LAYMAN S REPORT Progetto LIFE 07 NAT/IT/ Interventi per l avifauna di interesse comunitario nei siti Natura 2000 della bassa pianura parmense

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1 LAYMAN S REPORT Progetto LIFE 07 NAT/IT/ Interventi per l avifauna di interesse comunitario nei siti Natura 2000 della bassa pianura parmense

2 L area di intervento e le specie target Sei aree della bassa pianura parmense fanno parte della rete Natura 2000, un sistema di aree tutelate dall Unione Europea. La conservazione di habitat, piante ed animali di interesse comunitario dipende dal buono stato dell ambiente. La Bassa parmense ha caratteristiche di rilievo nell ambito padano, con la presenza di importanti siti per la nidificazione dell avifauna, l incrocio tra le rotte migratorie rappresentate dai fiumi Po e Taro e il permanere di colture agricole (prati stabili e medicai) con buone potenzialità naturalistiche. Queste caratteristiche si traducono in una serie di emergenze naturalistiche come ad esempio la presenza del Panzarolo nelle acque dei fontanili; le stazioni residue di piante rarissime come Marsilea quadrifolia; la nidificazione del Falco cuculo, quasi esclusiva rispetto al territorio italiano; le colonie di Grillaio, che qui trova l estremo settentrionale di nidificazione per l Italia; le quattro garzaie, dove si riproducono tutte le specie di ardeidi coloniali presenti in Europa; le colonie di Topino che concorrono a formare una delle popolazioni più numerose a livello nazionale. Il progetto Life+ Pianura Parmense ha realizzato interventi diretti di tutela degli uccelli di importanza comunitaria e di miglioramento e ripristino dei loro habitat all interno di sei aree designate come siti della rete Natura La porzione di territorio esterna ai siti è stata interessata da un progetto di rete ecologica, per migliorare le condizioni di diffusione delle specie. ZPS Golena del Po presso Zibello ZIBELLO Samboseto Frescarolo e ambientali di ripristini Prati e ZPS Torrente Stirone SORAGNA Torrente Rovacchia O Km S.Genesio ZPS FONTANELLATO Taro Basso ZPS e SIC ROCCABIANCA FONTEVIVO Taro Basso ZPS SIC e S.SECONDO Fiume Taro SISSA TRECASALI Falco cuculo e grillaio Red-legged falcon and Lesser kestrel Aironi Herons Averla cenerina Lesser grey shrike Martin pescatore Kingfisher Fiume Po Canale Lorno TORRILE Torrente Parma Po del golenale fascia Torrile, di bacini Viarolo, di risorgive delle Aree SIC ZPS e COLORNO SORBOLO Morta Parma ZPS e SIC MEZZANI Torrente Enza Il progetto ha interessato la fascia della provincia di Parma compresa tra l autostrada A1 e il Po. Questo territorio è caratterizzato dalla presenza di sei siti della rete europea Natura Tredici sono i Comuni interessati: Busseto, Colorno, Fontanellato, Mezzani, Parma, Polesine Parmense, Roccabianca, San Secondo Parmense, Sissa, Soragna, Torrile, Trecasali, Zibello.

