IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

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1 REPUBBLICA ITALIANA Oggetto IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: *TRIBUTI R.G.N. 8284/2010 Cron. 336 Rep. Dott. ANTONIO MERONE - Presidente - ud. 22/01/2015 Dott. MARIA GIOVANNA C. SAMBITO - Rel. Consigliere - PU Dott. RAFFAELE BOTTA - Consigliere - Dott. MARINA MELONI - Consigliere - Dott. FRANCESCO TERRUSI - Consigliere - ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: COMUNE DI PINEROLO in persona del Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA VIA COSSERIA 5, presso lo studio dell'avvocato GUIDO FRANCESCO ROMANELLI, che lo rappresenta e difende giusta delega in calce; - ricorrente - contro CARTIERA VAL CHISONE DI BERTOLOTTO MARIO & C. SNC; - Intimato - Nonché da: CARTIERA VAL CHISONE DI BERTOLOTTO MARIO & C. SNC in

2 persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA VIA CRESCENZIO 91, presso lo studio dell'avvocato CLAUDIO LUCISANO, che lo rappresenta e difende giusta delega in calce; - controricorrente incidentale - contro COMUNE DI PINEROLO; - intimato - avverso la sentenza n. 8/2009 della COMM.TRIB.REG. di TORINO, depositata il 29/01/2009; udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 22/01/2015 dal Consigliere Dott. MARIA GIOVANNA C. SAMBITO; udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FEDERICO SORRENTINO che ha concluso per l'accoglimento del ricorso principale, assorbito l'incidentale.

3 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Il Comune di Pinerolo notificò il alla Cartiera Val Chisone di Bertolotto Mario e C. S.n.c. un avviso di liquidazione relativo ad ICI per l'anno 2002, in base alla rendita definitiva, coevamente notificata, attribuita ad un'unità immobiliare, con classamento D/7, iscritta in catasto, per la prima volta, il La contribuente impugnò autonomamente la rendita e l'avviso di liquidazione, ed il relativo ricorso fu accolto dalla CTP adita, con decisione confermata in appello con la sentenza indicata in epigrafe, secondo cui: a) la nuova rendita doveva decorrere dal 1 gennaio dell'anno di notifica della nuova situazione catastale, in base al disposto del comma 337 dell'art. 1 della 1 n. 311 del 2004, e di quanto previsto dall'art. 74 della 1 n. 342 del 2000; b) il Comune non avrebbe potuto emettere l'avviso di liquidazione in base ad una rendita non ancora definitiva, ma attendere l'esito del giudizio d'impugnazione proposto dalla contribuente nei confronti dell'ufficio del Territorio, in quanto l'attribuzione della minore rendita all'immobile comportava l'annullamento dell'avviso di liquidazione impugnato e non l'automatica riduzione dell'originaria richiesta; c) le spese andavano compensate. Per la cassazione di tale sentenza, il Comune ha proposto ricorso sorretto da tre motivi, al quale resiste la contribuente con controricorso, con cui ha proposto ricorso incidentale. MOTIVI DELLA DECISIONE 1. Con i primi due motivi del proposto ricorso, il Comune censura la statuizione sub a) di parte narrativa deducendo: col primo, la violazione e falsa applicazione degli artt. 74, co 1, 1

4 della L n. 342 del 2000, 5, co 2 e 3 ed 11 del d.lgs. n. 504 del 1992, per avere la CTR erroneamente ritenuto inapplicabile la rendita, iscritta dopo 1 gennaio 2000, per il periodo antecedente la relativa notifica; col secondo, la violazione dell'art. 11 del d.lgs. n. 504 del 1992, nonché il vizio di motivazione in relazione ai presupposti della riconosciuta applicabilità dell'art. 1, co 336 e 337, della l n. 311 del I motivi, che vanno esaminati congiuntamente, sono fondati in relazione alle denunciate violazioni di legge. 3. Occorre premettere che l'impugnata sentenza dà conto, in narrativa, che l'ufficio del Territorio ha attribuito la rendita all'unità immobiliare a destinazione speciale, iscritta, per la prima volta, in data su richiesta presentata dalla contribuente il , confermata, a seguito di variazione toponomastica il , ed, infine, notificata nel dicembre Tali essendo gli elementi di fatto, coincidenti con quelli riportati nel ricorso, la determinazione dell'anno di decorrenza della rendita assegnata (questione che attiene a profili di diritto, venendo in rilievo il procedimento di sussunzione del fatto accertato alla corretta ipotesi normativa) non va effettuata con riferimento alla disciplina di cui all'art. 1, co 336 e 337, della 1. n. 311 del 2004, secondo quanto ritenuto dalla CTR, dato che tale normativa è riferita alla diversa ipotesi in cui sia il Comune a richiedere ai titolari di diritti reali la presentazione di atti di aggiornamento per immobili non dichiarati in catasto, ovvero per variazioni edilizie su immobili dichiarati; senza dire che, in tal caso, la rendita ha effetto non già a decorrere dalla notifica della rendita, come postulato in sentenza, ma dal 1 gennaio dell'anno successivo alla data cui riferire la mancata 2

