ACCORDO (ai sensi dell art. 15 della legge 241/90 e successive modifiche ed integrazioni)

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1 ACCORDO (ai sensi dell art. 15 della legge 241/90 e successive modifiche ed integrazioni) per l attuazione del progetto di ricerca ISPESL/Regione del Veneto Progettazione di un percorso formativo di promozione della salute e sua sperimentazione all interno di una Rete di Istituti scolastici, ad indirizzo tecnico-professionale. Realizzazione di un portale internet tematico e strumenti tecnologici per agevolare l azione formativa e la diffusione delle esperienze Premesso - Che, in linea con le indicazioni dell Organizzazione mondiale della sanità e della Comunità europea, politiche di prevenzione efficaci in materia di sicurezza e salute sul lavoro richiedono azioni differenziate volte a promuovere la cultura della sicurezza operando contestualmente sulle persone e sull ambiente, fisico e sociale, e sviluppando nelle stesse la capacità di sapere controllare e gestire i rischi e le condizioni in cui vivono e lavorano; - Che tra gli ambienti di lavoro la scuola, per la sua funzione educativa e formativa, rappresenta il contesto più favorevole per promuovere e sviluppare la cultura della sicurezza e della tutela della salute nei giovani, futuri lavoratori, ed affinchè la stessa venga radicata e diventi stile di vita; - Che la scuola si configura al tempo stesso come ambiente di lavoro soggetto, in relazione alle persone che vi svolgono attività lavorativa e che la frequentano per fini didattici, all applicazione della normativa in materia di prevenzione e sicurezza, con equiparazione del Dirigente scolastico al datore di lavoro e lo studente al lavoratore a sensi del D. Lgs 626/94, del DM 292/96 e del DM 382/98, oltre che alla organizzazione e allo sviluppo del sistema di gestione interno della sicurezza; - Che esperienze di sinergie operative, collaborazioni e sviluppo di reti tra soggetti istituzionali, professionali e sociali interessati alla problematica della sicurezza in ambiente scolastico, in particolare del mondo della scuola e della sanità, si sono dimostrate modelli operativi di particolare efficacia per favorire e sostenere la promozione della salute e della sicurezza nella scuola, sia sul piano educativo e formativo che su quello della gestione interna delle procedure e misure di prevenzione e protezione; - Che, tra le esperienze di particolare interesse, si richiamano quella condotta con il progetto Sicurezza in cattedra che ha visto coinvolti gli operatori della scuola e della sanità anche della Regione del Veneto e della Regione Toscana, con il coordinamento dell ITI-IPIA L.da Vinci di Firenze e l esperienza realizzata in provincia di Treviso con la costituzione della Rete delle agenzie per la promozione della cultura della sicurezza sul lavoro tra i giovani, modello operativo in corso di sviluppo in altre province della Regione; - Che la Regione del Veneto in data 28 febbraio 2006 ha sottoscritto con l ISPESL un contratto di ricerca dal titolo Progettazione di un percorso formativo di promozione della salute e sua sperimentazione all interno di una Rete di Istituti scolastici, ad indirizzo tecnico-professionale. Realizzazione di un portale internet tematico e strumenti tecnologici per agevolare l azione formativa e la diffusione delle esperienze (B1-58/DLM/04). - Che, per lo svolgimento di tale ricerca è necessario il coinvolgimento dei soggetti che, avendo realizzato esperienze di promozione della cultura della salute nell ambito scolastico possono contribuire a vario titolo al conseguimento degli obiettivi della ricerca stessa. Tutto ciò premesso,

2 LE PARTI Regione del Veneto, Assessorato alle Politiche Sanitarie, Regione Toscana Assessorato Diritto alla salute; Inail, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, Istituto Regionale di Ricerca Educativa del Veneto, Istituto Regionale di Ricerca Educativa della Toscana,ITI-IPIA L. Da Vinci di Firenze e Rete delle Agenzie per la sicurezza di Treviso Visto l interesse a collaborare nell implementazione del progetto ISPESL, citato in premessa, e a consolidare le esperienze già condotte di sviluppo di interventi finalizzati al miglioramento delle condizioni e alla diffusione delle migliori pratiche di prevenzione e promozione della salute