distribuzionecarburanti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "distribuzionecarburanti"

Transcript

1 mensile della distribuzionecarburanti [n. 1 gennaio/febbraio 2010] >> Speciale I profili processuali tra gestore area di servizio e concessionario >> Ambiente Depurazione: troppo spazio per i furbi >> Intervista A tutta formazione >> Mercato I tempi cambiano Poste Italiane Spa - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1 - DCB Milano - 2,50

2

3

4 n. 1 febbraio 2010 Sommariodistribuzionecarburanti 5EDITORIALE Partire con il piede giusto ldi Martino Landi l 7FOCUS Un anno impegnativo ldi Gaetano Pergamo l 8IN FAIB La dinamica dei prezzi al consumo 12 NEWS Oilnonoil 2010 Troppo spazio per i furbi l 16AMBIENTE di Alberta Baesso l 22 QUATTRO CHIACCHIERE La parola ai gestori l di Diego Tamone l Incopertina Poste Italiane Spa - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1 - DCB Milano - 2,50 mensile della distribuzionecarburanti [n. 1 gennaio/febbraio 2010] >> Speciale I profili processuali tra gestore area di servizio e concessionario >> Ambiente Depurazione: troppo spazio per i furbi >> Intervista A tutta formazione >> Mercato I tempi cambiano Distribuita da Laserwash(TM) Italia, PDQ Manufacturing continua a proporre in Italia portali ad alta pressione e ibridi con contenuti davvero esclusivi. L ultima nata è questa nuova Laserwash(TM), giunta ormai alla sesta generazione che porta in dote tantissime novità, tutte rivolte ad un impiego realmente in self-service, a eliminare gli interventi manutentivi e a velocizzare i cicli di lavaggio, conservando inalterata l apprezzata qualità. Laserwash Italia Corso Massimo d Azeglio Torino Tel info@laserwash.it I tempi cambiano la cura della redazione l 25MERCATO 26 CORSI A tutta formazione l di Alberta Baesso l 30PANORAMA Speciale depurazione SIAMO CERTIFICATI DA ANNI A garanzia della serietà del nostro lavoro, di Reed Business Information e nel rispetto di coloro che leggono e sfogliano queste pagine, le nostre riviste da anni vengono certificate CSST (Certificazione stampa specializzata e tecnica). Si tratta di un marchio di qualità che, attraverso controlli rigorosi sulla tiratura e sulla diffusione delle testate, è in grado di assicurare l impegno e la trasparenza che l editore prende con i propri lettori e inserzionisti. 2 Febbraio 2010 Distribuzione Carburanti

5

6

7 Partire con il piede giusto di Martino Landi, presidente nazionale Faib Con un inizio assai vivace il 2010 promette di essere un anno molto impegnativo. Ci ha pensato il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Saglia a complicare un agenda di settore già complessa di per sé. Parliamo ovviamente del famoso subemendamento all emendamento Casoli alla comunitaria 2009, che mettendo insieme proposte diverse delinea una volontà confusa e contraddittoria d intervento legislativo. Il risultato è una macedonia normativa assolutamente indigesta. Il Sottosegretario, o chi per lui, conoscendo poco il settore, mette insieme pezzi diversi, argomenti alternativi tra loro, senza né capo né coda.la proposta è palesemente contraddittoria muovendosi tra, volontà di intervento statale e di regolazione, ipotesi di prezzi controllati e, dunque, con pretese di razionalizzazione e politiche centralistiche e liberalizzazione, ossia libertà alle componenti del mercato di esprimersi liberamente per perseguire le migliori pratiche europee. Contraddizioni a parte, la proposta avanzata dal sottosegretario è anche anticostituzionale per la evidente invasione di competenze legislative costituzionali rimesse all esclusiva potestà regionale. La proposta di subemendamento all emendamento Casoli aggiunge confusione a confusione arrivando ad invadere l autonomia negoziale delle parti contrattuali con la predefinizione di schemi di contratto tipo e meccanismi di controllo e regolazione dei prezzi. Inutile dire che la strampalata proposta ha raccolto solo una pioggia di reazioni contrarie. Dal fronte istituzionale a quello delle Associazioni della filiera petrolifera. Bisognerebbe avere le capacità di dire che il famoso stacco Italia non esiste, che esso è un dato giornalistico eterogeneo, senza riferimenti statistici certi! Che il prezzo self in Italia è Lo strumento per fare chiarezza già c è, la convocazione del tavolo del protocollo d intesa del giugno 2008, che permise la piena liberalizzazione della distribuzione carburanti in Italia anche più conveniente che altrove! Che vi sono oggi modalità di rifornimento, per fasce orarie, più vantaggiose che in altre parti d Europa! Che il servizio e l efficienza della rete italiana è di primissimo ordine e senza confronti nel vecchio continente! Che il nostro modello di insediamento lo stanno studiando in Francia e in altri paesi continentali con vaste aree prive di servizi! Che si sta cercando di costruire un modello all avanguardia nella tutela ambientale e nella lotta alle emissioni di CO 2! Che la numerosità della rete è figlia dell indecisionismo della politica e della mancanza di strumenti di sostegno all innovazione! A questo punto occorre fare chiarezza, ma non possiamo non notare l estrema labilità della politica attuale. Lo strumento per fare chiarezza già c è: la convocazione del tavolo del protocollo d intesa del giugno 2008, allargato alle compagnie, che permise la piena liberalizzazione della distribuzione carburanti in Italia. Appena un anno e mezzo fa. In quel documento vi è il necessario per affrontare una discussione finalizzata al rilancio del settore, alla valorizzazione della rete e dei gestori. Neanche è possibile che questo settore, unico in Italia e in Europa, debba essere riformato, da cima a fondo, una volta all anno. Così si distrugge ricchezza, si eliminano le certezze del diritto, si cade nell anarchia delle regole si annullano le politiche di investimento. Gli unici ad avvantaggiarsene sarebbero le insegne della GDO, mentre appare assolutamente improbabile il vantaggio per i consumatori che si vedrebbero dimezzati i servizi e abbandonate vaste aree di territorio, senza reali benefici nel medio lungo termine, come testimoniato dagli altri settori commerciali dove la GDO detiene ormai il 75% delle quote di mercato. Distribuzione Carburanti Febbraio

8

9 Un anno impegnativo di Gaetano Pergamo, direttore Faib L anno che si apre presenta notevoli incognite sul fronte delle politiche istituzionali e delle relazioni industriali. Sul primo fronte pesa la grave caduta di stile, e di metodo, del Governo che ha formalizzato un atto di delega- respinto per inammissibilità dal Parlamentoirricevibile. Con il Governo rimangono aperti diversi fronti riconducibili a quel protocollo d intesa che permise la liberalizzazione- completa- del settore con la legge 133/98. Ora l esecutivo dovrà ricucire lo strappo istituzionale operato con la presentazione di quell atto parlamentare che ha messo a subbuglio il settore. Va in questa direzione la convocazione del tavolo permanente del mercato petrolifero. Le associazioni dei gestori debbono poi vigilare sulla corretta applicazione della legge 133/98 di liberalizzazione della rete vendita e di normazione regionale secondo le linee guida fondate sulla modernizzazione, sulla previsione di meccanismi di premialità per l associazionismo tra gestori, sulla presenza obbligatoria di colonnine di prodotto eco-compatibili (Gpl/metano) sulle nuove stazioni, sul rispetto ambientale e sul risparmio energetico. Rimane aperto il fronte operativo tendente all attenuazione del divario rete-extrarete, all allargamento dell area negoziale e alla previsione di un aggiornamento, parziale, del vincolo di esclusiva, temi sui quali sono in corso studi di iniziativa legislativa. Oltre agli approfondimenti del diritto di prelazione che stiamo Le associazioni dei gestori debbono vigilare sulla corretta applicazione della legge 133/98 di liberalizzazione della rete vendita e di normazione regionale secondo le linee guida fondate sulla modernizzazione della rete inserendo dentro i contratti con le compagnie. Faib, all interno del mondo associativo, sta segnando una presenza finalizzata al rafforzamento dell area negoziale, dell autonomia contrattuale. Sul fronte delle relazioni industriali occorre ricucire lo strappo tra le associazioni di categoria dei gestori che si operò sulla complicata e lunga vertenza ENI. Da quel momento, che segnò una delle fasi più critiche nelle relazioni associative, le tre associazioni hanno avuto modo di ritrovarsi a più riprese intorno a diverse questioni; da ultimo sulla delicata questione che ha portato al rinnovo del bonus fiscale per i gestori per il 2009 e il È stato un risultato importante conseguito grazie all unità della categoria e delle sue espressioni associative. Occorre partire da questo dato per completare il ciclo di Accordi interprofessionali con le diverse compagnie per giungere a concludere l ultimo Accordo ancora mancante: con quella Shell con la quale sono aperte diverse questioni fondamentali per il futuro della rete. Una vertenza aperta da tempo, con un supplemento ministeriale ancora in sospeso, dove si giocano diverse partite. C è una questione aperta con i retisti e con Assopetroli e con quelle compagnie più giovani del mercato italiano a cui occorre far presente i vincoli legislativi, obbligatori per definizione, per tutti gli operatori della rete. Allargare l area delle tutele e dei diritti è compito arduo che richiede l impegno di tutti. Distribuzione Carburanti Febbraio

