Organizzazione della lezione. Lezione 18 Remote Method Invocation - 6. (con callback) L accesso al registry per il rebind()
|
|
- Ambrogio Castelli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Organizzazione della lezione Lezione 18 Remote Method Invocation - 6 Vittorio Scarano Corso di Programmazione Distribuita ( ) Laurea di I livello in Informatica Università degli Studi di Salerno Il problema dell accesso al registry per il Una soluzione con registry multipli Alcuni commenti finali 2 L accesso al registry per il Una chat client-server (con callback) Il problema: su un registry che si trova su un host diverso dalla JVM si può fare e list() ma non si può fare la bind(),! Esaminiamo le architetture delle applicazioni chat Chat client-server (con call-back) Chat peer-to-peer 3 Il server riceve da ogni client la iscrizione/abbandono della chat manda a tutti i client quello che ognuno dice (broadcast) Meccanismo mediante il quale il client chiede al server di essere richiamato (call-back) con RMI il client (dotato di interface remota) passa il proprio riferimento remoto al server che lo usa per contattarlo successivamente necessità del call-back implicita nella applicazione: il server deve poter informare ogni client di quanto digitato da un client permette ad ogni utente di avere la informazione su chi è iscritto alla chat 4
2 Le classi di Chat Client-Server Server.java import java.rmi.*; public interface Server extends java.rmi.remote { public void dico (Messaggio m) public void iscrivi (Remote idref) public void abbandona (Remote idref) Tre metodi remoti dico() chiamato da un client se deve scrivere a tutti iscrizione alla chat abbandona() per abbandonare Passaggio del riferimento remoto necessario per il callback 5 6 Le classi di Chat Client-Server Chat.java import java.rmi.*; public interface Chat extends java.rmi.remote { public void dico (Messaggio m) public void iscrivi (String nickiscritto) public void abbandona (String nickabbandona) public String getnickname () Interfaccia remota Quattro metodi remoti dico() chiamato dal server per il broadcast di messaggi, abbandona() consapevolezza della iscrizione/abbandono alla chat di un utente getnickname() utilità per uso da parte del server (non fondamentale) Metodi chiamati solo dal server 7 8
3 La Chat Client-Server Server: : architettura (1) La Chat Client-Server Server: : architettura (2) Set-up del server Iscrizione di un client ClientDue Iscrizione di un client Server ServerChat notare che non servono registry per arrivare a e ClientDue.. infatti ClientDue RemRef ServerChat ClientDue 9 10 La Chat Client-Server Server: : architettura (3) Commenti sulla architettura della Chat Per il call-back il server usa i riferimenti remoti che ha e che sono stati comunicati con ClientDue dico( Ciao ) dico( Ciao ) RemRef ServerChat ClientDue dico( Ciao ) La architettura Client-Server della Chat offre un singolo punto di debolezza (il server) non risponde alla struttura del problema in effetti, ogni client deve poter inviare a ciascun altro client serve solamente poter sapere chi sono i client registrati Possibile passare ad una architettura Peer-to-peer dove l unica componente centralizzata è il registry che deve necessariamente essere presente (comunque) anche sulla architettura client-server 11 12
4 Il ruolo del registry nelle applicazioni P2P Le classi di Chat P2P Per ogni applicazioni peer-to-peer è comunque sempre necessario una componente che permetta il bootstrap: locazione fissata per poter contattare gli altri peer Nel caso di RMI si può usare il registry tramite il metodo list() è possibile sapere tutti gli id (stringhe) degli oggetti remoti registrati a partire da cui si può ottenere il riferimento remoto che può essere usato per contattare gli oggetti (discriminando, se è il caso, rispetto alle interface implementate) se sul registry stanno in esecuzione diverse applicazioni distribuite Chat.java Alcuni commenti sulla Chat import java.rmi.*; public interface Chat extends java.rmi.remote { public void dico (Messaggio m) public void iscrivi (String id) public void abbandona (Remote idref) public String getnickname () Interfaccia remota Quattro metodi remoti dico() chiamato da un altro peer per scrivere un messaggio, abbandona() inserimento o cancellazione nella lista dei peers che ognuno ha getnickname() utilità per uso da parte degli altri peers (non fondamentale) 15 Applicazione peer-to-peer peer di dimensione maggiore rispetto al client della soluzione client-server non soggetta a fault-locali in caso il registry cada, chi è connesso continua a chattare fino alla chiusura (partial faults tolerance) Un problema: su un registry che si trova su un host diverso dalla JVM si può fare e list() ma non si può fare la bind(),! con questa implementazione si può fare una chat solo se ci si 16 trova sullo stesso host (stesso registry!)