3 Ardeola ralloides Falco vespertinus Casmerodius albus Nycticorax nycticorax Lanius collurio Alcedo atthis Butaurus stellaris Falco naumanni Ardea purpurea Egretta garzetta Ixobrychus minutus Lanius minor Riparia riparia Interesse del progetto nell ambito europeo Nella bassa pianura parmense nidificano diverse specie di uccelli di interesse comunitario: Averla piccola, Averla cenerina, Tarabuso, Tarabusino, Nitticora, Sgarza ciuffetto, Garzetta, Airone bianco maggiore, Airone rosso, Martin pescatore. Due rapaci, Falco cuculo e Grillaio, rivestono una particolare importanza, trattandosi di popolazioni ai margini dei loro areali di distribuzione, che qui nidificano solo a partire dalla metà degli anni 90. La loro presenza è dovuta anche ad elementi di naturalità del paesaggio rurale, come prati e medicai, legati alla produzione del Parmigiano-Reggiano. Per quanto riguarda gli Aironi, l obiettivo è la conservazione di specie caratteristiche dell area di progetto, i cui habitat trofici e riproduttivi occupano ancora una superficie residuale del territorio e richiedono un ampliamento al fine di garantire in futuro il loro buono stato di conservazione. Si tratta quindi di tutelare colonie nidificanti significative in ambito europeo, con garzaie superiori alle cento coppie per specie come Garzetta e Nitticora, e di intervenire sulle altre specie oggi minacciate a livello europeo e i cui habitat evidenziano buone possibilità di ripristino. Dalla proposta alla realizzazione Presentato nel 2007, il progetto è stato sottoposto ad alcune modifiche nel 2008 e approvato con apposita convenzione tra la Provincia di Parma e la Commissione Europea, con inizio fissato nel gennaio 2009 e termine nel dicembre Il 2009 è stato dedicato all avvio del progetto, alla predisposizione degli studi e dei progetti preliminari e alla loro approvazione. Nel 2010 sono stati conclusi gli accordi e la maggior parte delle acquisizioni dei terreni. È stato effettuato un primo confronto con enti, associazioni di categoria e di volontariato sulle proposte emerse dallo studio della rete ecologica e dai piani d azione per le specie target, attraverso una procedura partecipata articolata in cinque incontri tematici. Nel 2011 sono stati realizzati i lavori più impegnativi: la riqualificazione del canale Lorno e della Parma Morta. Nel 2012 sono stati svolti vari momenti di comunicazione e di confronto con le popolazioni residenti con l obiettivo di diffondere la conoscenza sul valore naturalistico dei siti della rete Natura 2000, di informare sugli interventi realizzati e di condividere le proposte emerse sulle Misure Specifiche di Conservazione.

4 Gli obiettivi del progetto Un progetto per la natura e le persone 1. Migliorare lo stato di conservazione delle popolazioni di Falco cuculo, Grillaio, Averla piccola e Averla cenerina, mediante il miglioramento della rete ecologica e l adozione di misure gestionali specifiche; il mantenimento e l incremento degli elementi del paesaggio che ne consentono la nidificazione; l intervento nel breve termine a tutela della loro riproduzione mediante la collocazione di nidi artificiali; il miglioramento ed ampliamento del loro habitat trofico, costituito principalmente da ecosistemi prativi e in particolare da prati stabili. 2. Migliorare lo stato di conservazione delle popolazioni degli ardeidi presenti (Airone rosso, Nitticora, Sgarza ciuffetto, Airone bianco maggiore, Garzetta, Tarabuso e Tarabusino) mediante il miglioramento della rete ecologica e l adozione di misure gestionali specifiche; il mantenimento e l incremento degli elementi del paesaggio importanti per la nidificazione e l alimentazione delle specie; la realizazione e riqualificazione degli habitat trofici, in particolare zone umide. La realizzazione dei lavori del progetto Life è stata accompagnata da un percorso di coinvolgimento delle realtà locali, nella consapevolezza che la condivisione di obiettivi, scelte da operare e risultati attesi sia presupposto fondamentale per la riuscita di un progetto.

5 3. Migliorare lo stato di conservazione delle popolazioni degli uccelli che nidificano in tunnel nelle scarpate sabbiose (Martin pescatore, Topino, Gruccione) mediante il miglioramento della rete ecologica e l adozione di misure gestionali specifiche; interventi per il mantenimento e l incremento dei siti riproduttivi. 4. Elaborare misure per la costruzione di una rete ecologica funzionale alle specie di interesse comunitario presenti sull intero territorio della bassa pianura parmense, da rendere effettive entro il termine del progetto Life. 5. Realizzare interventi specifici a favore delle specie vegetali di elevato valore conservazionistico Marsilea quadrifolia (di interesse comunitario) e Leucojum aestivum presenti o di recente estinzione nei siti della bassa pianura parmense. 6. Incrementare gli habitat (fra cui, di interesse comunitario: Laghi eutrofici naturali, Prati da sfalcio e Boschi ripariali di salici e pioppi) utili per le specie target e per altre specie di interesse conservazionistico. 7. Divulgare i valori naturalistici dei siti e della rete Natura 2000 e disseminare i risultati presso gli stakeholder perché diventino parte attiva nella conservazione delle specie e degli habitat, offrendo anche strumenti idonei (corsi e forum on-line) per contribuire volontariamente alla raccolta di dati sul territorio. Le esigenze di conservazione della Bassa parmense hanno trovato un buon riscontro nelle caratteristiche del programma finanziario Life+ Natura e Biodiversità, che sostiene i progetti finalizzati al miglioramento dello stato di conservazione di specie e habitat di interesse comunitario, consentendo di applicare metodologie innovative di studio, acquisire terreni, realizzare azioni dimostrative e di comunicazione a vari livelli.