10 Costo benzina È possibile ridurre il prezzo della benzina alla pompa anche di 10 centesimi al litro, è quanto affermato dalla Faib nel corso dell audizione al Senato davanti alla Commissione straordinaria prezzi «Per fare questo occorre superare il doppio canale rete- extrarete- ha affermato la Faib. Il superamento del doppio canale, pur in un contesto di riequilibrio delle dinamiche imprenditoriali del settore, produrrebbe un beneficio per i cittadini mediamente di 5-10 centesimi pro litro con effetti benefici per le famiglie e le imprese.» L esistenza del doppio canale è giustificata dal fatto che le compagnie, proprietarie degli impianti, debbono ammortizzare gli investimenti sostenuti per l apertura dei punti vendita. Questo ammortamento avviene in un arco di 4-5 anni. Pertanto, dopo tale arco di tempo, il doppio canale opera senza appesantimenti finanziari e in regime di piena remunerazione dei capitali investiti. Se ne può dedurre che sugli impianti di proprietà delle compagnie, 60% della rete, 15 mila impianti con oltre 6-10 anni di servizio, oltre l 80%, circa 12 mila impianti. La motivazione principale alla base della pratica del doppio canale non è più suffragata da motivazioni di ordine economico quanto meramente di margine di profitto «Si tratta in concreto - ha concluso Faib - di prevedere un meccanismo virtuoso che a determinate condizioni- ammortamento dei capitali investiti- orienti le compagnie petrolifere a cedere il prodotto sulla propria rete alle migliori condizioni di mercato». La dinamica dei prezzi al consumo Si è svolta lo scorso 2 dicembre, al Senato, l indagine conoscitiva sulle determinanti della dinamica del sistema dei prezzi e delle tariffe, sull attività dei pubblici poteri e sulle ricadute sui cittadini consumatori, in materia di distribuzione carburanti e prezzi dei prodotti petroliferi. L audizione ha visto impegnate le tre Associazioni dei gestori Faib, Fegica e Figisc dinanzi alla Commissione straordinaria del Senato per la verifica dell andamento generale dei prezzi al consumo e per il controllo della trasparenza dei mercati, nell ambito dell indagine conoscitiva sulle determinanti della dinamica del sistema dei prezzi e delle tariffe. Le associazioni hanno fotografato il settore rimarcando la correttezza della categoria dei gestori. La Befana del gestore A nche quest anno la Faib del Trentino non ha rinunciato a chiudere le festività del Natale dedicando un piccolo momento di gioia e sollievo ai bambini ammalati. È la diciottesima edizione della Befana del Gestore, l iniziativa promossa dai benzinai Confesercenti, che questa volta si arricchirà anche del contributo dei clienti dei gestori Faib. Nel giorno dell Epifania i bambini ammalati, ma non solo, hanno ricevuto un pacchetto dono accompagnato da tanti sorrisi. Quest anno, per la seconda volta, l iniziativa si è svolta in collaborazione con il club Amici delle Mitica 600. L intento, come sempre, è stato quello di portare un grande messaggio di speranza a chi soffre. Un piccolo gesto, ripagato tutti gli anni dalla felicità che traspare dai volti dei bambini che ricevono questi regali. 8 Febbraio 2010 Distribuzione Carburanti

11 Profili processuali del rapporto tra gestore e concessionario Il rapporto tra concessionario e gestore, come è noto, è regolato dagli accordi intersindacali tra associazioni di categoria e dal D.Lgs. 32 del 1998, vediamo la configurazione generale nel dettaglio Tanto le fonti di contrattazione collettiva, tanto la legge prevedono quale forma contrattuale l affidamento in uso gratuito degli impianti (cessione gratuita dell uso di tutte le attrezzature fisse e mobili finalizzate alla distribuzione di carburanti per uso di autotrazione, secondo il dettato dell art. 1 comma 6 D.Lgs. 32/98), il che, considerata la contestuale stipula di un contratto di fornitura o di somministrazione dei carburanti dal concessionario al gestore (art.1, comma 6 -bis D.Lgs. 32/98, aggiunto dal D.L. 383/99) dà luogo ad un contratto misto, che è possibile scindere in due diverse parti. Quella relativa alla concessione degli impianti, essendo in tutto e per tutto simile al comodato, sarà soggetta in buona parte alla disciplina prevista per quest ultimo tipo di contratto e correlativamente, per estensione, ad alcune norme, specie di natura processuale, volte a disciplinare i rapporti locatizi. Sempre alla disciplina delle locazioni è ispirata la previsione della durata minima di sei anni dei contratti in questione, che il D.Lgs. 32/98 ha sostituito a quella di nove anni originariamente prevista dal D.P.R. 1269/1971. In aggiunta alla durata minima in oggetto, i contratti possono prevedere dei patti di prova, della durata di sei mesi, che andranno a sommarsi alla durata medesima. Tale possibilità, mutuata da alcune categorie proprie dei rapporti di lavoro, è stata espressamente prevista dall accordo interprofessionale del 29 luglio 1997, dopo che, sotto il regime della L. 1034/1970 e del D.P.R. di attuazione n. 1269/1971, se ne era discussa la legittimità, e si era reso necessario l intervento della Cassazione (sent. n del ) per escluderne la nullità, purchè fossero stipulati per iscritto. La previsione del patto di prova (sostanzialmente consistente in un periodo, di durata, come detto, semestrale, durante il quale concessionario e gestore sono liberi di recedere dal contratto stipulato) corrisponde alla necessità di poter valutare la convenienza dell instaurando rapporto, e di poter compiere reciproche valutazioni di opportunità sulla prosecuzione dello stesso per il periodo normativamente e contrattualmente previsto. A tale riguardo, sono necessarie alcune brevi precisazioni. In primo luogo, la legge prevede espressamente che i sei mesi di prova si sommino alla durata minima sessennale del contratto, e non vadano a costituirne una parte. La previsione del periodo di recesso libero, dunque, non potrà costituire un espediente per ridurre la durata minima dei contratti tra concessionari e gestori sancita dalla legge.in secondo luogo, e quale conseguenza della predetta considerazione, occorre osservare che il primo contratto, qualora la durata del rapporto prescelta sia quella minima dei sei anni, avrà durata di sei anni e sei mesi, con la conseguenza che il termine per il concessionario che volesse comunicare al gestore il diniego di rinnovo (da effettuarsi nei primi sei mesi dell ultimo anno contrattuale, come testualmente previsto dall art. 2 dell accordo del 1997) dovrà calcolarsi tenendo conto che i sei mesi di prova fanno parte integrante dell intera durata del rapporto, e che quindi l ultimo semestre utile per comunicare il diniego di rinnovo sarà quello che inizia al compimento di cinque anni e sei mesi da quando il contratto fu stipulato. In conclusione L accennata assimibilità del contratto di concessione degli impianti al comodato e alla locazione rende applicabile alle controversie da questo derivanti (quali quelle relative al rilascio dell impianto alla scadenza del contratto) il rito delle locazioni, disciplinato dall art bis del codice di procedura civile, che a sua volta richiama la disciplina del rito del lavoro. Va segnalato, peraltro, che all applicabilità del rito del lavoro alle controversie tra concessionario e gestore potrebbe valersi anche attraverso una via più diretta, ossia qualificando il rapporto tra essi intercorrente come rapporto di lavoro parasubordinato ex art. 409 n. 3 del codice di procedura civile. Sul punto, la giurisprudenza ha affermato che il gestore dell impianto di benzina è lavoratore parasubordinato se svolge la sua attività avvalendosi in forma prevalente del proprio lavoro, senza quindi un articolata struttura imprenditoriale (cfr. Cass. Civ , n ); è chiaro che se si utilizza tale criterio distintivo, la disciplina processuale applicabile alle controversie in esame potrà desumersi, caso per caso, dalla forma d esercizio dell impresa che il gestore sceglie per svolgere la propria attività (ditta individuale, società di persone, società di capitali, ecc.). Distribuzione Carburanti Febbraio