5 Il problema della Chat P2P su host diversi La Chat P2P (2) sullo stesso host Iscrizione di un peer Iscrizione di un peer Iscrizione di un peer : ORRNXS al registry ok, LVFULYL a ok, UHELQG su registry fallisce! Iscrizione di un peer : ORRNXS al registry ok, LVFULYL a ok, UHELQG ok! Organizzazione della lezione Una soluzione: ChatMultipleRegistry Il problema dell accesso al registry per il L idea: Una soluzione con registry multipli Alcuni commenti finali ogni peer ha una lista di host su cui si potrebbero trovare dei peer che partecipano alla chat per ogni host nella lista controlla se esiste un registry se esiste il registry, preleva la lista dei nomi chiede i riferimenti remoti si registra sul proprio registry Da notare: ogni registry può servire più oggetti Chat 19 20
6 Le classi di ChatMultipleRegistry (identiche) ChatImpl.java: main() () (1) import java.io.*; import java.rmi.*; import java.rmi.server.*; import java.util.*; public class ChatImpl extends UnicastRemoteObject implements Chat { public static void main(string args[]) { if (args.length > 0 ) nickname = args[0]; else { System.out.println ( Serve nickname"); System.exit(1); System.setSecurityManager( new RMISecurityManager()); // continua Identico al precedente ChatImpl.java: main() () (2) ChatImpl.java: main() () (3) try { ArrayList nomi = new ArrayList(); String n[] ; for (int i = 0; i < HOST.length; i++) { n=null; try { n = Naming.list("rmi://"+HOST[i]); catch (ConnectException e) { System.out.println(HOST[i]+ " non presente.."); if (n!= null) for (int j=0; j < n.length; j++) nomi.add(n[j]); System.out.println ("Risultano connessi "+ nomi.size()+" utenti:"); for (int i=0 ; i < nomi.size(); i++) System.out.println ("\t"+nomi.get(i)); // continua Ottiene l elenco dei nomi da tutti i registry presenti preleva la lista da ogni registry se genera una eccezione continua se n[] riferisce ad un array: esiste il registry.. e allora si inseriscono i nomi nell array di nomi[] Stampa le informazioni 23 for (int i=0 ; i < nomi.size(); i++) peers.add(naming.lookup ( (String) nomi.get(i))); ChatImpl myself = new ChatImpl(); Naming.rebind(nickname, myself); System.out.println ( Iscrizione ai peers:"); for (int i=0 ; i < peers.size(); i++) { System.out.print ("\tiscrizione a "+((Chat) peers.get (i)).getnickname()+".."); ((Chat) peers.get (i)).iscrivi (nickname) ; System.out.println ("effettuata!"); catch (Exception e) { System.out.println("Eccezione"); e.printstacktrace(); // resto del main (Shell) identico a Chat P2P Riferimenti remoti ogni nome prelevato dal registry contiene le informazione sul registry rmi:// :1099/pippo Registrazione sul proprio registry solo con il nickname usa localhost Iscrizione presso gli altri peer: chiamata di 24
7 ChatImpl.java: : (unico altra differenza) ChatImpl.java: ultime differenze public void iscrivi (String id) throws RemoteException { try {String n[]; Remote ref; for (int i = 0; i < HOST.length; i++) { ref = null; try { ref = Naming.lookup( "rmi://"+host[i]+"/"+id); catch (RemoteException e) { if (ref!= null) {// trovato! peers.add(naming.lookup ( "rmi://"+host[i]+"/"+id)); break; //esce dal for //end for catch (Exception e) { System.out.println ("Id non presente?"); e.printstacktrace(); System.out.print ("\nentra "+id+"\n"+prompt); Il metodo remoto riceve una id (stringa) e adesso deve cercare su tutti i registry! Cerca la id sugli host ignora eccezioni da qui: o niente registry sull host o niente id sul registry Se la trovo aggiungo alla lista dei peer il riferimento remoto esco dal for Stampo il prompt 25 //Altri metodi e variabili identici a ChatImpl P2P //Definizione dell elenco di host public static final String[ ] HOST = { " ", " ", " ", " ; //fine classe ChatImpl La costante HOST qui è un array di stringhe Attenzione: il localhost deve essere incluso all interno della lista di indirizzi Commenti: la lista di host può essere prelevata da un server il peer diventa client (solo per la lista) in una architettura client-server si può utilizzare un meccanismo di caching 26 Chat P2P con Multiple Registry Organizzazione della lezione Iscrizione di peers su due host, e PeerTre PeerTre PeerTre PeerTre PeerTre Il problema dell accesso al registry per il Una soluzione con registry multipli Alcuni commenti finali 27 28
8 Commenti sulle architetture proposte (1) La race condition (1) Un commento generale: qualsiasi sistema peer-to-peer deve dipendere da qualche entità esterna (server?) per il bootstrap Le scarne soluzioni proposte sono a scopo didattico: tra le altre cose, non coprono: nickname duplicati sovrascrivono senza pietà riferimenti se più utenti hanno la stessa situazioni di malfunzionamenti parziali (catch da completare) caduta di un registry durante la chat problemi di race condition due client che si connettono contemporaneamente allo stesso registry ma le cui operazioni di e rebind sono mischiate (interleaved) 29 La situazione come dovrebbe essere funziona tutto 30 La race condition (2) Una soluzione alla race condition La situazione come potrebbe essere con la legge di Murphy se una cosa può andare storta, lo farà! 31 Prevedere di fare il prima della iscrizione a tutti i nodi reperiti: in questa maniera, però, è necessario: le devono avvenire nello stesso ordine: prima l host locale poi tutti gli altri controllare che le invocazioni di che arrivano a un nodo non siano di nodi che già abbiamo nel nostro array di peers controllare di non effettuare alcuna chiamata remota a sé stessi controllando che il riferimento di cui si vuole invocare il metodo remoto (chiamando il metodo LVFULYL o il metodo DEEDQGRQD) sia diverso dal proprio riferimento oppure controllando che il riferimento da inserire nell arraylist peers sia diverso dal proprio 32
