SEZIONE PRIMA GENERALITA

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2 SEZIONE PRIMA GENERALITA 1.1. OGGETTO L'intervento edilizio, organizzato secondo lotti successivi, è finalizzato al recupero, riuso e riqualificazione funzionale del Castello di Casale Monferrato (AL), avente per oggetto il trasferimento della biblioteca civica e delle attività socio-culturali ad essa connesse. In particolare l appalto ha per oggetto l'esecuzione di tutte le opere e provviste relative al 4 lotto del progetto definitivo ed esecutivo, riguardante le opere di completamento delle maniche meridionale e orientale con la formazione di spazi amministrativi, sale di consultazione, depositi libri e il recupero funzionale delle aree esterne degli spalti. Il presente Capitolato Speciale di Appalto contiene la relazione tecnica specialistica e le specifiche tecniche in relazione agli interventi relativi agli impianti fludomeccanici ed elettrici. Per la Parte Amministrativa Generale si fa riferimento al Capitolato Speciale d Appalto redatto per l intero intervento di ristrutturazione dallo studio incaricato della progettazione delle opere edili. In particolare il presente progetto esecutivo individua le opere relative agli impianti termici e di trattamento dell aria, degli impianti idrosanitari, degli impianti elettrici e speciali e dei presidi antincendio da realizzare nell ambito della ristrutturazione dell edificio in oggetto. In relazione alla particolare e specifica destinazione d'uso del fabbricato, gli impianti sono stati sviluppati in modo tale da rispondere alle prescrizioni normative vigenti in materia, ed al tempo stesso consentire un adeguato utilizzo degli impianti e delle strutture sia in termini di efficienza che di sicurezza. Nella presente relazione tecnica specialistica vengono individuate le tipologie impiantistiche adottate e descritte le opere e forniture previste, con riferimento alle esigenze dell Amministrazione appaltante e nel rispetto delle vigenti leggi e norme che regolamentano il settore. Tutti gli impianti in progetto sono da intendersi dati in opera a perfetta regola d'arte, funzionanti e completi in ogni loro parte, anche se non espressamente specificato nella descrizione delle opere. pag. 1

3 1.2. CONFORMAZIONE DEL PROGETTO La documentazione progettuale predisposta per il progetto esecutivo relativamente agli impianti tecnologici, risulta articolata nei seguenti elaborati: CAPITOLATO D APPALTO (DOCUMENTO COMUNE ALLA PARTE EDILE) PRESCRIZIONI GENERALI RELAZIONE GENERALE E TECNICO SPECIALISTICA RELAZIONE DI CALCOLO E DIMENSIONAMENTO SPECIFICHE TECNICHE COMPUTO METRICO ESTIMATIVO ELENCO PREZZI UNITARI ANALISI PREZZI Gli elaborati grafici sono i seguenti: IMPIANTO TERMICO E CONDIZIONAMENTO (IT): Tav. IT01 Impianto Termico Inquadramento generale Tav. IT02 Impianto Termico Layout sottocentrale sud 2 Tav. IT03 Impianto Termico Schema funzionale Tav. IT04 Impianto Termico Distribuzione acqua - Piano Primo_Manica Meridionale Tav. IT05 Impianto Termico Distribuzione aria - Piano Primo_Manica Meridionale Tav. IT06 Impianto Termico Distribuzione aria - Piano Secondo_Manica Meridionale Tav. IT07 Impianto Termico Distribuzione aria - Piano Secondo a Pavimento_Manica Orientale Tav. IT08 Impianto Termico Distribuzione aria - Piano Soppalco e Sottotetto_Manica Orientale IMPIANTO IDROSANITARIO (IS): Tav. IS01 Impianto Idrosanitario Distribuzione - Piano Primo e Secondo_Manica Meridionale IMPIANTO ANTINCENDIO (IA): Tav. IA01 Impianto antincendio Distribuzione - Piano Primo_Manica Meridionale Tav. IA02 Impianto antincendio Distribuzione - Piano Secondo_Manica Meridionale Tav. IA03 Impianto antincendio Distribuzione - Piano Secondo_Manica Orientale Tav. IA04 Impianto antincendio Distribuzione - Piano Copertura_Manica Meridionale e Orientale Tav. IA05 Impianto antincendio Sezioni A-A e B-B IMPIANTO ELETTRICO (IE): Tav. IE01 Distribuzione generale e identificazione ambienti Tav. IE02 Impianti elettrici e speciali Illuminazione Piano Primo_Manica Meridionale Tav. IE03 Impianti elettrici e speciali Illuminazione Piano Secondo_Manica Meridionale Tav. IE04 Impianti elettrici e speciali Illuminazione Piano Secondo_Manica Orientale pag. 2

4 Tav. IE05 Impianti elettrici e speciali Illuminazione Piano Soppalco_Manica Orientale Tav. IE06 Impianti elettrici e speciali FM e Ausiliari Piano Primo_Manica Meridionale Tav. IE07 Impianti elettrici e speciali FM e Ausiliari Piano Secondo_Manica Meridionale Tav. IE08 Impianti elettrici e speciali FM e Ausiliari Piano Secondo_Manica Orientale Tav. IE09 Impianti elettrici e speciali FM e Ausiliari Piano Soppalco_Manica Orientale Tav. IE10 Impianti elettrici e speciali FM Ausiliari Fonia/Dati Piano Primo_Manica Meridionale Tav. IE11 Impianti elettrici e speciali FM Ausiliari Fonia/Dati Piano Secondo_Manica Meridionale Tav. IE12 Impianti elettrici e speciali FM Ausiliari Fonia/Dati Piano Secondo_Manica Orientale Tav. IE13 Impianti elettrici e speciali FM Ausiliari Fonia/Dati Piano Soppalco_Manica Orientale 1.3. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Gli impianti dovranno rispondere alle vigenti disposizioni legislative, nonché alla Normativa UNI, VV.FF ed antinfortunistica ove applicabili. L'appalto sarà soggetto alla puntuale osservanza di tutta la legislazione e la normativa che regolamenta il settore, di cui l elenco allegato costituisce riferimento indicativo ma in nessuno modo limitativo. Norme generali D.P.R. 27/04/55 n 547 Norme per la prevenzione infortuni sul lavoro D.P.R. 7/01/56 n 164 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni D.Lgs. 14/08/96 n 493 Attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro. D.Lgs. 14/08/96 n 494 Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime da attuare nei cantieri temporanei o mobili. Legge 26/10/95 n 447 Legge quadro sull inquinamento acustico e decreti collegati Norma UNI 8199 Misura in opera e valutazione del rumore prodotto negli ambienti dagli impianti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione D.P.R. 27/07/96 n 503 Regolamento recante norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici D.P.R. 30/06/95 n 418 Regolamento concernente norme di sicurezza antincendio per gli edifici di interesse storico artistico destinati a biblioteche e archivi Norma UNI Beni di interesse storico e artistico. Condizioni ambientali di conservazione. Misurazione ed analisi Norma UNI Beni culturali. Principi generali per la scelta e il controllo del microclima per la conservazione dei beni culturali in ambienti interni pag. 3

