PERIODO AMPIEZZA FASE. Un ritmo viene definito come un. evento che si ripete regolarmente. dopo un certo intervallo di tempo
|
|
- Gianpiero Bartolini
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2
3 Un ritmo viene definito come un evento che si ripete regolarmente dopo un certo intervallo di tempo ed è caratterizzato da tre parametri PERIODO AMPIEZZA FASE Tempo necessario per completare un intero ciclo Differenza tra il valore minimo e il valore massimo dell oscillazione Relazione che il ritmo assume con un altro parametro temporale Questi adattamenti alle oscillazioni di parametri ambientali sono in gran parte regolati da orologi biologici endogeni che 'dettano' il tempo agli organismi e consentono loro di anticipare variazioni periodiche dell'ambiente esterno, come il sorgere o il tramontare del Sole, l'alta marea o l'approssimarsi dell'inverno. Ciò permette agli organismi di 'prepararsi' per tempo ai cambiamenti che stanno per sopraggiungere, modificando il loro metabolismo e il loro comportamento ed evitando così di subire passivamente le fluttuazioni ritmiche dei parametri ambientali.
4 Gli orologi biologici endogeni, costituiti da particolari geni e proteine, producono quindi variazioni molecolari cicliche durante tutta la vita di un organismo e vengono continuamente sincronizzati con i cicli astronomici, che sottolineano la loro periodicità, ad opera di stimoli ambientali ritmici. Tra questi, particolare importanza per la sincronizzazione in natura degli orologi circadiani riveste l'alternarsi, ogni ventiquattro ore, delle fasi di luce e buio, mentre importante è la durata della fase luminosa (fotoperiodo) per la sincronizzazione degli orologi biologici circannuali. In relazione alla frequenza che caratterizza l'oscillazione generata da questi orologi endogeni, essi vengono classificati come orologi: ultradiani (il periodo della loro oscillazione è compreso tra alcuni millisecondi e alcune ore) circadiani (il periodo approssima leventiquattro ore) infradiani (il periodo è di settimane, mesi o anni).
5
6
7 Un OSCILLATORE CIRCADIANO è una parte di un organismo vivente (una cellula, un tessuto o un organo) capace, se mantenuta in condizioni costanti, di generare autonomamente un oscillazione che ha un periodo di circa 24 ore. Molti parametri biochimici, fisiologici, comportamentali, mostrano cospicue fluttuazioni giornaliere, che nella maggioranza dei casi, persistono in condizioni di isolamento dall ambiente esterno, con un periodo simile alle 24 ore, ciò dimostra che il ritmo è autonomo dall ambiente ed è indotto da un OSCILLATORE ENDOGENO. Il periodo di un ritmo in tali condizioni, è detto periodo di FREE RUNNING (Corsa libera) direttamente correlato con quello dell oscillatore biologico che lo genera, ed è determinato geneticamente per una data specie, viene utilizzato dagli studiosi di cronobiologia come una misura dell orologio biologico stesso.
8 Per essere utili, gli orologi circadiani devono essere sincronizzati con la rotazione della Terra intorno al suo asse. Il processo con cui un ritmo circadiano si sincronizza con un ciclo ambientale, di solito alternanza del giorno e della notte, è chiamato SINCRONIZZAZIONE - ENTRAINMENT. Solo alcuni fattori ambientali sono in grado di sincronizzare i ritmi circadiani, tra questi, la LUCE è il parametro ambientale più usato da tutti gli organismi, compreso l uomo. Il termine specifico che definisce uno stimolo capace di sincronizzare un ritmo è ZEITGEBER (che dà il tempo). Un ritmo circadiano è sincronizzato, quando il suo periodo è uguale a quello del suo stimolo sincronizzatore.
9 Un ritmo sincronizzato, mantiene sempre una relazione fissa con il suo ZEITGEBER che ha la capacità, durante il processo di sincronizzazione di alterare il periodo di FREE RUNNNING del ritmo circadiano in oggetto, allungandolo se tale periodo è più corto di quello dello zeitgeber o accorciandolo se è più lungo. La sincronizzazione dell orologio biologico può essere raggiunta per mezzo di un cambiamento immediato della FASE prodotto ad esempio da un impulso di luce. La risposta dell organismo allo stimolo, dipende dalla fase temporale in cui esso si verifica e la sua rappresentazione grafica è detta PRC (Phase Response Curve) le cui caratteristiche dipendono dalla durata e dall intensità dello stimolo. La forma della PRC e il periodo di FREE RUNNING, determinano la relazione di fase tra l organismo e il suo ambiente naturale, determinano cioè se l organismo è Diurno o Notturno.
10 La ritmicità circadiana è molto diffusa nei protozoi, nei funghi, nelle piante e negli animali, fra gli animali pluricellulari, è stata descritta per tutti i raggruppamenti sistematici, dai Celenterati fino ai mammiferi incluso l uomo
11 Gli orologi biologici sono generalmente localizzati in strutture che fanno parte del sistema nervoso. Esistono tre approcci per identificare un oscillatore circadiano: La Lesione La Coltura in vitro Il trapianto Con questo tipo di approccio è stato possibile dimostrare la presenza di un orologio biologico nella retina e nei nuclei soprachiasmatici (SCN) dell ipotalamo dei mammiferi. Il segnale luminoso viene trasmesso ai nuclei soprachiasmatici dell ipotalamo da speciali fotorecettori situati nella retina, tramite una specifica via neuronale: il tratto retinico-ipotalamico
12 Una piccola regione dell ipotalamo, i nuclei soprachiasmatici, controlla la maggior parte dei ritmi circadiani a livello comportamentale, fisiologico e ormonale. Le vie efferenti sono dirette al talamo ed al tronco dell encefalo gli consentono di controllare e sincronizzare con i suoi ritmi alcuni ritmi del cervello e del corpo! Lesioni sperimentali del NSC interferiscono con i ritmi circadiani del sonno/veglia, bere, e dell attività! L orologio situato nella retina, controlla la ritmicità di molti processi propri della retina e interagisce con l orologio ipotalamico. Esiste infatti scoperta di pochi anni fa un sistema indipendente dalla visione, una funzione della retina svolta da sensori che non sono né coni né bastoncelli: i criptocromi.