6 Le azioni e i risultati Azioni preparatorie Pianificazione della rete ecologica. Frutto di un lungo lavoro di analisi e studio, è stata condivisa nell ambito del forum di concertazione con gli stakeholder ed in seguito approvata. Studio della zonizzazione ottimale dei siti Natura Poiché i sei siti considerati presentavano una distribuzione non omogenea degli elementi di maggior pregio, è stata elaborata una loro zonizzazione in modo da ottimizzare le azioni di conservazione e gestione sulla base dell importanza di ciascuna singola zona per la conservazione degli habitat e delle specie, con l obiettivo di mantenere e migliorare il livello di biodiversità degli habitat e delle specie prioritarie di interesse comunitario; mantenere e/o ripristinare gli equilibri biologici alla base dei processi naturali; ridurre i fattori che possono causare la perdita o la frammentazione degli habitat all interno del sito o nelle zone adiacenti e le cause di declino delle specie rare o minacciate; tenere sotto controllo ed eventualmente limitare le attività che incidono sull integrità ecologica dell ecosistema; armonizzare i piani ed i progetti previsti per il territorio in esame; individuare e attivare i processi necessari per promuovere lo sviluppo di attività economiche compatibili con gli obiettivi di conservazione; attivare meccanismi politico-amministrativi in grado di garantire una gestione attiva ed omogenea dei siti. Acquisizione di terreni La quasi totalità delle superfici nei siti Natura 2000 considerati sono di proprietà o in concessione a privati. Questo pone alcuni problemi alla realizzazione di interventi di miglioramento ambientale da parte dell Ente gestore. Per questo motivo il progetto si è avvalso della possibilità di acquisire alcuni terreni per realizzarvi alcuni interventi chiave: un tratto di 1,5 km del canale Lorno, che, oltre ad essere un corso d acqua di grande importanza per la biodiversità, costituisce un importante corridoio ecologico tra la Riserva Naturale di Torrile e Trecasali e l area dei fontanili di Viarolo il fontanile S. Antonio ed un appezzamento a prato che lo collega con il corridoio ecologico costituito dal Lorno una serie di aree poste lungo la Parma Morta, all interno dell omonima Riserva Naturale, per realizzare interventi di ampliamento della superficie allagata e contribuire al completamento della fascia di rispetto necessaria a tutelare meglio la zona umida.

7 I terreni sono stati scelti attraverso una attenta selezione, in modo che le risorse disponibili potessero essere investite con la massima efficacia. Tutte le acquisizioni sono state concluse con accordi volontari e al termine del progetto risultano acquisiti circa 12 ha di terreno per un costo complessivo di ,00 ed un costo medio di 3,62 /mq. Azioni sul campo Produzione ed impiego di sementi da specie ed ecotipi di piante erbacee dei prati stabili storici. I prati stabili sono un habitat di importanza comunitaria e, in particolare nella pianura parmense, hanno un ruolo rilevante per il mantenimento di specie animali quali il Falco cuculo e il Grillaio e per la conservazione di un elevata diversità floristica. L azione ha consentito di sperimentare l uso di sementi ottenute da prati permanenti nell inerbimento di nuove superfici verificandone la fattibilità tecnica e i costi economici. L attività si è articolata attraverso: a) l individuazione degli appezzamenti a prato destinati alla raccolta del seme e analisi della composizione floristica e della caratterizzazione fitosociologica; b) la raccolta della semente e verifica della presenza delle specie riscontrate in campo e dei quantitativi di seme da impiegare per il ripristino; c) il ripristino delle superfici a prato di cinque appezzamenti, per una superficie complessiva di oltre 5 ha. L attecchimento dei prati realizzati con queste tecniche è stato buono fin dalla germinazione. I costi, però, si sono rivelati poco competitivi sul mercato attuale. È auspicabile una normativa che favorisca l utilizzo di sementi di ecotipi locali e l introduzione di adeguati incentivi economici che indirizzino verso lo sviluppo di una filiera. I prati stabili stanno alla base della filiera produttiva del Parmigiano- Reggiano. Oltre ad essere un patrimonio di biodiversità, hanno un valore culturale, storico ed economico.