12 Mille polemiche Riportiamo per i nostri lettori il testo del sub-emendamento respinto alla Comunitaria. Separazione della rete vendita; prezzi settimanali; contratti-tipizati ; superamento del vincolo di esclusiva. Attuazione della direttiva 2009/119/CE 1)All attuazione della direttiva 2009/119/CE del Consiglio del 14 settembre 2009, che stabilisce l obbligo per gli Stati membri di mantenere un livello minimo di scorte di petrolio greggio e/o di prodotti petroliferi, si provvede con uno o più decreti legislativi, informati ai seguenti principi e criteri direttivi, stabiliti anche al fine di inquadrare gli adempimenti della direttiva in una organica disciplina del settore petrolifero. Criteri direttivi a) mantenere un livello elevato di sicurezza nell approvvigionamento di petrolio mediante un meccanismo affidabile e trasparente che assicuri la disponibilità e l accessibilità fisica delle scorte petrolifere di sicurezza e specifiche; b) prevedere una metodologia di calcolo relativa agli obblighi di stoccaggio e di valutazione delle scorte di sicurezza comunitarie che soddisfi contemporaneamente il sistema comunitario e quello vigente in ambito Agenzia. Internazionale per l energia (AIE); c) prevedere la creazione di un Organismo centrale di stoccaggio, sottoposto alla vigilanza e al controllo del Ministero dello sviluppo economico, senza scopo di lucro e con la partecipazione obbligatoria dei soggetti che abbiano importato e/o immesso in consumo petrolio e/o prodotti petroliferi in Italia; d) prevedere che lo stesso Organismo centrale di stoccaggio si faccia carico, in maniera graduale e progressiva, della detenzione e del trasporto delle scorte specifiche in prodotti e sia responsabile dell inventario e delle statistiche sulle scorte di sicurezza, specifiche e commerciali; e) prevedere che lo stesso Organismo centrale di stoccaggio possa organizzare e prestare un servizio di stoccaggio e di trasporto di scorte di sicurezza e commerciali a favore dei venditori a clienti finali di prodotti petroliferi non integrati verticalmente nella filiera del petrolio; f) garantire la possibilità di reagire con rapidità in caso di difficoltà dell approvvigionamento di petrolio greggio o di prodotti petroliferi e assicurare un servizio funzionale allo sviluppo della concorrenza nel settore del commercio e della vendita di prodotti petroliferi; g) istituzione di un mercato organizzato all ingrosso dei carburanti per autotrazione, secondo principi di neutralità, trasparenza e concorrenza, con partecipazione non obbligatoria di operatori grossisti e di gestori in cui vengono negoziati i diversi prodotti del settore la cui durata contrattuale non sia inferiore alla settimana ed in cui vigono diritti ed obblighi di partecipazione degli operatori e dei gestori fissati dall Autorità per l energia elettrica e il gas sulla 10 Febbraio 2010 Distribuzione Carburanti

13 base di indirizzi del Ministro dello sviluppo economico; h) istituzione di mercati organizzati per i servizi di stoccaggio e trasporto di carburanti per autotrazione a partecipazione non obbligatoria di operatori grossisti e di gestori in cui vigono diritti e obblighi di partecipazione degli operatori e dei gestori fissati dall Autorità per l energia elettrica e il gas sulla base di indirizzi del Ministro dello sviluppo economico; i) individuazione di uno o più soggetti per la gestione dei mercati organizzati di cui alle precedenti lettere g) ed h), la cui disciplina è approvata con decreto di natura non regolamentare dai Ministro dello sviluppo economico, sentita l Autorità per l energia elettrica e il gas; l) razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti per autotrazione, perseguendo le migliori pratiche europee in relazione all efficienza media degli impianti di erogazione e favorendo la diffusione delle più moderne modalità di servizio, pur preservando la diversificazione dell offerta dei servizi di erogazione; m) distinzione delle attività di gestione degli impianti di erogazione dei carburanti per autotrazione e di vendita al dettaglio dei carburanti, svolte dai soggetti gestori, dalla proprietà degli impianti stessi, il cui titolare entra in rapporto con il soggetto gestore attraverso un contratto conforme ad un contratto-tipo approvato con decreto del Ministero dello sviluppo economico su proposta dell Autorità per l energia elettrica e il gas, stabilendo le modalità con le quali i rapporti contrattuali esistenti possono essere adeguati al contratto-tipo su richiesta di una delle parti interessate; n) applicazione graduale per fasi della separazione, anche mediante l apposizione di eventuali limiti e divieti all esercizio di attività o di possesso di diritti, di esclusiva delle attività di vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione ai clienti finali, esclusivamente svolte dai gestori, dalle attività all ingrosso, quali quelle svolte da soggetti attivi direttamente o tramite società controllate, controllanti o controllate dalla medesima controllante in almeno uno dei seguenti computi: ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi; raffinazione di petrolio; produzione o commercializzazione a clienti diversi dai clienti finali di benzine, petroli, gasoli per usi vari, oli lubrificanti e residuati, gas di petrolio liquefatto, metano per autotrazione; o) previsione di condizioni contrattuali di vendita al soggetto gestore di carburanti per autotrazione e di servizi di stoccaggio e di trasporto che escludano l imposizione di vincoli unilaterali tesi a limitare la libertà di approvvigionamento del gestore anche da soggetti diversi, anche in deroga a quanto disposto dal decreto legislativo 11 febbraio 1998, n. 32, fatti salvi gli accordi commerciali liberamente sottoscritti dal gestore anche per l utilizzo commerciale del marchio come elemento esclusivo degli impianti di erogazione; p) promozione dell aggregazione tra gestori di impianti di erogazione di carburanti per autotrazione, nelle forme consentite dalla legge, al fine di sviluppare la capacità di acquisto all ingrosso di carburanti per autotrazione e dei servizi di stoccaggio e di trasporto dei medesimi nell ambito dei mercati organizzati e al di fuori di essi; q) previsione della costanza almeno settimanale del profilo dei prezzi praticato dai gestori ai clienti finali per ciascuna tipologia di carburante per autotrazione, della comunicazione dei prezzi settimanali con le modalità definite dall articolo 51 della legge 23 luglio 2009, n.99 e della fornitura al Ministero dello sviluppo economico da parte degli operatori e dei gestori di ogni informazione utile al monitoraggio e al controllo dei mercati; r) estensione del poteri, e delle competenze dell Autorità per l energia elettrica e il gas di cui alla legge 14 novembre 1995, n. 481, ivi inclusi i poteri sanzionatori, in materia di regolazione e controllo delle attività e dei soggetti operanti nel settore dei carburanti per autotrazione, nonché della vigilanza della medesima Autorità sul rispetto delle norme stabilite in attuazione della presente legge, prevedendo un eventuale variazione di denominazione ed uno specifico ampliamento di organico, nel limite massimo di cinquanta unità, i cui oneri ricadono sui soggetti operanti nel settore dei carburanti per autotrazione, senza, alcun onere per il bilancio dello Stato. 2) I decreti di cui al comma 1 sono adottati sulla proposta del Ministro dello sviluppo economico, sentita la conferenza unificata di cui all articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni. Sono fatte salve le competenze delle Regioni, delle Province autonome e degli enti locali, anche ai fini di garantire il servizio universale sul proprio territorio quanto ad essenzialità degli impianti di erogazione di carburanti per autotrazione, nel rispetto del principio di responsabilità nell ambito delle proprie competenze territoriali. Distribuzione Carburanti Febbraio

