E. Asnaghi S. Lattes & C. Editori SpA

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2 IL PIANO DELL OPERA PRIMO ANNO Generi La fiaba Attività di ascolto Che cos è la fiaba Fiabe tradizionali e fiabe d autore Le fiabe moderne La struttura Le caratteristiche Il linguaggio I ruoli dei personaggi Le funzioni Per la Prova Nazionale Scrivere fiabe Raccontare fiabe Film Verifica formativa La favola Attività di ascolto Origini e sviluppo Principali caratteristiche Favole moderne Differenza tra Favola e Fiaba Dalle sequenze al riassunto Per la Prova Nazionale Scrivere favole Parlare di favole Verifica formativa La leggenda Attività di ascolto Per la Prova Nazionale Scrivere leggende Raccontare leggende Verifica formativa I racconti di paura Attività di ascolto Il fascino della paura Un po di storia Gli ingredienti fissi Per la Prova Nazionale Scrivere racconti di paura Raccontare storie di paura I racconti umoristici Attività di ascolto Caratteristiche del genere La grammatica dell umorismo Per la Prova Nazionale Scrivere racconti umoristici Raccontare storie spiritose Film Verifica formativa Filastrocca e poesia Attività di ascolto Dire in versi Che cos è la filastrocca Gli scopi Tra passato e presente Il verso La rima La divisione in sillabe Le figure metriche L enjambement Che cos è la poesia Le particolarità della poesia Come si legge una poesia L allitterazione L onomatopea Paronomàsia L inversione L anafora La ripetizione La personificazione La similitudine La metafora Scrivere filastrocche e poesie Esprimersi in versi Verifica formativa Il teatro Che cos è il teatro Gli elementi del teatro Realizzare un progetto teatrale I diversi generi del teatro La nascita del teatro Il teatro greco Il teatro romano Abilità Parlare Parlare come attività spontanea Parlare in occasioni formali Organizzare, sostenere, migliorare l esposizione orale Organizzare una discussione Ascoltare Perché è importante sapere ascoltare Le situazioni di ascolto Gli elementi di un ascolto efficace Ascoltare significa Gli scopi della lettura La lettura veloce Tecniche per aumentare la velocità di lettura I modi di leggere Il testo narrativo Scrivere Introduzione alla scrittura Orientamento Ideazione Pianificazione Stesura Revisione Correzione Copiatura Controllo finale I testi scritti: la descrizione, la cronaca, il testo regolativo, ii riassunto Temi Conoscersi per crescere Attività di ascolto L importanza degli altri Tu e gli altri Per la Prova Nazionale Scrivere di sé Ascoltarsi e dialogare Film Ve rifi c a formativa Attivi, forti, corretti: sportivi Attività di ascolto e tu che sportivo sei? Per la Prova Nazionale Scrivere di sport Parlare di sport Film Verifica formativa I diritti dei minori Attività di ascolto I diritti del bambino secondo l ONU Gli articoli della convenzione Per la Prova Nazionale Proposte di scrittura Sostenere i diritti Film Verifica formativa Educazione all immagine L integrazione Attività di ascolto Che cos è l integrazione Per costruire l integrazione Per la Prova Nazionale Scrivere di integrazione Raccontare l integrazione Verifica formativa L ambiente Attività di ascolto Gaia, ovvero il pianeta vivente Lo sviluppo sostenibile Le prime leggi a difesa dell ambiente Gli animali a rischio Il mare La biodiversità La dichiarazione universale dei diritti degli animali Per la Prova Nazionale Scrivere di animali Parlare di ambiente e di animali Verifica formativa Vivere la storia La storia attraverso tante storie Il fumetto La storia Gli elementi del fumetto Il linguaggio I generi del fumetto I classici del fumetto I supereroi Il fumetto del mistero I fumetti di oggi La grande sorella: viaggio nella TV Parole e immagini Come parla la TV? Rapidità: no ai tempi morti Miti ed eroi Miti della creazione - Miti del diluvio - Miti sui fenomeni naturali - Gli eroi della grecia - Gli eroi di Roma - Eroi di altri paesi Quaderno dello studente Struttura in crescendo: fino all ultimo minuto Serialità dei contenuti: un idea, molte puntate Lo stile: il dibattito o la rissa La TV che informa Una notizia, molte interpretazini La televisione che indaga Informare divertendo Divertire graffiando L era dei grandi fratelli: tra reality e show Le soap opera I telefilm Sorrisi di cartone Il cinema in TV La pubblicità: incuriosire per vendere Pro e contro la TV Davanti alla TV: occhi sempre aperti! Epica Epica classica Epica medievale Iliade Odissea Eneide Il ciclo carolingio Il ciclo castigliano Il ciclo bretone Il ciclo germanico Pronti, partenza si cresce (Progetto Accoglienza) - Il metodo di studio - Verifiche Sommative - Esercitazioni per la Prova Nazionale

3 IL PIANO DELL OPERA SECONDO ANNO Generi Il giallo Attività di ascolto Perché giallo? Un po di storia I perché di un successo Le caratteristiche del giallo La struttura narrativa del giallo - Il giallo all italiana Per la Prova Nazionale Storia e intreccio Scrivere racconti gialli Parlare di gialli Film Verifica formativa Il fantasy Attività di ascolto Un po di storia Gli elementi caratteristici Le tecniche narrative Per la Prova Nazionale Scrivere racconti fantasy Raccontare storie fantasy Film Verifica formativa Il racconto di avventura Attività di ascolto Il fascino dell avventura Gli ingredienti fissi I classici dell avventura Per la Prova Nazionale Scrivere racconti di avventura Raccontare storie avventurose Verifica formativa Il racconto autobiografico Attività di ascolto Che cos è l autobiografia Breve storia del genere Perché scrivere l autobiografia Le caratteristiche Per la Prova Nazionale Scrivere autobiografie Raccontare episodi autobiografici Film Verifica formativa Abilità Parlare Organizzare l esposizione orale Tenere un discorso Esporre un testo narrativo Presentare un articolo di giornale L interrogazione Ascoltare Strategie per l ascolto di testi orali Cogliere gli elementi significativi di un testo Distinguere fatti e opinioni Prendere appunti Temi Le relazioni: gli amici, i bulli, i genitori Attività di ascolto Che cos è l amicizia Che amico sei? Gli amici Per la Prova Nazionale I bulli: capire per comprendere e per agire I genitori Percorso di scrittura: le relazioni Raccontare le relazioni Film Verifica formativa La tolleranza Attività di ascolto La tolleranza della democrazia Quotidianità tollerante Per la Prova Nazionale Scrivere sulla tolleranza Parlare di tolleranza Verifica formativa I diritti della donna Attività di ascolto La regina della casa Emancipazione femminile Per la Prova Nazionale Percorso di scrittura Discutere Verifica formativa Educazione all immagine La pubblicità Perché la pubblicità I destinatari della pubblicità L originalità della pubblicità Il linguaggio della pubblicità La lettera Attività di ascolto Caratteristiche generali La lettera personale La pubblicazione La struttura Per la Prova Nazionale La lettera ai giornali Scrivere lettere Parlare di lettere Verifica formativa Il diario Attività di ascolto Che cos è il diario La storia Il diario personale Le caratteristiche Il diario d invenzione Le motivazioni La pubblicazione Per la Prova Nazionale Scrivere pagine di diario Come in un diario Verifica formativa La poesia Attività di ascolto Il verso e la strofa I componimenti poetici Il ritmo L enjambement e la cesura La misura dei versi La divisione in sillabe La rima Il suono delle parole La disposizione delle parole Le immagini della poesia Il significato della poesia L amore Storie in versi Genitori e figli Scrivere versi e altro Parlare di poesia Verifica formativa Il teatro Il teatro moderno Gli edifici teatrali testi teatrali di Shakespeare, Molière, Goldoni Gli elementi del testo narrativo: autore e narratore, tempo, spazio Scrivere Sperimentare tecniche diverse Scrivere in modo creativo Scrivere racconti Salute e alimentazione Attività di ascolto L alimentazione nel tempo La distribuzione mondiale delle risorse alimentari Per la Prova Nazionale Una dieta equilibrata Per capire Percorso di scrittura Confrontarsi Film Verifica formativa Un tema ambientale: l acqua Attività di ascolto L acqua: una risorsa con tanti problemi L inquinamento delle acque Per la Prova Nazionale Forum Scrivere su un tema ambientale: l acqua Parlare di acqua Film Ve rifi c a formativa Vivere la storia La storia attraverso la letteratura Dalle origini all anno Mille Il Duecento Il Trecento: Dante Alighieri Francesco Petrarca Giovanni Boccaccio Umanesimo e Rinascimento: Ludovico Ariosto Torquato Tasso Niccolò Machiavelli Il Seicento: Giambattista Marino Galileo Galilei Il Settecento: Giuseppe Parini Carlo Goldoni La prima metà dell Ottocento: Ugo Foscolo Giacomo Leopardi Alessandro Manzoni Quaderno dello studente L orientamento - Verifiche Sommative - Esercitazioni per la Prova Nazionale La seconda metà dell Ottocento: Giosue Carducci Giovanni Verga Il Novecento: Giovanni Pascoli Gabriele D Annunzio Italo Svevo Luigi Pirandello Guido Gozzano Filippo Tommaso Martinetti Vincenzo Cardarelli Umberto Saba Giuseppe Ungaretti Eugenio Montale Salvatore Quasimodo Alberto Moravia Cesare Pavese Elio Vittorini Primo Levi Italo Calvino Mario Rigoni Stern Emilio Lussu Dino Buzzati Elsa Morante Natalia Ginzburg Pier Paolo Pasolini Leonardo Sciascia I contemporanei

4 IL PIANO DELL OPERA TERZO ANNO Generi Il racconto fantastico Attività di ascolto Che cos è il genere fantastico Le origini Il patto narrativo Le caratteristiche del genere fantastico La struttura e le tecniche narrative Per la Prova Nazionale Scrivere racconti fantastici Raccontare storie fantastiche Film Verifica formativa La fantascienza Attività di ascolto Le caratteristiche del genere I perché del genere I temi e gli autori Per la Prova Nazionale Scrivere testi di fantascienza Parlare di fantascienza Film Verifica formativa Il romanzo storico Attività di ascolto L evoluzione del romanzo attraverso i suoi autori Le caratteristiche del genere Scopi del romanzo storico Per la Prova Nazionale Scrivere di storia Parlare di storia Verifica formativa Il romanzo di formazione Attività di ascolto Che cos è Le origini Le prove d iniziazione Le tematiche adolescenziali Per la Prova Nazionale Scrivere Abilità Parlare Affrontare l esame finale Sostenere l esposizione di un argomento culturale Relazionare su un attività svolta Sostenere un argomentazione Ascoltare Strategie per l ascolto di testi orali Cogliere la dinamica dei fatti Comprendere le informazioni implicite Identificare opinioni e punti di vista Cogliere la struttura di un testo argomentativo Elaborare la propria opinione Temi Adolescenti che scelgono: agire per essere Attività di ascolto I cambiamenti Il gruppo Per la Prova Nazionale Innamoramento e amore Le responsabilità Adolescenti di altri mondi Scrivere sull adolescenza Raccontare esperienze di adolescenti Film Mappa per il colloquio d Esame Verifica formativa Il diritto alla pace Attività di ascolto Il diritto alla pace Per la Prova Nazionale Scrivere storie di guerra e di pace Raccontare esperienze di guerra e di pace Film Mappa per il colloquio d Esame Verifica formativa L olocausto Attività di ascolto Per la Prova Nazionale Scrivere Parlare Film Mappa per il colloquio d Esame Verifica formativa esperienze di formazione Raccontare storie di formazione Ve rifi c a formativa La novella Attività di ascolto L origine Le caratteristiche del genere Gli autori principali Per la prova Nazionale Scrivere novelle Raccontare Mappa per il colloquio d Esame Verifica formativa La poesia Attività di ascolto Le figure di suono Le figure di sintassi Lefigure di significato Parafrasi, argomento e tema, commento La natura Il senso dell esistenza La poesia e la storia La poesia e la società La vita e la morte Scrivere poesie Imitare i poeti Mappa per il colloquio d Esame Verifica formativa Il teatro Il teatro contemporaneo - testi teatrali di Čechov, Brecht, Pirandello, Fo Il punto di vista Le parole e i pensieri dei personaggi Le scelte stilistiche Il tema e il messaggio Analisi di un testo narrativo Scrivere Il testo argomentativo Caratteristiche dell argomentazione Strategie dell argomentazione Caratteristiche linguistiche Produrre un testo argomentativo La mondialità Attività di ascolto Nuovi scenari Popolazione Cultura Soluzioni possibili Per la Prova Nazionale Scrivere sulla mondialità Parlare di mondialità Mappa per il colloquio d Esame Verifica formativa La legalità Attività di ascolto Per la Prova Nazionale Scrivere Parlare Mappa per il colloquio d esame Verifica formativa L ambiente Attività di ascolto Il grido d allarme della Terra Per la Prova Nazionale La Terra: un pianeta da salvare Scrivere di problemi ambientali Parlare di ambiente Film Mappa per il colloquio d esame Verifica formativa Educazione all immagine Il giornale Che cos è il giornale Breve storia del giornale La libertà di stampa Per un informazione al servizio dei cittadini Le sezioni del giornale Le notizie I titoli Il giornale di classe Il cinema Due secoli fa, inizia la storia - Per ridere Ma non solo Buio in sala, va in scena la magia Charlot, un monello malinconico Stanlio e Ollio: due maestri del sorriso Bud e Terence: botte da orbi tutte da ridere! Sorrisi tecnologici Non copie, ma citazioni da esperti! Un viaggio nel tempo tra cinema e fiaba 2001 Odissea nello spazio: visioni del futuro Matrix: il futuro come un incubo Alieni buoni, alieni cattivi E.T. - l extraterrestre: un amore marziano Alien - Una minaccia sconosciuta Il pianeta è sotto attacco! Indipendence day - La forza dell umanità La guerra dei mondi - La debolezza dell umanità Quaderno dello studente Immagini dal passato Jack e Rose - Un amore nell Oceano La storia del 900 sul grande schermo La lista di Schindler - La tragedia di un popolo La vita è bella L amore di un padre L adolescenza al cinema, tra lacrime e sorrisi Alex e Aidi, un amore per sempre. Forse Babi e Step, un amore per sempre. Però Il mondo dei giovani, tra aspiranti veline e un futuro da sognare Folletti, elfi, piccoli maghi e pesci rossi... Una storia infinita Gli elementi della recensione Internet C erano una volta i primi computer Un mondo in un pc Una rete di notizie Notizie vere, notizie virtuali Studiare con Internet, ma Lettere elettroniche: Pagine di diario blog Discutere e conoscersi on-line: forum e chat Una rete buona o una rete cattiva? Per l Esame di Stato - Orientamento - Verifiche Sommative - Esercitazioni per la Prova Nazionale

5 Indice Generi UNITÀ 1 L afi a b a... 2 C. Gatto Trocchi, Il vaso fatato... 3 G. Rodari, Il pulcino cosmico... 6 Generi UNITÀ 2 La favola... 9 Fedro, Il lupo e l agnello Trilussa, L agnello furbo J. Muzi, L uccello Generi UNITÀ 3 La leggenda G. Valle A. Manzi, Guglielmo Tell Leggenda Eritrea, Una lezione per tutta l umanità Generi UNITÀ 4 I racconti di paura M. Mahy, In cerca di un fantasma B. Coville, Un mottro nell armadio Generi UNITÀ 5 I racconti umoristici I. Calvino, La città smarrita nella neve M. Twain, Come imbiancare una staccionata [ TR 01 ] Ascoltare Prova di ascolto, L asino che si fingeva zoppo e il lupo Scrivere Proposte di scrittura Parlare Proposte di parlato V

6 Indice Temi UNITÀ 12 Conoscersi per crescere J. Wilson, Questa sono io A. Valente, La classe Temi UNITÀ 13 Attivi, forti, corretti: sportivi R. Perrone, Due cognomi A. Scemma, La carica dei bisonti Temi UNITÀ 14 I diritti dei minori F. Gatti, Viki S. Townsend, Le tonsille, che scocciatura! Temi UNITÀ 15 L integrazione F. Gatti, Il primo giorno di scuola J. Spinelli, Il mitico Jeffrey Temi UNITÀ 16 L ambiente S. Lagerlöf, La scoiattola M. Milani, L ultimo lupo [ TR 02 ] Ascoltare Prova di ascolto, Cara C@rla 82 Scrivere Proposte di scrittura Parlare Raccontare VI

7 VOLUME 1 Generi Temi UNITÀ 1 LA FIABA > C. Gatto Trocchi, Il vaso fatato > G. Rodari, Il pulcino cosmico UNITÀ 2 LA FAVOLA > Fedro, Il lupo e l agnello > Fedro, L agnello furbo > J. Muzi, L uccello UNITÀ 3 LA LEGGENDA > G. Valle A. Manzi, Guglielmo Tell > H. Weldemariam (a cura di), Una lezione per tutta l umanità UNITÀ 4 I RACCONTI DI PAURA > M. Mahy, In cerca di un fantasma > B. Coville, Un mottro nell armadio UNITÀ 5 I RACCONTI UMORISTICI > I. Calvino, La città smarrita nella neve > M. Twain, Come imbiancare una staccionata PROVA DI ASCOLTO Generi > Esopo, L asino che si fingeva zoppo e il lupo PROPOSTE DI SCRITTURA Generi PROPOSTE DI PARLATO Generi COMPLETANO L UNITÀ VERIFICA SOMMATIVA > B. Coville, Il giubbino di Duffy per l Insegnante UNITÀ 12 CONOSCERSI PER CRESCERE > J. Wilson, Questa sono io > A. Valente, La classe UNITÀ 13 ATTIVI, FORTI, CORRETTI: SPORTIVI > R. Perrone, Due cognomi > A. Scemma, La carica dei bisonti UNITÀ 14 I DIRITTI DEI MINORI > F. Gatti, Viki > S. Townsend, Le tonsille, che scocciatura! UNITÀ 15 L INTEGRAZIONE > F. Gatti, Il primo giorno di scuola > J. Spinelli, Il mitico Jeffrey UNITÀ 16 L AMBIENTE > S. Lagerlöf, La scoiattola > M. Milani, L ultimo lupo PROVA DI ASCOLTO Temi > A. Lavatelli A. Vivarelli, Cara C@rla PROPOSTE DI SCRITTURA Temi PROPOSTE DI PARLATO Temi COMPLETANO L UNITÀ VERIFICA SOMMATIVA > F. D Adamo, Fatima per l Insegnante

8 Generi Unitˆ 1 La fiaba > Le fiabe sono racconti di origine popolare; prima di essere scritte, per secoli sono state raccontate a voce dai padri ai figli. > Ogni paese e popolo del mondo ha le proprie fiabe. > Nella fiaba il luogo e il tempo nel quale il racconto è ambientato sono spesso imprecisati (c era una volta in un paese lontano ). > I personaggi hanno caratteristiche fisse, che si ripetono (il protagonista buono; la strega cattiva; il giovane coraggioso ). Il racconto segue un modello fisso: a. viene descritta la situazione iniziale; b. la situazione iniziale si complica; c. il protagonista vive avventure e deve superare delle prove; d. alcuni personaggi aiutano il protagonista, altri lo ostacolano, anche con delle magie; e. la storia si conclude bene con un lieto fine. > Le fiabe insegnano ad avere fiducia in sé stessi e che il coraggio e la bontà sono sempre premiati. > Alcuni autori hanno scritto delle fiabe moderne ambientate nel presente.