5 Norma UNI Documentazione. Condizioni climatiche per ambienti di conservazione di documenti grafici e caratteristiche degli alloggiamenti Igiene e sicurezza sul lavoro D.P.R. 19/03/56 n 303 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro D.Lgs. 09/04/08 n 81 Attuazione dell art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro B.U.R.P. n 6 del 9/02/06 Linee guida per la notifica relativa a costruzione, ampliamento o adattamento di locali e ambienti di lavoro (ex art. 48 D.P.R n. 303) Sicurezza impianti Legge 5/03/90 n 46 Norme per la sicurezza degli impianti. Circolari attuative. D.P.R. 6/12/91 n 447 Regolamento di attuazione legge 5/03/90 n 46 D.M. 22/01/08 n 37 Regolamento concernente l attuazione dell art. 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici Trattamento acque Circ n. 33 Ministero della Sanità - Controllo e sorveglianza delle caratteristiche di qualità dell'acqua potabile. D.P.C.M. 8/02/85 Caratteristiche di qualità delle acque destinate al consumo umano. D.P.R. 24/05/88 n 236 Attuazione della direttiva CEE n. 80/778, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art. 15 della legge n D.M. 21/12/90 n 443 Regolamento recante disposizioni tecniche concernenti apparecchiature per il trattamento domestico di acque potabili. Norma UNI 8065:1989 Trattamento delle acque negli impianti termici ad uso civile. Norma UNI 8884:1988 Caratteristiche e trattamento delle acque dei circuiti di raffreddamento e deumidificazione. Documento 4/05/2000 Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi G.U.R.I. n 103 del 5/05/2000 Impianti di condizionamento e ventilazione Norma UNI 5104 agg. 90 Impianti di condizionamento dell aria ASHRAE Standard 62/1981 Ventilation for indoor air quality - revisione 1989 Norma UNI Impianti aeraulici a fini di benessere Generalità classificazione e requisiti Norma UNI 10381/1:1996 Impianti aeraulici. Condotte. Classificazione, progettazione, dimensionamento e posa in opera. Norma UNI 10381/2:1996 Impianti aeraulici. Componenti di condotte. Classificazione, dimensioni e caratteristiche costruttive. pag. 4

6 D.M.I. 31/03/03 Norma UNI 5364:1976 Norma UNI 5634:1965 Norma UNI 10412:1994 Norma ISO 7730 Requisiti di resistenza al fuoco dei materiali costituenti le condotte di distribuzione e ripresa dell aria degli impianti di condizionamento e ventilazione Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Regole per la presentazione dell offerta e per il collaudo. Colori distintivi delle tubazioni convoglianti fluidi liquidi o gassosi. Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Prescrizioni di sicurezza. Moderate thermal environments. Determination of the PMV and PPD indexes and specification of the conditions for thermal comfort. Impianti termici D.M. 12/04/1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi Norma UNI :2006 Impianti di riscaldamento ad acqua calda Requisiti di sicurezza Parte 1: Requisiti specifici per impianti con generatori di calore alimentati da combustibili liquidi, gassosi, solidi polverizzati, o con generatori di calore elettrici D.M. 1/12/75 Norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione Circ. 23/12/82 n Associazione Nazionale per il Controllo della Combustione - D.M Titolo II. Raccolta "R". Ed. giugno Specificazioni tecniche applicative del Titolo II del D.M riguardante le norme di sicurezza per gli apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione. Contenimento consumi energetici Legge 9/01/91 n 10 Titolo II - Norme per il contenimento del consumo di energia negli edifici D.P.R. 26/08/93 n 412 Regolamento esecuzione legge 9/01/91 n 10 art. 4 comma 4 e s.m.i. D.P.R. 21/12/99 n 551 Regolamento recante modifiche al D.P.R. 412/93 in materia di progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia. D. Lgs. 19/08/05 n 192 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia D. Lgs. 29/12/06 n 311 Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia. Deliberazione Consiglio Regionale 11/01/07 n pubblicata sul B.U.R.P. n. 06 del Attuazione della legge regionale 7 aprile 2000 n. 43 (Disposizioni per la tutela dell ambiente in materia di inquinamento atmosferico). Stralcio di Piano per il pag. 5

7 8/02/07 riscaldamento ambientale e il condizionamento Legge Regionale 28/05/07 n 13 Disposizioni in materia di rendimento energetico nell edilizia pubblicata sul B.U.R.P. n. 22 del 31/05/07 Norma UNI/TS :2008 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale Norma UNI/TS :2008 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria Norma UNI EN ISO 13790:2008 Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento Canne fumarie e camini Norma UNI EN Camini - Metodi di calcolo termico e fluido-dinamico - Parte 1: Camini asserviti ad un solo apparecchio Norma UNI Calcolo delle dimensioni interne dei camini - Definizioni, procedimenti di calcolo fondamentali Norma UNI Calcolo delle dimensioni interne dei camini - Metodo approssimato per i camini a collegamento singolo Norma UNI EN Camini - Requisiti per camini metallici - Parte 1: Prodotti per sistemi di camini Norma UNI EN Camini - Requisiti per camini metallici - Parte 2:Canne Fumarie metalliche e tubazioni di connessione Norma EN 1443 Camini - requisiti generali Norma UNI CIG Canne fumarie collettive e camini a tiraggio naturale per apparecchi di tipo C con ventilatore nel circuito di combustione Norma UNI CIG 9615 Calcolo delle dimensioni interne dei camini. Definizioni, procedimenti di calcolo fondamentali Impianti idrosanitari Norma UNI 9182:2008 Impianti di alimentazione e distribuzione d acqua fredda e calda. Criteri di progettazione, collaudo e gestione. Norma UNI EN 806-1:2008 Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di acque destinate al consumo umano - Parte 1: Generalità Norma UNI EN 806-2:2008 Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di acque destinate al consumo umano - Parte 2: Progettazione Norma UNI EN 806-3:2008 Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di acque destinate al consumo umano - Parte 3: Dimensionamento delle tubazioni - Metodo semplificato Norma UNI EN Sistemi di scarico funzionanti a gravità all interno degli pag. 6