8 Marsilea quadrifolia Leucojum aestivum Reintroduzione del Trifoglio acquatico (Marsilea quadrifolia) e della Campanella maggiore (Leucojum aestivum). La reintroduzione delle due specie si è resa necessaria a causa del loro pessimo stato di conservazione e del loro forte isolamento. Per individuare la migliore localizzazione dell intervento è stato realizzato uno specifico Studio per la reintroduzione o il rafforzamento ottimizzati di specie vegetali rare o scomparse nei sei siti di importanza comunitaria della Pianura Parmense, che ha tenuto conto di variabili ecologiche e antropiche. Marsilea quadrifolia è stata coltivata ex-situ a partire dal 2009 utilizzando materiale vegetale proveniente da un piccolo campione raccolto nella stazione residua e successivamente reintrodotta nei siti individuati dallo studio. Analogamente si è proceduto alla reintroduzione e al rafforzamento di Leucojum aestivum. La percentuale di attecchimento di Leucojum aestivum risulta compresa tra il 96% e il 98%, mentre Marsilea quadrifolia si è dimostrata specie più vulnerabile a fenomeni di perdurante siccità o prolungata sommersione. Riqualificazione naturalistica del canale Lorno. I canali costituiscono uno degli elementi del paesaggio con maggiore potenzialità per la realizzazione della rete ecologica, ma è necessario dimostrare che gli obiettivi di efficienza idraulica possono essere raggiunti contestualmente agli obiettivi di conservazione. Gli interventi realizzati sono stati resi possibili grazie all acquisizione di una fascia laterale per un tratto di 1,5 km, nonché di un fontanile adiacente e di un terreno agricolo: allargamento della sezione del canale con la creazione di una sponda distesa (a monte) e di una banca laterale (a valle) per un tratto complessivo di 800 m, per consentire l insediamento di un canneto creazione, a valle del tratto di canale allargato, di una siepe-filare ombreggiante di oltre 700 m di lunghezza per ridurre in futuro lo sviluppo della vegetazione in alveo e quindi la frequenza degli interventi di manutenzione creazione di cinque varici laterali a deflusso più lento, per favorire l insediamento di habitat legati ad acque a debole scorrimento reintroduzione di Marsilea quadrifolia e Leucojum aestivum recinzione del fontanile e di un tratto dell asta di deflusso per evitare l impatto delle nutrie creazione di un prato con sementi di ecotipi locali, di una siepe e di due macchie di alberi e arbusti tra il fontanile e il Lorno.