9 Il vaso fatato U1 La fiaba Generi 1. bracciali: ornamenti d oro o di altro materiale che si portano al polso. Le fiabe spesso sono simili tra loro. Per esempio, la fiaba che segue ricorda quelle di Cenerentola e di Aladino. Tre sorelle abitavano nella stessa casa, dove filavano il lino per vivere. La sorella più giovane era la più brava. Riusciva a lavorare più velocemente delle altre due e, con i soldi guadagnati, comprava delle cose per sé. Un giorno compra al mercato un vecchio vaso. Le sorelle si arrabbiano molto con lei per i suoi inutili acquisti e cominciano a trattarla male. Le sorelle però non sanno che il vaso è magico. Così da quel giorno la giovane non ha più bisogno di lavorare. Se ha fame, il vaso dà il cibo. Se vuole un vestito, il vaso glielo procura. Tutti i suoi desideri vengono subito realizzati. La giovane ha però paura della gelosia delle sorelle. Per questo motivo non parla del vaso e finge di accontentarsi dei vestiti usati e del cibo avanzato. Un giorno il re decide di organizzare una grande festa. Le tre sorelle vengono invitate, nonostante siano povere. Ma solo le due sorelle più grandi vanno alla festa, mentre la più giovane resta a casa. Rimasta sola, la fanciulla, che non vuole restare a casa, chiede al vaso un vestito verde, rosso e bianco, dei gioielli splendenti e tutto l occorrente per fare una bella figura alla festa. Vestita in quel modo, si dirige verso il palazzo del re. Nessuno la può riconoscere ed è tanto bella da essere la ragazza più ammirata. Quando la festa finisce, se ne va in fretta, ma uno dei suoi bracciali 1 di diamanti cade nel secchio d acqua dei cavalli del re. L 3

10 L 2. trappola: complotto preparato per trarre in inganno qualcuno. 3. tortorella: uccello simile al colombo ma pi piccolo. Il giorno dopo, i cavalli si rifiutano di bere dal secchio, perché sono spaventati. Gli stallieri guardano nel secchio e trovano il bracciale perduto. Il figlio del re chiede a suo padre il permesso di sposare la donna che alla festa indossava il bracciale. Così il re invia due soldati in città per trovare la donna che ha perso il bracciale. Per due settimane i soldati cercano la donna senza trovarla, fino a quando arrivano alla casa dove abitano le tre sorelle. Provano il bracciale al polso delle tre donne e si accorgono che va bene solo alla più piccola. Il principe, saputa la notizia, stabilisce subito la data delle nozze, mentre cominciano i festeggiamenti. Il giorno prima del matrimonio, le due sorelle invidiose decidono di tendere una trappola 2 alla sorella più giovane. Con la scusa di pettinarla le mettono in testa tante spille a forma di piuma. Quando l ultima spilla viene messa al suo posto, la fanciulla si trasforma in una tortorella 3 con un ciuffo sulla testa e vola via attraverso una finestra. Il principe, che non sopporta l idea di aver perduto la sua amata, si ammala e sta per morire. Il re ordina ai suoi servi di catturare la tortorella e, una volta presa, chiede a una maga di rompere la magia. La maga, che si trovava nel palazzo del re per guarire il principe malato, riconosce la spilla magica sulla testa della tortorella e la toglie. La tortorella si trasforma nella bella fanciulla. Il principe riconosce subito la sua innamorata e guarisce. La fanciulla perdona le sorelle invidiose e vive felice per sempre con il suo principe. adattamento da C. Gatto Trocchi Generi 4

11 COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA U1 La fiaba Generi 1 Metti una crocetta sul completamento esatto (possono essere più di uno). a. La sorella giovane: non ha voglia di lavorare. va al mercato e compra un vaso. perde una collana alla festa del re. si trasforma in una tortorella. perdona le sorelle invidiose. b. Il principe: non vuole sposare la ragazza. manda dei soldati a cercare la ragazza. si ammala quando scopre che la ragazza non c è più. punisce le sorelle malvagie. c. Le due sorelle: sono gentili con la sorella più giovane. sono invidiose della sorella. vanno con la sorella alla festa. mettono una spilla magica nei capelli della più giovane e la trasformano in una tortorella. 2 Inserisci le lettere mancanti. a. Tre sorelle vi...no nella stessa casa. b. La sorella più giovane era più br...a nel lavoro. c. La ragazza compra un va... al mer...to. d. Il vaso è ma...co e fa tutto quello che vuole la ra...zza. e. Il re invita le tre sorelle a una f...ta. f. La ragazza perde il bra...ale alla festa. g. Il principe vuole spo...e la ragazza. h. La ragazza si trasforma in una tor... ella. i. La maga rompe l inca...simo. l. Il p...cipe e la ragazza si sposano. 3 Metti in ordine gli avvenimenti del racconto. a. Gli inviati del re vanno in città per trovare chi ha perduto il bracciale. b. La fanciulla sposa il principe. c. La maga rompe l incantesimo. d. Il principe chiede in sposa la più giovane delle tre sorelle. e. Il re invita le tre sorelle alla festa. f. La giovane va al mercato e compra un vaso magico. g. La fanciulla si trasforma in una tortorella. 4 Elimina la parola che non c entra. L esercizio è avviato. a. Vaso bracciale collana spilla b. Lino ferro cotone lana c. Re regina principe soldato d. Gatto tortorella piccione colomba e. Medicina malato sano dottore 5 Inserisci gli articoli IL o LA.... CASA... SORELLA... VASO... BRACCIALE... FESTA... PRINCIPE... MAGA... TORTORELLA... SPILLA 6 Riordinando le lettere, otterrai alcune parole del testo. ETOCRMA:... RSOSO:... GNEVAIO:... SORLELE:... CIALCBRAE:... TORELLATOR:... L 5

12 L Il pulcino cosmico Questa fiaba moderna è ambientata ai nostri giorni ed è stata scritta da un famoso autore di racconti per ragazzi, Gianni Rodari. L anno scorso a Pasqua, il professor Tibolla, nell uovo di cioccolata, al posto della sorpresa ha trovato un pulcino cosmico 1. Il pulcino cosmico è uguale a un normale pulcino terrestre ma con un cappello da capitano 2 in testa e sul cappello un antenna della televisione. Il professore, sua moglie Luisa e i suoi bambini sono rimasti senza parole per la meraviglia. Il pulcino si guarda intorno e osserva: Come siete indietro su questo pianeta 3, qui è appena Pasqua; da noi, su Marte Ottavo è già mercoledì del prossimo mese. E con gli anni siamo avanti di venticinque. Il pulcino cosmico si lamenta: Che sfortuna! Che sfortuna! Cosa ti preoccupa? domanda la signora Luisa. Avete rotto l uovo volante e io non posso più tornare su Marte Ottavo. Generi 1. cosmico: che viene dallo spazio, dall universo. 2. capitano: chi comanda. 3. pianeta: corpo celeste, come la Terra, Giove, Marte 6

13 4. astronave: veicolo per viaggiare nello spazio. 5. Missione: compito da svolgere, incarico. U1 La fiaba Ma noi abbiamo comprato l uovo in un negozio di dolci. Questo, in realtà, sembra un uovo di cioccolata ma è una nave spaziale e io, sembro un pulcino ma sono il suo comandante. Il mio compito è fallito. Ci dispiace, ma non sappiamo qual è il tuo compito. Ah, non lo so nemmeno io. Io dovevo solo aspettare nella vetrina del negozio il nostro agente segreto. Interessante dice il professore, avete anche degli agenti segreti sulla Terra! Essi hanno il compito di trovare i terrestri che sbarcheranno su Marte Ottavo tra venticinque anni. È strano, noi non sappiamo neppure dove si trova Marte Ottavo. Lassù siamo avanti col tempo di venticinque anni. Per esempio sappiamo già che il capitano dell astronave 4 che arriverà su Marte Ottavo si chiamerà Gino. Proprio come me! dice il figlio maggiore del professor Tibolla Si chiamerà Gino e avrà trentatré anni. Dunque, in questo momento, sulla Terra, ha esattamente otto anni. Guarda, guarda dice Gino proprio la mia età. Come stavo spiegandovi, noi dobbiamo trovare Gino e gli altri che andranno con lui per educarli come si deve. Perché? dice il professore Forse noi non li educhiamo bene i nostri bambini? Non tanto. Primo, dovete abituarli all idea che dovranno viaggiare tra le stelle; secondo, dovete insegnare ai bambini che sono cittadini dell universo; terzo, dovete insegnare che la parola nemico esiste solo sulla Terra; quarto Scusa, comandante chiede la signora Luisa come si chiama di cognome Gino? Si chiama Tibolla, Gino Tibolla. Ma sono io! grida il figlio del professore. Urrà! Non credere che tuo padre e io ti permetteremo esclama la signora Luisa. Ma il pulcino cosmico è già volato in braccio a Gino. Urrà! Missione 5 compiuta! Tra venticinque anni potrò tornare a casa anch io. E l uovo? domanda con un sorriso la sorellina di Gino. Lo mangiamo subito, naturalmente. adattatamento da G. Rodari Generi L 7

14 L COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA 1 Indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). a. Il professor Tibolla ha due figli. b. Il pulcino cosmico viene da un altro pianeta. c. Sul pianeta del pulcino sono indietro col tempo. d. Il pulcino cosmico non potrà tornare al suo pianeta. e. Gino da grande viaggerà tra le stelle. f. Il pulcino cosmico ha compiuto la sua missione. g. I bambini terrestri sono maleducati. h. I terrestri arriveranno su Marte Ottavo. V F 2 Individua la risposta corretta. Dove è ambientata la fiaba? Sulla Terra. Su Marte Ottavo. In un luogo non precisato. Quando si svolgono i fatti raccontati? Molti anni fa. L anno scorso. Nel futuro. Il protagonista della fiaba è: il professor Tibolla. Gino. il pulcino. Qual è l elemento tecnologico-magico della fiaba? L antenna della televisione. L uovo di cioccolata. Il pulcino. 3 Ognuna delle parole della prima colonna può essere sostituita con una della seconda colonna: collega con una linea le parole con significato simile. 1. Missione a. Dire 2. Cosmico b. Non riuscita 3. Esclamare c. Comandante 4. Capitano d. Compito 5. Fallita e. Spaziale 4 Scrivi una frase che contenga ciascuna delle parole suggerite. SORPRESA:... TERRESTRE:... Generi CITTADINO:... MISSIONE:... AGENTE:... SEGRETO:... 5 Nel brano si parla di uova di cioccolata, un dolce tipico legato alla Pasqua: presenta tu un dolce tipico del tuo paese? Racconta e scrivi

15 Generi Unità 2 La favola > Le favole sono brevi racconti di fantasia, in prosa o in versi. > L invenzione della favola è avvenuta migliaia di anni fa; il primo scrittore di favole fu Esopo. > I protagonisti delle favole sono animali parlanti. Gli animali rappresentano le buone qualità (virtù) e i difetti (vizi) degli uomini. > Le favole sono semplici e brevi, quasi sempre raccontano un solo episodio. > Lo scopo della favola è quello di insegnare quali comportamenti sono buoni e vanno imitati e quali sono cattivi, da evitare. > L insegnamento viene riassunto in una frase che si chiama morale della favola.

16 L Il lupo e l agnello Le favole che seguono presentano una doppia versione. La prima è antica e appartiene da molti secoli alla nostra tradizione, mentre la seconda è stata scritta da un autore moderno, che ha cambiato il finale. Un lupo e un agnello assetati si trovano insieme davanti a un ruscello. Il lupo non è distante dall agnello, che si trova a pochi passi sotto di lui. Il lupo, da sempre goloso della carne d agnello, cerca un motivo per litigare e provoca l agnello: Perché sporchi l acqua che voglio bere? L agnello risponde tremante: Non ho colpa. Bevo solo l acqua che è già passata dalla tua parte. Il lupo, che non sa cosa dire di fronte alle parole dell agnello, risponde: Sei mesi fa hai detto delle cose brutte su di me. L agnello prontamente ribatte: Ma io sei mesi fa non ero ancora nato. Allora è stato tuo padre a parlare male di me conclude il lupo, che assale l agnello e lo divora. Questa favola è stata scritta per tutte le persone prepotenti che opprimono gli innocenti con finte scuse. L agnello furbo Fedro Generi Un lupo, mentre beve da un ruscello, vede dall altra parte della riva un agnello. Perché non vieni qui? chiede il lupo all agnello. L acqua che stai bevendo è sporca e ti può far male, dato che un maiale ci fa spesso il bagno. Dalla mia parte, l acqua è limpida e pulita perché le altre bestie non ci passano L agnello risponde subito: Verrò volentieri quando non avrò più sete e tu non avrai più fame. 10 Trilussa

17 COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA U2 La favola Generi 1 Rispondi alle domande. Il lupo e l agnello a. Dove si trova il lupo rispetto all agnello?... 4 Ripeti ad alta voce le parole inserite nello schema. ACQUA... b. Che cosa cerca di fare il lupo con l agnello? ACQUAZZONE ACQUITRINO ACQUEDOTTO L BESTIA c. Che cosa succede all agnello?... BESTIAME BESTIOLA BESTIONE... L agnello furbo BAGNO d. Dove si trova l agnello rispetto al lupo?... BAGNANTE BAGNOSCHIUMA BAGNARE... e. Che scusa usa il lupo per ingannare l agnello? f. Che risposta dà l agnello al lupo? Rispondi alle domande. a. Come si conclude la prima favola? b. Come si conclude la seconda? c. Che differenza c è tra il primo e il secondo finale? Descrivi il lupo e l agnello con parole tue. 5 Inserisci gli articoli UN o UNA.... RUSCELLO... LUPO... COLPA... AGNELLO... PADRE... FAVOLA... BESTIA... BAGNO... RIVA... MAIALE 6 Parole a incastro: inserisci i vocaboli nello schema. L esercizio è avviato. Ruscello Fame Acqua Agnello Lupo Prepotenti Innocenti Sete R U S C E L L O P R E P E N I 11

18 L L uccello Ogni nazione ha le sue favole; la favola che leggerai proviene dal mondo arabo. Generi 1. fuori uso: che non funziona più. 2. rimpiangere: ricordare con tristezza una cosa che si è perduta. 3. preziosa: importante. 4. rivela: dice, spiega. 5. gioielli:o g g e tt i preziosi, d oro e argento. Un giorno un uomo cattura un uccello dalle piume di tutti i colori e decide di metterlo in gabbia per ascoltare il suo canto. Che cosa vuoi da me? gli chiede l uccello. Guarda il mio corpo magro, le mie zampe sottili e la mia testa piccola. Sono solo un vecchio uccello con la voce fuori uso 1. Non potrai ottenere niente da me. Se mi darai la libertà, ti rivelerò tre verità che ti saranno molto utili. Ti dirò la prima verità mentre sarò nella tua mano, la seconda quando sarò al sicuro su un albero e la terza quando sarò sulla cima della collina. Accetto dice l uomo. Dimmi dunque la prima verità. Non rimpiangere 2 mai la perdita di una cosa, anche se questa cosa è preziosa 3 come la vita. dice l uccello. L uomo allora apre la mano e libera l uccello. L uccello va sul ramo più alto di un albero e rivela 4 la seconda verità. Se qualcuno ti racconta una cosa incredibile, non credergli prima di avere controllato che sia vera. L uccello abbandona il ramo e raggiunge la cima della collina. Stupido uomo riprende io porto su di me due gioielli 5 molto pesanti che potevano essere tuoi! Ma invece di uccidermi mi hai lasciato libero. L uomo, meravigliato, rimane in silenzio, poi dice: Rivelami almeno la terza verità. Non hai nemmeno un po di intelligenza! risponde l uccello. Hai già dimenticato quello che ti ho appena detto. A che serve rivelarti la terza verità se tu non hai ascoltato le prime due? Ti ho detto di non rimpiangere mai ciò che è perduto e di non credere a ciò che sembra incredibile. E invece tu sei triste per una cosa perduta e hai creduto a una grande sciocchezza. Il mio peso non supera i venti grammi: come potrei portare su di me gioielli pesanti? Sei davvero uno sciocco. L uccello lascia la cima della collina e scompare lontano, mentre l uomo rimane a riflettere sulle sue parole. 12 adattatamento da J. Muzi

19 COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA U2 La favola Generi 1 Metti in ordine i fatti. L uccello vola sul ramo di un albero e rivela la seconda verità. L uccello racconta all uomo che ha su di sé dei pesanti gioielli. Un uomo cattura un uccello colorato e lo mette in gabbia. L uccello rimprovera l uomo perché non lo ha ascoltato. L uccello vola via e lascia l uomo a riflettere. L uccello chiede all uomo di lasciarlo libero: in cambio gli rivelerà tre verità. L uomo accetta di lasciare libero l uccello, che gli rivela la prima verità. 2 Completa le frasi. a. L uomo vuole mettere in gabbia l uccello perché... b. L uccello rivelerà all uomo tre verità se l uomo c. La prima verità rivelata dall uccello è che non bisogna d. L uccello non poteva avere su di sé gioielli pesanti perché... e. L uccello non rivela la terza verità perché l uomo 3 Quale potrebbe essere la morale della favola? Chi ha catturato un uccello deve lasciarlo libero. Chi vuole sapere la verità deve chiederla all uomo. Chi crede a tutti viene facilmente ingannato. 4 Collega gli aggettivi contenuti nel brano al loro contrario. 1. magro a. inutile. 2. sottile b. allegro. 3. pesante c. saggio. 4. piccolo d. grasso. 5. utile e. leggero. 6. incredibile f. grande. 7. sciocco g. credibile. 8. triste h. robusto. 5 Agli animali delle favole vengono attribuite caratteristiche umane: scegli quella adatta per ognuno degli animali di cui si parla nelle frasi seguenti. Coniglio - pavone - volpe - cane - pesce - talpa Muto come... Cieco come... Furbo come... Vanitoso come... Fedele come... Pauroso come... 6 Inventa un finale diverso per la favola che hai letto partendo dalla frase riportata: L uomo, meravigliato, rimane in silenzio, poi dice: Rivelami almeno la terza verità. L uccello allora gli dice: L 13

20 Generi Unità 3 La leggenda > Le leggende sono racconti di origine popolare; prima di essere scritte, per secoli sono state raccontate a voce dai padri ai figli. > Le leggende sono state inventate per spiegare fatti di cui gli uomini del passato non sapevano dare una spiegazione storica o scientifica, oppure per rendere più eroici dei personaggi che un popolo riteneva importanti per la propria storia. > I protagonisti delle leggende sono uomini comuni, potenti o poveri, ma anche diavoli, santi o esseri creati dalla fantasia. > Le leggende raccontano spesso l origine di un nome, la nascita di una tradizione, la fondazione di una città.

