TORINO, OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI 27 LUGLIO 4 NOVEMBRE 2012 SCHEDA TECNICA

Transcript

1 SCHEDA TECNICA Titolo Volare! Un sogno tra tecnologia e cultura Sede Officine Grandi Riparazioni di Torino 27 luglio - 4 novembre 2012 Curatela Elena Fontanella Giovanni Caprara Costo ingressi Intero: 12 euro Ridotto: 10 euro Speciale: 8 euro Scuole: 6 euro Costo e durata delle visite guidate Visite guidate per gruppi generici: 100 euro Visite guidate per gruppi scolastici: 70 euro Visite guidate scientifiche: 120 euro (visita + laboratorio di ½ ora) Prenotazioni - scuole: al numero gruppi: al numero prenotazioni@centenarioaeronautica.it PER INFORMAZIONI Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario dell Aeronautica Italiana ufficiostampa@centenarioaeronautica.it Officine Grandi Riparazioni ufficiostampa@italia150.it

2 Enti Prestatori AleniaAermacchi Altec Avio Archivio Storico Città di Torino Biblioteca Nazionale Braidense, Milano Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli Castello Sforzesco Milano Collezione Bava, Torino Collezione Caproni, Roma Collezione Di Noto, Castiglione Torinese Collezione Niccolai, Firenze Collezione Possetto, Torino Collezione Trovò, Torino Collezione Verardo, Venezia Collezione Zanon di Valgiurata Fondazione Bergamo nella storia Museo storico di Bergamo Fondazione Corriere della Sera, Archivio Storico Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera Fondazione Jonathan Collection, Nervesa della Battaglia Fondazione Ugo da Como, Lonato del Garda Gruppo Amici Velivoli Storici, Torino Museo Francesco Baracca, Lugo Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese Museo della Radio e della Televisione della Rai di Torino Museo Storico dell Aeronautica Militare Vigna di Valle Palazzo Madama, Torino Paolo e Bruno Tonini L Arengario Studio Bibliografico, Gussago Parco e Museo del Volo Volandia Malpensa Politecnico di Torino Selex Galileo Thales Alenia Space Touring Club Italiano Sezioni Espositive

3 1. IL SOGNO Storia simbolica delle origini del volo: nel mito, nell immaginario, nelle nuove invenzioni. Il mito: Icaro Il padre del volo: Leonardo Tra spettacolo e sperimentazione: palloni e dirigibili I nuovi Icaro: i fratelli Wright Il 17 dicembre 1903 i fratelli statunitensi Orville e Wilburg Wright, per la prima volta nella storia dell umanità, riescono a sollevarsi in volo con un mezzo più pesante dell aria. Il tragitto compiuto dal velivolo nella pianura americana è brevissimo, ma la data è destinata a entrare nella storia, non solo perché si tratta della conquista tecnologica più innovativa del secolo, ma per il forte valore simbolico che essa rappresenterà per l umanità intera. Le arti, la cultura, la comunicazione, la stessa vita quotidiana sono destinate da quel momento a cambiare radicalmente. 2. L ITALIA E IL FASCINO DEL VOLO Il campo di volo di Roma Centocelle D Annunzio, epica di volo e poesia della tecnica Il Circuito Aereo di Montichiari (Bs) Mario Calderara, il 1 brevetto italiano di volo Dal 1909 il volo si sperimenta con successo anche in Italia. Dopo la commercializzazione dell aereo messo a punto negli Stati Uniti, si diffondono le macchine volanti, dando così il via a una serie di circuiti internazionali durante i quali si confrontano le tecniche di costruzione e i motori. A Roma viene fondata la Società Romana di Aviazione, di stanza a Centocelle, con capannoni di fabbrica sulla Flaminia. Nell aprile 1909 Wilburg Wright, l inventore statunitense della navigazione aerea, giunto a Roma per presentare l aeroplano ora capace di portare anche due persone, viene ricevuto dal Re che tanto si interessa di questi problemi di volo e viene accolto nel Campo di volo di Roma Centocelle. In quel campo, un tempo teatro di leggendarie battute di caccia, sorgono ora gli hangar e le officine, realizzati dal meglio della nostra ingegneria. Un vasto pubblico si trova ad assistere alle battute di volo. Wright vende il suo apparecchio per 25mila lire e ad altrettanto ammonta la sua prestazione professionale. La stampa nazionale dà grande rilievo alla notizia e D Annunzio pone mano al primo romanzo sul volo Forse che sì, forse che no. Basta sfogliare i giornali di quell anno per toccare con mano la popolarità dilagante della conquista del cielo. Nel Natale del 1909 gli aerei giocattolo fanno la loro prima apparizione nelle vetrine dei negozio della Rinascente di Milano. A Centocelle Mario Calderara, futuro primo pilota italiano, offre a Wilburg suggerimenti decisivi sulla potenza del motore. Qui accorre Gabriele D Annunzio, irresistibilmente attratto dalla conquista de cielo grazie alla quale vede realizzarsi quel nuovo Rinascimento italiano di cui da tempo ha avviato la predicazione.

