ESPERIENZE E PROBLEMATICHE RELATIVE AL RIFIUTO PER LE VACCINAZIONI NEGLI OPERATORI SANITARI NELL AUSL DI REGGIO EMILIA
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1 ESPERIENZE E PROBLEMATICHE RELATIVE AL RIFIUTO PER LE VACCINAZIONI NEGLI OPERATORI SANITARI NELL AUSL DI REGGIO EMILIA Pietro Ragni Struttura Governo Clinico
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5 Le scie chimiche
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7 Perché la bufala delle scie chimiche continua a viaggiare indisturbata?
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9 Queste teorie complottiste non sono sempre innocue. Molti genitori, allarmati dalla teoria dimostrata essere priva di fondamento - che i vaccini potessero avere un ruolo nell autismo, hanno privato i loro bambini di un prezioso scudo protettivo contro gravi malattie.
10 Ma perché tante persone sono così pericolosamente inclini ad accettare le teorie della cospirazione?
11 Secondo il chimico Simone Angioni, le teorie cospiratorie sopravvivono per una ragione molto umana: La convinzione di essere i salvatori del mondo è appagante, soprattutto se si può diventare eroi restando comodamente seduti alla propria scrivania.
12 Rivedere le proprie convinzioni significa invece tornare alla dura realtà. Così, molti preferiscono rimanere nel mondo delle cospirazioni globali. Il mondo in cui le bufale volano, per esempio
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48 Nella valutazione del rischio occorre considerare : modalità e durata dell esposizione caratteristiche dell agente biologico condizioni di salute dell operatore esposto probabilità che in un determinato ambiente sanitario il paziente in trattamento sia affetto da una patologia trasmissibile modalità di trasmissione della patologia
49 E artificioso esprimere la diversa intensità del rischio biologico degli operatori sanitari sulla base di schemi precostituiti, che assegnano differenti valori mediante l attribuzione di punteggi o mediante il tentativo di riportare in tabelle i parametri relativi alle possibili situazioni di interazione operatore/agente biologico, peraltro continuamente mutevoli
50 Nella valutazione del rischio biologico in ambito sanitario è inevitabile considerare, ai fini dell idoneità dell operatore sanitario, il rischio paziente-operatore e il rischio operatore-paziente
51 La distinzione tra infezione nosocomiale e infezione occupazionale è un artificioso tentativo di settorializzare un unico problema, che per trovare una soluzione deve essere affrontato nella sua globalità
52 Allo stesso modo, il tema della valutazione dell idoneità dell operatore sanitario alle mansioni che determinano esposizione al rischio biologico non può essere affrontato separatamente dalla valutazione del rischio che l operatore infetto può rappresentare per il paziente
53 Sentenza della Corte Costituzionale (218/94) È illegittimo il fatto di non poter accertare l assenza di sieropositività da HIV come condizione per l effettuazione di attività che comportano rischi per la salute di terzi.
54 Circolare del Ministero della Salute e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 12 aprile 2013 Tutela della Salute nei luoghi di lavoro: Accertamenti pre-assuntivi e periodici sieropositività HIV L accertamento di sieronegatività può trovare legittimazione esclusivamente nella sussistenza di una effettiva condizione di rischio che dall esercizio dell attività lavorativa vi sia per i terzi un concreto e reale rischio di contagio in occasione e in ragione dell esercizio dell attività stessa.
55 International Labour Office Linee guida tecniche ed etiche per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori (ILO 1998) Le attività di sorveglianza sanitaria sono finalizzate alla protezione della salute dei lavoratori ma anche della collettività. -Qualora la sorveglianza sanitaria riveli che la salute del lavoratore e la natura della sua mansione possono costituire un pericolo per la sicurezza di altri, è necessario che il medico del lavoro informi chiaramente il lavoratore e la direzione aziendale al fine di prendere appropriate decisioni per la protezione della collettività.
56 D. Lgs 81/2008 e s.m.i. art. 39 (Svolgimento dell attività di medico competente), c.1 L attività di medico competente è svolta secondo i principi della medicina del lavoro e del Codice etico della Commissione internazionale di salute occupazionale (ICOH)
57 ICOH Codice Internazionale di Etica per gli Operatori di Medicina del Lavoro Sezione Doveri e Compiti degli Operatori di Medicina del Lavoro Punto 11 (Danno a terzi)
58 ICOH Qualora le condizioni di salute del lavoratore e la natura del lavoro svolto siano tali da mettere in pericolo la sicurezza degli altri, il lavoratore deve essere chiaramente informato della situazione.
59 ICOH Nel caso di circostanze particolarmente pericolose, occorre informare la direzione e, se previsto dai regolamenti nazionali, anche le autorità competenti devono essere informate sulle misure necessarie a salvaguardare i terzi.
60 ICOH Nel fornire le informazioni, gli Operatori di Medicina del Lavoro dovranno cercare un compromesso tra l impiego del lavoratore interessato e la sicurezza e la salute di coloro che ne potrebbero venire danneggiati.
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