21 Guglielmo Tell U3 La leggenda Generi 1. Svizzera: Nazione dell Europa a nord dell Italia. 2. governatore: chi comanda in uno Stato. 3. imperatore: capo di un impero, re. 4. Austria: nazione dell Europa vicina alla Svizzera e all Italia. Gli abitanti delle montagne del territorio di Uri, in Svizzera 1, sopportavano a fatica i comandi del governatore 2 Gessler, che governava il paese in nome dell imperatore 3 d Austria 4. Un giorno alcuni svizzeri che volevano liberare il loro territorio dagli austriaci, si riunirono e decisero che per riavere la libertà erano pronti a morire. La notizia della loro decisione arrivò fino al governatore che decise di scoraggiarli 5 con il terrore. Il governatore chiamò il capo delle guardie 6 e gli disse: Domani è giorno di mercato 7 ; farai piantare nella piazza un palo 8. In cima al palo farai mettere un cappello con le piume 9, simbolo del nostro potere. Chi passerà nella piazza davanti al palo dovrà togliersi il cappello, in segno di rispetto. Chi non lo farà, sarà punito con la morte. Il giorno seguente il palo fu preparato e la popolazione fu informata della insolita decisione del governatore. Arrivò in piazza un montanaro 10 coraggioso che teneva per mano il figlio. Era Guglielmo Tell, uomo di gran cuore e molto abile nell usare la balestra 11. Arrivato davanti al palo, guardò per un attimo il cappello e poi se ne andò senza salutare. La guardia gli gridò: Ohè, tu, conosci il tuo dovere o no? Guglielmo Tell rispose: Io so che l uomo libero ha il dovere di non comportarsi come uno schiavo 12. L 5. scoraggiarli: fare cambiare idea con la paura. 6. guardie: persone incaricate di fare rispettare la legge. 7. mercato: luogo dove si trovano le persone che vogliono vendere o comprare una merce. 8. palo: lungo bastone diritto. 9. piume: penne di uccello. 10. montanaro: uomo che viene dalle montagne. 11. balestra: arma simile all arco. 12. schiavo: servo. 15

22 L 13. non hai reso omaggio: non hai dimostrato rispetto. 14. arciere: chi usa l arco. 15. frecce: aste di legno appuntite. 16. tiranno: persona che comanda con la violenza. Le guardie lo circondarono e lo portarono dal governatore. Il governatore gli chiese: Perché non hai reso omaggio 13 al mio cappello? Sono abituato a rendere omaggio soltanto al Signore dei cieli rispose il coraggioso montanaro. Dunque non hai rispetto per il tuo governatore? Non lo conosco, io sono nato in un paese libero. Il governatore gli disse: Tu meriti la morte, ma io sarò generoso. Tutti ti considerano un grande arciere 14 ; allora ci darai una prova della tua bravura. Avrai salva la vita se da una distanza di cento passi riuscirai a colpire con una freccia una mela posta sulla testa di tuo figlio. Potrai fare un solo tiro. Guglielmo strinse i pugni ma suo figlio gli disse: Padre mio, tu hai la mano ferma e io ho un cuore coraggioso; tenta la prova. Sono pronto disse Guglielmo. Arrivato nella piazza prese due frecce 15 e preparò la balestra: una guardia aveva messo la mela sulla testa del bambino e aveva misurato la distanza. Guglielmo Tell tese la corda. C era un gran silenzio attorno, tutti pregavano o piangevano. La freccia partì e spaccò la mela in due parti, senza toccare la testa del bambino. Il governatore, arrabbiato, disse: Un ottimo colpo. Ma perché avevi preso due frecce e non una? Perché temevo di sbagliare il primo colpo; il secondo era destinato a te, e ti avrei preso, tiranno 16 gli rispose Guglielmo Tell. adattamento da G. Valle Ð A. Manzi COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA Generi 1 Completa il riassunto della leggenda inserendo al posto dei puntini le parole adatte. Guglielmo Tell era un uomo coraggioso che viveva sulle montagne della..... A quei tempi la Svizzera era governata dagli ma gli svizzeri volevano riconquistare la anche a costo di Il governatore, per far cambiare idea agli......, decise di spaventarli. Guglielmo Tell non si fece spaventare dalle guardie del e fu imprigionato. Il governatore gli disse che se voleva salvarsi doveva dimostrare la sua bravura con la colpendo una posta sulla......

23 U3 La leggenda Generi di suo figlio con una sola Guglielmo superò la prova ma disse al che in caso di errore avrebbe tirato a lui la seconda che aveva preparato. 2 Rileggi l intero brano e poi il riassunto che hai appena completato, poi racconta oralmente la leggenda. 3 Indica se le definizioni elencate si riferiscono a Guglielmo Tell (GT) o al governatore (G). GT G a. È un austriaco. b. È un uomo coraggioso. c. È uno svizzero. d. È un abile arciere. e. È un uomo prepotente. f. È a capo delle guardie. g. Ha un figlio. h. Non è amico dei patrioti. 4 Scegli il completamento esatto. a. La leggenda di Guglielmo Tell è stata scritta per spiegare un fatto accaduto tanto tempo fa. per dimostrare che Guglielmo era un eroe per il suo popolo. b. Guglielmo Tell è un eroe per gli svizzeri. per gli austriaci. c. La leggenda insegna che bisogna ubbidire agli ordini di chi governa. che la libertà è più importante della vita stessa. e. Guglielmo accetta la prova decisa dal governatore perché tiene di più alla sua vita che a quella del figlio. perché è sicuro di superarla. 5 Nel racconto sono stati utilizzati molti verbi al tempo passato remoto. Scrivi nella tabella la forma corrispondente al tempo presente. Passato Si riunirono decisero arrivò chiamò se ne andò disse tese prese Presente Si riuniscono 6 Scrivi nello schema le parole corrispondenti alle definizioni 1. abitante delle montagne: 2. arma usata da Guglielmo Tell: 3. viene posto in cima al palo: 4. la colpisce la freccia: 5. abitante dell Austria: 6. i patrioti combattono per lei: 7 Immagina che il figlio di Guglielmo Tell racconti la sua avventura straordinaria. Continua tu. Quando la guardia mi ha messo la mela sulla testa io... Allora il papà... Subito dopo tutti... L 17

24 L Una lezione per tutta l umanità Generi 1. burrone: luogo alto e profondo, dirupo, precipizio. 2. riconciliarsi: tornare amici. Una storia, accaduta in un posto molto lontano, parla di un vecchio che aveva smesso di lavorare, dopo aver passato l intera esistenza al servizio della famiglia e del suo villaggio. La moglie era morta qualche anno prima. Così lui era andato a vivere con il figlio, la nuora e il piccolo nipote, che gli era molto affezionato. Gli anni passavano e il vecchio diventava sempre più debole e malato. Il figlio e la nuora dovevano occuparsi di lui. La situazione divenne presto difficile. Il figlio e la moglie non riuscivano più a sopportare le richieste del vecchio; inoltre, non sostenevano più la presenza dell anziano, perché la vivevano come un peso e un disturbo. I due coniugi speravano che morisse presto e che togliesse loro il pensiero della sua presenza. Così decisero di eliminarlo. Lo misero in un grosso contenitore e il figlio lo portò in cima a una montagna per poi gettarlo di s o tt o. Il nipotino, che aveva capito le intenzioni dei genitori, seguì il padre fino alla vetta della montagna. Quindi, mentre l uomo stava per gettare il nonno nel burrone 1, vide il bambino. Si arrabbiò e ordinò al figlio di tornare immediatamente a casa. Ma il piccolo prontamente disse al padre: Se butti il nonno giù dalla montagna, non gettare via il contenitore, perché servirà a me quando dovrò fare la stessa cosa con te Fu veramente una bella risposta. Infatti, dopo aver udito quelle parole, il padre decise di risparmiare il vecchio e lo riportò a casa. Poi con la moglie organizzò una grande festa per farsi perdonare dal Signore e per riconciliarsi 2 con l anziano parente, che visse ancora molti anni dignitosamente e rispettato da tutti. 18 Leggenda eritrea

25 COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA U3 La leggenda Generi 1 Ordina le sequenze di testo. a. Il vecchio va a vivere con la famiglia del figlio. b. Il nipote chiede al padre di non buttare via il contenitore. c. Il fi glio e la moglie decidono di ucciderlo. d. Il vecchio smette di lavorare. e. Il nipote segue il padre di nascosto. f. Il vecchio vive felice fino alla fine dei suoi giorni. 3 Completa le frasi inserendo le preposizioni semplici date. Di - per - con - da - a - in - di Il vecchio era andato a vivere... la famiglia del figlio. Il figlio e la nuora dovevano occuparsi lui. Il figlio e la nuora misero il vecchio... un grosso contenitore. Il figlio lo portò in cima... una montagna per buttarlo... sotto. Il nipote, mentre il padre stava... gettare il contenitore, viene visto dal padre. L anziano parente visse ancora molti anni rispettato... tutti. L 2 Rispondi alle domande. a. Perché il vecchio va a vivere con la famiglia del figlio? b. Perché il figlio e la nuora non sono contenti? c. Che cosa decidono di fare per liberarsi del vecchio? d. Che risposta dà il nipotino al padre? e. Come finisce la storia? 4 Collega le parole con il loro significato. a. momento di gioia 1. Anziano e di divertimento. b. recipiente che può 2. Nuora contenere qualcosa. c. il figlio o la figlia del figlio 3. Contenitore o della figlia. d. persona che si trova 4. Nipote nell ultimo periodo della vita. 5. Festa e. la moglie del figlio. 5 Partendo dalle parole del testo, inserisci le lettere mancanti, che sono le stesse per le parole di ogni colonna, quindi basta indovinare una parola e trovare le altre. STO RIA STO RTO P TARE F ZA FAMI IA FO I FI IO VEC IO IASSO IESA RI IESTA NI TE TEM ROM 19

26 Generi U nità 4 I racconti di paura > I racconti di paura hanno come tema fondamentale la lotta tra il bene e il male. > Il bene è rappresentato dal protagonista, un eroe buono, mentre il male è rappresentato da un essere malvagio (mostri, fantasmi, scheletri ). > Il racconto è ambientato in luoghi oscuri e pericolosi, spesso i fatti si svolgono di notte. > Il racconto si sviluppa secondo un modello che si ripete: a. la situazione iniziale è sconvolta da elementi o fatti inspiegabili; b. i pericoli per il protagonista aumentano; c. il protagonista affronta delle prove di coraggio; d. il male viene sconfitto. > L autore usa diverse tecniche per fare paura al lettore; un ragazzo che legge un racconto di paura vuole mettere alla prova il suo coraggio.

27 1. spiriti: immagini create dalla fantasia. 2. fantasma: immagine creata dalla fantasia. 3. cancello: porta di ferro che chiude una recinzione. 4. sobbalzo: colpo. 5. scarafaggi:i n s e tt i. 6. veranda: terrazzo coperto che si trova davanti alla porta di casa. U4 I racconti di paura In cerca di un fantasma Sammy Scarlet arriva di corsa lungo il marciapiedi. Sammy saltella e corre per farsi coraggio. Sta andando in una casa abitata dagli spiriti 1, sta andando a vedere un fantasma 2 per la prima volta nella sua vita. La casa abitata dai fantasmi è una vecchia casa abbandonata, in fondo alla strada. Sammy ha scelto il momento con cura: sta calando la sera, ma non è ancora troppo buio e così la mamma non si preoccuperà. Mentre corre per scacciare la paura, Sammy pensa Non ci starò a lungo. Se torno indietro adesso sono un fifone. Sto andando a vedere un fantasma! La strada sembra diventata più lunga. Quando Sammy riesce a vedere il cancello 3 della casa abbandonata, si accorge che qualcosa si muove. Il suo cuore ha un sobbalzo 4. Ma si tratta solo di una bambina che gioca alla palla. Guardando Sammy che corre verso di lei, gli dice: Ciao, non pensavo che venisse qualcuno di sera. Io sono venuto per vedere il fantasma che abita in questa casa. le risponde Sammy. Ma tu non hai paura del fantasma? No, i fantasmi non mi spaventano. Adesso entro e do un occhiata in giro. dice Sammy dimostrando coraggio. Vengo con te, gli dice la bambina mi chiamo Belinda e vorrei vedere anch io il fantasma. Attenta! dice Sammy preoccupato, perché i fantasmi possono essere orribili, con denti affilati, e tutti ossa anche Non c è nulla di male ad essere tutti ossa; se essere tutti ossa fa paura, allora dovrei essere io a spaventare il fantasma dice Belinda. Infatti la bambina è molto magra, ha la faccia pallida e seria, lunghi capelli castani. Ha gambe molto sottili, indossa scarpe grosse e i vestiti sembrano troppo larghi e lunghi per lei. Mentre entrano dal cancello, a Sammy sembra di sentire un soffio di aria fredda sul collo; si gira ma non vede nulla. Questo giardino è adatto agli uccelli, agli scarafaggi 5 e ai fantasmi. dice Belinda L erba mi arriva fino alle spalle; un fantasma potrebbe facilmente nascondersi e presentarsi davanti a noi come una nuvoletta di fumo. Sammy osserva l erba con un espressione spaventata. Tutto è molto silenzioso. Il ragazzo si incammina lungo il vialetto e arriva alla veranda 6, malandata e cadente. Generi L 21

28 L Generi 7. rimbomba: risuona, viene ripetuta. 8. svanisce: sparisce. 9. riflessa: che si rispecchia, che si vede nello specchio. 10. Ragnatele: tele dei ragni. 11. pareti: muri. Vieni, Sammy, dobbiamo entrare dice Belinda è più facile trovare un fantasma dentro la casa, non ti pare? La porta sarà chiusa a chiave dice Sammy; poi chiede, con aria stupita: Ma tu come fai a sapere il mio nome? Hai l aria di uno che si chiama così dice Belinda e spinge la porta, che si apre lentamente come una bocca nera pronta a mangiarli. Meglio restare fuori, il pavimento potrebbe cedere dice Sammy, mentre la sua voce rimbomba 7 all interno della casa. Belinda si infila nella porta scura e svanisce 8. Sammy la segue e si prende un terribile spavento. Si trova in una stanza buia e riesce a vedere solo una figura polverosa che viene verso di lui. Il fantasma! grida Sammy. Non è un fantasma gli dice la bambina, come se ridesse di lui è solo uno specchio. Là in fondo c è un armadio con uno specchio e quello che ti ha spaventato è solo la tua immagine r i fl e s s a 9. Sammy attraversa la stanza e vede che è vero. Passa un dito sullo specchio che si muove con un lieve rumore. Il fantasma pensa Sammy ma è solo l antina dell armadio che cigola. Andiamo al piano di sopra dice Belinda. Questa scala un tempo era molto bella. Veniva lucidata ogni giorno. Come fai a saperlo? chiede Sammy. Sotto la polvere i gradini sono ancora lucidi dice la bambina. Sammy la segue su per la scala. Dal buio sbuca una mano, morbida e silenziosa come le ombre, che gli accarezza la faccia con le dita di seta. Il fantasma! grida Sammy per la terza volta. Ragnatele 10, semplici ragnatele risponde Belinda. Sammy si tocca la faccia, tremante di spavento, e trova solo ragnatele, come ha detto la bambina. Arrivano in alto alla scala; dalle fessure delle assi che sbarrano la finestra si può vedere dall alto il giardino e la strada deserta. Là c era dell erba e le mucche pascolavano dice Belinda Molto tempo fa. Entrano in una piccola stanza. La luce della sera che entra attraverso le finestre sbarrate illumina le pareti 11. C è una sedia a dondolo rotta e, seduta sulla sedia, c è una bambola molto vecchia. Sembra che qualcuno l abbia appena messa lì per uscire a giocare. 22

29 U4 I racconti di paura Sammy guarda in giro nella stanza e fuori dalla finestra, poi dice: Qui non c è nessun fantasma e si sta facendo tardi. Io devo andare. Scendono le scale, ma questa volta Sammy non si spaventa, né delle ragnatele né dello specchio, né del rumore dell armadio. Il fantasma non vuole essere disturbato gli dice Belinda. Escono dalla stanza e, prima di chiudere la porta, Sammy si gira verso lo specchio e alza la mano in segno di saluto. L immagine riflessa gli restituisce il saluto. Fuori si sta facendo buio e si vedono brillare le stelle. Non c è nessun fantasma ripete Sammy mentre arrivano al cancello. Tornerai una di queste sere a cercare il fantasma? gli chiede Belinda. Credo proprio di no risponde Sammy. Io non credo veramente ai fantasmi, volevo solo dare un occhiata. Si gira per correre via, ma un pensiero lo fa fermare di colpo. Si gira verso Belinda e le dice: Non ricordo di avere visto il tuo riflesso nello specchio. Tu l hai visto? E perché tu, che sei salita per prima, non hai dovuto spostare le ragnatele lungo la scala? Tutti hanno un riflesso risponde Belinda e io non ho sentito le ragnatele perché non sono alta come te. Sammy la fissa e sente di nuovo il soffio leggero di aria fredda sul collo. Niente fantasmi! conclude. Poi, senza nemmeno un saluto, si avvia verso casa correndo veloce. Il problema pensa Belinda è se lui sarebbe capace di riconoscere un fantasma se ne vedesse uno. Oltrepassa il cancello e lo chiude a chiave. Entra in casa e scompare. Generi L adattamento da AA. VV. 6 Storie di fantasmi COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA 1 Scegli la spiegazione corretta. 1. Sammy corre verso la casa abbandonata perché: a. deve arrivare prima che faccia tardi. b. ha paura che la mamma si preoccupi. c. ha paura del fantasma che potrebbe incontrare. 2. Belinda conosce il nome di Sammy perché: a. lo ha già incontrato prima. b. Sammy glielo ha detto. c. i fantasmi sanno tutto. 23

30 L 3. Belinda conosce bene la casa abbandonata perché: a. ci abita. b. l ha visitata altre volte. c. gioca nel suo giardino. 4. Sammy non ha visto l immagine di Belinda nello specchio perché: a. era distratto. b. Belinda è un fantasma. c. Belinda è troppo magra. 2 Riconosci nel brano che hai letto gli elementi caratteristici dei racconti di paura. a. Luogo in cui è ambientato il racconto: b. Momento della giornata in cui si svolge il racconto: 4 Sottolinea le espressioni usate dall autore per fare paura a chi legge. Di nuovo il soffio leggero di aria fredda sul collo questa volta Sammy non si spaventa Dal buio sbuca una mano, morbida e silenziosa come le ombre Sammy si tocca la faccia, tremante di spavento Adesso entro e do un occhiata in giro Belinda si infila nella porta scura e svanisce i fantasmi possono essere orribili, con denti affilati, artigli, e tutti ossa spinge la porta, che si apre lentamente come una bocca nera pronta a mangiarli Sammy Scarlet arriva di corsa lungo il marciapiedi. 5 Metti in ordine di intensità le parole date, da quella che indica una paura più debole a quella che indica una paura più forte. spavento. terrore. timore. c. Fatti insoliti o straordinari che si verificano: 6 Scrivi una frase per ogni parola dell esercizio precedente. a.... d. Personaggio principale che rappresenta il bene e sue caratteristiche: b.... c.... Generi e. Personaggio principale che rappresenta il male: 3 Indica se le azioni elencate sono svolte da Sammy (S) o da Belinda (B). a. Si spaventa b. Svanisce c. Scompare d. Corre e. Si diverte f. Si stupisce 24 S B 7 Nel brano che hai letto il fantasma non ha un aspetto spaventoso perché è descritto come una bambina. Inventa tu un personaggio che faccia paura e descrivilo.