9 I lavori sono stati realizzati nella seconda parte del 2011 e oggi è possibile osservare l avviamento della successione ecologica che porterà alla formazione degli habitat attesi. Interveni di ampliamento e riqualificazione di una zona umida. Gli interventi hanno riguardato il SIC-ZPS Parma Morta, dove da alcuni decenni manca di una fascia tampone perimetrale. Questa carenza impedisce l insediamento degli habitat (canneto, bosco ripariale, bosco planiziale o prato) tipici di un ambiente di questo tipo ed espone lo specchio d acqua a un disturbo più diretto da parte delle attività agricole e ad un progressivo interrimento. Con il progetto Life è stato possibile aumentare in modo significativo la consistenza della fascia ripariale e realizzare i seguenti interventi per incrementarne la naturalità: allargamento della zona umida allagata in tre zone creazione di una piccola lanca creazione di fasce ripariali arboreo-arbustive inerbimento con miscugli da prati stabili storici e realizzazione di macchie di alberi ed arbusti increazione di superfici a canneto e piantumazione di elofite (Carex riparia, Iris pseudocorus, Typha angustifolia, Typha latifolia) reintroduzione di Marsilea quadrifolia posa di recinzioni a difesa dalle nutrie. Complessivamente gli interventi hanno interessato un area di 5 ha, con un raddoppio della superficie di proprietà pubblica e la piantumazione di 1914 esemplari di specie arboree ed arbustive. Interventi per regolamentare gli accessi ai siti di nidificazione di Martin pescatore (Alcedo atthis), Gruccione (Merops apiaster) e Topino (Riparia riparia). Le tre specie nidificano lungo le sponde fluviali scavando dei tunnel nelle scarpate sabbiose. Nel SIC-ZPS Basso Taro, in particolare, sono esposte al disturbo da parte di visitatori che accedono in area golenale con mezzi motorizzati. L azione ha reso possibile definire la viabilità di tutti i siti, segnalare gli accessi non consentiti nel Basso Taro e concordare con i comuni interessati, i proprietari, gli agricoltori e le associazioni di pescatori, l ubicazione e l utilizzo di tre sbarre per la limitazione degli accessi ai mezzi motorizzati, consentendone sempre la fruizione a piedi o in bicicletta.

10 Collocazione di nidi artificiali per Falco cuculo e Grillaio. Nella primavera 2010 sono stati collocati 65 nidi artificiali per Falco cuculo e 15 per Grillaio con l obiettivo di incrementare il numero di siti riproduttivi idonei in aree già occupate dalle due specie e ritenute particolarmente adatte dal punto di vista ambientale. I falchi cuculi, fin dal primo anno, hanno dimostrato di apprezzare i nidi artificiali, tanto che nella stagione riproduttiva 2012 il 60% della popolazione parmense li ha occupati. Tra queste coppie si è riscontrato un successo riproduttivo leggermente superiore a quello delle coppie nidificanti su nido naturale. Il Grillaio si è invece dimostrato più diffidente nell occupazione delle cassette nido, probabilmente anche per l abbondanza di siti idonei nei sottotetti delle cascine storicamente frequentate. Nel 2012 si è verificato il primo utilizzo di nido artificiale da parte di una coppia di grillai, che ha portato all involo 2 giovani. Si presume che, come avvenuto in alcune regioni dell Italia meridionale, il numero di nidi artificiali occupati dal Grillaio possa crescere nei prossimi anni. Monitoraggio delle specie target. Il monitoraggio di falchi e averle ha compreso i periodi di nidificazione delle specie in tutta l area di studio. Le colonie di Topino e di Martin pescatore sono state cercate lungo le aste fluviali, le lanche, presso i bacini di cave ripristinate e all interno di cave e frantoi. Per il monitoraggio degli ardeidi sono stati controllati i boschi igrofili e le zone umide. In quattro anni sono stati acquisiti dati dettagliati sullo status delle popolazioni parmensi e sono state migliorate le metodologie utilizzate, applicabili e ripetibili in contesti analoghi. I dati mostrano un lieve incremento delle popolazioni di Falco cuculo e Grillaio, e la vulnerabilità delle due specie di Averla, sensibili a eventi climatici di forte intensità e alla perdita di habitat utili alla nidificazione. Le popolazioni di ardeidi coloniali godono di un discreto status numerico, con trend stabili o positivi. Meno rosea la situazione degli ardeidi non coloniali, strettamente dipendenti dalla presenza di estese fasce di canneto. La popolazione di Martin pescatore è in lieve decremento e le colonie di Topino sono in notevole rarefazione, soprattutto a causa della rettificazione dei corsi d acqua e della conseguente scomparsa delle sponde in cui nidificano. Contestualmente al monitoraggio è stato avviato un programma di marcaggio e inanellamento su Falco cuculo, Topino e Grillaio.

