Analisi Energetico Ambientale XXXXXXXXXX. Impresa 6 Analisi Energetico Ambientale XXXXXXXXXXXX XXXXXXXX Monterenzio, Bologna

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1 Impresa 6 Analisi Energetico Ambientale XXXXXXXXXXXX XXXXXXXX Monterenzio, Bologna 1

2 Indice: I Premessa II Inquadramento generale dell impresa III Check up energetico III.1 Introduzione III.2 Sopralluogo preliminare III.2.a III.2.b III.2.c III.2.d III.2.e III.2.f Dotazione impiantistica dell impresa Struttura dei consumi energetici Orari e Cicli di lavoro Dati planimetrici dell edificio ospitante l attività Consumi elettrici desunti dalle fatture Consumi termici desunti dalle fatture III.3 Monitoraggio dei consumi elettrici di una settimana campione invernale ed una estiva III.4 Elaborazione dei dati elettrici III.4.a Struttura dei consumi elettrici III.4.b III.4.c III.4.d III.4.e Analisi economica dei consumi elettrici Stima di ripartizione dei consumi in fasce orarie Le potenzialità del mercato libero Analisi della qualità della fornitura elettrica III.5 Elaborazione dei dati termici III.5.a III.5.b Struttura dei consumi termici Analisi economica dei consumi termici 2

3 III.5.c Le potenzialità del mercato libero III.6 Struttura dei consumi energetici complessivi III.7 Osservazioni e suggerimenti IV Check up ambientale IV.1 Descrizione dell attività produttiva IV.2 Descrizione del sito ospitante l attività IV.3 Materie prime in ingresso IV.4 Valutazione di impatto ambientale IV.5 Osservazioni e suggerimenti 3

4 I Premessa Per l elaborazione del report che segue si sono eseguiti alcuni sopralluoghi presso l azienda dov è stato possibile acquisire una visione dettagliata dei diversi aspetti esaminati ed intervistare direttamente gli addetti ai lavori. II - Inquadramento generale dell Impresa Il XXXXXXXXXXX ha sede a Monterenzio, in XXXXXXXX, all interno di un insediamento industriale dove stocca, lavora e confeziona miele. E in fase di avviamento il reparto di produzione e confezionamento di confetture. In seguito all intervista è emerso che il fattore maggiormente incidente sulla produzione è risultato essere quello climatico, da cui dipende la quantità di miele approvvigionabile. Qui di seguito è riportato l andamento del fatturato negli ultimi tre anni: Fatturato 2003 ( ) Fatturato 2002 ( ) Fatturato 2001 ( ) Tabella 1: Andamento del fatturato negli ultimi tre anni L attività dell impresa ha avuto inizio nel 1978; dal 2002 ha sede nello stabile attualmente occupato. A seguito si riporta il numero di addetti relativo agli ultimi tre anni: Addetti 2003 Addetti 2002 Addetti Tabella 2: Numero addetti negli ultimi tre anni Il ciclo aziendale si basa sulle classiche quaranta ore distribuite su cinque giorni lavorativi a settimana, con pause prolungate nel periodo natalizio e nel mese di agosto. 4

5 Foto 1: Localizzazione dell azienda Per quanto riguarda il processo di liberalizzazione del mercato, l addetto intervistato afferma di esserne a conoscenza e di ritenerlo, assieme ad azioni di risparmio energetico, un approccio utile a contenere i costi energetici aziendali. Le forniture energetiche, che afferiscono al mercato vincolato, sono complessivamente ritenute di buona qualità, mentre i costi connessi mediamente alti. Sempre in merito alla qualità della fornitura si segnalano saltuarie interruzioni di tensione mentre i macchinari utilizzati non risultano essere sensibili ad eventuali fluttuazioni di tensione. L intervistato afferma di conoscere la struttura dei consumi energetici aziendali ma non l influenza della spesa energetica sul costo del prodotto finale. L azienda è certificata Emas. Il ciclo produttivo di XXXXXXXX, che parte dall acquisto di fusti di miele, consente di fare riferimento ad una unità produttiva di cui stimarne la quantità lavorata, come riportato 5

6 nella tabella a seguire. Questo dato sarà utile in seguito per elaborare l indice di consumo energetico per unità di prodotto. Quantità di miele lavorato (kg/anno) Tabella 6: Dati relativi alla produzione 6

7 III Check-up energetico Il check-up energetico è stato elaborato mediante diversi sopralluoghi presso l azienda, nelle settimane di Luglio 2004 e 27 Gennaio 3 Febbraio 2005 ed ha evidenziato i seguenti punti salienti: CHECK-UP CONSUMO GAS NATURALE CONSUMO GLOBALE ENERGIA ELETTRICA ISOLAMENTO TERMICO EDIFICIO CONDIZIONAMENTO CONSUMO ILLUMINAZIONE QUALITA FORNITURA ELETTRICA ESITO O.K. Piccola penale dovuta ad un basso fattore di potenza. Vedi punto III.4.b. O.K. O.K. O.K. O.K. Tabella 3: Riassunto degli aspetti su cui si è focalizzato il check-up III.1 Introduzione Con il termine check-up si intende tutta una serie di operazioni aventi l obiettivo di individuare le criticità nell utilizzo delle fonti energetiche ed opportunità di risparmio energetico. Attraverso i dati raccolti è stato realizzato il bilancio energetico dell impresa in oggetto. In seguito si riporta una descrizione dettagliata delle 3 fasi in cui si è svolto il check-up energetico. 1 a FASE - ATTIVITA PRELIMINARI AL SOPRALLUOGO PRESSO L IMPRESA - si sono raccolti i dati disponibili relativi alla conformazione dell edificio, produzione, schema degli impianti, turni lavorativi, principali centri di consumo elettrico e di gas naturale. 7