in ambiente scolastico, CONVENGONO QUANTO SEGUE: Art. 1 (Oggetto dell accordo) Oggetto del presente accordo è costituito dalla collaborazione nella realizzazione del progetto di ricerca ISPESL/Regione del Veneto Progettazione di un percorso formativo di promozione della salute e sua sperimentazione all interno di una Rete di Istituti scolastici, ad indirizzo tecnicoprofessionale. Realizzazione di un portale internet tematico e strumenti tecnologici per agevolare l azione formativa e la diffusione delle esperienze, allegato A quale parte integrante del presente atto - al fine di raggiungere i seguenti obiettivi: a) Progettare, sperimentare e diffondere un percorso formativo per la promozione della salute e sicurezza nella scuola integrato con azioni tecnico-organizzative; b) diffondere un modello didattico centrato sulla dimensione emozionale; c) diffondere modelli di gestione del sistema sicurezza nella scuola; d) creare una rete di scuole e istituzioni preposte alla salute e sicurezza. La ricerca verrà condotta sugli Istituti tecnici e professionali ad indirizzo industriale, agrario, per geometri, nautico, aeronautico, minerario, alberghiero e negli istituti d arte delle Regioni Veneto e Toscana. Art. 2 (Comitato Tecnico Scientifico e gruppo di lavoro) Per le attività di supporto e di indirizzo delle attività di cui al presente atto si individua un Comitato Tecnico Scientifico composto da rappresentati delle parti sottoscrittrici del presente accordo, dal Referente scientifico del progetto per conto dell ISPESL ai sensi del contratto citato in premessa e, secondo le necessità, allargato a soggetti esperti quali consulenti su problematiche specifiche. Il Comitato Tecnico Scientifico nomina un gruppo di lavoro operativo. Il gruppo di lavoro è coordinato congiuntamente dalla dr.ssa Lidia Bellina, Responsabile scientifica del progetto e, dal Prof. Sauro Garzi già coordinatore tecnico del progetto Sicurezza in cattedra prima edizione, con compiti di progettazione, diffusione, coordinamento, assistenza, monitoraggio e valutazione delle attività di progetto.

3 Art. 3 (Impegni delle Parti) Le parti sottoscrittrici, nel rispetto dei propri mandati istituzionali, si impegnano a sostenere, anche attraverso il coinvolgimento dei propri referenti territoriali e con gli strumenti di comunicazione e promozione più idonei, la realizzazione del progetto. Costituisce parte integrante del presente accordo la pianificazione operativa e il piano delle collaborazioni di cui all allegato B. Le parti si impegnano altresì a promuovere le attività che dovessero svilupparsi dalla realizzazione del predetto progetto e ritenute coerenti con le finalità generali di promozione della cultura della sicurezza nelle scuole Art 4 (Costi) Il costo complessivo della ricerca è di ,00 (sessantamila/00), con finanziamenti pari a ,00 (trentamila/00) a carico dell ISPESL e, per il restante importo, ripartito in parti uguali tra la Regione del Veneto e la Regione Toscana. In particolare, per l organizzazione di corsi SPP nell ambito degli istituti aderenti alla rete delle scuole del Veneto di cui alla presente ricerca, quale azione di promozione specifica per il conseguimento degli obiettivi di cui al progetto sono previsti specifici finanziamenti a carico dell INAIL - Direzione Regionale del Veneto - per (quindicimila/00) e a carico dell Ufficio Scolastico Regionale del Veneto per (seimila/00). Art 5 (Durata) La durata del presente accordo è di un anno dalla sottoscrizione del contratto di ricerca, eventualmente prorogata secondo quanto previsto nel contratto medesimo. Art 6 (controversie) Le eventuali controversie concernenti l esecuzione del presente accordo, ove non sia possibile un bonario componimento, saranno decise da un collegio arbitrale composto da tre membri di cui due nominati da ciascuna delle due Regioni sottoscrittrici e il terzo nominato di comune accordo dalle altre parti. Gli arbitri, nominati nel modo sopra descritto, giudicheranno secondo regole di diritto. Essi giudicheranno, altresì, a carico di quale parte ed in quale proporzione debbano essere poste le spese di giudizio. Durante l arbitrato l esecuzione dell attività di ricerca non verrà sospesa. Art. 7 (registrazione) Il presente atto è soggetto a registrazione solo in caso d uso ai sensi dell art. 5 del DPR n. 131.