4 Pochi mesi più tardi al campo di aviazione di Montichiari, presso Brescia, al cospetto di una folla si svolge la gara per il primo aereo internazionale. Mario Calderara ottiene il primo brevetto di volo italiano. Il Vate Gabriele D Annunzio, libratosi in cielo con Calderara e Glenn Curtis, è folgorato dal battesimo del volo: è una cosa divina. Non penso che a volare ancora, dichiara in un intervista al Corriere della Sera. L impressione è talmente forte da trasferirsi subito nella produzione letteraria: al romanzo Forse che sì, forse che no, dello stesso anno, viene aggiunto come sottotitolo romanzo dell aria; dal 1910 percorre l Italia settentrionale tenendo una serie di conferenze con tema il Dominio dei cieli ; frequenta piloti e costruttori fino a diventare un vero competente in materia di tecnica e navigazione aerea. Ma D Annunzio è, soprattutto, il primo italiano, forse il primo artista al mondo, a sviscerare l esperienza del volo con la parola e con la poesia. E sa predire, molto meglio e molto prima di tanti altri, quale sarà il vero futuro del nuovo mezzo celeste: non celebriamo un gioco d audacia, ma la metamorfosi della vita civile. 3. I CAVALIERI DEL CIELO Gabriele D Annunzio, il volo su Vienna Francesco Baracca Un impulso decisivo all aereo verrà dalla Grande Guerra, le cui sorti sono decise dalla nuova arma nella quale confluisce la Cavalleria. Come già Icaro ed Ermete, anche i mitici discendenti della Nuvola annunciano la modernità. Nel corso del conflitto l Italia arriva a produrre quasi 12mila velivoli, prendendo aviatori. Fra questi, molti amici e intimi collaboratori di D Annunzio, come Giuseppe Miraglia, il poeta Silvestro Costanzi, il maggiore Oreste Salomone. Muore nel campo anche l asso degli assi, il maggiore romagnolo Francesco Baracca, che con i suoi 34 abbattimenti guida l albo d oro dell aviazione militare. Più benigna è la sorte che tocca al tenente bresciano Silvio Scaroni, 26 vittorie, ferito in azione presso il monte Tombè ma fortunatamente scampato alla cattura nemica. Il tenente colonnello romano Pier Ruggiero Piccio tocca i 24 abbattimenti, seguito dai 21 del tenente toscano Flavio Baracchini e dai 20 del capitano Fulco Ruffo di Calabria. Quest ultimo asso napoletano è l esponente di maggior spicco di quell aristocrazia che si dà all aviazione come una nuova cavalleria celeste. In effetti la guerra aerea si presenta nobile e pura, specialmente se confrontata all inferno della trincea. I piloti si salutano, si stimano, roteano nel cielo per salutare il nemico abbattuto. Già nelle fasi terminali del conflitto, tuttavia, questo spirito cavalleresco comincia a dissiparsi. Gli aerei non appaiono più come audaci velivoli, ma come semplici macchine di morte. Il 9 agosto 1918 D Annunzio decolla per l Austria a bordo dello SVA 10 pilotato da Natale Palli. Lo scopo è quello di lanciare sulla capitale dell impero circa 400mila volantini, in italiano e in tedesco. Il testo invita alla resa ed è stato vergato da D Annunzio stesso: non siamo venuti che per la gloria dell arditezza ammonisce. Se non per la prova di quello che potremo osare e fare quando vorremo, nell ora che sceglieremo. Il volo, temerario e cavalleresco a un tempo, ha risonanza mondiale, tanto che ormai si pensa a una ancor più clamorosa puntata

