Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.)
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- Daniella Papi
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1 PROVINCIA DI PORDENONE Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.) Adempimenti in tema di Rumore Documentazione di Impatto 12 giugno 2014 SOC Settore Tecnico Scientifico ARPA FVG Palmanova - Italy Piani Luca 1
2 12 giugno 2014 % RESIDENTI 14% 12% 9% 5% 59% % TERRITORIO 28% 17% 19% 4% 32% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Approvato Parere positivo ARPA (non ancora adottato) Iter non iniziato Adottato Inviati ad Arpa per parere 2
3 dati statistici aggiornati al 12 Giugno 2014 I COMUNI CHE HANNO CONCLUSO L'ITER DI APPROVAZIONE DEL PCCA rappresentano il 28% del territorio e l' 14% dellla popolazione I COMUNI CHE HANNO AVVIATO O CONCLUSO L'ITER DI APPROVAZIONE DEL PCCA (Inviato ad ARPA, Parere positivo ARPA, Adottato, Aprrovato) rappresentano il 68% del territorio e il 41% dellla popolazione 3
4 DOCUMENTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO COSA? - CHI? - QUANDO? - COME? 4
5 COS E LA DOCUMENTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO La documentazione di previsione di impatto acustico da redigere in attuazione della Legge 447/95, deve consentire la valutazione comparativa tra lo scenario esistente (ante operam) e quello in previsione (post operam) conseguente alle opere ed attività con riferimento al rispetto dei valori e dei limiti fissati dalla normativa vigente; La documentazione di previsione di impatto acustico e la documentazione di valutazione di clima acustico, vengono redatte da un tecnico competente in acustica ambientale, ex articolo 2 della Legge 447/95. 5
6 CHI? - QUANDO? LR 16/ Art. 28 (Disposizioni in materia di impatto acustico) 2. Nell'ambito delle procedure di cui al comma 1 [VIA e Valutazione d Incidenza] o su richiesta dei Comuni, i progetti relativi alla realizzazione o alla modifica delle seguenti opere sono corredati di una documentazione di impatto acustico, redatta da un tecnico competente in acustica ambientale: a) aeroporti, aviosuperfici, eliporti; b) strade; c) discoteche; d) circoli privati e pubblici esercizi dove sono installati macchinari o impianti rumorosi; e) impianti sportivi e ricreativi; f) ferrovie e altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia. 4. Le domande per il rilascio dei seguenti provvedimenti sono corredate della documentazione di impatto acustico, redatta da un tecnico competente in acustica ambientale, sulla quale il Comune può acquisire il parere dell'arpa: a) concessioni edilizie relative a nuovi impianti e infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali; b) provvedimenti comunali che abilitano all'utilizzazione degli immobili e infrastrutture di cui alla lettera a); c) licenze o autorizzazioni all'esercizio di attività produttive. 6
7 CHI? - QUANDO? 9. Per attività produttiva deve intendersi qualsiasi attività diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi (attività industriali, artigianali, commerciali, terziarie, strutture di vendita, depositi dei mezzi di trasporto di persone e mezzi, aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci, discoteche, circoli privati, pubblici esercizi), in analogia all applicazione del valore limite differenziale di immissione definito all articolo 4, comma 3 del D.P.C.M I Gestori di attività produttive ed impianti esistenti alla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione della delibera di approvazione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto e clima acustico [07/01/2010], sono tenuti a presentare la documentazione di valutazione di impatto o clima acustico, redatto secondo i criteri contenuti nel presente documento in conformità a quanto previsto dall articolo 28 della L.R. 16/2007 e s.m.i. 7
8 COME? EVENTI 8
