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1 Nome della Società: BRENNTAG S.p.A. (ragione sociale) Stabilimento/deposito di: Bentivoglio (comune) Via Galliera 6/2 (indirizzo) BO (provincia) Portavoce della Società: MAURO PARENTI (nome) (cognome) (telefono) (fax) Cell x La Società ha presentato la notifica prescritta dall art.6 del D.Lgs.334/99 x La Società ha presentato il Rapporto di Sicurezza prescritto dall art.8 del D.Lgs.334/99 Responsabile della Società: IGNAZIO VULLO (nome) Legale rappresentante società (qualifica) (cognome) Sezione 1

2 Indicazioni e recapiti di Amministrazioni, Enti, Istituti, Uffici od altri pubblici, a livello nazionale e locale a cui si è comunicata l assoggettabilità alla presente normativa, o a cui è possibile richiedere informazioni in merito. Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare Via Cristoforo Colombo, Roma Regione Emilia Romagna Via Aldo Moro, Bologna Provincia di Bologna Via Zamboni Bologna Comune di Bentivoglio Piazza della Pace, Bentivoglio (BO) Prefettura di Bologna Via IV Novembre, 24 Bologna Comitato Tecnico Regionale Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Bologna ARPA Emilia Romagna Direzione Generale ARPA Emilia Romagna Sez. provinciale di Bologna Presso Ispettorato Regionale VVF Emilia Romagna V. Aposazza, 1/ Bologna V. Aposazza, 1/ Bologna Via Malvasia 6/a Bologna Via Triachini, Bologna Nuovo Indirizzo: Centro Tematico Regionale Impianti a rischio di incidente rilevante (CTR RIR) Direzione Tecnica Arpa Emilia-Romagna Largo caduti del Lavoro 6 (6 Piano) Bologna Riportare le autorizzazioni e le certificazioni adottate in campo ambientale dallo stabilimento. Scarico delle acque Emissioni in atmosfera Trattamento acque di falda ai fini della bonifica ambientale ai sensi del DM 471/99. Sezione 2

3 Sezione 3 Descrizione della/delle attività svolta/svolte nello stabilimento/deposito Specificare l eventuale suddivisione in impianti/depositi Lo stabilimento sorge su un area complessiva di circa m 2 così suddivisa: m 2 circa occupati dalla nuova area prodotti inorganici, m 2 occupati dall area dedicata prodotti organici 3900 m 2 circa di Area Verde. L attività svolta da BRENNTAG S.p.A. è esclusivamente di tipo commerciale: vengono acquistati e venduti i prodotti tali e quali. I prodotti possono essere sia liquidi sfusi che confezionati. I prodotti liquidi sfusi arrivano allo stabilimento tramite autobotte e vengono travasati nei serbatoi, da cui sono ripresi tramite pompe e tubazioni per il confezionamento in imballi o per il carico delle autobotti, che avviene in aree definite. I prodotti confezionati, invece, arrivano tramite autocarro e sono trasferiti al magazzino corrispondente su pallets tramite carrello elevatore. La spedizione avviene tramite autocarri ed il carico è fatto tramite carrelli elevatori. Sono presenti due tipologie di prodotti gestiti in aree dedicate: area prodotti organici, area prodotti inorganici. Area prodotti organici La zona comprende: 66 serbatoi, di cui 47 interrati, di varie capacità per lo stoccaggio di prodotti chimici; Capannoni: 1, 2, 3 e 4 ; Tettoie 1 e 2; Zone di infustamento 1 e 2; Palazzina uffici (uffici, laboratorio, locale attrezzature Antincendio,servizi, spogliatoi operatore); Impianti destinati a lavorazione e confezionamento del prodotto; Rampe di carico: isola 1, isola 2, gruppo quattordici serbatoi, gruppo tre serbatoi, gruppo 8 serbatoi,glicoli e clorurati. Vengono gestiti in questa area prodotti chimici organici, principalmente solventi e diluenti. Sono possibili, inoltre, attività di miscelazione a freddo di prodotti compatibili, ma non reazioni chimiche o di processo. Tali miscelazioni sono effettuate: nelle zone di carico; in imballi di diverse capacità che vengono riempiti con i vari solventi tramite una pompa, oppure tramite collegamento ai miscelatori o prelevando da altri contenitori (tali operazioni avvengono a freddo); riempiendo dei miscelatori con capacità da 10 e 20 m3 con vari solventi compatibili tra loro, tramite pompa esterna munita di motore ADPE e posto all aperto; (a titolo di esempio per ottenere il diluente nitro antinebbia vengono immessi in tali miscelatori: acetone, toluolo, alcool isobutilico, dicloropropano, acetato di isobutile e butilglicole). Tutti i solventi sono neutri. Area prodotti inorganici La zona comprende: Edificio industriale comprendente magazzini coperti, platea per stoccaggio in serbatoi, tettoia per carico/scarico delle autocisterne e zone di confezionamento in fustini, taniche e cisternette; Piazzali di manovra e transito, completi di rete di raccolta delle acque piovane e di impianto di illuminazione; Impianto antincendio asservito; 40 serbatoi di stoccaggio (diverse capacità);

