ADR by Flashpoint Srl - Tutti i diritti riservati

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ADR by Flashpoint Srl - Tutti i diritti riservati"

Transcript

1 CAPITOLO 6.9 DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA PROGETTAZIONE, ALLA COSTRUZIONE, AGLI EQUIPAGGIAMENTI, ALL APPROVAZIONE DEL TIPO, ALLE PROVE ED ALLA MARCATURA DELLE CISTERNE FISSE (VEICOLI CISTERNA), CISTERNE SMONTABILI, CONTAINERS CISTERNA E CASSE MOBILI CISTERNA IN MATERIA PLASTICA RINFORZATA DI FIBRE Generalità NOTA: Per le cisterne mobili e contenitori per gas ad elementi multipli (CGEM) UN vedere capitolo 6.7; per le cisterne fisse (veicoli cisterna), cisterne smontabili, containers cisterna e casse mobili cisterna, i cui serbatoi sono costruiti con materiali metallici, come pure i veicoli batteria e contenitori per gas ad elementi multipli (CGEM), diversi dai CGEM UN, vedere capitolo 6.8; per le cisterne per rifiuti operanti sotto vuoto vedere capitolo Le cisterne in materia plastica rinforzata di fibre devono essere progettate, fabbricate e sottoposte a delle prove conformemente ad un programma di garanzia della qualità riconosciuto dall autorità competente; in particolare, i lavori di stratificazione e di posa dei trattamenti termoplastici devono essere eseguiti da personale qualificato, secondo una procedura riconosciuta dall autorità competente Per la progettazione delle cisterne in materia plastica rinforzata di fibre e le prove che devono subire, sono anche applicabili le disposizioni del , , , a) e b), , e Non devono essere utilizzati elementi riscaldanti per le cisterne in materia plastica rinforzata di fibre La stabilità dei veicoli cisterna è sottoposta alle disposizioni del Costruzione I serbatoi devono essere costruiti con materiali appropriati che siano compatibili con le materie da trasportare a temperature di servizio comprese tra -40 C e +50 C, salvo che altre gamme di temperature siano specificate per condizioni climatiche particolari dall autorità competente degli Stati in cui si effettua il trasporto I serbatoi devono comprendere i tre seguenti elementi: - rivestimento interno, - strato strutturale, - strato esterno Il rivestimento interno è la parete interna del serbatoio costituente la prima barriera destinata ad opporre una resistenza chimica di lunga durata alle materie trasportate e ad impedire ogni reazione pericolosa con il contenuto della cisterna, la formazione di composti pericolosi e ogni indebolimento importante dello strato strutturale dovuto alla diffusione di materie attraverso il rivestimento interno. Il rivestimento interno può essere un rivestimento in materia plastica rinforzata o un rivestimento termoplastico I rivestimenti in materia plastica rinforzata di fibre devono comprendere: a) uno strato superficiale ("gel-coat"): uno strato superficiale con forte tenore di resina, rinforzato da un velo compatibile con la resina e il contenuto utilizzati. Questo strato non deve avere un tenore fibroso superiore al 30% in massa, e il suo spessore deve essere compreso tra 0,25 e 0,60 mm. b) uno o più strati di rinforzo: uno o più strati con spessore minimo di 2 mm, contenenti matta di vetro o fili tagliati di almeno 900 g/m², e un tenore di vetro di almeno il 30% in

2 massa, salvo che sia dimostrato che un tenore inferiore di vetro offra lo stesso grado di sicurezza I rivestimenti termoplastici devono essere costituiti dai fogli termoplastici menzionati al , saldati gli uni agli altri nella forma richiesta, ai quali devono essere legati gli strati strutturali. Un legame durevole tra i rivestimenti e lo strato strutturale deve essere ottenuto mediante un appropriata colla. NOTA: Per il trasporto di liquidi infiammabili, lo strato interno può essere sottoposto a disposizioni supplementari conformemente al , al fine di impedire l accumulo di cariche elettrostatiche Lo strato strutturale del serbatoio è l elemento espressamente progettato, secondo quanto previsto da a , per resistere agli sforzi meccanici. Questa parte comprende normalmente più strati rinforzati da fibre disposti secondo orientamenti determinati Lo strato esterno è la parte del serbatoio che è direttamente esposta all atmosfera. Esso deve essere costituito da uno strato con forte tenore di resina, con uno spessore minimo di 0,2 mm. Gli spessori superiori a 0,5 mm esigono l utilizzazione di una matta. Questo strato deve avere un tenore di vetro di almeno il 30% in massa ed essere capace di resistere alle condizioni esterne, in particolare a contatti occasionali con la materia trasportata. La resina deve contenere cariche o coadiuvanti come protezione contro il deterioramento dello strato strutturale del serbatoio a causa dei raggi ultravioletti Materie prime Tutte le materie utilizzate nella fabbricazione di cisterne in materia plastica rinforzata di fibre devono avere un origine e proprietà conosciute Resine Il trattamento della miscela di resina deve essere effettuato in stretto accordo con le raccomandazioni del fornitore. Questo vale in particolare nel caso degli induritori, innescatori ed acceleratori. Queste resine possono essere: - resine poliestere non sature; - resine vinilestere; - resine epossidiche; - resine fenoliche. La temperatura di distorsione termica (HDT) della resina, determinata conformemente alla norma ISO 75-1:1993, deve essere superiore di almeno 20 C alla temperatura massima di servizio della cisterna, ma non deve comunque essere inferiore a 70 C Fibre di rinforzo Il materiale di rinforzo degli strati strutturali deve appartenere ad una appropriata categoria di fibre di vetro di tipo E o ECR secondo la norma ISO 2078:1993. Per il rivestimento interno possono essere utilizzate fibre di tipo C secondo la norma ISO 2078:1993. I veli termoplastici possono essere utilizzati per il rivestimento interno solo se è stata dimostrata la loro compatibilità con il contenuto previsto Materiali che servono al rivestimento termoplastico Coadiuvanti I rivestimenti termoplastici, come il policloruro di vinile non plastificato (PVC-U), il polipropilene (PP), il fluoruro di polivinilidene (PVDF), il politetrafluoroetilene (PTFE), ecc. possono essere utilizzati come materiali del rivestimento. I coadiuvanti necessari per il trattamento della resina, come catalizzatori, acceleratori, induritori e materie tixotropiche, come pure i materiali utilizzati per migliorare le caratteristiche della cisterna, come cariche, coloranti, pigmenti, ecc., non devono indebolire il materiale, tenuto conto della durata di vita e della temperatura di funzionamento previste secondo il tipo.

3 Il serbatoio, i suoi elementi di fissaggio e il suo equipaggiamento di servizio e di struttura devono essere progettati in modo da resistere senza nessuna perdita (salvo per le quantità di gas sfuggenti dai dispositivi di degasaggio), durante la durata di vita prevista: - ai carichi statici e dinamici subiti nelle normali condizioni di trasporto; - ai carichi minimi definiti da a Alle pressioni indicate al a) e b) e alle forze di gravità statiche, dovute al contenuto ad una densità massima specificata per il modello e ad un grado di riempimento massimo, lo sforzo di calcolo σ per ogni strato del serbatoio, nella direzione assiale e circonferenziale, non deve superare il seguente valore: in cui R m = σ R K valore della resistenza alla trazione ottenuto prendendo il valore medio dei risultati delle prove meno due volte lo scarto normale tra i risultati di prova. Le prove devono essere eseguite conformemente alle disposizioni della norma EN 61:1977, su almeno sei campioni rappresentativi del tipo e del metodo di costruzione. K = S x K 0 x K 1 x K 2 x K 3 in cui K deve avere un valore minimo di 4, e S = il coefficiente di sicurezza. Per la progettazione generale, se le cisterne sono segnalate nella Tabella A del capitolo 3.2, colonna (12), da un codice cisterna che comporta la lettera "G" nella seconda parte (vedere ), il valore di S deve essere uguale o superiore a 1,5. Per le cisterne destinate al trasporto di materie che richiedono un livello di sicurezza più elevato, vale a dire se le cisterne sono segnalate nella Tabella A del capitolo 3.2, colonna (12), da un codice cisterna che comporta la cifra "4" nella seconda parte (vedere ), si applicherà il valore di S moltiplicato per due, salvo che il serbatoio disponga di una protezione supplementare sotto forma di una armatura metallica completa, compresi elementi strutturali longitudinali e trasversali. K 0 = fattore di deterioramento delle proprietà del materiale dovuto a deformazione o invecchiamento e risultante dall azione chimica delle materie da trasportare; esso è determinato dalla formula: K = 1 αβ in cui "α" è il fattore di deformazione e "β" è il fattore di invecchiamento determinato conformemente a EN 978:1997 dopo avere subito la prova conformemente alla norma EN 977:1997. Si può anche usare un valore conservativo di K 0 = 2. Per determinare α e β, la deformazione iniziale corrisponderà a 2σ. K 1 = un fattore legato alla temperatura di servizio e alle proprietà termiche della resina, determinato dalla seguente equazione con un valore minimo di 1: K = 1,25 0,0125 (HDT 70) in cui HDT è la temperatura di distorsione termica della resina (in C); K 2 = un fattore legato alla fatica del materiale; il valore K 2 = 1,75 deve essere utilizzato in mancanza d altri valori approvati dall autorità competente.

