme vengano addebitate direttamente sul proprio conto corrente. Si ricorda che Il mancato, insufficiente o tardivo versamento di una qualunque rata di quelle prestabilite comporta la decadenza della definizione agevolata. 2. IN ARRIVO GLI SMS DAL FISCO L'Agenzia delle Entrate, con comunicato stampa, annuncia l'invio di un sms personalizzato agli utenti che hanno registrato il loro numero su Fisconline per informarli su richieste di pagamento, rimborsi e scadenze. Il servizio gratuito degli sms ha quale obiettivo quello di aggiornare in maniera mirata i contribuenti sulla loro posizione fiscale o su eventuali pagamenti in scadenza, evitando che, per una semplice distrazione o dimenticanza, possano trovarsi in futuro con un conto più oneroso e una cartella di pagamento da saldare. I cittadini che devono al Fisco delle somme a titolo di Irpef per redditi percepiti negli anni precedenti, come per esempio il trattamento di fine rapporto, le pensioni e gli stipendi arretrati, e per i quali non risulta recapitata la richiesta di pagamento inviata dall Agenzia delle Entrate tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, riceveranno un sms che li informa di questa circostanza. L'Agenzia delle entrate sta erogando il suo rimborso sul conto corrente comunicato. Verifichi a breve l'effettivo accredito : così il Fisco informerà i cittadini in attesa di ricevere delle somme da parte dell Agenzia che tutto è andato a buon fine e che quindi l importo è in pagamento. Per alcuni adempimenti come i contratti di locazione pluriennali di immobili e beni strumentali, per i quali i contribuenti possono scegliere di versare l imposta di registro Pag. 3 di 12

4 in un unica soluzione o anno per anno, il Fisco invierà un messaggio per ricordare ai locatori persone fisiche la scadenza imminente, in caso di opzione per il pagamento rateale, l sms avrà lo scopo di ricordare al contribuente che stanno per scadere i termini per pagare la rata trimestrale. 3. ULTIMI CHIARIMENTI FORNITI DALL AGENZIA SULLA DETRAZIONE PER SPESE UNIVERSITARIE L Agenzia delle entrate, in data 10/11/2016, ha pubblicato sul proprio sito alcune Faq riguardanti le spese sostenute per la frequenza universitaria, rientranti tra le spese detraibili dalle imposte sul reddito delle persone fisiche nella misura del 19 per cento. In primo quesito ha trattato le varie tipologie di spese universitarie che possono essere portate in detrazione ai fini Irpef: sono detraibili tutte le spese sostenute per la frequenza di corsi di studio e per l eventuale conseguimento dei corrispondenti titoli, ad eccezione delle spese non funzionali alla carriera universitaria, quali ad esempio le spese per il rilascio di certificati, eventuali more e sanzioni, la richiesta del duplicato del badge identificativo o del libretto. Sono considerate detraibili le spese sostenute per: la ricongiunzione di carriera, l iscrizione all appello di laurea e il rilascio della pergamena, la frequenza di corsi singoli, finalizzati o meno all ammissione a un corso di laurea magistrale, i trasferimenti di ateneo e i passaggi di corso. Nel secondo quesito l Agenzia affronta il tema dell assolvimento dell imposta di bollo: tali spese sono detraibili se riferite al bollo assolto per la frequenza dei corsi di studio e per il conseguimento dei corrispondenti titoli, come ad esempio, l imposta di bollo versata per l iscrizione all appello di laurea. Invece, non potrà essere detratta l imposta di bollo riferita al rilascio di certificati. Pag. 4 di 12