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12 ULTERIORE PRECISAZIONE i SUAP sono tenuti ad acquisire dai soggetti esercenti, la comunicazione o la documentazione di previsione di impatto acustico necessaria al rilascio del nulla osta, di cui all articolo 8, comma 4 o comma 6 della legge 447/1995, in caso di rilascio, formazione, rinnovo o aggiornamento di uno o più degli atti abilitativi di cui all articolo 3, comma 1, lettere a), b), c), d), f) e g) del D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59, senza la quale l istanza non sarà completa e dunque procedibile. Si rammenta che la richiesta di rilascio del nulla osta, di cui all articolo 8, comma 6 della legge 447/1995, dovrà essere corredata dalla documentazione di previsione di impatto acustico, redatta obbligatoriamente ai sensi della Delibera di Giunta Regionale 17 dicembre 2009, n
13 AUA-SKE - Impatto acustico Scheda E Comunicazione o nulla osta di cui all'articolo 8, commi 4 o comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n
14 Cosa bisogna fare per prima cosa? Accertarsi che l attività non sia temporanea Quali sono le attività temporanee? Tutte le attività che non hanno carattere di continuità nel tempo Cantieri edili Manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico Capitolo 1 Attività temporanee 14
15 Le attività temporanee debbono essere autorizzate anche in deroga ai limiti vigenti DAL SINDACO il quale stabilisce le opportune prescrizioni per limitare l inquinamento acustico, anche avvalendosi del supporto tecnico dell ARPA FVG rif. normativo: articolo 6, comma 1, lettera h) della legge 26 ottobre 1995, n. 447 (Legge quadro sull inquinamento acustico) articolo 20, comma 6, della LR 18 giugno 2007, n. 16 (Norme in materia di tutela dall inquinamento atmosferico e dall inquinamento acustico) Linee Guida dell ARPA FVG Decreto DG n. 123 del 20 maggio 2008 Capitolo 1 Attività temporanee 15
16 PRIMO RIASSUNTO Le attività temporanee non sono soggette ad AUA Le attività soggette ad AIA e VIA non sono soggette ad AUA Capitolo 1 Attività temporanee 16
17 Cosa bisogna fare per le altre attività? Accertarsi se l attività è a bassa rumorosità sono escluse dall obbligo di presentare la documentazione di impatto acustico ma devono certificare di appartiene alle categorie di microimprese, piccole imprese e medie imprese, complessivamente definite PMI, costituite da meno di 250 occupati e con un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro. rif. normativo: Articolo 1 e articolo 4, comma 1 del DPR 19 ottobre 2011, n. 227 (Regolamento per la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle imprese) Capitolo 1 Attività temporanee 17
18 Elenco attività a bassa rumorosità (47) 1. Attività alberghiera. 2. Attività agro-turistica. 3. Attività di ristorazione collettiva e pubblica (ristoranti, trattorie, pizzerie comprese quelle da asporto, mense, bar). 4. Attività ricreative. 5. Attività turistica. 6. Attività sportive, escluse quelle motoristiche, quelle con rilevante presenza di pubblico in luoghi circoscritti e quelle con uso di armi da fuoco. 7. Attività culturale. 8. Attività operanti nel settore dello spettacolo. 9. Palestre. 10. Stabilimenti balneari. 11. Agenzie di viaggio. 12. Sale da gioco. 13. Attività di supporto alle imprese. 14. Call center. 15. Attività di intermediazione monetaria. 16. Attività di intermediazione finanziaria. 17. Attività di intermediazione Immobiliare. Capitolo 2.1 Attività a bassa rumorosità 18
19 18. Attività di intermediazione Assicurativa. 19. Attività di informatica - software. 20. Attività di informatica - house. 21. Attività di informatica - internet point. 22. Attività di acconciatore (parrucchiere, barbiere). 23. Istituti di bellezza. 24. Estetica. 25. Centro massaggi e solarium. 26. Piercing e tatuaggi. 27. Laboratori veterinari. 28. Studi odontoiatrici e odontotecnici senza attività di analisi chimicocliniche e ricerca. 29. Ospedali, case o istituti di cura, residenze socio-assistenziali e riabilitative con un numero di posti letto inferiore a 50, purché sprovvisti di laboratori di analisi e ricerca. 31. Lavanderie e stirerie. 32. Attività di vendita al dettaglio di generi vari. 33. Laboratori artigianali per la produzione di dolciumi. 34. Laboratori artigianali per la produzione di gelati. 35. Laboratori artigianali per la produzione di pane. Capitolo 2.1 Attività a bassa rumorosità 19