9 Come funziona questa soluzione La race condition (3): Soluzione Si fa il prima di cercare altri nodi Si fa il prima di cercare altri nodi Funzionamento senza problemi di race condition i riferimenti in blu sono auto-riferimenti ed è necessario non effettuare chiamate remote (abbandona(),, dico() etc.) oppure non inserirlo nell array peers Un ulteriore controllo da effettuare: ricezione di LVFULYL da nodi già in peers No. Già presente! 33 34
Organizzazione della lezione. 18. Applicazioni ed Esempi (2) II prova intercorso. Prove scritte degli esami successivi
Organizzazione della lezione 18. Applicazioni ed Esempi (2) Vittorio Scarano Corso di Programmazione Distribuita Laurea di I livello in Informatica Università degli Studi di Salerno Organizzazione della
Dettagli18. Applicazioni ed Esempi (2)
18. Applicazioni ed Esempi (2) Vittorio Scarano Corso di Programmazione Distribuita Laurea di I livello in Informatica Università degli Studi di Salerno Organizzazione della lezione Organizzazione della
DettagliOrganizzazione della II prova intercorso ed esami. L accesso al registry per il rebind() Una soluzione con registry multipli Alcuni commenti finali
Organizzazione della lezione 18. Applicazioni ed Esempi (2) Vittorio Scarano Corso di Programmazione Distribuita Laurea di I livello in Informatica Università degli Studi di Salerno Organizzazione della
DettagliOrganizzazione della lezione. Lezione 16 Remote Method Invocation - 4. Modello Client Server. Le classi di Archivio Client-Server
Organizzazione della lezione Lezione 16 Remote Method Invocation - 4 Vittorio Scarano Corso di Programmazione Distribuita (2003-2004) Laurea di I livello in Informatica Università degli Studi di Salerno
DettagliArchitetture distribuite Alcuni esempi: Alcuni commenti sul ruolo del registry. Import Interfaccia remota Due metodi remoti
Organizzazione della lezione 17. Applicazioni ed Esempi Vittorio Scarano Corso di Programmazione Distribuita Laurea di I livello in Informatica Università degli Studi di Salerno Architetture distribuite
Dettagli7 Esercitazione (svolta): Callback. Polling. Java RMI: callback. Server. Server. Client. Client. due possibilità:
7 Esercitazione (svolta): due possibilità: Java RMI: callback Molte applicazioni richiedono un meccanismo publish/subscribe I partecipanti (client) necessitano di notifiche da parte del coordinatore (server)
DettagliOrganizzazione della lezione. 15. Java Remote Method Invocation (3) Lo schema del Factory Design Pattern - 1. Factory design pattern
Organizzazione della lezione 15. Java Remote Method Invocation (3) Vittorio Scarano Corso di Programmazione Distribuita Laurea di I livello in Informatica Università degli Studi di Salerno Il design pattern
DettagliRMI. Java RMI RMI. G. Prencipe prencipe@di.unipi.it
Java Remote Method Invocation -- RMI G. Prencipe prencipe@di.unipi.it RMI RMI è una tecnologia JAVA che permette a una JVM di comunicare con un altra JVM per farle eseguire metodi È possibile che oggetti
DettagliCompute engine generici in RMI
Compute engine generici in RMI Esempio: Calcolo del prodotto scalare Un unico server offre il servizio di calcolo del prodotto scalare tra vettori di interi Un client richiede al server il calcolo del
DettagliLaboratorio di Sistemi Distribuiti Leonardo Mariani
Laboratorio di Sistemi Distribuiti Leonardo Mariani ELECTION ALGORITHMS In molti sistemi distribuiti un processo deve agire da (o svolgere un ruolo particolare) per gli altri processi. Spesso non è importante
DettagliRegistri RMI. Massimo Merro Univ. Verona Programmazione di Rete 90 / 247
Registri RMI Per poter interagire con un server remoto, un client deve essere in possesso di una sua referenza remota (ovvero un oggetto stub). Un servizio di Naming è una risorsa centralizzata che può
DettagliRMI: metodi equals e hashcode
RMI: metodi equals e hashcode Per verificare se due oggetti remoti contengono gli stessi dati, la chiamata indirizzata al metodo equals() avrebbe bisogno di contattare i server dove si trovano gli oggetti
DettagliSocket & RMI Ingegneria del Software - San Pietro
Socket & RMI Ingegneria del Software - San Pietro Socket È possibile trattare la comunicazione di rete allo stesso modo con cui è possibile trattare la lettura da file. La classe Socket rappresenta la
DettagliActivation In sintesi: è inutile avere attivi degli oggetti se non vengono utilizzati
Activation In generale i Sistemi ad oggetti distribuiti sono progettati per lavorare con oggetti persistenti. Dato che questi sistemi saranno composti da migliaia (forse milioni) di tali oggetti, sarebbe