31 U4 I racconti di paura Un mottro nell armadio Generi 1. lupo mannaro: personaggio delle fiabe detto anche il lupo cattivo. C è un mottro nell armadio dice il piccolo Kenny, che ancora non sa pronunciare bene le parole. L ho visto questa mattina Kenny sta cenando con i suoi genitori e con suo fratello. Il padre non fa molta attenzione al bimbo, mentre la madre gli chiede se vuole altro cibo. Kenny ha qualcosa da dire sull armadio tutti i giorni. Ha cinque anni e mezzo e probabilmente guarda troppo la televisione. Dai piccolo, altrimenti facciamo tardi gli dico, mentre Kenny si mette lo zaino sulle spalle. Poi usciamo uno dietro all altro. Kenny insiste: Il mottro nell armadio c è davvero. Mostro, si dice mostro, Kenny cerco di correggerlo. Era alto due metri e mezzo, il corpo era ricoperto dai peli e le mani avevano delle unghie strane. Ma come fai ad aver visto tutte queste cose se l armadio era chiuso gli ho domandato. Kenny si rende conto di aver esagerato. Non è la prima volta che si inventa qualcosa. La settimana scorsa era convinto che nell armadio ci fosse un lupo mannaro 1, mentre quella precedente pensava che ci fosse un mostro che mangiava cadaveri. Come sono strani i bambini. Io non riesco a ricordarmi com ero quando avevo la sua età. Quando siamo tornati a casa, era quasi mattina. Nel posto dove viviamo, in estate, le notti non durano molto. Vieni piccolo, dobbiamo andare a dormire. ho detto a Kenny. L 25

32 L Non ho voglia di dormire. Ho paura del mottro nell armadio. Si dice mostro, con la s prima della t. La S come spavento mi risponde. Nell armadio non c è niente gli dico, ma se veramente ci fosse un mostro, tu cerca di fargli paura, mostrando i denti canini. Kenny rideva, mentre entrava in casa. La mamma era già andata a dormire, mentre il papà stava guardando la televisione. I programmi erano terminati, ma lui continuava a fissare lo sguardo sull immagine della bandiera che sventola al suono dell inno nazionale. Kenny e io siamo andati subito in camera da letto. Ho aiutato mio fratello a svestirsi e a togliersi le scarpe. Essendo ancora piccolo ha difficoltà con le stringhe. Ci siamo messi il pigiama e siamo andati a lavarci i denti. Ho raccomandato a Kenny di lavarsi bene i denti canini. Kenny si è sdraiato nel suo letto. Ho aspettato che si addormentasse. Poi gli ho sistemato i capelli, gli ho dato un bacio sulla fronte e ho chiuso il coperchio sopra di lui. Prima che il sole fosse alto nel cielo, mi sono sdraiato nella mia bara 2 e l ho chiusa. Mostri nell armadio. Che cosa assurda ho pensato, mentre cercavo di prendere sonno. Kenny sa bene che le uniche cose che possono uccidere un vampiro sono la luce del sole o un palo appuntito. Poi mi sono addormentato. B. Coville Generi bara: cassa, generalmente di legno, in cui si sistemano i cadaveri per seppellirli. I vampiri, secondo la leggenda, la usano come letto.

33 U4 I racconti di paura COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA Generi 1 Metti in ordine gli avvenimenti del racconto. Ordina le immagini, scrivendo i numeri nei quadratini a fianco. Abbina poi le frasi alle immagini. L esercizio è avviato. e. Perché dormono in una bara? 3 Riordina le parole per comporre frasi di senso compiuto. L esercizio è avviato. mostro, c è, pensa, Kenny, nell, che, un, armadio Kenny pensa che c è un mostro nell armadio. a. sa, non, Kenny, bene, parlare L a. Kenny si lava i denti. b. Kenny e il fratello stanno cenando con i genitori. c. Kenny e il fratello tornano a casa. d. Kenny è sicuro di avere visto un mostro nell armadio. e. Il fratello mette sulle spalle di Kenny il suo zaino e gli dice di fare in fretta. f. Il fratello chiude il coperchio della bara sopra di sé e si addormenta. 1 d Rispondi alle domande. a. Che cosa ha visto Kenny nell armadio? b. Perché dice mottro e non mostro? c. Il fratello di Kenny gli crede? d. I due fratelli tornano a casa dopo il calar del sole o prima del suo sorgere? b. si, mette, Kenny, zaino, lo, spalle, sulle c. si, Kenny, conto, avere, di, rende, esagerato d. siamo, a, tornati, quando, mattina, quasi, era, casa 4 Completa le frasi con il loro soggetto. Notti - padre - Kenny - la luce - fratello a. C è un mottro nell armadio dice il piccolo... b. Il... non dà retta al piccolo Kenny. c. Il... di Kenny non gli crede. d. Nel posto dove vive la famiglia di Kenny, le... non durano molto. e.... del sole può uccidere un vampiro. 5 Forma almeno tre parole cambiando le vocali. L esercizio è avviato. Bara: biro - bere - baro Letto:... Peli:... 6 Forma almeno tre parole cambiando le lettere all interno della parola. L esercizio è avviato. Sole: sete - sode - sire Notte:... Inno:... 27

34 L 7 Collega le parole con il loro significato. L esercizio è avviato. Mostro Armadio Unghie Cadaveri Spavento Denti canini Lupo mannaro Vampiro 8 Crucipuzzle. Nella credenza popolare, personaggio terrificante che esce la notte per succhiare il sangue delle sue vittime Persona o cosa brutta, deforme. Parte terminale della pelle generalmente posta a difesa delle estremità delle dita delle mani e dei piedi dell uomo o degli animali. I due denti superiori e i due inferiori, posti ai lati degli incisivi, appuntiti come quelli di un cane. Fantasioso animale, molto simile a un lupo, che viene evocato per spaventare i bambini. Mobile generalmente di legno, con sportelli, usato per contenere oggetti. Paura grande e inattesa che provoca smarrimento. Corpi di persone morte. Trova le seguenti parole. Le parole possono essere scritte orizzontalmente, verticalmente e in diagonale in tutte direzioni. ARMADIO BAMBINI BARA DENTI INNO LETTO MATTINA NOTTE PAROLE UNGHIE VAMIPRO S L J Y Q Q I K U O O N N I Z T M M N I R W P Z N K B A G D I Q G E A A N J H A P L D F M I R P I M M X W B T N N A E R A Q I T X T Y O B A Generi 28 V N A P A R O L E L I M B N O T T E K K G P O T T E L X G L

35 Generi U nità 5 I racconti umoristici > Il racconto umoristico ha lo scopo di divertire e far sorridere il lettore. > Il punto di partenza per un racconto umoristico è sempre la descrizione di personaggi o la narrazione di fatti comuni, per poi trovare in essi un elemento divertente. > Per ottenere il divertimento, il racconto umoristico utilizza diverse tecniche, come il doppio senso, la deformazione, i giochi di parole. > L umorismo può essere presente anche nei disegni, nelle barzellette, nelle canzoni, nei film.

36 L La città smarrita nella neve Generi 1. tram: mezzi pubblici che corrono su rotaie in città. 2. edicole: chioschi dove si vendono i giornali. Marcovaldo, al suo risveglio, si accorge che c è uno strano silenzio. Una luce diversa passa attraverso le tapparelle. Dopo aver aperto la finestra, si rende conto che la città è scomparsa sotto un bianco strato di neve. La neve non solo ha ricoperto la città, ma l ha resa più silenziosa. Tutti i rumori sembrano più lontani del solito, diminuiti dall enorme massa di neve caduta. Marcovaldo decide di andare a lavorare a piedi, perché i tram 1 sono fermi. Una volta sceso in strada, si sente libero. Le vie della città sono irriconoscibili. Non c è più nessuna differenza tra il marciapiede e la strada. La neve ha ricoperto tutto e le macchine non possono passare. Marcovaldo può camminare in mezzo alla strada, calpestare le aiuole e attraversare fuori dalle strisce pedonali. Si chiede se la città sia sempre la stessa o se sotto la neve qualcosa è cambiato. Chissà se ci sono ancora le pompe della benzina, le edicole 2, le fermate dei tram? Forse la nevicata ha cancellato tutto e sotto le montagne di neve c è solo altra neve. Marcovaldo arriva al magazzino dove lavora. Lì ad aspettarlo c è il magazziniere capo, il signor Viligelmo, che gli dà una pala e gli dice: Devi spalare la neve davanti alla ditta. Così prende la pala e comincia a spalare la neve, gettandola in mezzo alla strada. Intanto Sigismondo, uno spalatore del Comune, sta liberando la strada dalla neve e si accorge che il suo lavoro sta per essere rovinato. Infatti i tratti di strada appena liberati tornano a coprirsi per colpa della neve spalata da Marcovaldo. Sigismondo lo sgrida e gli chiede di stare attento. Poi gli insegna ad accumulare la neve ai bordi del marciapiede. Dopo aver finito il lavoro, i due si riposano appoggiandosi alle pale e si accendono una sigaretta. Mentre sono fermi a guardare il bel lavoro compiuto, un auto-spazzaneve ricopre di nuovo il pezzo di strada che loro hanno appena liberato. I due si chiedono: Che cosa è successo? Ha cominciato a nevicare di nuovo? Marcovaldo ricomincia ad accumulare la neve ai bordi della strada. Quando ne ha accumulata talmente tanta da fare un muretto di neve abbastanza alto, si accorge che c è una macchina parcheggiata completa- 30

37 U5 I racconti umoristici mente ricoperta di neve. È la macchina del commendator Alboino, il presidente della ditta per cui lavora Marcovaldo. Marcovaldo pensa che ci siano poche differenze tra la macchina coperta di neve e il suo mucchio. Così comincia a modellare il mucchio di neve, facendolo assomigliare a un automobile. Dopo, per renderlo ancora più simile, infila un pezzo di rubinetto nella neve come se fosse una maniglia. Quando il commendator Alboino esce dalla ditta, cerca di aprire la portiera della sua automobile, ma finisce in mezzo al mucchio di neve con un pezzo di rubinetto in mano. Intanto Marcovaldo ha girato l angolo e continua a spalare la neve nel cortile della ditta. Alcuni bambini hanno fatto un pupazzo di neve. Però al pupazzo manca il naso, così vanno a prendere una carota. Marcovaldo si ferma a guardare il pupazzo e pensa: Ecco sotto la neve non si distingue più quello che è vero da quello che non lo è. Intanto alcuni operai stanno pulendo i tetti e gettano la neve nel cortile. Mentre è concentrato a pensare, un cumulo di neve gli piove in testa e Marcovaldo si trova completamente ricoperto dalla neve. Quando i ragazzi, che stavano giocando nel cortile, tornano con la carota, trovano due pupazzi di neve uguali. Infilano la carota nella neve che ricopre Marcovaldo, il quale, affamato, la mangia. I ragazzi restano stupiti. Allora infilano un peperone che scompare sotto la neve. Infine, mettono dentro un pezzo di carbone. Marcovaldo lo assaggia e lo sputa. I ragazzi scappano impauriti, pensando che il pupazzo stia prendendo vita. Poi Marcovaldo si dirige verso un tombino dal quale sta uscendo del calore. La neve che lo ricopre si scioglie e lo lascia freddo, bagnato e pieno di raffreddore. Ricomincia subito a spalare la neve per scaldarsi, quando uno starnuto fortissimo lo fa sbattere contro il muro. Lo starnuto si trasforma in una tromba d aria che solleva tutta la neve del cortile. Quando riapre gli occhi, la neve che ricopriva il cortile è sparita. Non c è più un solo fiocco di neve. Così Marcovaldo riprende il suo lavoro di tutti i giorni tra le casse del magazzino. Che sia stato solo un sogno? I. Calvino Generi L 31

38 L COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA 1 Scegli il comportamento esatto. Può essere più di uno. a. Marcovaldo quando si sveglia scopre che: c è uno strano silenzio. una bufera ha distrutto le strade della città. un manto di neve ha ricoperto la città. b. Marcovaldo decide di andare a lavorare: in automobile. in tram. a piedi. c. Marcovaldo arriva al magazzino dove lavora e comincia a: scaricare le casse da un camion. spalare la neve davanti alla sua ditta. gettare la neve spalata in mezzo alla strada. d. Il commendator Alboino esce dalla ditta e: mette in moto l automobile. cerca di entrare nell automobile, ma finisce in un cumulo di neve. afferra la maniglia dell automobile, ma si ritrova in mano un pezzo di rubinetto. e. Mentre Marcovaldo spala la neve dal cortile della ditta: un gruppo di bambini fa un pupazzo di neve. scivola e finisce per terra. alcuni operai puliscono i tetti dalla neve. f. I fatti narrati si svolgono in: un mese. un ora. mezza giornata. 3 Collega le lettere delle due colonne per formare parole di senso compiuto. SILEN RI NE ZIO CIT RO TAPPA VE RUMO DI LAVO TÀ PIE RELLE 4 Risolvi le definizioni e inserisci le parole nelle caselle corrispondenti. Orizzontali 4. Chiosco in cui si vendono i giornali. 6. Assenza di rumori. Il professore lo chiede agli studenti prima della lezione. 10. Parte della strada destinata ai pedoni. 11. Lo si dice di chi è senza soldi. 12. Mezzo pubblico cittadino su rotaie. Verticali 1. Contrario di silenzio. 2. lo fanno i bambini con la neve. 3. È il capo di Marcovaldo. 5. Il commendator Alboino apre la portiera della sua Cade a fiocchi d inverno. 8. Apertura praticata nel muro esterno dell edificio per far passare aria e luce. 9. Passa attraverso le tapparelle di Marcovaldo. 1 2 Generi 2 Forma il plurale delle frasi date. a. Il rumore sembra più lontano del solito. b. Il tram è fermo alla fermata. c. Chissà se c era ancora la pompa della benzina, l edicola, la fermata del tram? d. Così prende la pala e comincia a spalare la neve. e. Un bambino ha fatto un pupazzo di neve, ma al pupazzo manca il naso, così il bambino va a prendere una carota. f. Un operaio sta pulendo i tetti e getta la neve nel cortile

39 U5 I racconti umoristici Generi 5 Collega il personaggio con l espressione che gli corrisponde. 1. MARCOVALDO a. MAGAZZINIERE CAPO 2. VILIGELMO b. PRESIDENTE DELLA DITTA 3. SIGISMONDO c. FANNO UN PUPAZZO DI NEVE 4. IL COMMENDATOR ALBOINO d. SPALANO LA NEVE DAI TETTI 5. I BAMBINI e. MAGAZZINIERE SEMPLICE 6. GLI OPERAI f. SPALATORE DEL COMUNE L 6 Leggi a voce alta, poi dividi le parole in quattro gruppi. L esercizio è avviato. Cancellare - chissà - scappare - accendere - mucchio - giochi - strisce - scaldarsi - esce - scaricare - cercare - città - macchine - parcheggio - sciogliere - scoprire - finisce - occhio - irriconoscibili - concentrarsi - città ce/ci che /chi sce/sci sca/sco Luce Chiedere Strisce Scomparire 7 Inserisci gli elementi della strada negli appositi spazi. 1 pista ciclabile - 2 corsia - 3 marciapiede - 4 stop - 5 semaforo - 6 strisce pedonali - 7 parcheggio - 8 incrocio 33

40 L Come imbiancare una staccionata Generi 1. calce: materiale. usato per imbiancare. 2. imbiancare: dipingere di bianco. 3. staccionata: recinzione formata da pali fissati nel terreno. 4. pompa: macchina per aspirare l acqua. 5. villaggio: piccola c i tt à. 6. padrona: persona che dà lavoro. 7. sorveglierà: controllerà. 8. biglia: piccola palla di vetro colorato. 9. sculacciò: lo picchiò sul sedere con una pantofola. La mattina di sabato era spuntata luminosa e la giornata estiva era piena di vita. Ognuno aveva voglia di cantare, tutti i volti esprimevano allegria. I profumi dei fiori riempivano l aria. Tom arrivò sul vialetto della casa con un secchio di calce 1 e con un pennello dal manico lungo per imbiancare 2 la staccionata 3. Osservò la staccionata e subito diventò triste pensando alla lunghezza del lavoro che lo aspettava. Dopo tre pennellate si fermò a osservare quanto era piccola la parte dipinta rispetto a quella che restava da fare e si sedette, scoraggiato, su un tronco. Jim si dirigeva verso il cancello con un secchio per l acqua. A Tom fino a quel momento portare l acqua dalla pompa 4 del villaggio 5 era sempre sembrata una fatica odiosa, ma ora non più. Si ricordò che alla pompa si radunavano ragazzi e ragazze, e, in attesa del loro turno, riposavano, si scambiavano giocattoli, scherzavano, litigavano. Tom disse: Senti, Jim, ci vado io a prendere l acqua se tu dipingi un po al posto mio. Jim rispose: Non posso, Tom. L anziana padrona 6 mi ha detto di andare a prendere l acqua e di non fermarmi a perdere tempo con nessuno. Immaginava che tu mi avresti chiesto di imbiancare e così ha detto che sorveglierà 7 lei il lavoro. Oh, Jim, lascia perdere quello che ha detto. Dammi quel secchio ci metterò solo un minuto. Non se ne accorgerà mai. Oh, non ho il coraggio, padroncino Tom. L anziana padrona mi staccherà la testa. Lei! Non picchia mai nessuno Jim, ti darò una biglia 8 extra- grande! Guarda, Jim, è proprio una biglia enorme. Mamma mia! Ma io ho paura dell anziana padrona. Jim era umano. Lasciò il secchio e prese la biglia ma la zia Polly, la padrona, lo vide e lo sculacciò 9. Poco dopo Tom dipingeva e la zia Polly si ritirava soddisfatta con una pantofola in mano. Ma l energia di Tommy non durò a lungo. Tom cominciò a pensare agli altri ragazzi che si divertivano mentre lui era costretto a lavorare tolse dalle tasche quello che aveva: pezzi di giocattoli, biglie e cose di poco valore. Era troppo poco per pensare di comprare qualcuno che lavorasse al suo posto. In quel momento gli venne una splendida idea. Riprese il lavoro. Poco dopo si avvicinò Ben Rogers; Tom aveva paura che lo avrebbe preso in giro. Ben veniva avanti saltellando allegramente e 34

41 U5 I racconti umoristici L Generi 10. battello: barca. mangiava una mela. Ben stava giocando e immaginava di essere un battello 10 a vapore, perciò si muoveva in modo buffo e dalla sua bocca uscivano suoni strani, per imitare il rumore del battello. Tom continuava a dipingere e fingeva di non vedere Ben. Ben si avvicinò e gli disse: Salve, vedo che hai molto da fare, eh? Tom fingeva di non sentire, poi disse: Oh, sei tu, Ben! Non ti avevo visto. Io vado al fiume per una bella nuotata. Vuoi venire anche tu? Ma forse devi prima finire il lavoro, eh sì, certo che devi finirlo! rispose Ben. Tom lo guardò e disse: Questo non è un lavoro, è un divertimento. Non capita spesso a un ragazzo la possibilità di imbiancare una recinzione! Ben guardò attentamente il lavoro di Tom e cominciò a trovarlo interessante. Infine disse: Ehi, Tom, lasciami imbiancare un po. Tom rispose: Non credo sia possibile. Per zia Polly questa recinzione è molto importante perché si vede dalla strada e deve essere imbiancata perfettamente. Sono pochi i ragazzi che sanno farlo. Tom, lasciami provare, soltanto per un po. Ben, vorrei lasciarti provare, ma zia Polly non vuole. Se poi il lavoro non riesce bene 35