8 - attraverso le informazioni raccolte, si sono scelti i centri di consumo rilevanti da analizzare; - si sono raccolte le bollette dei consumi elettrici e termici relative ai due anni solari precedenti a quello dell inizio del progetto - si sono individuati i dati relativi alla produzione - si sono individuati gli indicatori di efficienza energetica e gli strumenti da attivare per valutare lo stato di ottimizzazione energetica dell'attività aziendale; 2 a FASE - MONITORAGGIO DI UNA SETTIMANA INVERNALE ED UNA SETTIMANA ESTIVA CON SOPRALLUOGO PRESSO L IMPRESA Si è intervistato il personale addetto alla manutenzione degli impianti, raccogliendo quelle informazioni necessarie all effettuazione del check-up. Durante il sopralluogo si sono raccolti i dati di targa dei principali carichi elettrici presenti. Mediante un analizzatore d energia portatile collegato al quadro generale dell Azienda è stato effettuato il monitoraggio dell impianto elettrico in due diverse settimane, determinando: L andamento della curva di carico oraria totale del sito La ripartizione dei consumi elettrici tra i principali centri di consumo La qualità della fornitura 3 a FASE - REPORT FINALE I dati raccolti sono stati elaborati al fine di rendere noti i seguenti: - Consumo elettrico per unità di superficie disperdente - Consumo elettrico per unità di superficie calpestabile - Consumo elettrico per unità di volume - Consumo illuminazione per unità di superficie calpestabile - Consumo condizionamento per unità di superficie calpestabile 8

9 - Combustibile per unità di superficie disperdente - Combustibile per unità di superficie calpestabile - Combustibile per unità di volume Tali valori sono confluite nella: Realizzazione del bilancio energetico dell attività aziendale. Formulazione di suggerimenti per l impostazione della contabilità energetica aziendale tramite la ripartizione dei consumi per centri di costo. Mediante gli indicatori di efficienza energetica applicabili in questo caso, è stato effettuato un check-up del consumo di gas naturale, del livello di consumo elettrico globale, del livello di dispersione termica dell edificio, dell impianto di condizionamento e dell impianto di illuminazione. Formulazione di osservazioni e proposte di interventi di tipo organizzativo o strutturale per ottenere un miglioramento dell'efficienza energetica. 9

10 III.2 - Sopralluogo preliminare III.2.a - Dotazione impiantistica dell impresa Si riportano i dati relativi ai macchinari utilizzati nel processo produttivo: Macchina Quantità Potenza Utilizzo Lavafusti 1 0,5 1 Spremisacco 1 0,5 0,5 Miscelatore Serbatoio riscaldato Circuito distribuzione impianto di miscelazione Omogeneizzatore Dosatrice Capsulatrice Etichettatrice Movimentatore linea confezionamento 8 0,75 6 Depalletizzatore Alimentatore capsule Termoretraibile Depuratore fanghi attivi Bustatrice Termoretraibile Condizionamento magazzino Impianto climatizzazione PC 23 0,2 12 Aria compressa Illuminazione totale 1 33,4 14 Carrelli elevatori 3 0,20 12 Impianto climatizzazione Tabella 4: Caratteristiche tecniche e di utilizzo dei macchinari impiegati nel processo produttivo In base ai dati di potenza e gli orari di funzionamento dei macchinari è stato possibile ipotizzare la curva di carico e di consumo parziale dell impresa. 10

11 Le ipotesi sono poi state validate confrontando la somma dei carichi parziali con la curva di carico totale misurata che, in condizioni ideali, dovrebbero coincidere. In base a queste ipotesi è stata anche ricostruita la suddivisione dei consumi in fasce orarie. Si riportano i dati relativi ai macchinari utilizzati nei processi a supporto della produzione: Macchina Centrale termica Generatore di Calore Quantità Potenza Nominale (kw) Anno Installazione Combustibile Metano Destinazione Riscaldamento ambientale Riscaldamento di Metano processo Tabella 5: Macchinari utilizzati nei processi a supporto della produzione Agli impianti in questione viene eseguita regolare manutenzione secondo quanto previsto dal DPR 412/93 poi 551/99. Il periodo di utilizzo è conforme a quanto previsto dai decreti attuativi della legge 10/91. Edificio adibito ad Attività Industriale è di categoria E8. III.2.b - Struttura dei consumi energetici Da i dati raccolti si sono individuati le seguente struttura dei consumi Struttura consumi energia elettrica: - Condizionamento - Illuminazione - Confezione - Preparazione - Altro Struttura consumi energia termica: - Riscaldamento - Processo produttivo Tabella 6: Struttura dei consumi In base a questi centri di consumo verrà realizzato il bilancio energetico dell impresa. 11