5 su Budapest o sulla stessa Berlino. Ormai la guerra si sta esaurendo e il tempo dei leoni alati volga al tramonto. 4. L AEROCULTURA Marinetti e il Manifesto Futurista L Aeropittura futurista: l aereo sulla tela, nelle parole, nella materia Ai primati che l Italia può vantare in ambito tecnico, si aggiunge quello di aver espresso teorici e cantori della modernità. A Milano Filippo Tommaso Marinetti è il capofila di una nuova dottrina estetica, che coinvolge non solo tutte le arti, ma anche il costume, i comportamenti, lo stile di vita: la religione culturale del movimento e della velocità. Mentre la folla sta con il naso all insù per guardare entusiasta i nuovi prodigi e osanna i protagonisti delle avventure del cielo, l arte, con Marinetti e il nascente movimento dei Futuristi, comprende il forte valore simbolico dei cambiamenti culturali collegati alla velocità e alle invenzioni tecnologiche. Nasce un nuovo modo di sentire e di esprimere le emozioni. Il Futurismo, promosso da Filippo Tommaso Marinetti, è un movimento in assoluta avanguardia che, dall epicentro milanese, percorrerà l intera Europa. Nel febbraio del 1909 Marinetti pubblica, nel parigino Le Figaro, il Manifesto del Futurismo che inneggia alla velocità, all automobile e all aereoplano. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo è arricchita da una bellezza nuova: la bellezza della velocità Noi canteremo il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta. Il Futurismo affronta globalmente il problema della modernità e contribuisce a una ridefinizione dell Arte allargandone i confini su sentieri mai battuti. 5. LA MECCANICA CELESTE La provincia di Varese: le industrie Caproni e Nieuport Macchi Guidoni e Calderara: il futuro sull acqua Corradino Ascanio e l elicottero La nuova disciplina avanza con passi da gigante. Nel 1904 i fratelli Wright compiono il primo volo superiore al chilometro, nel 1909 Louis Blériot attraversa la Manica, nel 1913 Roland Garros sorvola il Mediterraneo dall Europa alla costa africana. Gli aerei diventano una delle massime espressioni dell ingegneria italianaa. Se resterà per sempre memorabile l impresa dei fratelli Wright, altrettanto memorabile, a partire da quegli anni, è il contributo che il nostro Paese porterà al volo e alla nascente aviazione. Dall ingegneria alla meccanica, dall addestramento dei piloti alla costruzione dei campi di volo, le industrie lombarde cooperano in modo decisivo alla conquista del cielo, che insieme con il nuovo secolo, il Novecento, apre una nuova era. 6. OSARE L IMPOSSIBILE Le Trasvolate e i Raid De Pinedo, Campanelli, Gennariello

6 Nel 1925 con questo Savoia Marchetti realizzano i radi Roma-Melbourne-Tokio. Balbo e la Crociera del Decennale Nel 1933 Balbo compie una grande trasvolata che tocca le principali città americane. Agello e la velocità; la coppa Schneider Nel 1934 il Macchi si aggiudica la coppa Schneider per la velocità 709,20 km l ora, tuttora imbattuto. 7. II GUERRA MONDIALE Bombardamenti su Torino La città ferita: testimonianze sui bombardamenti che distrussero Torino 8. LA LUNA L allunaggio Modello del vettore Vega che nell ambito della famiglia dei lanciatori dell Agenzia Spaziale Europea (ESA), è ottimizzato per il lancio di satelliti di piccole dimensioni su orbite basse e a costi contenuti per favorire il lancio di satelliti scientifici di università, istituti di ricerca e società private. 9. VERSO IL FUTURO Alenia Aermacchi M-346 UAV Falco, velivolo senza pilota di nuova concezione 10. ESTETICA E FASCINAZIONE DEL VOLO Il design aerodinamico Pezzi di designer dell epoca. Vera e fasulla aerodinamica negli oggetti di tutti i giorni Fumetti, satira, romanzi di avventure aeree Giornali, tavole, copertine della Domenica del Corriere con notizie aeree, libri e romanzi d epoca di storie aviatorie Il Cinema aviatorio Manifesti, foto di scena e proiezioni in video di pellicole storiche Musica aerea La musica aerea futurista e altri contributi di musica ispirata all aviazione