42 L 11. aquilone: gioco. fatto di carta leggera che viene sollevata dal vento 12. spago: corda s o tt i l e. Oh, starò molto attento. Lasciami provare. Ti darò in cambio un pezzo della mia mela. No, Ben, non posso. Ti darò tutta la mela! Tom, con la faccia triste ma il cuore allegro diede a Ben il pennello. E mentre Ben lavorava e sudava al sole, Tom si riposava all ombra e mangiava la sua mela. Intanto arrivarono altri ragazzi e Tom fece con loro la stessa cosa che aveva fatto con Ben. Da Billy Fischer aveva avuto un aquilone 11, da Johnny Miller un topo morto e un pezzo di spago 12, tutto in cambio della possibilità di imbiancare la staccionata. A metà pomeriggio, oltre a non avere lavorato, Tom aveva messo da parte moltissimi oggetti, aveva passato il tempo riposando in buona compagnia e la recinzione era perfettamente dipinta. Tom aveva scoperto che per spingere un uomo o un ragazzo a volere qualcosa è necessario soltanto fare in modo che quella cosa sia difficile da ottenere. Infatti, il lavoro è ciò che una persona è costretta a fare, mentre qualcosa che non si è costretti a fare diventa un divertimento. adattamento da M. Twain COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA 1 Completa la tabella con l elemento mancante. Soggetto (Chi?) Predicato (Che azione svolge?) Complemento oggetto (Chi? Che cosa?) Tom deve dipingere mangia una mela La zia Polly sculaccia desidera una biglia Generi I ragazzi la staccionata.... Jim va a prendere Metti in ordine le parti del racconto numerandole da 1 a 6. Tom non ha voglia di dipingere la staccionata. Tom vuole convincere Jim a svolgere il lavoro al suo posto. 36

43 U5 I racconti umoristici Generi La zia Polly ha incaricato Tom di dipingere la recinzione. Ben vuole provare a dipingere. I ragazzi del villaggio svolgono il lavoro e Tom si riposa. Tom finge che il lavoro sia difficile e interessante. L 3 Unisci con una linea le parti di frase usando la congiunzione PERCHÉ. 1. La zia rimprovera Jim a. tutti vogliono provare a dipingere la staccionata. 2. Tom non ha voglia di lavorare b. ha accettato di lavorare al posto di Tom. 3. Ben vuole provare a dipingere c. è una bella giornata estiva. 4. Tom ottiene moltissimi oggetti PERCHÉ d. pensa che sia un lavoro dai ragazzi del villaggio interessante e divertente. 5. Tom pensa di andare alla pompa e. vuole incontrare altri ragazzi. dell acqua 6. La zia tiene molto al lavoro f. la staccionata si vede dalla strada. 4 Scrivi il plurale delle seguenti parole contenute nel brano. Biglia:... Tasca:... Battaglia:... Idea... Pomeriggio... Secchio:... Villaggio:... 5 Trova, in ogni gruppo di parole, quella che non ha un legame con le altre. Trascrivi l iniziale nello schema e scoprirai che Tom è un ragazzo mattina - giornata - fiori - pomeriggio biglia - uccello - aquilone - trottola vialetto - strada - sentiero - riposo rumore - battello - sapore - profumo pennello - calce - dipingere - orario 6 Nel brano sono usate due espressioni figurate: sostituiscile con un espressione di uguale significato. L anziana padrona mi staccherà la testa. L anziana signora... Tom aveva paura che lo avrebbe preso in giro. Tom aveva paura che Produzione: completa le frasi. a. Nelle giornate estive mi piace b. Dipingere una staccionata è un lavoro c. Quando la mamma mi assegna un compito faticoso, io d. Il gioco che preferisco fare all aria aperta

44 A TK 01 Ascoltare Generi Ascolta il brano proposto, poi svolgi le consegne. Prova di ascolto L asino che si fingeva zoppo e il lupo 1 La storia che hai ascoltato è: una fiaba. una favola. una leggenda. un racconto di paura. un racconto di avventura. 2 Indica se le affermazioni sono vere o false. V F a. L asino vede il lupo e ha paura. b. L asino fa finta di zoppicare. c. Il lupo vuole diventare amico dell asino. d. Il lupo non crede alle parole dell asino. e. Il lupo rimane senza denti. 3 Quale insegnamento vuole dare la storia? Tutti gli asini sono bugiardi. Non bisogna aiutare chi è in difficoltà perché spesso finge. I macellai non sono capaci di curare le ferite. Chi svolge opere non adatte a lui finisce nei guai. 4 Riordina le parti della storia numerando le caselle. L asino zoppica e finge di avere una spina nella zampa. L asino chiede al lupo di togliere la spina dalla sua zampa. L asino vede un lupo e ha paura. L asino dà un calcio al lupo e gli rompe i denti. Il lupo crede alle parole dell asino e gli solleva la zampa. 5 Collega le azioni all animale adatto. 1. Mangia l erba. 2. Cerca di togliere la spina. a. LUPO 3. Zoppica. 4. Viene colpito. 5. Rimane senza denti. b. ASINO 6. Vuole mangiare l asino. 7. Si salva. 38

45 S Scrivere Generi Proposte di scrittura 1 Inventa e scrivi una fiaba. Per aiutarti, completa prima lo schema. IL PROTAGONISTA è IL PROTAGONISTA deve riuscire a Il protagonista incontra UN NEMICO che Il protagonista deve superare queste PROVE: La storia ha un LIETO FINE : Ora racconta scrivendo sul quaderno. C era una volta 2 Immagina un dialogo tra due animali e scrivi una breve favola con questa morale: Chi vuole troppo non ottiene nulla. 3 Disegna nel riquadro un mostro spaventoso e coloralo. DESCRIZIONE del MOSTRO Questo mostro si chiama Dove vive? Come è fatto? Orecchie, bocca, denti, occhi, ecc.... Che cosa fa per spaventare?... 4 Scrivi sul quaderno una storia di paura in cui il tuo mostro è il protagonista. 5 Racconta sul quaderno un avvenimento buffo che è accaduto nella tua classe. Spiega che cosa ti ha fatto divertire e perché. 39

46 P Parlare Generi Proposte di parlato 1 Osserva le immagini: esse rappresentano una fiaba completa. Continua tu il racconto della storia, qui iniziato. C era una volta una bambina povera. Aveva solo i vestiti che indossava e un pezzo di pane. Un giorno incontra un signore più povero di lei e 2 Rileggi la favola L agnello furbo, a pagina 10. Un giornalista è venuto a fare un intervista all agnello. Immagina di essere tu l agnello e rispondi alle domande dell intervistatore. Domanda 1: Dove hai incontrato il lupo? Domanda 2: Cosa hai pensato quando lo hai visto? Domanda 3: Hai avuto molta paura? Domanda 4: Che cosa ti ha chiesto il lupo? Domanda 5: Che cosa voleva in realtà il lupo? Generi 3 Conosci qualche leggenda tipica del tuo paese d origine? Raccontala ai compagni di classe. 4 Racconta ai tuoi compagni quali sono le cose che ti fanno paura e quali ti facevano paura quando eri piccolo. Come hai superato le tue paure? 5 Racconta una barzelletta che conosci bene. 6 Ti è mai capitato di trovarti da solo in un luogo sconosciuto (un bosco, una città, una stazione ferroviaria )? Racconta le tue avventure. 40

47 Temi Unità 12 Conoscersi per crescere > Tutti noi trascorriamo la maggior parte del nostro tempo con altre persone. > Da piccoli le persone che stanno intorno a noi sono i nostri familiari: papà, mamma, i fratelli, i nonni, gli zii, i cugini... > Crescendo, cerchiamo la compagnia di amici della nostra stessa età. > Anche a scuola, dove trascorriamo buona parte della giornata, facciamo parte di un gruppo, formato da adulti (gli insegnanti) e da ragazzi (i compagni).

48 L Questa sono io Tracy è una bambina che desidera avere una famiglia. Temi 1. si avverano: diventano veri, reali. 2. neonata: nata da pochi giorni. 3. strillavo: gridavo, piangevo. 4. stecchino: molto magra. Mi chiamo Tracy Beaker. Ho 10 anni e 2 mesi. Il mio compleanno è l 8 maggio. Non è giusto: nello stesso giorno compie gli anni anche Peter Ingham! Così abbiamo avuto una torta di compleanno in due e abbiamo dovuto esprimere solo mezzo desiderio a testa. Tanto poi non si avverano 1. Sono nata non so bene dove. Da neonata 2 ero molto carina ma sicuramente strillavo 3. Sono alta centimetri E chi lo sa. Ho provato a misurarmi con una riga di legno, ma non sta mai diritta e così non trovo il punto giusto. E non voglio farmi aiutare dagli altri bambini perché questo è il mio diario personale. Peso chili Non so nemmeno questo. Comunque peso poco, sono uno stecchino 4. I miei occhi sono neri, e so farli sembrare cattivi come quelli di una strega. Mi piacerebbe essere una strega: agito la bacchetta magica, e ZAP, 42

49 5. antipatica: non simpatica, non piacevole. 6. ribelli: non ordinati. 7. adottata: presa nella loro famiglia. 8. analcolica: senza alcol. U12 Conoscersi per crescere cadono tutti i riccioli d oro di Louise, e ZAP, la voce di Peter diventa ancora più antipatica 5 e gli crescono dei baffoni e una lunga coda. I miei capelli sono biondi, lunghissimi e ricci. No, sono tutte bugie. Sono scuri e ribelli 6. La mia pelle è tutta brufoli quando mangio troppi dolci. ALTRI PARTICOLARI Cose che mi piacciono Il mio numero fortunato è il 7. Ma allora perché non mi ha adottato una famiglia favolosamente ricca quando ho compiuto s e tt e anni? Il mio colore preferito è il rosso sangue, perciò state in guardia, eh-eh. La mia migliore amica è be, ho avuto molte migliori amiche, ma Louise si è messa con Justine e così in questo momento non ho nessuna migliore amica. Mi piace mangiare di tutto. Ma soprattutto le torte di compleanno e tutti i tipi di torte. E gli Smarties, e i Mars e i sacchetti giganti di pop-corn e i coni gelato, e gli hamburger con le patatine fritte e i frullati alla fragola. Il mio nome preferito è Camilla. Ho conosciuto una bambina bellissima che si chiamava Camilla, con dei capelli fantastici. Mi voleva molto bene. L hanno adottata 7 subito. Ho pregato la sua mamma e il suo papà di farmela rivedere qualche volta, ma non sono mai tornati. Mi piace bere bicchieri di birra forte. Scherzo, una volta ho bevuto un sorso di birra analcolica 8 ma non mi è piaciuta. Il mio gioco preferito è truccarmi. Una volta Louise e io abbiamo usato i trucchi di Adele. Louise ha cercato di farsi bella. Io invece mi sono truccata come un vampiro. I bambini piccoli, vedendomi, si sono spaventati a morte. Temi L 43

50 L 9. mastino: razza di cane, molto aggressiva. 10. spezzatino: piatto di carne. Il mio animale preferito è be, c è un coniglio chiamato Lattuga qui all istituto ma non si alza mai sulle zampe di dietro per darti una leccatina, come fanno i cani. Forse mi piacerebbe un mastino 9, così tutti i miei nemici dovrebbero stare ATTENTI AL CANE CHE MORDE. Il mio programma televisivo preferito è qualsiasi film dell orrore. L attività che preferisco è stare con la mia mamma. Cose che non mi piacciono I nomi Justine, Louise, Peter e molti altri che non sopporto. I cibi lo spezzatino 10, specialmente quando ci sono quei pezzi col grasso. Quella mia orribile madre in prestito che si faceva chiamare zia Peggy cucinava sempre lo spezzatino e dovevo mangiarlo tutto. Bleah! Detesto soprattutto Justine. E non vedere la mia mamma. adattamento da J. Wilson COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA 1 Inserisci nella tabella le cose che piacciono a Tracy e quelle che non le piacciono. Lo spezzatino - le torte - truccarsi - il nome Peter - la birra - il colore rosso - il nome Camilla - il numero 7 - non vedere la sua mamma - gli hamburger Cose che piacciono a Tracy Cose che non piacciono a Tracy Temi 2 Cancella con una riga il completamento non esatto. a. Tracy compie gli anni lo stesso giorno di Camilla / lo stesso giorno di Peter. b. Tracy ha molte migliori amiche / non ha nessuna migliore amica. c. Nell istituto dove si trova Tracy vive un coniglio / vive un cane mastino. d. I capelli di Tracy sono biondi / sono neri. e. Tracy non vede Camilla da molto tempo / rivede spesso Camilla. f. I cibi preferiti di Tracy sono i dolci / sono i piatti di spezzatino. g. Tracy una bambina divertente / una bambina capricciosa. 44

51 U12 Conoscersi per crescere 3 Unisci le sillabe contenute nei riquadri per comporre nomi di cibi. Temi FRA CAR GE BI PA LA GO NE TO SCOT LE TI NE PE PA UO SCE TA TE VA L Scrivi 5 nomi di cibo per ognuno dei pasti principali della giornata. A colazione si mangiano: A pranzo si mangiano: A cena si mangiano: Collega 2 aggettivi alla parte del corpo che descrivono. 1. Biondi a. statura 2. Alta 3. Robusta b. corporatura 4. Magra 5. Bassa c. occhi 6. Castani 7. Azzurri d. capelli 8. Verdi 6 Seguendo lo schema scrivi una tua presentazione. Mi chiamo... Ho... anni. Il mio compleanno è... Sono nato a.... Sono alto... centimetri. Peso... chili. I miei occhi sono... I miei capelli sono... Il mio numero fortunato è... Il mio colore preferito è... La mia migliore amica/il mio migliore amico è... Mi piace mangiare... Mi piace bere... Il mio gioco preferito è... Il mio animale preferito è... Il mio nome preferito è... Il mio programma televisivo preferito è... Le cose che non mi piacciono sono:... I cibi che non mi piacciono sono

52 L Temi 1. indovinare a naso : indovinare a caso le risposte alle domande. 2. Cerotto: medicazione applicata su tagli o su ferite generalmente superficiali. In questo caso è un soprannome. 3. Pelè: di nazionalità brasiliana, è stato uno dei più grandi campioni di calcio degli anni Sessanta. 4. Convento: luogo in cui vivono le suore cristiane. 5. soap-opera: fiction televisiva; trasmissione televisiva. 6. Pitagora: grande scienziato e matematico dell antichità. La classe I miei compagni mi chiamano Stanga, perché sono il più alto della classe. Sono sempre stato alto, sin da quando andavo all asilo. Però quest anno sono molto più alto. Inoltre sono anche magro, secco come un ramo di olivo e tendo a camminare storto. I miei compagni mi prendono in giro soprattutto per la statura. Forse sono invidiosi. Nella mia classe ci sono diciassette ragazzi. Il mio compagno di banco si chiama Naso, perché quando non sa le risposte delle verifiche cerca di indovinare a naso 1. E il più delle volte ci riesce. Un altro mio compagno si chiama Leo. Non è il suo nome, ma noi lo chiamiamo così perché ci piace usare i nomi brevi. Infatti si chiama Piergianni Carlo-Alberto. Leo si siede con me e Naso nell ultima fila e, a farci compagnia, ci sono anche Cerotto 2, Pelè 3, Pizzul e Dina. Cerotto è chiamato in quel modo, perché continua a fare incidenti in bicicletta o in motorino. Pelè gioca a calcio, ma non è molto bravo. Pizzul non capisce niente di storia, ma sa a memoria la Gazzetta dello Sport. Lo chiamiamo così perché ci ricorda Bruno Pizzul, un famoso giornalista sportivo. Poi c è Dina, che è il diminutivo di Lampadina, l unica ragazzina dell ultima fila. La chiamiamo Lampadina, perchè ha sempre delle idee geniali. Perciò quando dobbiamo pensare a qualcosa di veramente intelligente, lo chiediamo a lei. Davanti a noi c è una fila composta solo da ragazze, che abbiamo soprannominato il Convento 4. Sono sei in tutto. La prima si chiama No, perché se qualcuno prova a baciarla, lei dice sempre di no. Poi c è Saponetta che ama guardare le soap-opera 5 alla televisione; Pitagora 6, che è una ragazza brava in matematica, è seduta al cen- 46

53 U12 Conoscersi per crescere tro dell aula, così durante i compiti in classe è più facile farci aiutare. Accanto a Pitagora, c è Milva che ha i capelli rossi come la famosa cantante, ma che, al contrario della vera Milva, è stonata come il mio cane. Seguono la Nonna, una ragazza molto saggia, e Afrodite che, come la dea della bellezza, è la più bella della classe. La prima fila di banchi è occupata da Nano che, a differenza di me, è basso di statura. Nano è un ragazzo simpatico e starebbe bene con noi nell ultima fila, ma è talmente basso che non riuscirebbe a vedere la lavagna. Il Preside è un ragazzo che conosce molto bene le leggi e i regolamenti e spesso riesce a correggere anche qualche professore. Hitchcock 7 è una ragazza che ama le storie piene di colpi di scena, tanto da trasformare il più normale discorso in una vera e propria storia del terrore. Se il regista Hitchcock l avesse conosciuta, probabilmente l avrebbe fatta lavorare in un suo film. Per ultima c è Sabrina, una ragazza molto precisa, gentile, sempre vestita come si deve. Sabrina è brava, ma noi in classe la guardiamo con un po di sospetto, perché non ha un segno di distinzione: non ha il soprannome. A. Valente Temi L 7. Hitchcock: famoso regista inglese, celebre per i suoi film gialli e del brivido. 47

54 L COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA 1 Indica se le affermazioni sono vere o false. a. Stanga è un ragazzo basso e grasso. b. Nella classe di Stanga ci sono diciannove studenti. c. Cerotto da grande vuole fare il medico. d. Pitagora è una ragazza molto brava in matematica. e. Afrodite è una studentessa brutta e antipatica. f. Milva è molto brava a cantare. V F 2 Individua e sottolinea le parole che non si trovano nel racconto. Aula - banco - professore - preside - lavagna - compagno - matematica - italiano - scienze - idea - carta geografica - verifica - storia - cantante - libro - leggi - film - sospetto - gatto - cane 3 Riordina ogni gruppo di lettere in modo da formare otto parole presenti nel testo. SECALS:... GIRETSA:... TONVENCO:... NASTALIROGI:... b. Indovinare a naso: Possedere un olfatto molto sviluppato. Avere un naso molto lungo. Riuscire a indovinare le risposte senza aver studiato. 5 Indica per ogni soprannome il motivo per cui è stato dato. Soprannome Stanga Naso Leo Cerotto Pelè Pizzul Dina No Saponetta Pitagora Milva Nonna Afrodite Nano Preside Hitchcock Motivo È alto di statura TONORIMO:... Perché Sabrina non ha un soprannome? LIETNILENTEG:... ZZRGAOA:... SSPTTOOE:... Temi 4 Indica che cosa significano le espressioni date. a. Cantare / recitare come un cane: Avere talento nella recitazione o nel canto. Non essere assolutamente in grado di recitare o cantare. Avere una voce che ricorda quella dei cani. 48

55 U12 Conoscersi per crescere Temi 6 Completa la tabella. Singolare maschile Singolare femminile Plurale maschile Plurale femminile Il compagno La compagna I compagni Le compagne Il ragazzo I cantanti Le giornaliste La professoressa Il cane La regista Gli dei Le presidi La nonna Lo scienziato Le campionesse L 7 Crucipuzzle. Trova le seguenti parole date, le quali possono essere scritte orizzontalmente, verticalmente e in diagonale, in tutte le direzioni. AFRODITE CEROTTO HITCHCOCK LAMPADINA LEO MILVA NANO NASO NONNA PELÈ PITAGORA PIZZUL PRESIDE SAPONETTA 49

56 Temi Unità 13 Attivi, forti, corretti: sportivi > Fin dai tempi antichi l attività fisica era ritenuta importantissima anche per il benessere della mente. > L esercizio fisico migliora la respirazione e la circolazione del sangue, evita molte malattie e l obesità. > Coloro che praticano sport sono più rilassati, meno nervosi e persino meno stanchi; inoltre, svolgere attività fisica è un modo per trascorrere del tempo insieme agli altri. > Praticando sport l uomo di qualsiasi età si diverte, come in un gioco, ma allo stesso tempo impara a rispettare delle regole. > Lo sport è importante a tutte le età ma soprattutto per i ragazzi, perché li aiuta a crescere in modo sano. > Gli sport di squadra insegnano ai ragazzi a crescere insieme facendo amicizia.