Dettagli3 - Variabili. Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java. Paolo Milazzo
3 - Variabili Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://www.di.unipi.it/ milazzo milazzo di.unipi.it Corso di
DettagliJava Remote Method Invocation
Java Remote Method Invocation Programmazione in Rete e Laboratorio Comunicazione distribuita Port1 Java VM1 Java VM2 Port 2 Matteo Baldoni Dipartimento di Informatica Universita` degli Studi di Torino
DettagliMobilità di Codice. Massimo Merro Programmazione di Rete 128 / 144
Mobilità di Codice Abbiamo già visto come un dato host possa trasmettere un oggetto (serializzabile) ad un altro host. Quest ultimo potrà eseguire l oggetto pur non possedendo il bytecode della classe
DettagliAlgoritmi di Ricerca. Esempi di programmi Java
Fondamenti di Informatica Algoritmi di Ricerca Esempi di programmi Java Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1 Ricerca in una sequenza di elementi Data una sequenza di elementi, occorre verificare
DettagliProgrammazione distribuita
Programmazione distribuita 1 Architettura client-server È il modo classico di progettare applicazioni distribuite su rete Server offre un servizio "centralizzato" attende che altri (client) lo contattino
DettagliCorso di Reti di Calcolatori T
Università degli Studi di Bologna Scuola di Ingegneria Corso di Reti di Calcolatori T Esercitazione 7 (svolta) Java RMI e Riferimenti Remoti Un RMI Registry Remoto Luca Foschini Anno accademico 2018/2019
DettagliUso di JUnit. Fondamenti di informatica Oggetti e Java. JUnit. Luca Cabibbo. ottobre 2012
Fondamenti di informatica Oggetti e Java ottobre 2012 1 JUnit JUnit è uno strumento per assistere il programmatore Java nel testing JUnit consente di scrivere test di oggetti e classi Java i test sono
DettagliRMI Remote Method Invocation
RMI Remote Method Invocation [Pagina intenzionalmente vuota] (1 12 2004) slide 4:1/18 (p.106) Un applicazione RMI è un applicazione distribuita ad oggetti. Applicazione RMI tipica, strutturata in: server:
DettagliAppunti di Informatica www.mimmocorrado.it 1
Installare Java Il programma può essere scaricato dal seguente indirizzo: http://www.java.com/it/download/windows_ie.jsp?locale=it&host=www.java.com Per installare la JDK è necessario: 1. scaricare il
DettagliLa gestione dell input/output da tastiera La gestione dell input/output da file La gestione delle eccezioni
La gestione dell input/output da tastiera La gestione dell input/output da file La gestione delle eccezioni Autore: Prof. Agostino Sorbara ITIS "M. M. Milano" Autore: Prof. Agostino Sorbara ITIS "M. M.
Dettagli12 - Introduzione alla Programmazione Orientata agli Oggetti (Object Oriented Programming OOP)
12 - Introduzione alla Programmazione Orientata agli Oggetti (Object Oriented Programming OOP) Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica,
DettagliUnicastRemoteObject. Massimo Merro Programmazione di Rete 103 / 124
UnicastRemoteObject Java RMI fornisce diverse classi base per definire server remoti: UnicastRemoteObject < RemoteServer < RemoteObject dove A < B significa che A è una sottoclasse di B. UnicastRemotObject
DettagliMain System Monitor Keyboard
Composite 57 8. Composite (Gof pag. 163) 8.1. Descrizione Consente la costruzione di gerarchie di oggetti composti. Gli oggetti composti possono essere conformati da oggetti singoli, oppure da altri oggetti
Dettagliappunti delle lezioni Architetture client/server: applicazioni client
Sistemi informativi applicati (reti di calcolatori): appunti delle lezioni Architetture client/server: applicazioni client 1 Architetture client/server: un esempio World wide web è un esempio particolarmente
DettagliFunzioni in C. Violetta Lonati
Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Funzioni - in breve: Funzioni Definizione di funzioni
DettagliLuca Mari, Sistemi informativi applicati (reti di calcolatori) appunti delle lezioni. Architetture client/server: applicazioni server
Versione 30.5.05 Sistemi informativi applicati (reti di calcolatori): appunti delle lezioni Architetture client/: applicazioni 1 La logica dei socket Abbiamo visto che un applicazione client si connette
DettagliJava: Compilatore e Interprete
Java: Compilatore e Interprete Java Virtual Machine Il bytecode non è Linguaggio Macchina. Per diventarlo, deve subire un ulteriore trasformazione che viene operata dall interprete Java in modalità JIT
Dettagli(VHUFLWD]LRQLGLEDVHVXOOH6RFNHWLQ-DYD 6RFNHWGLWLSRVWUHDP
(VHUFLWD]LRQLGLEDVHVXOOH6RFNHWLQ-DYD 6RFNHWGLWLSRVWUHDP D (FKR&OLHQWH6HUYHU Sviluppare un applicazione C/S in cui: il server attende una connessione da parte del client (su MDYDQHW6HUYHU6RFNHW), usa la
Dettagliappunti delle lezioni Architetture client/server: applicazioni server
Sistemi informativi applicati (reti di calcolatori): appunti delle lezioni Architetture /: applicazioni 1 La logica dei Abbiamo visto che un applicazione si connette e comunica con un applicazione mediante
DettagliChat. Si ha un server in ascolto sulla porta 4444. Quando un client richiede la connessione, il server risponde con: Connessione accettata.