14 Nuova sede Buon compleanno Car Wash Shop & Service al decimo anno di attività si è regala una nuova sede. Parcheggio interno e adiacente alla tangenziale di Torino comodissimo per tutti i clienti che vogliono conoscere la nuova realtà dell azienda e che desiderano conoscerne le novità. La dislocazione dei materiali nei nuovi e ampi spazi consente un notevole salto di qualità a livello logistico, nel contempo la suddivisione e l accoglienza interna rende decisamente più gradevole la trattativa e gli incontri con clienti e fornitori. La società torinese sta divenendo con queste trasformazioni un punto di riferimento per diversi produttori che hanno interesse a ottenere un corner espositivo decisamente strategico. Da questo è nata la collaborazione con aziende leader e sono stati instaurati accordi importanti dal punto di vista commerciale e assistenziale. Predisposta un area a disposizione della clientela dove i macchinari possono essere testati ed esaminate le proposte di qualità. Carburanti Richiesta auto bi-fuel Gli automobilisti italiani sono sempre più orientati ad acquistare automobili bi-fuel, alimentate cioè a benzina e a gas (metano o Gpl). Dai dati Unrae diffusi ieri emerge che a novembre le immatricolazioni di vetture «ecologiche», funzionanti a Gpl e metano, superano la quota di mercato delle immatricolazioni a benzina. Particolarmente soddisfatto è Claudio Carnevale, amministratore delegato del gruppo Landi Renzo (azienda leader a livello mondiale nella produzione di impianti Gpl e metano, partner tecnologico delle maggiori case auto, quali Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Volkswagen, Renault, Dacia, Opel, Nissan, Mini e altri ancora) visto che «il mese appena trascorso ha registrato, per la prima Kärcher GmbH & Co. KG ha acquisito completamente la società italiana Uniflex. Kärcher aveva già un accordo di joint venture con il noto produttore di sistemi d irrigazione per giardino, al fine di rafforzare il proprio settore Garden. «In questi due anni abbiamo introdotto volta, uno storico sorpasso: i veicoli ecologici alimentate a Gpl e metano hanno superato, con il 30,27% di quota di mercato, le immatricolazioni di auto a benzina, che si sono fermate al 30,07%». Quanto accaduto in novembre è la conferma di una progressiva crescita dell alimentazione Gpl e metano, che si è affermata sin dai primi mesi del Negli ultimi undici mesi, infatti, le auto con alimentazione alternativa sono arrivate a rappresentare il 21% delle nuove immatricolazioni: un incremento più che evidente rispetto al 6,9% di quota di mercato nel «L anno scorso - ricorda ancora Carnevale - un italiano su quindici sceglieva un auto bifuel, oggi il rapporto è di uno su cinque». L incidenza di questo trend «ecologico» ha un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni di CO 2 sulle nuove immatricolazioni che, come ha dichiarato il presidente di Anfia, Eugenio Razelli, «nel periodo gennaio-ottobre 2009 sono passate da 145 a 137,2 g/km». Considerando le auto trasformate a Gpl e metano in aftermarket nel 2009, si può affermare che, rispetto al 2008, circolano in Italia oltre 560mila auto in più alimentate a Gpl o metano. Acquisizioni Kärcher rafforza il settore garden gradualmente Uniflex nei nostri processi. Attraverso la completa acquisizione nel Gruppo Kärcher ora ci sono premesse molto buone per operare con successo e a lungo termine nel mercato dell irrigazione» queste le affermazioni di Hartmut Jenner, presidente del management Kärcher. Il portfolio prodotti di Uniflex, che include tubi da giardino, carrelli avvolgitubo, irroratori, lance e idropistole, oltre ad una vasta gamma di elementi di raccorderia, rappresenta un complemento perfetto alla gamma di pompe da giardino di Kärcher. 12 Febbraio 2010 Distribuzione Carburanti

15

16 Traffico Trasporto merci in crescita L aspettativa di crescita a lungo termine del trasporto merci in Europa è del 63% fino al Fra le diverse modalità disponibili il trasporto via aereo è quello che presenta le maggiori prospettive di crescita ed anche quello che è cresciuto di più in Europa negli ultimi anni (+55% dal 1995 al 2007). Nell ambito del trasporto merci l intermodalità dei mezzi utilizzati ha assunto una rilevanza centrale all interno delle politiche europee volte a ridurre la congestione del traffico sulle strade e l impatto ambientale derivante. A questo proposito è da sottolineare che gli aeroporti sono un ottimo esempio di trasporto integrato e della complessità che questo implica, dal momento che sono caratterizzati da molteplici modalità di accesso (stradale, autostradale, ferroviario e da metropolitana), da un grande volume di merci e passeggeri in transito (movimentati da molti tipi diversi di veicoli su gomma), e inoltre dalla presenza di strutture doganali e di depositi d immagazzinamento. Rifinanziamenti Proroga incentivi La 34a edizione del Motor Show di Bologna ha chiuso con l annuncio del ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola, il quale da Bruxelles, durante il consiglio dei ministri dell energia, ha dichiarato: A gennaio, la proroga degli incentivi per auto ed elettrodomestici. Una notizia attesa da automobilisti e operatori economici, compresi quelli del settore del gas per auto, presenti al Motor Show nell area Ecocity, dedicata ai carburanti alternativi. Secondo le associazioni di categoria, Consorzio Ecogas e Assogasliquidi/Federchimica, è infatti urgente il rifinanziamenti degli incentivi per l acquisto e la conversione di auto a Gpl e Proposte Riforma della rete All incontro avvenuto lo scorso gennaio al Ministero dello Sviluppo Economico l Unione Petrolifera ha illustrato le sue proposte per una seria e concreta riforma della rete di distribuzione carburanti che permetta nell ambito di un biennio una riduzione dei costi del sistema distributivo puntando su una sua maggiore efficienza. Si tratta tuttavia di misure che richiederanno l impegno di tutti gli operatori della filiera ed ingenti investimenti a livello di sistema Paese, dati anche gli ammortizzatori sociali e le iniziative a tutela ambientale previste. Le linee guida individuate lungo le quali dovrebbe articolarsi la riforma per potere incidere sui costi complessivi del sistema e ridurre lo stacco strutturale con l Europa sono: riduzione del numero di punti vendita ( impianti) ai fini dell aumento dell erogato medio attraverso idonei strumenti normativi cogenti e meccanismi di compensazione, sviluppo della selfizzazione attraverso norme di legge che facilitino lo sviluppo di tali modalità superando i vincoli locali. La liberalizzazione di orari e turni, l integrazione di nuovi modelli di rapporti contrattuali metano: i primi terminano il 31 dicembre (con possibilità di immatricolazione entro marzo 2010), mentre quelli per la trasformazione in aftermarket proseguono fino a esaurimento fondi, che comunque saranno sufficienti solo fino alle prime settimane del nuovo anno. Auspichiamo che la conferma arrivi al più presto hanno dichiarato Alessandro Tramontano, direttore Consorzio Ecogas e Rita Caroselli, direttore Assogasliquidi in quanto, in caso contrario, la prospettiva è quella del blocco del mercato, sia per l acquisto di auto nuove a Gpl e metano, sia per la trasformazione di autoveicoli già immatricolati. E proprio al Motor Show si sono date appuntamento diverse centinaia di officine di installazione di impianti a Gpl e metano, per fare il punto sul mercato e le prospettive future: unanime la richiesta di nuovi finanziamenti per gli Incentivi MSE. Di competenza del ministero dello sviluppo economico, dal 98 promuovono la conversione a Gpl e metano. Attualmente i contributi sono destinati a tutti i tipi di autoveicoli, a prescindere dalla categoria ambientale di appartenenza. Gli importi: 500 euro per il Gpl e 650 per il metano. tra compagnie e gestori e la liberalizzazione della rivendita di generi di monopolio come tabacchi, giornali, farmaci di prima necessità. L Unione Petrolifera ha ribadito come ormai sia improcrastinabile una revisione del sistema distributivo che permetta alle aziende di affrontare anche la grave crisi della raffinazione a livello europeo ed internazionale che ha già portato alla fermata di alcuni impianti. 14 Febbraio 2010 Distribuzione Carburanti

17 Metano - Gpl Cresce il numero dei distributori multicarburante Nel 2009 le immatricolazioni di autovetture a gas (metano e Gpl) sono state 22 su 100 con una fortissima crescita rispetto al 2008, quando erano state soltanto 7 su 100. A fare le spese di questa richiesta di alimentazione a gas sono state le immatricolazioni di vetture a benzina, scese da 42 a 36 su 100, e quelle di vetture a gasolio, scese da 50 a 42 su 100. I dati citati in precedenza testimoniano una forte avanzata dell alimentazione a gas, dovuta soprattutto agli incentivi alla rottamazione e alle auto ecologiche entrati in vigore il 7 febbraio Tali incentivi sono scaduti e il governo ha già manifestato l intenzione di rinnovarli privilegiando ancora una volta le vetture a basso impatto ambientale e tra queste anche quelle a metano e gpl. Secondo l Osservatorio Autopromotec la crescita dell uso del gas per l alimentazione degli autoveicoli in Italia è comunque destinata a continuare anche dopo la scadenza dei probabili incentivi per il La crescita dell alimentazione a gas è destinata ad avere un impatto positivo sull ambiente ma anche ad influenzare in maniera significativa il mondo della distribuzione del carburante. In futuro, i distributori tradizionali che erogano soltanto benzina e gasolio potrebbero infatti essere sostituiti sempre più frequentemente da impianti multicarburante, in grado cioè di fornire oltre a benzina e gasolio anche gpl e metano con l assistenza di addetti ed anche in modalità self service. Affinché tutte le soluzioni tecnologiche già disponibili possano diventare effettivamente operative occorrono aggiornamenti normativi che sono però previsti da una proposta di legge la cui eventuale approvazione muterà radicalmente lo scenario. Appuntamenti Oil&nonoil 2010 La manifestazione modenese, giunta alla quarta edizione, è diventata il punto di riferimento degli imprenditori del settore dei carburanti e dei produttori di servizi e soluzioni per l auto e l automobilista. Cresce la presenza del segmento car care e dei carburanti alternativi. Oc- cupati tre padiglioni e programmati numerosi seminari e workshop. La novità è S&TC - Stoccaggio e Trasporto Carburanti appuntamento che si terrà in contemporanea a Oil&nonoil. È il primo incontro fieristico nazionale specificamente dedicato a attività, tecnologie e sistemi che garantiscono il percorso dei carburanti e dei combustibili dalla raffineria alle cisterne della stazione di servizio, passando attraverso lo stoccaccio nei depositi. Questo appuntamento ha già raccolto importanti adesioni tra le quali quella di Sacim, storica società di Cesena che opera nel settore della costruzione di cisterne per il trasporto di liquidi. È un percorso lento, ma di edizione in edizione, con vecchi e nuovi protagonisti, a Oil&nonoil Modena 9/11 maggio 2010, tra un affare e un workshop, si registrano mutamenti, si raccolgono segnali sulle tendenze. Convinti della validità della manifestazione anche Luxoil, la più grande società petrolifera russa ha confermato la sua partecipazione a questa edizione. Fiere Anteprima a Tokio Autopromotec 2011 in programma a Bologna dal 25 al 29 Maggio 2011 è stata presentata in anteprima a Tokyo il 9 ottobre scorso presso la prestigiosa sede del Miraikan, Museo Nazionale delle Scien- ze e dell Innovazione, in occasione dell esposizione Zig Zag. Tradizione, Innovazione: l Italia che corre al futuro. La manifestazione, organizzata dall ICE e dalle Regioni Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte e Puglia, ha presentato alla business community giapponese le eccellenze tecnologiche della filiera della mobilità sostenibile, della motoristica e della subfornitura italiana. Distribuzione Carburanti Febbraio