8 edifici. Requisiti generali e prestazioni. Norma UNI EN Sistemi di scarico funzionanti a gravità all interno degli edifici. Impianti per acque reflue, progettazione e calcolo Norma UNI EN Sistemi di scarico funzionanti a gravità all interno degli edifici. Sistemi per l evacuazione delle acque meteoriche, progettazione e calcolo. Norma UNI EN Connessioni di scarico e collettori di fognatura all esterno degli edifici. Generalità e definizioni. Norma UNI EN Connessioni di scarico e collettori di fognatura all esterno degli edifici. Requisiti prestazionali. Norma UNI EN Connessioni di scarico e collettori di fognatura all esterno degli edifici. Pianificazione. Impianti elettrici Legge 1/03/68 n 186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici Norme CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V c.a. e a 1500 V c.c. Sezioni 751 (impianti in luoghi a maggior rischio in caso di incendio) e 752 (Locali di pubblico spettacolo) Norma CEI Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica Norma CEI EN (CEI Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive 31-30) Norme CEI 17-13/1/3 Quadri elettrici Norma CEI Guida per la integrazione nell edificio degli impianti elettrici utilizzatori, ausiliari, telefonici (UNI 9620) Norma CEI Guida per l esecuzione dell impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario Norma CEI Norme per gli impianti centralizzati d antenna Norma CEI 81-1 Protezione delle strutture contro i fulmini Norma CEI EN (CEI Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione 31-33) Norma CEI Apparecchiature di protezione e di manovra per bassa tensione Norma CEI Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse Norma UNI EN Illuminazione di interni con luce artificiale pag. 7

9 - Tutta la Normativa emanata da ISPESL (anche ex ENPI ed ex ANCC), Corpo Nazionale VV.F., ASL (Ufficio d Igiene), CEI, UNI, CTI. - Normativa antinfortunistica e normativa di igiene e sicurezza sul lavoro - Leggi, Decreti e Circolari in materia che dovessero essere emanati prima dell'ultimazione dei lavori DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' Per tutti i lavori oggetto del presente progetto, le Imprese installatrici dovranno, ad opere ultimate, rilasciare la "Dichiarazione di Conformità" dei lavori eseguiti alle vigenti normative, redatta secondo il modello di cui all allegato I del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 37 del 22 gennaio 2008 (aggiornato con la modifica di cui al D.Lgs. n. 112 del 25 giugno 2008) ai sensi dell art. 7 del citato decreto. Esse dovranno altresì provvedere a far aggiornare il presente progetto esecutivo secondo le modifiche che eventualmente interverranno in sede di realizzazione, nonché le varianti edilizie che comportino modifiche impiantistiche allegandolo come Documentazione finale di impianto alla Dichiarazione di Conformità. Il progetto esecutivo, aggiornato con le modifiche intercorse nel corso della esecuzione (aggiornamento a cura della ditta installatrice) sarà parte integrante, in qualità di allegato obbligatorio, della dichiarazione di conformità che le ditte esecutrici degli impianti dovranno consegnare al termine dei lavori. pag. 8

10 SEZIONE SECONDA SCELTE PROGETTUALI INDIVIDUAZIONE INTERVENTI 2.1. PREMESSA Nella presente sezione della relazione tecnica vengono esposti i criteri e le scelte progettuali adottate in relazione alle esigenze funzionali ed alla situazione impiantistica prevista, tese al raggiungimento del miglior risultato in termini di comfort ambientale, sicurezza ed economia di gestione e manutenzione, nel rispetto delle leggi e normative vigenti SITUAZIONE IMPIANTISTICA PREESISTENTE Impianto termico La situazione impiantistica preesistente sulla quale occorre intervenire a completamento è la seguente. E presente una zona tecnologica decentrata nel cortile meridionale costituita da: centrale di produzione del calore costituita da n. 3 generatori di calore in relazione alla suddivisione nei vari lotti; centrale di produzione dell energia frigorifera; sottocentrale principale di distribuzione ed idraulica in una zona della centrale termica. Dalle centrali tecnologiche si deriva un sistema di distribuzione costituito da: tubazioni da teleriscaldamento interrate nei cortili (n. 1 anello per ogni cortile); sottocentrali di zona per la distribuzione e lo scambio dei singoli circuiti che alimentano le utenze costituite da terminali di scambio termico (pannelli radianti a pavimento, radiatori, ventilconvettori) e dalle unità di trattamento aria localizzate in prossimità degli ambienti da climatizzare Impianto idrosanitario Il castello è alimentato da un attacco derivato dalla rete di distribuzione dell acqua dell acquedotto municipale che si attesta sul piazzale antistante il Castello. La distribuzione interna arriva su un collettore in centrale termica, nella zona di distribuzione. pag. 9

