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1 Attuazione dei piani di gestione dei rifiuti. Criteri di erogazione dei finanziamenti finalizzati all'avvio operativo della gestione integrata dei rifiuti. o o A TUTTE LE SOCIETÀ DI AMBITO e p.c. o o ALLE PROVINCE REGIONALI o o ALLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI o o AI PREFETTI o o AL DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROGRAMMAZIONE Codeste società, ad oggi, hanno effettuato un percorso omogeneo per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal piano regionale di gestione dei rifiuti, predisponendo, giusto quanto previsto dal decreto legislativo n. 22 del 5 febbraio 1997, i piani d'ambito al cui interno sono previste procedure di controllo per il graduale raggiungimento dei livelli degli obiettivi prefissati e di quelli di qualità ad essi connessi. In previsione dell'avvio operativo delle attività delle 27 società d'ambito costituitesi nell'isola, consistenti nel l'attuazione dei piani d'ambito e, più in particolare, nella realizzazione degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti e di tutti gli altri presidi necessari alla gestione e alla ottimale organizzazione del servizio finalizzata, principalmente, alla raccolta differenziata, questa gestione commissariale intende fissare precisi criteri per l'erogazione dei finanziamenti dei fondi strutturali, previsti dal Complemento di programmazione del P.O.R. Sici lia - misura 1.14 e dei fondi previsti dall'ordinanza ministeriale n del 31 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni. Dette erogazioni dipenderanno dalle previsioni di ciascun piano d'ambito e dalla connessa coerenza dello stesso con il piano regionale di gestione dei rifiuti. In ragione, quindi, delle citate previsioni, relative, appunto, agli interventi previsti nei piani d'ambito e delle risorse a disposizione, appare necessario fissare, tenendo conto anche dei presidi esistenti, precisi criteri per determinare le priorità nella erogazione dei finanziamenti. Premesso quanto sopra, si ritiene che la prima ripartizione delle risorse che si mettono a disposizione, pari al 75%, possa essere effettuata secondo i seguenti criteri: 1) popolazione? 70% del totale disponibile della citata prima ripartizione (sulla base dei dati del censimento ISTAT 2001); 2) territorio? 30% del totale disponibile della citata prima ripartizione (sulla base dei dati del censimento ISTAT 2001). Il restante 25% del totale della disponibilità finanziaria sarà erogato a seguito di una seconda ripartizione sulla scorta del livello di raggiungimento degli obiettivi fissati dal piano regionale di gestione dei rifiuti di cui al paragrafo dello stesso piano. I suddetti obiettivi sono i seguenti: A1. passaggio dalla tassa alla tariffa; A2. recupero dell'evasione; A3. attivazione procedure per la definizione di piano comunale di raccolta differenziata; A4. realizzazione del piano di ambito; A5. costituzione società di ambito; A6. raggiungimento obiettivi di raccolta differenziata. Per la valutazione del livello di soddisfacimento di ognuno di detti obiettivi sarà assegnato un punteggio variabile da 1 (mancato raggiungimento ovvero mancata attivazione di iniziative necessarie allo scopo) a 10 (pieno soddisfacimento dell'obiettivo). La sommatoria di tutti i punteggi assegnati, tradotta in percentuale, determinerà il valore ponderale raggiunto dall'ambito territoriale ottimale per l'assegnazione delle risorse. I punteggi verranno assegnati da un nucleo di valutazione appositamente costituito. Per accedere alla disponibilità finanziaria sarà emesso un bando aperto, in attuazione della pista di controllo approvata con ordinanza commissariale n. 349 del 16 maggio 2003, con il quale saranno stabilite le modalità di presentazione dei progetti definitivi