4 Per la progettazione dinamica esposta al , si deve utilizzare il valore di K 2 = 1,1. K 3 = un fattore legato alla tecnica di indurimento con i seguenti valori: - 1,1 quando l indurimento è ottenuto conformemente ad un processo approvato e documentato - 1,5 negli altri casi Per gli sforzi dinamici indicati al , lo sforzo di calcolo non deve superare il valore specificato al , diviso per il fattore α Per uno qualunque degli sforzi definiti al e , l allungamento che ne risulta in una qualsiasi direzione non deve superare il più piccolo dei due seguenti valori: 0,2% o un decimo dell allungamento a rottura della resina Alla pressione di prova prescritta, che non deve essere inferiore alla pressione di calcolo secondo a) e b), lo sforzo massimo nel serbatoio non deve essere superiore all allungamento a rottura della resina Il serbatoio deve poter resistere alla prova di caduta, come specificata al , senza alcun danneggiamento visibile, interno o esterno Gli elementi sovrapposti nei giunti d assemblaggio, compresi quelli dei fondi, e i giunti tra il serbatoio e i frangiflutti e i tramezzi devono poter resistere agli sforzi statici e dinamici indicati qui di seguito. Per evitare una concentrazione degli sforzi negli elementi sovrapposti, i pezzi raccordati devono essere sovrapposti con un rapporto non superiore a 1/6 La resistenza al taglio tra gli elementi sovrapposti e i componenti della cisterna ai quali sono fissati non deve essere inferiore a dove: τ = Q l τ K τ R è la resistenza tangenziale alla flessione conformemente alla norma EN ISO 14125:1998 (metodo dei tre punti) con un minimo di τ R = 10 N/mm², se non esiste nessun valore misurato; Q è il carico per lunghezza d unità che il giunto deve poter sopportare per i carichi statici e dinamici; K è il fattore calcolato conformemente al per gli sforzi statici e dinamici; l è la lunghezza degli elementi sovrapposti Le aperture nei serbatoi devono essere rinforzate in modo da assicurare gli stessi margini di sicurezza sia contro gli sforzi statici e dinamici specificati al e sia per quelli specificati per il serbatoio stesso. Ci devono essere meno aperture possibili. Il rapporto degli assi delle aperture ovali non deve essere superiore a La progettazione delle flange e delle tubazioni fissate al serbatoio deve anche tenere conto delle forze di movimentazione e del serraggio dei bulloni La cisterna deve essere progettata per resistere, senza conseguente perdita, agli effetti di una totale immersione nelle fiamme per 30 minuti come indicato nelle disposizioni relative alle prove del Non è necessario procedere alle prove, con l accordo dell autorità competente, quando una sufficiente prova può essere riportata a prove con modelli di cisterna comparabili.

5 Disposizioni particolari per il trasporto di materie aventi punto d infiammabilità uguale o inferiore a 60 C Le cisterne in materia plastica rinforzata di fibre, per il trasporto di materie aventi punto d infiammabilità non superiore a 60 C, devono essere costruite in modo da eliminare dai differenti componenti l elettricità statica ed evitare anche l accumulo di cariche pericolose La resistenza elettrica in superficie dell interno e dell esterno del serbatoio, stabilita mediante misure, non deve superare 10 9 ohm. Questo risultato può essere ottenuto mediante utilizzazione di coadiuvanti nella resina o con fogli conduttori intercalati per esempio in reti metalliche o di carbonio La resistenza di scarico a terra, stabilita mediante misure, non deve superare 10 7 ohm Tutti gli elementi del serbatoio devono essere raccordati elettricamente gli uni agli altri, alle parti metalliche dell equipaggiamento di servizio e di struttura della cisterna. La resistenza elettrica tra i componenti ed equipaggiamenti in contatto non deve superare 10 ohm La resistenza elettrica in superficie e la resistenza di scarico devono essere misurate una prima volta su ogni cisterna fabbricata o su un campione di serbatoio secondo una procedura approvata dall autorità competente La resistenza di scarico a terra deve essere misurata su ogni cisterna nel quadro della prova periodica secondo una procedura approvata dall autorità competente Equipaggiamenti Sono applicabili le disposizioni del , e da a Inoltre, sono anche applicabili, quando indicate per una rubrica nella colonna (13) della Tabella A del capitolo 3.2, le disposizioni speciali del b) (TE) Prove ed approvazione del tipo Per ogni modello di cisterna in materia plastica rinforzata di fibre, i materiali che servono alla sua costruzione e un prototipo rappresentativo della cisterna devono essere sottoposti a delle prove secondo le seguenti indicazioni Prova dei materiali Per ogni resina utilizzata, si devono determinare l allungamento alla rottura secondo la EN ISO 527-5:1997 e la temperatura di deformazione termica secondo la norma ISO 75-1: Le seguenti caratteristiche devono essere determinate con campioni tagliati nel serbatoio. Campioni fabbricati in parallelo possono essere utilizzati solo se non sia possibile tagliare dei campioni nel serbatoio. Ogni rivestimento deve essere preventivamente tolto. Le prove devono determinare: - lo spessore degli strati della parete centrale del serbatoio e dei fondi; - il tenore (massa) e la composizione delle fibre di rinforzo come pure l orientamento e la disposizione degli strati di rinforzo; - la resistenza alla trazione, l allungamento alla rottura e i moduli di snervamento secondo la norma EN ISO 527-5:1997 nella direzione degli sforzi. Inoltre, l allungamento alla rottura della resina deve essere determinato mediante ultrasuoni; - la resistenza alla flessione e alla deformazione stabilite mediante prove di fluidità alla flessione secondo la norma ISO 14125:1998 per 1000 ore con un campione di almeno 50 mm di larghezza e una distanza tra i supporti di almeno 20 volte lo spessore della parete. Inoltre, il fattore di deformazione α e il fattore d invecchiamento β saranno determinati da questa prova e secondo la norma EN 978: La resistenza al taglio tra gli strati deve essere misurata sottoponendo campioni rappresentativi alla prova di trazione secondo la norma EN ISO 14130:1997.