11 Dal collettore parte la rete principale di distribuzione in PEAD PN10 interrata sotto al cortile meridionale e sotto al cortile occidentale. Dall anello principale si hanno vari stacchi per i gruppi servizi dal piano terreno e le predisposizioni per le colonne montanti dei piani superiori. Sono previste partenze sui collettori per l alimentazione di zone di futura ristrutturazione. L impianto igienico-sanitario è costituito dalla rete di distribuzione dell acqua calda, fredda, dai vari gruppi dei servizi igienici, dalla rete di scarico all interno dei servizi fino al collegamento al collettore fognario principale Impianto antincendio L impianto idrico antincendio è costituito da una rete interna di naspi. Sono inoltre presenti due idranti esterni al castello del tipo UNI 70 a colonna. L impianto è alimentato da una nuova presa dalla rete pubblica che garantisce la portata e la prevalenza necessaria per l alimentazione, senza necessità d interposizione di serbatoio d accumulo e di pompe di pressurizzazione. La distribuzione avviene con un anello interrato in PEad entro il cortile orientale e stacchi in corrispondenza delle utenze Impianto elettrico Gli impianti elettrici precedentemente realizzati nel Castello sono alimentati in media tensione da rete MT ENEL e tramite cabina di trasformazione utente (all interno dell edificio) ridotta in bassa tensione in sistema trifase e neutro a tensione 230/400 (Sistema TN-S). Dal quadro elettrico generale in BT ubicato in apposito locale a piano interrato le linee vengono distribuite in cavidotti interrati a partire dal cortile meridionale verso le centrali tecnologiche (centrale termica e frigorifera) ad esso prospicienti e verso il cortile orientale con una distribuzione ad anello atta a servire tutte le utenze (con predisposizioni per futuri collegamenti) DESCRIZIONE SOMMARIA DELLE OPERE Il dettaglio delle indicazioni formulate nella presente relazione tecnica risulta quantificato nelle allegate tavole grafiche, costituenti parte integrante del progetto e relative alla rappresentazione planimetrica degli impianti ed agli schemi funzionali. I lavori citati, relativamente agli impianti tecnologici, possono riassumersi come segue: Impianto termico Installazione di generatore di calore della potenza di 315 kw ad alto rendimento a temperatura scorrevole, completo di bruciatore nella centrale termica esistente. Installazione di valvolame e dispositivi di regolazione, controllo e sicurezza (come prescritto dalle normative ISPESL). pag. 10

12 Formazione di sistema di circolazione in relazione all incremento di portata conseguente all installazione del secondo generatore (dei 3 previsti a regime). Verrà adottata una terza elettropompa singola in linea, con montaggio sugli attacchi predisposti sul collettore. Formazione canna fumaria in acciaio inox a doppia parete e interposto isolante, completa di portello di ispezione e scarico condensa per il generatore di nuova installazione. Formazione sottostazione SUD 2 di spillamento circuito acqua calda e acqua refrigerata a servizio del lotto funzionale in oggetto, ubicata al piano interrato del Castello in corrispondenza della manica meridionale. I radiatori e i ventilconvettori saranno alimentati dalla esistente sottostazione SUD posta al piano interrato in corrispondenza della manica orientale. Realizzazione di separatore idraulico, gruppi di circolazione di tipo gemellare a variazione elettronica di velocità, sistemi di espansione e valvolame. Formazione nuova rete di distribuzione fluido termovettore freddo (acqua refrigerata) tra la sottostazione di spillamento SUD 2 e le batterie di scambio termico delle unità di trattamento aria a servizio del lotto in oggetto, poste al piano sottotetto della manica meridionale. La rete passerà entro apposito cavedio tecnico verticale in adiacenza al vano ascensore. Formazione nuova rete di distribuzione fluido termovettore caldo (acqua calda) tra la sottostazione di spillamento SUD 2 e le batterie di scambio termico delle unità di trattamento aria a servizio del lotto in oggetto, poste al piano sottotetto della manica meridionale. La rete passerà entro apposito cavedio tecnico verticale in adiacenza al vano ascensore. Alimentazione alle batterie di postriscaldamento di zona. Realizzazione sfiati aria alla sommità delle distribuzioni e scarichi alla base. Realizzazione opportune pendenze sui circuiti. Installazione valvole di bilanciamento idraulico per ogni circuito. Formazione nuovo circuito di distribuzione acqua calda ai collettori di zona circuito uffici manica meridionale piano primo, del tipo a due tubi, passante sotto pavimento. Installazione collettori di zona a servizio del piano primo della manica meridionale (uffici). Formazione distribuzione terminale ai corpi scaldanti degli uffici del piano primo della manica meriodionale, di tipo modul con partenza dai collettori. Installazione di terminali di scambio termico (ventilconvettori) negli uffici al piano primo della manica meridionale. Installazione di terminali di scambio termico (radiatori del tipo tubolare antinfortunistico in acciaio) nei locali servizi igienici, dotati di valvola termostatica e detentore. Formazione di centrale di trattamento aria a servizio della manica meridionale (piano secondo) della portata di 4000 m 3 /h, costituita dalle sezioni di miscela, di prefiltrazione con filtri sintetici pieghettati, di filtrazione con filtri a tasche, di recupero termico del tipo statico a piastre, di riscaldamento ad acqua calda, di raffreddamento ad acqua refrigerata, di umidificazione adiabatica con acqua a perdere, di ventilazione di mandata e di ripresa a pale rovesce, di espulsione e di presa dell aria esterna. La UTA sarà ubicata nel vano tecnico al piano sottotetto della manica meridionale. Formazione di centrale di trattamento aria a servizio della manica orientale della portata di m 3 /h, costituita dalle sezioni di miscela, di prefiltrazione con filtri sintetici pieghettati, di filtrazione con filtri a tasche, di recupero termico del tipo statico a piastre, di riscaldamento ad acqua calda, di raffreddamento ad acqua refrigerata, di umidificazione adiabatica con acqua a perdere, di ventilazione di mandata e di ripresa a pale rovesce, di espulsione e di presa dell aria esterna. La UTA sarà ubicata nel vano tecnico al piano sottotetto della manica meridionale. Formazione condotti di presa aria esterna per le due UTA tramite condotti metallici rivestiti da apposita struttura muraria (comignolo) in copertura (vedere specifiche per la parte edile). pag. 11