5 Infine, è stato chiarito che possono essere detratte tutte le spese sostenute per l accesso, o il tentato accesso, ai corsi di studio, comprese le spese sostenute per test cui non è seguita un immatricolazione; la spesa potrà essere indicata anche nel caso particolare in cui, uno studente iscritto al quarto anno della Scuola Superiore, decida di sostenere il test anticipatamente. 4. CREDITO D IMPOSTA PER LA RIMOZIONE DELL AMIANTO: DAL 16 NOVEMBRE SI POTRANNO PRESENTARE LE DOMANDE VIA WEB Il decreto firmato il 15 giugno 2016 dai ministri dell ambiente e delle finanze, che dispone le modalità attuative del credito d imposta riconosciuto per gli interventi di bonifica dei beni e delle aree contenenti amianto, è stato pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 243 del 17 ottobre Tale credito d imposta, introdotto dal collegato ambientale (articolo 56 della legge n. 221/2015, in vigore dal 2 febbraio 2016), dopo una lunga attesa, taglia finalmente il traguardo della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale; si ricorda che ai sensi del comma 4, dell art. 56, tale decreto era atteso entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della Legge n. 221/ Soggetti beneficiari e interventi agevolati Il credito d imposta è rivolto a tutti i titolari di reddito di impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dalle dimensioni e dal regime contabile adottato. Gli interventi agevolati riguardano la rimozione e lo smaltimento, anche previo trattamento in impianti autorizzati, dell'amianto presente in coperture e manufatti di beni e strutture produttive ubicate nel territorio nazionale. Pertanto, sono considerate eleggibili le spese per la rimozione e lo smaltimento di: lastre di amianto piane o ondulate, coperture in eternit; tubi, canalizzazioni e contenitori per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, ad uso civile e industriale in amianto; sistemi di coibentazione industriale in amianto. Sulla base delle indicazioni riportate nella relazione illustrativa, sono esclusi dall agevolazione gli interventi che non comportano lo smaltimento dell amianto Pag. 5 di 12

6 bonificato, come l incapsulamento e il confinamento, e le eventuali spese successive alla bonifica, come ad esempio il rifacimento della copertura rimossa. Inoltre, l agevolazione ricomprende anche le spese di consulenze professionali e perizie tecniche nel limite del 10 per cento delle spese complessive sostenute, con una soglia massima di euro per ciascun progetto di bonifica unitariamente considerato. La spesa complessiva sostenuta, riferita a ciascun progetto di bonifica, deve essere almeno di euro ed è agevolabile entro il limite massimo di euro di spesa per ogni impresa. L'effettività del sostenimento delle spese deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal presidente del collegio sindacale, ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali, o da un professionista iscritto nell'albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, o nell'albo dei periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro. Gli interventi di bonifica dall amianto devono essere effettuati nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2016; si ricorda che le spese si considerano sostenute a norma dell articolo 109 del Tuir (art. 3 del Decreto 15 giugno 2016). Nella Guida presente sul sito del ministero dell ambiente viene chiarito che occorre far riferimento al momento dell ultimazione dei lavori e dell emissione del documento fiscale corrispondente alle spese sostenute. 1.2 Presentazione delle domande Le domande potranno essere presentate a partire dal 16 novembre 2016 fino al 31 marzo 2017, previa registrazione al portale dedicato; sarà possibile registrarsi sul sito del ministero dell Ambiente a partire dal 27 ottobre La domanda firmata dal legale rappresentante deve contenere la documentazione richiesta dall art. 4 del Decreto, specificando: il costo complessivo degli interventi; l'ammontare delle singole spese eleggibili; l'ammontare del credito d'imposta richiesto; di non usufruire di altre agevolazioni per le medesime voci di spesa. Pag. 6 di 12

7 Entro il termine di 90 giorni dalla data di presentazione delle singole domande, il Ministero dell'ambiente comunicherà all'impresa il riconoscimento ovvero il diniego dell'agevolazione e, nel primo caso, l'importo del credito effettivamente spettante. Il credito d'imposta è riconosciuto, previa verifica dei requisiti, secondo l'ordine di presentazione delle domande e sino all'esaurimento del limite di spesa complessivo pari a 17 milioni di euro. 1.3 Misura e utilizzo del credito Il credito d imposta è concesso nella misura del 50 per cento delle spese sostenute nell anno 2016; l'agevolazione è soggetta al limite e alle condizioni degli aiuti «de minimis», di cui al regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione europea del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione degli art. 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'unione europea. Tale credito non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell'irap e ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 del Tuir. Il credito d'imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo e deve essere esposto nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento del credito e nelle dichiarazioni successive. La prima quota annuale sarà utilizzabile a decorrere dal 1 gennaio 2017, esclusivamente in compensazione nel modello F24, tramite i canali telematici dell Agenzia delle Entrate, utilizzando un determinato codice tributo che sarà individuato da apposita risoluzione. Si ricorda che Il credito d'imposta è alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con ogni altra agevolazione prevista da normativa nazionale, regionale o comunitaria. Pag. 7 di 12