20 36. Laboratori artigianali per la produzione di biscotti. 37. Laboratori artigianali per la produzione di prodotti alimentari freschi e per la conservazione o stagionatura di prodotti alimentari. 38. Macellerie sprovviste del reparto di macellazione. 39. Laboratori artigianali di sartoria e abbigliamento senza attività di lavaggi, tintura e finissaggio. 40. Laboratori artigianali di oreficeria, argenteria, bigiotteria, orologeria. 41. Esercizi commerciali di oreficeria, argenteria, bigiotteria, orologeria. 42. Liuteria. 43. Laboratori di restauro artistico. 44. Riparazione di beni di consumo. 45. Ottici. 46. Fotografi. 47. Grafici. rif. normativo: Allegato B al DPR 19 ottobre 2011, n. 227 (Regolamento per la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle imprese) Capitolo 2.1 Attività a bassa rumorosità 20
21 ATTENZIONE Le seguenti attività dell elenco 2. Attività agro-turistica. 3. Attività di ristorazione collettiva e pubblica (ristoranti, trattorie, pizzerie comprese quelle da asporto, mense, bar). 4. Attività ricreative. 7. Attività culturale. 8. Attività operanti nel settore dello spettacolo. 9. Palestre. 10. Stabilimenti balneari. 11. Agenzie di viaggio. 12. Sale da gioco. che utilizzano impianti di diffusione sonora ovvero svolgano manifestazioni ed eventi con diffusione di musica o utilizzo di strumenti musicali, ove non vengono superati i limiti di emissione di rumore Capitolo 2.2 Casi particolari di attività a bassa rumorosità 21
22 devono certificare di appartiene alle categorie di microimprese, piccole imprese e medie imprese, complessivamente definite PMI, costituite da meno di 250 occupati e con un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro devono dichiarare di aver elaborato la documentazione di valutazione di impatto acustico, che attesti il rispetto dei limiti di emissione del rumore devono conservare, presso la sede legale della Ditta / Società e presso i locali ove viene svolta l attività, la documentazione di valutazione di impatto acustico, impegnandosi altresì ad esibirla su espressa richiesta dei preposti organi di controllo rif. normativo: articolo 1 e articolo 4, comma 1 del DPR 19 ottobre 2011, n. 227 (Regolamento per la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle imprese) Capitolo 2.2 Casi particolari di attività a bassa rumorosità 22
23 Le altre attività che non rientrano nell elenco precedente, ovvero non sono classificabili PMI, ma che rispettano i limiti di emissione di rumore devono dichiarare di aver elaborato la documentazione di valutazione di impatto acustico, che attesti il rispetto dei limiti di emissione del rumore devono conservare, presso la sede legale della Ditta / Società e presso i locali ove viene svolta l attività, la documentazione di valutazione di impatto acustico, impegnandosi altresì ad esibirla su espressa richiesta dei preposti organi di controllo rif. normativo: articolo 4, comma 2 del DPR 19 ottobre 2011, n. 227 (Regolamento per la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle imprese) Capitolo 3 Altre attività ove non vengono superati i limiti di emissione di rumore 23
24 In sintesi Se l attività rispetta i limiti e non è a bassa rumorosità il gestore deve elaborare la documentazione di valutazione di impatto acustico, conservandola presso propria sede Il gestore non è tenuto a trasmettere la documentazione di impatto acustico al Comune all atto della comunicazione, in quanto tutta la situazione è ufficializzata nelle forme della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rif. normativo: Deliberazione della Giunta regionale 17 dicembre 2009, n (Adozione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto e clima acustico) Capitolo 3 Altre attività ove non vengono superati i limiti di emissione di rumore 24