57 U13 Attivi, forti, corretti: sportivi Due cognomi Temi 1. basamento: base che sostiene la coppa. Pierpaolo guardava la coppa che suo padre gli aveva regalato. Sul basamento 1 c era una scritta. TORNEO INTERUNIVERSITARIO DI CALCIO ANNO SQUADRA PRIMA CLASSIFICATA L ho vinta io, sai gli aveva detto il papà. Pierpaolo aveva sorriso. Grande. Te la regalo, magari un giorno ne vincerai una anche tu. Sei molto bravo, hai segnato un gol dopo soli cinque minuti. Pierpaolo era emozionato. Guardava la coppa e pensava a suo padre. Anche se qualche volta lo aveva accompagnato a scuola, o da McDonald s, o al cinema, in realtà lo conosceva molto poco. Adesso aveva scoperto che avevano qualcosa in comune: il calcio. Annibale e Pierpaolo avevano parlato a lungo, non del calcio che si gioca in serie A, quello dei campioni, ma del calcio sul campo. Annibale aveva giocato a calcio da giovane come Pierpaolo giocava in quel momento. Annibale gli aveva domandato dei compagni di squadra e Pierpaolo gli aveva raccontato che Nino, il piccoletto che giocava con i calzettoni abbassati, gli era sembrato simpatico. Pierpaolo, mentre fissava la coppa, stava già pensando alla partita del sabato. In un primo momento non era stato convocato, ma poi l allenatore, alla fine dell allenamento, si era avvicinato a lui. L 51

58 L Temi 2. Due cognomi: è il soprannome che i compagni di squadra hanno dato a Pierpaolo, che ha due cognomi, Aldrighi F e r r e tt i. 3. talento: capacità, bravura. 4. trucchi: modi per evitare di essere colpito. Ehi, Due Cognomi 2, dove vai? A casa, signore. Non chiamarmi signore, chiamami mister. Va bene mister. Non ti fai la doccia con gli altri? Pierpaolo non sapeva cosa rispondere. Sua mamma lo aspettava al parcheggio. Vado a casa, mia mamma preferisce così aveva risposto ma se devo fermarmi lo dico a mia mamma. Il mister aveva sorriso. Non è obbligatorio, ma così puoi conoscere un po meglio i compagni di squadra. Lo dirò io a tua mamma. In quel momento era arrivata Sofia, la mamma di Pierpaolo. Ah, sei qui: Pierpaolo, hai segnato un gol, è incredibile Poi Sofia si era accorta della presenza dell allenatore Ha del talento 3 suo figlio, signora aveva detto l allenatore. Una settimana dopo, alla fine della partita Pierpaolo riceve i complimenti dell allenatore: Bravo, Due Cognomi, bella partita. Pierpaolo si stupisce. Gli sembra di aver giocato male perché non ha segnato gol come nell allenamento; però ne ha fatto fare uno a Nino. E ha imparato una cosa importante nel gioco del calcio: in una squadra tutti si devono aiutare. Ha imparato anche altre cose, veramente. Quando il mister ha distribuito le maglie ai ragazzini che avrebbero giocato, chi è rimasto escluso ha protestato, e la stessa cosa hanno fatto i genitori al bordo del campo, quando si sono accorti che i loro figli restavano in panchina. Ha imparato che gli avversari (e anche qualcuno dei suoi compagni) giocano duro. Se ne è accorto quando, mentre tentava di prendere il primo pallone che gli hanno passato in area, un dolore fortissimo lo ha fatto cadere a terra. Sopra di lui un avversario lo guardava dall alto in basso. E alzati, bamboccio, che questo non è niente, è solo l inizio gli diceva. Pierpaolo vede che l allenatore della squadra avversaria sta ridendo e fa un segno al suo giocatore, come per dirgli: picchia duro. Il primo tempo finisce 0 0; durante l intervallo Pierpaolo si avvicina all allenatore Marcacci e gli chiede: Ho visto l allenatore avversario che faceva segno di picchiare. Non è antisportivo? Marcacci allarga le braccia. Certo che è antisportivo. Tu non picchiare, ma cerca di non prenderle. Ci sono tanti trucchi 4, tante difese, imparerai un po alla volta. Ad esempio, quando salti, tieni i gomiti alzati anche tu. 52

59 5. Foglia morta: soprannome che i compagni di squadra hanno dato a Nino. 6. traiettoria: linea che segue la palla, direzione. U13 Attivi, forti, corretti: sportivi Al primo pallone buono Pierpaolo parte di corsa, colpisce di testa la palla che finisce contro il palo. Arriva di corsa Malik e la spinge in rete. Tutti vanno ad abbracciare Malik, un ragazzino egiziano, bravissimo con i piedi. Gli avversari, in svantaggio di un gol, diventano più cattivi. Ma Pierpaolo impara in fretta e la sua squadra segna il secondo gol. Pierpaolo vede la palla arrivare e la passa a Foglia morta 5, che sta correndo verso di lui, inseguito dagli altri giocatori. Pierpaolo allunga la trai e tt o r i a 6 del pallone e Nino, detto Foglia Morta, entra in rete con la palla dopo aver evitato il portiere. Pierpaolo si volta verso il ragazzino che lo marcava. Hai ragione, era solo l inizio. Questa, invece, è la fine. Per voi. Poi si pentirà di aver risposto così al suo avversario, ma in quel momento si è divertito un mondo. R. Perrone Temi L COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA 1 Indica con una crocetta il completamento giusto. a. Pierpaolo gioca nella squadra: da molto tempo. da alcuni giorni. da alcuni mesi. b. Il padre di Pierpaolo: è un calciatore. è un allenatore. da giovane giocava a calcio. 53

60 L c. I compagni chiamano Pierpaolo Due cognomi : perché non ricordano il suo nome. per scherzarlo. perché tutti i componenti della squadra hanno un soprannome. d. Pierpaolo ha segnato un gol: durante l allenamento. durante la partita. durante l allenamento e la partita. e. La partita del sabato finisce: con una vittoria per la squadra di Pierpaolo. con un pareggio tra le due squadre. con una sconfi tta della squadra di Pierpaolo. 1 Collega le espressioni della prima colonna con quelle della seconda per formare frasi complete. 1. Malik, il ragazzino egiziano a. si comporta in modo antisportivo. 2. La madre di Pierpaolo b. da giovane giocava a calcio. 3. L allenatore della squadra avversaria c. ha segnato il gol della vittoria. 4. Il padre di Pierpaolo d. va a prenderlo agli allenamenti. 5. L allenatore Marcacci e. pensa che Pierpaolo abbia talento. 2 Metti l articolo adatto (il - lo - l - la - i - gli - le) davanti alle parole elencate. -...madre -...allenatore -...compagni -...squadra -...padre -...ragazzino -...avversari -...pallone -...coppa -...allenamenti 3 Sottolinea le parole che riguardano lo sport del calcio. Gol - palo - mamma - arbitro - pallone - università - rete - cinema - campo - allenamento - avversario - hamburger - squadra - torneo - partita - panchina - bamboccio - doccia - scuola - intervallo 4 Inserisci nelle frasi, al posto dei puntini, le parole che hai sottolineato nell esercizio precedente. a. I ragazzi della... stanno facendo il loro... sul... b. Il... ha colpito il... ed è entrato nella... Temi c. L... ha fischiato perché comincia l... d. Il... dell... ha segnato la vittoria del... e. Alcuni ragazzi guardano la dalla Produzione. Rispondi alle domande con delle frasi complete. Qual è il tuo sport preferito?... Quale attività sportiva svolgi?... Qual è il campione sportivo che ammiri?... Ti piacerebbe praticare qualche sport?... 54

61 U13 Attivi, forti, corretti: sportivi La carica dei bisonti Temi 1. energumeni: persone robuste e rozze. 2. educatori: maestri, insegnanti, allenatori che si preoccupano dell educazione dei ragazzi. Lo scrittore Orscar Wilde diceva che il rugby è una buona occasione per tenere lontani dal centro della città trenta energumeni 1. In realtà il rugby è lo sport a squadre che più degli altri favorisce il rispetto per l avversario. Per questo molti educatori 2 stanno proponendo il rugby nelle scuole e formano delle squadre giovanili. Il calcio e il rugby hanno origini comuni ma hanno seguito sviluppi diversi. I due sport sono stati inventati dagli inglesi, che hanno anche stabilito le regole. All inizio si giocava solamente a Football, uno sport diverso dal calcio di oggi. L unica regola era che il pallone doveva essere portato avanti con i piedi. Un giorno del 1823 uno studente della scuola di Rugby (un paese vicino a Londra) decide di non rispettare quell unica regola del football: raccoglie il pallone con le mani e lo deposita in rete. Così è nato il Rugby Football, cioè il Calcio giocato con le regole di Rugby. Da quel momento le strade dei due sport si sono separate, soprattutto dal punto di vista dei comportamenti: nel rugby L 55

62 L 3. squadra azzurra: la squadra italiana, così chiamata perché i giocatori indossano una maglia azzurra. atleti e tifosi sono uniti da un sentimento di lealtà e rispetto. Qui non troverebbero posto quei calciatori che sputano addosso all avversario, che protestano contro le decisioni dell arbitro, o quei tifosi che si comportano come delinquenti. Negli stadi i tifosi delle squadre avversarie non sono divisi e al termine della partita si ritrovano a bere una birra insieme. Forse è per questo che la popolarità del rugby aumenta e quella del calcio diminuisce. Inoltre, da quando la squadra italiana è stata ammessa al torneo delle Sei nazioni, la televisione ha portato il rugby in tutte le case. C è una cosa che tutti i ragazzi che si avvicinano al rugby devono ricordare: nel rugby non serve la bravura del singolo giocatore ma il gioco di squadra. Ad aumentare la popolarità del rugby hanno contribuito i famosissimi All Blacks, la squadra della Nuova Zelanda, che da anni domina le gare internazionali. Ma sono famose anche le squadre dell Australia (Wallabies), del Sud Africa (Springbok) e dell Inghilterra. La squadra azzurra 3, arrivata con merito al Sei Nazioni (al torneo partecipano anche Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda e Francia) è guidata da un allenatore sudafricano. A. Scemma COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA Temi 1 Indica se le affermazioni si riferiscono al calcio (C) o al rugby (R) o a tutti e due gli sport (CR). a. È chiamato anche football:... b. È nato in Inghilterra:... c. È nato nel 1823:... d. È stato inventato in una scuola:... e. Alcuni tifosi di questo sport si comportano da delinquenti:... f. I giocatori non protestano contro le decisioni dell arbitro:... g. La palla deve raggiungere la meta:... h. La sua popolarità sta diminuendo: Completa le frasi con la parte iniziale. a è la squadra che domina le gare internazionali. b è allenata da un sudafricano. c insegna il rispetto dell avversario. d trasmette le partite di rugby. d. Nel calcio non può essere toccato con le mani. e è conosciuta col nome di Springbok.

63 U13 Attivi, forti, corretti: sportivi Temi 3 Indica con una crocetta la risposta giusta. a. Avere popolarità significa: essere del popolo. essere conosciuto. essere numeroso. b. Avere origini comuni significa: essere nati nello stesso posto. essere uguali. avere gli stessi genitori. c. Le strade dei due sport si sono separate signific a: gli sport si giocano in paesi diversi. gli sport si sono differenziati tra loro. gli sport hanno atleti che si comportano in modi diversi. d. La squadra è arrivata con merito al Sei Nazioni significa: che la squadra è abbastanza forte per giocare nel torneo. che la squadra è appena arrivata a giocare il torneo. che la squadra è stata aiutata per poter giocare il torneo. 4 Completa il cruciverba e nella colonna evidenziata scoprirai la forma della palla utilizzata nel rugby. 1. Nome del torneo di rugby. 2. Squadra che domina le gare. 3. Nome italiano del football. 4. Nazione in cui il rugby è nato. 5. Deve raggiungerla la palla. L Produzione. Completa la tabella per spiegare ai tuoi compagni un gioco che conosci bene. Nome del gioco Quante squadre o quanti giocatori partecipano? Dove si gioca? Come si svolge il gioco? Regole da rispettare Quando termina il gioco? Chi vince? 57

64 Temi 14 U nità I diritti dei minori > In tutti i Paesi del mondo i bambini sono considerati importanti perché da loro dipende il futuro delle nazioni. > Il 20 novembre 1989 l Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) ha approvato la Convenzione sui Diritti dell Infanzia, un documento che dice gli obblighi delle famiglie, delle società e degli Stati verso i bambini. > Tutte le nazioni devono impegnarsi perché i bambini di ogni paese, soprattutto quelli più poveri, abbiano buone condizioni di vita. > Oltre ai diritti principali (cibo, acqua, salute) ai bambini devono essere assicurati anche il diritto a vivere in pace, il diritto ad andare a scuola, il diritto al gioco e al tempo libero _VOLBIT@ #.indd 58 23/12/10 12:17

65 Viki U14 I diritti dei minori Temi 1. lampioni: illuminazione delle strade. 2. fossato: buca scavata al bordo della strada in cui scorre dell acqua. Cam pazzi Campazzino. Papà, cos è Campazzino? È il nome di questa strada, Viki. E in fondo alla strada c è la nostra casa. La strada è illuminata da lampioni 1 che fanno poca luce. Al bordo della strada, in un fossato 2 dove scorre dell acqua, sono abbandonati sacchetti di plastica bagnati, azzurri, bianchi, gialli e un televisore. Papà, perché gli abitanti di Milano mettono i televisori nell acqua? Perché ce ne sono così tanti che nessuno li aggiusta, così quelli rotti li buttano qui. spiega il papà. Noi abbiamo la televisione nella nostra casa? Non l abbiamo ancora, ma l avremo presto dice il papà. Ecco, passate sotto la sbarra 3. Ma Zef, si può passare sotto la sbarra abbassata? chiede la mamma. Sì, sì, vai pure. La alzano di giorno per fare uscire i camion dalle fabbriche risponde il papà. Papà, ma è questa la nostra casa? Sul cancello c è il disegno di un cane minaccioso 4. No Viki, è più avanti. Camminiamo ancora. Non c è più nemmeno la luce dei lampioni. Sotto i nostri piedi c è del fango 5. Ma dov è la nostra casa? dice a voce bassa Brunilda. Nel buio vedo due puntini gialli. Prima sono fermi, poi cominciano a muoversi verso di me. Che cosa sono? Sento uno sbuffo 6, poi un rumore simile a un ruggito 7. Aiuto, papà, aiuto. Viki, non correre. Ahia! Mi ha morsicato la gamba, papà! Vediamo dice il papà. Ma al buio non si vede nulla e allora controlla con le mani. Ho sentito i suoi denti sulla gamba! Ti ha preso i pantaloni ma no, niente sangue. 3. sbarra: barriera, asta usata per chiudere un passaggio. 4. minaccioso: che fa paura. 5. fango: terra bagnata. 6. sbuffo: s o ffi o, r e s p i r o. 7. ruggito: verso delle bestie feroci, come il leone. L 59

66 L Temi I puntini gialli sono ancora lì vicino. Nel buio si apre la porta di una casa. Killer grida un uomo. Il cane si gira verso il padrone e va verso la porta aperta. Papà gli dice qualcosa in italiano. Ah, Albània ripete l uomo ridendo, e chiude la porta. Ma qui è pericoloso! dice la mamma No, Mara, è tranquillo dice il papà. In questa fabbrica lavorano fino a tardi e allora hanno i cani da guardia. Andiamo avanti. Alla fine del campo si intravedono 8 due persone. Viki! Brunilda! urlano Sono zio Arben e zia Berta. Abbracciano la mamma e poi ci coprono di baci. Ma dov è la nostra casa? chiede la mamma. Eccola dice a bassa voce il papà, e indica nel buio una specie di scatola. Una capanna 9, una baracca 10. Dietro c è il bosco e si sente il rumore di un ruscello. Dentro è molto bella dice zia Berta prendendo la mamma per un braccio. Andiamo dentro, bambini dice il papà. La casa è così piccola che basta la luce di una candela per illuminare tutto. C è uno scaffale pieno di pentole e piatti. Un fornello. Un lettone grande. Una valigia piena di coperte. Una stufa a legna con un tubo che sale e si infila nel tetto. Mamma, guarda. Per terra c è il tappeto, come nelle casse dei ricchi. dice Brunilda. Certo, tesoro risponde la mamma. Poi guarda il papà, lo abbraccia e scoppia a piangere. Scusate, sarà l emozione 11 o la stanchezza. dice la mamma. 60 F. Gatti 8. si intravedono: si vedono nel buio. 9. capanna: casa piccola e malandata. 10. baracca: costruzione di legno in cattive condizioni. 11. emozione: sentimento forte.

67 U14 I diritti dei minori COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA Temi 1 Completa lo schema scrivendo i nomi dei familiari di Viki. PAPÀ: MAMMA:.... SORELLA:.. ZIO:.... ZIA:... 2 Fai lo schema dei componenti della tua famiglia scrivendo i loro nomi. L Io: Papà: Mamma:... Fratello: Sorella: (continua tu ). 3 Rispondi alle domande. a. Da quale stato arriva Viki? b. In quale città italiana è arrivata? c. Chi è Killer? d. Dove si trova la casa dove Viki abiterà? e. Perché la mamma di Viki piange quando arrivano a casa?... 4 Collega ogni parola con il suo contrario. 1. Buio a. povero 2. Ridere b. presto 3. Ricco c. aperto 4. Chiuso d. illuminato 5. Avanti e. piangere 6. Tardi f. indietro 5 Scrivi nella tabella i nomi di 5 oggetti per ciascuno degli ambienti della casa. Cucina Tavolo, Camera da letto.... Bagno.... Salotto Produzione. Seguendo le domande-traccia, racconta, prima oralmente, poi per iscritto, la tua esperienza. Dove sei nato? Quando sei arrivato in Italia? Con chi sei arrivato? Come stato il viaggio? CÕera qualcuno della tua famiglia che ti aspettava in Italia? Ti piace vivere in questo paese? Che cosa ti piace dellõitalia? Che cosa non ti piace dellõitalia?