4 Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori D.Lgs.334/99 Allegato V Impianti di trattamento di reflui liquidi e gassosi. La tipologia dei prodotti movimentati nella nuova zona fa parte della cosiddetta chimica di base inorganica. La gran parte dei prodotti è perciò, costituita da acidi e da basi. Le due classi di prodotto, data la loro elevata reciproca reattività, sono tenute separate fisicamente, sia nel normale ciclo operativo, che nella gestione di eventuali reflui accidentali. All interno di tale area sono effettuate attività di diluizione con acqua e operazioni di solubilizzazione di prodotti solidi in acqua. In nessun caso si prevedono attività che comportino reazioni chimiche o di processo. Descrizione del territorio circostante (ricettori sensibili quali: scuole, ospedali, uffici pubblici, luoghi di ritrovo, ecc. altri impianti industriali presenti, ecc.), nel raggio di 5 km. Il deposito confina: ad Est con la linea ferroviaria BO-PD; a Sud con aree agricole non di proprietà e l azienda Bedeschi; a Nord con un area recintata sovrastata dai tralicci dell alta tensione; ad ovest con aree agricole non di proprietà. Le distanze di rispetto dai centri abitati esterni al perimetro dello stabilimento, quali indicate nel PRG, sono: area abitativa 60 m stazione merci ferroviaria 30 m zona commerciale 60 m zona artigianale 1000 m strada provinciale 200 m autostrada tangenziale 400 m Dalla carta tecnica regionale risulta la presenza, nel raggio di 1km, di: n 5 scuole la linea ferroviaria Bologna-Padova la SP4 via Galliera la SP3 Trasversale di Pianura mentre nel raggio di 5 km: l autostrada Bologna Padova A13; il centro abitato di Funo; il centro abitato di Castel Maggiore; il centro abitato di S. Giorgio di Piano. Riportare una cartografia, in formato A3 secondo una adeguata scala, che metta in rilievo i confini dello stabilimento e delle principali aree produttive, logistiche e amministrative Si rimanda all allegato. Sezione 3 Pag. 4/13

5 Sostanze e preparati soggetti al D.Lgs.334/99 Numero CAS o altro indice identificativo della sostanza/ preparato Metanolo Nome comune o generico Classificazione di pericolo R23/24/25 R39 R11 n.a 2. Sostanze tossiche R23/24/25 Principali caratteristiche di pericolosità R11 Facilmente infiammabile R 23/24/25 Tossico per inalazione, contatto con la pelle ed ingestione R39 provoca lesioni gravi irreversibili R 23/24/25 Tossico per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione Max quantità presente (t) n.a 3. Comburenti R8 R8 Comburenti 250 n.a 6. Liquidi Infiammabili R10 R12 Estremamente infiammabile 650 n.a n.a n.a 7.b Liquidi Facilmente Infiammabili 8. Sostanze estremamente infiammabili 9i. Sostanze pericolose per l ambiente 9ii. Sostanze pericolose per l ambiente R11 R10 Infiammabile 1100 R12 R11 Facilmente infiammabile 40 R50 R51/53 R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici R 51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico Sezione 4

6 Natura dei rischi di incidenti rilevanti Informazioni generali Rilascio di sostanza tossica Incendio di pozza Incidente 1 Sostanza coinvolta Metanolo Fumi di combustione del dicloroisocianurato Metanolo Toluene 1 Incendio, esplosione, rilascio di sostanze pericolose. Sezione 5

7 Tipo di effetto per la popolazione e per l'ambiente 2 Negli eventi incidentali legati agli scenari d incendio (nel caso specifico incendi di pozza), gli effetti di danno sull uomo e sull ambiente sono dovuti all irraggiamento termico e variano principalmente in funzione della distanza dall incendio, della durata di esposizione e dell estensione della superficie esposta. Gli effetti di danno legati al rilascio di una nube di gas/vapori tossici sono, invece, dovuti alla dose assorbita (inalata). In generale la dose assorbita varia in funzione della concentrazione del gas e del tempo di esposizione. Misure di prevenzione e sicurezza adottate 3 All interno dello stabilimento sono state assunte precauzioni impiantistiche ed operative ritenute sufficienti per evitare eventi incidentali o quantomeno per minimizzarne la probabilità di accadimento e l entità di eventuali conseguenze. L'attività svolta da BRENNTAG S.p.A. è di tipo commerciale: vengono acquistati e venduti i prodotti tali e quali; alcuni di questi stessi prodotti vengono a volte miscelati a freddo fra loro per ottenere diluenti o solventi. Mediante la distribuzione di manuali e apposite procedure, i lavoratori sono informati sui rischi per la salute e la sicurezza presenti in azienda, come anche sulle misure di prevenzione e protezione adottate. Le procedure sono classificate a seconda del campo di applicazione: procedure operative - indicano le norme comportamentali e di sicurezza da seguire nello stabilimento procedure di emergenza - modalità di intervento in caso di emergenza. Le procedure sono distribuite al personale addetto e/o ai terzi a seconda delle relative responsabilità e/o mansioni come previsto dal mansionario aziendale. Tutte le operazioni di manutenzione e controllo delle apparecchiature sono effettuate con la massima cura. Le precauzioni adottate per prevenire possibili effetti di eventi incidentali oltre a quanto già indicato, da un punto di vista operativo sono: controlli sistematici in campo da parte del personale di esercizio; sistema di manutenzione programmata per gli impianti di produzione e di servizio con particolare riguardo ai sistemi di sicurezza. Dal punto di vista impiantistico sono previsti dispositivi di blocco sia per i serbatoi che per le pompe. I serbatoi presenti nel Deposito esistente sono datati dei seguenti blocchi: Blocco meccanico di sovrariempimento per i serbatoi interrati da 1 a 47. Blocco elettrico e blocco meccanico della pompa per i serbatoi fuori terra. Inoltre sono presenti i seguenti accorgimenti impiantistici: Rete di messa a terra di tutte le apparecchiature Stoccaggio in opportuni bacini di contenimento I serbatoi da 1 a 14 sono rivestiti internamente in Resina I serbatoi da 15 a 47 sono costruiti a doppia parete con un rivestimento in resina nella parte esterna Tutte le pompe presenti in Deposito, comprese quelle adibite al carico dei serbatoi, sono dotate di dispositivi di arresto (pulsante di arresto). Tutti i serbatoi fuori terra sono dotati di valvole pneumatiche normalmente chiuse In generale Tutti i sistemi di blocco e sicurezza dei serbatoi sono descritti nella tabella al punto 1.B.1.2. Si precisa inoltre che tutti i serbatoi sono dotati di bacini di contenimento di capacità di dimensioni adeguate. Per quanto riguarda la manutenzione dei serbatoi fuori terra, vengono effettuati controlli dell integrità visivi dell integrità secondo il piano esistente. Se vengono rilevati delle imperfezioni viene data immediatamente comunicazione al Responsabile tecnico. Nei serbatoi interrati, dotati di doppia parete l intercapedine è pressurizzata con azoto e pertanto l integrità del serbatoio è garantita fin quando la pressione del manometro collegato all intercapedine presenta un valore costante. Oltre ai controlli dello strumento da parte degli operatori addetti alla zona, mensilmente un tecnico incaricato 2 Es. intossicazione; malessere irraggiamento: onde d'urto (rottura vetri), ecc. 3 Es. sistemi di allarme automatico e di arresto di sicurezza; serbatoi di contenimento; barriere antincendio; ecc. Sezione 6

8 Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori D.Lgs.334/99 Allegato V verifica e registra il corretto funzionamento dei dispositivi. In caso di variazioni di pressione se ne individuano le cause e si valutano i provvedimenti da prendere. Le due zone operative area organica ed inorganica sono realizzate in modo da impedire che qualsiasi sversamento accidentale possa estendersi coinvolgendo prodotti di entrambe le aree. Inoltre sono da considerare: la compartimentazione dei magazzini di stoccaggio la rete di raccolta di eventuali sversati la presenza di bacini di contenimento per i serbatoi di stoccaggio la pavimentazione della zona di carico/scarico in grado di resistere agli attacchi dei prodotti chimici, nonché alle sollecitazioni indotte dal movimento degli automezzi pesanti. Sezione 6 Pag. 8/13

9 Il PEE e' stato redatto dall'autorita' competente? Si X no NOTA: Le informazioni debbono fare esplicito riferimento ai Piani di emergenza interni di cui all'articolo 11 e ai Piani di emergenza esterni di cui all'articolo 20 del presente decreto. Qualora i Piani di emergenza esterni non siano stati predisposti, il gestore dovra' riportare le informazioni desunte dal Rapporto di sicurezza, ovvero dalla pianificazione di emergenza di cui all'allegato III, lettera c), punto v). Mezzi di segnalazioni di incidenti 4 Allo scopo di rendere rapide le comunicazioni interne allo stabilimento in occasione di eventuali emergenze, è previsto l'utilizzo di una sirena. Il sistema consente di avvisare automaticamente tutte le persone interessate attivando in tal modo il piano di emergenza con estrema rapidità ed eliminando inutili perdite di tempo. L'attivazione della sirena è possibile dalle postazioni di lavoro e dal posto di controllo. La segnalazione di un incidente può essere comunicata al personale anche tramite i seguenti mezzi di comunicazione: 1) telefono: è disponibile una rete telefonica interna che collega gli uffici. 2) apparecchi ricetrasmittenti: apparecchi di comunicazione in dotazione ai caporeparto di tipo ADPE. 3) altoparlante. Il Responsabile dell Emergenza aziendale, ove si verificasse una emergenza non gestibile con mezzi interni (richiesta di soccorso) oppure che potrebbe provocare effetti all'esterno dello stabilimento ha l incarico di avvisare le autorità competenti. Ricevuta la segnalazione, la responsabilità di informare la popolazione e tutti i soggetti interessati spetta ai soggetti istituzionalmente preposti (Prefettura, etc.) ai quali l Azienda offre la massima collaborazione. Comportamento da seguire 5 INTERNAMENTE ALLO STABILIMENTO Il comportamento che il personale deve seguire all interno dello stabilimento è chiaramente specificato nel Piano di Emergenza interno. In questo piano sono attribuiti i compiti e le responsabilità per affrontare l emergenza e sono previste le situazioni in cui è prudente evacuare uno o più reparti e le procedure da seguire. In particolare In caso di necessità dovranno recarsi sul posto dell'emergenza (incendio, perdita, sinistro) solamente gli addetti alla gestione di emergenza dello stabilimento e cioè: Il Responsabile dell emergenza Le persone espressamente chiamate dal Responsabile dell emergenza Le persone non facenti parte della squadra di emergenza rimangono nell area a loro assegnata, garantiscono il controllo dell area ed attendono indicazioni dal Coordinatore garantiscono il dell emergenza. E' fatto tassativo divieto a chiunque altro di recarsi sul posto di Emergenza o di sostare nei luoghi e strade che possano essere percorsi dai mezzi e dalle persone interessate all'emergenza. La Direzione delle operazioni necessarie per fronteggiare, circoscrivere ed eliminare l'emergenza è di competenza del RESPONSABILE DELL EMERGENZA (RE). Tale figura viene ricoperta, in prima istanza, dal Responsabile del Deposito. In sua assenza la responsabilità ricade sui sostituti come definiti nel piano di emergenza interno. Le operazioni sono condotte dai componenti della SQUADRA DI INTERVENTO, formati e qualificati mediante corsi esterni ed interni per la copertura di tale compito. Chiunque rilevi una situazione di immediato pericolo deve attivare un pulsante di emergenza o dare l'allarme direttamente a l Responsabile del piazzale, e/o al Responsabile di Deposito o in sua assenza, al Responsabile della emergenza. L attivazione dell allarme può avvenire tramite pulsanti ubicati in punti strategici del deposito. All attivazione del segnale di allarme Il RE si reca sul posto e, valutata la gravità dell accaduto decide se attivare l allarme o attivare parte della squadra d emergenza per risolvere l incidente segnalato. Incidenti che comportano 4 Es. sirene, altoparlanti, campane, ecc. 5 Specificare i diversi comportamenti; in generale è opportuno: non lasciare l'abitazione, fermare la ventilazione,chiudere le finestre, seguire le indicazioni date dalle autorità competenti Sezione 7