13 Formazione sezioni di espulsione aria per le UTA direttamente nel locale tecnico. La sovrappressione generata viene scaricata tramite apposita apertura (contrapposta alle prese di aria). Formazione batterie di postriscaldamento di zona (n. 3) a servizio della manica orientale (SOLA PREDISPOSIZIONE). Installazione di raccordi antivibranti e silenziatori sulle canalizzazioni di mandata e ripresa delle centrali di trattamento aria (o direttamente sulla UTA della manica orientale). Formazione sistema di canalizzazioni di mandata e ripresa dell aria a servizio della manica orientale, sottopavimento, in lamiera di acciaio zincato con isolamento esterno in guaina di elastomeri espansi a celle chiuse o in pannelli di poliuretano rivestite in alluminio goffrato (a parete interna liscia). Tutte le canalizzazioni dovranno essere ispezionabili per la pulitura interna. Formazione di griglie di ripresa in alluminio a pavimento a barre fisse complete di serranda di taratura. Formazione sistema di canalizzazioni di mandata dell aria a servizio della manica orientale, a vista in lamiera di acciaio zincato a sezione circolare di tipo spiralato, con isolamento esterno in guaina di elastomeri espansi a celle chiuse e rivestimento esterno in lamierino lucido di alluminio. Tutte le canalizzazioni dovranno essere ispezionabili per la pulitura interna. Formazione di diffusori di mandata da canale di tipo lineare a feritoie completi di serranda di taratura (SOLA PREDISPOSIZIONE). Formazione sistema di canalizzazioni di mandata e ripresa dell aria a servizio della manica meridionale, entro cavedi orizzontali e verticali predisposti nelle pareti di separazione dei vari ambienti, in lamiera di acciaio zincato con isolamento esterno in guaina di elastomeri espansi a celle chiuse o in pannelli di poliuretano rivestite in alluminio goffrato (a parete interna liscia). Tutte le canalizzazioni dovranno essere ispezionabili per la pulitura interna. Formazione di diffusori di mandata del tipo multidirezionale a ugelli multipli con serranda di taratura e griglie di ripresa in alluminio a parete a barre fisse complete di serranda di taratura. Formazione di sistema di ventilazione vespaio mediante stacco dai condotti di distribuzione dell aria e espulsione mediante griglie di sovrappressione in posizione contrapposta alla mandata in modo da assicurare una completa sanificazione dell intercapedine. Installazione valvole di ventilazione per estrazione aria attraverso il controsoffitto del bagno. Formazione canalizzazioni di estrazione. Installazione estrattori in copertura (locale tecnico sottotetto). Formazione di sistema di regolazione costituito da elementi in campo e moduli di regolazione (predisposti per collegamento a sistema di supervisione) per controllo centrale di trattamento aria, sottocentrali di spillamento e di distribuzione, e terminali di scambio termico (batterie di postriscaldamento di zona). Collegamento ai quadri elettrici. Formazione quadri elettrici di potenza e di regolazione centrale di trattamento aria e sottocentrali. Impianto idrosanitario Intercettazione colonne montanti acqua fredda, calda e ricircolo e collegamento nuove tubazioni di adduzione per i singoli bagni previa interposizione di valvole di intercettazione. Formazione rete interna ai singoli bagni (tubazioni di carico per i singoli apparecchi utilizzatori). Isolamento delle tubazioni dell acqua calda e del ricircolo. Installazione apparecchi sanitari e rubinetteria. Realizzazione tubazioni di scarico orizzontali dai singoli apparecchi utilizzatori fino alle colonne di scarico. pag. 12

14 Impianto idrico antincendio a nebulizzazione Formazione stazione di pressurizzazione a sicurezza passiva azionata da bombole di azoto ubicata a piano interrato della manica meridionale (SOLA PREDISPOSIZIONE). Formazione rete di distribuzione in tubazioni di acciaio inox con ugelli sprinkler per nebulizzazione ad alta pressione dell acqua (PER LA MANICA ORIENTALE IN SOLA PREDISPOSIZIONE). Formazione gruppi di estrazione fumi zona soppalco della manica orientale azionati dal sistema di rivelazione incendi e posti sotto alimentazione elettrica privilegiata. I ventilatori saranno collocati in corrispondenza del colmo dell edificio, a distanza regolare in modo da servire efficacemente tutto il locale soppalco (vedere specifiche per la parte edile) (PREDISPOSIZIONE per la parte impiantistica, realizzazione comignoli nella struttura del tetto per la parte edile). Presidi antincendio Formazione impianto idrico antincendio a naspi; Installazione idrante aggiuntivo UNI 70 da installare sugli spalti per la protezione esterna; Installazione estrattori di fumo a protezione della manica orientale (SOLA PREDISPOSIZIONE); Installazione estintori a polvere; Installazione segnaletica di sicurezza. Impianto elettrico Ampliamento quadro elettrico generale lato B.T. (preesistente nel locale cabina di trasformazione) Fornitura e posa di due gruppi soccorrtitori sinusoidali, 220 V monofase, 4 kva, autonomia 1 ora per illuminazione sicurezza Predisposizione ed adattamenti su quadro generale esistente per alimentazione autogena di sicurezza circuito illuminazione esterna castello Realizzazione quadri elettrici di piano o zona, sottoquadri e quadri per impianti tecnologici; Esecuzione dorsali elettriche principali e montanti, compresi condotti, cavidotti e pozzetti interrati; Realizzazioni tubazioni e linee di distribuzione secondaria; Realizzazione impianti ed utilizzazioni forza motrice; Organi di presa e comando; Impianti elettrici a servizio impianti tecnologici; Realizzazione impianti illuminazione interna con fornitura e posa di corpi illuminanti ad elevata riduzione energetica ed estetica; Realizzazione impianto di illuminazione di sicurezza di tipo autoalimentato con gruppi inverter ed accumulatori alloggiati all interno di alcuni tipi di apparecchi illuminanti utilizzati per l illuminazione ordinaria (come riportato nelle tavole di progetto autonomia minima un ora); Alimentazione di altri corpi illuminanti ordinari da gruppi soccorritori per realizzare un secondo sistema indipendente ad automatico di illuminazione di sicurezza. Inibizione tramite dispositivo specifico tipo rest-mode. Realizzazione impianto di segnalazione luminosa di sicurezza (con bialimentazione rete ed accumulatore interno) di tipo autoalimentato sempre acceso con gruppi inverter ed accumulatori alloggiati all interno degliapparecchi di segnalazione luminosa. Inibizione tramite dispositivo specifico tipo rest-mode. Realizzazione sistema di gestione intelligente degli impianti di illuminazione (building automation) finalizzato espressamente agli impianti di illuminazione, ed al controllo dei nuovi impianti di riscaldamento; Realizzazione impianti comunicazione (telefonia e trasmissione dati con rete cablata, predisposizione riprese televisive interne con videoregistrazione digitale), chiamata (segnalazioni disabili), controllo accessi con lettori di badge), controllo e allarme (impianti rivelazione incendi con pag. 13