68 L Le tonsille 1, che scocciatura! Adrian scrive su un diario le sue esperienze. In questo brano racconta la sofferenza dovuta a un operazione alle tonsille. Venerd 23 ottobre Ho ricevuto una lettera dall ospedale: mi tolgono le tonsille martedì 27. Un vero guaio! Papà dice che ero in lista d attesa 2 da quando avevo cinque anni. Ma perché non tolgono le tonsille al momento della nascita? Sabato 24 ottobre Ho comprato una vestaglia 3 nuova, mutande, ciabatte, pigiama e salviette. Papà non capisce perché non posso andare all ospedale con i vestiti vecchi. Gli ho detto che mi sento ridicolo 4 con la vestaglia con Peter Pan 5 e il pigiama con l orso Yoghi. Mi ha risposto che, quando era piccolo, lui dormiva con una camicia da notte fatta con due vecchi sacchi di carbone cuciti. Ho telefonato alla nonna per sapere se era vero. La nonna ha detto che non erano sacchi di carbone ma di farina. Domenica 25 ottobre Ho telefonato alla mamma per dirle che mi fanno l operazione 6. Nessuna risposta. Ha telefonato la nonna e ha detto che un suo conoscente, quando gli hanno tolto le tonsille, è morto dissanguato 7 in sala operatoria 8. Poi mi ha detto: Non preoccuparti, Adrian, sono sicura che a te andrà tutto bene. Grazie mille nonna! Temi 1. tonsille: organo del corpo umano che si trova nella gola. 2. lista d attesa: elenco di persone che aspettano il loro turno per essere operate. 3. vestaglia: giacca che si indossa sopra il pigiama. 4. ridicolo: che fa ridere Peter Pan orso Yoghi: personaggi dei cartoni animati che piacciono ai bambini. 6. Ho telefonato operazione: i genitori di Adrian sono separati; Adrian vive con il papà. 7. morto dissanguato: morto per avere perso molto sangue. 8. sala operatoria: sala dell ospedale dove si fanno le operazioni chirurgiche.

69 U14 I diritti dei minori Luned 26 ottobre Ho fatto la valigia, poi sono andato a trovare Bert. Anche lui conosceva uno che è morto dissanguato per un operazione alle tonsille. Forse è la stessa persona che conosceva la nonna. Speriamo. Ho salutato Pandora 9 : ha pianto. Sarò ricoverato alle due del pomeriggio Papà è appena andato via. Mi hanno esaminato 10 ogni parte del corpo, ma nessuno mi ha guardato in gola! Sul mio letto hanno appeso un cartello che dice: DIETA LIQUIDA 11. Sono terrorizzato Sto morendo di fame! Un infermiera mi ha portato via tutta la roba da mangiare e da bere che avevo comprato. Devo dormire, adesso, ma c è rumore perché ci sono dei vecchietti che cadono dal letto Hanno cambiato il cartello: non devo mangiare né bere. Sto morendo di sete! Temi L Marted 27 ottobre Mi hanno svegliato! E l operazione è alle dieci! Non potevano lasciarmi dormire? Sono pronto per essere operato! Mi hanno fatto un iniezione che doveva farmi dormire, ma sono sveglissimo Ho la bocca completamente secca 12, impazzirò per la sete, non bevo niente da ieri sera. Devo trovare un posto dove nascondere il mio diario! Non voglio che qualcuno lo legga! 9. Pandora: una compagna di scuola di Adrian. 10. esaminato: controllato per visitare. 11. dieta liquida: significa che Adrian può solo bere, non mangiare. 12. secca: asciutta, senza saliva. 63

70 L È arrivata la mamma! Nasconderò il diario nella sua borsa. Mi ha promesso che non lo leggerà I carrelli per la sala operatoria cominciano ad arrivare Il carrello viene nella mia direzione Sono senza le tonsille. Che male! La mamma ci ha messo un quarto d ora a trovare il diario nella borsa. Mercoled 28 ottobre Non riesco a parlare. Gioved 29 ottobre Sono stato trasferito in un altro reparto 13. Ho ricevuto un bigliettino con gli auguri da Bert e Sabre. Venerd 30 ottobre Questa mattina sono riuscito a bere un po di brodo che mi ha portato la nonna. Papà mi ha portato dei wafer 14 ma non posso mangiarli. È venuta a trovarmi Pandora. Ho potuto dirle solo poche parole a bassa voce. S. Townsend 13. reparto: settore, parte dell ospedale. 14. wafer: un tipo di biscotti. COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA Temi 1 Indica se le affermazioni sono vere o false. a. Adrian ha comprato dei vestiti nuovi per andare in ospedale. b. In ospedale ci sono solo bambini. c. Adrian si lamenta perché non può mangiare e bere. d. Pandora è il nome della mamma di Adrian. e. Durante l operazione la mamma resta in ospedale con Adrian. 64 V F f. Adrian vuole molto bene alla nonna. g. Il papà di Adrian da piccolo era molto ricco. 2 Scegli la risposta esatta. a. Perché Adrian riceve la lettera dall ospedale? Perché tutti i bambini vengono operati alle tonsille. Perché era in lista d attesa per l operazione.

71 U14 I diritti dei minori Temi b. Perché Adrian compra una vestaglia nuova? Perché quella che ha è da bambino piccolo. Perché non ha una vestaglia per l ospedale. c. Perché Pandora piange quando Adrian la saluta? Perché è preoccupata per lui. Perché ha ascoltato i racconti di Bert e della nonna. d. Perché l infermiera porta via il cibo e le bevande che Adrian aveva comprato? Perché l infermiera è cattiva. Perché prima di una operazione non si deve mangiare o bere. e. Perché il 28 ottobre Adrian scrive Non riesco a parlare? Perché la gola gli fa male. Perché dopo l operazione è debole. 3 Scrivi il plurale di nomi nella tabella. Singolare Plurale Il medico L infermiera L ospedale La nonna L amica Il diario L operazione La vestaglia Il sacco L 4 Collega le parole alla loro definizione. 1. Reparto a. luogo dell ospedale in cui avvengono le operazioni. 2. Infermiera b. camera di ospedale con i letti allineati. 3. Farmacia c. zona dell ospedale con malati dello stesso tipo. 4. Sala operatoria d. negozio dove si comprano i medicinali. 5. Corsia e. persona che si occupa della cura dei malati. 5 Scrivi una frase per ciascuna delle parole dell esercizio Produzione. Ti è capitato di stare in ospedale per un operazione o di essere ammalato? Racconta, prima oralmente, poi per iscritto

72 Temi Unità 15 L integrazione > Le persone che abitano il mondo hanno caratteristiche fisiche diverse, abitudini diverse, religioni diverse. Spesso vivono insieme, in pace; spesso le differenze, anche se minime, creano guerre e divisioni. > È necessario accogliere in maniera positiva chi ha una cultura diversa, con rispetto e curiosità. > INTEGRAZIONE significa accettare l altro. > L integrazione non riguarda solo gli stranieri. > Significa accettare chi è diverso per abitudini, ricchezza, età. > Significa accettare chi è diverso da noi a causa di un incidente, di una malattia. > Per costruire l integrazione dobbiamo imparare che esistono idee diverse, caratteri diversi e persone diverse: incontrare la diversità ci rende migliori.

73 Il primo giorno di scuola U15 L integrazione Temi È il primo giorno di scuola. Viki, un bambino straniero, viene accompagnato a scuola dalla mamma e dallo zio Arben, che è l unico a parlare italiano. Il bambino è molto preoccupato ed emozionato, ma vuole imparare per poter aiutare la famiglia a migliorare la propria condizione economica. Paola mi prende per mano e mi porta verso le scale. Insieme saliamo i gradini. Quando mi volto vedo lo zio Arben e la mamma che ci guardano. Il mio cuore batte molto forte. Mi tremano anche le gambe. Paola continua a parlarmi e a tenermi la mano. Passiamo davanti ad alcune porte chiuse, fino a quando arriviamo davanti a quella della mia classe. é la II B. La porta si apre lentamente. Davanti alla cattedra c L una ragazza, mentre dai banchi tante piccole facce puntano i loro occhi verso di me. Sembra non abbiano mai visto un bambino albanese. La ragazza mi viene incontro. Paola me la presenta: Ð Questa ragazza si chiama Ilaria. Ð Ciao Ð mi dice Ilaria. Ð Ciao Ð gridano in coro i bambini. Ilaria mi prende lo zaino e lo mette sull unico banco vuoto. Poi dice che mi devo sedere sulla sedia dietro il banco. é vicino alla porta, ma mi sembra lontanissimo. Il cuore continua a battere molto forte. Ora Ilaria, Paola e i bambini cominciano a cantare una canzone. Tutti sorridono e mi guardano. Io non capisco cosa stanno dicendo. Paola segue le parole scritte sulla lavagna: -ag-giun-gi-un-po-sto-a-tavo-la-che-c L-un-a-mi-co-in-più-seÉ Quando Ilaria scopre che sto leggendo le parole sulla lavagna, batte le mani più forte. I bambini fanno la stessa cosa. La testa mi gira. Appena mi siedo, i bambini si alzano e battono le mani sempre più forte. Poi si alzano e vengono tutti intorno al mio banco. Mi danno la mano, mi abbracciano, mi accarezzano e mi dicono delle cose. Io non capisco cosa mi stanno dicendo. Non mi sento bene e comincio a piangere. Penso a mio nonno, al mio amico Agron e ai miei genitori. Anche loro sono cambiati vivendo in Italia. Paola e Ilaria, quando vedono che sto piangendo, fanno sedere i bambini. Le vedo preoccupate, forse pensano che sto piangendo per loro. Ma non L vero. L 67

74 L Metto la testa sul banco e la copro con le braccia. Così gli altri bambini non vedranno che sto piangendo. Ilaria mi fa sollevare la testa. Mi accorgo che le mie lacrime hanno macchiato una scritta colorata su un foglio. Il foglio era sul banco, ma non me ne sono accorto. La scritta è una parola in italiano: BEN-VE-NU-TO. Benvenuto mi ripetono Ilaria e Paola. Forse è un modo per salutarsi. Ma cosa devo rispondere? Benvenuto ripetono insieme i bambini. Mi hanno visto mentre piangevo, che cosa penseranno adesso di me? Un bambino si alza in piedi. Filippo dice, poi si siede. Uno dopo l altro si alzano e ripetono i loro nomi: Camilla. Silvia. Paola. Riccardo. Andrea. Andrea. Non mi stanno salutando. Dicono parole diverse ogni volta. Capisco che si tratta dei loro nomi in italiano. Giacomo. Massimiliano. Gionatan. Alessandro. Valentina. Sara. Sharon. Jessica. Liji. Liji ha la faccia rotonda e gli occhi sottili come i cinesi. Ma certo. Liji non è un bambino italiano. F. Gatti Temi 68

75 U15 L integrazione COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA Temi 1 Metti in ordine gli avvenimenti del racconto. a. Viki si siede e i bambini della classe cominciano a battere le mani sempre più forte. 1 b. Paola prende per mano Viki e lo porta in classe. c. Viki legge sul foglio la parola BENVE- NUTO. d. Viki ricorda il nonno e il suo amico Agron. Diventa triste e si mette a piangere. e. I bambini della classe ripetono i loro nomi a voce alta. f. Ilaria, Paola e i bambini cantano una canzone a voce alta. 2 Sottolinea nel testo quali sono gli stati d animo di Viki durante il suo primo giorno di scuola. L esercizio è avviato. Paola mi prende per mano e mi porta verso le scale. Insieme saliamo i gradini. Quando mi volto vedo lo zio Arben e la mamma che ci guardano. Il mio cuore batte molto forte. Mi tremano anche le gambe. Paola continua a parlarmi e a tenermi la mano. 3 Rispondi alle seguenti domande. a. Perché Viki piange? b. Da quale Paese viene Viki? c. Ricordi il tuo primo giorno di scuola in Italia? Prova a descrivere quello che è successo attraverso i tuoi ricordi. 4 Traduci le parole del testo nella tua lingua madre. Cuore... Gambe... Mano... Aula... Classe... Insegnante... Lavagna... Compagni di classe... 5 Completa le frasi inserendo in modo appropriato gli aggettivi possessivi dati. nostra, mio, loro, suo, vostri, mia, tua, loro 1. Paola prende la... mano e mi accompagna in classe. 2. Dai banchi tante piccole facce puntano i..... occhi verso di me. 3. Paola prende il... libro e comincia la lezione. 4. Per favore, sposta la... cartella dal... banco. 5. I bambini dicono parole diverse ogni volta. Capisco che si tratta dei... nomi in italiano. 6. Ilaria chiede ai bambini: Avete fatto i... compiti? 7. La... lingua è diversa dalla vostra. 6 Trova la parola nascosta. Riordina i gruppi di lettere per formare sette parole. Scrivile poi nella tabella secondo la numerazione data. Le lettere nelle caselle colorate formeranno unõaltra parola del testo. 1. gazzara 5. merical 2. scittar 6. gnavala 3. nezonac 7. binbamo 4. tinavad La parola nascosta è: L 69

76 L Il mitico Jeffrey Jeffrey, un ragazzo bianco, viene ospitato da una famiglia di colore, i Beale, che lo accolgono senza guardare al colore della pelle. Temi 1. Mitico: il soprannome di J e ff r e y,i l protagonista. Indica una persona particolarmente brava. 2. La Mano: soprannome di un altro ragazzo del quartiere. 3. allergico: non poteva mangiare la pizza altrimenti stava male. 4. sciogliere: slegare. 5. campetto: luogo dove i ragazzi giocano. 6. Falli fuori: elimina gli avversari. Mitico 1 era diventato famoso in tutto il quartiere. Il nuovo ragazzino bianco, che viveva con i Beale, correva per le strade al mattino presto, sapeva giocare a football come La Mano 2, era allergico 3 alla pizza, era saltato in piedi su una panca della chiesa gridando: Alleluia! Amen! I bambini piccoli venivano da lui perché era bravissimo a sciogliere 4 i nodi delle stringhe delle scarpe. Anche i ragazzi venivano al campetto 5 per vedere che cosa sapeva fare davvero il ragazzo nuovo. Scoprirono che con una palla da football correva come uno scoiattolo, saltava, andava via veloce lasciando gli altri a mani vuote. Ogni volta che Mitico faceva un bel tiro, La Mano lo incoraggiava con il suo linguaggio: Falli fuori 6! Schiacciali! Sei il più duro! A Mitico piaceva quel linguaggio duro. Presto anche lui cominciò a parlare in quel modo con gli altri ragazzi. E cominciò a farlo anche a casa. Un giorno, la signora Beale stava cucinando quando Mitico disse un paio di parole nel suo nuovo linguaggio. La signora Beale lo guardò e, cercando di stare calma, gli chiese: Puoi ripetere? Mitico disse di nuovo le parolacce. La signora Beale non voleva sentire quelle parole e lo fermò con uno schiaffo sulla bocca. Subito il ragazzo la abbracciò; piangeva e diceva: Le voglio bene Le voglio bene Mitico amava le serate tranquille, quando Hester e Lester andavano a letto e poteva leggere i libri di Aman- 70

77 7. Hester, Lester e Amanda: sono i figli della signora Beale. 8. volume: libro. 9. enciclopedia: insieme di libri che trattano tanti argomenti diversi in ordine alfabetico. 10. non sopportano di : si arrabbiano se vengono superati. U15 L integrazione da 7. Dopo averne letti circa metà, decise di cominciare a leggere il volume 8 con la lettera A dell enciclopedia 9. Ma anche Amanda stava leggendo lo stesso volume e non voleva prestarlo a nessuno, nemmeno a Mitico. Quando finiva di leggere, Amanda nascondeva il libro; ma Mitico riusciva sempre a trovarlo e per leggerlo si alzava molto presto alla mattina. Mitico amava tutto della sua vita; non tutti, però, amavano lui. In un certo senso, Mitico era cieco. Riusciva a vedere gli oggetti, le persone, ma non riusciva a vedere molte altre cose. Per esempio, non vedeva che i ragazzi grandi non sopportano di essere superati 10 dai più piccoli. E che a certi ragazzi non piacciono i ragazzi diversi da loro. Come, per esempio, un ragazzo che è allergico alla pizza, che lava i piatti, che non guarda i cartoni animati. O che ha la pelle di un altro colore. Mitico non riusciva a capire la storia del colore. Non pensava di essere bianco, così come gli abitanti del quartiere non erano neri. Guardandosi con attenzione il viso e il corpo aveva visto almeno sette colori diversi, ma non il bianco (tranne il bianco degli occhi, che però era uguale a quello dei ragazzi neri). Mitico era contento di non essere davvero bianco, perché, secondo lui, il bianco è un colore noioso. Ma l antipatia verso di lui esisteva veramente e aumentava. Non da parte di tutti ma da parte di molti. E Mitico non riusciva proprio a vederla. J. Spinelli Temi L 71

78 L COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA 1 Completa il testo con le parole mancanti. 1. Jeffrey è un bambino bianco che vive in un quartiere di Per ciascuno dei nomi elencati trova almeno un alterazione. Es: campo campetto; parola parolaccia 2. Viene ospitato dalla signora Beale e dai suoi Libro , Hester, Lester e Amanda. Occhi Jeffrey è molto bravo a giocare a..... Storia... e i..... del quartiere vengono al Palla... campetto per vedere che cosa sa fare. Ragazzo Quando la signora Beale lo sgrida perché Mano... dice....., Jeffrey si accorge di Letto... avere sbagliato. Casa Gli amici di Jeffrey sono......, che lo incoraggia nel gioco e...., che come lui ama la lettura. 6. Jeffrey non si accorge che alcuni provano 4 Di che colore sei? Completa le frasi. a. I miei capelli sono... b. I miei occhi sono... c. Le mie labbra sono... antipatia per lui, per il colore della sua... d. Le mie ciglia sono e. Le mie unghie sono A Jeffrey non sembra di essere..., così come gli altri ragazzi non gli sembrano Riordina le parole per ottenere frasi complete e corrette. a. Mitico bene a football gioca. f. La mia pelle è... 5 Produzione. Jeffrey è soprannominato Mitico perché è molto bravo a sciogliere i nodi, a giocare a football, nella lettura. E tu, che cosa sai fare bene? Racconta, oralmente e per iscritto, un attività che ti piace e che sei bravo a svolgere.... b. è Jeffrey alla pizza allergico.... c. Vuole bene alla Mitico Beale signora. Temi d. Jeffrey veloce come corre uno scoiattolo e. Sta Amanda leggendo il dell enciclopedia volume primo

79 Temi Unità 16 L ambiente > L uomo sta distruggendo il pianeta Terra mettendo in pericolo il futuro di ogni essere vivente. > La Terra ha gravi problemi, causati dall uomo: le foreste vengono distrutte; i deserti diventano più grandi; gli animali e i vegetali muoiono; l aria, l acqua, i terreni sono inquinati. > Se vuole avere un futuro, l uomo deve imparare a usare quello che la Terra offre senza sprecarlo e senza rovinarlo.