4 Art. 8 (norme di rinvio) Per quanto non espressamente disposto, si fa rinvio alle disposizioni di legge vigenti in materia di accordi ex art. 15 L. 241/90 e ss.mm. Prot.1806/F24/H24 Venezia, 22/03/07 SOTTOSCRITTORI REGIONE DEL VENETO- Assessorato alle Politiche Sanitarie REGIONE TOSCANA- Assessorato al Diritto ala Salute INAIL- Direzione Regionale per il Veneto UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA ISTITUTO REGIONALE DI RICERCA EDUCATIVA DEL VENETO ISTITUTO REGIONALE DI RICERCA EDUCATIVA DELLA TOSCANA ITI-IPIA L. DA VINCI DI FIRENZE RETE DELLE AGENZIE PER LA SICUREZZA DI TREVISO

5 Allegato A) Progetto di ricerca Regione Veneto / ISPESL Progettazione di un percorso formativo di promozione della salute e sua sperimentazione all interno di una Rete di istituti scolastici ad indirizzo tecnico-professionale. Realizzazione di un portale internet tematico e strumenti tecnologici per agevolare l azione formativa e la diffusione dell esperienza. Il Progetto è rivolto agli istituti ad indirizzo tecnico-professionale delle regioni Toscana e Veneto. Di seguito vengono elencati gli obiettivi che con la realizzazione del progetto si intende raggiungere: - Mettere a punto e sperimentare un percorso formativo che si sviluppi integrando il lavoro didattico disciplinare con le azioni a livello tecnico, organizzativo e procedurale per la salute e la sicurezza nella scuola - Fornire un modello di lavoro didattico in grado di sensibilizzare gli allievi facendo leva sulla dimensione emozionale e proporre percorsi centrati sulla dimensione trasversale (aspetti semantici e tecnici) del rischio e della sua valutazione - Fornire strumenti e competenze e diffondere modelli d intervento e procedure di gestione del sistema sicurezza - Creare una rete di collaborazione tra istituti ed agenzie extrascolastiche per promuovere la sicurezza nelle scuole Il progetto si avvale dell esperienza maturata nell ambito del progetto Sicurezza in Cattedra, che ha coinvolto 12 istituti in sei regioni italiane con il patrocinio di vari enti tra cui l ISPESL, e si propone di valorizzare e consolidare le buone pratiche sperimentate nelle reti territoriali presenti in Veneto e Toscana costituite da istituti scolastici, aziende, enti di formazione e istituzioni pubbliche preposte alla tutela della salute dei lavoratori (Dipartimenti Prevenzione ASL, INAIL). La sperimentazione del progetto Sicurezza in Cattedra ha confermato la validità dell ipotesi di integrare interventi di tipo disciplinare rivolti agli allievi con quelli di gestione del sistema salute e sicurezza degli istituti. Tale strategia, che connota le azioni di promozione della salute, viene recepita nel presente progetto, e le attività valutate efficaci tra quelle già sperimentate costituiscono il punto di partenza per la nuova progettazione. Tali attività possono essere ricondotte, nel loro complesso, a tre prospettive: di ricerca ed ascolto, di proposta educativa e di intervento operativo. Alla prima prospettiva afferisce un lavoro di indagine sul tema della percezione del rischio degli allievi da condursi con strumenti di tipo quantitativo-qualitativo, e che costituirà un momento di ascolto, funzionale al successivo lavoro di sensibilizzazione e di sviluppo degli aspetti emotivo-motivazionali; dal punto di vista educativo saranno riproposti percorsi interdisciplinari, che coinvolgano sia l area tecnicoprofessionale che quella giuridico-umanistica, con la finalità di trasmettere conoscenze agli allievi, nonché un percorso di incontri con luoghi, persone e documenti significativi, finalizzato al rinforzo della motivazione e interesse degli allievi. Per