18 Depurazione acque: il quadro normativo relativo alla tutela delle risorse idriche ha determinato un contesto del tutto nuovo rispetto al passato. Azioni mirate sono intraprese a salvaguardia e risparmio di una importante risorsa del Pianeta: l acqua di Alberto Baesso Troppo spazio per i furbi 16 Febbraio 2010 Distribuzione Carburanti

19 Oggi, le politiche a tutela della risorsa idrica, con la nuova disciplina nazionale e comunitaria, si devono porre come obiettivo, non più solo quello di garantire il controllo puntuale allo scarico di parametri per lo più chimico fisici - definizione che caratterizzava la legge 319/76 - ma quello di garantire la capacità autodepurativa naturale dell acqua, anche e soprattutto attraverso la tutela integrata dei corpi idrici sia in termini di quantità e qualità dei reflui immessi nell ecosistema dalle attività svolte dall uomo a modifica ambientale. Processi base La depurazione attraverso trattamenti biologici sfrutta tecnologie basate essenzialmente su fenomeni naturali fatti svolgere in ambienti creati artificialmente, in modo che i parametri che regolano tali processi (portate, volumi, temperature, grado di ossigenazione, ecc) possano essere controllati in maniera ottimale. La depurazione biologica è un processo che ha come principali protagonisti comunità di organismi viventi. Sia in ambiente naturale (autodepurazione) che artificiale (impianto di trattamento), l azione di popolazioni microbiche diverse e in cooperazione tra loro porta alla degradazione di sostanze inquinanti presenti nelle acque, attraverso processi di mineralizzazione e di raccolta in un materiale semisolido (fango) che in seguito può essere separato dalle acque per sedimentazione. La comunità di microrganismi, utile al processo di depurazione, è costituita principalmente da batteri e da una variegata microfauna, che in parte sono già presenti nei reflui da trattare, in parte provengono dall ambiente circostante. Lo sviluppo e la crescita di questa comunità biologica è determinato dalla quantità e qualità della sostanza organica contenuta nel refluo da depurare; si forma quindi una catena alimentare all interno di quello che è definibile come ecosistema artificiale. A prescindere dalla necessità dei processi depurativi dal punto di vista dell impatto ambientale, una corretta gestione del ciclo dell acqua prevede l applicazione delle conoscenze tecnologiche esistenti per il conseguimento di obiettivi sia socialmente che economicamente utili, quali la tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei. Il riutilizzo delle acque reflue depurate può essere considerato un espediente innovativo ed alternativo nell ambito di un uso più razionale della risorsa idrica. Il vantaggio economico del riutilizzo risiede nel fornire un approvvigionamento idrico, almeno per alcuni usi per i quali non si richieda acqua di elevata qualità, a costi più bassi, poiché il riciclo delle acque reflue presenta un vantaggio sostanzialmente economico nel medio termine: consente di risparmiare percentualmente sui costi di approvvigionamento per ogni metro cubo prelevato dalla rete idrica. Controllo e tutela La tutela delle acque sta sempre più assumendo un ruolo rilevante nell azione delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato. A fronte di una costante crescita della domanda idrica e delle attività collegate alla sua disponibilità, si è registrato negli ultimi decenni un divario crescente tra qualità attesa e qualità osservata, con preoccupanti conseguenze non solo sul piano economico, ma, soprattutto, sul piano ambientale e igienico-sanitario. La necessità di affrontare con strumenti adeguati un quadro complessivo sempre più preoccupante ha portato il Ministero dell ambiente, nell ambito della delega ricevuta dal Parlamento, ad effettuare un riordino di tutto il sistema di norme esistente, riferendolo ad un impianto innovativo capace di superare le attuali difficoltà e garantire un risanamento generalizzato delle acque. Il lungo e complesso lavoro ha portato alla emanazione prima del D.lgs 152 dell 11 Maggio 1999 (c.d. Decreto sulle acque ), e quindi alla sua integrazione e rivisitazione all interno del più ampio D.Lgs. 152/2006 (c.d. Testo Unico Ambientale ); il D.lgs. 152/2006 è ad oggi una raccolta organica di norme, già per la gran parte accompagnate da regolamenti tecnici e decreti attuativi regionali, destinata a costituire il riferimento per le future azioni di tutela sia a livello centrale che periferico.gli aspetti maggiormente innovativi delle suddette fonti normative riguardano l introduzione degli obiettivi di qualità, il monitoraggio e la > Il depuratore dell acqua reflua deve essere in grado di abbattere gli inquinanti quali Cod, metalli, idrocarburi totali e tensioattivi totali, fino ai valori parametrici tabellari Distribuzione Carburanti Febbraio

20 ambiente classificazione delle acque, la predisposizione dei piani di tutela. La materia degli scarichi e della tutela delle acque dall inquinamento trova disciplina normativa nella parte terza del nuovo T.U. ambientale (D.Lgs. 152/2006) che regolamenta altresì la difesa del suolo, la lotta alla desertificazione e la gestione delle risorse idriche. Ormai abrogato dall art. 175 del T.U. ambientale il citato vecchio Decreto sulle Acque (D.Lgs. 152/99), costituiva il primo intervento legislativo organico di tutela dell ambiente dall inquinamento delle acque. In realtà, la suddetta previgente normativa è stata in gran parte sostanzialmente riprodotta nelle nuove norme. Scenario globale Nel citato T.U. ambientale, molte norme sono dedicate alla regolamentazione della disciplina degli scarichi e ai relativi controlli. Principio generale fondamentale è quello secondo cui tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati (art. 124) vigendo comunque il divieto degli scarichi sul suolo se non si rispettano alcuni limiti quantitativi e di tipologia di sostanza (art. 103) e di scarico nelle acque sotterranee nonché nel sottosuolo (art. 104), salvo deroghe. Province e Autorità d ambito sono gli enti competenti al rilascio delle autorizzazioni agli scarichi (art. 124, comma 7). Tra questi, ovviamente, rientrano le acque provenienti da impianti di autolavaggio (tunnel auto, tunnel camion, portale, piste self service) in cui si svolge una normale attività operativa e che sono identificate come acque reflue industriali (ARI). Lo scarico di acque reflue derivanti dal lavaggio per autotrazione necessita l ottenimento Non tutti i prodotti possono essere definiti ecologici, come ad esempio i solventi che sono spruzzati a livello dei pneumatici delle autovetture dell autorizzazione per le acque reflue industriali, in quanto esse contengono sabbia, fango, detergenti in quantità variabile, idrocarburi, metalli e altri parametri tipici connessi a quest attività. Le lavorazioni complementari di deceratura e lavaggio motore, se effettuate, saranno anch esse assogettate ad autorizzazione allo scarico per le acque reflue industriali, eventualmente connessa alla precedente in fase di richiesta. Tale tipologia di reflui sopra indicati dovranno subire un trattamento depurativo che consente di rispettare i limiti fissati nell allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. n. 152/06. L Allegato 5 alla parte terza contiene infatti le misure quantitative concentrazione in mg/litro dei parametri che la legge consente di scaricare nel sistema fognario o in corsi d acqua superficiali. L orientamento della vigente legislazione è quello di classificare i reflui degli autolavaggi come industriali poichè paragona- bili a quelli provenienti dagli insediamenti produttivi. Essenziale, poi, per la salvaguardia della qualità della risorsa idrica la necessità che gli agglomerati debbano essere provvisti di reti fognarie (art. 100, 101). Nello scenario dei vantaggi e delle prospettive future che può offrire il riciclo delle acque usate, si collocano pertanto nuove tecnologie che cercano di ottenere processi efficienti a garanzia di un approvvigionamento di acqua depurata a costi contenuti. Autolavaggio e depurazione La situazione del settore depurazione, se parliamo di produttori di impianti, ha visto nel 2009 un calo nella vendita di impianti di depurazione per stazioni di lavaggio auto, calo strettamente legato alla minor richiesta di impianti di lavaggio auto. Per tutti gli altri segmenti della depurazione l andamento non è stato negativo. Purtroppo la realtà delle aree di autolavaggio vede gli investitori puntare prevalentemente il proprio impegno finanziario sull acquisto dell impianto di lavaggio, infatti esso rappresenta il costo principale per un start up, mentre continua ad essere minimizzato l investimento per il depuratore delle acque di scarico, peraltro importante ed obbligatorio. Le situazioni di illegalità, anche involontaria, sono diffuse e, se si decidesse per un controllo puntuale sulla reale capacità depurativa di buona parte degli impianti dislocati sul territorio nazionale, sarebbe alta la percentuale di irregolarità. Condi- 18 Febbraio 2010 Distribuzione Carburanti