15 magneti azionamento porte antincendio, aperture e impianto anti intrusione, antitaccheggio, gestione automatica illuminazione); Realizzazione impianto di diffusione sonora messaggi pre-registrati di allarme incendio. Realizzazione allacciamenti ad impianto di messa a terra generale esistente e collegamenti di equipotenzialità CARATTERISTICHE FUNZIONALI IMPIANTI E TIPOLOGIA IMPIANTISTICA Impianto termico La derivazione dei circuiti idraulici a servizio del lotto in questione verrà eseguita mediante collettoriseparatori in modo da non alterare il regime di pressione delle reti di distribuzione principali (acqua calda e acqua refrigerata) del complesso. L impianto proposto sarà in grado di svolgere le funzioni nel seguito descritte: - controllo delle condizioni termiche e igrometriche ambientali invernali e estive; - differenziazione delle temperature per zona; - rinnovo dell aria ambiente controllato in ragione dei valori minimi prescritti; - controllo della qualità dell aria introdotta mediante filtrazione assoluta dell aria immessa; - recupero termico sull aria in espulsione. L impianto di climatizzazione è stato elaborato in modo da soddisfare il più possibile i seguenti requisiti: - minimo impatto all interno degli ambienti; - silenziosità di funzionamento; - possibilità di gestione differenziata per ambiente delle temperature (manica meridionale); - massimo controllo della qualità dell aria ambiente. La tipologia impiantistica prevalente individuata è quella di un impianto di condizionamento a tutt aria a parziale ricircolo con recupero termico, monocondotto, a portata costante. Per la manica orientale è previsto il controllo della temperatura locale mediante batterie di post-riscaldamento di ambiente. La temperatura dei servizi igienici, per i quali è prevista la sola estrazione, sarà controllata mediante radiatori tubolari in acciaio del tipo antinfortunistico dotati di valvola termostatica. Gli uffici della manica meridionale, al primo piano, saranno climatizzati mediante ventilconvettori a batteria singola a 3 ranghi con vaschetta della raccolta condensa per funzionamento a commutazione stagionale Impianto idrosanitario Le opere in progetto comprendono la realizzazione delle reti di carico e scarico agli apparecchi sanitari e la formazione dei servizi igienici. pag. 14

16 La valutazione delle portate verrà eseguita sulla base del metodo delle unità di carico e scarico previsto dalle norme UNI 9182 e UNI EN Presidi antincendio I presidi antincendio saranno costituiti da: - impianto idrico antincendio a naspi; - idrante aggiuntivo UNI 70 da installare sugli spalti per la protezione esterna; - estrattori di fumo a protezione della manica orientale; - impianto antincendio automatico ad acqua nebulizzata; - estintori a polvere; - segnaletica di sicurezza Impianti elettrici I locali in oggetto verranno utilizzati per la formazione di spazi amministrativi, sale di consultazione e deposito libri. In relazione alla particolare e specifica destinazione d'uso dei predetti spazi, gli impianti elettrici sono stati sviluppati in modo tale da rispondere alle prescrizioni normative vigenti in materia, ed al tempo stesso consentire un adeguato utilizzo degli impianti e delle strutture in termini di efficienza, funzionalità e sicurezza. In particolare sono state espressamente previste soluzioni impiantistiche tecnologicamente evolute sia in termini di gestione (building automation) sia in termini di sicurezza (impianti di rivelazione incendi e anti intrusione). Completano le installazioni elettriche gli impianti di comunicazione (telefonia e trasmissione dati, predisposizioni per riprese televisive interne), chiamata (segnalazioni disabili) e controllo (controllo accessi ed antitaccheggio). Da segnalare principalmente vincoli di interesse storico ed artistico dell edifico. Inoltre con l intervento a progetto verranno realizzati locali aperti al pubblico. Da segnalare quindi la presenza di impianti elettrici a servizio di attività rientrati nelle disposizioni normative di prevenzione incendi di cui al Decreto (G.U n. 98) - Attività soggette alle visite di Prevenzione Incendi. Pertanto, in relazione a tali specifici vincoli, tutti i componenti dell'impianto elettrico sono stati previsti in soluzioni idonee a quanto normativamente indicato per i locali a maggior rischio in caso di incendio, ovvero con particolare riferimento all ambito applicativo delle Norme CEI 64-8 " Impianti utilizzatori a tensione nominale inferiore a 1000 V c.a." ed in particolare alla Sezione Parte 7 della predetta Norma. Inoltre è stato fatto riferimento a quanto previsto dalla Norma CEI indicate i riferimenti per le installazioni di impianti elettrici in edifici pregevoli per rilevanza storico e o artistica. pag. 15

17 Scopo del progetto è quello di soddisfare agli obblighi legislativi vigenti in materia di sicurezza impianti (D.M n. 37). La presente documentazione è redatta in conformità alla Guida CEI 0-2 (Seconda edizione Fascicolo 6578) Definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici e costituisce la documentazione di progetto degli impianti elettrici. La realizzazione degli impianti dovrà essere eseguita secondo il progetto esecutivo, che ha lo scopo di fornire i dati fondamentali per individuare gli impianti, nonché quelli che condizionano in modo determinante le caratteristiche e la fattibilità nella logica della progettazione integrale, cioè quella metodologia progettuale attraverso la quale si avvia un processo di integrazione tra i progetti di tutte le discipline coinvolte. Sono indicati a progetto interventi impiantistici di completo rifacimento degli impianti elettrici per adattarli alle nuove situazioni d uso ed assicurarne la completa rispondenza normativa. Le parti di impianto a progetto (4 Lotto di intervento) saranno alimentate con sistema trifase e neutro e monofasi, con alimentazione derivata dalla consegna di energia preesistente sopra citata. E previsto l ampliamento del quadro generale di bassa tensione, presente nel locale cabina, per inserire i nuovi circuiti e relative protezioni, indicate negli schemi elettrici di progetto. Dati principali di riferimento per gli impianti a progetto: Frequenza 50 Hertz Alimentazione BT: 220/380 V Tensione nominale distribuzione: 400/230V Potenza elettrica da alimentare: 47,00 kw contemporaneità 0,85 (40kW) Cabina trasformazione utente (esistente e non oggetto di interventi): 800 kva (640kW) Sistema di distribuzione: 3 Fasi e neutro - Sistema "TN-S" Imax c.to-c.to 3F simm. presunta: 23,09 ka (nel punto di fornitura) pag. 16