12 III.2.c - Orari e cicli di lavoro L impresa opera principalmente nei seguenti orari: Tabella Orario di lavoro giorno mattina Pomeriggio da a da A Produzione lun-ven 08:00 13:00 14:00 17:00 Uffici Lun-giov 8: ven 8: sab saltuario saltuario dom chiusura chiusura Tabella 7: Ciclo aziendale Si effettuano pause estive (dal 10/8 al 17/8) ed invernali (dal 23/12 al 03/01). III.2.d - Dati planimetrici dell edificio ospitante l attività Dati caratteristici dell'edificio V = m 3 Volumetria lorda riscaldata S = m 2 Superficie disperdente Ap = m 2 Superficie lorda ai piani S/V = 0,44 m -1 Fattore di forma dell'edificio Tabella 8: Caratteristiche volumetriche dell edificio sede dell attività 12

13 III.2.e - Consumi elettrici desunti dalle fatture La fornitura di energia elettrica è il bassa tensione, con opzione tariffaria B2 e potenza contrattuale pari a 200 kw. Si riportano i dati relativi ai consumi elettrici ricavati dall analisi delle fatture dell impresa: DATI FATTURE ELETTRICHE Tot Pot Imp ,25 Pot Media 92 Tabella 9: Consumi annuali di energia elettrica desunti dalle fatture raccolte In rosso sono segnalati i valori di cosfi inferiori a 0,9. Nella parte sottostante sono stati riportati in grafico l andamento dei consumi di energia elettrica e delle potenze mensili relativamente all anno Totale energia Pot Mese costi Dal: al: kwh KW Il consumo medio mensile è di kwh. Lo scostamento percentuale del valore massimo della potenza rispetto al valore medio è circa del 20%. Costo (IVA Esclusa) 19-dic gen ,0 0, ,70 23-gen feb ,2 0, ,71 23-gen mar ,0 0, ,60 24-mar apr ,4 0, ,87 27-apr mag ,0 0, ,16 21-mag giu ,2 0, ,20 24-giu lug ,0 0, ,42 27-lug ago ,0 0, ,43 25-ago set ,8 0, ,43 23-set ott ,0 0, ,03 18-ott nov ,0 0, ,80 23-nov dic ,0 0, ,91 13

14 Consumi Elettrici Co.N.Api Scarl KWh gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre dicembre gennaio gennaio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre Grafico 1: Istogramma dei consumi annuali di energia elettrica Andamento Potenza Mensile Co.N.Api Scarl 120,0 100,0 80,0 KW 60,0 40,0 20,0 0,0 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre dicembre gennaio gennaio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre 2003 Grafico 2: Istogramma delle potenze di picco mensili durante anno 14

15 III.2.f - Consumi termici desunti dalle fatture Si riportano i dati relativi ai consumi di gas naturali ricavati dall indagine preliminare svolta presso l azienda. Località: Monterenzio Zona clim.: E GG = Tabella 10: dati climatici della zona in cui si svolge l attività aziendale # fattura periodo Nmc MJ kwh t Costo da a 77 05/06/03 04/07/ ,058 10, /07/03 03/09/03 2,143 84,341 23, /09/03 03/10/03 1,686 66,355 18,432 1, /10/03 05/11/03 2, ,097 28, /11/03 03/12/03 3, ,781 36,328 1, /12/03 07/01/04 7, ,548 83,763 2, /01/03 04/02/04 8, ,250 95,625 3, /02/04 03/03/04 6, ,537 73,760 2, /03/04 05/04/04 6, ,304 70,918 2, /04/04 05/05/04 4, ,622 43,784 1, /05/04 04/06/04 1,764 69,425 19, Consumo totale annuo Gas naturale = 1,817, ,810 17,285 Tabella 11: Consumi annuali di energia termica desunti dalle fatture raccolte POTERE CALORIFICO SUPERIORE CONVENZIONALE (P) COEFFICIENTE DI ADEGUAMENTO ALLA QUOTA ALTIMETRICA ED ALLA ZONA CLIMATICA (M) 38,21 MJ/Smc 1,02 Nella parte sottostante sono stati riportati in grafico l andamento dei di gas naturale relativamente all anno

16 Consumi Nmc /07/03 03/09/03 03/10/03 05/11/03 03/12/03 07/01/04 04/02/04 03/03/04 05/04/04 05/05/04 04/06/04 05/06/03 04/07/03 03/09/03 03/10/03 05/11/03 03/12/03 07/01/03 04/02/04 03/03/04 05/04/04 05/05/04 Grafico 3: Istogramma dei consumi annuali di energia termica Come si vede dall istogramma sopra riportato l azienda utilizza gas anche per il processo produttivo. 16

17 III.3 - Monitoraggio dei consumi elettrici di una settimana campione invernale ed una estiva Nel corso del sopralluogo è stata effettuata l intervista del personale addetto alla manutenzione degli impianti, raccogliendo quelle informazioni necessarie all effettuazione del check-up. Durante il sopralluogo si sono raccolti i dati di targa dei principali carichi elettrici presenti. Mediante un analizzatore d energia portatile collegato al quadro generale dell Azienda è stato effettuato il monitoraggio dell impianto elettrico in due diverse settimane, determinando: L andamento della curva di carico oraria totale del sito la ripartizione dei consumi elettrici tra i principali centri di consumo Nota la potenza dei carichi elettrici più importanti ed il loro orario di funzionamento, è stato possibile ipotizzarne curva di carico e consumo parziale. Si riportano i dati misurati mediante l analizzatore di energia portatile Chauvin Arnoux CA 8334 N BDH: Potenza trifase - Settimana estiva W /07/04 27/07/04 28/07/04 29/07/04 30/07/04 31/07/04 01/08/04 02/08/04 Data Grafico 4: Profilo di prelievo settimanale misurato in periodo estivo 17