quanto riguarda gli interventi operativi, saranno proposti modelli di valutazione dei rischi e gestione della sicurezza negli istituti scolastici che prevedano anche la partecipazione degli allievi chiamati a contribuire, analizzando le esercitazioni ed i loro laboratori, all aggiornamento del documento di valutazione del loro istituto, che diviene così anche uno strumento didattico. Dal punto di vista organizzativo, il progetto prevede lo sviluppo di reti regionali costituite da istituti scolastici, da strutture della sanità ma anche da altre agenzie preposte alla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Si sottolinea come, nella prospettiva del ruolo che si prefigura per le regioni

6 nell ambito dell istruzione e formazione professionale, le reti rappresenteranno uno strumento importante per garantire standard adeguati sui temi della salute e sicurezza sul lavoro. Inoltre, l applicazione di quanto previsto dal progetto è coerente e funzionale al conseguimento della certificazione di qualità da parte degli istituti scolastici. Le regioni Veneto e Toscana hanno realizzato esperienze di lavoro sugli aspetti della promozione della cultura della salute e sicurezza nelle scuole, sviluppando collaborazioni tra istituzioni scolastiche e sanità che hanno dato luogo a reti territoriali, e, nell ambito del progetto Sicurezza in Cattedra, hanno sperimentato modi d intendere e operare comuni. Questa intesa consente di condividere le competenze e di integrare le risorse e rappresenta il presupposto per procedere all estensione della sperimentazione agli istituti ad indirizzo tecnico-professionale delle due regioni. Oltre alla regione Toscana, coinvolta anche in forza del suo ruolo di coordinatrice del Coordinamento Tecnico Interregionale per la prevenzione del lavoro, parteciperanno l Istituto Tecnico Industriale L. da Vinci di Firenze, promotore e istituto capofila del progetto Sicurezza in cattedra, gli Istituti Regionali di Ricerca Educativa di Toscana e Veneto, per le loro competenze nel campo della valutazione di progetti educativi, e la Rete delle Agenzie per la Sicurezza della provincia di Treviso che rappresenta un esperienza consolidata di reti di scuole e agenzie non scolastiche. FASI DEL PERCORSO PROPOSTO 1. Creazione del gruppo di progettazione, coordinamento e valutazione La progettazione del percorso formativo sarà condotta dagli stessi soggetti che hanno predisposto e coordinato il progetto Sicurezza in cattedra. Si tratta di docenti di istituti ad indirizzo tecnicoprofessionale che hanno funzioni nei Servizi di prevenzione, medici del lavoro che operano nei Dipartimenti di Prevenzione delle Asl, ed esperti degli Istituti Regionali di Ricerca Educativa con specifiche competenze nel campo del monitoraggio e della valutazione 2. Costituzione del Comitato Tecnico Scientifico del progetto Il Comitato sarà costituito da rappresentanti delle agenzie che operano nel campo della salute e sicurezza con l obiettivo di assicurare supporto alle attività del progetto e garantire il livello tecnico scientifico della proposta complessiva. 3. Predisposizione del progetto Il gruppo di progettazione e coordinamento, sulla base dell analisi dei risultati della sperimentazione del progetto Sicurezza in Cattedra e della strategia d intervento prospettata, elaborerà le attività rivolte agli allievi e quelle relative al sistema di gestione di sicurezza, il sistema di monitoraggio e valutazione, la modalità di gestione e assistenza agli istituti coinvolti. 