11 Azioni di comunicazione, informazione e sensibilizzazione I lavori del progetto sono andati di pari passo con un percorso di coinvolgimento delle realtà locali, nella consapevolezza che la condivisione di obiettivi, scelte da operare e risultati attesi sia presupposto fondamentale per la riuscita di un progetto stesso. Una prima occasione di confronto con enti, associazioni di categoria e di volontariato si è avuta con il forum di concertazione, una procedura partecipata articolata in 5 incontri e svoltasi tra aprile e giugno Il forum ha avuto l obiettivo di promuovere un confronto sulla bozza di rete ecologica e di elaborare una serie di proposte utili all elaborazione della versione definitiva della rete, e alla messa a punto di un adeguata strategia di conservazione di ambienti e specie nei sei siti Natura Il Piano di Azione Generale scaturito dal forum è stato punto di riferimento per la stesura delle successive Misure Specifiche di Conservazione dei sei siti. Il percorso di comunicazione ha proseguito con una tappa specifica nel mondo della scuola: nel novembre 2011, è stato svolto un incontro con gli insegnanti nei comuni in area di progetto, per valutare insieme possibili forme di coinvolgimento delle scuole nella diffusione delle conoscenze acquisite e nella tutela dei siti. Nel corso del 2012 la comunicazione ha ampliato il suo raggio d azione, e tra maggio e giugno sono stati organizzati una serie di incontri pubblici e uscite sul campo, rivolti a tutti i residenti nei comuni di riferimento, per far conoscere i valori naturalistici dei siti e condividerne gli obiettivi di conservazione. Ad integrazione di questi momenti, e per intercettare un pubblico ancora più ampio, sono stati organizzati alcuni banchetti informativi in occasione delle giornate di mercato. La ricorrenza dei 20 anni del Programma Life è stata un ulteriore occasione di sensibilizzazione, che ha visto l organizzazione di una visita guidata nelle aree di intervento del progetto aperta a tutti i cittadini. Tra incontri pubblici e visite guidate si è arrivati a coinvolgere circa 500 soggetti, ben oltre le aspettative. A conclusione del progetto è stato realizzato un convegno per presentarne i risultati e ne sono stati pubblicati gli atti e un video. Tra le azioni di comunicazione, oltre a quelle di partecipazione: l implementazione e la gestione del sito internet www. lifepianura.it la pubblicazione di materiali informativi cartacei e multimediali (depliant bilingue, locandine, layman s report, atti del workshop e del conveno, CD del Progetto completo di tutti i contributi scientifici) il libro sul progetto con allegata versione multimediale arricchita con contributi scientifici la produzione di gadgets (magliette, taccuini, adesivi) la pubblicazione degli atti del workshop e del convegno l allestimento di punti informativi lungo i punti di accesso o di maggiore interesse dei siti Natura 2000.

12 Alcuni numeri 12 ettari di terreno acquisito e destinato al mantenimento degli habitat presenti o alla creazione di nuovi 1500 metri la lunghezza del tratto del canale Lorno oggetto di ampliamento e riqualificazione per coniugare sicurezza idraulica con qualità ambientale 3275 le piante, tra alberi e arbusti, poste a dimora per la creazione di siepi, filari e macchie 400 i metri di ampliamento dell ambiente acquatico lungo le sponde della Parma Morta 58 le specie erbacee censite in un solo prato stabile 5,3 gli ettari di prato realizzato con sementi autoctone raccolte nei prati stabili parmensi 100 i nidi artificaili collocati per Falco cuculo e Grillaio i km percorsi durante i monitoraggi delle specie ornitiche 400 le giornate di monitoraggio delle specie ornitiche Oltre 1500 gli esemplari di Campanella maggiore e di Trifoglio acquatico messi a dimorsa nei siti Natura 2000 Circa 200 le persone (cittadini, tecnici, professionisti, volontari, stakeholder) che hanno offerto il proprio contributo alla realizzazione del progetto. Progetto LIFE 07 NAT/IT/ Interventi per l avifauna di interesse comunitario nei siti Natura 2000 della bassa pianura parmense Web site: Forum on-line: Provincia di Parma Programma LIFE+ della Commissione Europea Natura 2000 network Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Rete Natura 2000 in Emilia-Romagna Realizzato con il contributo dello strumento finanziario LIFE della Comunità Europea Dicembre 2012

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