21 zione nota a tutti gli operatori del settore dell autolavaggio è che il controllo parametrico delle acque passa attraverso l Arpa, in quanto autorità a ciò deputata; attraverso i campioni raccolti presso il pozzetto fiscale di ispezione i tecnici di laboratorio effettueranno poi l analisi chimica dei reflui. Lo Stato d altro canto eroga pochi investimenti e la scarsità di risorse umane rappresenta un limite ai controlli sugli scarichi che infatti avvengono mediamente pochissime volte nel periodo annuale.può avvenire anche che un impianto di lavaggio possa non ricevere mai alcun controllo annuale. Il problema dell inquinamento coinvolge quindi le municipalità a tutto tondo e il primo operatore assente è spesso lo Stato. Autorizzazioni Nell ambito del meccanismo di autorizzazione allo scarico esiste una discrezionalità da parte dell amministazione che rilascia l autorizzazione, sono richiesti una serie di documenti inerenti gli schemi funzionali dell impianto di lavaggio, il ciclo produttivo e la depurazione. Tutta la documentazione è fornita direttamente dalle aziende produttrici degli impianti di depurazione e riscontrata l idoneità sulla carta, è rilasciata l autorizzazione allo scarico. La vera incongruenza è che non c è nessuna verifica effettiva, chi autorizza non ha competenze di controllo. Rilasciata l autorizzazione il problema esce dalla fase autorizzatoria e passa alla fase di competenza delle autorità di controllo. Uffici diversi che non hanno nessuno scambio di informazione non riescono a raccordare il processo di autorizzazione a quello di controllo. L autorizzazione ha validità di 4 anni e i controlli che l impianto sia mantenuto efficiente o lo sia stato dall inizio, sono fatti a campione e realmente pochi. Ci dovrebbe essere una funzione deputata al controllo sistematico delle acque degli scarichi industriali, anche attraverso operatori terzi certificati a tale scopo, se si volesse realmente migliorare la qualità delle acque, attraverso il presidio dei punti di immissione. Sanzioni amministrative/penali sono previste per chi risulti con scarico fuori dai parametri ma questo purtroppo non è un sistema preventivo e alla lunga serve solamente a ottenere benefici economici per le casse dello Stato e non a salvare il nostro territorio. Investimenti Oltre a sperare nel controllo effettivo della documentazione prodotta e un costante monitoraggio degli scarichi si dovrebbe prevedere un risparmio del cosiddetto petrolio blu e cioè di acqua. Attulmente non esiste l obbligo di legge per il riciclo di acqua per gli impianti di lavaggio auto. Il DL 185 del 2003 è l unico decreto che ancora disciplina il riciclo e il riutilizzo delle acque reflue al di fuori però dello stabilimento che le ha prodotte, ad esempio per l irrigazione o per altri usi (raffreddamento, ecc). Servirebbe un esplicito testo di legge che preveda l obbligo di riciclo delle acque reflue all interno dell impianto per gli stessi usi dai quali provengono i reflui, per iniziare a utilizzare meno risorsa idrica. Buona pratica sarebbe quella di avere tre contatori volumetrici: uno all ingresso dell acqua di rete prelevata, uno al riciclo e uno allo scarico; si stabilirebbe così il quantitativo di acqua riciclata rispetto alla quantità di acqua prelevata inizialmente chiudendo il bilancio idrico complessivo dell autolavaggio, in assenza di circuiti di bypass o elusivi. Ricordiamo che il riciclo delle acque consente anche potenziali risparmi nei detergenti in quanto la presenza di gruppi chimici ancora attivi nelle acque riciclate può aiutare a risparmiare nei dosaggi dei chemicals. Lo scarico di acque reflue, provenienti dal lavaggio per autotrazione, necessità dell ottenimento di autorizzazione da parte dell amministrazione Il depuratore dell acqua reflua deve essere in grado di abbattere gli inquinanti quali Cod, metalli, idrocarburi totali e tensioattivi totali, fino ai valori parametrici tabellari. Per questo motivo i progettisti di impianti di depurazione dovrebbero conoscere in via preliminare le caratteristiche di queste acque risultanti dal lavaggio, strutturando di conseguenza il depuratore in modo che sia funzionalmente idoneo. Le differenze di costo complessivo (investimento e gestione) di un impianto di depurazione fanno molto spesso la differenza nel risultato finale del trattamento dei reflui; nel mercato di oggi l impianto di depurazione biologico aerobico, che va per la maggiore, ha un costo inferiore rispetto a un impianto fisico-chimico, sicuramente più idoneo e funzionalmente in grado di trattare le acque reflue degli autolavaggi in modo ottimale e consentire il loro scarico nei valori tabellari ma con costi gestionali superiori. La scelta imprenditoriale si pone anche in questi casi come alternativa, spesso opportunistica e inconsapevole, tra quelle percepite come meno onerose: impianto costoso od economico? Che rischio di sanzione ho con un investimento impiantistico più basso rispetto all investimento costoso se mi è stato detto che entrambi depurano le acque? Che svantaggi di costo ho dal L esito finale di queste politiche di gestione > delle acque reflue ha un solo e determinante effetto: la crescita del costo per ogni metro cubo trattare le acque in coerenza con la legge prelevato nel corso rispetto ad un improbabile controllo? Distribuzione Carburanti Febbraio

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Deliberazione 16 dicembre 2004 Determinazione del contributo tariffario da erogarsi ai sensi dell

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI MODENA E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER LA PROMOZIONE DELL USO DEI MOTORI A GPL E METANO PER AUTOTRAZIONE

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI MODENA E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER LA PROMOZIONE DELL USO DEI MOTORI A GPL E METANO PER AUTOTRAZIONE PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI MODENA E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER LA PROMOZIONE DELL USO DEI MOTORI A GPL E METANO PER AUTOTRAZIONE 2006 / 2008 - La PROVINCIA DI MODENA, rappresentata da,

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

35(0(662. C:\Documents and Settings\melotti.l\Desktop\SITO WEB PROVINCIA\pedrazzi\incentivi gas metano e GPL\protocollo d intesa.

35(0(662. C:\Documents and Settings\melotti.l\Desktop\SITO WEB PROVINCIA\pedrazzi\incentivi gas metano e GPL\protocollo d intesa. 35272&2//2',17(6$ 75$/$3529,1&,$',02'(1$(/($662&,$=,21,',&$7(*25,$3(5/$35202=,21( '(// 862'(,02725,$*3/(0(7$123(5$87275$=,21( La PROVINCIA DI MODENA, rappresentata da, autorizzato alla firma del presente

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Proposta di Legge 20 dicembre 2013, n. 303 Disposizioni per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale.