25 che siano o meno PMI Le attività che superano i limiti DEVONO TRASMETTERE la documentazione di valutazione di impatto acustico, contenente l indicazione delle misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore causate dall attività o dagli impianti solo nel caso in cui il Comune ove viene svolta l attività abbia approvato il Piano comunale di classificazione acustica, anche il conseguente Piano aziendale di risanamento acustico rif. normativo: Articolo 4, comma 3 del DPR 19 ottobre 2011, n. 227 (Regolamento per la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle imprese ) Capitolo 4 Altre attività ove vengono superati i limiti di emissione di rumore 25
26 Cosa deve fare il Comune? Il Comune eseguita un istruttoria sulla documentazione di valutazione di impatto acustico e valutate le proposte di risanamento nonché le relative tempistiche di attuazione, nell ambito dei provvedimenti di licenze o autorizzazioni all esercizio di attività produttive, rilascia o nega un nulla osta Con tale provvedimento il gestore può proseguire l attività con le criticità acustiche evidenziate nella documentazione di valutazione di impatto acustico, ma nei limiti e nelle modalità previste dal documento medesimo e comunque nella prospettiva delle bonifiche acustiche da eseguire per il rispetto dei limiti di emissione del rumore Capitolo 4 Altre attività ove vengono superati i limiti di emissione di rumore 26
27 Se il nulla - osta viene negato? Eseguita l istruttoria sulla documentazione di valutazione di impatto acustico e sussistono delle particolari condizioni è facoltà del Comune negare il nulla osta Il nulla osta è un provvedimento imprescindibile e come detto, è rilasciato solo nell ambito dei provvedimenti di licenze o autorizzazioni all esercizio dell attività produttiva, pertanto in caso di diniego del nulla-osta, non può essere rilasciato alcun provvedimento di licenza o autorizzazione all esercizio dell attività produttiva Capitolo 4 Altre attività ove vengono superati i limiti di emissione di rumore 27
28 VERIFICA ASSOGGETTABILITA AD AUA Agenzia Regionale per la L attività NON ha caratteristiche di TEMPORANEITA l impianto/stabilimento/attività NON è soggetto alle disposizioni in materia di autorizzazione integrata ambientale (AIA) l attività NON è soggetta alla verifica di VIA ai sensi dell art. 20 del d.lgs. 152/06b e s.m.i.; SI L impianto/stabilimento/attività si prevede possa SUPERARE i limiti acustici in vigore? NO SI Richiesta di Nulla Osta di cui alla L. 447/1995 articolo 8 comma 6 + ALLEGATA DOCUMENTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Esclusione Autocertificazione di cui al DPR di cui al DPR L attività rientra tra i 47 casi di ESCLUSIONE 227/ /2011 dell ALLEGATO B Attività a bassa rumorosità NO previsto dall art. 4 com. 1 del DPR 227/2001? NO SI L attività (COMPRESA TRA: RISTORANTE PIZZERIA TRATTORIA BAR MENSA ATTIVITA RICREATIVA, AGROTURISTICA, CULTURALE DI SPETTACOLO, SALA GIOCHI PALETRA, STABILIMENTO BALNEARE) UTILIZZA impianti di diffusione sonora e/o svolge manifestazioni ed eventi con diffusione di musica e utilizzo di strumenti musicali? SI Autocertificazione di cui al DPR 227/2011 art. 4 com. 1-2 e L. 447/1995 art. 8, com. 5 NB: LA RELAZIONE TECNICA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA DEVE ESSERE ESIBITA IN CASO DI RICHIESTA DELL ENTE DI CONTROLLO OVVERO SE PREVISTO Autocertificazione L. 447/1995 articolo 8, comma 5 e DGR 2870/2009 per procedura semplificata 28
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33 LA DOCUMENTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO RIFERIMENTO NORMATIVO: DGR 2870/2009 DOCUMENTAZIONE STANDARD DOCUMENTAZIONE / PROCEDURA SEMPLIFICATA 33
34 COS E LA DOCUMENTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO La documentazione di previsione di impatto acustico da redigere in attuazione della Legge 447/95, deve consentire la valutazione comparativa tra lo scenario esistente (ante operam) e quello in previsione (post operam) conseguente alle opere ed attività con riferimento al rispetto dei valori e dei limiti fissati dalla normativa vigente; La documentazione di previsione di impatto acustico e la documentazione di valutazione di clima acustico, vengono redatte da un tecnico competente in acustica ambientale, ex articolo 2 della Legge 447/95. 34