6 La compatibilità chimica del serbatoio con le materie da trasportare deve essere dimostrata da uno dei seguenti metodi, con l approvazione dell autorità competente. La dimostrazione deve tenere conto di tutti gli aspetti della compatibilità dei materiali del serbatoio e dei suoi equipaggiamenti con le materie da trasportare, compreso il deterioramento chimico del serbatoio, l avvio di reazioni critiche causate dal contenuto e le reazioni pericolose tra i due. - Per determinare ogni deterioramento del serbatoio, devono essere prelevati campioni rappresentativi sul serbatoio, compresi i rivestimenti interni con giunti saldati, e sottoposti alla prova di compatibilità chimica secondo la norma EN 977:1997 per 1000 ore a 50 C. Con riferimento ad un campione vergine, la perdita di resistenza e il modulo di snervamento misurati mediante prove di resistenza alla flessione secondo la norma EN 978:1997 non devono superare il 25%. Non sono ammissibili, fessure, bolle, fori puntiformi, separazione degli strati e dei rivestimenti, come pure rugosità. - La compatibilità può anche essere stabilita sulla base di dati certificati e documentati risultanti da positive esperienze di compatibilità tra le materie di riempimento e i materiali del serbatoio con i quali esse entrano in contatto a certe temperature e per un periodo di tempo, come pure nelle altre condizioni di servizio. - Possono anche essere utilizzati dati pubblicati nella letteratura specializzata, le norme o altre fonti, ritenuti accettabili dall autorità competente Prova del prototipo Un prototipo rappresentativo della cisterna deve essere sottoposto alle prove specificate qui di seguito. A questo scopo, l equipaggiamento di servizio può essere sostituito, se necessario, da altri elementi Il prototipo deve essere ispezionato per determinarne la conformità alle specifiche del modello. Questa ispezione deve comprendere una ispezione visiva interna ed esterna e la misura delle principali dimensioni Il prototipo, munito di misuratori di sforzo in tutti i luoghi dove è necessaria una comparazione con i valori teorici di calcolo, deve essere sottoposto ai seguenti carichi e devono essere registrati gli sforzi che ne risultano: - La cisterna deve essere riempita d acqua al grado massimo di riempimento. I risultati delle misure serviranno a calibrare i valori teorici conformemente al ; - La cisterna deve essere riempita d acqua al grado massimo di riempimento e sottoposta a delle accelerazioni nelle tre direzioni impresse dalle prove di condotta e frenatura, avendo fissato il prototipo ad un veicolo. Per comparare i risultati effettivi con i valori teorici di calcolo secondo il , gli sforzi registrati devono essere estrapolati in funzione del coefficiente delle accelerazioni richieste al e misurate; - La cisterna deve essere riempita d acqua e sottoposta alla prova di pressione prevista. Sotto questo carico, la cisterna non deve presentare nessun danneggiamento visibile e nessuna perdita Il prototipo deve essere sottoposto ad una prova di caduta secondo la norma EN 976-1:1997, N 6.6. Nessun danneggiamento visibile si deve produrre all interno o all esterno della cisterna Il prototipo, con i suoi equipaggiamenti di servizio e di struttura installati, riempito di acqua all 80% della sua massima capacità, deve essere esposto per 30 minuti ad un immersione totale nelle fiamme ottenute con un fuoco aperto in una vasca riempita di gasolio o con ogni altro tipo di fuoco che produca lo stesso effetto. Le dimensioni della vasca devono superare quelle della cisterna di almeno 50 cm da ogni lato, e la distanza tra il livello del combustibile e la cisterna deve essere compresa tra 50 e 80 cm. Il resto della cisterna sotto il livello del liquido, comprese le aperture e le chiusure, deve rimanere a tenuta, salvo che per leggeri scolamenti.

7 Approvazione del tipo L autorità competente o un organismo da essa designato deve rilasciare, per ogni nuovo tipo di cisterna, un approvazione del tipo attestante che il modello è appropriato all uso per il quale è destinato e risponde alle disposizioni concernenti la costruzione e gli equipaggiamenti come pure alle disposizioni speciali applicabili alle materie da trasportare L approvazione del tipo deve essere redatta in base ai calcoli e al rapporto di prova, compresi tutti i risultati delle prove dei materiali e del prototipo e della sua comparazione con i valori teorici di calcolo, e deve menzionare le specifiche relative al modello e al programma di garanzia della qualità L approvazione del tipo deve indicare le materie o i gruppi di materie la cui compatibilità con la cisterna è assicurata. Devono essere indicati la loro denominazione chimica o la rubrica collettiva corrispondente (vedere ), la loro classe e il loro codice di classificazione Essa deve comprendere, ugualmente, i valori di calcolo teorici e i limiti garantiti (come la durata di vita, la gamma di temperature di servizio, le pressioni di servizio e di prova, le caratteristiche dei materiali) specificati e tutte le precauzioni da prendere per la fabbricazione, la prova, l approvazione, la marcatura e l utilizzazione di ogni cisterna fabbricata conformemente al tipo approvato Controlli Per ogni cisterna fabbricata conformemente al modello approvato, le prove dei materiali e i controlli devono essere effettuati come segue: Le prove dei materiali secondo , ad eccezione della prova di stiramento e della riduzione a 100 ore della durata di prova di resistenza alla flessione, devono essere effettuate con campioni presi sul serbatoio. I campioni fabbricati in parallelo possono essere utilizzati solo se non sia possibile tagliare dei campioni nel serbatoio. Devono essere rispettati i valori teorici di calcolo approvati I serbatoi e i loro equipaggiamenti devono subire, insieme o separatamente, un controllo iniziale prima della loro messa in servizio. Questo controllo comprenderà: - una verifica della conformità al modello approvato; - una verifica delle caratteristiche di progettazione; - un esame interno ed esterno; - una prova di pressione idraulica alla pressione di prova indicata sulla targa prescritta al ; - una verifica del funzionamento dell equipaggiamento; - una prova di tenuta se il serbatoio e il suo equipaggiamento sono stati sottoposti separatamente alla prova di pressione Le disposizioni da a sono applicabili ai controlli periodici delle cisterne. Inoltre, il controllo previsto al deve comprendere un esame dello stato interno del serbatoio I controlli di cui a e devono essere eseguiti dall esperto riconosciuto dall autorità competente. Devono essere rilasciati certificati indicanti i risultati di queste operazioni. Essi devono rinviare alla lista di materie il cui trasporto è autorizzato in questa cisterna conformemente al Marcatura Le disposizioni del sono applicabili alla marcatura delle cisterne in materia plastica rinforzata di fibre, con le seguenti modifiche: - la targa della cisterna può anche essere laminata sul serbatoio mediante stratificazione o fatta di materie plastiche adeguate; - deve essere sempre indicata la gamma delle temperature di calcolo.

8 Inoltre, quando sono indicate, per una rubrica, nella colonna (13) della Tabella A del capitolo 3.2, sono applicabili anche le disposizioni speciali del (e) (TM).

CAPITOLO 3.2 LISTE DELLE MERCI PERICOLOSE

CAPITOLO 3.2 LISTE DELLE MERCI PERICOLOSE CAPITOLO 3.2 LISTE DELLE MERCI PERICOLOSE 3.2.1 Tabella A: Lista delle merci pericolose Spiegazioni In generale ogni riga della Tabella A del presente capitolo concerne la o le materie, il o gli oggetti

Dettagli

ADR by Flashpoint Srl - Tutti i diritti riservati

ADR by Flashpoint Srl - Tutti i diritti riservati CAPITOLO 6.8 DISPOSIZIONI RELATIVE A COSTRUZIONE, EQUIPAGGIAMENTI, APPROVAZIONE DEL TIPO, PROVE E CONTROLLI E MARCATURA DELLE CISTERNE FISSE (VEICOLI CISTERNA), CISTERNE SMONTABILI, CONTAINERS CISTERNA

Dettagli

SCHEDA TECNICA TUBAZIONI IN GHISA SFEROIDALE PICCOLI DIAMETRI: DN

SCHEDA TECNICA TUBAZIONI IN GHISA SFEROIDALE PICCOLI DIAMETRI: DN SCHEDA TECNICA 130210 TUBAZIONI IN GHISA SFEROIDALE PICCOLI DIAMETRI: DN 75-160 (immagine solo illustrativa) NOME DATA ELABORATO VERIFICATO APPROVATO Ing. G. Degl Innocenti Ing. G. Degl Innocenti Ing.

Dettagli

riguardante: TRASPORTI - Sicurezza stradale - Trasporto di merci pericolose SOMMARIO NOTE TESTO Art. 1. - - NOTE

riguardante: TRASPORTI - Sicurezza stradale - Trasporto di merci pericolose SOMMARIO NOTE TESTO Art. 1. - - NOTE Pagina 1 di 11 Decreto Ministeriale del 23/09/2005 Pubblicazione della traduzione in lingua italiana del testo consolidato della versione 2005 delle disposizioni degli allegati A e B dell'accordo europeo

Dettagli

RID 2017 nuove informazioni

RID 2017 nuove informazioni RID 2017 nuove informazioni TRASPORTO SECONDO LA DISPOSIZIONE SPECIALE 310 TRASPORTO SECONDO 4.3.2.3.7 CLASSIFICATO CONFORMEMENTE AL 2.1.2.8 TRASPORTO SECONDO LA DISPOSIZIONE SPECIALE 363 FINE DEL TEMPO

Dettagli

UNI Relatore: Collini Gianluca Vice presidente Consulente Impianti Fumari

UNI Relatore: Collini Gianluca Vice presidente Consulente Impianti Fumari UNI 1443.05 Relatore: Collini Gianluca Vice presidente Consulente Impianti Fumari 1 I RIFERIMENTI Le novità introdotte dalla norma europea UNI EN 1443 Giugno 05 Edizione europea marzo 2003 2 REQUISITI