4. Diffusione della proposta formativa Gli istituti ad indirizzo tecnico-professionale delle due regioni coinvolte verranno informati del progetto attraverso le seguenti azioni: - presentazione del progetto alle Direzioni Regionali scolastiche e alla rete degli Istituti Regionali di Ricerca Educativa (IRRE), - contatti con gli istituti coinvolti in processi di sperimentazione educativa e di certificazione di qualità, - utilizzo del Sito del MIUR e delle strutture territoriali del Ministero, - iniziative di presentazione dei manuali elaborati nell ambito del progetto Sicurezza in Cattedra, - pubblicazione di articoli su riviste scolastiche e invio ad associazioni professionali di operatori della scuola, - organizzazione di eventi pubblici a livello regionale. 5. Produzione di materiali e strumenti didattici e gestionali

7 Verrà predisposto materiale funzionale alla realizzazione degli interventi didattici e delle azioni di gestione del sistema sicurezza del progetto, e che, sulla base delle attività sperimentate, si prevede consista in: - Questionario sulla percezione del rischio - Pacchetto didattico sulla percezione del rischio - Indicazioni bibliografiche ed esperienze per la messa a punto dei moduli didattici disciplinari - Indicazioni metodologiche per l organizzazione delle visite d istruzione degli allievi in aziende a forte impatto emotivo, degli incontri con testimonial ed esperti e del lavoro di ricerca di documenti significativi - Check list e griglie per la valutazione dei rischi - Schede di registrazione degli incidenti e infortuni - Modelli di piani di emergenza, di informazione e formazione - Modello di analisi dei rischi per le lavorazioni adeguato alla realtà scolastica - Protocollo di informazione e formazione degli allievi delle classi prime - Pieghevoli informativi sui rischi lavorativi di alcuni indirizzi di studio - Manuale di interpretazione della normativa alla specificità della scuola - Predisposizione di materiali per la FAD di dirigenti scolastici, RSPP e RLS Gli strumenti di valutazione dei rischi e di gestione della sicurezza verranno predisposti con la finalità di un loro utilizzo didattico, in una logica di scuola che diventa laboratorio per gli allievi coinvolti in un clima di ricerca sul campo. 6. Costruzione e gestione del Portale del progetto Un canale diretto che si instaurerà tra istituti e gruppo di progettazione è costituito dal portale tematico internet dedicato, nel quale saranno disponibili le proposte didattiche, i materiali e gli strumenti didattici e gestionali prodotti, un forum tematico e uno spazio per inoltrare richieste, condividere risorse e mettere in rete le esperienze, nonché per la somministrazione on-line del questionario semistrutturato sulla percezione del rischio. Il portale inoltre costituirà lo strumento principale per il monitoraggio. Per l addestramento all uso del portale da parte degli istituti coinvolti si prevede una FAD. 7. Assistenza allo sviluppo delle attività previste dal progetto e monitoraggio L assistenza sarà assicurata tramite il portale e da un attività di affiancamento da parte di componenti del gruppo di progettazione nei confronti degli istituti coinvolti, a cadenza definita e su richiesta. Si prevede inoltre di realizzare una FAD dei soggetti interessati nei vari istituti, sull applicazione della normativa e sugli aspetti tecnici e gestionali. L attività di monitoraggio sarà seguita dagli esperti degli Istituti Regionali di Ricerca Educativa di Veneto e Toscana attraverso la somministrazione di schede di report e di questionari, e l organizzazione di focus group. 8. Stesura del documento conclusivo Al termine del percorso verrà stilato un documento contenente la sintesi dei risultati in termini di estensione e grado di applicazione delle proposte.