Proposta di Legge 20 dicembre 2013, n. 303 Disposizioni per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale. Proposta di Legge 20 dicembre 2013, n. 303 Disposizioni per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale. Art. 1 Oggetto e finalità 1. La Regione, in coerenza con i principi internazionali

Dettagli

LE SOLUZIONI PER L AUTO AZIENDALE

LE SOLUZIONI PER L AUTO AZIENDALE LE SOLUZIONI PER L AUTO AZIENDALE Ermanno Molinari Bologna, martedì 13 novembre 2012 iziativa LE SOLUZIONI PER L AUTO AZIENDALE L ascesa delle auto aziendali coincide con l avvento della motorizzazione

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Prezzi: autorità energia e garante insieme per sorvegliare prezzi gas e elettricità

Prezzi: autorità energia e garante insieme per sorvegliare prezzi gas e elettricità Autorità per l energia elettrica e il gas Ministero dello Sviluppo Economico Garante per la sorveglianza dei prezzi COMUNICATO STAMPA Prezzi: autorità energia e garante insieme per sorvegliare prezzi gas

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE ENTRA NEL SISTEMA RAEE

LA DISTRIBUZIONE ENTRA NEL SISTEMA RAEE 1 LA DISTRIBUZIONE ENTRA NEL SISTEMA RAEE Protocollo di intesa ANCI CDC RAEE e DISTRIBUZIONE Ing. Fabrizio Longoni Milano, 23 novembre 2010 IL VECCHIO SISTEMA RAEE 2 Cittadini Enti Locali Produttori (attraverso

Dettagli

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL

Dettagli

Circolare Informativa n 30/2013. Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro

Circolare Informativa n 30/2013. Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro Circolare Informativa n 30/2013 Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro e-mail: info@cafassoefigli.it - www.cafassoefigli.it Pagina 1 di 5 INDICE Premessa pag.3 1) Collocamento disabili e disciplina

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GERARDINI. Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GERARDINI. Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 7594 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GERARDINI Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici Presentata il 6

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

Ministero delle Attività Produttive

Ministero delle Attività Produttive Ministero delle Attività Produttive Decreto ministeriale 2 luglio 2003 n.183 : Regolamento concernente modifiche al decreto Ministeriale 17 luglio 1998, N 256, recante l attuazione dell articolo 1, comma

Dettagli

Noleggio Semplice. www.noleggiosemplice.it. Noleggio a lungo termine autovetture e veicoli commerciali per imprese e professionisti

Noleggio Semplice. www.noleggiosemplice.it. Noleggio a lungo termine autovetture e veicoli commerciali per imprese e professionisti Noleggio Semplice Noleggio a lungo termine autovetture e veicoli commerciali per imprese e professionisti La gestione della tua auto non è mai stata più semplice La gestione dei veicoli aziendali è diventata

Dettagli

PENSIONI, REGOLAMENTO DI ARMONIZZAZIONE

PENSIONI, REGOLAMENTO DI ARMONIZZAZIONE PENSIONI, REGOLAMENTO DI ARMONIZZAZIONE OGGETTO: Adeguamento, a partire dal 1 gennaio 2013, agli incrementi della speranza di vita dei requisiti per l accesso al pensionamento del personale appartenente

Dettagli

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Criteri, condizioni e modalità cui si conforma la società SNAM S.p.A. per adottare il modello di separazione proprietaria della gestione della rete nazionale

Dettagli

L'impegno delle Imprese per la diffusione del GNL in Italia

L'impegno delle Imprese per la diffusione del GNL in Italia L'impegno delle Imprese per la diffusione del GNL in Italia Francesco Franchi Presidente Assogasliquidi L Europa che cambia La Strategia Energetica Europea L Europa manifesta alcune preoccupazioni: La

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE ALLEGATO SUB A) alla deliberazione di C.C. N. 41 del 20.04.2009

Dettagli

Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro

Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Firenze, 18 febbraio 2014 NUOVI RUOLI NEI PROCEDIMENTI DI PREVENZIONE

Dettagli

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime

Dettagli

ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY

ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY ENERGY + EFFICIENCY 1 2esco.it Il punto di riferimento per le imprese che puntano ad ottimizzare i propri consumi, attraverso il risparmio energetico. 2E Energy Efficiency è nata con lo scopo di assistere

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Il nuovo mercato online per i prodotti biologici italiani. Direttamente dal produttore al consumatore

Il nuovo mercato online per i prodotti biologici italiani. Direttamente dal produttore al consumatore Il nuovo mercato online per i prodotti biologici italiani Direttamente dal produttore al consumatore Perchè il Biologico il 20% degli italiani sceglie alimenti bio Canali di vendita: Un giro d affari al

Dettagli

Convegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali

Convegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali Firenze, 12 aprile 2011 Auditorium Monte dei Paschi di Siena Intervento di Luciano Baggiani, Presidente dell ANEA Pagina

Dettagli

INCENTIVI GPL E METANO: IL VADEMECUM 2008

INCENTIVI GPL E METANO: IL VADEMECUM 2008 Le nuove disposizione del Dl Milleproroghe Comunicato stampa 16 gennaio 2008 INCENTIVI GPL E METANO: IL VADEMECUM 2008 Contributi per la trasformazione estesi a tutti gli autoveicoli Delusi gli operatori,

Dettagli

1) REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO DEL GAS IN AMBITO EUROPEO... 2 2) IL DECRETO LEGISLATIVO N 164/00... 2

1) REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO DEL GAS IN AMBITO EUROPEO... 2 2) IL DECRETO LEGISLATIVO N 164/00... 2 CONTESTO NORMATIVO 1) REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO DEL GAS IN AMBITO EUROPEO... 2 2) IL DECRETO LEGISLATIVO N 164/00... 2 3) DELIBERE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS RILEVANTI AI FINI DELLA

Dettagli

PROCEDURA --------------------------------------

PROCEDURA -------------------------------------- PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità

Dettagli

Modalità di applicazione della disciplina delle accise sull energia elettrica per i Sistemi Efficienti d Utenza

Modalità di applicazione della disciplina delle accise sull energia elettrica per i Sistemi Efficienti d Utenza Sistemi Efficienti d Utenza SEU Aspetti regolatori, fiscali e operativi Seminario organizzato da Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico, Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. e. Modalità

Dettagli

I.C.B.I. Iniziativa Carburanti a Basso Impatto

I.C.B.I. Iniziativa Carburanti a Basso Impatto I.C.B.I. Iniziativa Carburanti a Basso Impatto Metano e Trasporti per il Governo della Mobilità Parma 16 marzo 2010 Franco Ferrari Aggradi Presidente Assopetroli - Assoenergia Fondata nel 1949 Aderente

Dettagli

CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI

CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI La fiducia dei Risparmiatori in un mercato amico dei loro diritti è il primo e fondamentale requisito su cui i Promotori finanziari basano le prospettive di sviluppo

Dettagli

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università);

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università); Protocollo Operativo d Intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Poste Italiane per il servizio di consegna dei libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola secondaria

Dettagli

Seminario su Risparmio energetico ed energie rinnovabili Progetto per innovare la rete distributiva. Modena, 14 maggio 2012. Massimiliano Giannocco

Seminario su Risparmio energetico ed energie rinnovabili Progetto per innovare la rete distributiva. Modena, 14 maggio 2012. Massimiliano Giannocco Seminario su Risparmio energetico ed energie rinnovabili Progetto per innovare la rete distributiva Modena, 14 maggio 2012 Massimiliano Giannocco 1 Il dispotismo della consuetudine si erge a ostacolo del

Dettagli

REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE 10 NOVEMBRE 2009 N. 53

REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE 10 NOVEMBRE 2009 N. 53 REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE 10 NOVEMBRE 2009 N. 53 MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 2 GENNAIO 2007, N. 1 (TESTO UNICO IN MATERIA DI COMMERCIO) E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI (BOLLETTINO UFFICIALE

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

Premessa RISOLUZIONE N. 32/E. Roma, 4 aprile 2012

Premessa RISOLUZIONE N. 32/E. Roma, 4 aprile 2012 RISOLUZIONE N. 32/E Direzione Centrale Normativa Roma, 4 aprile 2012 OGGETTO: Trattamento fiscale della produzione di energia elettrica da parte dell ente pubblico mediante impianti fotovoltaici Scambio

Dettagli

La soluzione di mobilità alternativa.

La soluzione di mobilità alternativa. La soluzione di mobilità alternativa. 2 Qualità, flessibilità, efficienza. DriveCompany è una società di consulenza specializzata nella fornitura di servizi di noleggio a lungo termine di autovetture e

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

Energia e trasporti: il ruolo del metano

Energia e trasporti: il ruolo del metano Metano e trasporti per il governo della mobilità Energia e trasporti: il ruolo del metano di Edgardo Curcio Presidente AIEE Parma, 16 marzo 2010 Centro Congressi Paganini Indice della presentazione 1.

