La città di Atene e il suo governo. Origini e nascita della democrazia attica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La città di Atene e il suo governo. Origini e nascita della democrazia attica"

Transcript

1 La città di Atene e il suo governo La democrazia è nata in Grecia, ma la Grecia non è nata democratica. La città di Atene, in particolare, a cui di fatto si rivolgerà la nostra osservazione, nell'età più antica era stata retta da un governo monarchico: la tradizione ricorda dieci re oltre al mitico Teseo, che l'avrebbe fondata con la procedura del sinecismo (sunoikismòj, «coabitazione», «unificazione») unificando intorno ad Atene le comunità sparse nel territorio dell'attica. La fine della monarchia è certa solo dopo l'anno 683 a.c., quando ha inizio la lista degli arconti annuali, cioè di un collegio di nove membri che esercitavano le magistrature supreme. Accanto a essi l'areopago, costituito dagli arconti usciti di carica e così chiamato perché si riuniva sul colle di Ares, a poca distanza dall'acropoli, svolgeva le funzioni di consiglio, corte suprema e tribunale per i reati di sangue. Esisteva inoltre un'assemblea del popolo ('Ekkles a), ma priva di rilevanza politica. C'è quanto basta per dire che Atene era ormai quella che provvisoriamente potremmo chiamare una repubblica aristocratica: non era più una monarchia, ma non era nemmeno una democrazia, anche se la pluralità dei magistrati e degli organi di governo costituiva un importante orientamento verso l'allargamento del potere. Per passare da questa fase di fluidità all'invenzione di un regime politico nuovo e del tutto originale, due elementi dovevano intervenire: i legislatori e la tirannide. Ma a questo punto si può già parlare di primordi della democrazia. Legislatori e riforme Origini e nascita della democrazia attica A seconda dei punti di vista, si possono indicare varie date come inizio della democrazia attica: la fondazione 'tecnica' del regime democratico risale alla riforma di Cistene (507), ma l'attuazione vera e propria della democrazia data solo a partire dalla riforma dell'areopago per opera di Efialte nel 462. Questi punti fermi sono però preceduti da numerose tappe di avvicinamento. Alla scoperta o all'instaurazione della democrazia non si arriva attraverso atti rivoluzionari, ma esclusivamente attraverso riforme, cioè attraverso misure di adeguamento delle strutture politiche a un mutato assetto della società. Di riforme la società attica cominciò ad avere bisogno nel momento in cui il rapido progredire di un'economia di scambio fondata sul commercio marittimo venne a creare un ceto medio commerciale e un ceto popolare di prestatori di manodopera, artigiani e rematori, che non potevano rimanere esclusi a lungo dal potere. D'altra parte, sia gli arconti sia i membri dell'areopago erano nobili e rappresentavano il governo tipico di una civiltà arcaica su base prevalentemente agricola, quindi inadeguata al nuovo assetto sociale. La tradizione parla di due riformatori, Dracone e Solone, che cercarono di arginare la conflittualità sociale ponendo mano a un corpus di leggi scritte, nel quale verosimilmente confluivano cambiamenti avvenuti nel corso del tempo. A Dracone, in particolare, viene attribuita la legislazione sui delitti di sangue, che intorno al 624 sottrasse la punizione dei delitti all'iniziativa familiare e rappresentò quindi un primo importante stacco dalle consuetudini dell'antica società tribale verso lo stato di diritto. Le riforme di Solone Ma è con Solone che si entra nel vivo della storia politica ateniese, anche perché egli è la prima figura di statista che presenta una dimensione storica reale. Arconte nel 594, Solone si trovò al centro dei contrasti tra la nobiltà terriera e i contadini poveri e coperti di debiti. Intervenne con due importanti riforme. La prima è la cosiddetta seis cqeia, «sgravio di pesi», con la quale stabilì che il cittadino non poteva essere fatto schiavo per debiti. Il secondo provvedimento che gli viene attribuito è l'introduzione di un regime timocratico, cioè fondato sulla tim», il «censo», secondo il quale tutti i cittadini furono distribuiti in quattro gruppi (pentacosiomedimni, cavalieri, zeugiti e teti) in base al reddito annuale calcolato in misure di frumento, vino o olio (un medimno corrispondeva a 52 litri e le prime tre classi ne producevano rispettivamente 500, 300 e 200; i teti erano nullatenenti).

2 Dall'appartenenza alla classe di censo dipendevano doveri e diritti. I membri delle prime due classi prestavano il servizio militare in cavalleria (con l'obbligo di mantenere se stessi e il cavallo) ed erano obbligati a pubbliche prestazioni, dette liturgie; in cambio avevano accesso all'arcontato. Quelli della terza classe erano tenuti al servizio militare in fanteria come opliti e potevano accedere alle cariche subalterne. I teti, in quanto cittadini, avevano accesso all'assemblea, ma avevano solo il diritto elettorale attivo, cioè potevano votare ma non essere eletti. Capita di leggere che Solone fu il fondatore della democrazia ateniese: è difficile condividere questo giudizio, proprio perché la riforma di Solone non intaccava l'egemonia aristocratica e non segnò dunque l'avvento di alcun nuovo regime. Se è improprio presentare Solone come il fondatore della democrazia, gli si può però riconoscere di aver contribuito a mettere in moto il processo che doveva portare alla democrazia. La sua riforma aveva un carattere sostanzialmente conservatore, ma, mirando a ricostruire il ceto dei piccoli proprietari, indeboliva organicamente i privilegi e lo strapotere della nobiltà, la riduceva a una delle varie forze politiche in campo, la sottoponeva alle dinamiche della competizione politica. Le misure di Solone avevano lo scopo di rimettere in equilibrio la comunità cittadina per impedire la st sij, la «conflittualità civile». Ma, come Solone stesso sapeva, nelle condizioni vigenti questa era un'utopia: da una parte il malcontento degli aristocratici, che non volevano rinunciare ai privilegi di casta, dall'altra le rivendicazioni del popolo, che richiedeva misure più radicali, innescarono una situazione di conflitto destinata a durare più di un trentennio. La tirannide di Pisistrato Il conflitto sociale faceva capo sostanzialmente a tre formazioni legate alla particolare conformazione del territorio dell'attica. A questo proposito si parla anche di fazioni o di partiti, forse sarebbe meglio parlare di classi sociali di fatto, parallele alle classi soloniane. Si trattava dei cosiddetti pediei «gente della pianura», che erano i proprietari terrieri fautori di un regime aristocratico presoloniano, dei paralii «gente della costa», che erano i piccoli agricoltori, mercanti e pescatori, fautori del compromesso promosso da Solone, e infine dei diacri «gente della montagna», che erano i contadini poveri e i minatori delle zone montuose del Penteìico e del Parnete. Dalla lotta di queste fazioni uscì vincitore il nobile Pisistrato, che si era posto a capo dei diacri e, secondo Aristotele (Costituzione degli ateniesi 13, 4), sembrava dhmotikètatoj, «un uomo molto democratico». Pisistrato prese il potere nel 561, ma per varie ragioni non lo tenne con continuità: da una parte, evidentemente, in Atene era maturato un grado di consapevolezza politica che rendeva diffìcile l'acquiescenza a un potere eccezionale, dall'altra la provenienza di Pisistrato dall'area dei diacri gli contrapponeva, ipso facto, gli altri partiti. C'è da aggiungere infine che Pisistrato non fu un tiranno nel senso dispotico e sanguinario che noi siamo soliti associare alla parola, ma governò con moderazione per i tre periodi dal 561 al 555, dal 544 al 538 e dal 534 fino alla morte nel 527. Gli si attribuisce una riforma agraria volta a favorire lo sviluppo agricolo e la piccola proprietà terriera, oltre che un ruolo importante nello sviluppo urbano e monumentale di Atene. Degli avversari di Pisistrato, solo la famiglia nobile degli Alcmeonidi dovette prendere la via dell'esilio e si rifugiò presso il santuario di Delfi, dove acquisì benemerenze in ordine alla ricostruzione del santuario, che era stato distrutto da un incendio nel 548. Delfi era il noto centro religioso che tramite l'oracolo di Apollo riusciva anche a influenzare le decisioni in ambito politico. Proprio da Delfi fu promossa la spedizione di Sparta che nel 510, in appoggio agli Alcmeonidi e sfruttando l'opposizione interna di Atene, cacciò il figlio di Pisistrato, Ippia; il fratello Ipparco era stato ucciso nel 514 dai tirannicidi Armodio e Aristogìtone. Con o senza l'appoggio di Delfi, nella storia greca l'intervento militare spartano fu sempre volto a estendere alle altre città la forma di governo di Sparta: anche in questo caso il tentativo era quello di instaurare in Atene un regime oligarchico e, come c'era da aspettarsi, la cacciata del tiranno Ippia ridiede fiato al partito aristocratico dei pediei, che si riorganizzò sotto la guida di Isagora. Si apriva però anche un terreno di scontro con i paralii, irrobustiti non solo dalla crescita del ceto commerciale, ma anche dalla forza della nuova classe dei piccoli proprietari promossa da Solone e da Pisistrato.

3 I nuovi schieramenti e l'ascesa di Clistene Dunque, lo schieramento si era semplificato in due gruppi o partiti, da tre che erano, e, di pari passo, si era radicalizzato nella contrapposizione tra il partito aristocratico di Isagora e un partito moderato, difensore della riforma di Solone, che però ereditava anche l'antica base popolare della tirannide, cioè i diacri, a cui si era appoggiata l'ascesa di Pisistrato. A capo di questo schieramento, contro le aspettative di Sparta, si pose il nobile alcmeonide Clistene. Clistene era desideroso di scendere nell'agone politico, ma l'aristocrazia aveva fatto quadrato attorno a Isagora. Per prevalere sull'avversario Clistene, eletto arconte nel 508 a.c., introdusse in Atene il governo democratico. La costituzione di Clistene L'obiettivo della riforma di Clistene non era l'attuazione di un'idea politica astratta, ma quello di stroncare una volta per tutte lo strapotere dell'aristocrazia. Per conseguire questo scopo, era necessario sostituire ai raggruppamenti delle vecchie tribù gentilizie una nuova ripartizione del popolo ateniese su base amministrativa e territoriale. Sugli organismi così costituiti si sarebbe fondato il funzionamento del sistema politico. Questa riorganizzazione passò attraverso un impianto decimale per cui i cittadini furono ripartiti in dieci tribù (che sostituivano le precedenti quattro tribù su base familiare) alle quali si apparteneva in base alla residenza. Oltre a essere già suddivisa in demi, dal punto di vista geografico l'attica era composta da tre zone, i cui diversi interessi già in passato avevano determinato conflitti sociali: la «città» in senso stretto, l'«entroterra», e la «zona costiera». Clistene suddivise ciascuna delle tre zone in dieci distretti detti trittúej, «trittìe», ottenendo così complessivamente trenta trittie. Con le trenta trittie costituì le dieci nuove tribù, ciascuna delle quali risultava composta da una trittia della città, da una dell'entroterra e da una della costa. Questo provvedimento artificiale ma ingegnoso spezzava le consorterie, che non potevano più costituire né blocchi gentilizi né gruppi politici regionali con i rispettivi interessi, in quanto queste antiche aggregazioni venivano di fatto sciolte e le componenti rimescolate. Ciascuna tribù, accogliendo una trittia della città, una della costa e una dell'entroterra, con i rispett ivi interessi e le rispettive istanze socio-politiche, rappresentava approssimativamente gli interessi di tutta la popolazione, impediva l'egemonia di un gruppo sociale a danno di altri, in particolare infrangeva le vecchie alleanze e stroncava sul nascere qualsiasi tentativo egemonico oligarchico perché in ogni tribù la composizione aristocratica poteva interessare al massimo una trittia su tre e quindi era sempre in minoranza.

4 Gli organi della democrazia I nuovi organi di governo La democrazia istituita da Clistene consente di osservare il funzionamento e di individuare le costanti del sistema democratico. È di uso comune la distinzione di base tra la democrazia diretta dei greci e la democrazia indiretta o rappresentativa dell'età moderna. Democrazia diretta significa partecipazione personale, presenza fisica del cittadino all'interno dell'organo decisionale, cioè nell' 'Ekkles a. La democrazia indiretta, tipica del tempo moderno, è invece quella in cui il cittadino incide nella vita pubblica nominando propri rappresentanti. In particolare, si può osservare che la democrazia ateniese, più che istituire nuovi organi, adeguò le modalità di quelli già esistenti alle proprie esigenze di funzionamento, che prevedevano la sovranità della maggioranza e le funzioni a essa afferenti, cioè isonomía, l'uguaglianza di fronte alla legge; isegoría, la libertà di parola; isotimía, l'uguaglianza nella partecipazione alle cariche pubbliche. La Boul» o Consiglio dei Cinquecento In base all'organizzazione dello stato e del territorio messa a punto da Clistene, ciascuna delle dieci tribù estraeva a sorte 50 dei suoi componenti per la Boul» o Consiglio dei Cinquecento, (50 per 10 tribù). La funzione della Boulé era assai più che 'probuleutica': infatti, oltre a formulare le proposte da sottoporre all'ekklesía, essa sbrigava tutti gli affari ordinari che non richiedevano l'approvazione dell'assemblea dei cittadini e inoltre controllava il tesoro e le proprietà dello stato, sorvegliava i santuari e il culto, l'appalto delle miniere e dei lavori pubblici, sovrintendeva alle esazioni doganali, determinava i tributi, sovrintendeva all'amministrazione dell'esercito e della flotta, esercitava funzioni di polizia e, entro determinati limiti, anche giudiziarie. Non essendo in grado di operare collegialmente, dato il numero elevato dei componenti, la Boulé era suddivisa in sezioni di 50 membri, ciascuna delle quali costituiva a turno la commissione di governo per una decima parte dell'anno, detta pritanìa, di 35/36 giorni. I membri della commissione di governo erano chiamati prìtani e ogni giorno la commissione era presieduta da un pritane diverso, detto epìstate, che per quel giorno fungeva in pratica da capo dello stato. I pritani erano la frazione in carica che era sempre presente e vegliava ininterrottamente sulla sicurezza della città, soprattutto nelle emergenze, ma la loro principale incombenza era quella di preparare i lavori della Boulé. Per la sua rappresentatività, la Boulé è l'organo che presenta qualche somiglianza con le forme della democrazia moderna; il luogo in cui, invece, si esercitava la democrazia diretta e totale era l'ekklesía. In età classica l' ekklesía pare fosse normalmente frequentata da circa 6000 uomini: nelle fonti il numero di 6000 presenze appare come una specie di quorum o soglia critica, anche se la presenza effettiva doveva tenersi ben al di sotto, tra le 2000 e le 4000 persone. Dal momento che si calcola che i cittadini di Atene fossero , ne deriva che solo una minoranza frequentava l'assemblea, che si riuniva circa quaranta volte l'anno (inizialmente tre, poi quattro volte per ogni pritania). Era del resto comprensibile che la gente di campagna, gli abitanti della costa, i boscaioli e i minatori, i piccoli commercianti non abbandonassero volentieri le loro occupazioni per partecipare all'assemblea. I presenti saranno stati soprattutto cittadini e abitanti dei sobborghi. Pur entro questi termini, comunque, l' ekklesía non 'rappresentava' il popolo, ma 'era' il popolo e investiva con la sua competenza ogni settore della vita della pòlis scegliendo i magistrati elettivi, svolgendo attività legislativa, prendendo decisioni di politica interna ed estera, occupandosi di diritti di cittadinanza, finanze etc. Deliberava esclusivamente su proposte già vagliate dalla Boulé e in essa ogni cittadino aveva la facoltà di prendere la parola e di proporre emendamenti; la votazione era fatta per alzata di mano o, in particolari circostanze, a scrutinio segreto. Principali magistrature e istituzioni Dopo le riforme democratiche di Clistene, i nove arconti rimasero regolarmente in carica, ma dal

5 furono sorteggiati, uno per tribù: la tribù che a turno rimaneva esclusa forniva, come decimo arconte, il segretario della Boulé. Il passaggio dall'elezione al sorteggio comportò la decadenza della magistratura, una decadenza destinata ad accentuarsi quando, nel 457, la carica fu resa accessibile anche al ceto medio degli zeugiti. Decisamente incompatibile con il sorteggio era l'ufficio dell'arconte polemarco, che non poteva essere assegnato a caso in quanto comportava il comando supremo in guerra. Fu dunque sostituito dall'unica carica non sorteggiata, quella di stratego (da stratòj, «esercito», e gw, «guido»). Gli strateghi, infatti, venivano eletti annualmente in numero di dieci senza limite di rieleggibilità e rappresentavano la carica più importante, perché, oltre a rivestire le competenze militari, dirigevano la politica estera e le finanze, avevano accesso alla Boulé e potevano convocare il popolo in Assemblea straordinaria. Sempre per sorteggio erano nominati ì 6000 membri dell'eliéa, cioè del tribunale popolare che era stato istituito forse già da Solone e fungeva da tribunale di prima istanza: l'elevato numero dei membri voleva essere una garanzia di incorruttibilità e di equità in quanto i giudici, provenienti dalle classi medio-basse, erano semplici giurati e il processo si riduceva di fatto a un agone oratorio nel quale aveva la meglio chi sapeva essere più persuasivo. Le procedure di autotutela della democrazia Per ovviare agli inconvenienti di eventuali abusi connessi con la prassi delle libertà democratiche, erano state attivate procedure apposite: in genere le magistrature erano annuali e non potevano essere reiterate; era vietato il cumulo delle cariche; la retribuzione delle magistrature consentiva di ricoprirle anche a persone dei ceti umili. Inoltre ogni magistrato, prima di assumere la carica, si sottoponeva a un esame preliminare, era soggetto a un controllo mensile e a un rendiconto allo scadere del mandato. Due di queste procedure, in particolare, spiccano per la loro severità, volta a stroncare eventuali abusi sul nascere: si tratta dell'ostracismo e dell'accusa di illegalità.

6 In particolare, l'ostracismo era il sistema preventivo di autotutela, escogitato forse da Clistene, per impedire che un qualsiasi cittadino potesse costituire un pericolo per la democrazia. La procedura prevedeva che, in un'assemblea popolare espressamente convocata nell'agorà, ogni cittadino potesse incidere su un Ôstrakon, un «coccio», il nome di un uomo che avrebbe voluto allontanare: chi totalizzava 6000 voti (secondo Plutarco, invece, 6000 era il quorum di presenti necessario per la validità dell'assemblea) era costretto a dieci anni di esilio. L'ostracismo peraltro non fece che una decina di vittime: per primo, nel 487, un Ipparco, parente dei Pisistratidi, l'anno seguente l'alcmeonide Megacle. Ma l'ostracismo non colpiva soltanto i sospetti di tirannide; serviva anche a decapitare le fazioni per porre fine alle contese civili, soprattutto quando queste si riducevano a lotte per il potere personale, senza alcun benefìcio per la città. Dopo il 417 la procedura fu messa da parte.

La nascita della democrazia ad Atene

La nascita della democrazia ad Atene Unità di apprendimento semplificata Per alunni con difficoltà di apprendimento, per alunni non italofoni, per il ripasso e il recupero A cura di Emma Mapelli La nascita della democrazia ad Atene 1 Osserva

Dettagli

PROGETTO SCUOLEINSIEME

PROGETTO SCUOLEINSIEME Bando Fondazione Cariplo PROMUOVERE PERCORSI DI INTEGRAZIONE INTERCULTURALE TRA SCUOLA E TERRITORIO PROGETTO SCUOLEINSIEME UNITÀ DIDATTICA SEMPLIFICATA Elaborata da: Dott.ssa Bellante Ilaria A cura di:

Dettagli

La colonizzazione greca e le sue conseguenze

La colonizzazione greca e le sue conseguenze Unità di apprendimento semplificata Per alunni con difficoltà di apprendimento, per alunni non italofoni, per il ripasso e il recupero A cura di Emma Mapelli La colonizzazione greca e le sue conseguenze

Dettagli

LEGGI IL TESTO FORNITO E PAGINA 9 DEL LIBRO, POI COMPLETA LA TABELLA.

LEGGI IL TESTO FORNITO E PAGINA 9 DEL LIBRO, POI COMPLETA LA TABELLA. LEGGI IL TESTO FORNITO E PAGINA 9 DEL LIBRO, POI COMPLETA LA TABELLA. ATENE POSIZIONE GEOGRAFICA Si trova in Grecia,nella penisola del Peloponneso e vicino al mare. DUE CITTÀ A CONFRONTO SPARTA POSIZIONE

Dettagli

La prima civiltà: Minoica (o cretese)

La prima civiltà: Minoica (o cretese) La Grecia Antica La prima civiltà: Minoica (o cretese) VII millennio a.c. IV millennio a. C. Creta è abitata da popolazione autoctona che vive di caccia, pesca, agricoltura. Popoli provenienti dalle coste

Dettagli

Rivoluzione francese

Rivoluzione francese 2 3 4 1 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Orizzontali 2. Governo moderato che si instaurò al termine della Rivoluzione 5. Importante esponente della Rivoluzione 7. Catturarono Luigi XVI 8. La fortezza di Parigi 10.

Dettagli

La democrazia moderna è nata in Grecia

La democrazia moderna è nata in Grecia 01 Democrazia significa potere del popolo La democrazia è un sistema politico (regole e istituzioni di uno stato) dove tutti i cittadini hanno gli stessi diritti. La democrazia ha queste caratteristiche:

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI. Art.1 Finalità. Art. 2 Competenze. 2. Il CCR svolge le proprie funzioni in modo libero ed autonomo.

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI. Art.1 Finalità. Art. 2 Competenze. 2. Il CCR svolge le proprie funzioni in modo libero ed autonomo. REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Art.1 Finalità 1. Allo scopo di promuovere i diritti, accrescere le opportunità e favorire una idonea crescita socio-culturale dei ragazzi, nella piena consapevolezza

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI C O M U N E D I D E R U T A PROVINCIA DI PERUGIA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI. Art. 1 Istituzione.. Art. 2 Attribuzioni.. CAPO II ORGANI DELLA

Dettagli

COMPRENDERE l importanza della partecipazione responsabile. CONSOLIDARE la cultura della legalità come strumento del vivere civile

COMPRENDERE l importanza della partecipazione responsabile. CONSOLIDARE la cultura della legalità come strumento del vivere civile Studiamo la Costituzione per: CONOSCERE i diritti e i doveri dei cittadini APPROFONDIRE il senso della Democrazia COMPRENDERE l importanza della partecipazione responsabile CONSOLIDARE la cultura della

Dettagli

COMUNE DI ESCALAPLANO

COMUNE DI ESCALAPLANO COMUNE DI ESCALAPLANO Provincia di Cagliari STATUTO CONSULTA GIOVANI DI ESCALAPLANO CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI FONTI NORMATIVE Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 Entrato in vigore il 2.11.2012 INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Finalità Art.

Dettagli

Lo scontro fra la Grecia e la Persia

Lo scontro fra la Grecia e la Persia Lo scontro fra la Grecia e la Persia Un conflitto di civiltà Ø nel corso del VI secolo a. C. le città greche della costa occidentale dell Asia Minore (odierna Turchia) crescono in ricchezza e potenza,

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DELLA CITTÀ DI IMOLA Approvato con deliberazione C.C.

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,

Dettagli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

Statuto Associazione Borsisti Marco Fanno

Statuto Associazione Borsisti Marco Fanno Statuto Associazione Borsisti Marco Fanno Statuto iscritto nel registro delle persone giuridiche, ai sensi dell articolo 2 del D.P.R. 10 febbraio 2000 n.361 su istanza del 23 agosto 2013 della Prefettura

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Associazione Casa della Città Leopolda Piazza Guerrazzi 56125 Pisa Tel. 050.21531 STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Titolo primo: i principi generali Art. 1 1. L Associazione Casa della

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo

Dettagli

Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE Anno 2004-2005 REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Dettagli

FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO

FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - Onlus Via Operai 40-16149 Genova fism@aism.it Art. 1 - È costituita per volontà dell Associazione Italiana Sclerosi Multipla con sede in Roma una fondazione sotto

Dettagli

CENTRO ANZIANI DI PORCIA

CENTRO ANZIANI DI PORCIA Centro anziani di Porcia Associazione di volontariato O.N.L.U.S Iscritto al n 930 del Registro del Volontariato F.V.G Decreto iscrizione n. 1574 del 23.04.2015 Via delle Risorgive, 3-33080 Porcia (PN)

Dettagli

STATUTO CONSORTILE ART. 1 - SCOPO DEL CONSORZIO. di azioni volte a migliorare l accesso delle PMI al mercato del credito e ai mercati finanziari,

STATUTO CONSORTILE ART. 1 - SCOPO DEL CONSORZIO. di azioni volte a migliorare l accesso delle PMI al mercato del credito e ai mercati finanziari, STATUTO CONSORTILE ART. 1 - SCOPO DEL CONSORZIO E costituito il Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza, avente per scopo lo svolgimento di azioni volte a migliorare l accesso delle PMI al mercato

Dettagli

L Associazione ha sede in Favria, Via Canavere 19D.

L Associazione ha sede in Favria, Via Canavere 19D. ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO BUONI AMICI STATUTO Art. 1 - Costituzione, denominazione, sede e durata. a - E costituita l Associazione di Volontariato BUONI AMICI. L Associazione ha sede in Favria, Via

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE Articolo 1 Natura giuridica 1. L Associazione Amici della Scuola di musica di Fiesole, promossa dal Maestro Piero Farulli, è un istituzione

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1372 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice TOIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 MAGGIO 2002 (*) Modifica dell articolo 156 del codice civile, e norme

Dettagli

STATUTO. Art.1 COSTITUZIONE, DENOMINAZIONE E SEDE. E costituita l'associazione non riconosciuta denominata Associazione Musicale. Art.

STATUTO. Art.1 COSTITUZIONE, DENOMINAZIONE E SEDE. E costituita l'associazione non riconosciuta denominata Associazione Musicale. Art. STATUTO Art.1 COSTITUZIONE, DENOMINAZIONE E SEDE E costituita l'associazione non riconosciuta denominata Associazione Musicale Giovanni Bottesini con sede in Crema, via Alemanio Fino 29. L Associazione

Dettagli

LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO

LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO D.L. 201/2011 Il D.L. 201/2011, convertito nella L. 214/2011 (nota come Riforma delle pensioni), ha modificato in modo radicale il sistema previdenziale

Dettagli

COMUNE DI IGLESIAS REGOLAMENTO SULLA CONSULTA DEI GIOVANI

COMUNE DI IGLESIAS REGOLAMENTO SULLA CONSULTA DEI GIOVANI COMUNE DI IGLESIAS REGOLAMENTO SULLA CONSULTA DEI GIOVANI TITOLO I - PRINCIPI GENERALI Art. 1 - Costituzione, sede e durata Il Comune di Iglesias attiva, ai sensi dell art. 11, dello Statuto, la Consulta

Dettagli

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,

Dettagli

Statuti del Ramo amministrazione pubblica

Statuti del Ramo amministrazione pubblica Statuti del Ramo amministrazione pubblica Art. 1 Forma giuridica Sede Art. 2 Scopo 1 Il ramo Amministrazione pubblica è un associazione ai sensi degli art. 60 e segg. del Codice civile svizzero. 2 L Associazione

Dettagli

Storia contemporanea WELFARE STATE Percorso analitico tra lo storico e il sociale

Storia contemporanea WELFARE STATE Percorso analitico tra lo storico e il sociale Facoltà di Scienze Sociali Lezioni di Storia contemporanea WELFARE STATE Percorso analitico tra lo storico e il sociale PROGRAMMA DELLE LEZIONI Prima parte Concezione del welfare state e caratteri generali;

Dettagli

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione

Dettagli

Il concetto di sfera pubblica viene introdotto dal sociologo tedesco Jurgen Habermas

Il concetto di sfera pubblica viene introdotto dal sociologo tedesco Jurgen Habermas Il concetto di sfera pubblica viene introdotto dal sociologo tedesco Jurgen Habermas Con questo termine si identifica lo spazio pubblico, diverso dallo Stato, creato all interno dei café francesi dell

Dettagli

REGOLAMENTO. PER L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI (APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N.

REGOLAMENTO. PER L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI (APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI (APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 21 DEL 02/08/07) INDICE ARTICOLO 1 - FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FINALITA ARTICOLO

Dettagli

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI CONSIGLIO D EUROPA RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI (adottata dal Comitato dei Ministri

Dettagli

IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI, DALL ORIGINE AI GIORNI

IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI, DALL ORIGINE AI GIORNI 417 www.freefoundation.com i dossier IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI, DALL ORIGINE AI GIORNI NOSTRI 25 maggio 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Il finanziamento dei partiti in Italia L introduzione

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA L UE è uno Stato, una confederazione, una federazione, un organizzazione internazionale? È un organizzazione internazionale dotata di ampi poteri che configurano cessioni

Dettagli

STATUTO Associazione di promozione sociale << SOLIDARIETA PER IL LAVORO >>

STATUTO Associazione di promozione sociale << SOLIDARIETA PER IL LAVORO >> STATUTO Associazione di promozione sociale > ART. 1 (denominazione e sede) E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione di promozione

Dettagli

COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A

COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio Tecnica PROBLEMA: COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A cura di Ernesto Marchi WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT

Dettagli

FEDERAZIONE NAZIONALE SOCIETA DI SAN VINCENZO DE PAOLI. Senigallia,Sabato 25 ottobre 2014

FEDERAZIONE NAZIONALE SOCIETA DI SAN VINCENZO DE PAOLI. Senigallia,Sabato 25 ottobre 2014 FEDERAZIONE NAZIONALE SOCIETA DI SAN VINCENZO DE PAOLI Senigallia,Sabato 25 ottobre 2014 Di cosa parleremo? Che cos è il non profit? Le ONP: le Fonti normative Le Organizzazioni di Volontariato 2 CHE COS

Dettagli

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea

Dettagli

Risparmio e Investimento

Risparmio e Investimento Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3047 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Norme per la promozione della partecipazione dei giovani immigrati al servizio

Dettagli

1) E costituita in Trieste, Via S. Francesco n. 16, una Associazione. sportiva, ai sensi degli artt. 36 e ss. Codice Civile, denominata Amici

1) E costituita in Trieste, Via S. Francesco n. 16, una Associazione. sportiva, ai sensi degli artt. 36 e ss. Codice Civile, denominata Amici STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA PORSCHE TRIESTE Art. 1 - Denominazione e sede 1) E costituita in Trieste, Via S. Francesco n. 16, una Associazione sportiva, ai sensi degli artt. 36 e ss. Codice Civile,

Dettagli

STATUTO. Associazione Il Larice Club

STATUTO. Associazione Il Larice Club STATUTO Associazione Il Larice Club Art. 1 - L associazione non riconosciuta denominata Associazione IL LARICE CLUB con sede in Carezzate (VA), Via al Lago n.449, è retta dal seguente statuto. La denominazione

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

MEMORIAV ASSOCIAZIONE PER LA SALVAGUARDIA DELLA MEMORIA AUDIOVISIVA SVIZZERA

MEMORIAV ASSOCIAZIONE PER LA SALVAGUARDIA DELLA MEMORIA AUDIOVISIVA SVIZZERA Traduzione in lingua italiana dello statuto di Memoriav; fa testo l originale tedesco dello statuto. MEMORIAV ASSOCIAZIONE PER LA SALVAGUARDIA DELLA MEMORIA AUDIOVISIVA SVIZZERA Art. 1 Denominazione e

Dettagli

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S L AMMORTAMENTO Gli ammortamenti sono un altra apllicazione delle rendite. Il prestito è un operazione finanziaria caratterizzata da un flusso di cassa positivo (mi prendo i soldi in prestito) seguito da

Dettagli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA ART. 1 - DENOMINAZIONE È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli articoli 36, 37 e 38 del Codice Civile e alle indicazioni

Dettagli

COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.)

COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.) COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.) REGOLAMENTO di ISTITUZIONE e FUNZIONAMENTO del COMITATO UNICO di GARANZIA (CUG) per le PARI OPPORTUNITA, la VALORIZZAZIONE del BENESSERE di CHI LAVORA e CONTRO le DISCRIMINAZIONI

Dettagli

C O M U N E D I O L B I A REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA

C O M U N E D I O L B I A REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA C O M U N E D I O L B I A REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA Art. 1 ( Istituzione, scopi e finalità della commissione) 1. La realizzazione delle pari opportunità

Dettagli

COME SI PRODUCEVA, COSA SI CONSUMAVA, COME SI VIVEVA IN EUROPA

COME SI PRODUCEVA, COSA SI CONSUMAVA, COME SI VIVEVA IN EUROPA Scheda 1 Introduzione Lo scopo di questo gruppo di schede è di presentare alcuni aspetti della grande trasformazione dei modi di produrre, consumare e vivere avvenuta in alcuni paesi europei (Inghilterra,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA ELEZIONE DEI DELEGATI DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO IN SENO ALL'ASSEMBLEA

REGOLAMENTO PER LA ELEZIONE DEI DELEGATI DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO IN SENO ALL'ASSEMBLEA Pagina 1 di 6 Allegato A al Regolamento Associazione CSV Basilicata REGOLAMENTO PER LA ELEZIONE DEI DELEGATI DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO IN SENO ALL'ASSEMBLEA Art. 1 Campo di applicazione del Regolamento

Dettagli

LA GESTIONE DI UNA ASSOCIAZIONE (lezione 1) riferimento

LA GESTIONE DI UNA ASSOCIAZIONE (lezione 1) riferimento LA GESTIONE DI UNA ASSOCIAZIONE (lezione 1) relatore: Monica riferimento Poletto Perché lavorate insieme? Non farsi questa domanda e non comunicarsi la risposta ha conseguenze negative sulla vita dell

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI)

REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI) REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI) Art. 1 (Costituzione) Il Centro Studi Interdipartimentale sulla Criminalità Informatica (CSICI) è costituito con Deliberazione

Dettagli

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 4369 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore PASSIGLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 1 o DICEMBRE 1999 Norme in materia

Dettagli

STATUTO dell'associazione RIUSA CON AMORE. Essa è retta dal presente statuto e dalle vigenti norme di legge in materia.

STATUTO dell'associazione RIUSA CON AMORE. Essa è retta dal presente statuto e dalle vigenti norme di legge in materia. STATUTO dell'associazione RIUSA CON AMORE Art. 1 - Denominazione E' costituita l'associazione denominata RIUSA CON AMORE.. Essa è retta dal presente statuto e dalle vigenti norme di legge in materia. Art.

Dettagli

REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI DELLA CITTA DI LENDINARA

REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI DELLA CITTA DI LENDINARA REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI DELLA CITTA DI LENDINARA Introduzione Che cos è il Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR)? Si tratta di uno degli istituti di partecipazione all amministrazione

Dettagli

S T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale.

S T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale. S T A T U T I I. DENOMINAZIONE - SEDE - DURATA Articolo 1 - Generalità Con il nome dell Associazione Svizzera delle Imprese di Rimozione Amianto e Bonifiche (abbreviato ASIRAB) viene costituita un associazione

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ABILMENTE CON TUTTI PREMESSA

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ABILMENTE CON TUTTI PREMESSA STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ABILMENTE CON TUTTI PREMESSA L Associazione ABILMENTE CON TUTTI vuole essere una risposta alla situazione di profondo disagio in cui vengono a trovarsi le persone

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

Scuola e istruzione nelle campagne italiane nella prima metà del Novecento. Luca Montecchi

Scuola e istruzione nelle campagne italiane nella prima metà del Novecento. Luca Montecchi Scuola e istruzione nelle campagne italiane nella prima metà del Novecento Luca Montecchi Istruzione rurale: - forma di istruzione elementare - alfabetizzazione e socializzazione dei giovani contadini

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

PROGETTO DI FUSIONE (art. 2501-ter C.C.)

PROGETTO DI FUSIONE (art. 2501-ter C.C.) PROGETTO DI FUSIONE (art. 2501-ter C.C.) Il Consiglio di amministrazione della Banca di Credito di Impruneta società cooperativa, con sede in Impruneta (FI) e il Consiglio di amministrazione del Credito

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

REGOLAMENTO PER ASSEGNAZIONE BORSE DI STUDIO AL MERITO SCOLASTICO

REGOLAMENTO PER ASSEGNAZIONE BORSE DI STUDIO AL MERITO SCOLASTICO COMUNE DI CAZZAGO SAN MARTINO Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER ASSEGNAZIONE BORSE DI AL MERITO SCOLASTICO Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 29/04/2014 1^ Pubblicazione 21.05.2014

Dettagli

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

Risparmio, investimenti e sistema finanziario Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci

Dettagli

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia. Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere

Dettagli

4. La Società di Mutuo Soccorso 4.4 Gli organi sociali 4.4.1 I soci e l'assemblea

4. La Società di Mutuo Soccorso 4.4 Gli organi sociali 4.4.1 I soci e l'assemblea 4. La Società di Mutuo Soccorso 4.4 Gli organi sociali 4.4.1 I soci e l'assemblea In considerazione del particolare scopo per il quale le Società di mutuo soccorso vengono costituite, appare chiaro che

Dettagli

Sentenza della Corte. 12 febbraio 1974

Sentenza della Corte. 12 febbraio 1974 Sentenza della Corte 12 febbraio 1974 Giovanni Maria Sotgiu contro Deutsche Bundespost - (domanda di pronunzia pregiudiziale, proposta dal Bundesarbeitsgerischt) Causa 152/73 1. LIBERA CIRCOLAZIONE - LAVORATORI

Dettagli

CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. Regolamento della Consulta provinciale delle professioni

CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. Regolamento della Consulta provinciale delle professioni CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA Regolamento della Consulta provinciale delle professioni Regolamento approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n.47 del 20.12.2012 INDICE ARTICOLO 1 (Oggetto del

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Elaborazione Ufficio Servizi Culturali Ottobre 2007 INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2 Consulta delle Associazioni Art. 3 Finalità ed attività Art. 4

Dettagli

ORIGINI E RUOLO DEL TRIBUNALE FEDERALE SVIZZERO

ORIGINI E RUOLO DEL TRIBUNALE FEDERALE SVIZZERO B u n d e s g e r i c h t T r i b u n a l f é d é r a l T r i b u n a l e f e d e r a l e T r i b u n a l f e d e r a l ORIGINI E RUOLO DEL TRIBUNALE FEDERALE SVIZZERO II Tribunale federale vigila sull'applicazione

Dettagli

REGOLAMENTO del Movimento di PROMOZIONE SOCIALE I GIOVANI della COMUNITA in CAMMINO

REGOLAMENTO del Movimento di PROMOZIONE SOCIALE I GIOVANI della COMUNITA in CAMMINO La politica, è la teoria della polis, la polis era ovviamente, per i greci, uno spazio reale, un luogo, un topos, una realtà nella quale sì viveva e si esisteva. Oltre ad esprimere questo concetto di realtà

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. Di iniziativa dei Senatori DE PETRIS. "Riconoscimento degli animali nella Costituzione"

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. Di iniziativa dei Senatori DE PETRIS. Riconoscimento degli animali nella Costituzione DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE Di iniziativa dei Senatori DE PETRIS "Riconoscimento degli animali nella Costituzione" Onorevoli Senatori. - Perché gli animali in Costituzione? Stiamo assistendo ad un

Dettagli

Lavoratori tiepidi sui fondi pensione di Elsa Fornero Il Sole 24ore, 30 maggio 2005 I fondi pensioni di nuova generazione sono operativi ormai da

Lavoratori tiepidi sui fondi pensione di Elsa Fornero Il Sole 24ore, 30 maggio 2005 I fondi pensioni di nuova generazione sono operativi ormai da Lavoratori tiepidi sui fondi pensione di Elsa Fornero Il Sole 24ore, 3 maggio 25 I fondi pensioni di nuova generazione sono operativi ormai da sei-sette anni. Tra quelli occupazionali, riservati cioè a

Dettagli

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori

Dettagli

nome classe data la repubblica, la costituzione Quanti voti ha ricevuto la monarchia? Quanti la repubblica?...

nome classe data la repubblica, la costituzione Quanti voti ha ricevuto la monarchia? Quanti la repubblica?... Giugno 946, nasce la Repubblica Leggi il testo poi osserva la tabella con i dati del referendum e rispondi alle domande. Dopo la guerra era necessario creare uno Stato nuovo in cui venissero riconosciuti

Dettagli

Debiti scolastici e finanziamenti

Debiti scolastici e finanziamenti Debiti scolastici e finanziamenti La questione dei finanziamenti per lo svolgimento degli interventi di recupero del debito scolastico è decisiva per la riuscita di tutta l iniziativa. Ma un intervento

Dettagli

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo)

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) Art. 1 Oggetto, denominazione e sede Il presente regolamento

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

1. Sei anni di Fondazione

1. Sei anni di Fondazione Relazione tecnica sui primi 6 anni di attività della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati presentata in occasione dell Assemblea dei Soci di novembre 2011 Contenuti del documento 1. 6

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo (GIOVANI

Dettagli

Realizzazione a cura di Vittorio Rossin. Assessore alla Statistica Egidio Longoni. Dirigente dell Ufficio Statistica e Studi Eugenio Recalcati

Realizzazione a cura di Vittorio Rossin. Assessore alla Statistica Egidio Longoni. Dirigente dell Ufficio Statistica e Studi Eugenio Recalcati L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale per operare meglio E con trasparenza, in modo tale da essere Strumento di controllo sociale

Dettagli

SICUREZZA DEGLI EDIFICI E DOMOTICA Linee guida e compiti in fase di progettazione Privacy

SICUREZZA DEGLI EDIFICI E DOMOTICA Linee guida e compiti in fase di progettazione Privacy Quali dati si possono raccogliere e come Molti sono per le aziende i punti critici: Quali dati si possono raccogliere? Quali si devono raccogliere? Quali controlli preventivi si possono fare? Con quale

Dettagli

È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale

È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale Cos è un piano urbanistico? È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale È uno strumento prima di

Dettagli

STATUTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE COMUNE DI ORISTANO. Comuni de Aristanis

STATUTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE COMUNE DI ORISTANO. Comuni de Aristanis COMUNE DI ORISTANO Comuni de Aristanis STATUTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE (APPROVATO CON DELIBERA C.C. N. 21 DEL 06.03.2008) (MODIFICATO CON DELIBERA C.C. NR. 8 DEL 10.03.2009). I N D I C E CAPO I NORME

Dettagli

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un

Dettagli

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura

Dettagli

Quale tipo di società scegliere per il proprio business

Quale tipo di società scegliere per il proprio business Quale tipo di società scegliere per il proprio business È possibile scegliere la forma giuridica più conveniente all interno di queste quattro categorie: 1) Impresa individuale 2) Società di persone 3)

Dettagli

COMUNE DI CALVENE. Provincia di Vicenza REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

COMUNE DI CALVENE. Provincia di Vicenza REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI COMUNE DI CALVENE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 44 DEL 29.11.2012 INDICE Art. 1 FINALITA Art. 2 COMPETENZE Art.

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

UNIONE EUROPEA - DIZIONARIO

UNIONE EUROPEA - DIZIONARIO UNIONE EUROPEA - DIZIONARIO Amalto Cristina, Bargiggia Federico, Pagani Carolina, Spreafico Daniele, Ronchi Davide, Rubino Gianluca, Triscornia Emma, Zara Francesco ATTO NORMATIVO: In diritto un atto normativo

Dettagli