Dettagli

Cisterne. Cisterne: tipologie, riempimento e revisioni. Davide Italia Air Liquide Italia Service srl

Cisterne. Cisterne: tipologie, riempimento e revisioni. Davide Italia Air Liquide Italia Service srl Cisterne Cisterne: tipologie, riempimento e revisioni Davide Italia Air Liquide Italia Service srl Cisterne Cisterna: serbatoio munito dei suoi equipaggiamento di servizio e strutturali. Il termine cisterna,

Dettagli

Traduzione italiana curata da Sergio Benassai già Presidente Comitato Esperti ONU

Traduzione italiana curata da Sergio Benassai già Presidente Comitato Esperti ONU 2 013 Traduzione italiana curata da Sergio Benassai già Presidente Comitato Esperti ONU I S B N 978-88-89260-43-2 1 a edizione: ottobre 2012 Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione anche

Dettagli

Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol

Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol (Ordinanza sulla determinazione del tenore alcolico, OTAl) del 5 ottobre 2010 (Stato

Dettagli

MACCHINE E IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI

MACCHINE E IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI Disciplinare di Sicurezza 32.01 MACCHINE E IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI Trasferitori pneumatici per cereali trainati e Trebbiatrici fisse Revisione: del: 3.0 29/09/2015 Rev.: 3.0 Pagina

Dettagli

Scheda Rifiuto UN 3077 MATERIA PERICOLOSA PER L AMBIENTE, SOLIDA, N.A.S., 9, III AGGIORNAMENTO: 10/8/2016 ADR 2015

Scheda Rifiuto UN 3077 MATERIA PERICOLOSA PER L AMBIENTE, SOLIDA, N.A.S., 9, III AGGIORNAMENTO: 10/8/2016 ADR 2015 Possibili codici CER : 12.01.14, 12.01.18, 15.02.02, 16.03.03, 16.03.05, 19.08.06 Classificazione ADR UN 3077 MATERIA PERICOLOSA PER L AMBIENTE, SOLIDA, N.A.S., 9, III Nome tecnico del rifiuto (da riportare

Dettagli

Giorgio Monti CONCETTI BASILARI DEL PROGETTO DI RINFORZO E PROBLEMATICHE SPECIALI. Capitolo 3: Università di Roma La Sapienza CNR-DT 200/2004

Giorgio Monti CONCETTI BASILARI DEL PROGETTO DI RINFORZO E PROBLEMATICHE SPECIALI. Capitolo 3: Università di Roma La Sapienza CNR-DT 200/2004 CNR-DT 200/2004 Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l utilizzo di Compositi Fibrorinforzati Capitolo 3: CONCETTI BASILARI DEL

Dettagli

Alimentatore ca/ca 380/220 V 700 VA

Alimentatore ca/ca 380/220 V 700 VA DIREZIONE TECNICA Identificazione n 371231 Esp. 01 Pagina 1 di 8 Viale Spartaco Lavagnini, 58 50129 FIRENZE Il presente documento è di proprietà di Trenitalia. Nessuna parte di questo documento può essere

Dettagli

f yd = f yk ; s 0, 7 f yk calcestruzzo armato. Le caratteristiche degli acciai, conformi con le Norme Tecniche, vengono presentate più avanti.

f yd = f yk ; s 0, 7 f yk calcestruzzo armato. Le caratteristiche degli acciai, conformi con le Norme Tecniche, vengono presentate più avanti. Acciaio per cemento armato ordinario. Le barre di armatura sono caratterizzate dal diametro della barra tonda equipesante, calcolato nell ipotesi che il peso specifico dell acciaio sia 7850 kg/m 3. Secondo

Dettagli

CAPITOLO 9.1 CAMPO DI APPLICAZIONE, DEFINIZIONI E DISPOSIZIONI PER L APPROVAZIONE DEI VEICOLI

CAPITOLO 9.1 CAMPO DI APPLICAZIONE, DEFINIZIONI E DISPOSIZIONI PER L APPROVAZIONE DEI VEICOLI CAPITOLO 9.1 CAMPO DI APPLICAZIONE, DEFINIZIONI E DISPOSIZIONI PER L APPROVAZIONE DEI VEICOLI 9.1.1 Campo di applicazione e definizioni 9.1.1.1 Campo di applicazione 9.1.1.2 Definizioni Le disposizioni

Dettagli

SCHEDA PER IL TRASPORTO STRADALE DI MERCI PERICOLOSE ADR. MATERIA: UN 1203 BENZINA (classe 3: LIQUIDI INFIAMMABILI) CLASSIFICAZIONE ADR

SCHEDA PER IL TRASPORTO STRADALE DI MERCI PERICOLOSE ADR. MATERIA: UN 1203 BENZINA (classe 3: LIQUIDI INFIAMMABILI) CLASSIFICAZIONE ADR MATERIA: BENZINA (classe 3: LIQUIDI INFIAMMABILI) CLASSIFICAZIONE ADR, BENZINA, MATERIA PERICOLOSA PER L AMBIENTE, 3, II, (D/E) DENOMINAZIONE UFFICIALE DI TRASPORTO (ITA.) BENZINA DENOMINAZIONE UFFICIALE

Dettagli

Tabella filettature p 82. Classe e proprietà per viti e bulloni p 82. Coppie di serraggio viti e forze assiali p 83

Tabella filettature p 82. Classe e proprietà per viti e bulloni p 82. Coppie di serraggio viti e forze assiali p 83 Caratteristiche Materiali e appendice tecnica Caratteristiche materiali p 80 Distanza raccomandata tra i collari p 82 Posizionamento dei collari nei gomiti p 82 Tabella filettature p 82 Classe e proprietà

Dettagli

Accordi specifici (accordi multilaterali)

Accordi specifici (accordi multilaterali) Accordi specifici (accordi multilaterali) Gli accordi multilaterali sono espressamente previsti dall ADR. Nel quadro di questi accordi - di validità limitata - le autorità competenti delle Parti contraenti

Dettagli

ADR by Flashpoint Srl - Tutti i diritti riservati

ADR by Flashpoint Srl - Tutti i diritti riservati CAPITOLO 6.7 DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE, CONTROLLI E PROVE DELLE CISTERNE MOBILI E DEI CONTENITORI PER GAS AD ELEMENTI MULTIPLI (CGEM) UN NOTA: Per le cisterne fisse (veicoli

Dettagli

CAPITOLO 5.5 DISPOSIZIONI SPECIALI

CAPITOLO 5.5 DISPOSIZIONI SPECIALI 5.5.1 (Soppresso) CAPITOLO 5.5 DISPOSIZIONI SPECIALI 5.5.2 Disposizioni speciali applicabili alle unità di trasporto merci sottoposte a fumigazione 5.5.2.1 Generalità 5.5.2.1.1 Le unità di trasporto merci

Dettagli

Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol

Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol (Ordinanza sulla determinazione del tenore alcolico, OTAl) del 5 ottobre 2010 (Stato

Dettagli

Norme tecniche per attrezzature a pressione 1

Norme tecniche per attrezzature a pressione 1 Legge federale sulla sicurezza delle installazioni e degli apparecchi tecnici (LSIT) Norme tecniche per attrezzature a pressione 1 Visto l articolo 4a della legge federale del 19 marzo 1976 (modificata

Dettagli

SCHEDA TECNICA TUBAZIONI IN GHISA SFEROIDALE

SCHEDA TECNICA TUBAZIONI IN GHISA SFEROIDALE SCHEDA TECNICA 130200 TUBAZIONI IN GHISA SFEROIDALE (immagine solo illustrativa) ELABORATO VERIFICATO APPROVATO NOME DATA Ing. G. Degl Innocenti Febbraio 2013 Ing. G. Degl Innocenti Febbraio 2013 Ing.