80 L La scoiattola I contadini avevano catturato una scoiattola nel bosco di Oved e l avevano portata in una fattoria 1. I giovani e i vecchi si divertivano, giocando con quella bestiola. La scoiattola aveva una lunga coda, gli occhi erano vispi e intelligenti, mentre le zampe erano piccole e graziose. Tutti erano colpiti dai suoi agili movimenti, da come rompeva le nocciole e dai suoi salti. I contadini misero il piccolo roditore in una vecchia gabbia, dove c erano una casetta di legno verde e una ruota girevole fatta con il fil di ferro. Però la scoiattola era triste e si mise in un angolo della gabbia. La gente della fattoria pensava che si dovesse solo abituare alla casetta nuova. La gabbia venne messa nella stalla dei cavalli e delle vacche. Alla sera, senza farsi vedere da nessuno, entrò nella stalla un omino alto pochi centimetri. Il nanetto, che indossava un paio di pantaloni di cuoio e delle scarpe di legno, fu visto dalla nonna, che non si spaventò, perché i nanetti portavano fortuna. Molte persone sapevano della sua esistenza e parlavano di lui, ma nessuno lo aveva mai visto. Il nano si arrampicò sul punto dove i contadini avevano messo la gabbia della scoiattola e cercò di aprirla. Ma la porticina era chiusa con un lucchetto e allora si fermò qualche secondo a parlare con la scoiattola. 1. fattoria: la casa dove abita il fattore (capo dei contadini) e l insieme delle costruzioni collegate. Temi 74

81 U16 LÕambiente Poi la nonna vide il nanetto andare via di corsa e tornare poco tempo dopo, nascondendo tra le mani qualcosa, che la nonna non riusciva a vedere. Il nanetto raggiunse la finestrella della gabbia e diede alla scoiattola quello che aveva portato in modo tanto misterioso, poi andò via. La nonna aveva seguito tutta la scena, non seppe resistere alla curiosità. Si alzò dalla sedia e andò in cortile. Si nascose dietro il pozzo e aspettò che il nanetto tornasse. Un gatto la vide e andò a rannicchiarsi vicino a lei. La nonna, che era buona come il pane 2, pensava che il nanetto fosse andato nel bosco per portare del cibo ai cuccioli della scoiattola. Scese la sera e, proprio quando la nonna pensava di rientrare, il nanetto tornò dalla scoiattola. Questa volta portava con sé degli scoiattolini e stava per posarne uno a terra, quando vide il gatto che avanzava verso di lui. Il nanetto si fermò e vide la nonna nascosta dietro il pozzo. Si diresse verso di lei e le mise in mano uno scoiattolino. Poi andò nella stalla e, con la mano libera, si arrampicò fino alla gabbia. Quindi scese a prendere l altro scoiattolino e lo portò dalla mamma. La mattina dopo, la nonna raccontò quello che era accaduto la notte precedente. Nessuno la prese sul serio. Tutti ridevano a crepapelle 3, anche perché era inverno e in quella stagione non c erano scoiattolini. Ma la vecchia convinse tutti ad andare nella stalla. Nella gabbia della scoiattola c erano quattro scoiattolini con gli occhi chiusi e senza pelo. Erano nati da pochi giorni. Quando il capo dei contadini vide tutto questo disse: Noi ci siamo comportati male. Abbiamo tenuto prigioniera la loro mamma. Siamo noi le vere bestie. Poi mise tutte e cinque le bestiole nel grembiule della nonna e le disse di portarli nel bosco di nocciuoli. Così sarebbero stati liberi. S. Lagerlöf Temi L 2. era buona come il pane: modo di dire che indica una persona molto buona e disponibile con gli altri. 3. ridevano a crepapelle: espressione che indica quando si ride tanto da non riuscire a controllarsi. 75

82 L COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA 1 Completa le frasi in modo appropriato inserendo le parole date. Nanetto - pelo - stalla - pozzo - quattro - scoiattolino - pantaloni - scoiattola - lucchetto - gabbia - legno 1. I contadini avevano catturato una.... nel bosco di Oved. 2. I contadini misero il piccolo roditore in una vecchia...., dove c erano una casetta di.... e una ruota di fil di ferro. 7. Il nanetto diede alla nonna uno e si arrampicò fino alla gabbia. 8. Nella gabbia c erano piccoli scoiattoli con gli occhi chiusi e senza Descrivi lo scoiattolo con parole tue. 3. I contadini portarono la gabbia nella Il nanetto indossava un paio di.... di cuoio e delle scarpe di legno. 5. La porticina della gabbia era chiusa con un La nonna si nascose dietro il e aspettò che il tornasse. 3 Inserisci nella tabella le espressioni che si riferiscono ai personaggi del racconto. L esercizio è avviato. Lunga coda - pantaloni di cuoio - occhi vispi e intelligenti - si nascose dietro il pozzo - alto pochi centimetri - zampe piccole e graziose - non si spavent - portavano fortuna - agili movimenti - scarpe di legno - raccont quello che era accaduto. Temi Lunga coda Scoiattola Nonna Nanetto 76

83 U16 L ambiente Temi 4 Collega con una freccia ogni nome al verbo di riferimento. L esercizio è avviato. Scoiattola è curiosa. Nanetto misero la scoiattola in una gabbia. Nonna si nasconde dietro la nonna. Gatto mette le bestiole nel grembiule della nonna. Scoiattolini rompe le nocciole. Contadini avevano gli occhi chiusi. Capo dei contadini si arrampica fino alla gabbia. L 5 Indica che cosa significano le espressioni date. Ridere a crepapelle. Fare ridere gli altri a causa del proprio comportamento. Non ridere mai. Ridere fin quasi a scoppiare. Essere buoni come il pane. Essere molto buoni e disponibili verso gli altri. Comportarsi in modo malvagio. Avere sempre fame. 6 Inserisci le sillabe date e forma parole complete. Poi trovale nel testo e sottolineale. BIU - ZO - TO - TO - NI - TO - RIA - LE - LA - LA - NET - TA - IAT - DI - PO SCO... IAT... TO... LA FAT CON STAL CA POZ NA GREM Completa le frasi inserendo i pronomi appropriati. lui - noi - nessuno - tutti - la - lei - si a. I contadini..... divertivano, giocando con la scoiattola. b. Molte persone sapevano dell esistenza del nanetto e parlavano di c erano colpiti dagli agili movimenti della scoiattola. d. Alla sera, senza farsi veder da , un nanetto entrò nella stalla. e. Il nanetto vide la scoiattola e cercò di entrare nella gabbia. Ma era chiusa e allora si fermò a parlare con f. Un gatto vide e andò dietro al pozzo. g. Il capo dei contadini disse: Siamo.... le vere bestie. 77

84 L L ultimo lupo Il lupo ha sempre fatto paura allõuomo, come P testimoniato dalle fiabe e dai racconti popolari antichi e moderni. Ma il lupo P davvero cos pericoloso per gli uomini? Non sarˆ invece lui la vittima? La storia che segue ha come protagonista Enzo, un ragazzo di dodici anni, che un giorno con il papˆ e gli amici del padre, tra cui Pietro, va a cacciare il lupo. Un altro personaggio importante nel racconto P Mario, il vecchio zio di Enzo, che vive solo in un villaggio abbandonato in alta montagna e conosce molte cose sulla natura e sugli animali. Guardavo tra i cespugli delle rocce grigie, sulla nostra destra si apriva un dirupo 1. In lontananza sentivo il rumore di un ruscello, quando i miei pensieri furono interrotti dalle parole di Pietro: posto di lupi questo. Perché? risposi io. Se tu fossi un lupo continuò Pietro non ti nasconderesti qui? Enzo sentiva battere il cuore sempre più forte. Stava per accadere qualcosa. Non c era vento e i rami degli alberi erano immobili. Venti metri sopra di loro, si trovava un altura. Pietro mi chiese di andare a vedere se ci fosse qualcosa in quel punto. Avevo paura e Pietro se ne accorse. Hai paura di trovare il lupo? mi disse Stai tranquillo non c è; ma bisogna controllare lo stesso. Enzo si arrampicò sulle rocce in direzione dell altura 2. Poco dopo raggiunse il punto indicato da Pietro. Si girò verso di lui e lo vide molto lontano, non si era reso conto di essere andato così lontano. Poi cominciò a esplorare l altura. Camminava adagio, molte felci 3 gli arrivavano alla cintura e le sue azioni erano lente. Se il lupo si è nascosto Temi 1. dirupo: precipizio, luogo scosceso e roccioso di un monte. 2. altura: luogo alto, elevato. 3. felci: piante che crescono in luoghi umidi e ombrosi come i boschi. 78

85 U16 L ambiente qui pensò Enzo deve aver fatto male i suoi calcoli. Da questo posto non si va da nessuna parte. Enzo si trovò davanti alla parete rocciosa che limitava l altura e, giunto in quel punto, si domandò cosa fosse necessario fare. Da lì Pietro non si vedeva più. Enzo rimase turbato da quell assenza. Che cosa avrebbe fatto se il lupo fosse comparso all improvviso? Decise di tornare indietro, convinto che il lupo non ci fosse. Ma mentre camminava, un pensiero lo fece fermare: E se invece il lupo fosse qui? pensava Se c è il lupo, mi metto a urlare, Pietro arriverà e sparerà al lupo. Così sarò stato io a trovarlo e ad aver ucciso l ultimo lupo. Così Enzo continuò a camminare in direzione della parete rocciosa, ma, arrivato alla fine, si convinse che non c era nessun lupo. Si sentì meglio, quasi sollevato da una grande preoccupazione. Aveva voglia di ridere e di gridare. All improvviso si rese conto di non essere solo. C era qualcosa nell aria che gli suggeriva una presenza. Trattenne il respiro poi guardò verso le rocce. Sentiva un odore strano. Non era il solito odore del bosco; era l odore di qualcosa di selvaggio. Era odore di lupo. Non era sicuro di quello che sentiva. Se il lupo non ci fosse stato e lui avesse cominciato a gridare, gli altri lo avrebbero preso in giro. Così restò fermo ad aspettare che succedesse qualcosa. L odore che aveva sentito prima non c era più. Forse si era ingannato. Nel bosco ci sono molti odori ed è facile sbagliare. L unica cosa che restava da fare era tornare indietro. Stava per muoversi, quando intravide tra le foglie di una felce una sagoma 4 scura, molto scura. Enzo si avvicinò e vide l entrata di una caverna. Il lupo era lì. Era evidentemente stanco, ansimava e dalla bocca semiaperta gli usciva la lingua rosa. Stava guardando Enzo, ma non aveva nulla di minaccioso. Lo guardava e basta. Sdraiato per terra, sollevava e abbassava il ventre mentre respirava. 4. sagoma: forma, profilo. Temi L 79

86 L Il lupo era spaventato, si era nascosto in quella caverna per scappare dai cacciatori. Enzo e il lupo si fissarono negli occhi per qualche istante. Enzo non aveva più paura di lui. Quel lupo non faceva più paura a nessuno. Enzo tornò indietro e, una volta raggiunto Pietro e il gruppo dei cacciatori, non disse nulla. I cacciatori tornarono a casa di Mario, lo zio di Enzo, e, subito dopo cena, decisero di tornare in città. Prima di partire, Enzo andò a salutare lo zio. Mario fu felice di vedere il nipote e gli regalò un po di fragole come premio. Enzo non capiva il motivo di quel regalo. Tu l hai salvata disse lo zio. Salvata? rispose Enzo senza capire le parole di Mario. È femmina, non hai visto? continuò lo zio Mario. Era sola e spaventata; il maschio l ho trovato una ventina di giorni fa, morto. Forse era malato, probabilmente è morto di fame. morto di fame Enzo continuava a non capire le parole dello zio. La femmina è ancora viva e aspetta i cuccioli. Quindi hai salvato anche i cuccioli concluse lo zio Mario. Mi guardava disse Enzo. Voleva dirti: lasciaci vivere rispose lo zio. Enzo stava per piangere. Il padre lo chiamò dall automobile, ricordandogli che era arrivata l ora della partenza. Mario, prima di salutarlo, prese la faccia di Enzo tra le mani e disse: Tu sei quello che ha salvato l ultimo lupo. Pensa solo a questo. M. Milani COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA Temi 1 Rispondi alle domande. a. Perché Enzo e Pietro si trovano nel bosco? b. Enzo ha paura di trovare il lupo? Perché? c. Perché il lupo del racconto non fa paura a Enzo? d. Dove si nasconde il lupo? e. Che cosa fa Enzo dopo aver trovato il lupo? f. Perché lo zio Mario regala a Enzo delle fragole? 80 2 Elimina la parola che non c entra. L esercizio è avviato. 1. Cespugli rocce dirupo parole 2. Enzo lupo Mario Pietro 3. Parete felci cintura altura 4. Bocca lingua denti ventre 5. Bosco cacciatori foglie - caverna

87 COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA U16 L ambiente Temi 3 Inserisci le parole e le espressioni del racconto nei cerchi di riferimento. L esercizio è avviato. Sentivo battere il cuore - ansimava - i miei pensieri furono interrotti - stanco - cespugli - rocce grigie - dirupo - rimase turbato - alberi immobili - era spaventato - nascosto - non disse nulla- L Enzo Sentivo battere il cuore Lupo Bosco 4 Trasforma le parole del testo alterandole con il diminutivo, l accrescitivo e il dispregiativo. L esercizio è avviato. Parola Diminutivo Accrescitivo Dispregiativo Lupo Lupetto Lupone Lupaccio Enzo Ruscello Bosco Zio Odore Lingua Regalo 5 Partendo dalle parole del testo, inserisci le lettere mancanti che sono le stesse per le parole di ogni colonna, quindi basta indovinare una parola e trovare le altre. a. BATTERE b. LU... c....o d. PENS...RI e....cconti IMPORTANTE...CO DIRE...ONE AMB...NTE...GAZZO IN...RROTTI NI...TE PREOCCUPA...IONE P...TRO NATU... FOR... PO...LARI SITUA...ONE IND...TRO...MI PARE... IM...RTANTE A...ONI FOGL... ALTU... 81

88 A Ascoltare Temi Prova Cara Carla di ascolto TK 02 Ascolta il brano proposto, la lettera inviata da Daiana alla sua amica Carla, che abita in un altra città. Poi svolgi le consegne. Cara 1 Indica se le affermazioni sono vere o false. V F a. Carla e Daiana sono amiche. b. Carla e Daiana abitano nella stessa città. c. Una delle due ragazze abita in un paese piccolo. d. Daiana e Tiziana sono amiche. e. Tiziana è una ragazza studiosa. f. Daiana pensa che Tiziana sia una spiona. g. La prof di matematica ama i tatuaggi. h. Carla e Daiana sperano di incontrarsi presto. 2 Scrivi accanto a ogni frase il nome della ragazza a cui la frase si riferisce (Daiana Tiziana Antonella Carla). a. Non abita a Torino:... b. Disegna molto bene:... c. Viene sgridata dalla prof di matematica... d. Abita vicino a Tiziana... e. Si comporta da spiona... f. Ha un lucidalabbra con i brillantini... g. È soprannominata bionica... h. Scrive lettere a Carla... 3 Scegli il completamento adatto. a. Daiana ha soprannominato la compagna Tiziana bionica perché: sa fare tutto in modo perfetto. perché le piacciono i fumetti. b. Daiana non si fida di Tiziana perché: è brava a scuola. è una spiona. c. Daiana e Carla si scrivono lettere perché: amano scrivere. abitano in città diverse. d. Nessuno prende in giro Tiziana perché: tutti la temono. gioca a pallavolo come un campione. e. Daiana ha cercato di fare amicizia con Tiziana perché: le sembrava triste e sola. è meglio essere amica di una spiona. 4 Scegli la frase che riassume il significato del brano che hai ascoltato. a. Spesso le ragazze molto brave a scuola e nello sport sono brutte e antipatiche. b. Si può mantenere viva un amicizia anche vivendo lontano. c. È più facile litigare con chi abita vicino a noi che con le persone lontane. d. Alle professoresse di matematica non piacciono i trucchi e i tatuaggi. 82

89 S Scrivere Temi Proposte di scrittura Conoscersi per crescere 1 Completa la tabella. Scrivi 5 cose che ti rendono allegro Scrivi 5 cose che ti rendono triste Scrivi 5 cose che ti fanno paura Racconta un episodio della tua vita in cui ti sei sentito molto felice e spiega il perché Racconta un episodio della tua vita in cui ti sei sentito solo e spiega il perché Scegli l immagine che ti piace di più e spiega quali emozioni fa nascere in te. L immagine che preferisco è quella che raffigura Mi piace perché

90 S Scrivere Attivi, forti, corretti: sportivi 5 Le parole nel riquadro sono tutte collegate all attività sportiva. Scegline cinque e per ognuna scrivi una frase sul quaderno. È meglio che le frasi si riferiscano a una tua esperienza personale. Vittoria - lealtà - avversari - partenza - fatica - stanchezza - soddisfazione - squadra - traguardo 6 Racconta sul quaderno una gara sportiva a cui hai partecipato. Segui lo schema. Descrizione della gara (Di quale sport si trattava? Dove si è svolta? Quando si è svolta?) Descrizione dei protagonisti (Chi ha partecipato? Era una gara a squadre o individuale? ) Sensazioni ed emozioni (Come ti sentivi prima della gara? E durante la gara? E dopo?) Conclusione (Come si è svolta la gara/la partita? Come si è conclusa?) I diritti dei minori Ð lõintegrazione 7 Descrivi almeno due abitudini tipiche del Paese da cui proviene la tua famiglia che sono completamente diverse da quelle italiane. Abitudini alimentari: Abitudini nel vestire: Abitudini religiose o nei festeggiamenti: LÕambiente 8 Disegna nel riquadro un ambiente in cui ti piacerebbe vivere (può essere reale o immaginario); poi descrivilo sul quaderno. Temi 84

91 P Parlare Temi Raccontare 1 Racconta oralmente che cosa ti piace fare, quali sensazioni provi e come ti senti: quando fuori piove. quando splende il sole. quando cade la neve. 2 Descrivi il cibo che preferisci e spiega quali sensazioni ti procura in modo da incuriosire i tuoi compagni e fare venire loro l acquolina in bocca. 3 Spiega ai tuoi compagni quali sono le regole che si devono rispettare nella tua famiglia e per ciascuna fai l esempio di un episodio. Es: REGOLA: a tavola non si portano giocattoli EPISODIO: il mio fratellino non vuole mangiare se non ha sul tavolo, vicino al piatto, la sua macchinina preferita. La mamma non vuole perché le ruote della macchinina sono poco pulite. 4 Immagina di poter intervistare il tuo campione sportivo preferito. Prepara cinque domande che vorresti fargli. 5 I tuoi compagni vogliono visitare il tuo paese d origine. Suggerisci loro tre oggetti che non devono dimenticare di mettere nella valigia e spiega perché sono così importanti. Es: Un cappello per ripararsi dal sole. È importante perché, vicino all Equatore, fa molto caldo, soprattutto nelle ore centrali del giorno. 6 Osserva le immagini e descrivi le differenze tra i due ambienti raffigurati. Spiega in quale preferiresti vivere e perché. 85

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