PROTOCOLLO DI INTESA TRA CONSIGLIERE DI PARITA' DELLA PROVINCIA DI RIMINI E CGIL CISL UIL DELLA PROVINCIA DI RIMINI
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- Gabriella Deluca
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1 PROTOCOLLO DI INTESA TRA CONSIGLIERE DI PARITA' DELLA PROVINCIA DI RIMINI E CGIL CISL UIL DELLA PROVINCIA DI RIMINI E Servizio Perlei nodo di raccordo della rete regionale contro le discriminazioni per la collaborazione volta alla corretta applicazione della normativa antidiscriminatoria Siglato in data 14 marzo 2014
2 VISTI Gli articoli 2,3, 137 e 141 del Trattato CE; L art.1-2 del Trattato che istituisce la Costituzione per l Europa; La Direttiva 75/117/CEE del Consiglio, del 10 febbraio 1975, per il ravvicinamento della legislazione degli Stati Membri relative all applicazione del principio della parità delle retribuzioni tra i lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile; La Direttiva 76/207/CEE del Consiglio, del 9 febbraio 1976, relative all attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne per quanto riguarda l accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionale e le condizioni di lavoro; La Direttiva 2006/54 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006; Gli Articoli 3 e 37 della Costituzione della Repubblica Italiana; L art.15 della Legge 20 maggio 1970, n.300; L Art. 3. Della Legge 11 maggio 1990, n. 108 Disciplina dei licenziamenti individuai, che sancisce la nullità dei licenziamenti determinato da ragioni di discriminazione ai sensi dell art. 15 della L.300/70 La Legge 8 marzo 2000, n. 53 Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi della città Il Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53 Il Decreto Legislativo 30 maggio 2005, n. 145 Attuazione della direttiva 2002/73/CE in materia di parità di trattamento tra gli uomini e le donne, per quanto riguarda l accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionale e le condizioni di lavoro ; Il Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246 ; Articolo 28 del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro ; Il Protocollo di Intesa tra consigliere di Parità della regione Emilia-Romagna e Cgil Cisl Uil della regione Emilia-Romagna siglato in data 20/07/2009 per la collaborazione tra le Consigliere di Parità e le Organizzazioni Sindacali volta alla corretta applicazione della normativa antidiscriminatoria; Il Protocollo di Intesa tra la Direzione Territoriale del Lavoro di e l Ufficio delle Consigliere di Parità della provincia di siglato in data 12/09/2013 al fine di contrastare con tempestività ed efficacia le violazioni delle norme in materia di parità e di garantire la massima tutela contro le discriminazioni di genere;
3 VALUTATO Che è essenziale il contrasto alle discriminazioni di genere nel mondo del lavoro; Che è necessaria una collaborazione ed una sinergia tra tutti i soggetti che, nel mondo del lavoro, hanno il compito e/o l interesse di favorire una corretta applicazione della normativa antidiscriminatoria e di promuovere politiche di pari opportunità; Che le Consigliere di Parità svolgono funzioni di promozione e controllo dell attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e non discriminazione per donne e uomini nel lavoro; Che le organizzazioni sindacali rappresentano interlocutrici privilegiate per i lavoratori e le lavoratrici e svolgono una funzione di prevenzione e di individuazione di situazioni discriminatorie sui luoghi di lavoro per la realizzazione di un effettiva azione di promozione della parità, delle pari opportunità e di contrasto alle discriminazioni di genere nel mondo del lavoro; Che a tal fine per l ottimizzazione di un effettiva azione di promozione della parità, delle pari opportunità e di contrasto alle discriminazioni di genere nel mondo del lavoro le parti ritengono necessario addivenire alla sottoscrizione di un protocollo di intesa e d azione tra l ufficio delle Consigliere di Parità e le Organizzazioni Sindacali della provincia di ; le Parti firmatarie del presente Protocollo si impegnano a: Porre in essere ogni azione utile e necessaria per continuare a promuovere le pari opportunità e per garantire una più ampia applicazione della normativa antidiscriminatoria nel mondo del lavoro anche valorizzando il ruolo e l azione dei Comitati Unici di Garanzia; A collaborare affinché i temi delle pari opportunità, della non discriminazione e della conciliazione diventino, anche e soprattutto nella fase di gestione della crisi attuale, strategici al fine dell individuazione di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale; Promuovere incontri periodici seminariali e/o formativi con le Consigliere di Parità, finalizzati all analisi dei dati raccolti e alla individuazione di quelli da raccogliersi per una più ampia conoscenza delle discriminazioni di genere presenti nei luoghi di lavoro, collaborando e ricercando a tal fine i finanziamenti ad hoc; le Consigliere di Parità si impegnano, nei limiti delle proprie competenze e delle proprie risorse, a: 1. Fornire alle Organizzazioni Sindacali firmatarie materiale informativo, documentazione, dati statistici e tutto quanto ritenuto utile per la diffusione della conoscenza dell occupazione femminile e delle pari opportunità sui luoghi di lavoro; 2. Promuovere incontri seminariali e percorsi di divulgazione e conoscenza sui temi dei diritti del lavoro, della conciliazione dei tempi e contro le discriminazioni di genere;
4 3. Rendersi disponibili a collaborare con le Organizzazioni Sindacali firmatarie alla redazione di proposte progettuali, pareri, atti, accordi e contratti in relazione agli aspetti di genere; 4. Collaborare, in tutti i casi di presunta discriminazione di genere segnalati dalle organizzazioni sindacali firmatarie offrendo, se ritenuto necessario dalle Consigliere di Parità in base alle normative vigenti, il proprio intervento in giudizio; 5. Collaborare con gli uffici vertenze ed i legali dei sindacati firmatarie sia nell indagine che nella costruzione di un eventuale difesa delle persone discriminate in base al genere; 6. Collaborare per il reperimento di dati statistici e di tutti gli elementi utili ed idonei a fondare, in termini precisi e concordanti, la presunzione dell esistenza di atti, patti o comportamenti discriminatori; le Organizzazioni Sindacali si impegnano a: 1. Svolgere un azione di informazione sul ruolo, le funzioni, le attività delle Consigliere di Parità e sulla legislazione antidiscriminatoria; 2. Segnalare alle Consigliere di Parità quelle realtà aziendali nelle quali sono presenti squilibri di genere e attività discriminatorie, anche al fine di progettare congiuntamente percorsi di azione positive, volte ad eliminare gli squilibri e le discriminazioni evidenziati anche utilizzando gli strumenti legislativi idonei a favorire la conciliazione dei tempi e della condivisione delle responsabilità; 3. Fornire dati ed informazioni alle Consigliere di Parità relativi alla contrattazione collettiva di genere; 4. Fornire accordi di secondo livello (aziendali/territoriali) stipulati, nell ambito dei quali si sia dato impulso alla promozione delle pari opportunità; 5. Collaborare con il Servizio Perlei alla realizzazione di consulenze informative sui diritti di lavoratori e lavoratrici e sulla conciliazione e diritto alla cura dei figli; la Provincia di, Servizio Perlei, si impegna, nei limiti delle proprie competenze e delle proprie risorse, a: 1. Svolgere un azione d informazione e diffusione su tutto il territorio provinciale sul ruolo, le funzioni, le attività delle Consigliere di Parità e sulla legislazione antidiscriminatoria; 2. Aggiornare puntualmente i soggetti firmatari sul ruolo, le funzioni, le attività della Rete Regionale contro le Discriminazioni; 3. collaborare fattivamente alla segnalazione ed invio mirato all Ufficio della consigliera di Parità e alle OO.SS. di eventuali situazioni di criticità con cui il Servizio Per Lei potrebbe
5 entrare in contatto nell ambito del proprio lavoro di accoglienza di donne in difficoltà e a rischio di esclusione sociale e/o discriminazione; 4. ricevere, per quanto di competenza, segnalazioni di situazioni che potrebbero essere attenzionate dalla Rete Regionale contro le discriminazioni di cui il Servizio Per Lei è nodo di raccordo. Le parti si impegnano a verificare annualmente lo stato dell arte dell applicazione del presente protocollo. Firme OO. SS. Consigliere di Parità Provincia di Lora Parmiani Segretario Confederale della Camera del Lavoro CGIL Loredana Urbini Consigliera di Parità Effettiva della provincia di Leonina Grossi Consigliera Delegata alle Pari Opportunità e Politiche di Genere della Provincia di Dorella Lotti Segretario Generale CISL Giuseppina Morolli Segretario Generale UIL Carmelina Angela Fierro Consigliera di Parità supplente della provincia di Isabella Magnani Dirigente Servizio Pari Opportunità della Provincia di
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