Dettagli

IL TUO LOGO. ADR: Procedure e Responsabilità di Speditore, Caricatore e Trasportatore

IL TUO LOGO. ADR: Procedure e Responsabilità di Speditore, Caricatore e Trasportatore ADR: Procedure e Responsabilità di Speditore, Caricatore e Trasportatore ADR: le Procedure per la gestione delle merci pericolose Incidenti e Near misses: quali sono le procedure ADR rilevanti? Ø Identificazione

Dettagli

Specifiche tecniche dei materiali

Specifiche tecniche dei materiali Specifiche tecniche dei materiali Normative di riferimento La fornitura dovrà attenersi all osservanza delle normative che regolano le costruzioni metalliche in generale e delle norme concernenti gli acciai

Dettagli

Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø114 ART. 25040/25050

Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø114 ART. 25040/25050 Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø114 ART. 25040/25050 2 EDIZIONE MAGGIO 2012 Indice SOMMARIO ELEMENTO DI ANCORAGGIO STRUTTURALE Descrizione del prodotto Modalità d uso e limite di utilizzo

Dettagli

ing. Guido Tognan

ing. Guido Tognan ai ai ing. Guido Tognan guido.tognan@atengineeringsrl.it AT Engineering Srl CONFINDUSTRIA UDINE 28/11/16 La risposta dei PRFV alla dispersione idrica nella Regione Friuli Venezia Giulia. (AT Engineering)

Dettagli

Ordinanza sulla sicurezza dei recipienti semplici a pressione

Ordinanza sulla sicurezza dei recipienti semplici a pressione Ordinanza sulla sicurezza dei recipienti semplici a pressione (Ordinanza sui recipienti a pressione) 819.122 del 20 novembre 2002 (Stato 1 luglio 2010) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo

Dettagli

SPECIFICA TECNICA 1/3

SPECIFICA TECNICA 1/3 Comune di Bastiglia SPECIFICA TECNICA 1/3 PER LA FORNITURA DI MONOTUBI E TRITUBI PER LA REALIZZAZIONE DI RETI DI TLC IN FIBRA OTTICA Indice 1 INTRODUZIONE... 3 2 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE... 3 2.1 MONOTUBI

Dettagli

Codice Progetto proposto UNI Adozione ISO. Titolo Sommario

Codice Progetto proposto UNI Adozione ISO. Titolo Sommario UNI1603152 Titolo Rame e leghe di rame - Raccordi - Raccordi meccanici per tubi di polietilene La norma specifica i requisiti minimi relativi alle caratteristiche tecniche e alle prestazioni dei raccordi

Dettagli

R LUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 10/07/2007 NORMATIVA APPLICATA: UNI EN 1344 DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 13/06/2007

R LUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 10/07/2007 NORMATIVA APPLICATA: UNI EN 1344 DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 13/06/2007 RAPPORTO DI PROVA DETERMINAZIONE DEL CARICO DI ROTTURA TRASVERSALE (NORMA UNI EN 1344, APPENDICE D) DEL PRODOTTO LISTELLO 6x6x25 DELLA DITTA "COTTO CUSIMANO S.p.A.", STABILIMENTO DI SETTINGIANO (CZ). Sperimentazione

Dettagli

TUBO IN POLIETILENE SUPER PE-XC CODICE PRODOTTO /7

TUBO IN POLIETILENE SUPER PE-XC CODICE PRODOTTO /7 373 TUBO IN POLIETILENE SUPER PE-XC CODICE PRODOTTO 0080966/7 Il tubo in polietilene ad alta densità reticolato SUPER Energy è ottenuto con il sistema di reticolazione secondo il metodo C con raggi di

Dettagli

VOCE DI CAPITOLATO TUBO DI PVC-U CONFORMI ALLA NORMA UNI EN 1329-1

VOCE DI CAPITOLATO TUBO DI PVC-U CONFORMI ALLA NORMA UNI EN 1329-1 VOCE DI CAPITOLATO TUBO DI PVC-U CONFORMI ALLA NORMA UNI EN 1329-1 CAPITOLATO Voce di capitolato per sistemi di tubazioni in policloruro di vinile non plastificato (pvc-u) conformi alla norma UNI EN 1329-1

Dettagli

Le Norme UNI EN sulla sicurezza. Stefano Prestinoni

Le Norme UNI EN sulla sicurezza. Stefano Prestinoni Le Norme UNI EN sulla sicurezza Stefano Prestinoni prestinoni@polimpianti.it 1 Leggi e norme: perché? Europa: lo scenario? Direttiva comunitaria Legge nazionale di recepimento Requisiti essenziali di sicurezza

Dettagli

DIZIONARIO DELLA MEMBRANA: Termini di uso comune parlando di membrane

DIZIONARIO DELLA MEMBRANA: Termini di uso comune parlando di membrane DIZIONARIO DELLA MEMBRANA: Termini di uso comune parlando di membrane Termini inerenti la membrana: CIMOSA: Definita come bordo della membrana, il quale si presenta privo di auto protezione apportata,

Dettagli

Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE KIT STAFFE FISSAGGIO PALO ART

Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE KIT STAFFE FISSAGGIO PALO ART Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE KIT STAFFE FISSAGGIO PALO ART. 50080 2 EDIZIONE LUGLIO 2012 Indice SOMMARIO ELEMENTO DI ANCORAGGIO STRUTTURALE Descrizione del prodotto Modalità d uso e limite di utilizzo

Dettagli

DECRETO 16 NOVEMBRE 1999

DECRETO 16 NOVEMBRE 1999 DECRETO 16 NOVEMBRE 1999 MODIFICAZIONE AL DECRETO MINISTERIALE 24 NOVEMBRE 1984 RECANTE: "NORME DI SICUREZZA ANTINCENDIO PER IL TRASPORTO, LA DISTRIBUZIONE, L'ACCUMULO E L'UTILIZZAZIONE DI GAS NATURALE

Dettagli

RELAZIONE TECNICA VV.F

RELAZIONE TECNICA VV.F RELAZIONE TECNICA VV.F 1 CONDOTTA La condotta è stata progettata e sarà costruita in conformità al D.M. 17.04.2008 ed al relativo allegato Allegato A - Regola tecnica per la progettazione, costruzione,

Dettagli

PRECAUZIONI E CONTROLLI SU BOMBOLE TIPO IV ULLIT ESTRATTO

PRECAUZIONI E CONTROLLI SU BOMBOLE TIPO IV ULLIT ESTRATTO PRECAUZIONI E CONTROLLI SU BOMBOLE TIPO IV ULLIT ESTRATTO PRECAUZIONI SULLE BOMBOLE IN COMPOSITO (di TIPO CNG4) ULLIT 1.1 Superfici esterne Non mettere in contatto la bombola con prodotti che possano reagire

Dettagli

5.1 Generalità Caratteristiche costruttive... 5 / 1

5.1 Generalità Caratteristiche costruttive... 5 / 1 5 VALVOLE A SFERA 5.1 Generalità 5.1.1 Caratteristiche costruttive... 5 / 1 5.2 Valvola a sfera per singolo tubo 5.2.1 Dimensioni e tipologie - tubo singolo... 5 / 2 5.2.2 Dimensioni e tipologie - tubo

Dettagli

e deve, in generale, impedire l inclinazione o il ribaltamento del carico.

e deve, in generale, impedire l inclinazione o il ribaltamento del carico. L 127/200 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 29.4.2014 ALLEGATO III I. Principi in materia di fissazione del carico 1. La fissazione del carico è in grado di resistere alle seguenti forze risultanti

Dettagli

Dichiarazione di conformità e informazioni di prodotto

Dichiarazione di conformità e informazioni di prodotto Dichiarazione di conformità e informazioni di prodotto Camini - Sistemi di camini con condotti interni di plastica Requisiti e metodi di prova nome e indirizzo registrato del produttore nome del prodotto

Dettagli

GLI ADESIVI IL POSATORE DI PIASTRELLE DI CERAMICA: FORMAZIONE E SPECIALIZZAZIONE. Modulo Teorico N. 2 - Corso di Base Rev.