13 L organizzazione circadiana dei vertebrati è resa possibile da un asse circadiano costituito dalla retina, dai nuclei soprachiasmatici dell ipotalamo, dalla ghiandola pineale e dalle interconnessioni esistenti tra queste strutture. Tali strutture interagiscono per controllare i ritmi circadiani, tramite segnali in uscita che coinvolgono sia gli impulsi nervosi, sia gli ormoni. La sincronizzazione di queste strutture con il ciclo luce-buio, avviene tramite i segnali luminosi che vengono percepiti da speciali fotorecettori detti FOTORECETTORI CIRCADIANI, presenti nella retina (nei mammiferi e nei vertebrati), nella ghiandola pineale (in tutte le classi di vertebrati non nei mammiferi) e nel cervello di tutti i vertebrati eccetto i mammiferi (fotorecettori cerebrali profondi), in aree non ancora localizzate. Strutture che spesso contengono sia oscillatori circadiani che fotorecettori che le collegano con l esterno sono molto diffuse tra gli invertebrati.
14 Nel modello proposto per spiegare i meccanismi molecolari alla base dell'oscillazione circadiana in Drosofila, i geni Period e Timless, producono le proteine PER e TIM, che nel citoplasma formano un dimero capace di entrare nel nucleo dove si scinde nuovamente nelle due proteine che vanno ad inibire la propria trascrizione. Con la riduzione del livello delle proteine la trascrizione non verrà più inibita e il ciclo inizierà di nuovo. Altri organismi, compreso l'uomo possiedono un gene Period derivato da un gene ancestrale comune, suggerendo che il meccanismo molecolare capace di generare l'oscillazione circadiana si è conservato durante l'evoluzione fino ai mammiferi.
15 A questi tre ricercatori americani è stato conferito il Premio Nobel, per aver identificato i geni che regolano il ritmo circadiano, ovvero l'orologio molecolare che permette agli esseri viventi di adattarsi ai ritmi dell'ambiente.
16 Negli anni 70 fu identificato proprio nella drosofila un gene, che, quando mutato, danneggiava il funzionamento del sistema circadiano. Il gene fu denominato period. Bisognava ancora scoprire, però, come questo gene potesse influire sull orologio interno. Nel 1984, Jeffrey Hall e Michael Rosbash riuscirono a isolare il gene period e scoprirono che era responsabile per la codifica di una proteina detta PER, che si accumula durante la notte e si degrada durante il giorno con una modalità di accumulo/degradazione che segue un ciclo di 24 ore, in sincronia con il ritmo circadiano. Il successivo passo era capire come la proteina PER potesse regolare l attività del gene period e quindi autoregolare la propria produzione. Il sistema non era così semplice come lo ipotizzavano Hall e Rosbash ma Michael Young nel 1994 fece luce sul meccanismo, scoprendo altri tre geni coinvolti in questo affascinante processo: il gene timeless (TIM) e il gene doubletime (DBT) la quale ritarda l'accumulo della proteina 'Per'e cryptochrome (Cry). Le proteine TIM e DBT regolano il trasporto di PER all interno del nucleo cellulare e ne modulano finemente la regolazione durante le 24 ore del ciclo circadiano, la proteina Cry è sensibile alla luce e permette quindi di sincronizzare l'orologio interno con il momento della giornata. La scoperta della funzione di questi geni e proteine ha posto le basi per le scoperte successive e per la più profonda comprensione della regolazione dell orologio interno in moltissimi organismi.
17 Il ritmo circadiano regola il nostro organismo in modo che le sue funzioni siano in sintonia con l ambiente ad esempio con l alternarsi di giorno e di notte
18 Luce e buio dirigono l orchestra degli ormoni. All alba l adrenalina sale e il cortisolo toccano il valore massimo. Ci sono buoni motivi perché ciò avvenga al risveglio: l adrenalina è coinvolta nella reazione combatti o fuggi decisiva per ogni essere vivente, il cortisolo agisce sulla quantità di zucchero nel sangue, la fonte primaria di energia. Alle 9 di mattina la melatonina cala, la noradrenalina aumenta: la prima è l ormone del riposo notturno, la seconda regola la pressione del sangue e una quantità di altre funzioni. Fino a mezzogiorno si intensifica l attività del sistema nervoso simpatico, una parte del sistema nervoso autonomo, cioè non controllabile dalla volontà, che agisce sul ritmo cardiaco, sulla dilatazione delle pupille, dei bronchi e delle coronarie, sulla produzione di acido cloridrico nello stomaco e altre funzioni fisiologiche. Nel pomeriggio, verso le 16, la pressione del sangue raggiunge il valore massimo, alle 18 la temperatura corporea incomincia a diminuire, seguita alle 20 dal battito del cuore e dalla pressione del sangue. Al calar della notte aumentano l ormone della crescita e la prolattina (in piccola quantità l hanno anche i maschi, influisce sul livello di testosterone e quindi sul desiderio sessuale) e avviene la secrezione della melatonina. E chiaro: il nostro organismo nasconde un insieme di orologi a loro volta regolati da un orologio principale.