18 Potenza trifase - Settimana invernale W /02/05 Data Grafico 5: Profilo di prelievo settimanale misurato in periodo invernale 18

19 III.4 - Elaborazione dei dati elettrici I dati raccolti sono stati elaborati secondo i seguenti punti: Si è compiuta una analisi tariffaria dei consumi. Si sono delineate inoltre le potenzialità del mercato libero. Si è realizzato il bilancio energetico dell attività aziendale. Sono stati formulati suggerimenti per l impostazione della contabilità energetica aziendale tramite la ripartizione dei consumi per centri di costo. Mediante gli indicatori di efficienza energetica applicabili in questo caso, è stato effettuato un check-up del consumo di gas naturale, del livello di consumo elettrico globale, del livello di dispersione termica dell edificio, dell impianto di condizionamento e dell impianto di illuminazione. Sono state formulate osservazioni e proposte di interventi di tipo organizzativo o strutturale per ottenere un miglioramento dell'efficienza energetica. L elaborazione delle misure rilevate mediante l analizzatore di energia portatile Chauvin Arnoux CA 8334 N BDH e dei dati disponibili o rilevati nel corso del sopralluogo ha portato alla seguente ripartizione dei consumi elettrici. III.4.a - Struttura dei consumi elettrici Nelle tabelle a seguire si riportano, i risultati finali dei consumi elettrici ripartiti nei vari centri di utilizzo, secondo lo studio eseguito: % kwh anno Centri di consumo KW kwh mese kwh anno vs. totale Illuminazione ,5% Lavorazioni ,6% Altri macchinari ,7% Condizionamento ,1% Totale % Tabella 12: Ripartizione dei consumi elettrici dei principali centri di prelievo 19

20 DITTA: ripartizione consumi elettrici Altro: Compressore, Montacarichi, PC, ecc. Condizionamento 3% 16% Altro: Compressore, Montacarichi, PC, ecc. Condizionamento Lavorazioni 54% Illuminazione 27% Illuminazione Lavorazioni Grafico 6: Grafico a torta della struttura dei consumi di energia elettrica Dalla tabella e dal grafico precedente si evidenza come circa la metà dei consumi elettrici sono dovuti al processo produttivo (a cui va anche ricondotto il metano utilizzato per il riscaldamento dei fusti) mentre percentuali piuttosto elevate sono destinate all illuminazione (27%) e al condizionamento (3%), questi ultimi consumi sono imputabili al settore amministratvo dell attività. Nella seguente tabella si evidenzia la struttura dei consumi elettrici riferiti alle caratteristiche volumetriche dell edificio. I range di riferimento sono stati elaborati sulla base del campione analizzato. 20

21 Consumo elettrico per unità di superficie disperdente Consumo elettrico per unità di superficie calpestabile Consumo elettrico per unità di volume Consumi annui Unità di misura Range di riferimento 20,83 kwh/m 2 [20,8 241] * 50 kwh/m 2 [50-670] * 9,21 kwh/m 3 [6,7 99,1] * Tabella 13: Consumi elettrici per unità di volume e superficie dell edificio ospitante l attività aziendale Consumo illuminazione per unità di superficie calpestabile Consumo condizionamento per unità di volume Consumi annui Unità di misura Range di riferimento 4,0 kwh/m 2 [0,6 9,1] * 0,5 kwh/m 3 [0,1 2,3] * Tabella 14: Consumi elettrici degli impianti di illuminazione e condizionamento per unità di superficie dell edificio ospitante l attività aziendale (*) Il Range di riferimento è stato elaborato sulla base del campione delle 15 imprese analizzate. 21

22 III.4.b - Analisi economica dei consumi elettrici Qui di seguito sono riportati i dati economici ed i dati elettrici dell impresa e le relative variazioni nel biennio 2002 e Variazione % Fatturato ( ) ,38 % Costi fornitura elettrica -IVA compresa ( ) ,69 - Consumi (KWh) Tabella 15: Dati economici ed elettrici biennio Nella tabella sottostante è riportata l influenza del costo di energia elettrica in funzione del fatturato dell impresa. Spesa Energia Elettrica/Fatturato ,15 % Tabella 16: Rapporto influenza costo energia sul fatturato dell impresa Come si può notare la spesa per la fornitura di energia elettrica influisce molto poco sul fatturato complessivo dell impresa e sulla sua variabilità. Un altro dato significativo è quello che emerge confrontando il consumo energetico con la quantità di prodotto, ove la produzione è sufficientemente omogenea da consentirlo Spesa Energia Elettrica/Unità di prodotto (KWh / kg miele lavorato) - 0,22 Tabella 16:Indice di consumo energetico per unità di prodotto 22