GLI ADESIVI IL POSATORE DI PIASTRELLE DI CERAMICA: FORMAZIONE E SPECIALIZZAZIONE. Modulo Teorico N. 2 - Corso di Base Rev. IL POSATORE DI PIASTRELLE DI CERAMICA: FORMAZIONE E SPECIALIZZAZIONE Modulo Teorico N. 2 - Corso di Base Rev. 01 del 10/01/2012 GLI ADESIVI A cura di: Centro Ceramico Bologna Consorzio Universitario Centro

Dettagli

Canalette di cablaggio

Canalette di cablaggio CANALETTE DI CABLAGGIO Canalette di cablaggio Canalette Canalette in PVC Canalette senza alogeni P. 178 Introcuzione P. 180 DiCab Canaletta di cablaggio in PVC passo 8-12 mm P. 187 Canaletta di cablaggio

Dettagli

PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO CON SISTEMI COSTRUTTIVI A SECCO ING. TAWFIK MOHAMED

PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO CON SISTEMI COSTRUTTIVI A SECCO ING. TAWFIK MOHAMED PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO CON ING. TAWFIK MOHAMED Lastre di gesso rivestito Lastre di gesso rivestito Nucleo di gesso Rivestimento in cartone Eventuale presenza di fibre di vetro di armatura (tipo F)

Dettagli

SCARICATORI PER SOVRATENSIONI PER INSTALLAZIONE INTERRATA SU GIUNTI ISOLANTI INDICE

SCARICATORI PER SOVRATENSIONI PER INSTALLAZIONE INTERRATA SU GIUNTI ISOLANTI INDICE Foglio 1 di 6 INDICE 1. PREMESSA 2 2. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2 3. NORME DI RIFERIMENTO 2 4. CONDIZIONI DI PROGETTO 2 5. CARATTERISTICHE DI FUNZIONAMENTO 2 6. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 3 7. VERIFICHE

Dettagli

Ministero. Roma, Prot. n. 4502_MOT2/E. Al MINISTERO DELL INTERNO Ufficio Affari Legislativi e Relazioni Parlamentari ROMA

Ministero. Roma, Prot. n. 4502_MOT2/E. Al MINISTERO DELL INTERNO Ufficio Affari Legislativi e Relazioni Parlamentari ROMA Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI E PER I SISTEMI INFORMATICI E STATISTICI Direzione Generale della Motorizzazione e della Sicurezza del Trasporto Terrestre

Dettagli

STABIL TWIN ECO TUBI CORRUGATI IN PP AD ALTO MODULO PER SISTEMI DI CANALIZZAZIONI INTERRATE DIAMETRO INTERNO (DN/ID) a norma: UNI EN

STABIL TWIN ECO TUBI CORRUGATI IN PP AD ALTO MODULO PER SISTEMI DI CANALIZZAZIONI INTERRATE DIAMETRO INTERNO (DN/ID) a norma: UNI EN SCHEDA TECNICA TUBI CORRUGATI IN PP AD ALTO MODULO PER SISTEMI DI CANALIZZAZIONI INTERRATE DIAMETRO INTERNO (DN/ID) a norma: UNI EN 13476-3 CONDIZIONI DI IMPIEGO NORME DI RIFERIMENTO UNI EN 13476-3 ENV

Dettagli

Politrio 27. DIMENSIONE PANNELLO m 0,60 x 1,20 PREZZO /m 2 25,00

Politrio 27. DIMENSIONE PANNELLO m 0,60 x 1,20 PREZZO /m 2 25,00 Catalogo Generale - edizione 07 Politrio 7 IL SOLAIO VINCENTE Soluzione globale di isolamento termico e acustico, per riscaldamento e raffrescamento a pavimento radiante. Utilizzabile in tutte le situazioni,

Dettagli

La resistenza dei materiali può essere misurata facendo ricorso a prove normalizzate.

La resistenza dei materiali può essere misurata facendo ricorso a prove normalizzate. La resistenza dei materiali può essere misurata facendo ricorso a prove normalizzate. Segui attentamente il video relativo ad una prova normalizzata di trazione LA PROVA DI TRAZIONE Molte sono le prove

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA R

RAPPORTO DI PROVA R RAPPORTO DI PROVA DETERMINAZIONE DEL CARICO DI ROTTURA TRASVERSALE (NORMA UNI EN 1344, APPENDICE D) DEL PRODOTTO COTTOBLOC 24X12X5,5 ROSATO DELLA DITTA "SO.LA.VA. S.p.A.", STABILIMENTO DI PIANDISCO (AR).

Dettagli

TARGHE PER SEGNALAZIONE MG SIGNS R

TARGHE PER SEGNALAZIONE MG SIGNS R 1 TARGHE PER SEGNALAZIONE prefustellate La serie consente la produzione in proprio di targhe di segnalazione nel rispetto delle normative. La libreria del software GENIUSPRO contiene la simbologia impiegata

Dettagli

Circolare informativa: AA SPETTABILE AZIENDA. Pergine Valsugana, 13 gennaio 2017 OGGETTO: PRINCIPALI NOVITÀ DELL ACCORDO ADR 2017

Circolare informativa: AA SPETTABILE AZIENDA. Pergine Valsugana, 13 gennaio 2017 OGGETTO: PRINCIPALI NOVITÀ DELL ACCORDO ADR 2017 Sicurezza Ambiente Antincendio Qualità H.A.C.C.P. A.D.R. Circolare informativa: 2017-03 AA SPETTABILE AZIENDA Pergine Valsugana, 13 gennaio 2017 OGGETTO: PRINCIPALI NOVITÀ DELL ACCORDO ADR 2017 Di seguito

Dettagli

LAMINATI A CALDO PER IMBUTITURA O PIEGAMENTO A FREDDO

LAMINATI A CALDO PER IMBUTITURA O PIEGAMENTO A FREDDO Lamiere LAMINATI A CALDO PER IMBUTITURA O PIEGAMENTO A FREDDO IMPIEGHI ) DD (Fe P) Acciaio adatto per operazioni di piega o profilatura. Non è consigliabile nei casi in cui sia necessario un elevato grado

Dettagli

W I. porte e partizioni vetrate tagliafuoco che si armonizzano in maniera coerente con tutti gli altri serramenti dell edificio

W I. porte e partizioni vetrate tagliafuoco che si armonizzano in maniera coerente con tutti gli altri serramenti dell edificio AF porte e partizioni vetrate tagliafuoco che si armonizzano in maniera coerente con tutti gli altri serramenti dell edificio E tenuta capacità del serramento di evitare il passaggio di fiamme, vapori

Dettagli

SPERIMENTAZIONE SUGLI ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO BRACHE METALLICHE PER SOLLEVAMENTO E TRASPORTO LASTRE

SPERIMENTAZIONE SUGLI ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO BRACHE METALLICHE PER SOLLEVAMENTO E TRASPORTO LASTRE SPERIMENTAZIONE SUGLI ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO BRACHE METALLICHE PER SOLLEVAMENTO E TRASPORTO LASTRE (Prove sperimentali effettuate presso Mariperman - La Spezia) Ing. Gragnani Mario giugno 2006 Obiettivo

Dettagli

INSIEL S.p.A. LIVELLO PROGETTUALE: Specifica Tecnica OGGETTO. Tritubi. Data: 28 marzo Integrazioni: 27 marzo GGETTO:

INSIEL S.p.A. LIVELLO PROGETTUALE: Specifica Tecnica OGGETTO. Tritubi. Data: 28 marzo Integrazioni: 27 marzo GGETTO: LIVELLO PROGETTUALE: Specifica Tecnica OGGETTO GGETTO: Giunti per Tubi Tritubi Lisci, Corrugati e Data: 28 marzo 2007 Integrazioni: 27 marzo 2009 Riferimento: INSIEL_ST_GIUNTITUBI _09 INDICE Indice...

Dettagli

MACCHINE PER GLI ALLEVAMENTI

MACCHINE PER GLI ALLEVAMENTI Disciplinare di Sicurezza 21.02 MACCHINE PER GLI ALLEVAMENTI Carri desilatori-miscelatori semoventi Revisione: del: 3.1 01/04/2008 Data: 01/04/08 Documento: 21.02 Disciplinare Carri desilatori-miscelatori

Dettagli

Anelli Guida POLYPAC ANELLI GUIDA SEALING SYSTEMS

Anelli Guida POLYPAC ANELLI GUIDA SEALING SYSTEMS Anelli Guida ANELLI GUIDA Generalità Le sigle E/DWR e I/DWR contraddistinguono anelli (realizzati in resine acetaliche rinforzate con opportune cariche) stampati con tolleranze dimensionali ristrette,

Dettagli

IIL COLLAUDO NELLE CONDOTTE NON IN PRESSIONE

IIL COLLAUDO NELLE CONDOTTE NON IN PRESSIONE IIL COLLAUDO NELLE CONDOTTE NON IN PRESSIONE Scopo del collaudo (ad aria o ad acqua) e quello di verificare l efficienza e la funzionalità idraulica di un collettore posato in opera. In particolare si

Dettagli

La protezione degli attraversamenti. Sigillature di tubazioni e cavi elettrici

La protezione degli attraversamenti. Sigillature di tubazioni e cavi elettrici PROTEZIONE DI ATTRAVERSAMENTI La protezione degli attraversamenti Si definisce attraversamento ogni elemento di passaggio presente nelle compartimentazioni, siano esse orizzontali o verticali. Concettualmente

Dettagli

Direttiva. Allegato 8. Procedura per l'esecuzione e la valutazione di misurazioni dello spessore delle pareti di cisterne