19 Per molti anni si è pensato ci fosse un unico orologio, in realtà oggi sappiamo che sono diversi e tutti sincronizzati, sparsi nei vari organi: fegato, cuore, muscoli, cistifellea, reni costituendo quello che oggi viene chiamata la rete degli orologi. Il nucleo sovrachiasmatico li guida come un direttore d orchestra
20 Il Sistema Nervoso Centrale, prende informazioni sulla durata del giorno dalla retina, le interpreta e le invia alla ghiandola pineale (una struttura delle dimensioni di un pisello situata nella parete posteriore del terzo ventricolo) la quale secerne mediatori chimici come la Pinealina (secreta nelle prime ore della giornata), la 5-Metossitriptamina (secreta nel primo pomeriggio) e soprattutto la Melatonina che secreta di sera raggiunge il picco ematico dall una alle tre di notte, in risposta allo stimolo. L orologio biologico nucleo sovrachiasmatico controlla il rilascio della melatonina, ormone che funziona come un sonnifero naturale. Il sonno-veglia è regolato da un ciclo di attività inattività che dura 24 ore. Attraverso la Melatonina (e ai diversi ormoni ad essa correlati come la Pinealina e la 5 Metossitriptamina) la ghiandola pineale controlla la nostra crescita, la nostra fertilità, il nostro stato di benessere la nostra fine.
21 Il sonno ha una struttura attiva con andamento ciclico, con stadi alternati di fasi NREM, Fase non legata al movimento rapido degli ochi e fasi REM, caratterizzate invece da movimenti rapidi degli occhi
22 Il nostro benessere vacilla, di conseguenza, quando c'è un disallineamento temporaneo tra l'ambiente esterno e il ritmo interno, quando ad esempio si verifica un 'jet lag'. E la scienza indica anche che il cronico mancato equilibrio tra il nostro stile di vita e il ritmo circadiano è associato ad un aumento del rischio di varie malattie. Alterazioni significative della funzionalità dell'orologio circadiano nell'uomo possono determinare alcune cronopatologie. Attività occupazionali che prevedono variazioni sistematiche dei turni di lavoro, come avviene per un consistente numero di individui nelle società industrializzate, possono comportare sfasamenti cronici dell'orologio endogeno rispetto alle variazioni circadiane ambientali e produrre effetti negativi per la salute dei lavoratori coinvolti. Studi recenti hanno messo in evidenza come in questi casi possano manifestarsi addirittura alterazioni anatomiche a livello del sistema nervoso centrale e deficit cognitivi.
23
24 L'orologio biologico anticipa e adatta la nostra fisiologia alle diverse fasi del giorno, regolando attività come il sonno, la fame, il rilascio di ormoni, la pressione del sangue e la temperatura corporea (fonte: Fondazione Nobel), pertanto il valore adattativo dei ritmi circadiani, va ricercato nel controllo che essi esercitano sull'organizzazione biologica e temporale interna di tutti gli organismi.
a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Modelli del sonno
a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Modelli del sonno 9/5/2006 Oscillatori sinaptici Il più semplice degli oscillatori è costituito da due elementi che sono attivi alternativamente
DettagliIL SISTEMA ENDOCRINO S I L V I A G O R I G I O R G I A F A Z I O S U S A N N A D I L E O G I U L I A C O N T E A N N A M I C C O L I
IL SISTEMA ENDOCRINO S I L V I A G O R I G I O R G I A F A Z I O S U S A N N A D I L E O G I U L I A C O N T E A N N A M I C C O L I INTRODUZIONE La funzione del sistema endocrino è quella di coordinare
DettagliIL SISTEMA ENDOCRINO
IL SISTEMA ENDOCRINO LA FUNZIONE DEL SISTEMA ENDOCRINO Per coordinare tutte le attività del nostro organismo e mantenere una condizione di equilibrio interno (detta omeostasi) ci serviamo di due sistemi
DettagliNel DSM IV si classifica il SAD (seasonal affective disorder ), come disturbo affettivo o emotivo stagionale, che si evidenzia con alterazione
Nel DSM IV si classifica il SAD (seasonal affective disorder ), come disturbo affettivo o emotivo stagionale, che si evidenzia con alterazione patologica duratura del tono dell'umore, caratterizzato da
Dettagliuna cavità corporea, nel lume di un organo oppure sulla superficie esterna del
Il sistema endocrino è costituito da diverse ghiandole endocrine e da molte cellule secretrici di ormoni, localizzate in organi che hanno anche altre funzioni. Vi sono due tipi di ghiandole le ghiandole
Dettaglisonno & sistema reticolare attivatore
sonno & sistema reticolare attivatore 1 sonno: generalità sonno sospensione dello stato di coscienza comparsa di specifiche onde cerebrali occupa un terzo della vita presente in tutti i mammiferi e vertebrati
DettagliFisiologia del sonno
Fisiologia del sonno Il sonno Necessità primaria 1/3 della vita Diminuita sensibilità sensoriale Diminuita attività motoria Alterata coscienza Rapidamente reversibile polisonnografia EEG Elettrooculogramma
DettagliStress. Stress come rottura dell omeostasi
Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Medicina Sperimentale Sezione di Fisiologia e Biochimica Stress Termine derivato dalla fisica, introdotto in biologia da Walter Cannon per indicare qualsiasi
DettagliI RITMI BIOLOGICI. RITMI CIRCADIANI Hanno un andamento periodico di 24 ore in condizioni di normale adattamento ai sincronizzatori.