23 Nel grafico sottostante è riportato l andamento del costo unitario mensile del kwh nel biennio considerato. Si sottolinea come nel periodo considerato il costo medio unitario nell anno è sostanzialmente rimasto contante. Andamento Costo Unitario ,2 0,18 0,16 0,14 0,12 /KWh 0,1 0,08 0,06 0,04 0,02 0 nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov Grafico 7: Andamento Costo Unitario Biennio E importante rilevare dall analisi tariffaria che nel 2003 il cosfi è risultato sempre inferiore al valore di soglia (0,9), il che ha comportato l addebito di una penale sulle fatture mensili di energia elettrica pari a 939. L influenza percentuale sul costo complessivo dell energia elettrica è stata del 2,3%. In questi ultimi anni il regime tariffario a seguito dell applicazione della delibera 5/04 dell AEEG è sostanzialmente cambiato. Nel prossimo grafico verrà simulato l influenza dei costi attuali dell energia e del nuovo sistema tariffario sui consumi energetici rilevati nel

24 La simulazione da origine ad una suddivisione percentuale tra le varie componenti riportata in grafico. La simulazione con i consumi 2003 riportati nel 2005 da un risultato di ,80/anno. Simulazione composizione dei costi in fattura con la modifica delibera 5/04* Simulazione effettuata sui consumi % COR IMPEGNO DI POTENZA ADD PROVINCIALE 80% ADD ERARIALE COMP A, UC, MCT 60% COV 40% MISURA TRASPORTO 20% TRASMISSIONE COSTI DI GENERAZIONE 0% febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre Anno 2005 Grafico 8: Simulazione dell andamento dei costi in tariffazione mono-oraria (delibera 5/04) Come si può notare dal grafico precedente il costo della materia prima rappresenta all incirca il 65% dell imponibile, l altra parte dei costi è imputabile a componenti fisse per la gestione del sistema elettrico e ad imposte. Nella tabella successiva è riportato dettagliatamente quanto affermato poc anzi. COSTO TRASPORTO E DISTRIBUZIONE COSTO DI PRODUZIONE COMPONENTE SISTEMA ELETTRICO IMPOSTE Max 15,69% 68,26% 12,38% 10,98% Min 11,97% 62,09% 8,71% 10,33% Tabella 17: Struttura dei costi elettrici sostenuti 24

25 III.4.c - Stima di ripartizione dei consumi in fasce orarie In base all andamento dei consumi ed ai profili settimanali rilevati è stato possibile simulare la suddivisione in fasce orarie dei consumi. F1 F2 F3 F4 tot GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC Tot kwh ,4% 37,0% 19,8% 33,7% 100,0% Tabella 18: Stima dei consumi elettrci per ciascuna fascia oraria In questo modo è stato simulato l andamento della spese per energia elettrica in base al regolamentazione stabilita dalla delibera 5/04 dell AEEG 25

26 Simulazione incidenza dei costi in fattura con la modifica delibera 5/04 - MULTIORARIO Simulazione effettuata sulla suddivisione in fasce dei consumi % 80% 60% COR IMPEGNO DI POTENZA ADD PROVINCIALE ADD ERARIALE 40% COMP A, UC, MCT COV MISURA 20% TRASPORTO TRASMISSIONE COSTI DI GENERAZIONE 0% Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic 2005 Grafico 9: Simulazione dell andamento dei costi in tariffazione multiotraria (delibera 5/04) COSTO TRASPORTO E DISTRIBUZIONE COSTO DI PRODUZIONE COMPONENTE SISTEMA ELETTRICO IMPOSTE Max 19,07% 66,44% 10,63% 11,05% Min 15,36% 60,57% 7,12% 9,58% Tabella 18: Stima della struttura dei costi elettrici sostenuti in tariffazione multioraria La conoscenza della suddivisione in fasce è propedeutica ad un ingresso consapevole nel mercato libero dell energia. Secondo la delibera 5/04, infatti, può accadere che i misuratori mono-orari vengano progressivamente sostituiti con misuratori multi-orari ed una conseguente fatturazione dell energia per fasce orarie. Questo può significare, stando l attuale struttura del prelievo dell azienda e l attuale legislazione, che il mercato libero può non essere vantaggioso. Nel caso specifico, poiché l'attuale legislazione prevede, per ogni impresa entrata nel mercato libero, l'installazione di un nuovo contatore fiscale di tipo elettronico atto a 26

27 rilevare il profilo orario dei consumi elettrici e, di conseguenza, il passaggio in regime multiorario, la distribuzione in fasce orarie dei consumi dell'impresa permette di entrare nel mercato libero poiché determina una riduzione dei costi: con la suddivisione in fasce orarie indicata, l'ingresso nel mercato libero risulterebbe vantaggioso. III.4.d Le potenzialità del mercato libero dell energia elettrica L ingresso nel mercato libero, attraverso la convenzione attivata tra Hera e Cna, nella situazione attuale (cioè con il misuratore orario) garantirebbe all impresa in questione, un risparmio del 5,7% sulla componente CCA. L applicazione della convenzione si concretizzerebbe in uno sconto sull imponibile (in riferimento al valore massimo dell incidenza CCA) variabile tra il 3,28 e il 3,73%. III.4.e Analisi della qualità della fornitura elettrica In base ai dati raccolti mediante l analizzatore di energia portatile Chauvin Arnoux CA 8334 N BDH riportiamo le seguenti tabelle di dati sulla qualità della fornitura di energia elettrica: PERIODO ESTIVO DAL 26/07/2004 AL 02/08/2004 PERIODO INVERNALE DAL 24/02/2005 AL 28/02/2005 Valore % min-max della Tensione rispetto al valore nominale Variazione % ammessa dalla normativa CEI EN e da Enel Valore % min-max della Tensione rispetto al valore nominale Variazione % ammessa dalla normativa CEI EN e da Enel L1 L2 L3 Min -3,90% -4,10% -4,08% -10,00% Medio -1,25% -1,31% -1,27% 400 Max 0,25% 0,35% 0,30% 10,00% L1 L2 L3 Min -3,68% -3,50% -3,88% -10,00% Medio -0,26% -0,10% -0,21% 400 Max 2,03% 2,15% 2,05% 10,00% Tabella 19: Variazioni percentuali della tensione riepatto al valore nominale nelle due settimane monitorate Si desume dalle tabelle soprastanti che, sia per il periodo estivo che per quello invernale, la variazione percentuale della tensione rispetto al valore nominale risulta compresa entro i limiti previsti dalla normativa CEI EN e delle condizioni contrattuali garantite da ENEL. 27