Chat Si ha un server in ascolto sulla porta 4444 Quando un client richiede la connessione, il server risponde con: Connessione accettata. Nome: Il client deve rispondere con lo user name A questo punto
DettagliCorso di Informatica (Programmazione) Lezione 6 (31 ottobre 2008)
Corso di Informatica (Programmazione) Lezione 6 (31 ottobre 2008) Introduzione a Java: primo programma, installazione dell ambiente di sviluppo, compilazione ed esecuzione 1 Introduzione Java è un linguaggio
DettagliCorso di Reti di Calcolatori L-A
Università degli Studi di Bologna Facoltà di Ingegneria Corso di Reti di Calcolatori L-A Esercitazione 6 (svolta) Java RMI Luca Foschini Anno accademico 2010/2011 Esercitazione 6 1 Specifica: il Client
DettagliIl client deve stampare tutti gli eventuali errori che si possono verificare durante l esecuzione.
RETI INFORMATICHE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA INFORMATICA SPECIFICHE DI PROGETTO A.A. 2010/2011 Il progetto consiste nello sviluppo di un applicazione client/server. Sia il server che il client dovranno
DettagliCorso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica
Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Dispensa E01 Esempi di programmi A. Miola Ottobre 2011 1 Contenuti Vediamo in questa lezione alcuni primi semplici esempi di applicazioni
DettagliRemote Method Invocation (RMI)
(RMI) Remote Method Invocation (RMI) in Java. Walter Cazzola Dipartimento di Informatica e Comunicazione Università à degli Studi di Milano. e-mail: cazzola@disi disi.unige.it Walter Cazzola Java: Remote
DettagliConcetto di Funzione e Procedura METODI in Java
Fondamenti di Informatica Concetto di Funzione e Procedura METODI in Java Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1 Metodi e Sottoprogrammi Mentre in Java tramite le classi e gli oggetti è possibile
DettagliProgrammare in Java. Olga Scotti
Programmare in Java Olga Scotti Linguaggi di programmazione linguaggio macchina assembler linguaggi ad alto livello Linguaggi ad alto livello istruzioni comprensibili linguaggio simile a quello naturale
DettagliInizializzazione degli Host. BOOTP e DHCP
BOOTP e DHCP a.a. 2002/03 Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/~auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in Informatica 1 Inizializzazione degli Host Un
DettagliJava:Struttura di Programma. Fabio Scanu a.s. 2014/2015
Java:Struttura di Programma Fabio Scanu a.s. 2014/2015 Altre Attenzioni da riservare Java è Case Sensitive: La variabile «a» e la variabile «A» sono diverse Java ha alcune regole di scrittura: I nomi delle
DettagliParte II: Reti di calcolatori Lezione 12
Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15 Parte II: Reti di calcolatori Lezione 12 Giovedì 16-04-2015 1 Confronto architetture C/S e
DettagliOttava Esercitazione. introduzione ai thread java mutua esclusione
Ottava Esercitazione introduzione ai thread java mutua esclusione Agenda Esempio 1 Concorrenza in Java: creazione ed attivazione di thread concorrenti. Esercizio 2 da svolgere Concorrenza in Java: sincronizzazione
DettagliDatagrammi. NOTA: MulticastSocket estende DatagramSocket
Datagrammi Le applicazioni che comunicano tramite socket possiedono un canale di comunicazione dedicato. Per comunicare, un client ed un server stabiliscono una connessione, trasmettono dati, quindi chiudono
DettagliTipi primitivi. Ad esempio, il codice seguente dichiara una variabile di tipo intero, le assegna il valore 5 e stampa a schermo il suo contenuto:
Tipi primitivi Il linguaggio Java offre alcuni tipi di dato primitivi Una variabile di tipo primitivo può essere utilizzata direttamente. Non è un riferimento e non ha senso tentare di istanziarla mediante
DettagliStruttura di un programma Java
Struttura di un programma Java Un programma in Java è un insieme di dichiarazioni di classi. Una classe non può contenere direttamente delle istruzioni, ma può contenere la dichiarazione di metodi, che
DettagliOrganizzazione della lezione. Invocazione remota di metodi fai-da-te. Lezione 12 Introduzione a Remote Method Invocation
Organizzazione della lezione Lezione 12 Introduzione a Remote Method Invocation Vittorio Scarano Corso di Programmazione Distribuita (2003-2004) Laurea di I livello in Informatica Università degli Studi
DettagliScrivere un programma in Java
Programmare in JAVA Leonardo Rigutini Dipartimento Ingegneria dell Informazione Università di Siena Via Roma 56 53100 SIENA uff. 0577 234850 - interno: 7102 Stanza 119 rigutini@dii.unisi.it http://www.dii.unisi.it/~rigutini/