I RITMI BIOLOGICI Le FUNZIONI BIOLOGICHE sono organizzate in modo periodico secondo RITMI che possono avere diverse lunghezze d onda. RITMI CIRCADIANI Hanno un andamento periodico di 24 ore in condizioni
DettagliMantenimento dell omeostasi
Sistema Endocrino Ruolo nell omeostasi Ruolo nell esercizio fisico 1. Regolazione del metabolismo 2. Induzione di risposte adattative allo stress 3. Promozione della crescita e dello sviluppo sequenziale
DettagliMantenimento dell omeostasi
Sistema Endocrino Ruolo nell omeostasi Ruolo nell esercizio fisico 1. Regolazione del metabolismo 2. Induzione di risposte adattative allo stress 3. Promozione della crescita e dello sviluppo sequenziale
DettagliFisiologia Fisiologia umana
Atomi Molecole Cellule Tessuti Organi Apparati Sistemi CHIMICA BIOLOGIA MOLECOLARE BIOLOGIA CELLULARE FISIOLOGIA Obiettivo della Fisiologia è quello di spiegare il funzionamento degli organismi viventi
DettagliLivelli gonadotropici durante la vita
Livelli gonadotropici durante la vita? Secrezione delle gonadotropine e degli estrogeni durante la pubertà FSH 10 LH E 2 LH FSH In una ragazzina di 13 anni, le gonadotropine vengono liberate ogni 20 minuti
DettagliCICLO SONNO-VEGLIA. psicobiologia A.A. 2007-2008. Docente: M.Stella Valle
CICLO SONNO-VEGLIA psicobiologia A.A. 2007-2008 Docente: M.Stella Valle Ritmi Biologici Circannuali - Migrazione degli uccelli Infradiani - Ciclo mestruale ( circamensile ) Circadiani - Ciclo sonno-veglia
Dettagliil lobo anteriore o ghiandolare (adenoipofisi) un lobo intermedio (pars intermedia) il lobo posteriore o nervoso (neuroipofisi).
L ipofisi L ipofisi ècostituita da tre parti, strutturalmente e funzionalmente diverse, che controllano attraverso la secrezione di numerosi ormoni l attività endocrina e metabolica di tutto l organismo.
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO. Facoltà di medicina e chirurgia Master Cure palliative al termine della vita
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di medicina e chirurgia Master Cure palliative al termine della vita USO DI MELATONINA NELLA PALLIAZIONE DEI DISTURBI DEL RITMO SONNO/VEGLIA IN HOSPICE Tesi di
DettagliBiofisica e Fisiologia I semestre-ii anno 8 crediti. Elementi di Fisiologia e Biofisica Cellulare. Fisiologia dell apparato muscolare
Biofisica e Fisiologia I semestre-ii anno 8 crediti Docenti: G. Irace I. Sirangelo http://dbb.unina2.it Obiettivi formativi Elementi di Fisiologia e Biofisica Cellulare Eccitabilità Fisiologia dell apparato
DettagliCROMOSOMI SESSUALI e ALLELI
CROMOSOMI SESSUALI e ALLELI Nelle due immagini che seguono possiamo osservare una fotografia dei 46 cromosomi di una cellula somatica umana (a sinistra) e gli stessi cromosomi sistemati, grazie ad un programma
DettagliSISTEMA NEUROENDOCRINO
Mantenimento dell omeostasi Nervoso: risposta rapida +! Endocrino: risposta lenta SISTEMA NEUROENDOCRINO Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato
DettagliCambiamenti durante l esercizio:
Sistema Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato coscientemente Aumento della ventilazione polmonare Aumento della gittata cardiaca Aumento della
Dettaglicaratteristiche dei viventi
caratteristiche dei viventi teoria cellulare Teoria cellulare La Teoria Cellulare formulata da Schleiden e Schwann tra il 1838 e il 1839 afferma che Tutti gli organismi viventi sono formati da cellule.
DettagliStress. (termine inglese per sforzo) Dall'ingegneria delle costruzioni (di più di un secolo fa).
Stress (termine inglese per sforzo) Dall'ingegneria delle costruzioni (di più di un secolo fa). Per esaminare e collaudare i ponti che si costruivano nelle grandi città come New York o San Francisco si
DettagliBiochimica Umana. Margherita Ruoppolo BDF56731
Biochimica Umana Margherita Ruoppolo margherita.ruoppolo@unina.it www.federica.unina.it www.federica.eu BDF56731 BIOCHIMICA DEGLI ORMONI Testi consigliati: I PRINCIPI di BIOCHIMICA di LEHNINGER D.L. Nelson
Dettaglila catena può essere analizzata in termini energetici
la catena può essere analizzata in termini energetici PRODUTTORI: utilizzando la luce solare come fonte di energia sono grado di sintetizzare la materia organica partendo da sostanze inorganiche tramite
DettagliTieni il tempo: una breve introduzione ai ritmi biologici
Tieni il tempo: una breve introduzione ai ritmi biologici di Nicola Romanò Editor: Carola Salvi Revisori Esperti: Elena Mutti, Nicoletta Plotegher Revisori Naive: Aristotele Karytinos, Lodovica Loschi
DettagliIl controllo della crescita e dello sviluppo di una pianta è di tipo genetico e dipende dagli ormoni vegetali.
Una pianta può rispondere ad uno stimolo esterno (es luce, gravità, temperatura-vernalizzazione) con una crescita direzionale che va sotto il nome di TROPISMO. Il controllo della crescita e dello sviluppo
DettagliSISTEMA NERVOSO! Prof.ssa A. Biolchini Prof.ssa S. Di Giulio Prof. M. Montani
! SISTEMA NERVOSO! Prof.ssa A. Biolchini Prof.ssa S. Di Giulio Prof. M. Montani Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le seguenti funzioni:! riceve stimoli ed elabora
DettagliIl Sistema Nervoso. Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE
Il Sistema Nervoso Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE NEURONI 10 MILIARDI? 100 Miliardi? Terra Luna 380.000 Km NEURONI I messaggi
DettagliLa motivazione a mangiare può dipendere da:
La motivazione a mangiare può dipendere da: Anticipazione del cibo che verrà consumato Tempo trascorso dall ultimo pranzo Distanza dall ora dei pasti Quantità e tipo di cibo presenti nell intestino Livelli
DettagliFISIOLOGIA dell ALLENAMENTO. dai processi fisiologici alle metodiche di allenamento
FISIOLOGIA dell ALLENAMENTO dai processi fisiologici alle metodiche di allenamento Introduzione alla fisiologia Metabolismo cellulare Il sistema cardiovascolare: funzione cardiaca vasi, flusso, pressione
DettagliLa regolazione del COMPORTAMENTO ALIMENTARE
La regolazione del COMPORTAMENTO ALIMENTARE Bilancio energetico L energia non è rifornita in modo costante all organismo come avviene per l ossigeno Esistono pertanto numerosi meccanismi atti ad immagazzinare
DettagliSISTEMA ENDOCRINO. Prof.ssa S. Di Giulio
Prof.ssa S. Di Giulio Il Sistema Endocrino svolge, insieme al sistema nervoso, un azione di controllo e regolazione delle funzioni del corpo Mentre però il sistema nervoso opera in maniera rapida, il sistema
DettagliSISTEMA NERVOSO. Prof.ssa S. Di Giulio
Prof.ssa S. Di Giulio Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le seguenti funzioni: riceve stimoli ed elabora risposte; memorizza informazioni; elabora ragionamenti. Il
DettagliCambiamenti durante l esercizio: a mantenere l equilibrio delle funzioni del corpo: OMEOSTASI
Sistema Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato coscientemente Aumento della frequenza respiratoria a Aumento della frequenza cardiaca Aumento
DettagliSTATI DI COSCIENZA. per le lezioni del prof. P. Paolo Battaglini. v 3.1. Principali fonti delle figure:
STATI DI COSCIENZA per le lezioni del prof. P. Paolo Battaglini v 3.1 Principali fonti delle figure: Conti et al., FISIOLOGIA MEDICA, Edi-Ermes Guyton e Hall, FISIOLOGIA MEDICA, Elsevier Purves et al.,
DettagliUtilizzazione metabolica dei nutrienti
Utilizzazione metabolica dei nutrienti Il rifornimento di substrati è discontinuo Fase postprandiale utilizzazione dei nutrienti esogeni e messa in riserva Fase postassorbitiva (digiuno) mobilizzazione
Dettagli2. Negli Anfibi la circolazione e doppia ma incompleta. Il cuore di una rana ha pertanto:
Test n. 3 Dalle olimpiadi delle Scienze Naturali 2004 1. L uomo, come tutti i vertebrati, possiede un sistema circolatorio chiuso. Nei mammiferi la circolazione è doppia e completa, poiché il sangue ossigenato
DettagliTrasduzione sensoriale
Trasduzione sensoriale Prima fase di elaborazione dello stimolo, comune a tutti i sistemi sensoriali Il neurone sensoriale traduce gli eventi fisici in segnali elettrici che viaggiano attraverso le fibre
DettagliENDOCRINOLOGIA RIPRODUTTIVA NEL MASCHIO
ENDOCRINOLOGIA RIPRODUTTIVA NEL MASCHIO Una normale spermatogenesi dipende dal corretto funzionamento dell asse ipotalamoipofisi-gonadi Presenza di un meccanismo endocrino con l azione delle gonadotropine
DettagliLavoro notturno e a turni
Lavoro notturno e a turni Lavoro a turni: organizzazione che comporta un lavoro su orari differenti nella settimana Lavoro notturno: 7 ore lavorative dalle 24 alle 5; almeno 80 gg/anno; almeno tre ore
DettagliLE BASI FISIOLOGICHE DEL SONNO: FUNZIONE BIOLOGICA, STRUTTURA E ONTOGENESI
LE BASI FISIOLOGICHE DEL SONNO: FUNZIONE BIOLOGICA, STRUTTURA E ONTOGENESI CARLO BLUNDO Azienda Ospedaliera S. Camillo- Forlanini Roma Dipartimento di Neuroscienze UO di Neurologia Cognitiva Comportamentale
DettagliCOMUNICAZIONE INTERCELLULARE
COMUNICAZIONE INTERCELLULARE TRASFERIMENTO DIRETTO DI SEGNALI CHIMICI E ELETTRICI ATTRAVERSO GIUNZIONI COMUNICANTI COMUNICAZIONE CHIMICA LOCALE (SOSTANZE PARACRINE E AUTOCRINE) COMUNICAZIONE A LUNGA DISTANZA
DettagliUNITEL - Università telematica internazionale. Allenamento e produzione ormonale
Allenamento e produzione ormonale 1 Sedentari-Allenati 2 Allenamento e risposta del GH 3 Asse Ipotalamoipofisario Le differenze di risposta si annullano se si considera il carico di lavoro effettuato non
DettagliL ormone della crescita, detto anche GH (dall inglese Growth Hormone), è una sostanza di dimensioni molto piccole che viene prodotta da una ghiandola
L ormone della crescita, detto anche GH (dall inglese Growth Hormone), è una sostanza di dimensioni molto piccole che viene prodotta da una ghiandola a forma di sacco che si chiama ipofisi e che si trova
DettagliStadi di veglia. Veglia attiva. Veglia rilassata
Stadi di veglia Veglia attiva onde rapide, irregolari e desincronizzate onde beta con elevate frequenza e bassa ampiezza caratteristiche degli stati di arousal Veglia rilassata onde più lente e regolari
DettagliLeptina. Proteina di 167 aa per circa 16 kda
Leptina e grelina Leptina Proteina di 167 aa per circa 16 kda La leptina viene prodotta soprattutto negli adipociti del tessuto adiposo bianco. Inoltre è prodotta da tessuto adiposo bruno, placenta, ovaie,
DettagliOMEO= identico STASIS = stabile
OMEOSTASI L'omeostasi è la condizione di stabilità interna degli organismi che deve mantenersi anche al variare delle condizioni esterne attraverso meccanismi autoregolatori. È il mantenimento della costanza
Dettaglisezione afferente sensi speciali vista
sezione afferente sensi speciali vista 1 anatomia macroscopica strato di recettori sistema di lenti sistema di nervi corteccia visiva, Ø elaborazione informazione 2 anatomia macroscopica tre strutture
DettagliDI ALLARME FASE DI RESISTENZA FASE DI ESAURIMENTO
Lo STRESS Cos'è lo stress? È una parola usata con molte accezioni, quindi attenzione al suo utilizzo per noi è: la reazione dell organismo ad un effetto dell ambiente (stressore), con l interessamento
DettagliLezioni di Fisiologia
Corso di Laurea Infermieristica N AA 2011/2012 Lezioni di Fisiologia SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO Prof. A. Pulcini Dipartimento di Scienze Chirurgiche Policlinico Umberto I Sapienza Roma Il Sistema
DettagliIl Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le
Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le seguenti funzioni: riceve stimoli ed elabora risposte; memorizza informazioni; elabora ragionamenti. L unità fondamentale del
DettagliUn caso studio AUTORI: Ornella Li Rosi (ENEA - Ispra) Laura Blaso (ENEA - Ispra)
Un caso studio AUTORI: Ornella Li Rosi (ENEA - Ispra) ornella.lirosi@enea.it Laura Blaso (ENEA - Ispra) Vita confinata La maggior parte degli esseri viventi passa le proprie giornate all'aperto, godendo
DettagliINFANZIA PRIMARIA SECONDARIA
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA SCIENZE - TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE Coglie le trasformazioni naturali. Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi con
DettagliSistema Endocrino 1. Principi generali. Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona
Sistema Endocrino 1. Principi generali Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona Obiettivi Principi generali di fisiologia endocrina Meccanismi
DettagliSistema nervoso TRAMITE:
Sistema nervoso Comprende tutto il tessuto nervoso dell organismo (neuroni e glia) -> insieme di formazioni capaci di mettere in relazioni le diverse parti del nostro organismo tra di loro e con l ambiente
DettagliXV ciclo. TEMA ESTRATTO "Discutere uno sviluppo tecnologico che abbia avuto un impatto particolarmente rilevante sulla ricerca biologica.
XV ciclo "Discutere uno sviluppo tecnologico che abbia avuto un impatto particolarmente rilevante sulla ricerca biologica. Esponga il candidato una ricerca di sua scelta che illustri in modo particolarmente
DettagliPanoramica sul benessere dei pesci. Claudio Ghittino (IZSUM Sezione Diagnostica di Terni)
Panoramica sul benessere dei pesci Claudio Ghittino (IZSUM Sezione Diagnostica di Terni) In acquacoltura il benessere deve essere considerato importante per due aspetti: 1) quello dell eticità d allevamento
DettagliGLI ORMONI. I registi della nostra vita hanno 100 anni
GLI ORMONI I registi della nostra vita hanno 100 anni Fino al 1905 non si sapeva come chiamare queste misteriose sostanze. Poi uno scienziato si ricordò della parola greca ORMAO, cioè mettere in moto.
DettagliLa Circolazione ALESSIA JULIANO MAX RICCARDO 2^A TRIUGGIO
La Circolazione ALESSIA JULIANO MAX RICCARDO 2^A TRIUGGIO APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO CUORE ARTERIE VENE CAPILLARI SANGUE PLASMA, GLOBULI ROSSI, GLOBULI BIANCHI E PIASTRINE HA FUNZIONI NUTRITIVA E DIFENSIVA.
DettagliIL SISTEMA ENDOCRINO UNIVERSITA DEGLI STUDI URBINO FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE. Prof.Mauro Andreani 08/marzo/2016
UNIVERSITA DEGLI STUDI URBINO FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE Prof.Mauro Andreani 08/marzo/2016 SECERNERE ALL INTERNO ORMONI(stimolare eccitare) Messaggeri chimici RECETTORE ORMONE-RECETTORE Essenza del sistema
DettagliSTRESS E ADATTAMENTO. "Lo stress è un'inevitabile conseguenza della vita" Hans Seye, M.D., Ph.D. (1951)
STRESS E ADATTAMENTO "Lo stress è un'inevitabile conseguenza della vita" Hans Seye, M.D., Ph.D. (1951) Rev.0 10 marzo 2012 Autore: D. Boschiero 1 Le manifestazioni del Sistema Nervoso Simpatico nei confronti
DettagliLa T corporea dipende dal bilancio tra produzione, guadagno e perdita di calore. METABOLISMO
TERMOREGOLAZIONE BILANCIO ENERGETICO La T corporea dipende dal bilancio tra produzione, guadagno e perdita di calore. METABOLISMO Gli animali si dividono in: Pecilotermi (invertebrati, pesci, anfibi, rettili):
Dettagliscaricatoda Come è noto il SNC controlla i muscoli e gli altri organi attraverso la branca efferente del SNP.
Come è noto il SNC controlla i muscoli e gli altri organi attraverso la branca efferente del SNP. Il sistema parasimpatico controlla la routine e le attività tranquille del vivere quotidiano, come per
DettagliENDOCRINOLOGIA RIPRODUTTIVA NEL MASCHIO
ENDOCRINOLOGIA RIPRODUTTIVA NEL MASCHIO Una normale spermatogenesi dipende dal corretto funzionamento dell asse ipotalamoipofisi-gonadi Presenza di un meccanismo endocrino con l azione delle gonadotropine
DettagliIn base alle caratteristiche delle miofibrille
Tessuto muscolare Rende possibili sia i movimenti del corpo nell insieme che quelli delle singole parti. Il tessuto muscolare è dotato di contrattilità oltre che di eccitabilità. In base alle caratteristiche
DettagliUNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta
UNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta Anno Accademico 2013 2014 Argomenti di Medicina Generale e terapia EVOLUZIONE E UOMO: è sempre lotta per l esistenza? LA CRONOBIOLOGIA: occhio all orologio; devo prendere
DettagliMicrobiologia clinica
Microbiologia clinica Docente : Prof. Ubaldo Scardellato Testo: MICROBIOLOGIA CLINICA Eudes Lanciotti Cea ed. 2001 Temi cardine del programma 1. Lo sviluppo della microbiologia come scienza. 2. La natura
DettagliINTRODUZIONE. La regolazione di sistemi complessi quali il metabolismo energetico, la funzione
INTRODUZIONE La regolazione di sistemi complessi quali il metabolismo energetico, la funzione riproduttiva ed il comportamento alimentare è il risultato della trasmissione di molteplici vie di segnale,
DettagliCIRCOLAZIONI DISTRETTUALI
CIRCOLAZIONI DISTRETTUALI Autoregolazione L entità del flusso ematico attraverso un organo o un tessuto è determinata da: _ pressione di perfusione, regolata centralmente dall attività cardiaca; _ resistenza
DettagliChe cosa si registra?
EEG Che cosa si registra? Potenziali sinaptici (EPSP, IPSP) per adeguate costanti di tempo Sincronia di attivazione Orientamento spaziale omogeneo (microvolt) Il contributo maggiore alla genesi dell EEG
DettagliA B C. contro lo STRESS LAVORO CORRELATO. Manuale ad uso dei lavoratori
contro lo STRESS LAVORO CORRELATO Manuale ad uso dei lavoratori Informazione dei lavoratori ai sensi dell art. 36 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 1 Introduzione...5 Che cos è lo stress...7 Dalla fisiologia
DettagliGRANDI IDEE DELLA BIOLOGIA L ACQUA E LE BIOMOLECOLE NEGLI ORGANISMI RISORSE DIGITALI RISORSE DIGITALI
B1 GRANDI IDEE DELLA BIOLOGIA 1. GLI ESSERI VIVENTI POSSIEDONO CARATTERISTICHE TIPICHE B2 2. LA CELLULA È L UNITÀ DI BASE DELLA VITA B3 3. LA VITA È ORGANIZZATA IN DIVERSI LIVELLI DI COMPLESSITÀ B4 4.
DettagliStress. L'espressione di stress viene collegata a Selye che lo definì come sindrome generale di. adattamento.
Stress Stress L'espressione di stress viene collegata a Selye che lo definì come sindrome generale di adattamento. 2 Stress Nella sindrome generale di adattamento l'autore distingueva 3 fasi. 1. Fase di
DettagliSCUOLA PRIMARIA SCIENZE (Classe 1ª)
SCUOLA PRIMARIA SCIENZE (Classe 1ª) scientifico. all ambiente. Osservare e descrivere i cambiamenti della natura in rapporto al trascorrere delle stagioni. Analizzare oggetti e coglierne le principali
DettagliOmeostasi e coordinamento funzioni di un organismo
Omeostasi e coordinamento funzioni di un organismo Organismi unicellulari Organismi pluricellulari Scambi attivi con l ambiente esterno Comunicazione elettrica Comunicazione chimica Meccanismi di comunicazione
DettagliCOSA SONO L ANATOMIA E LA FISIOLOGIA
L ORGANIZZAZIONE DEL CORPO UMANO COSA SONO L ANATOMIA E LA FISIOLOGIA L anatomia e la fisiologia sono fondamentali per comprendere le strutture e le funzioni del corpo umano. L anatomia è la scienza che
DettagliL orologio biologico: vincere in bellezza
L orologio biologico: vincere in bellezza L orologio biologico scandisce la nostra giornanta.l uomo moderno è sempre più lontano dai ritmi naturali. La sua attività non segue più il ciclo solare e delle
DettagliAssociazione Frutteto di Vezzolano Giornata delle «Foglie cascanti» Cenni di Fisiologia dello sviluppo
Associazione Frutteto di Vezzolano Giornata delle «Foglie cascanti» 3-12-2016 Cenni di Fisiologia dello sviluppo Come le piante crescono e si sviluppano e come questi processi possono essere influenzati
DettagliSISTEMA NERVOSO SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC) SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) ENCEFALO: CERVELLO CERVELLETTO MIDOLLO ALLUNGATO (TRONCO ENCEFALICO)
IL SISTEMA NERVOSO SISTEMA NERVOSO SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC) SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) ENCEFALO: CERVELLO CERVELLETTO MIDOLLO ALLUNGATO (TRONCO ENCEFALICO) MIDOLLO SPINALE VOLONTARIO: NERVI
DettagliLa circolazione sanguigna
C1 C2 C3 L architettura del corpo umano La circolazione sanguigna respiratorio gerarchica del corpo umano 2 Organi, tessuti, sistemi e apparati 3 L omeostasi: la regolazione dell ambiente interno La febbre,
DettagliLezione del 24 Ottobre 2014
MECCANISMI MOLECOLARI DEGLI STATI PATOLOGICI MECCANISMI MOLECOLARI DELLE MALATTIE METABOLICHE Lezione del 24 Ottobre 2014 EZIOLOGIA Studia le cause che inducono un turbamento persistente dell omeostasi
DettagliLuce di qualità e efficienza energetica. Per il benessere e la sicurezza delle persone
Luce di qualità e efficienza energetica Per il benessere e la sicurezza delle persone Effetti biologici della luce LUCE Effetti visivi e non visivi della luce Effetti visivi Immagine Contrasto Forma Movimento
DettagliEFFETTI DELLA LUCE SULL UOMO. Ing. Elena Pedrotti
EFFETTI DELLA LUCE SULL UOMO Ing. Elena Pedrotti INFLUENZA DELLA LUCE La luce è in grado di: fornire visibilità all ambiente creare stimoli e interesse motivare aiutare la concentrazione orientare influire
DettagliOrganizzazione del sistema nervoso. Sistema nervoso centrale (SNC): Encefalo Midollo spinale
Organizzazione del sistema nervoso Sistema nervoso centrale (SNC): Encefalo Midollo spinale Sistema nervoso periferico (SNP): Nervi cranici Nervi spinali Nervi sensitivi (vie afferenti) Nervi motori (vie
DettagliAPPUNTI DI ANATOMIA UMANA
APPUNTI DI ANATOMIA UMANA L ORGANIZZAZIONE DEL CORPO UMANO ANATOMIA E FISIOLOGIA Anatomia e fisiologia sono due scienze che studiano il corpo umano, in particolare: Anatomia: L anatomia studia la forma
DettagliRelazione tra bisogno primario di sonno e attività lavorativa
Relazione tra bisogno primario di sonno e attività lavorativa Maria Cristina Spaggiari Commissione AIMS Sonno e medicina lavoro ASSOCIAZIONE ITALIANA DI MEDICINA DEL SONNO (AIMS) Sito Web: www.sonnomed.it
DettagliDN 1 Anatomia & Fisiologia del dolore
DN 1 Anatomia & Fisiologia del dolore DN 1. Introduzione anatomica e fisiologica DN 1.2 Dolore acuto e cronico DN 1.3 Dolore cronico Allegati: Pain Pathways DN 1.1 Introduzione anatomica e fisiologica
DettagliFARMACODINAMICA. La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d azione dei farmaci.
FARMACODINAMICA La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d azione dei farmaci. La farmacodinamica si propone di: * identificare i siti d azione dei farmaci * delineare le interazioni
DettagliSistema nervoso. Funzioni:
Sistema nervoso Funzioni: 1. Fornire sensazioni provenienti dall ambiente esterno e interno 2. Integrare le funzioni sensoriali 3. Coordinare le attività volontarie e involontarie 4. Regolare e controllare
DettagliLa midollare del surrene e le catecolamine Berne & Levy cap. 48
La midollare del surrene e le catecolamine Berne & Levy cap. 48 75-80% 3 H 2 N H 2 C H 2 N H 2 C HC OH N H H 2 C HC OH 2 HO HC H C HO HC HO HC OH HO HC OH OH OH Catechol Dopamine Norepinephrine (Noradrenalina)
DettagliAnatomia Umana, Lezione 12
Anatomia Umana, Lezione 12 Il diencefalo connette gli emisferi cerebrali al tronco encefalico ed insieme al Telencefalo costituisce il cervello. All interno del diencefalo si trova il terzo ventricolo.
DettagliGeni, sviluppo embrionale e malattie del sistema nervoso
Corso di aggiornamento Genetica, biologia e salute, Trento, 21-12-2009 Geni, sviluppo embrionale e malattie del sistema nervoso Dr. Simona Casarosa Laboratorio di Neurobiologia dello Sviluppo CIBIO, Università
DettagliSPECIALISTICA IL SOVRALLENAMENTO. ENRICO ARCELLI Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Milano
SPECIALISTICA IL SOVRALLENAMENTO ENRICO ARCELLI Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Milano Allenamento e cortisolo Si è già detto che l allenamento è una forma di stress. C è l intervento
DettagliLICEO STATALE G. MAZZINI - LA SPEZIA
LICEO STATALE G. MAZZINI - LA SPEZIA LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE Programma Finale ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014 Prof. Materia Classe V:BELLONI
DettagliAPPARATO RIPRODUTTORE MASCHILE
APPARATO RIPRODUTTORE MASCHILE ORGANI DI RIPRODUZIONE ORGANI DI TRASPORTO ORMONI e CICLO ORMONALE APPARATO RIPRODUTTORE MASCHILE GONADI MASCHILI (testicoli) Definizione GRANDEZZA LOCALIZZAZIONE ghiandole
DettagliCURRICOLO DI SCIENZE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA
CURRICOLO DI SCIENZE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA Osservare fatti e fenomeni partendo dalla propria esperienza quotidiana, manipolando materiali per coglierne proprietà e qualità Riconoscere
DettagliTERMOREGOLAZIONE FARMACIA 2012 A.MEGIGHIAN
TERMOREGOLAZIONE FARMACIA 2012 A.MEGIGHIAN POICHILOTERMI OMEOTERMI IPOTALAMO neuroni sensibili alla temperatura area preottica paraventricolare commessura ipotalamico anteriore anteriore dorsomediale area
Dettagli