35 DOCUMENTAZIONE STANDARD SPECIFICA PER: Aeroporti, aviosuperfici, eliporti Strade Discoteche Circoli privati e pubblici esercizi dove sono installati macchinari o impianti rumorosi Impianti sportivi e ricreativi Ferrovie e altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia Impianti e infrastrutture adibiti ad attività produttive, attività sportive e ricreative, postazioni di servizi commerciali polifunzionali 35
36 1. La documentazione di previsione di impatto acustico per impianti e infrastrutture adibiti ad attività produttive, attività sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali comprende le informazioni di seguito elencate: a) planimetria in scala adeguata (1:2.000 / 1:5.000) e aggiornata indicante il perimetro o confine di proprietà e/o attività ed i dati identificativi del titolare o del legale rappresentante; b) estratto del PRGC o POC vigente delle zone per un intorno sufficiente a caratterizzare gli effetti acustici dell'opera proposta; c) ubicazione, in planimetria, dei recettori presenti; d) valori limite fissati dalla classificazione acustica del territorio comunale, ai sensi del D.P.C.M. 14/11/1997. In assenza della classificazione medesima, l'individuazione delle classi acustiche dovrà essere desunta dalla classificazione provvisoria definita dal D.P.C.M. 01/03/1991; e) codice ISTAT e categoria di appartenenza dell'attività (artigianato, industria, commercio, terziario, ecc.); f) dichiarazione attestante se l attività utilizza impianti a ciclo continuo come definito dal l art. 2 del D.M. 11/12/1996; 36
37 g) relazione sull attività: descrizione sintetica degli impianti e delle apparecchiature (per le attività industriali ed artigianali schema a blocchi del ciclo tecnologico), con riferimento alle sorgenti ed alle lavorazioni rumorose previste (compresi impianti di ventilazione, condizionamento, refrigerazione, diffusione sonora, attività di pulizia dei locali, carico/scarico merci; per le attività sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali la capacità ricettiva massima per l esercizio, l orario di apertura al pubblico, eventuale utilizzo di aree esterne e le zone di permanenza degli avventori all interno e all esterno dell esercizio, etc.); planimetria, in scala adeguata, con indicazione delle destinazioni d uso dei locali e caratteristiche acustiche delle componenti edilizie delle strutture; indicazione delle sorgenti che danno origine ad immissioni sonore nell'ambiente esterno o abitativo e loro puntuale collocazione in planimetria, specificando se interna od esterna all edificio, le modalità e i tempi di esercizio; 37
38 dati relativi ai livelli di potenza sonora e/o ai livelli sonori delle sorgenti a distanza nota con indicazione delle fonti dei dati; descrizione, anche in forma tabellare, delle caratteristiche temporali di funzionamento diurno e/o notturno, specificando la durata (se continuo o discontinuo), la frequenza di esercizio, la eventuale contemporaneità delle diverse sorgenti che hanno emissioni nell'ambiente esterno e le fasi di esercizio che determinano una maggiore rumorosità verso l'esterno; h) indicazione previsionale delle eventuali modifiche al regime di traffico veicolare esistente nella zona indotte dalla attività; i) livelli sonori ante operam rilevati in posizioni rappresentative, in ambienti abitativi e in ambiente esterno; j) stima previsionale dei livelli sonori (post operam) previsti al confine di proprietà ed in prossimità ai recettori sensibili (civili abitazioni, scuole, eccetera). Tali livelli devono tener conto delle caratteristiche di emissione delle sorgenti sonore (presenza di componenti impulsive, tonali e tonali in bassa frequenza, rumore a tempo parziale) e valutare il rispetto dei valori limite differenziali negli ambienti abitativi. 38