DettagliIntroduzione a Java Remote Method Invocation (RMI)
Introduzione a Java Remote Method Invocation (RMI) SAPIENZA Università di Roma Corso di Architetture Software Orientate ai Servizi E risuona il mio barbarico yawp sopra i tetti del mondo ( I sound my barbaric
DettagliCorso di Reti di Calcolatori LA
Università degli Studi di Bologna Facoltà di Ingegneria Corso di Reti di Calcolatori LA RMI: callback Silvia Vecchi Anno accademico 2003/2004 RMI: Callback 1 Callback (1) Molte applicazioni richiedono
DettagliContesto e motivazioni Architettura e concetti di base Componenti di RMI RMIRegistry Interfacce, eccezioni e classi Lo sviluppo di una applicazione L
CEFRIEL Consorzio per la Formazione e la Ricerca in Ingegneria dell Informazione Politecnico di Milano Programmazione Object Oriented in Java Java Remote Method Invocation Docente: Diego Peroni CEFRIEL
DettagliStudente (Cognome Nome): Corso di Informatica Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale a.a. 2007-08 Primo scritto 11 Gennaio 2008
Studente (Cognome Nome): Matricola: Corso di Informatica Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale a.a. 2007-08 Primo scritto 11 Gennaio 2008 Si noti che le soluzioni ai quesiti saranno considerate valide
DettagliParte II: Reti di calcolatori Lezione 10
Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14 Pietro Frasca Parte II: Reti di calcolatori Lezione 10 Giovedì 3-04-2014 1 Reti per la distribuzione
DettagliP2-11: BOOTP e DHCP (Capitolo 23)
Autunno 2002 Prof. Roberto De Prisco -11: BOOTP e DHCP (Capitolo 23) Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in Informatica Indirizzi IP dinamici 11.2 Un indirizzo IP statico è assegnato ad
DettagliUn esercizio d esame. Flavio De Paoli
Un esercizio d esame e note sulla gestione dei dati Flavio De Paoli Il testo (Appello 22 ottobre 2001) Una stazione di servizio dispone di n distributori di benzina. I clienti si presentano a uno dei distributori
DettagliEsercizi su Java RMI. Progetto di Cliente / Servitore e supporto. Possibile tabella mantenuta dal server
Esercizi su Java RMI Progetto di Cliente / Servitore e supporto Un progetto RMI si deve basare sempre sulla interfaccia remota e sulle classi del cliente e del servitore più su alcune classi di supporto
DettagliCorso di Reti di Calcolatori
Corso di Reti di Calcolatori UNICAL Facoltà di Ingegneria a.a. 2002/2003 Esercitazione sul networking in Java (3 a parte) e comandi di rete paolo.trunfio@deis.unical.it 1 Datagrammi Le applicazioni che
DettagliIl Pattern PROXY. Ex presentazione realizzata dallo studente Paolo Melchiori (matricola 65734) nell a.a. 2007-2008
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA INFORMATICA DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA PER L'AUTOMAZIONE Il Pattern PROXY Ex presentazione realizzata
DettagliCorso di Reti di Calcolatori. Datagrammi
Corso di Reti di Calcolatori UNICAL Facoltà di Ingegneria a.a. 2002/2003 Esercitazione sul networking in Java (3 a parte) e comandi di rete paolo.trunfio@deis.unical.it 1 Datagrammi Le applicazioni che
DettagliTelematica II 17. Esercitazione/Laboratorio 6
Multitasking e Multithreading Telematica II 17. Esercitazione/Laboratorio 6 Multitasking si riferisce all abilità di un computer di eseguire processi (jobs) multipli in maniera concorrente si ricorda che
DettagliLPR 2005/2006 Lezione 7. paradigma di interazione domanda/risposta remote procedure call RMI (Remote Method Invocation): API JAVA esercizio
LPR 2005/2006 Lezione 7 paradigma di interazione domanda/risposta remote procedure call RMI (Remote Method Invocation): API JAVA esercizio PARADIGMA DI INTERAZIONE A DOMANDA/RISPOSTA Paradigma di interazione
DettagliCorso sul linguaggio Java
Corso sul linguaggio Java Modulo JAVA1 1.3 - Le strutture di controllo 1 Prerequisiti Istruzioni semplici Strutture di controllo Scittura di semplici applicazioni Java 2 1 Introduzione In molti casi le
DettagliArchitettura Client-Server
Architettura Client-Server 1. il client manda una richiesta al server 2. il server (in attesa) riceve la richiesta 3. il server esegue il servizio richiesto (generando un thread concorrente) 4. il server
DettagliConfigurazione client di posta elettronica per il nuovo servizio email. Parametri per la Configurazione dei client di posta elettronica
Configurazione client di posta elettronica per il nuovo servizio email Questa guida si prefigge lo scopo di aiutare gli utenti a configurare i propri client di posta elettronica. Sono elencati passi da