Dettagli

Le attività integrative sugli impianti di distribuzione carburanti

Le attività integrative sugli impianti di distribuzione carburanti Le attività integrative sugli impianti di distribuzione carburanti Ing. Gian Maria Orsolini Fondata nel 1949 Aderente a Confcommercio Socio fondatore dell UPEI, organismo che raggruppa le associazioni

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI

Dettagli

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza Rev. 03 del 27 maggio 2008 La BASILE PETROLI S.p.A., nell ambito delle proprie attività di stoccaggio e commercializzazione di

Dettagli

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche

Dettagli

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE

COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE DELIBERAZIONE 21 marzo 2007 Direttive recanti chiarimenti operativi circa l applicazione del decreto ministeriale del 30 gennaio 2007, adottato ai sensi dell

Dettagli

Commissione Finanze della Camera dei deputati. Audizione Assogasliquidi/Federchimica

Commissione Finanze della Camera dei deputati. Audizione Assogasliquidi/Federchimica Commissione Finanze della Camera dei deputati Riforma della disciplina delle tasse automobilistiche e altre disposizioni concernenti l'imposizione tributaria sui veicoli (AC 2397) Audizione Assogasliquidi/Federchimica

Dettagli

MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI

MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE 27 luglio 2006 Le osservazioni al presente documento di consultazione dovranno pervenire entro il 7 agosto 2006 al

Dettagli

I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI

I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI DINO BOGAZZI Direttore Qualità e Organizzazione Consorzio Cooperative Costruzioni e Vicepresidente Settore Costruzioni AICQ 1. Premessa Il

Dettagli

IL MINISTRO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE

IL MINISTRO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE IL MINISTRO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE VISTO il decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che all articolo 17, comma 1, stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese che intendono svolgere

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DELLA COMMISSIONE 9.6.2007 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 148/11 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 7 giugno 2007 che modifica la direttiva 90/377/CEE del Consiglio concernente una procedura comunitaria sulla trasparenza

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato CONTENTO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato CONTENTO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 5659 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CONTENTO Disposizioni per la tutela del consumatore nell ambito del mercato dell energia

Dettagli

Codice di condotta commerciale di AEM Torino S.p.A. relativo alla fornitura di energia elettrica ai Clienti del mercato vincolato.

Codice di condotta commerciale di AEM Torino S.p.A. relativo alla fornitura di energia elettrica ai Clienti del mercato vincolato. Codice di condotta commerciale di AEM Torino S.p.A. relativo alla fornitura di energia elettrica ai Clienti del mercato vincolato. PREMESSA Con riferimento all art.4, contenuto nella Deliberazione n.204/99

Dettagli

il fotovoltaico quanto costa e quanto rende

il fotovoltaico quanto costa e quanto rende il fotovoltaico quanto costa e quanto rende gli incentivi /1 In Italia, da settembre 2005, è attivo un meccanismo di incentivazione, definito Conto Energia, per la produzione di energia elettrica mediante

Dettagli

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2397-A PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CAPEZZONE Riforma della disciplina delle tasse automobilistiche e altre disposizioni concernenti

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico

Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico COMUNICATO Energia: dal 1 gennaio elettricità +0,7%, nessun aumento per il gas Al via il nuovo Metodo tariffario idrico e un indagine per le

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1372 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice TOIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 MAGGIO 2002 (*) Modifica dell articolo 156 del codice civile, e norme

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

1. Oggetto e struttura del disegno di legge

1. Oggetto e struttura del disegno di legge Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni

Dettagli

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

REGOLAMENTO PROGETTO METANO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014 Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015 3 febbraio 2014 Si aprono le iscrizioni Da oggi al 28 febbraio sono aperte le iscrizioni alle scuole statali, alle scuole paritarie,

Dettagli

Emission trading Profili Iva

Emission trading Profili Iva Emission trading Profili Iva Avv. Sara Armella Armella & Associati www.studioarmella.com 1 Distinzione tra cessioni di beni e prestazioni di servizi nella disciplina Iva comunitaria Cessione di beni (art.

Dettagli

CIRCOLARE N. 2/E. Roma, 17 GENNAIO 2008

CIRCOLARE N. 2/E. Roma, 17 GENNAIO 2008 CIRCOLARE N. 2/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 17 GENNAIO 2008 Oggetto: Disposizioni in materia di aliquota di imposta sul valore aggiunto sul gas naturale per combustione per usi civili

Dettagli

COMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso

COMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso COMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso SISTEMA DI VALUTAZIONE PERMANENTE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE E DELLE PERFORMANCE ORGANIZZATIVE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI G.C. N. 15 DEL 9.2.2012 E MODIFICATO

Dettagli

Procedimenti per l adozione di atti di regolazione

Procedimenti per l adozione di atti di regolazione Procedimenti per l adozione di atti di regolazione Risposta alla consultazione Consob sul progetto di regolamento di attuazione dell articolo 23 della legge n. 262/2005 1. Introduzione La Consob ha sottoposto

Dettagli

DETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%)

DETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%) DETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%) GUIDA ALL APPLICAZIONE DEL DECRETO 83/2012 ART. 11 CONVERTITO CON LEGGE 7 AGOSTO 2012 N 134 (SETTEMBRE 2012) Indice: 1. INTRODUZIONE...2 2. TESTO DISPOSIZIONE: ARTICOLO

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

Autorità per l energia elettrica e il gas

Autorità per l energia elettrica e il gas Autorità per l energia elettrica e il gas COMUNICATO Per caro petrolio, elettricità + 3,8 % e gas + 3,4% nel 1 trimestre 2008 Scatta ulteriore riduzione tariffe trasporto e distribuzione- In arrivo le

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to. COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.it Approvato con deliberazione G.C. n. 103/29.12.2010 INDICE

Dettagli

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE BU51 24/12/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2015, n. 38-2535 Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione

Dettagli

Profili contrattuali per l accesso ai servizi di trasporto, dispacciamento e vendita dell energia elettrica immessa e prelevata per un ASSPC

Profili contrattuali per l accesso ai servizi di trasporto, dispacciamento e vendita dell energia elettrica immessa e prelevata per un ASSPC Profili contrattuali per l accesso ai servizi di trasporto, dispacciamento e vendita dell energia elettrica immessa e prelevata per un ASSPC Nella tabella 1 sono elencate tutte le qualifiche rilevanti

Dettagli

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA IMPIANTI DI GENERAZIONE

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA IMPIANTI DI GENERAZIONE Pagina 1 di 5 Documenti collegati comunicato stampa Pubblicata sul sito www.autorita.energia.it il 13 aprile 2007 Delibera n. 88/07 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA

Dettagli

UNA CONCRETA OPPORTUNITA DI BUSINESS O L APERTURA AL CAOS?

UNA CONCRETA OPPORTUNITA DI BUSINESS O L APERTURA AL CAOS? UNA CONCRETA OPPORTUNITA DI BUSINESS O L APERTURA AL CAOS? Dalla Direttiva Europea al art. 22 del DL Cresci Italia 2.0 PREMESSA E QUADRO GENERALE DALLA PRIMA DIRETTIVA EUROPEA ALLA LEGGE BERSANI PASSANDO

Dettagli

CONFERENZA STAMPA 21 GENNAIO 2014 MANIFESTAZIONE. Mercoledì 22 gennaio 2014 alle ore 16:30. sotto la sede dell Aler di Milano di viale Romagna,26

CONFERENZA STAMPA 21 GENNAIO 2014 MANIFESTAZIONE. Mercoledì 22 gennaio 2014 alle ore 16:30. sotto la sede dell Aler di Milano di viale Romagna,26 Unione Inquilini CONFERENZA STAMPA 21 GENNAIO 2014 MANIFESTAZIONE Mercoledì 22 gennaio 2014 alle ore 16:30 sotto la sede dell Aler di Milano di viale Romagna,26 A seguito della decisione della Presidenza

Dettagli

La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due

La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due anni dopo la Riforma Fornero. a cura di Stefano Petri E stata pubblicata in G. U., n. 114 del 19 maggio 2014, la Legge

Dettagli

La rete distributiva del metano per auto dalla 133/2008 ad oggi: riflessioni e considerazioni

La rete distributiva del metano per auto dalla 133/2008 ad oggi: riflessioni e considerazioni La rete distributiva del metano per auto dalla 133/2008 ad oggi: riflessioni e considerazioni Napoli Oil&NonOil Sud 26 Settembre 2011 Ing. Dante Natali Presidente Chi è Federmetano Nata nel 1948, è la

Dettagli

DOCUMENTO A SUPPORTO DEL PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA

DOCUMENTO A SUPPORTO DEL PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l Ambiente dell Emilia-Romagna Via Po, n. 5 40139 - BOLOGNA tel 051/6223811 - fax 051/543255 P.IVA e C.F. 04290860370 Sezione Provinciale di Forlì-Cesena C.P. 345

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

Legge accesso disabili agli strumenti informatici

Legge accesso disabili agli strumenti informatici Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli