Il 14enne di Piadena si fa largo in azzurro Alessandro Bastoni. Domani al Bellini canzoni d a m o re con Elena Ravelli

Transcript

1 GUIDA PROGRAMMI TV da sabato 5 aprile a venerdì 11 aprile 2014 Il 14enne di Piadena si fa largo in azzurro Alessandro Bastoni CASALBUT TANO Domani al Bellini canzoni d a m o re con Elena Ravelli SALUTE E FIGLI La carta d i d e n t i t à per le merendine aiuto alle mamme FILATELIA Il 14enne Mozart in visita a Cremona nel gennaio 1770 pag. 28 pag. 45 pag. 60 1

2 In questo n u m e ro In copertina il 14enne calciatore Alessandro Bastoni w w w.piuonline.it p i c re m o n a o n l i n e. i t Supplemento al quotidiano La Provincia Quotidiano di Cremona e Crema Direttore responsabile: Vittoriano Zanolli A cura di: Daniele Duchi Hanno collaborato: Nicola Arrigoni, Fabrizio Barbieri, Giorgio Barbieri, Barbara Caffi, Paola Fieschi, Cinzia Franciò, Andrea Gandolfi, Ivan Ghigi, Meo Mola, Francesco Pavesi, Luca Puerari, Elisabetta Quinzani, Federico Rosa, Massimo Schettino, Fulvio Stumpo, Mariagrazia Teschi ANNO XIII - NUMERO 14 Chiuso in redazione il 4/4/14 Reg. Tribunale n. 382/2002 del 13/4/02 OROSCOPO di Redazione Più 3 Pesci, ansia e inquietudine. Periodo magico del Sagittario PRIMO PIANO di Ivan Ghigi 4 Bastoni, nasce il sogno azzurro 6 Il Centro Arvedi decolla. Prandelli lo vede azzur ro STORIE CREMASCHE di Carlo Piastrella 10 Scherza coi fanti... ma lascia stare i santi IL GRANDE FIUME di Fulvio Stumpo 12 Dove il Po incontra il Dora. La Riserva del Bara cco n e 14 Verso i grandi raid. Equipaggi pronti ECONOMIA di Andrea Gandolfi 16 Lombardia regina al Vinitaly 18 Accordo sulle date 19 Emergenza giovani ESTERI di Massimo Schettino 20 Sanità, la rivincita di Obama 23 Usa, spiati 122 capi di Stato. Sulla Merkel 300 rappor ti ARTE di Mariagrazia Teschi 24 Sperimentazione realista 25 Federica Galli. Primavera a Milano 25 Noce e Vecchio. Materia e anima 25 PÀNTA RHEI. Sfida temporale LA NOSTRA STORIA di Fulvio Stumpo 26 I quattro ducati Longobardi MUSICA di Fabio Guerreschi 28 L amore tra voce e piano 29 Le innovative Otto stagioni DISCHI di Daniele Duchi 30 Le diverse identità musicali della pop star Shak ira 31 L atmosfera meditativa del discusso Don Cherry ATAVOLA di Tullio Vincenzi 32 A Parma la sfida della pizza 33 Lambrusco a Palazzo. Il 26 e 27 a Sabbioneta 34 Il ristorante. La Golena di Bosco ex Parmigiano 36 La ricetta crudista-vegana. Succo di frutta D e- tox SALUTE di Luca Puerari 45 Merendine con carta d i d e nt i t à 46 Ridere è tutta salute 47 Troppo nel passeggino. Meno bravi a parlare 47 Il 67% degli italiani beve l acqua del rubinetto BELLEZZA di Cinzia Franciò 48 Gravidanza e acne, che fare PAG. 47 I N S E R TO TELE VISIONE Tutti i programmi dal 5 all 11 aprile 2013 MODA di Redazione Più 50 Valentino, ritorno al passato PIANTE E GIARDINI di Elisabetta Quinzani 52 Asparago, ortaggio gustoso AMICI ANIMALI di Federico Rosa 54 Gastroenterite infettiva felina TURISMO di Cinzia Franciò 56 I giardini di Isola del Garda LIBRI di Barbara Caffi 58 Imbracciando la chitarra FILATELIA di Giorgio Barbieri 60 Mozart 14enne a Cremona TECNOLOGIA di Ivan Ghigi 62 Office arriva anche su ipad 63 Htc One è il top e sfida grandi rivali 64 Ad aprile una line up ricca. C è The Elder Scrolls online CINEMA/DVD di Nicola Arrigoni 66 E nostalgia Berlinguer SPETTACOLI di Daniele Duchi 68 Prosa da Oscar al Ponchielli 69 La coscienza di Zeno al teatro San Domenico STORIE DI SPORT di Fabrizio Barbieri 70 Subbuteo, il cielo con un dito AUTO & MOTORI di Francesco Pavesi 72 Soul, il suv cheap and chic 73 Agile per la città DART di Fabrizio Barbieri 74 San Martino, la legge di Saiani BORSINO di Redazione Più 76 Piero e i suoi ragazzi speciali. Francesco e i co m m e rc i a nt i CREMA E DINTORNI Le Storie cremasche con Carlo Piastrella PROSA Toni Servillo in scena al teatro Ponchielli pag. 10 pag. 68 2

3 OR OSCOPO Pesci, ansia e inquietudine Periodo magico del Sagittario ARIETE Dal 21/3 al 20/4 TO RO Dal 21/4 al 20/5 GEMELLI Dal 21/5 al 20/6 C ANCRO Dal 21/6 al 22/7 Amore: l ultima cosa che dovrete fare è incolpare la persona che vi ama di situazioni spiacevoli; che voi e soltanto voi avete messo in piedi. Lavoro: non abbiate fretta nel concludere una questione che per voi è molto importante. Ricordate che la fretta è cattiva consigliera. Salute: se avrete qualche disturbo, rivolgetevi a uno specialista Amore: ci sarà qualcuno che attenderà con ansia una risposta, un invito, insomma qualcosa che gli/le faccia capire che ci tenete. Lavoro: curate molto la programmazione, ma anche la comunicazione, in modo che non si verifichino intralci. Favorite su tutte le attività artigianali. Salute: nervosi ed inquieti, sarete esposti a malanni psicosomatici Amore: sarete confusi riguardo i vostri sentimenti; assicuratevi di dedicare a voi stessi il tempo necessario per approfondire i vostri pensieri. Lievi tensioni nei rapporti di coppia. Lavoro: dovrete prendere il coraggio a due mani e cominciare a mettere in pratica i buoni propositi finora affrontati solo col pens i e ro. Salute: non abusate di medicinali Amore: lasciate che i sentimenti prendano il sopravvento. Quando volete siete in grado di far sentire le persone davvero speciali. Non avrete rivali, merito del vostro fascino, sempre più amplif i c a to. Lavoro: concluderete molto e sarete convincenti perché saprete ascoltare e farvi ascoltare. Salute: cercate di stare il più possibile all aria aperta LEONE Dal 23/7 al 22/8 VERGINE Dal 23/8 al 22/9 BIL ANCIA Dal 23/9 al 22/10 S CO R P I O N E Dal 23/10 al 21/11 Amore: coglierete nello sguardo, negli atteggiamenti della persona amata dei messaggi importanti, che vi faranno sentire appagati e compresi. Lavoro: dietro una proposta che potrebbe apparirvi sicura e vantaggiosa, potrebbe invece nascondersi un insidia. Salute: alcune cattive abitudini potranno causare complicazioni o problemi indesiderati Amore: riuscirete a dare tempo e spazio al dialogo. Saprete amare con grande intensità, abbandonando l istinto di fuggire alla prima occasione. Lavoro: riuscirete a portare a un buon risultato alcune questioni spinose grazie a un collega. Siate r iconoscenti. Salute: a causa di eccessivo carico di lavoro potreste sentirvi esausti e stanchi Amore: u n avventura passeggera, contrariamente a ogni previsione, potrebbe trasformarsi in una relazione stabile e duratura. Lavoro: dovrete scegliere tra un riconoscimento immediato o l attesa del momento di cogliere un frutto ben più succoso in fut u ro. Salute: per sciogliere le tensioni fatevi fare un massaggio riequilibrante con olio profumato Amore: si prevedono incontri emozionanti per i single e anche per tutti gli altri. Anche chi cede di tanto in tanto al fascino proibito dell'avventura potrà realizzare sogni arditi e conturbanti. Lavoro: le vostre capacità, unite alla fortuna, vi permetteranno di mettere a segno più di un successo personale e professional e. Salute: dieta, dieta e ancora dieta SAGIT TARIO Dal 22/11 al 21/12 C APRICORNO Dal 22/12 al 20/1 ACQ UA R I O Dal 21/1 al 19/2 PESCI Dal 20/2 al 20/3 Amore: periodo magico per la sfera sentimentale. Dipenderà solo da voi saperlo sfruttare app i e n o. Lavoro: siate realisti nell analisi delle situazioni. Non dovrete disperdere e sprecare le risorse ma guardare verso il futuro con ott i m i s m o. Salute: sarà meglio non prendere alla leggera i problemi di salute oppure le cose potrebbero sfuggirvi di mano Amore: se avete una vita sentimentale soddisfacente vi sentirete moralmente impegnati a raddoppiare le cure perché l'intesa di coppia sia assolutamente per fetta. Lavoro: seccature di ogni genere, ostacoli, diffidenze di cui non riuscirete a capire la ragione. Quel che conterà è saper reagire a tutto. Salute: fate passeggiate lontane dal frastuono Amore: se pensate di essere immuni alle pene d'amore, scoprirete di essere ancora molto vulnerabili. Del resto sotto la vostra armatura batte un cuore. Lavoro: sarete più distratti del solito. Cercate di badare al concreto e non alla forma. Meditate prima di prendere una decision e. Salute: per risolvere qualche malessere seguite una terapia alter nativa Amore: non dovrete lasciarvi sopraffare dall ansia e dall inquietudine, perché rischierete di ferire involontariamente la persona che più amate. Lavoro: lasciatevi guidare dall intuito e dall i m m a gi n a z i o n e per intraprendere nuove imprese e dare forma a nuovi e vincenti p ro g e t t i. Salute: il vostro fisico necessiterà di maggiore riposo notturno

4 PRIMO PIANO Bastoni, nasce il sogno azzurro Il giocatore piadenese dell Atalanta è capitano dell Under 15 Il 14enne della squadra dei Giovanissimi orobici ha superato lo stage e guadagnato i gradi UN TALENTO NOSTRANO A lessa ndro B a s to n i con la maglia numero 5 della nazionale italiana Under 15 di Ro cca di Ivan Ghigi In serie A il fermento è palpabile: con i Mondiali del Brasile alle porte sono in tanti a voler convincere il ct azzurro Cesare Prandelli per avere una maglia azzurra e un biglietto per il Sud America. Nel frattempo a Coverciano c è la coda di giovani che vogliono mettersi in mostra nello stage che ha visto Prandelli e Di Biagio fianco a fianco per dirigere l allenamento e costruire il futuro del Club Italia. Ma in qualche fascia di età più sotto, precisamente nella Under 15, non basta mettersi in mostra in campionato. O meglio, è necessario mettersi in mostra in campionato per essere convocati in una maxi selezione; non puoi ancora dire di vestire la maglia dell Italia perché sei solo nell antica - mera, sei seduto sul divanetto in attesa che quella porta si apra per il colloquio che potrebbe cambiarti la vita. Perché la nazionale arriva molto più tardi, quando te la sei sudata, quando hai fatto a sportellate con i coetanei per avere un posto, quanto te la sei vista con altri 99 ragazzi affamati di calcio (1 su cento ce la fa) che arrivano da tutta Italia ma soprattutto dai settori giovanili di tutti i club della massima serie. Giocare nell Italia Under 15 è come superare le selezioni di X-Factor, anche se sei primo in classifica nel tuo campionato la trafila è uguale per tutti. E allora sorprende la naturalezza con cui Alessandro Bastoni, piadenese di nascita e di residenza, ha mostrato il suo talento, arrivando in poco tempo a vestire per la prima volta la maglia azzurra (la Under 15 appunto è il primo gradino della grande piramide Italia) e guadagnandosi quasi subito il grado di capitano. Difensore, dotato di buon fisico (classe 1999 per poco meno di 1 metro e 90) e di piede tecnico che può adoperarsi come regista arretrato, Alessandro Bastoni da anni fa il pendolare. «Abito a Piadena racconta Alessandro e frequento il liceo Vida a Cremona, ma nel pomeriggio parto e vado a Zingonia, dove si allenano le squadre dell Atalanta». Sì, perché Bastoni da almeno otto anni veste i colori della squadra orobica, squadra nella quale è andato fin da quando era nella categoria Pulcini. Segue a pag. 8h 4

5 PRIMO PIANO A Zingonia una colonia di giocatori cremonesi Sopra: Alessandro Favalli; di fianco e sotto Rey Manaj e Nicola Ciccone ora alla Samp Non solo Bastoni. Oltre al giovane atalantino di Piadena che ha esordito con la Nazionale Under 15, una piccola colonia di pendolari cremonesi e cremaschi è sparsa tra le squadre del vivaio orobico. Sono sette. Chi frequenta Zingonia da più stagioni è Mirco Miori, portierone del 95 che l Atalanta ha preso dodicenne dall Offanenghese. Miori, titolare inamovibile della Primavera di Bonacina, è stato protagonista all ultima edizione del torneo di Viareggio, giocando anche lo sfortunato quarto di finale contro l Anderle - cht (perso 2-3 in extremis). E alle sue spalle c è un altro portiere cremasco, Stefano Mazzini (lui del 98, di Trescore) che segue le orme di Miori negli Allievi Nazionali. Ma il piatto forte sono gli imbattibili Giovanissimi Nazionali di Polistina, dove insieme al centralone Bastoni giocano stabilmente Junior Emmanuel Latte Lath e Tommaso Ogliari, tutti del 99. Se il cremasco Ogliari copre il ruolo di laterale sinistro, l ivoriano Latte (che abita a Cremona, allo Zaist) è la freccia destra del tridente d attacco titolare, oltre che il vice-bomber del gruppo con 12 reti all attivo. Mica male, eppure l ultima sfida, a Cagliari, l ha decisa capitan Bastoni, che prima di partire per Bruxelles ha pensato bene di risolvere la lunga trasferta sarda con la zuccata da 3 punti (sono tre in totale i gol di Bastoni in questo campionato). Un pezzo di Cremona c è anche nei Giovanissimi Regionali A di Lo - renzi: parliamo di Tommaso Cavalli, spilungone classe 2000 portato a Zingonia la scorsa stagione dopo aver fatto Pulcini ed Esordienti nel Castelverde. Cavalli, nato centrocampista, all Atalanta sta facendo passi da gigante come centrale di difesa. Il capocannoniere dei 2000, però, è Emanuele Aldieri, che finora ha fatto centro 11 volte. Aldieri è un cremasco di confine: abita a Dovera, a pochi chilometri dalla provincia di Lodi. Notate bene. La truppa dei nostri pendolari cresce piena di promesse sotto l occhio attento di Gian - carlo Finardi, tornato all Atalanta come vice-responsabile del settore giovanile dopo tanti anni a Cremona. E proprio Finardi che di fatto si sta preparando a raccogliere l ere - dità di Mino Favini ha portato a Bergamo un vecchio amico grigiorosso come Tiziano Ascagni. Ma sono tanti altri i ragazzi legati a Cremona che stanno facendo bene lontano da casa. Il solarolese Ales - sandro Favalli, partito dalla Cremonese, sta giocando un grande campionato a Nova Gorica ed è quarto in classifica. Partiti sempre dalla Cremonese, sta facendo bene il portiere Luca Donnarumma nelle file del Pro Piacenza in serie D che sta puntando alla promozione in Lega Pro; bene anche Nicola Ciccone (della Cremonese) che ha esordito con la nazionale Under 18 e veste la maglia della Primavera della Sampdoria; con lui Rey Manaj, un anno più giovane che si divide tra gli Allievi Nazionali e la Primavera, ma è anche nel giro della nazionale Under 17 albanese che parteciperà ai Mondiali di categoria. Altro cremonese, di Pieve San Giacomo, è Mattia Fanti che gioca nei Giovanissimi regionali del Piacenza Calcio ed è capocannoniere. Attualmente nella Berretti della Cremonese trova spazio regolarmente nella Nazionale Under 18 di Lega Pro Mattia Nardi, mentre il portiere Battaiola e il difensore Vona, sempre della Berretti, hanno sostenuto uno stage. 5

6 PRIMO PIANO L i n a ug u ra z i o n e del Centro Arvedi Sotto: il Ct azzurro Cesare Prandelli Il Centro Arvedi decolla Prandelli lo vede azzurro Il Centro Arvedi comincia a farsi strada, la voce si sta spandendo e le iniziative per lanciare la struttura sportiva voluta da Giovanni Arvedi varca confini sempre più lontani. La Cremonese ha cominciato in piccolo, organizzando un bel torneo internazionale che richiama a Cremona squadre da tutto il mondo e da tutta Italia per una manifestazione che raccoglie sempre più successo. Ultimamente ha ospitato la nazionale Under 18 Ucraina per un paio di allenamenti in vista della sfida allo Zini contro l Italia di Lega Pro; ha anche ospitato squadre azzurre e ultimamente il Livorno, che dal 24 al 26 marzo ha sfruttato i campi del Centro per preparare la trasferta contro l Atalanta. Insomma, per quanto offre e per la posizione strategica che ha (a un passo da Milano, Bergamo e Brescia), la sede della Cremonese di via Postumia sta diventando di grande interesse. E non a caso, tra i progetti appena ventilati, è spuntata anche l idea di renderlo centro federale, una sorta di punto di incontro per svolgere futuri stage in maglia azzurra. Un giorno verrà la nazionale maggiore a Cremona? Difficile dirlo, ma l idea che possano transitare in via Postumia le formazioni giovanili è più realizzabile. La spinta arriva proprio dal ct Cesare Prandelli, ex grigiorosso che ha presenziato all inaugurazione del Centro e che conosce bene dunque le potenzialità di Cremona. Il tecnico ha chiesto alla Federazione la gestione diretta di tutte le squadre nazionali, giovanili comprese e il primo stage organizzato a Coverciano insieme a di Biagio dell Under 21 è già un primo passo verso questo tipo di gstione. In quest ìottica, il centro sportivo di via Postumia potrebbe diventare un nuovo centro federale, una struttura che si aggiungerebbe a Coverciano, insieme a Roma e alla Sicilia. Gli impianti del settore giovanile della Cremonese hanno tutti i requisiti funzionali e strutturali per trasformarsi in una nuova base azzurra, ideale per stage e allenamenti. Abete e Albertini hanno subito offerto aperture alla idea di Prandelli. Sarebbe il primo allenatore della storia della nazionale ad avere carta bianca, dagli under 15 sino alla prima squadra. E Cremona diventerebbe (si parla di affitto del centro sportivo di via Postumia) uno dei poli del calcio nazionale. Il segno e la conferma che Giovanni Arvedi con la realizzazione di questo polo del calcio giovanile grigiorosso ha precorso i tempi. 6

7 PRIMO PIANO Due vedute dello stadio Zini di Cremona Con il progetto Stadi senza barriere ve r rà tolto il plexiglass davanti a ogni settore In Lega Pro gli stadi nuovi E la Cremonese è pronta a togliere tutte le barriere allo Zini Un incontro dedicato al tema dell impiantistica conclusosi con la sigla della convenzione tra la Lega Pro e la Kss, una delle principali compagnie di progettazione del Regno Unito specializzata nella realizzazione di impianti sportivi. La prima Giornata sull im - piantistica sportiva, organizzata allo stadio Olimpico di Roma dalla terza lega italiana di calcio assieme alla Coni Servizi, ha dato i suoi frutti e ha offerto l occasione per conoscere meglio la legge voluta dal Governo Letta, e in vigore dal 27 dicembre. «Apprezzo queste iniziativa - dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò - perché la Coni Servizi sulla carta è il miglior partner per costruire un nuovo percorso per i prossimi 10 anni sulla base della nuova legge». Una norma che non è piaciuta ai club di serie A. «La Roma, con un progetto importante e ambizioso, utilizza le opportunità della legge per andare a dama prima possibile. Forse, per i loro interessi, le grandi società si aspettavano di più sull aspetto della non contiguità e della residenzialità ma sono in grado di utilizzare questa legge senza avere lacci e lacciuoli che preservano i privilegi di qualcuno». «Prima avevamo il problema della legge, ora è superato e dalle parole occorre passare ai fatti e la Coni Servizi si è attrezzata per essere al fianco di realtà come la Lega Pro», dice il presidente della cassaforte del Comitato Olimpico, Franco Chimenti. E i rappresentanti della terza Lega colgono l occasione per distinguersi dalle leghe maggiori. «La Lega Pro farà gli stadi - assicura il presidente, Mario Macalli-. Vogliamo avere un impiantistica più consona alla tradizione e al volere delle nostre società. Senza barriere, per ricreare un calcio diverso». «Siamo la Lega del fare, non del faremo - aggiunge il dg Francesco Ghirelli -. Lo stadio è la priorità tra le priorità nel nostro lavoro quotidiano. Dopo la riforma dei campionati ci siamo posti di fare qualcosa in più: il piano industriale della Lega Pro, con management, obiettivi attesi, evoluzione delle variabili chiave. Questo significa fare sistema». È del Castel Rigone il «case history» presentato, ma anche L Aquila ha in costruzione il suo impianto senza barriere. Altre 14 società (Como, Cremonese, Pavia, Frosinone, Pro Vercelli, Vicenza, Virtus Entella, Bassano, Chieti, Aversa Normanna, Prato, Sorrento, Spal e Carrarese) poi sono pronte ad aderire al progetto di adeguamento, attingendo magari ai finanziamenti dell Istituto per il Credito Sportivo. «La domanda sugli impianti è forte - sottolinea il commissario, Paolo D Alessio -, e con il supporto della Legge 147 sull impiantistica sportiva si può procedere». «E una formidabile occasione per lo sport italiano - rileva il dg della Coni Servizi,Michele Uva -. Un grande successo per colmare un gap indiscutibile a livello europeo». 7

8 PRIMO PIANO g Continua da pag. 4 «Il mio passaggio a un club professionistico è stato praticamente immediato. Davo calci al pallone già da quando avevo 4 anni. Quando ho avuto l età giusta per cominciare a giocare in una squadra, mio papà Nicola, che i tempi allenava la prima squadra della Cannetese, mi portò nella squadra Pulcini del club mantovano». Proprio il padre, ex giocatore della Cremonese, ricorda bene come è nata la storia calcistica di Alessandro. «In pratica alla Cannetese è rimasto poco, probabilmente metà campionato. Già dopo le prime partite sono fioccate le chiamate dai club professionistici. Ho ricevuto proposte dall Atalanta, dalla Cremonese, dal Mantova e dal Brescia. In cuor mio, da ex grigiorosso, avrei preferito vedere Alessandro con quei colori, ma abbiamo deciso che sarebbe stato più corretto dare la precedenza alla prima società che ci aveva contattato». Trattandosi dell Atalanta, scelta quanto mai azzeccata. «Non era ancora deciso nulla pro - segue Nicola Bastoni si trattava di portare Alessandro a Zingonia per farlo vedere. Tanto è vero che il primo allenamento è stato ridicolo. Alessandro ha giocato una partitella, ma la timidezza e il disorientamento per quell ambiente nuovo pieno di bambini in campo lo hanno frenato. Ci sono voluti altri due o tre provini prima che rompesse il ghiaccio e facesse vedere quello per cui era stato segnalato al club orobico». «Ricordo che la segnalazione all Atalanta la fece Franco Maffezzoni e poi arrivò il giorno del provino. All Atalanta ho cominciato con l ulti - ma squadra dei Pulcini C intervie - ne Alessandro per arrivare fino ai Giovanissimi Nazionali, squadra della quale sono tutt ora capitano. In pratica ho potuto giocare in tutti i palcoscenici possibili. Con gli Esordienti ho disputato il campionato a livello provinciale, con i Giovanissimi ho fatto un anno di esperienza nei regionali e adesso nei nazionali». Pressioni? Nemmeno troppe. Bastoni ha già fatto l abitudine a vincere. «L anno scorso ho vinto il campionato professionistico regionale, quest anno siamo primi in classifica con 15 punti sull Inter che ci insegue. Non è ancora fatta, perché la vittoria del girone apre le porte alla fase finale nazionale dove in palio c è lo scudetto di categoria». In attesa di giocarsi lo scudetto, tanto per incrementare un po il palmares, Alessandro è diventato nel frattempo capitano della nazionale Under 15 guidata da Antonio Rocca. «Lo stage è partito proprio da Cremona. Eravamo in 32, ma solo nel nostro concentramento, perché in tutta Italia lo staff tecnico ne ha tenuto cinque coinvolgendo almeno un centinaio di ragazzi. Lo scorso Natale siamo stati chiamati a Coverciano in 88 per un torneo quadrangolare e di quel gruppo ne sono rimasti meno di 30 per l ultimo stage definitivo. Quindi la prima convocazione ufficiale». A quel punto sì, Alessandro Bastoni ha potuto definirsi un giocatore azzurro. «Esattamente: ho giocato quattro gare amichevoli, due in Belgio ed al- 8

9 PRIMO PIANO Tre immagini di Alessandro Bastoni con la maglia dell I talia trettante in Romania. Dico subito che il livello cambia: ci sono ritmi diversi rispetto a quelli del campionato». Per la cronaca in Belgio le gare sono terminate con due pareggi (3-3 e 0-0, mentre in Romania è finita pari la prima gara (1-1) e con una vittoria azzurra (4-2) la seconda. La fascia da capitano cambia il ruolo? «Qualche responsabilità in più si avverte, quanto meno sai che devi dare il buon esempio e comportarti bene sia in campo che fuori. Vale sia nell Atalanta che nell Italia a maggior ragione. Però con la nazionale mi sono trovato subito bene anche perché sono in buona compagnia. Ci sono con me i compagni dell Atalanta Capone (attaccante), Mengoni (centrocampista) e Vezzoni (terzino destro)». Per Bastoni però il bello deve ancora venire. «Sì perché le prime quattro uscite sono stati test interessanti, ma il prossimo 24 aprile partiremo per Gradisca di Isonzo dove ci attende un torneo contro Brasile, Israele e Zambia». Si tratta dell 11 Torneo delle Nazioni che durerà fino al 1 maggio. L Italia di Bastoni esordirà il 24 alle ore 18 contro il Brasile allo stadio Gino Colaussi. Al torneo partecipano 12 squadre suddivise in gironi da quattro. «La cosa difficile è che le avversarie saranno Under 16, avranno cioè un anno in più». Nel frattempo Alessandro prosegue la routine, ma il termine è un po troppo riduttivo, del pendolare. «Parto da Piadena al mattino per andare a scuola a Cremona, poi con il pullmino vado a Zingonia e torno verso l ora di cena. Dopo tanti anni ho fatto il callo a questa situazione e il sacrificio non mi pesa, nemmeno adesso che la scuola comincia a farsi più pesante. Ho trovato una classe di amici che capiscono e anche gli insegnanti conoscono bene la mia situazione». Ricorda tanto quella di Simone Scuffet, protagonista in questi giorni con un grande esordio a soli 17 anni. «La differenza è che lui ha già coronato il sogno di esordire in serie A. Sogno che anch io coltivo, ma se dovesse arrivare anche una serie B non direi no». Alessandro vorrebbe seguire le orme del suo idolo Paolo Maldini, ma alle sue spalle ci sono anche i sacrifici di mamma Monica e papà Nicola. «Sono il secondo di tre fratelli. Il primo, Luca, gioca nella Berretti del Mantova ma ha la patente e dunque comincia a spostarsi da solo. Lui è un centrocampista ma in casa è difficile che ci confrontiamo, non solo per i ruoli diversi ma perché viviamo ancora il calcio come divertimento e non come lavoro. Sicuramente quello che viaggia di più è mio papà che al sabato segue Luca e alla domenica invece segue me». Manca all appello il più piccolo, Michele. «Lui è il meno sportivo della famiglia e comunque ha scelto il basket. Lo segue spesso mia mamma ma anche io, quando ho tempo, vado a vederlo». Di società ce ne sono tante, mai pensato di cambiare? «Qualche volta, ma ormai sono abituato a Bergamo e vado avanti così anche perché riesco a conciliare studi e sport». Accettare di spostarsi ogni giorno per centinaia di chilometri e accettare anche una vita lontana dalle abitudini di molti coetanei. «In effetti mi sento diverso dagli altri come giornata tipo, ma allo stesso tempo sono un privilegiato. Non ho tentazioni e nemmeno il tempo per pensare alla morosa. Mi concentro sul calcio e quel poco di tempo libero che ho lo passo in famiglia». Bastoni fa avanti e indietro con altri ragazzi della nostra provincia: il compagno Emanuel Latte Lath (scuola Esperia, anche lui nei Giovanissimi Nazionali), Cavalli (ex Castelverde, nei Giovanissimi 2000) e l offanenghese Miori, portiere della Primavera. 9

10 STORIE CREMASCHE Scherza coi fanti... ma lascia stare i santi La vicenda della morte di Cecilia d Adda narrata da Pietro Terni nella sua Historia di Crema LA GUERRA TRA MILANO E VENEZIA di Carlo Piastrella A sinistra: la porta l a te ra l e del Duomo di Crema A destra: l i n te r n o e, in basso, l'immagine della bifora o ggetto dell'ar ticolo Qui sotto: la copertina dell H i s to r i a di Crema Carlo Piastrella Parte questa settimana una nuova rubrica dedicata a Crema e a vicende di particolare interesse che fanno parte del patrimonio storico e culturale del territorio. Curatore è Carlo Piastrella, direttore della Biblioteca e del Museo (Centro Culturale S. Agostino) di Crema dal 1972 al E stato direttore responsabile della rivista di documentazione storica locale Insula Fulcheria ( ), sulla quale ha pubblicato 9 saggi di storia locale e numerose recensioni. Ha organizzato Giornate di Studio e Convegni, ed è stato responsabile organizzativo di tre grandi mostre e di altre manifestazioni di grande spessore culturale. Continua nella sua attività di ricerca storica collaborando con riviste specializzate e con istituti di ricerca. Il vecchio adagio, tante volte ripetuto quando eravamo bambini, si attaglia perfettamente alla vicenda che stiamo per raccontare. L episodio, narrato da Pietro Terni nella sua Historia di Crema, avviene nel 1449, durante l assedio posto dall esercito veneziano alla città di Crema. La nostra città era presidiata da milizie della neonata Repubblica Ambrosiana (era stata proclamata nel 1447, alla morte del duca Filippo Maria Visconti, ed ebbe termine nel 1450), comandate dal dispotico e violento Gasparo Vimercati, commissario straordinario con pieni poteri per conto della sunnominata Repubblica. Assieme alle truppe milanesi combattevano i ghibellini cremaschi (i guelfi erano stati espulsi dalla città e, da esuli, seguivano con interessata attenzione le mosse dell esercito veneziano nella fondata speranza di poter rientrare nelle loro case e di essere reintegrati nei loro diritti e nel possesso dei loro beni!). Per la prima volta nella loro storia i cremaschi si trovarono a dover fronteggiare la dirompente potenza delle bocche da fuoco minacciosamente puntate contro le fragili e inadeguate difese erette a protezione di Crema. Anche se l artiglieria messa in campo da Venezia era costituita di pochi pezzi (il Terni ne conta solo uno!), poco maneggevoli ed imprecisi, i grossi proiettili che piovevano indiscriminatamente su edifici civili e religiosi terrorizzavano gli assediati impotenti contro questa novità. I pochi accorgimenti escogitati per limitare i danni sicuramente non erano tali da tranquillizzare coloro che, civili e mi- 10

11 STORIE CREMASCHE litari, vivevano in Crema: meglio affidarsi alla protezione dei Santi invocandone la taumaturgica intercessione contro l incombente pericolo, come fece Cecilia, figlia di Giacomino D Adda, milanese, e moglie del cremasco Gasparo Cristiani. Memore delle sue radici ambrosiane, assumendo un atteggiamento da pasionaria, si adoperò per convincere le frastornate milizie milanesi a combattere virilmente e a non preoccuparsi né dell artiglieria nemica, né dell atteg - giamento ambiguo di Francesco Sforza: «S. Marco non avrebbe mai avuto Crema», ripeteva con incrollabile fiducia nella protezione del santo vescovo di Milano, al quale levava ferventi ed assidue preghiere, inginocchiata davanti all altare a lui dedicato nella cappella dei calegari (>calzolai) nella chiesa di S. Maria Assunta (l attuale Duomo): altare che, successivamente (ironia della sorte!) fu dedicato a S. Marco, quasi a sottolineare il cambio nella gerarchia dei santi protettori della comunità cremasca. Ma lasciamo la parola al Terni: «Cum tale parole gli confortava: Non dubitate, figliuoli, che s. Marco habia questa terra, fin che vedete la persona mia, né che nemico alcuno nela cità entri; voglio andare a far oratione a santo Ambrosio, che ce liberarà da tale travaglio. Entra nel Domo per la porta meridionale, et inginocchiata al altare de Calidari, facendo oratione a santo Ambrosio che el suo altare era a quel tempo, quello che al presente a santo Marcho è dedicato, uno colonello marmoreo dila finestra dil domo cascha dala bombarda percosso et Cecilia scoppa et amazza; fu prophetico veramente il parlar suo, che vivendo lei, non ebbe s. Marco di Crema il dominio». Probabilmente l episodio, rimasto impresso nell immaginario collettivo, avrà risvegliato nel Terni reminiscenze omeriche e virgiliane delle epiche battaglie a cui prendevano parte anche le divinità dell Olimpo a fianco dell uno o dell altro schieramento. Il miscere sacra profanis è prassi ben radicata in ogni epoca e quindi si può benevolmente giudicare l ingenuo tentativo di Cecilia di spostare il teatro di guerra in ambito superno: in ultima analisi l attribuire alla potente intercessione di un santo la vittoria sul campo, significava ricondurre allo stesso principio anche le conseguenze politiche dell azione militare e, quindi, mettere a tacere gli scrupoli di chi, fra i cremaschi, poteva nutrire dubbi sulla correttezza (se non anche sulla liceità!) dell abban - dono di una alleanza plurisecolare con Milano, cementata da atti di fedeltà a tutta prova in momenti difficili, per allacciare analoghi legami con la repubblica di Venezia, il cui dominio era auspicato solo da una parte della popolazione cremasca, per di più perdente (i guelfi!). Quali che siano state le riflessioni dei contemporanei sull episodio, dalle parole del Terni sembrerebbe emergere un giudizio negativo circa il comportamento di Cecilia d Adda e per le sue scelte politiche e religiose, pagate con la morte, quasi una nemesi! 11

12 PRIMO PIANO IL GRANDE FIUME I due fiumi si s c o n t r a n o la Baltea è fredda il Po è caldo Una zona selvaggia di Fulvio Stumpo Dove il Po incontra il Dora La Riserva del Baraccone Nella bella foto di Giuliano Regis il Po visto dall a l to e alcune immagini del Grande Fiume Continua la carrellata tra le bellezze del Po. Questa settimana tocca alla Riserva del Baraccone. L oasi estesa su una superficie ettari, la riserva naturale speciale della confluenza della Dora Baltea (altresì detta anche Riserva del Baraccone, dal nome di una cascina che sorge nei pressi), è una fra le zone più vaste, selvagge, ricche ed interessanti del Po, sia per la fauna, sia per la vegetazione. Le numerose ed abbondanti specie vegetali, tanto erbacee, quanto arbustive ed arboree, sia spontanee, sia inserite con rimboschimenti, infatti, favoriscono la nidificazione degli uccelli e ne favoriscono il passo. Gran parte del territorio tutelato dalla riserva è ancor oggi di proprietà privata. Prima dell entrata in vigore della legge istitutiva del Parco del Po (1990), la zona era adibita a riserva di caccia. Oggi, grazie al divieto di caccia, gli animali possono trovare nella riserva alimentazione e rifugio. Favorito anche dalla scarsa presenza di cascine all interno della riserva, è in corso un programma di rinaturalizzazione della zona, che porterà alla progressiva conversione in aree boscate dei campi di granoturco e dei pioppeti attualmente ancora esistenti. Molto vasta e suggestiva, anche dal punto di vista paesaggistico, è la zona della confluenza della Dora Baltea, le cui acque in caso di piena invadono una rete di lanche fra le più 12

13 PRIMO PIANO Il Mulino Vecchio Si estende tra Torino e Vercelli Un ponte di barche La riserva del Mulino Vecchio si estende ad est dell abitato di Rondissone, su una superficie complessiva di 190 ettari, al confine fra le Province di Torino e Vercelli e nei Comuni di Mazzè, Rondissone e Saluggia. La riserva tutela il tratto del fiume Dora Baltea e del territorio che lo circonda compreso fra la strada Padana Superiore e l autostrada A4. La zona, erosa dal fiume nel corso dei millenni, creando un tipico e vasto avvallamento fluviale, si trova ad una quota inferiore rispetto al terrazzo alluvionale circostante. Il paesaggio è caratterizzato da ampi ghiareti e spiagge e da interessanti aree boschive con vegetazione di ripa (pioppi, salici, ontani) e da pioppeti o robinieti circondati da seminativi e prati. All interno della riserva si trovano inoltre alcune belle cascine con caratteristiche architettoniche di transizione fra la tipologia canavesana e quella della pianura vercellese. La riserva prende il nome dal vecchio mulino qui presente, ora in corso di restauro. La zona è attraversata dal percorso ciclabile n. 7 del Parco del Po, che proprio in quest'area supera una roggia grazie ad un apposito ponticello in legno inaugurato nel belle e popolate di uccelli e pesci dell intero tratto piemontese del fiume Po. Tipico di questa zona ed interessante anche dal punto di vista bio-faunistico è il fenomeno dell incontro delle gelide acque della Dora Baltea con le tiepide acque del Po, che scorrono parallele senza mescolarsi per alcune centinaia di metri. La riserva del Baraccone si estende totalmente in pianura, nelle Province di Torino e Vercelli, ma è molto prossima ai rilievi collinari del Monferrato ed è caratterizzata dalla storica presenza della Rocca di Verrua. La Riserva Naturale Speciale della Confluenza della Dora Baltea (o Baraccone), oltre che dalla legge istitutiva del Parco del Po, è tutelata anche ai sensi della legge regionale n. 47 del 3 aprile Il Torrazzo visto dal Po, il Grande Fiume è in una fase di rilancio sia culturale che ambientale 13

14 PRIMO PIANO Verso i grandi raid Equipaggi pronti L impegno del Sedile Fisso Tutto pronto per i grandi raid estivi e per l apertura della stagione delle gare di sedile fisso della Federazione del presidente Armando Catullo. Sul Grande Fiume gli equipaggi hanno cominciato già ad allenarsi, molti termineranno le crociere con la quarantesima edizione della Vogalonga. Innanzi tutto sono il programma le gare per la Coppa Italia di voga alla veneta, che anche quest anno vedranno equipaggi cremonesi agguerriti e molto preparati che si affronteranno con i migliori di tutto il nord d Italia. Una tappa del tour sarà ospitata anche a Cremona, molto probabilmente sulle acque del porto-canale. Sono in programma poi tutte le gare sociali e provinciali, di iole, canoa e veneta. Anche in questo caso gli equipaggi si stanno preparando al meglio, considerata la grande rivalità tra le società canottieri. Si stanno già preparando la vogalonga fino a Motta Baluffi e la giornata del Grande Padre Po con l assegnazione del premio Personaggio del Po Inoltre tutto pronto anche per la Lodi Pizzighettone e Pizzighettone Cremona, una delle manifestazioni più seguite. E poi i grandi raid. Sono in programma crociere fino a Venezia, del Garda, del Brenta e le ville venete. Tennis alla Ferrovieri Oggi parte il torneo Piero Bartolametti Oggi sui campi da tennis della canottieri del Dopolavoro ferroviario, si svolgerà il 1 Torneo nazionale di 4 categoria, memorial Piero Bartolametti, socio responsabile del settore che ci ha lasciato prematuramente lo scorso anno per una grave malattia. Sono iscritti, sono già una ottantina, oltre le più rosee previsioni, quindi si presume che sarà un torneo combattuto e con un buon riscontro di pubblico appassionato ti tennis. Inoltre domenica, nella sala polivalente della canottieri Dlf, dalle 18 ci sarà un happy hour con musiche e video latino americani; sarà un modo per aprire ufficialmente la stagione ricreativa della canottieri alla quale sono invitati tutti, anche non iscritti alla nostra società; alla modica cifra di 5 euro ci si potrà divertire ballando e gustando le prelibatezze del nostro nuovo chef e ristoratore Claudio. Anche il Dopolavoro ferroviario dunque si è impegnato molto per fare in modo che le canottieri siano frequentate sempre, anche nella cosiddetta brutta stagione. Un obiettivo sicuramente centrato. 14

15 PRIMO PIANO Corsi di pilates, un successo Continuano le iniziative sportive-ludiche della Baldesio Alla Canottieri Baldesio proseguono da aprile a giugno i corsi di pilates e nordic walking. Il corso di pilates, con l istruttrice Gigliola Bellisario, si svolgerà il martedì dalle 19 alle 20 ed il giovedì dalle ore 18 alle ore 19. Il corso di nordic walking con l istruttrice Viola Pagliari, si svolgerà il mercoledì dalle ore Per informazioni rivolgersi in segreteria, ai numeri di telefono e I corsi rientrano nelle iniziative che la società organizza nell ambito dell atti - vità interne della canottieri. Iniziative sempre ben partecipate. Del resto per tutto l inverno la Baldesio è stata frequentata da soci e non, ed è stata teatro di scambi internazionali con studenti. 15

16 E CO N O M I A Lombardia regina al Vinitaly Padiglione da record alla rassegna che apre domani a Verona Le esportazioni sono in crescita dell 11,6% a fronte di un dato nazionale che non va oltre il 7,3% CON DECORDI E GHIRALDI Il Padiglione Lo m b a rd i a. Nella pagina a destra: A lessa ndro e Quirico D ecordi. Nella foto sotto : Nunzio G h i ra l d i di Andrea Gandolfi Sempre più protagonisti sui mercati esteri grazie a una crescita dell export dell 11,6% nel 2013, a fronte di una media nazionale del +7,3 %. Ma anche pronti a conquistare i milioni di visitatori stranieri attesi a Milano per l Expo 2015, assumendo il ruolo di ambasciatori della produzione vitivinicola nazionale in virtù di una qualità e varietà al top. Sono queste le premesse con cui i vini di Lombardia si presentano all appunta - mento con la 48ª edizione di Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati in scena a Verona da domani al 9 aprile (tra gli espositori, anche la De - cordi di Motta Baluffi e il cremonese Nunzio Ghiraldi con la sua azienda di Sirmione). La collettiva lombarda che accoglierà buyer, operatori del settore e giornalisti nel salotto buono del Padiglione Lombardia, che come da tradizione occuperà l intero secondo piano del Palaexpo, arriva infatti all appunta - mento con la storica manifestazione forte di un nuovo record: la vendemmia 2013 chiusa con un 88,9% di vini a denominazione di qualità sul totale di quelli prodotti. Su 1,46 milioni di ettolitri di vino prodotto in Lombardia lo scorso anno, ben 1,30 milioni di ettolitri ha il marchio Docg, Doc o Igt. «La Lombardia è la prima Regione agricola italiana e la seconda in Europa. E i nostri vini raccontano la storia di questa bellissima terra nel mondo, la creatività e l operosità dei lombardi», ha detto presentando la spedizione il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni. «I dati sulla vendemmia 2013, poi, ci dicono che a crescere è soprattutto la produzione di qualità con +2,5% di ettari rivendicati Docg, Doc e Igt e +17,6% di ettolitri a denominazione di qualità», ha proseguito Maroni. «Merito di professionisti qualificati, imprenditori capaci di innovare, spesso giovani, che credono nella Lombardia e investono in Lombardia. La Regione intende sostenerli il più possibile, per fare apprezzare il nostro vino e promuovere il nostro territorio nel mondo, anche in occasione di Expo 2015». La partita con l estero si gioca, infatti, su due fronti. Da un lato l export: Stati Uniti, Germania, Svizzera, Canada e Giappone restano i mercati principali quanto a fatturato. I dati Istat elaborati da Unioncamere Lombardia evidenziano anche una forte crescita di nuovi mercati quali Qatar (+268,6%), Nuova Zelanda (+124,1%), Messico (+59,6%), Corea del Sud (+54,2%) ed Emirati Arabi Uniti (+53,3%). Dall altro Expo Un occasione irripetibile per il comparto vitivinicolo lombardo, ha ricordato Francesco Bettoni, presidente di Unioncamere Lombardia. 16

17 E CO N O M I A Undici i consorzi in passerella Tappi solidali «I nostri vini ad Expo come ambasciatori» «I nostri vini saranno gli ambasciatori della produzione italiana agli occhi dei tanti visitatori stranieri che verranno a Milano per l Expo, e per i quali la Lombardia sarà la porta d ingresso nel nostro Paese. I successi sui mercati internazionali dimostrano che la Lombardia non ha nulla da invidiare alle più rinomate regioni vinicole del mondo», ha proseguito Bettoni. «Il consumatore oggi vuole soprattutto qualità; e grazie agli incessanti investimenti in ricerca e sviluppo il sistema vitivinicolo lombardo ha raggiunto il top, per qualità e varietà. Questo microcosmo di offerta completa fa della Lombardia la regione con la maggior possibilità di scelta in Italia». La diversità di ambienti, di clima e terroir, tra laghi, colline e montagne, fa infatti della Lombardia una realtà unica. Nella quale la nobiltà degli spumanti metodo classico di Franciacorta e dell Oltrepò Pavese, convive con lo spessore dei rossi di montagna della Valtellina, l elegan - za dei bianchi di Lugana, la vivacità del Lambrusco Mantovano, la raffinatezza di un passito di nicchia quale il Moscato di Scanzo e la freschezza delle piccole produzioni delle Terre Lariane e delle colline di San Colombano. Proprio questo microcosmo sarà protagonista nella collettiva lombarda, prima per numero di espositori e detentrice del record di presenze nell edizione 2013 del Vinitaly; quando dei 148 mila visitatori complessivi registrati in fiera, oltre 80 mila fecero tappa al secondo piano del Palaexpo. Con metri quadrati di spazio occupato, oltre 4 mila dei quali allestiti, 200 aziende vitivinicole presenti e oltre mille vini a denominazione di qualità in degustazione, la collettiva lombarda proporrà ai visitatori un offerta al top sia in termini di livello qualitativo sia in termini di varietà. D altra parte, la riprova della forte vocazione alla qualità dei vini lombardi è anche nei numeri: pur rappresentando appena il 3% della produzione nazionale, la Lombardia concorre per l 8% alle denominazioni di qualità italiane. Sommando le 5 Docg, le 22 Doc e le 15 Igt, sono infatti 42 le denominazioni lombarde. «La qualità della Lombardia è notevolmente cresciuta negli ultimi 20 anni», ha sottolineato l assessore regionale all agricoltura, Gianni Fava. «La sfida dei viticoltori lombardi sarà quella di crescere ulteriormente sul fronte dell export, aumentato dell 11,6% nel Regione Lombardia si sta muovendo in più direzioni; con un percorso rivolto alle imprese nell accesso al credito, nell innovazione attraverso il Psr, nella semplificazione burocratica. Dal 2015, in particolare, nell ambito dell Ocm saranno rese disponibili risorse per circa 10 milioni di euro su provvedimenti specifici legati alla promozione, alla ristrutturazione dei vigneti e al miglioramento delle imprese vitivinicole, con una sensibile attenzione ai due pilastri sui quali si fonda il settore: qualità ed export». Il padiglione Lombardia si propone dunque come la casa dei consorzi e dei vini regionali. Un risultato frutto della collaborazione tra Pirellone, Sistema camerale lombardo e Consorzi di tutela; grazie alla quale lo stesso padiglione, realizzato e finanziato congiuntamente in accordo di programma dalla Regione e dalle Camere di Commercio della Lombardia, quest anno propone alcune ulteriori migliorie rispetto alle edizioni passate, a partire dalle corsie più larghe per garantire maggiore mobilità e comfort ad espositori e visitatori, che ne fanno una tappa irrinunciabile per i visitatori del Vinitaly. Ad attenderli, oltre ai 200 produttori, anche gli 11 Consorzi di tutela dei vini lombardi: Consorzio Franciacorta, Consorzio Lugana, Consorzio Moscato di Scanzo, Consorzio Oltrepò Pavese, Consorzio Provinciale Vini Mantovani (per Colli Morenici Mantovani e Lambrusco Mantovano), Consorzio San Colombano, Consorzio Terre Lariane, Consorzio Valcalepio, Consorzio Valtellina, Consorzio Valtènesi ed Ente Vini Bresciani (per Montenetto, Botticino, San Martino della Battaglia e Cellatica). Molto ricco il calendario di incontri e degustazioni per buyer, operatori e giornalisti, ai quali quest anno verrà presentata anche un importante novità nel segno della sostenibilità ambientale e del sociale. Grazie all accordo con Amorim Cork Italia, azienda leader nel mercato del sughero, quest anno tutti i tappi delle bottiglie degustate nel Padiglione Lombardia durante i quattro giorni di Vinitaly verranno raccolti in appositi contenitori presenti negli stand degli espositori. I tappi raccolti saranno recuperati e destinati al riciclaggio, diventando materiale isolante da utilizzare nel settore manifatturiero e in quello delle costruzioni, e per ogni tappo Amorim verserà un controvalore economico (70 centesimi per ogni chilo raccolto) destinato a sostenere le attività di Le Viss, onlus di Verona che si occupa di assistenza a malati ematologici affetti da leucemia, linfoma e mieloma. 17

18 E CO N O M I A Giorgio Armani insieme ai suoi modelli a una fashion week milanese Accordo sulle date Sfilate di moda, intesa Italia-Francia La Camera Nazionale della Moda Italiana e Pitti Immagine hanno espresso piena soddisfazione per la sinergia raggiunta con la Chambre Syndacale de la Mode Masculine francese, e per l esito dell a c- cordo sul nuovo calendario internazionale delle presentazioni di moda maschile delle prossime fashion week per l anno 2015/16, che slittano tutte in avanti di diversi giorni. Dal 2015 si torna a una successione degli appuntamenti di Firenze, Milano e Parigi che preserva due principi fondamentali: mantenere l inizio del ciclo a una distanza di sicurezza dalle vacanze natalizie, e confermare ciascun appuntamento sempre negli stessi giorni della settimana. «Si tratta di una decisione molto positiva commenta il presidente di CNMI, Mario Boselli che mette ordine nel calendario internazionale della moda maschile, agevolando il lavoro degli operatori economici, soprattutto i migliori compratori extra europei. Le buone ragioni del sistema italiano, portate a sintesi grazie a un ottimo lavoro di squadra tra noi e Pitti Immagine, sono state condivise dagli organizzatori francesi, a riprova dell esistenza di un affiatato network europeo che si fa carico delle necessità del mercato internazionale». «Siamo molto contenti di questo risultato aggiunge Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine - a cui abbiamo lavorato per mesi fianco a fianco con la Camera e con il convinto appoggio del Centro di Firenze per la Moda italiana e di Sistema Moda Italia. Dopo questa dimostrazione di coerenza da parte dei colleghi francesi, a cui va tutta la nostra stima, adesso resta da trovare un accordo con il British Fashion Council per evitare interferenze pesanti tra London Collection Men e Pitti Immagine Uomo. Ora lo spazio c è e confido nel buon senso: lo scorso gennaio i due giorni di sovrapposizione sono stati nocivi per tutti». (Ansa) Boom immobiliare a Manhattan Boom del mercato immobiliare a Manhattan: complici gli appartamenti di lusso, il numero delle vendite è salito ai massimi degli ultimi sette anni nel primo trimestre. Anche i prezzi sono record: dollari per 0,09 metri quadrati. Lo riporta il New York Times citando i dati di alcune delle maggiori agenzie immobiliari. Fisker Automotive passa ai cinesi La saga della Fisker Automotive il costruttore Usa delle auto sportive ibride Karma amate da tanti vip si è chiusa con la cessione dell ex stabilimento alla WX Delaware Real Estate Holding Co, sussidiaria della Wanxiang America che fa capo a uno dei più grandi fabbricanti di componentistica automotive della Cina. 18

19 E CO N O M I A Ragazzi in cerca di lavoro; sotto, un giovane operaio in fabbrica. La situazione occupazionale tra gli under 24 lombardi è sempre più grave Emergenza giovani Lavoro, arriva la garanzia europea Sono oltre 149mila i Neet in Lombardia, giovani tra i 15 e i 24 anni che non studiano, non lavorano e non seguono alcun programma formativo; ben oltre 17mila in più rispetto all anno scorso. Per loro arriva dall Europa via Roma anche in Lombardia lo strumento di Garanzia giovani : un vero e proprio scatto in favore dell occupazione giovanile che mai come oggi soffre. Anche la Cisl regionale è in campo perchè questo strumento di sostegno e orientamento dei giovani nel mercato del lavoro sia conosciuto e diffuso, diventi agile ed efficace, sfrutti l esperienza regionale in tema di politiche attive e sia sostenuto dalla contrattazione sindacale. Un primo momento di confronto su questo tema si è tenuto nei giorni scorsi a Milano, nell ambito del dibattito organizzato dalla stessa Cisl lombarda e intitolato G a r a n- zia Giovani: pronti, via!. «Vogliamo lanciare una campagna di contrattazione a tappeto sul territorio, perché il maggior numero di imprese lombarde siano coinvolte nel programma G a r a n- zia giovani e i ragazzi abbiano l opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro uscendo dal limbo dell'inattività», ha spiegato il segretario generale regionale dell organizzazione sindacale, Gigi Petteni. «L attuazione del programma europeo è un occasione da non perdere: alla Lombardia per il 2014/2015 sono state destinate risorse per circa 178 milioni di euro, che dovranno tradursi in strumenti concreti di lavoro e formazione». RIPRODUZIONE RISERVATA «Passare all azione» L appello di Petteni, segretario Cisl Lombardia Nel corso dell iniziativa è stato fatto il punto sulla questione-giovani in Lombardia e sugli strumenti da mettere in campo per favorirne l'inserimento lavorativo. «Non possiamo limitarci a commentare dati ogni giorno più sconcertanti, dobbiamo ricreare lavoro, favorire gli investimenti», ha proseguito nella sua analisi il segretario generale regionale della Cisl. «La nostra grande risorsa sono i delegati aziendali, e grazie a loro vogliamo agire sul campo perché dai primi di maggio in ogni impresa lombarda possa entrare un giovane e si inneschi un'inversione di tendenza p o s i t i va». Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è un programma europeo per favorire l'occupabilità e l'avvicinamento dei giovani al mercato del lavoro. Un percorso che prevede una serie di misure, a livello nazionale e territoriale, volte a facilitare la presa in carico dei giovani di età compresa fra i 15 e i 25 anni per offrire loro opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro. Ai giovani che presenteranno i requisiti verrà offerto un finanziamento diretto (bonus, voucher, ecc.) per accedere ad una gamma di possibili percorsi, tra cui: l'inserimento in un contratto di lavoro dipendente, l'avvio di un contratto di apprendistato o di un'esperienza di tirocinio, l'impegno nel servizio civile, la formazione specifica professionalizzante e l'accompagnamento nell'avvio di un iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo. Dunque, una grande opportunità da sfruttare al meglio, per cercare finalmente ed in modo concreto di invertire la rotta su un emergenza così grave e preoccupante. 19