28 Squilibrio % della tensione Limite % ammesso dalla normativa CEI EN Squilibrio % della tensione Limite % ammesso dalla normativa CEI EN Min 0,00% Min 0,00% Medio 0,02% 2,00% Medio 0,06% 2,00% Max 0,20% 3,00% Max 0,30% 3,00% Tabella 20:Squilibrio percentuale della tensione nelle due settimane monitorate Si desume dalle tabelle soprastanti che, sia per il periodo estivo che per quello invernale, lo squilibrio percentuale della tensione risulta entro i limiti previsti dalla normativa CEI EN Squilibrio di tensione: condizioni nelle quali i valori efficaci delle tensioni di fase o gli angoli di fase tra fasi consecutive non sono uguali fra loro. Queste condizioni sono in genere dovute a carichi fortemente squilibrati presenti sulla stessa linea o a impedenze delle linee di distribuzione non simmetriche. PERIODO ESTIVO DAL 26/07/2004 AL 02/08/2004 PERIODO INVERNALE DAL 24/02/2005 AL 28/02/2005 Distorsione armonica % della tensione Limite % ammesso dalla normativa CEI EN Distorsione armonica % della tensione Limite % ammesso dalla normativa CEI EN L1 L2 L3 L1 L2 L3 Min 0,03% 0,03% 0,05% Min 0,18% 0,18% 0,18% Medio 0,14% 0,14% 0,15% Medio 0,38% 0,36% 0,38% Max 0,35% 0,35% 0,35% 8,00% Max 0,55% 0,55% 0,59% 8,00% Tabella 21:Distorsione percentuale dell armonica della tensione nelle due settimane monitorate Si desume dalle tabelle soprastanti che, sia per il periodo estivo che per quello invernale, la distorsione armonica percentuale della tensione risulta entro i limiti previsti dalla normativa CEI EN Armoniche: componenti sinusoidali della tensione (e/o della corrente), di frequenza superiore a quella fondamentale (50 Hz), distorcenti la forma d'onda dell'alimentazione di rete, dovute in maggioranza a carichi non lineari, come convertitori AC/CC e CC/AC, lampade fluorescenti, saldatrici e forni ad arco. La loro influenza sulle utenze dipende sia dall'utilizzatore, sia dalle caratteristiche dell'impianto. La crescente diffusione di apparecchiature elettroniche tende ad aumentare la presenza del fenomeno che può portare al malfunzionamento degli apparecchi elettronici e dei sistemi di misura e protezione, oltreché ad una diminuzione del rendimento e della potenza utilizzabile dei trasformatori e dei motori elettrici. 28

29 Variazione della Frequenza Limiti ammessi dalla normativa CEI EN Limiti ammessi da Enel Hz Min 49,94 47,00 49,00 Medio 49,99 Variazione della Frequenza Max 50,06 52,00 51,00 Tabella 22:Variazione della frequenza nelle due settimane monitorate Limiti ammessi Limiti dalla ammessi da normativa Enel CEI EN Hz Min 49,94 47,00 49,00 Medio 50,00 Max 50,04 52,00 51,00 Si desume dalle tabelle soprastanti che, sia per il periodo estivo che per quello invernale, la variazione della frequenza risulta entro i limiti della normativa CEI EN e delle condizioni contrattuali garantite da ENEL. 29

30 III.5 - Elaborazione dei dati termici III.5.a - Struttura dei consumi termici A seguire si riportano i consumi di combustibile per il riscaldamento ambientale e per il riscaldamento di processo in relazione alle caratteristiche volumetriche dell edificio in cui ha sede l attività aziendale. La suddivisione tra combustibile destinato al processo produttivo e quello destinato al riscaldamento è frutto di una stima basata sui consumi estivi. Combustibile Metano di processo Metano per riscaldamento Metano % totale Tabella 23 : Riassunto del prelievo di energia termica dell attività aziendale La tabella seguente fa riferimento al solo gas metano utilizzato per il riscaldamento dell ambiente. Consumi annui (Nmc) kwh t kcal % sul totale % % Combustibile per unità di superficie disperdente Combustibile per unità di superficie calpestabile Consumi annui Unità di misura Range di riferimento 2,30 mc/m 2 [1,7 11,8] * 5,54 mc/m 2 [8-14] * 53 kwht/m 2 [78-135] * Combustibile per unità di volume 1,02 mc/m 3 [0,6 6] * 10 kwht/m 3 [6 58] * Tabella 24 : Consumi di combustibile per unità di volume e superficie dell edificio ospitante l attività aziendale 30