18 Caduta di tensione totale massima: 4% (400V) Tensione di contatto massima: 50V Alimentazione per impianti di illuminazione di sicurezza Alimentazione da gruppi soccorritori: Manica Meridionale: Gruppo soccorritore V 4 kva 3,2 kw di nuova installazione Autonomia minima 1 ora Manica Orientale: Gruppo soccorritore V 4 kva 3,2 kw di nuova installazione Autonomia minima 1 ora Alimentazione individuale: Plafoniere autoalimentate con gruppo accumulatore interno Predisposizione alimentazione di sicurezza per impianto illuminazione esterna (esistente): Gruppo soccorritore V 4 kva 3,2 kw di sola predisposizione Autonomia minima 1 ora La protezione dai contatti indiretti verrà in ogni caso assicurata dall'impianto di messa a terra, preesistente, da integrare e coordinare con le protezioni elettriche secondo le indicazioni di progetto IDENTIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI Impianto termico La produzione dei fluidi termovettori (acqua calda e acqua refrigerata) verrà eseguita nelle esistenti centrali termica e frigorifera a servizio di tutto il complesso. Il lotto in questione prevede l installazione di un secondo generatore in centrale termica, avente caratteristiche analoghe a quello già installato, dotato di tutti dispositivi di controllo e sicurezza. La potenza termica che la centrale termica dovrà fornire nella sua configurazione finale è pari a circa 900 kw, suddivisa su tre apparecchi costituiti da generatori di calore ad altissimo rendimento del tipo a temperatura scorrevole. Per i lavori del presente lotto è prevista l installazione di una caldaia da 315 kw che si affiancherà a quella già presente. L espulsione dei gas di combustione avverrà tramite un camino in acciaio inox doppia parete attestato in corrispondenza del muro divisorio tra le due zone della centrale termica stessa (attraversamento nel passaggio già predisposto nei lotti precedenti di intervento). Per ragioni manutentive è preferibile l installazione di un generatore dello stesso costruttore e avente le stesse caratteristiche di quello già presente. La scelta di caldaie a temperatura scorrevole permette di alimentare, con un fluido riscaldante a bassa temperatura, le UTA ed i pannelli radianti (altri lotti), realizzando così notevoli risparmi energetici legati all efficienza della produzione e della distribuzione dei fluidi vettori termici. pag. 17

19 E prevista la installazione di una nuova elettropompa di circolazione in relazione all incremento di portata conseguente all installazione del secondo generatore (dei 3 previsti a regime). Verrà adottata una terza elettropompa singola in linea, con montaggio sugli attacchi predisposti sul collettore. Verrà realizzata una nuova canna fumaria in acciaio inox a doppia parete e interposto isolante, completa di portello di ispezione e scarico condensa per il generatore di nuova installazione. Verrà utilizzato la forometria edile già predisposta nei precedenti lotti di intervento. Verrà realizzata una nuova sottostazione di spillamento denominata SUD 2 dai circuiti di acqua calda e acqua refrigerata a servizio del lotto funzionale in oggetto, ubicata al piano interrato del Castello in corrispondenza della manica meridionale. I radiatori e i ventilconvettori saranno alimentati dalla esistente sottostazione SUD posta al piano interrato in corrispondenza della manica orientale. La sottostazione comprenderà i separatori idraulici, i gruppi di circolazione di tipo gemellare a variazione elettronica di velocità, i sistemi di espansione del tipo a vaso chiuso a membrana e l apposito valvolame. La sottostazione sarà dotata di gruppi di elettropompe di tipo gemellare a variazione elettronica di velocità. Il funzionamento delle elettropompe sarà continuo e monitorato mediante il sistema di supervisione. Per ciascun circuito saranno collocati dei dispositivi di controllo visivo quali: - termometri; - idrometri. Sarà inserito un filtro in linea a monte delle pompe e un vaso di espansione dimensionato sul contenuto d acqua del circuito derivato. Per ciascuna derivazione sarà inserito un separatore idraulico in modo tale che non sussistano interferenze nei regimi idraulici tra le reti primarie del castello e i circuiti derivati. Saranno realizzate le reti di distribuzione del fluido termovettore freddo (acqua refrigerata) e del fluido termovettore caldo (acqua calda) tra la sottostazione di spillamento SUD 2 e le batterie di scambio termico delle unità di trattamento aria a servizio del lotto in oggetto, poste al piano sottotetto della manica meridionale. La rete passerà entro apposito cavedio tecnico verticale in adiacenza al vano ascensore. Verranno alimentate anche le batterie di post-riscaldamento di zona. Tutte le tubazioni posate in vista all interno delle centrali, delle sottocentrali e del locale tecnico UTA posto a sottotetto della manica meridionale, saranno isolate termicamente (spessori minimi a norma DPR412/93) e rivestite in lamierino lucido di alluminio. In particolare nelle sottocentrali, che saranno in totale vista dei visitatori del percorso archeologico, occorrerà curare al massimo la finitura di tutti i particolari. Gli isolamenti termici dovranno essere realizzati in guaina tubolare flessibile estrusa in continuo e vulcanizzata ad alta temperatura, a base di gomma sintetica espansa a cellule chiuse, tipo Armaflex, Termoflex o similare, avente una conducibilità termica media di 0,040 W/m C, negli spessori come da art. 12 del D.P.R. n. 412 del 26/08/1993. In alternativa si potranno utilizzare coppelle di fibra di vetro o di poliuretano espanso estruso aventi analoghe caratteristiche di comportamento termico. Il rivestimento esterno dovrà essere in lamierino lucido di alluminio spessore minimo 6/10 per sia per i tratti entro la controsoffittatura che per i tratti esterni. pag. 18