8 Allegato B) PROGETTO DI RICERCA REGIONE DEL VENETO/ISPESL PIANO OPERATIVO Responsabile di progetto: Dott.ssa Lidia Bellina SPISAL AULSS n. 9, in collaborazione con il Responsabile scientifico per conto dell ISPESL dott. Sergio Iavicoli. obiettivi azioni collaborazioni tempi indicatori standard Indirizzo tecnicoscientifico Costituzione del Comitato Tecnico Scientifico del progetto ISPESL Regione Toscana IRRE Veneto e Toscana Ufficio regionale Scolastico Veneto e Toscana INAIL nazionale ITI-IPIA L. da Vinci di Firenze entro aprile 2006 Formalizzazione del si Comitato Progettazione, coordinamento, monitoraggio, valutazione Diffusione e promozione del progetto Predisposizione delle proposte didattiche e gestionali Predisposizione degli strumenti di rete Formazione dei destinatari Promozione del progetto nell ambito della settimana europea della sicurezza Assistenza, monitoraggio attività negli istituti Costituzione gruppo di lavoro Attivazione di iniziative di diffusione del progetto rivolte alle scuole (Conferenze di servizio, articoli, ecc) Selezione e ridefinizione delle attività e materiali riproponibili sperimentati nell ambito del progetto Sicurezza in cattedra e predisposizione del manuale di applicazione del progetto. Adeguamento del portale e definizione del sistema per la sua gestione Rete TV Gruppo di lavoro progetto Sicurezza in cattedra (ITI-IPIA L. da Vinci, SPISAL TV, Rete di TV, IRRE Veneto e Toscana) integrato da Dip. Prev. ASL Firenze, SPISAL BL Gruppo di lavoro Uffici regionali scolastici entro aprile 2006 aprile -maggio 2006 Formalizzazione del gruppo Adesioni degli istituti al progetto Gruppo di lavoro aprile -agosto 2006 Manuale di applicazione ITI-IPIA L. da Vinci aprile -agosto 2006 portale si Incontri con istituti che hanno aderito al progetto Gruppo di lavoro settembre - ottobre 2006 Organizzazione di un convegno Comitato Scientifico ottobre novembre 2006 Incontri negli istituti, gestione del portale, trasmissione report Gruppo di lavoro novembre maggio 2007 n. incontri per regione Realizzazione del convegno n. accessi agli istituti Valutazione Valutazione e stesura relazione Gruppo di lavoro giugno - agosto 2007 Relazione finale si si Almeno 10 istituti per regione si Almeno 1 per regione si Almeno 1 accesso nell 100% degli istituti

9 Progetto di ricerca Regione del Veneto/ISPESL Piano delle collaborazioni VENETO (livello regionale e SPISAL) TOSCANA (livello regionale e Dip. Prevenzione) INAIL UFFICI SCOLASTICI Veneto e Toscana IRRE Veneto e Toscana ITI-IPIA L. DA VINCI di FI RETE TV Partecipazione Comitato Scientifico e Gruppo lavoro progetto, informazione/sensibilizzazione servizi ASL, promozione progetto, partecipazione Conferenze servizio scuole, disponibilità per interventi informativi negli istituti, assistenza istituti, progettazione corsi SPP. Partecipazione Comitato Scientifico e Gruppo lavoro progetto, informazione/sensibilizzazione servizi ASL, promozione progetto, partecipazione Conferenze servizio scuole, disponibilità per interventi informativi negli istituti, assistenza istituti, progettazione corsi SPP. Partecipazione Comitato Scientifico, informazione/sensibilizzazione livelli provinciali, partecipazione Conferenze servizio scuole, disponibilità per interventi e materiale informativo negli istituti. Partecipazione Comitato Scientifico, informazione/sensibilizzazione USP, promozione progetto, organizzazione Conferenze servizio scuole, finanziamento e organizzazione corsi SPP. Partecipazione Comitato Scientifico e Gruppo lavoro progetto, promozione progetto, monitoraggio e valutazione, progettazione corsi SPP. Partecipazione Comitato Scientifico e Gruppo lavoro progetto, promozione progetto, partecipazione Conferenze servizio scuole, progettazione corsi SPP, assistenza istituti, progettazione e gestione portale internet. Partecipazione Comitato Scientifico e Gruppo lavoro progetto, promozione progetto, partecipazione Conferenze servizio scuole, assistenza istituti, progettazione corsi SPP.

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