DettagliLa struttura dati ad albero binario
La struttura dati ad albero binario L albero è una struttura dati nella quale le informazioni sono organizzate in modo gerarchico, dall alto verso il basso. Gli elementi di un albero si chiamano nodi,
DettagliIntroduzione alle applicazioni di rete
Introduzione alle applicazioni di rete Definizioni base Modelli client-server e peer-to-peer Socket API Scelta del tipo di servizio Indirizzamento dei processi Identificazione di un servizio Concorrenza
DettagliProgrammazione di sistemi distribuiti
Programmazione di sistemi distribuiti I Sistemi Distribuiti, per loro natura, prevedono che computazioni differenti possano essere eseguite su VM differenti, possibilmente su host differenti, comunicanti
DettagliOrganizzazione della lezione. Lezione 14 Remote Method Invocation - 2. Remote. Il diagramma di RemoteHello
Organizzazione della lezione Lezione 14 Remote Method Invocation - 2 Vittorio Scarano Corso di Programmazione Distribuita (2003-2004) Laurea di I livello in Informatica Università degli Studi di Salerno
DettagliSpecifica i tipi di oggetti a creare, utilizzando un istanza prototipo, e crea nuove istanze tramite la copia di questo prototipo.
Prototype 28 4. Prototype (GoF pag. 117) 4.1. Descrizione 4.2. Esempio Specifica i tipi di oggetti a creare, utilizzando un istanza prototipo, e crea nuove istanze tramite la copia di questo prototipo.
Dettagli1. RETI INFORMATICHE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA INFORMATICA SPECIFICHE DI PROGETTO A.A. 2013/2014. 1.1 Lato client
RETI INFORMATICHE - SPECIFICHE DI PROGETTO A.A. 2013/2014 1. RETI INFORMATICHE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA INFORMATICA SPECIFICHE DI PROGETTO A.A. 2013/2014 Il progetto consiste nello sviluppo di un
Dettagli16. Java Remote Method Invocation (4)
16. Java Remote Method Invocation (4) Vittorio Scarano Corso di Programmazione Distribuita Laurea di I livello in Informatica Università degli Studi di Salerno Organizzazione della lezione Oggetti attivabili
DettagliGESTIONE DEI PROCESSI
Sistemi Operativi GESTIONE DEI PROCESSI Processi Concetto di Processo Scheduling di Processi Operazioni su Processi Processi Cooperanti Concetto di Thread Modelli Multithread I thread in Java Concetto
DettagliCorso di Reti di Calcolatori L-A
Università degli Studi di Bologna Facoltà di Ingegneria Corso di Reti di Calcolatori L-A Esercitazione 2 (svolta) Socket Java con connessione Luca Foschini Anno accademico 2009/2010 Esercitazione 2 1 Architettura
DettagliLinguaggi Corso M-Z - Laurea in Ingegneria Informatica A.A. 2007-2008. Esercitazione. Programmazione Object Oriented in Java
Linguaggi Corso M-Z - Laurea in Ingegneria Informatica A.A. 2007-2008 Alessandro Longheu http://www.diit.unict.it/users/alongheu alessandro.longheu@diit.unict.it Programmazione Object Oriented in Java
DettagliAlgebra di Boole: Concetti di base. Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1. Fondamenti di Informatica
Fondamenti di Informatica Algebra di Boole: Concetti di base Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1 Algebra di Boole E un algebra basata su tre operazioni logiche OR AND NOT Ed operandi che possono
DettagliEsercitazione di Sistemi Distribuiti: Java RMI
Esercitazione di Sistemi Distribuiti: Java RMI Anno Accademico 2007-08 Marco Comerio comerio@disco.unimib.it Richiami Teorici Oggetti distribuiti 2-16 Usuale organizzazione di un oggetto remoto con un
DettagliLezione n.10 LPR- Informatica Applicata RMI CallBacks
Università degli Studi di Pisa Lezione n.10 LPR- Informatica Applicata RMI CallBacks 15/5/2006 Laura Ricci RMI: IL MECCANISMO DELLE CALLBACK Meccanismo RMI comunicazione unidirezionale (dal client al server)
DettagliCompute engine generici in RMI
Compute engine generici in RMI Esempio: Calcolo del prodotto scalare Un unico server offre il servizio di calcolo del prodotto scalare tra vettori di interi Un client richiede al server il calcolo del
DettagliLezione n.10 LPR. RMI CallBacks
Lezione n.10 LPR 12/05/2008 RMI CALLBACKS Un client può richiedere servizi ad un servente mediante RMI. Talvolta è utile poter consentire al servente di contattare il client il servente notifica degli
DettagliOrganizzazione della lezione. 16. Java Remote Method Invocation (4) Le classi ed interfacce di RMI. Persistenza. Oggetti attivabili
Organizzazione della lezione 16. Java Remote Method Invocation (4) Vittorio Scarano Corso di Programmazione Distribuita Laurea di I livello in Informatica Università degli Studi di Salerno Oggetti attivabili