20 Verranno installati terminali di scambio termico (ventilconvettori) negli uffici al piano primo della manica meridionale. Nei locali servizi igienici dovranno essere installati i terminali di scambio termico costituiti da radiatori del tipo tubolare antinfortunistico in acciaio, dotati di valvola termostatica e detentore. Le centrali di trattamento aria, poste nel locale tecnico a piano sottotetto della manica meridionale, saranno del tipo a sezioni componibili e avranno le seguenti caratteristiche: - sezione filtrante con filtri sintetici pieghettati - sezione filtrante con filtri a tasche flosce - sezione ventilante di ripresa - sezione di presa aria esterna, miscela ed espulsione con serrande in alluminio - sezione filtrante con filtri sintetici pieghettati - sezione di recupero termico a batterie contrapposte ad acqua - sezione riscaldante con batteria ad acqua calda (80-70 C) - sezione raffreddante con batteria ad acqua refrigerata (7-12 C) - sezione di umidificazione adiabatica ad acqua a perdere - sezione ventilante di mandata - silenziatori sulla mandata e sulla ripresa. Si prevede l installazione di raccordi antivibranti e silenziatori sulle canalizzazioni di mandata e ripresa della centrale di trattamento aria. Le canalizzazioni di mandata e ripresa dell aria a servizio della manica orientale passeranno sottopavimento e saranno in lamiera di acciaio zincato con isolamento esterno in guaina di elastomeri espansi a celle chiuse o in pannelli di poliuretano rivestite in alluminio goffrato (a parete interna liscia). Tutte le canalizzazioni dovranno essere ispezionabili per la pulitura interna. Verranno installate griglie di ripresa in alluminio a pavimento a barre fisse complete di serranda di taratura. Le canalizzazioni di mandata dell aria a servizio della manica orientale passeranno a vista e saranno in lamiera di acciaio zincato a sezione circolare di tipo spiralato, con isolamento esterno in guaina di elastomeri espansi a celle chiuse e rivestimento esterno in lamierino lucido di alluminio. Tutte le canalizzazioni dovranno essere ispezionabili per la pulitura interna. Verranno installati diffusori di mandata da canale di tipo lineare a feritoie completi di serranda di taratura (SOLA PREDISPOSIZIONE). Le canalizzazioni di mandata e ripresa dell aria a servizio della manica meridionale passeranno entro cavedi orizzontali e verticali predisposti nelle pareti di separazione dei vari ambienti e saranno in lamiera di acciaio zincato con isolamento esterno in guaina di elastomeri espansi a celle chiuse o in pannelli di poliuretano rivestite in alluminio goffrato (a parete interna liscia). Tutte le canalizzazioni dovranno essere ispezionabili per la pulitura interna. Verranno installati diffusori di mandata del tipo multidirezionale a ugelli multipli con serranda di taratura e griglie di ripresa in alluminio a parete a barre fisse complete di serranda di taratura. Le bocchette di mandata dovranno essere in alluminio estruso anodizzato di colore naturale o in acciaio verniciato a fuoco di colore RAL 9010, (secondo le prescrizioni che verranno fornite in sede di realizzazione dalla D.L.) del tipo ad alta induzione e bassissimo livello sonoro, a filetti d aria orientabili pag. 19

21 singolarmente tramite ugelli cilindrici ruotabili o alette inseriti tra profili di alluminio a struttura aerodinamica al fine di poter correggere la sezione di passaggio e, conseguentemente, il lancio. Le canalizzazioni di collegamento alle unità di trattamento aria, poste all esterno a vista, dovranno essere rivestite di lamierino di alluminio spessore 8/10, tenuto in posto con apposite viti. Verranno inserite serrande di regolazione sui singoli tronchi e serrande tagliafuoco nell attraverso di pareti delimitanti compartimenti. Si prevede l installazione di unità terminali per il controllo della temperatura per le singole zone di esposizione (manica orientale) costituite da batterie di post-riscaldamento alimentate ad acqua calda dotate di elettrovalvola con servocomando modulante per la regolazione della temperatura dell aria. La regolazione sulla elettrovalvola avverrà tramite termostato da canale posto sulle canalizzazioni di ripresa. Il funzionamento sarà controllato dal sistema di regolazione. Verrà adottato un sistema di ventilazione del vespaio mediante stacco dai condotti di distribuzione dell aria e espulsione mediante griglie di sovrappressione in posizione contrapposta alla mandata in modo da assicurare una completa sanificazione dell intercapedine. A servizio dei bagni verranno installate valvole di ventilazione per l estrazione dell aria attraverso il controsoffitto. Verranno installate canalizzazioni di estrazione e gruppi estrattori in copertura (locale tecnico sottotetto). La regolazione avverrà tramite moduli di regolazione interfacciabili a sistema di supervisione cui faranno capo tutti gli elementi in campo (sonde, valvole, serrande, sensori, ecc.) Il sistema di regolazione sulle centrali di trattamento aria garantirà: - il controllo della temperatura di immissione dell aria con gestione in sequenza delle batterie di preriscaldamento e post-riscaldamento mediante regolatore ad azione modulante; - il controllo dell umidificazione con azione on-off sulla valvola di distribuzione; - il controllo dello stato di intasamento dei filtri mediante pressostato differenziale; - il controllo dello stato antigelo mediante termostato che chiude le serrande aria esterna, apre al 100% la valvola sulla batteria calda e ferma i ventilatori; - il controllo del corretto funzionamento del ventilatore con riporto del contatto derivato dal blocco termico del motore elettrico; - il controllo della temperatura di saturazione e in fase estiva dell umidità in immissione con gestione in sequenza delle batterie di raffrescamento e post-riscaldamento. La regolazione di zona per la manica orientale avverrà tramite modulazione della portata di acqua calda sulle batterie di post-riscaldamento poste sugli stacchi di canalizzazione alle varie zone. Si prevede infine la formazione dei quadri elettrici bordo macchina quali quelli di potenza e regolazione a servizio della centrale di trattamento aria e delle sottocentrali. pag. 20

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