8 5. DECRETO FISCALE 193/2016: AL VIA LO SPESOMETRO TRIMESTRALE DAL 2017 In particolare l'art.4 del decreto ha modificato l'art.21 del Dl 78/2010 in materia di spesometro. La comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva, adempimento annuale ante modifiche, diviene dal 2017 un adempimento trimestrale. I soggetti passivi ai fini Iva trasmettono entro l'ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre i seguenti dati riferiti alle fatture emesse e ricevute: dati della controparte; data e numero fattura; base imponibile; aliquota applicata; ammontare dell'imposta; tipologia di operazione. Per le operazioni suddette, gli obblighi di conservazione elettronica si intendono soddisfatti per tutte le fatture elettroniche nonché per tutti i documenti informatici trasmessi attraverso il sistema di interscambio e memorizzati dall'agenzia delle entrate, con tempi e modalità che saranno definiti con provvedimento dell'agenzia delle entrate. Vanno inoltre trasmesse, con stesse modalità e stessi termini dello spesometro, le liquidazioni periodiche ai fini Iva, anche nell'ipotesi di liquidazione con eccedenza a credito (art. 21 bis del Dl 78/2010). Il nuovo adempimento periodico si innesta nel processo di implementazione della compliance tra il Fisco ed il contribuente, il quale verrà informato in merito ed eventuali incoerenze tra quanto dichiarato e/o versato e le altre informazioni in possesso dell'agenzia e potrà fornire informazioni ovvero ravvedersi con una riduzione delle sanzioni. Sono esonerati dalla trasmissione della comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA i soggetti non tenuti alla presentazione della Dichiarazione Iva o Pag. 8 di 12

9 all'effettuazione delle liquidazioni periodiche, sempre che, nel corso dell'anno, non vengano meno le predette condizioni di esonero. Il decreto prevede anche un credito d'imposta di 100 euro per i soggetti in attività nel 2017 e con un volume d'affari nell'anno precedente non superiore a euro, per l'adeguamento tecnologico connesso alle modifiche normative da usare in compensazione dal Le nuove disposizioni si applicano a partire dal 1 gennaio La prima scadenza utile ai fini della comunicazione sarà, dunque, relativa al I trimestre 2017 e cadrà in data 31 maggio 2017; nel frattempo un provvedimento dell'agenzia definirà i dettagli del 'nuovo spesometro'. Si presume, dunque, che lo spesometro relativo alle operazioni effettuate entro il 31 dicembre 2016 segua la precedente normativa. La comunicazione di tali dati comporta la soppressione dal 2017 dei seguenti adempimenti: 1. la comunicazione dei dati relativi ai contratti stipulati dalle società di leasing, e dagli operatori commerciali che svolgono attività di locazione e di noleggio (art.7, dodicesimo comma, del DPR 605/1973); 2. la trasmissione degli elenchi Intrastat limitatamente agli acquisti intracomunitari di beni e servizi da soggetti stabiliti in un altro Stato membro dell'ue; 3. la comunicazione annuale delle operazioni con i Paesi Black List (art.1 commi da 1 a 3 del Dl 40/2010). La comunicazione va ancora effettuata per le operazioni effettuate nel periodo d'imposta La dichiarazione Iva annuale va presentata nel mese di febbraio per l'iva dovuta per il 2016 e tra il 1 febbraio e il 30 aprile per l'iva dovuta a decorrere dal Pag. 9 di 12