5 presentazione della denuncia catastale, secondo quanto indicato nella richiesta del comune, o, in assenza di indicazioni, dal 1 gennaio dell'anno di notifica della richiesta del comune. 5. La questione dell'applicabilità la rendita, attribuita dopo 1 gennaio 2000, per il periodo antecedente la relativa notifica, va risolta in senso affermativo, in base al principio posto con la sentenza n del 2011 delle Sezioni Unite di questa Corte, secondo cui la disposizione di cui all'art. 74, co 1, della L. n. 342 del che dispone, appunto, che, a decorrere dal 10 gennaio 2000, gli atti comunque attributivi o modificativi delle rendite catastali per terreni e fabbricati sono efficaci solo a decorrere dalla loro notificazione- va interpretato nel senso dell'impossibilità giuridica di utilizzare una rendita prima della sua notifica al fine di individuare la base imponibile dell'ici, ma non esclude affatto l'utilizzabilità della rendita medesima, una volta notificata, a fini impositivi anche per annualità d'imposta "sospese", ovverosia ancora suscettibili di accertamento e/o di liquidazione e/o di rimborso; e ciò in quanto gli atti attributivi della rendita sono privi di forza costitutiva, ma hanno funzione meramente accertativa della concreta situazione catastale dell'immobile (cfr. pure, Cass. ord. n del 2011; n del 2011; del 2014). 6. Il terzo motivo, con cui si censura la statuizione sub b) di parte narrativa, per violazione e falsa applicazione dell'art.74 della 1. n. 342 del 2000, è, del pari, fondato. 7. Va, invero, fatta applicazione del principio espresso da questa Corte (Cass. n del 2006) secondo cui: "In tema di imposta comunale sugl'immobili, in caso di impugnazione dell'atto di attribuzione della rendita catastale, la sentenza che ne determina la misura, 3

6 ancorchè passata in giudicato nel corso del giudizio avente ad oggetto la determinazione dell'imposta dovuta dal contribuente, rappresenta l'unico dato di riferimento da prendere in considerazione ai fini dell'individuazione della base imponibile: poichè, infatti, gli effetti di ogni provvedimento giurisdizionale retroagiscono al momento della domanda, la rendita accertata dal giudice con sentenza definitiva dev'essere considerata l'unica valida ed efficace fin dal momento dell'attribuzione da parte dell'ute, e quindi, in quanto legittimamente risultante in catasto al primo gennaio dell'anno di riferimento dell'imposta, a norma dell'art. 5, secondo comma, del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 504, è quella in base alla quale dev'essere calcolata l'imposta effettivamente dovuta". 8. L'impugnata sentenza, che non si è attenuta al suddetto principio, va, per l'effetto, cassata, con rinvio ad altra sezione della CTR del Piemonte, perché determini l'imposta in relazione alla rendita catastale dell'unità immobiliare in oggetto accertata a seguito dell'impugnazione del relativo atto di attribuzione. 9. Il ricorso incidentale, relativo al regolamento delle spese del giudizio, resta assorbito, dovendo a ciò provvedere il giudice del rinvio, che procederà, anche, a liquidare le spese del presente giudizio di legittimità. PQM La Corte accoglie il ricorso principale, assorbito l'incidentale, cassa e rinvia, anche per la statuizione sulle spese, ad altra sezione della CTR del Piemonte. Così deciso in Roma, il 22 gennaio Il Consigliere estensore IL-ke, p o N g c5 ( Giudiario.- o Giudiziario nella FREZZA