DettagliJava threads (2) Programmazione Concorrente
Java threads (2) emanuele lattanzi isti information science and technology institute 1/28 Programmazione Concorrente Utilizzo corretto dei thread in Java emanuele lattanzi isti information science and
DettagliReflection in Java. Linguaggi Corso M-Z - Laurea in Ingegneria Informatica A.A. 2009-2010
Linguaggi Corso M-Z - Laurea in Ingegneria Informatica A.A. 2009-2010 Alessandro Longheu http://www.diit.unict.it/users/alongheu alessandro.longheu@diit.unict.it Reflection in Java 1 Reflection Riflessione
DettagliReti di Telecomunicazione Lezione 7
Reti di Telecomunicazione Lezione 7 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Il protocollo Programma della lezione file transfer protocol descrizione architetturale descrizione
DettagliPROVA FINALE Ingegneria del software
PROVA FINALE Ingegneria del software Ing. Jody Marca jody.marca@polimi.it Laboratorio N 6 Cosa faremo oggi 2 Comunicazione RMI Comunicazione RMI Multi-Thread Remote Method Invocation 3 L obiettivo è di
Dettagli13 - Gestione della Memoria nella Programmazione Orientata agli Oggetti
13 - Gestione della Memoria nella Programmazione Orientata agli Oggetti Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://www.di.unipi.it/
DettagliOrganizzazione della lezione. Lezione 17 Remote Method Invocation - 5. Remote. Le classi ed interfacce di RMI. Persistenza. Oggetti attivabili
Organizzazione della lezione Lezione 17 Remote Method Invocation - 5 Vittorio Scarano Corso di Programmazione Distribuita (2003-2004) Laurea di I livello in Informatica Università degli Studi di Salerno
DettagliOrganizzazione della lezione. Lezione 15 Remote Method Invocation - 3. Lo schema del Factory Design Pattern - 1. Factory design pattern
Organizzazione della lezione Lezione 15 Remote Method Invocation - 3 Vittorio Scarano Corso di Programmazione Distribuita (2003-2004) Laurea di I livello in Informatica Università degli Studi di Salerno
DettagliLe variabili. Olga Scotti
Le variabili Olga Scotti Cos è una variabile Le variabili, in un linguaggio di programmazione, sono dei contenitori. Possono essere riempiti con un valore che poi può essere riletto oppure sostituito.
DettagliRealizzazione di una classe con un associazione
Realizzazione di una classe con un associazione Nel realizzare una classe che è coinvolta in un associazione, ci dobbiamo chiedere se la classe ha responsabilità sull associazione. Diciamo che una classe
DettagliSAPIENZA Università di Roma Facoltà di Ingegneria dell Informazione, Informatica e Statistica
SAPIENZA Università di Roma Facoltà di Ingegneria dell Informazione, Informatica e Statistica Esercitazioni di PROGETTAZIONE DEL SOFTWARE (Corsi di Laurea in Ingegneria Informatica ed Automatica ed Ingegneria
DettagliLABORATORIO DI INFORMATICA 1 2014-2015. - parte 6 -
LABORATORIO DI INFORMATICA 1 2014-2015 - parte 6 - Lettura da File Obiettivo: leggere un file Per prima cosa dobbiamo creare un oggetto che rappresenti il file che vogliamo utilizzare (inserendo anche
DettagliOperazioni di input/output. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Via Leopardi 132 Sesto San Giovanni
Operazioni di input/output Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Via Leopardi 132 Sesto San Giovanni Input /Output introduzione Per ottenere delle informazioni un programma apre un flusso (Stream)
DettagliJNDI. Massimo Merro Programmazione di Rete 214 / 229
JNDI Abbiamo già visto come i registri RMI espletino un servizio di Naming attraverso cui vengono associati nomi simbolici a referenze a server remoti. Esistono comunque altri servizi di naming: COS (Common
DettagliINTERNET e RETI di CALCOLATORI A.A. 2011/2012 Capitolo 4 DHCP Dynamic Host Configuration Protocol Fausto Marcantoni fausto.marcantoni@unicam.
Laurea in INFORMATICA INTERNET e RETI di CALCOLATORI A.A. 2011/2012 Capitolo 4 Dynamic Host Configuration Protocol fausto.marcantoni@unicam.it Prima di iniziare... Gli indirizzi IP privati possono essere
DettagliTest di unità con JUnit4
Test di unità con JUnit4 Richiamo sul test di unità Il test d unità è una metodologia che permette di verificare il corretto funzionamento di singole unità di codice in determinate condizioni. Nel caso
DettagliEsercizi della lezione 5 di Java
Esercizi della lezione 5 di Java Esercizio 5 Create il tipo di dato Counter dell Esercizio 1 come sottoclasse del tipo di dato SimpleCounter. Esercizio 1 Create un tipo di dato Counter che abbia: un valore
Dettagli