31 Nella tabella a seguire si considera solo il gas metano utilizzato per il processo produttivo: Gas metano di processo/unità di prodotto (mc / kg miele lavorato) - 0,0094 Tabella 24-bis : Consumi di combustibile di processo per unità di miele lavorato III.5.b - Analisi economica dei consumi termici Variazione % Fatturato ( ) ,38 % Costi fornitura Gas -IVA compresa ( ) , ,13 19% Spesa Gas/Fatturato 0,01% 0,01% - Consumi (Nmc) % Tabella 25 : Spese di energia termica in rapporto al fatturato nel biennio

32 100% 90% 80% 70% 60% ADD REGIONALE 50% 40% IMPOSTA DI CONSUMO 30% QUOTA FISSA 20% MAT PRIMA 10% 0% lug-03 set-03 ott-03 nov-03 dic-03 gen-04 feb-04 mar-04 apr-04 mag-04 giu-04 giu-03 lug-03 set-03 ott-03 nov-03 dic-03 gen-03 feb-04 mar-04 apr-04 mag-04 Grafico 10: Incidenza delle diverse componenti nella fatturazione del gas 0, , , , , , , , , , , , set-02 ott-02 nov-02 dic-02 gen-03 feb-03 mar-03 apr-03 mag-03 giu-03 lug-03 Grafico 11: Costo unitario mensile del gas nellanno

33 III.5.c Le potenzialità del mercato libero L ingresso nel mercato libero, attraverso la convenzione attivata tra Hera e Cna, garantirebbe all impresa in questione un risparmio di 0,9566 c /mc prelevato. L indice α - rapporto tra il consumo invernale (gennaio, febbraio, marzo, novembre, dicembre) e il consumo annuo - identifica la tipologia di prelievo del gas. Nel caso in esame α è pari a 0,71 (valore tipico di un utilizzo finalizzato al riscaldamento ambientale) e consente di ottenere risparmi limitati nel mercato libero, poiché nei mesi estivi i costi relativi all acquisto di materia prima si annullano. Simulando l applicazione della convenzione sui consumi considerati lo sconto si concretizzerebbe in 584, cioè in uno sconto percentuale sul totale del 3,38%. 33

34 III.6 - Struttura dei consumi energetici complessivi A seguire si riportano le valutazioni eseguite sul complesso dei consumi energetici che interessano l attività aziendale; per fare questo è stato necessario omogeneizzare le unità di misura sia in kwh termici sia Tep (tonnellate equivalenti di petrolio). Centri di consumo kwh/anno Tep/anno % kwh anno vs. totale Illuminazione ,1 10% Lavorazioni ,0 21% Altri macchinari ,9 6% Condizionamento ,8 1% Totale energia elettrica ,7 39% Riscaldamento ,1 40% Energia termica di processo ,0 21% Totale energia termica ,1 61% Totale energia ,5 100% Tabella 26 : Ripartizione dei consumi energetici totali nei principali centri di prelievo Come si può evincere sia dalla tabella riportate nella parte soprastante, sia dal grafico seguente, il 40% dell energia di cui si approvvigionata è utilizzata per il riscaldamento dell ambiente di lavoro (funzione accessoria). Tale dato risulta confrontabile con quello di altre tipologie di azienda che non hanno un uso intensivo di energia elettrica all interno dei loro processi produttivi. 34

35 Spesa Energetica Totale/Unità di prodotto ( / kg miele lavorato) - 0,02 Tabella 27 : Indice di spesa energetica totale per unità produttiva Grazie all omogeneità della produzione è stato possibile riferire la spesa totale energetica dell attività all unità produttiva, da cui risulta che per un kg di miele confezionato vengono spesi 2 centesimi di. In tale cifra è compresa anche la spesa energetica del settore amministrativo. Diagramma di flusso energetico Gas naturale 61% kwht Riscaldamento 40% Processo 21% Energia elettrica 39% kwhe Lavorazioni 21% Illuminazione 10% Altri macchinari 6% Condizionamento 1% Grafico 12 : Diagramma di flusso dei consumi energetici totali nei principali centri di consumo 35

36 III.7 Osservazioni e suggerimenti CHECK-UP CONSUMO GAS NATURALE Per quanto riguarda il riscaldamento, il consumo specifico di gas naturale si attesta sui 8 m 3 /m 2, equivalenti a 81 kwht/m 2, perfettamente compatibile con quello di analoghe tipologie di azienda. A questo proposito è interessante notare come l edificio, costruito nel 2002, apparterrebbe ad una Classe D della scala Casa Clima, migliore rispetto alla media degli edifici italiani.! CHECK-UP FORNITURA ELETTRICA Il prelievo di energia elettrica nell ultimo periodo è stato caratterizzato da un eccessivo utilizzo di energia reattiva. Questo si è tradotto in un aumento percentuale dei costi del 2,3%. CHECK-UP CONSUMO GLOBALE DI ENERGIA ELETTRICA Il consumo energetico elettrico complessivo si attesta sui valori di 0,18 GJ/m 2 e di 50 kwh/m 2 perfettamente compatibile con quello di analoghe tipologie di azienda. CHECK-UP ISOLAMENTO TERMICO DELL EDIFICIO L elaborazione dei dati ha fornito valori di 9.5 Wt/m 3, inferiore al limite massimo di 18.1 Wt/m 3 ammesso dalle normative. CHECK-UP CONDIZIONAMENTO L elaborazione dei dati ha fornito 0,5 W/m 3, che rappresenta un valore sicuramente accettabile per l impianto di condizionamento di questa tipologia d azienda. 36