10 6. LE SCELTE PER 8, 5 E 2 PER MILLE VENGONO INSERITE NEL CASSETTO FISCALE PER UNA MAGGIORE TRASPARENZA L'Agenzia delle Entrate con comunicato stampa annuncia che a partire dal 24 ottobre il contribuente può visualizzare nel proprio Cassetto fiscale le scelte espresse per la destinazione dell 8, del 5 e del 2 per mille. Ciò a garanzia che le preferenze manifestate siano correttamente trasmesse all Agenzia delle Entrate. I contribuenti persone fisiche possono controllare in prima persona la correttezza delle scelte trasmesse al fisco dai Caf e dagli altri intermediari, a partire dal 2015 per l anno d imposta Un evoluzione all insegna di una sempre maggiore completezza e trasparenza dei dati a disposizione del cittadino, con il Cassetto fiscale che si arricchisce di nuove informazioni per dare evidenza delle scelte espresse. Soltanto il titolare del Cassetto fiscale potrà visualizzare le scelte trasmesse dall anno d imposta 2014 all Agenzia circa la destinazione dell 8 per mille allo Stato o a una confessione religiosa, l ente prescelto per il 5 per mille, oltre che il partito politico e l associazione culturale indicati per il 2 per mille. Queste informazioni, infatti, non saranno visibili da parte dell intermediario eventualmente delegato all accesso al cosiddetto Cassetto fiscale delegato. 7. ANCHE I PROFESSIONISTI, SE ASSOCIATI, VERSANO L IRAP Liberi professionisti sempre più assimilati ad imprenditori, ancorché quando l attività è svolta in forma associata. Questo ciò che emerge, non solo dalle decisioni del parlamento UE, in relazione all accesso ai fondi strutturali FSE e FERS in favore dei professionisti (raccomandazione della Commissione Europea 2013/361/CE; Regolamento europeo 1303/2013; ddl di Stabilità 2016), ma anche dall ultimo orientamento della Corte di Cassazione, in relazione al versamento delle imposte. Ed invero, la Cassazione ha rigettato il ricorso promosso da uno studio associato formato da avvocati e commercialisti, i quali avevano impugnato la sentenza della Corte Tributaria Regionale di Gorizia che aveva respinto il loro ricorso avverso la sentenza di primo grado, con cui i giudici avevano confermato il silenzio rifiuto dell Agenzia delle Entrate sull istanza di rimborso delle somme versate dallo studio associato a titolo di IRAP. Pag. 10 di 12

11 Sostanzialmente, secondo i professionisti dello studio, le somme versate a titolo di IRAP non sarebbero dovute, in quanto, nel periodo di riferimento, ciascun professionista svolgeva la propria attività in maniera indipendente e individuale, senza avvalersi degli altri associati, in quanto: le attività non sono intercambiabili, si tratta di attività iscritte in codici attività diversi; i compensi ricevuti per l esercizio di funzioni di curatore fallimentare, sindaco ed amministratore di società derivano solo dal lavoro professionale dei singoli. I ricorrenti basavano le loro ragioni su una decisione della stessa Cassazione - sez. 5, ord. n del 05/02/ con cui i giudici avevano affermato che il requisito dell autonoma organizzazione sussiste solo quando il centro di interessi, dotato di autonomia funzionale, che caratterizza gli studi associati (stante il carattere strettamente personale e fiduciario dell esercizio delle professioni) dia luogo ad un insieme di strutture «... di guisa che il reddito da sottoporre ad Irap sia stato almeno potenziato e derivato dalla struttura e non derivi dal solo lavoro professionale dei singoli». Tuttavia, nella sua odierna pronuncia, la Cassazione ricorda che sulla materia si sono pronunciate le Sezioni Unite, le quali hanno affermato il principio di diritto secondo cui presupposto dell'imposta regionale sulle attività produttive è l'esercizio abituale di un'attività autonomamente organizzata diretta alla produzione e allo scambio ovvero alla prestazione di servizi; ma quando l'attività è esercitata dalle società e dagli enti, che siano soggetti passivi dell'imposta a norma del D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446, art. 3, comprese quindi le società semplici e le associazioni senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche per l'esercizio in forma associata di arti e professioni - essa, in quanto esercitata da tali soggetti, strutturalmente organizzati per la forma nella quale l'attività è svolta, costituisce ex lege, in ogni caso, presupposto d'imposta, dovendosi perciò escludere la necessità di ogni accertamento in ordine alla sussistenza dell'autonoma organizzazione (Sez. U. n del 14/04/2016). Stante tale principio, dunque, nessuna rilevanza può avere il fatto che ciascun professionista appartenga ad un ordine differente e/o svolga attività non intercambiabile con gli altri, così come nessuna rilevanza può avere il fatto che i Pag. 11 di 12

12 rispettivi redditi degli associati derivino da attività svolta in forma autonoma. Unica prova contraria, in tal senso, può essere solo l assenza di un organizzazione. Per la Cassazione l esistenza di un apparato organizzativo in forma associata è sufficiente per determinare l obbligatorio versamento dell IRAP anche per i liberi professionisti. Pag. 12 di 12

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