Direttiva. Allegato 8. Procedura per l'esecuzione e la valutazione di misurazioni dello spessore delle pareti di cisterne Dipartimento federale dell ambiente, dei trasporti, dell energia e delle comunicazioni DATEC Ufficio federale dei trasporti UFT Divisione Sicurezza N. registrazione/dossier: BAV-510.45-00003/00002/00023/00006

Dettagli

CAPITOLO 6.5 DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA COSTRUZIONE E ALLE PROVE DEI CONTENITORI INTERMEDI PER IL TRASPORTO ALLA RINFUSA (IBC)

CAPITOLO 6.5 DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA COSTRUZIONE E ALLE PROVE DEI CONTENITORI INTERMEDI PER IL TRASPORTO ALLA RINFUSA (IBC) ADR 2013 2010 by Flashpoint Srl Tutti i diritti riservati CAPITOLO 6.5 DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA COSTRUZIONE E ALLE PROVE DEI CONTENITORI INTERMEDI PER IL TRASPORTO ALLA RINFUSA (IBC) 6.5.1 Disposizioni

Dettagli

TUBO IN POLIETILENE PE-Xa ,

TUBO IN POLIETILENE PE-Xa , TUBO IN POLIETILENE PE-Xa 020526, 020527 A 464 373 Il tubo in polietilene reticolato Pe-Xa è ottenuti con il sistema di reticolazione a perossidi, ed è classificato nel gruppo Pe-Xa. Questo processo conferisce

Dettagli

TEKNA CHEM Srl WATERSTOP - GIUNTI DI DILATAZIONE

TEKNA CHEM Srl WATERSTOP - GIUNTI DI DILATAZIONE TEKNA CHEM Srl WATERSTOP - GIUNTI DI DILATAZIONE Waterstop WATERTEK La TEKNA CHEM fornisce una completa gamma di prodotti per la sigillatura delle riprese di getto. Da molti anni siamo presenti sul mercato

Dettagli

SERBATOI GPL PER INSTALLAZIONE DA INTERRO

SERBATOI GPL PER INSTALLAZIONE DA INTERRO SERBATOI GPL PER INSTALLAZIONE DA INTERRO Serbatoi orizzontali e verticali per installazione interrata modello NATURA forniti completi delle strumentazioni di sicurezza standard, rivestimento epossidico

Dettagli

CRITERI DI PROGETTAZIONE

CRITERI DI PROGETTAZIONE CRITERI DI PROGETTAZIONE VALVOLE DI NON RITORNO SENZA FINE CORSA 2 Revisione Generale Zulli 21-10-08 1 Introdotti commenti SRG Stramazzotti 08.01.04 0 Emissione Pezzè Omenigrandi Damiani 31.01.02 Rev.

Dettagli

Vademecum illustrato Impianti gas domestici UNI :2015. Certifico Srl - IT N.1

Vademecum illustrato Impianti gas domestici UNI :2015. Certifico Srl - IT N.1 Vademecum illustrato Impianti gas domestici UNI 7129-1:2015 Certifico Srl - IT N.1 Indice Premessa... 3 1. Dimensionamento impianto interno... 4 2. Materiali - Tubazioni... 4 2.1 Tubi di acciaio... 5 Tubi

Dettagli

INDUMENTI PER LA PROTEZIONE CONTRO IL CALORE E LA FIAMMA

INDUMENTI PER LA PROTEZIONE CONTRO IL CALORE E LA FIAMMA INDUMENTI PER LA PROTEZIONE CONTRO IL CALORE E LA FIAMMA EN ISO 11612 La finalità della norma è di fornire i requisiti prestazionali minimi per gli indumenti di protezione contro il calore e la fiamma

Dettagli

TUBAZIONI TUBAZIONI. RACCORDI in PRFV

TUBAZIONI TUBAZIONI. RACCORDI in PRFV TUBAZIONI TUBAZIONI e RACCORDI in PRFV Da molti anni la società Ticomm & Promaco opera nel settore dell anticorrosione, vantando competenza specifica nell ambito dello stoccaggio, della distribuzione e

Dettagli

Permeabilità all aria da nuovo A < 01 m 3 / [h m (dapa) 2/3 ]

Permeabilità all aria da nuovo A < 01 m 3 / [h m (dapa) 2/3 ] Committente Denominazione prodotto Misure (dimensioni) Materiale Specifiche Risultato Prova Permeabilità all aria di schiuma poliuretanica Verbale di prova 105 41634/1U Hilti AG Feldkircherstrasse 100

Dettagli

V- PRODOTTI DERIVATI. 1 Travi saldate. 1a - Travi Alveolari. Descrizione:

V- PRODOTTI DERIVATI. 1 Travi saldate. 1a - Travi Alveolari. Descrizione: V- PRODOTTI DERIVATI 1 Travi saldate 1a - Travi Alveolari Descrizione: Le travi alveolari, commercializzate e distribuite con brevetto da alcuni produttori, sono profili con forma a doppia T laminati e

Dettagli

DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE In accordo a Regolamento Prodotti da Costruzione n 305/2011

DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE In accordo a Regolamento Prodotti da Costruzione n 305/2011 DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE In accordo a Regolamento Prodotti da Costruzione n 305/2011 DoP N 11/0396 1. Codice di identificazione unico del prodotto-tipo: MAURER PLUS TCA-P CE 2. Numero di tipo, lotto,

Dettagli

CAPITOLO 7.3 DISPOSIZIONI RELATIVE AL TRASPORTO ALLA RINFUSA

CAPITOLO 7.3 DISPOSIZIONI RELATIVE AL TRASPORTO ALLA RINFUSA CAPITOLO 7.3 DISPOSIZIONI RELATIVE AL TRASPORTO ALLA RINFUSA 7.3.1 Disposizioni generali 7.3.1.1 Una merce può essere trasportata alla rinfusa in contenitori per trasporto alla rinfusa, containers o veicoli

Dettagli

Riqualificazione tecnica. Verifica Sicurezza Testato in classe di fumo F0 (Effe zero) Non produce fumi e gas tossici. Resistenza meccanica

Riqualificazione tecnica. Verifica Sicurezza Testato in classe di fumo F0 (Effe zero) Non produce fumi e gas tossici. Resistenza meccanica Riqualificazione tecnica Prove di resistenza al fuoco per riqualificare il prodotto in conformità alle nuove norme europee EN 13381 Verifica Sicurezza Testato in classe di fumo F0 (Effe zero) Non produce

Dettagli

LABORATORIO TECNOLOGICO PER L'EDILIZIA ED ESERCITAZIONI DI TOPOGRAFIA. cls normale

LABORATORIO TECNOLOGICO PER L'EDILIZIA ED ESERCITAZIONI DI TOPOGRAFIA. cls normale 1.6 TIPI DI CLS cls normale 2000 2600 Cls normale: conglomerato cementizio caratterizzato in generale da rapporto a/c > 0,45 e con resistenza caratteristica cubica 55 (N/mm 2 ) ovvero 550 (dan/cm 2 ) cls

Dettagli

Attribuzione di proprietà antincendio a materiali cementizi attraverso l uso l. di fibre di basalto. Workshop di inaugurazione DT Materiali

Attribuzione di proprietà antincendio a materiali cementizi attraverso l uso l. di fibre di basalto. Workshop di inaugurazione DT Materiali Attribuzione di proprietà antincendio a materiali cementizi attraverso l uso l di fibre di basalto Workshop di inaugurazione DT Materiali Firenze, 13 Gennaio 2017 Aliant Baraclit Spa Coppella: Core in

Dettagli

CAPITOLO 8.2 PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA FORMAZIONE DELL EQUIPAGGIO DEL VEICOLO

CAPITOLO 8.2 PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA FORMAZIONE DELL EQUIPAGGIO DEL VEICOLO CAPITOLO 8.2 PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA FORMAZIONE DELL EQUIPAGGIO DEL VEICOLO 8.2. Prescrizioni generali relative alla formazione dei conducenti 8.2.. I conducenti di veicoli che trasportano merci pericolose

Dettagli

Descrizione delle Norme EN per i guanti

Descrizione delle Norme EN per i guanti Descrizione delle Norme EN per i guanti EN 420 - Requisiti generali e metodi di prova La norma definisce i requisiti generali e i corrispondenti procedimenti di prova per la progettazione e la fabbricazione

Dettagli

SCHEMA. Mandato CEN M/120 Prodotti metallici per impieghi strutturali e loro accessori.