39 k) la conformità o meno alla normativa dei livelli sonori dedotti da significative misure e/o probanti calcoli previsionali; l) la descrizione del modello di calcolo eventualmente impiegato corredato dei dati immessi; m) la descrizione di eventuali sistemi di mitigazione/riduzione dell'impatto acustico necessari al rispetto dei limiti o valori previsti dalla normativa vigente in prossimità dei recettori; n) dati e notizie specifiche sulle aree attrezzate per il carico e lo scarico merci e le aree destinate a parcheggio, se le stesse sono prossime ad aree esterne con presenza di ambienti abitativi. 2. Per la trasformazione e l'ampliamento delle attività dotate di un sistema di gestione ambientale EMAS o ISO 14000, la documentazione di previsione di impatto acustico può essere quella prevista dal proprio sistema di gestione ambientale, qualora contenga gli elementi individuati dalle presenti procedure. 39
40 PROCEDURA SEMPLIFICATA In riferimento alla previsione di impatto acustico, vista la finalità della normativa, ovvero determinare tecnicamente l impatto delle sorgenti sonore prima del loro utilizzo sul clima acustico esistente e sui recettori, per attività artigianali, ovvero strutture destinate a magazzino, ricadenti in zone industriali o artigianali, è possibile attivare una procedura semplificata basata sull autocertificazione in sostituzione della documentazione di impatto acustico. E consentita da parte del Comune l accettazione della dichiarazione sostitutiva di cui al presente comma oppure della documentazione di impatto acustico di cui ai precedenti punti. La dichiarazione può essere redatta secondo lo schema proposto all allegato A ovvero su apposito modulo predisposto dalle Amministrazioni Locali competenti 40
41 DOCUMENTAZIONE / PROCEDURA SEMPLIFICATA ATTIVITA ARTIGIANALI E MAGAZZINI è ubicata in Zona Industriale o Artigianale e non sono previste sorgenti sonore legate all attività produttiva, come ad esempio: impianti di condizionamento e refrigerazione con l eccezione di impianti di limitata potenza installati su supporti antivibrante e collocati lontano da altre unità immobiliari e recettori; impianti di emissione di flussi convogliati rumorosi; estrattori d aria, gruppi elettrogeni; lavorazioni connesse all attività svolte all aperto; lavorazioni rumorose svolte all interno dell attività. ATTIVITA COMMERCIALI E TERZIARIE non prevede l utilizzo di sorgenti sonore (macchinari / impianti), ovvero di rumorosità sia indotta sia causata da comportamenti connessi con l attività stessa, suscettibile di generare inquinamento acustico, come ad esempio: impianti di condizionamento e refrigerazione, con l eccezione di impianti di limitata potenza installati su supporti antivibrante e collocati lontano da altre unità immobiliari e recettori; gruppi frigo all esterno; estrattori d aria; impianti di diffusione sonora, videogiochi; lavorazioni effettuate all esterno; 41
42 DOCUMENTAZIONE SEMPLIFICATA 1. planimetria in scala adeguata (1:2.000 / 1:5.000) e aggiornata indicante il perimetro o confine di proprietà e/o attività, compresa la planimetria dell edificio con indicazione delle destinazioni d uso dei locali; 2. estratto del PRGC vigente della zona per un intorno sufficientemente ampio; 3. ubicazione, in planimetria, dei più vicini recettori presenti (abitazioni, edifici pubblici, parchi, aree giochi, ecc ); 4. indicazione dell eventuale presenza di unità abitative nello stabile sede dell attività; 5. descrizione approfondita dell attività, degli orari e della frequenza di esercizio, layout del ciclo produttivo e specifica dei macchinari e lavorazioni presenti all interno del fabbricato, codice ISTAT e/o categoria di appartenenza, indicazione di eventuali zone di carico/scarico e movimentazione merci; 6. dichiarazione attestante se l attività rientra o meno nelle attività produttive a ciclo continuo come definito dal l art. 2 del D.M. 11/12/1996; 42
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