REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

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1 REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 24 ) Proponente TOMMASO FRANCI Decisione N.24 del DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI Pubblicita /Pubblicazione: Atto soggetto a pubblicazione integrale Dirigente Responsabile:Paolo Matina Estensore: Paolo Matina Oggetto: Adozione del Piano di Tutela delle Acque della Toscana ai sensi del D.Lgs. 152/99 e della direttiva quadro 2000/60/CE, ai fini dell'attivazione delle fasi di concertazione. Presidente della seduta: CLAUDIO MARTINI Segretario della seduta: CARLA GUIDI Presenti: TITO BARBINI PAOLO BENESPERI CHIARA BONI AMBROGIO BRENNA SUSANNA CENNI RICCARDO CONTI TOMMASO FRANCI MARCO MONTEMAGNI ANGELO PASSALEVA ENRICO ROSSI MARIA CONCETTA ZOPPI ALLEGATI N : 2 Denominazione Pubblicazione Tipo di Trasmissione Riferimento 1 No Cartaceo Allegato1 2 No Cartaceo Allegato 2

2 LA GIUNTA REGIONALE Visto il D.Lgs. 11 maggio 1999 n. 152 concernente Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della Direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della Direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall inquinamento provocato da nitrati provenienti da fonti agricole come modificato dal D.Lgs 18 agosto 2000 n. 258 Disposizioni correttive e integrative del D. L.gs n. 152/99 a norma dell art. 4 della Legge 24 aprile 1998 n. 28 ; Vista la Direttiva 2000/60/CE del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l azione comunitaria in materia di acque; Visto l art.44 del D. L.gs n. 152/99 che, al secondo comma, prevede che la Regione, entro il 31 dicembre 2003, adotti il Piano di Tutela delle acque in coerenza e conformità agli obiettivi di qualità a scala di bacino e alle priorità degli interventi definiti dalle Autorità di Bacino di rilievo nazionale, interregionale e regionale; Vista la Legge Regionale 21 luglio 1995, n. 81 Norme di attuazione della L. 5 gennaio 1994 n. 36 Disposizioni in materia di risorse idriche ; Vista la Legge Regionale 4 aprile 1997 n. 26 Norme di indirizzo per l organizzazione del Servizio idrico Integrato in attuazione degli articoli 11 e 12 della Legge 5 gennaio 94, n. 36; Vista la Legge Regionale 21 dicembre 2001 n. 64 Norme sullo scarico di acque reflue e ulteriori modifiche alla Legge Regionale 1 dicembre 1998 n. 88; Vista la Legge Regionale 11 dicembre 1998 n. 91 Norme per la difesa del suolo; Tenuto conto che il Piano di Tutela delle acque deve contenere, secondo quanto prescritto dall allegato 4 del D.Lgs. n. 152/99: l elenco dei corpi idrici significativi a specifica destinazione e delle aree richiedenti specifiche misure di prevenzione dall inquinamento e di risanamento, i risultati dell attività conoscitiva, l individuazione degli obiettivi di qualità ambientale e per specifica destinazione, le misure di tutela qualitative e quantitative tra loro integrate e coordinate per bacino idrografico, gli interventi volti a garantire il raggiungimento o il mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale e per specifica destinazione delle risorse idriche nonché le misure necessarie alla tutela qualitativa e quantitativa del sistema idrico, l indicazione della cadenza temporale degli interventi e delle relative priorità, il programma di verifica dell efficacia degli interventi previsti e gli interventi di bonifica dei corpi idrici; Dato atto che le Autorità di Bacino di rilievo nazionale, interregionale e regionale hanno definito, ai sensi dall art. 44 del D.Lgs n. 152/99, gli obiettivi di qualità a scala di bacino e le priorità degli interventi, come riportati nel piano che si adotta con la presente deliberazione; Richiamata la Deliberazione della Giunta Regionale n. 225 del 10 marzo 2003 con la quale, in attuazione del citato D.Lgs n. 152/99 sono stati approvati:

3 i criteri di individuazione e l elenco dei copri idrici significativi della Toscana, il Piano di rilevamento dello stato di qualità delle acque superficiali, sotterranee ed a specifica destinazione; le direttive per il monitoraggio degli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane ed industriali e per l autocontrollo degli impianti di depurazione di acque reflue urbane da parte dei gestori; il Piano per l acquisizione del quadro conoscitivo relativo alla qualità delle acque destinate al consumo umano, nonché la designazione delle acque destinate alla vita dei pesci; l attribuzione all ARPAT del monitoraggio qualitativo ed al Centro funzionale Regionale Area Monitoraggio idropluviometrico e mareografico del monitoraggio quantitativo delle acque; Rilevato che, in attuazione di quanto disposto dall art. 43 del D.Lgs 152/99, in attuazione della richiamata Deliberazione della Giunta Regionale n. 225/2003, sono stati identificati i corpi idrici significativi nonché le acque a specifica destinazione (acque superficiali destinate alla potabilizzazione, alla balneazione, alla vita dei pesci, alla molluschicoltura) e la relativa rete di monitoraggio; Considerato che sulla base dei dati conoscitivi rilevati a seguito dell attività di monitoraggio e delle informazioni acquisite, risulta possibile definire lo stato di qualità dei corpi idrici significativi identificati dalla sopracitata Deliberazione della Giunta Regionale n. 225/2003; Ritenuto quindi possibile definire la pianificazione e la programmazione della tutela integrata delle risorse idriche, come disposto dalla richiamata normativa; Dato atto che nel corso della definizione del Piano di tutela delle acque è stato attuato il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali interessati alla tutela delle risorse idriche, nonché delle Associazioni di categoria e delle Associazioni ambientaliste; Preso atto che, sulle linee di indirizzo del Piano di tutela, sono state sentite le Province, l A.N.C.I., l U.N.C.E.M. e l U.R.B.A.T, anche nel corso delle riunioni del tavolo di concertazione generale del 30 luglio e del 3 novembre 2003 e considerate le osservazioni ricevute; Vista la proposta del Piano di tutela delle acque, predisposta dall Area Tutela delle acque interne e costiere della Direzione Generale delle Politiche Territoriali e Ambientali, per ogni bacino idrografico e composta da sette volumi, articolati ognuno in due parti: una prima, parte A, indicata come Quadro di riferimento conoscitivo e programmatico, generale e illustrativa, che rappresenta le caratteristiche del bacino idrografico di riferimento, nonché le pressioni e gli impatti significativi esercitati dall attività antropica sulle acque nel loro complesso, specificando lo stato di qualità ambientale delle risorse idriche attraverso un analisi complessiva delle problematicità riscontrate, attraverso anche i fenomeni significativi intervenuti nelle acque superficiali interne, costiere e sotterranee, una seconda parte, parte B, indicata quale Disciplinare di Piano, a carattere prescrittivo, che individua gli obiettivi settoriali il cui conseguimento viene perseguito con specifici programmi e misure; Rilevato che la proposta di Piano è stata elaborata in attuazione dell art. 44 e dell allegato 4 del Decreto Legislativo n. 152/99, nonché degli artt. 11 e 13 e dell allegato 7 della Direttiva Quadro 2000/60 CE, rappresentando pertanto uno strumento che racchiude in sé sia i connotati del piano di gestione comunitario sia quelli del piano di tutela del citato Decreto Legislativo, nonché degli atti e decreti finora emanati in attuazione delle norme sopra richiamate;

4 Tenuto conto che l elaborato adottato con il presente atto dovrà essere sottoposto al confronto con i soggetti coinvolti nella tutela e nella gestione della risorsa idrica al fine di acquisire le opportune e necessarie riflessioni e osservazioni, come specificatamente previsto dall art. 44 del D. Lgs n. 152/99 già richiamato, fino all approvazione definitiva da parte del Consiglio Regionale che deve avvenire entro il 31 dicembre 2004 e che in questo arco temporale l ulteriore acquisizione dei risultati derivanti dal monitoraggio in corso potrà comportare l implementazione del quadro conoscitivo di riferimento ed eventualmente la conseguente verifica degli obiettivi, nonché l aggiornamento e prosecuzione dei programmi di interventi e misure; Rilevato quindi che i risultati dell attività consultiva nonché l implementazione ed aggiornamento dei dati potrebbero comportare non solo modifiche e/o revisione della presente proposta di Piano ma anche l adozione di opportune misure di salvaguardia che risultino necessarie, fino all approvazione definitiva del Piano entro il 2004, così come previsto dall art. 44, comma 2, Decreto Legislativo n.152/99; Vista la relazione di sintesi del Piano di cui al presente atto, allegata alla presente deliberazione (allegato 2); Considerato che la proposta di Piano è stata esaminata favorevolmente nella seduta del 10 dicembre 2003 dal Nucleo Unificato Regionale di Valutazione e verifica degli investimenti pubblici (N.U.R.V) di cui all art. 1 della Legge n. 144/99; Considerato che la medesima proposta è stata esaminata favorevolmente nella seduta del 19 dicembre 2003 dal C.T.P di cui all art. 3 della Legge Regionale n. 44/2003; A VOTI UNANIMI DECIDE 1. di adottare il Piano di tutela delle acque della Toscana, così come risultanti dai 7 volumi allegati, quale parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione (allegato 1) e di seguito specificati: Volume 1- Bacino del fiume Arno Volume 2- Bacino del fiume Serchio Volume 3- Bacino del fiume Ombrone Volume 4- Bacino Toscana Nord Volume 5- Bacino Toscana Costa Volume 6- Bacini dei fiumi Magra, Reno, Po, Lamome Volume 7- Bacini dei fiumi Fiora, Tevere e Marecchia 2. di dare mandato all Area Tutela delle acque interne e costiere della Direzione Generale delle Politiche Territoriali e Ambientali di: a) trasmettere il presente Piano, ai sensi dell art. 44 del D.Lgs. n. 152/99, per la parte di rispettivo interesse, ai soggetti istituzionali nonché agli altri soggetti coinvolti nella tutela e nella gestione delle acque; b) sviluppare il confronto con tutti i soggetti di cui alla precedente lettera a) ai fini della elaborazione della proposta definitiva dl Piano;

5 3. Il presente provvedimento - soggetto a pubblicità ai sensi dell'art. 41, comma 1, lett. b) della Legge Regionale n. 9/95 - è pubblicato per intero sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell'art. 3, comma 1 della Legge Regionale n. 18/96. SEGRETERIA DELLA GIUNTA IL DIRETTORE GENERALE VALERIO PELINI Il Dirigente Responsabile PAOLO MATINA Il Direttore Generale ROBERTO FORZIERI