37 CHECK-UP ILLUMINAZIONE L elaborazione dei dati ha fornito 4.0 W/m 2, che rappresenta un valore sicuramente accettabile per l impianto di illuminazione di questa tipologia d azienda. CHECK-UP QUALITA FORNITURA ELETTRICA L analisi della qualità della fornitura energetica ha dato globalmente esito positivo: i parametri analizzati rientrano nei limiti sia della normativa CEI EN sia delle condizioni contrattuali garantite da ENEL. 37

38 IV - Check up ambientale IV.1 - Descrizione dell attività produttiva Il processo di produzione è finalizzato alla preparazione del miele per la vendita al consumatore finale o all ingrosso. Il miele viene acquistato in fusti, quindi campionato, stoccato e riscaldato fino ad una temperatura di 40 C. Quindi i fusti vengono svuotati e i differenti mieli miscelati e confezionati in diverse taglie, in funzione della destinazione di mercato. L attività produttiva ha un forte carattere stagionale in funzione della reperibilità della materia prima. IV.2 - Descrizione del sito L impresa ha sede nella parte alta della valle Idice, a sud Est di Bologna, nel Comune di Monterenzio. Il terreno su cui è situato è una zona alveo fluviale, a terreno sedimentarioghiaioso fortemente drenante. Il contesto è di tipo collinare e agricolo, il rischio sismico controllato. IV.3 - Materie prime in ingresso Le materie prime usate per la produzione riguardano: miele e derivati, vetro, tappi ed etichette per il confezionamento del miele, reagenti chimici per l analisi di campioni di miele. IV.4 - Valutazione di impatto ambientale Analisi dei fattori impattanti per l ambiente: Consumi energetici I consumi energetici elettrici aziendali riguardano: 38

39 macchinari di processo per la lavorazione del miele (in particolare l impianto di miscelazione risulta il più oneroso), l impianto di condizionamento ambientale, energia elettrica per l alimentazione dell impianto frigorifero di processo (15 kw), energia elettrica per il funzionamento dei muletti. L azienda si serve esclusivamente della rete di distribuzione Enel. Per quanto riguarda i consumi energetici diversi dagli elettrici si riportano: energia termica finalizzata al riscaldamento degli ambienti nei mesi invernali (la caldaia è alimentata da gas metano), carburante per l alimentazione dei mezzi di trasporto esterni all azienda. Emissioni in atmosfera Le emissioni in atmosfera derivano da: dai mezzi di trasporto esterni (1 camion e 2 auto aziendali), emissioni della caldaia per il riscaldamento ambientale. Consumi di acqua L attività aziendale utilizza l acqua per: lavaggio dei miscelatori e degli impianti di lavorazione del miele, uso domestico (bagni). La fonte di approvvigionamento idrico è l acquedotto comunale. Scarichi idrici produttivi Gli scarichi idrici sono a carattere discontinuo, la loro destinazione è la pubblica fognatura. Prima di essere immessi in pubblica fognatura. Prima di essere immessi in pubblica fognatura lo scarico attraversa un impianto di depurazione biologica a fanghi attivi. 39

40 Prodotti chimici utilizzati pericolosi per la sicurezza e per la salute Non vengono utilizzati prodotti chimici risultanti pericolosi per la sicurezza e la salute. Il rumore risultante all esterno della struttura produttiva L intensità di rumore è contenuto, pertanto l impatto acustico è minimo. La gestione dei rifiuti speciali prodotti riguarda: fusti in fesso per il miele, non più riutilizzabili, imballaggi derivanti da attività di confezionamento, vetro, residuo di produzione, fanghi di esubero dall impianto di depurazione, rifiuti pericolosi derivanti da attività di laboratorio, rifiuti pericolosi derivanti da manutenzione dei macchinari e acqua di condensa del compressore. Lo smaltimento avviene mediante raccolta differenziata, per i rifiuto non pericolosi, e mediante smaltimento autorizzato per i pericolosi. I fanghi vengono inviati all impianto di depurazione di Bologna. 40

41 FASI CONDIZIONI OPERATIVE CONSUMO ENERGETICI EMISSIONI IN ATMOSFERA CONSUMI IDRICI SCARICHI IDRICI PRODUTTIVI USO DI SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE RUMORE ESTERNO PRODOTTO TRASPORTI INTERNI GESTIONE DEI RIFIUTI A E F C A E F C A E F C A E F C A E F C A E F C A E F C A E F C RICEZIONE MATERIA PRIMA O normali p p p p p p anormali SEMILAVORATO emergenza p LAVORAZIONE normali ps anormali ps ps ps ps ps p p p p p p p emergenza ps ps p 1 2-2p 1 2-1p LAVORAZIONI IN SUBFORNITURA normali anormali emergenza CONSEGNA DEL PRODOTTO FINITO normali p p p p p p anormali emergenza p Tabella 27: Scheda analitica di impatto ambientale 41

42 IV.5 - Osservazioni e suggerimenti L azienda ha ottenuto la certificazione ambientale EMAS dimostrando di avere la massima attenzione per l impatto ambientale: ha quindi un impatto ambientale estremamente ridotto. 42

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