SCHEMA. Mandato CEN M/120 Prodotti metallici per impieghi strutturali e loro accessori. SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE di prodotti in acciai da bonifica da costruzione cui alla norma UNI EN 10343:2009 0 STORIA Edizione 0

Dettagli

MACCHINE E IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI

MACCHINE E IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI Disciplinare di Sicurezza 31.01 MACCHINE E IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI Essiccatoi mobili trainati Revisione: del: 2.1 01/04/2008 Data: 01/04/08 Documento: 31.01 Disciplinare Essiccatoi

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Ingegneria

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Ingegneria UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Ingegneria COSTRUZIONE DI MACCHINE prof. Sergio Baragetti Allievi del corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Testi delle esercitazioni per l Anno Accademico

Dettagli

Redatto Verificato Approvato

Redatto Verificato Approvato DD II IRR EE ZZ II IOO NN EE RR IICCEERR I CC AA,,, II INN GG EEGG NN EE RR II IAA EE CC OO SS TT RR UU ZZ II IOO NN II I TT ee cc nn iii cc aa ee RR iiccee i rr rcc aa TT ee c nn oo lll ooggi ii ee SS

Dettagli

LEZIONI N 20 E 21 SISTEMI DI COLLEGAMENTO

LEZIONI N 20 E 21 SISTEMI DI COLLEGAMENTO LEZIONI N 20 E 21 SISTEMI DI COLLEGAMENTO Nelle costruzioni metalliche si pone, in generale, il problema di collegare fra di loro i profilati e le lamiere per realizzare sistemi portanti più complessi:

Dettagli

Nota generale. Argilla espansa Perlite espansa Vermiculite espansa Lana di roccia Vetro multicellulare

Nota generale. Argilla espansa Perlite espansa Vermiculite espansa Lana di roccia Vetro multicellulare ALLEGATO C ELENCO DEI MATERIALI DA CONSIDERARE COME APPARTENENTI ALLE CLASSI A1 E A1 FL DI REAZIONE AL FUOCO DI CUI ALLA DECISIONE 2000/147/CE SENZA DOVER ESSERE SOTTOPOSTI A PROVE Nota generale Per essere

Dettagli

5. Eventuale nome e indirizzo del responsabile incaricato dei compiti ai sensi dell articolo 12 paragrafo 2: non applicabile

5. Eventuale nome e indirizzo del responsabile incaricato dei compiti ai sensi dell articolo 12 paragrafo 2: non applicabile 1. Codice univoco di identificazione del tipo di prodotto: sistema metallico multistrato tipo ai sensi della norma 2. Numero di tipo, di lotto o di serie o altro codice di identificazione del prodotto

Dettagli

Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale

Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale Laddove il progettista del vetro si scontra con il disordine di riferimenti normativi PhD - : progettista di vetro strutturale di Distonie normative

Dettagli

Disciplinare di Sicurezza MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE. Irroratrici a barre semoventi

Disciplinare di Sicurezza MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE. Irroratrici a barre semoventi Disciplinare di Sicurezza 05.01 MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE Irroratrici a barre semoventi Revisione: del: 3.1 29/09/2016 Data: 29/09/2016 Documento: 05.01 Disciplinare Irroratrici a barre

Dettagli

LA NORMA UNI EN E LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO A MARCHIO IIP UNI

LA NORMA UNI EN E LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO A MARCHIO IIP UNI LA NORMA UNI EN 14351-1 E LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO A MARCHIO IIP UNI Monza 16 aprile 2013 Piero Ricci I.I.P. S.r.l. Istituto Italiano dei Plastici La verifica della conformità Quando un utente acquista

Dettagli

TARGHETTE ADESIVE PER PULSANTI MG PTSA HF

TARGHETTE ADESIVE PER PULSANTI MG PTSA HF 1 prefustellate Le targhette per pulsanti MG PTS si adattano alla pulsanteria da 22,5. I colori grigio, rosso, blu, verde e nero sono fornibili a richiesta, in quantità da definire. CEI EN 60950 1 Apparecchiature

Dettagli

Inseritre prina coeptrina

Inseritre prina coeptrina Inseritre prina coeptrina INDICE 1 - SCOPO... 3 2 - NORME DI RIFERIMENTO... 3 3 ASSUNZIONI... 3 4 - DATI NOMINALI DI IMPIANTO... 3 5 - CARATTERISTICHE DEL CAVO DI MEDIA TENSIONE... 4 6 - DIMENSIONAMENTO

Dettagli

NYLON-CARBON DUREZZA & TRAZIONE

NYLON-CARBON DUREZZA & TRAZIONE NYLON-CARBON DUREZZA & TRAZIONE D R. F L A V I A N A C A L I G N A NO D R. M A S S I M O L O R U S S O D R. I G N A Z I O R O P P O L O N Y LO N - C A R BON PROVE DI DUREZZA E DI TRAZIONE INTRODUZIONE

Dettagli

PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2014/33/UE ALLEGATI V e VIII Esame Finale degli Ascensori e Verifica dell Unità per gli Ascensori

PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2014/33/UE ALLEGATI V e VIII Esame Finale degli Ascensori e Verifica dell Unità per gli Ascensori Titolo Riferimento Revisione e data entrata in vigore Approvato da PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2014/33/UE ALLEGATI V e VIII Esame Finale degli Ascensori e Verifica dell Unità per gli Ascensori PR.PART.

Dettagli

5. Eventuale nome e indirizzo del responsabile incaricato dei compiti ai sensi dell articolo 12 paragrafo 2: non applicabile

5. Eventuale nome e indirizzo del responsabile incaricato dei compiti ai sensi dell articolo 12 paragrafo 2: non applicabile 1. Codice univoco di identificazione del tipo di prodotto: sistema camino metallico multistrato tipo TEC-DW-STANDARD ai sensi della norma 2. Numero di tipo, di lotto o di serie o altro codice di identificazione

Dettagli

Tarature sicure e accurate in aree pericolose con i calibratori portatili a sicurezza intrinseca

Tarature sicure e accurate in aree pericolose con i calibratori portatili a sicurezza intrinseca Tarature sicure e accurate in aree pericolose con i calibratori portatili a sicurezza intrinseca Gli impianti industriali costituiscono frequentemente una zona pericolosa. Molti materiali essenziali per

Dettagli

Norme in Vigore. pag. 1/7

Norme in Vigore. pag. 1/7 Elenco Norme Abbonamento UNICOU730003 Ingegneria strutturale - Ingegneria strutturale - Elementi prefabbricati di calcestruzzo Totale norme 157 di cui 79 in lingua inglese Aggiornato al 14/11/2017 08:03:15

Dettagli

EN ISO EN ISO MATERIALI E INDUMENTI A PROPAGAZIONE LIMITATA DI FIAMMA MATERIALI E INDUMENTI A PROPAGAZIONE LIMITATA DI FIAMMA

EN ISO EN ISO MATERIALI E INDUMENTI A PROPAGAZIONE LIMITATA DI FIAMMA MATERIALI E INDUMENTI A PROPAGAZIONE LIMITATA DI FIAMMA MATERIALI E INDUMENTI A PROPAGAZIONE LIMITATA DI FIAMMA EN ISO 14116 SCOPO E CAMPO D APPLICAZIONE La norma specifica i requisiti prestazionali dei materiali, degli assemblaggi di materiale e degli indumenti

Dettagli

Unità 2 Diagrammi di stato e proprietà dei materiali UNITA 2 DIAGRAMMI DI STATO E PROPRIETA DEI MATERIALI

Unità 2 Diagrammi di stato e proprietà dei materiali UNITA 2 DIAGRAMMI DI STATO E PROPRIETA DEI MATERIALI Esercizio.1 UNITA DIAGRAMMI DI STATO E PROPRIETA DEI MATERIALI Tracciare un diagramma di stato binario in cui sia presente un composto intermedio A x B y a fusione congruente e un composto intermedio A

Dettagli

TUBO IN POLIETILENE TOP PE-XA CODICE PRODOTTO /59/64/65

TUBO IN POLIETILENE TOP PE-XA CODICE PRODOTTO /59/64/65 373 TUBO IN POLIETILENE TOP PE-XA CODICE PRODOTTO 0080958/59/64/65 Il tubo in polietilene reticolato TOP Energy Expert è ottenuto con il sistema di reticolazione a perossidi, ed è classificato nel gruppo

Dettagli