10 Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori D.Lgs.334/99 Allegato V l attivazione di tutta la squadra d emergenza vanno segnalati con sirena d allarme. L attivazione degli allarmi (allarme o evacuazione) tramite appositi pulsanti è compito del Coordinatore dell emergenza o persona da lui espressamente incaricata. Durante la situazione di emergenza deve essere valutata la necessità di intercettare le acque eventualmente derivate da questa fase. Se per qualsiasi motivo si ritiene che possano avere un elevato carico di inquinante (ad es: utilizzo di schiumogeni, spandimento di liquidi tossici, ) deve essere chiusa la valvola di intercettazione della rete fognaria. L'allarme generale è costituito da un suono intermittente di sirena: in caso d allarme generale il personale non può lasciare il deposito se non autorizzato dal Responsabile dell'emergenza. Un eventuale situazione di allarme/emergenza è comunicata anche attraverso comunicazione diretta tra palazzina uffici e deposito tramite altoparlante. Al suono intermittente: Tutte le telefonate sono interrotte, lasciando le linee libere per le eventuali chiamate di emergenza, Tutte le operazioni di lavoro vengono interrotte mettendo in sicurezza gli impianti La squadra di emergenza si raduna presso l armadio di emergenza attendendo istruzioni da RE o CE. Il segnale di evacuazione è costituito da un suono continuo di sirena: in questo caso il personale non coinvolto nell emergenza dove abbandonare il proprio posto di lavoro e recarsi al punto di ritrovo. Al segnale di evacuazione (sirena continua) tutto il personale interromperà le proprie mansioni, metterà in sicurezza il proprio posto di lavoro e si dirigerà al punto di ritrovo seguendo le indicazioni del personale preposto al controllo dell evacuazione (responsabili di piano). Il punto di ritrovo è situato in prossimità dell'ingresso di via Galliera 6/2, salvo diversa decisione da parte del RE. Il percorso da utilizzare per raggiungerlo deve essere quello indicato dall apposita segnaletica e, nel caso di impossibilità, quello più breve possibile non avvicinandosi ai punti coinvolti dall incidente. Al punto di ritrovo il Coordinatore dell'emergenza o persona da lui espressamente incaricata, verificherà lo sfollamento di tutto il personale ed organizzerà la ricerca degli eventuali dispersi. In caso di evacuazione il personale in sfollamento deve lasciare tutti i locali aperti. ESTERNAMENTE ALLO STABILIMENTO: La responsabilità di suggerire alla popolazione uno specifico comportamento è affidata dalla Legge alle Autorità preposte, alle quali BRENNTAG S.p.A. assicura la più completa, trasparente e tempestiva collaborazione. Data la natura dei possibili rischi, è comunque presumibile che la popolazione possa essere chiamata per prudenza ad alcune semplici precauzioni, quali: Rimanere in casa con le finestre chiuse ed eventualmente tamponare con stracci bagnati le fessure. Evitare di affollare le strade con automezzi, per consentire l agevole accesso ai mezzi di soccorso Evitare comunicazioni telefoniche non urgenti Porsi in ascolto di una determinata stazione radio Sezione 7 Pag. 10/13

11 Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori D.Lgs.334/99 Allegato V Mezzi di comunicazione previsti 6 I mezzi di comunicazione previsti all interno dello stabilimento sono stati sopra elencati e sono i seguenti: 1) sirena 2) telefono 3) apparecchi ricetrasmittenti 4) altoparlante La comunicazione alla cittadinanza è responsabilità delle Autorità, alle quali BRENNTAG S.p.A. assicura la più completa, trasparente e tempestiva collaborazione, e che potrà utilizzare i mezzi di informazione che riterrà opportuni: affissioni, manifesti diffusione tramite radio giornali diffusione tramite auto munite di altoparlanti Presidi di pronto soccorso 7 Sono predisposte n 3 cassette di pronto soccorso ubicate: presso gli uffici (I Piano); presso il locale infustamento 2. Presso il locale Infermeria 6 Specificare quali: es. radio locale, Tv locale, altoparlante, ecc. 7 Es. interventi VV.FF., Protezione civile e forze dell'ordine; allerta di autoambulanze ed ospedali; blocco e incanalamento del traffico, ecc. Sezione 7 Pag. 11/13

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