2 necessari all'ottenimento dei finanziamenti. L'erogazione di tutte le risorse sarà subordinata alla verifica della coerenza del piano d'ambito con il piano regionale di gestione dei rifiuti e alla verifica di coerenza delle azioni descritte nello stesso piano d'ambito. Tutti i finanziamenti, relativi agli impianti sotto indicati, con esclusione delle discariche, già erogati dal Commissario per l'emergenza rifiuti e tutela delle acque nel settore della gestione dei rifiuti, limitatamente alle tipologie 1-7 sotto indicate, verranno computati nella quota di disponibilità finanziaria di ciascun ATO di cui alla allegata tabella 1, facendo, di conseguenza, diminuire l'importo totale per il quale la società d'ambito può presentare richiesta di finanziamento. In tale quota verranno anche computati sia i finanziamenti già erogati nell'ambito dei PIT, sia quelli per i progetti del c.d. "progetto ambiente" (con esclusione dei progetti "Territorio risparmiato"); relativamente ai finanziamenti del citato "Progetto ambiente" le somme da computare saranno quelle relative alle integrazioni rispetto al finanziamento iniziale accordato dal Ministero dell'ambiente. Restano, comunque, salve le richieste di finanziamento relative al successivo punto 1 (Attività di comunicazione ed informazione) nei limiti di un importo non inferiore a euro e non superiore a euro, determinato in ragione dell'entità demografica (70%) e territoriale (30%) dei singoli ATO. I finanziamenti saranno prioritariamente erogati secondo le tipologie di intervento: 1) attività di comunicazione e informazione - programmazione e attuazione; 2) impianti di compostaggio; 3) isole ecologiche e centri comunali di raccolta e rela tivi completamenti; 4) impianti di trasferenza finalizzati alla raccolta differenziata; 5) impianti di selezione delle frazioni secche; 6) campane - cassonetti ed attrezzature varie per la raccolta differenziata; 7) automezzi; 8) discariche per sovvalli al servizio dell'ato. I singoli ATO possono proporre modifiche a dette priorità di intervento in base alle effettive esigenze ed allo stato di implementazione della gestione integrata all'interno dell'ato stesso. Per quanto riguarda gli oneri relativi alle competenze tecniche (progettazioni, direzioni dei lavori e collaudi ecc.) trova applicazione la direttiva n. 92/50/CEE del Consiglio del 18 giugno 1992, recepita dal decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 157 e successive modificazioni, anche con riferimento a quanto previsto dal comma 9 del l'art. 17 della legge quadro in materia di lavori pubblici (legge 11 febbraio 1994, n. 109 e successive modifiche ed integrazioni, testo coordinato con le norme di legge regionale 2 agosto 2002, n. 7 e con le norme della legge regionale 19 maggio 2003, n. 7); rimane salvo, al riguar do, il contenuto delle circolari dell'assessorato regionale dei lavori pubblici n del 24 ottobre 2002 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana - parte prima - n. 50 del 31 ottobre 2002) e n del 5 agosto 2003 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana - parte prima - n. 36 del 14 agosto 2003) e il contenuto della circolare dell'assessorato regionale del lavoro n. 212 del 14 febbraio 1995 relativa alla progettazione delle isole ecologiche e della circolare commissariale prot. n del 19 novembre 2001, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana - parte prima - n. 57 del 30 novembre 2001, relativa alla progettazione dei centri comunali di raccolta. Esitate le procedure di cui al bando sopra richiamato ed erogati i relativi finanziamenti si provvederà a rideterminare la nuova disponibilità finanziaria e la relativa suddivisione che, premiando la capacità di progettazione e di spesa, consentirà anche l'utilizzo del residuo 25% sulla base della valutazione del raggiungimento dei citati obiettivi A1-A6. Si fa inoltre presente che, così come precisato dal l'auto rità di gestione, "qualora il percorso prescelto per lo svolgimento dei servizi di gestione si realizzerà attraverso l'affidamento, con procedure ad evidenza pubblica, ad un soggetto terzo, il cofinanziamento pubblico costituirà elemento della gara stessa, in favore del gestore del servizio; in ogni altro caso in cui le concessioni avvengano con procedure diverse, è necessario che siano rispettate le condizioni previste dalla sentenza della Corte di giustizia del 24 luglio 2003, detta sentenza Altmark".

3 E' appena il caso, infine, di fare presente che solo l'avvenuto trasferimento delle competenze dai comuni e dalla Provincia regionale alla società d'ambito e l'avvio operativo della gestione integrata secondo quanto previsto dalla normativa vigente in tema di servizi pubblici locali, costituiscono presupposto per la erogazione dei finanziamenti e che nessun finanziamento potrà essere erogato senza che sia stata rispettata la normativa vigente in materia di appalti pubblici. Cliccare qui per visualizzare gli allegati IL VICE COMMISSARIO (Avv. Felice Crosta)

4 CIRCOLARE COMMISSARIALE n 7990 del 20 aprile 2004 Gestione dei rifiuti avvio operativo delle società d ambito. o o Ai sigg. Sindaci dei comuni siciliani o o Ai sigg. Presidenti delle province regionali o o A tutte le Società di ambito della Regione siciliana o o All Assessorato regionale alla famiglia, alle politiche sociali e alle autonomie locali e p.c. o o Ai sigg. Prefetti della Regione siciliana Codeste amministrazioni comunali e provinciali entro il 30 giugno 2004, in esecuzione alle proprie deliberazioni adottate secondo gli schemi tipo allegati alle Linee Guida per la raccolta differenziata, emanate da questo Ufficio Commissariale e facenti parte del Piano di Gestione dei rifiuti in Sicilia adottato con ordinanza n del , dovranno porre in essere gli atti necessari per dar luogo al trasferimento, previa ricognizione da approvarsi con apposito atto deliberativo entro il 31 maggio 2004, delle disponibilità finanziarie, delle attrezzature, dei mezzi, del personale e di quant altro connesso alla gestione dei rifiuti alla società d ambito della quale ciascun Ente locale è socio, dandone contestuale comunicazione a questo Ufficio Commissariale e all Assessorato regionale alla famiglia, alle politiche sociali e alle autonomie locali. Detto Assessorato regionale alle autonomie locali, al quale la presente viene inviata per le incombenze derivanti dall art. 24 della legge regionale n. 44/91 e successive modifiche ed integrazioni, curerà, mediante attività ispettiva, gli opportuni accertamenti dell effettivo adempimento dei trasferimenti citati, disponendo gli interventi sostitutivi ove gli Enti locali non abbiano provveduto al rispetto delle proprie incombenze nei termini suindicati. Ai fini del trasferimento del personale interessato si dovrà applicare l accordo regionale quadro siglato in data e che si allega in copia. Le società d ambito in indirizzo avranno cura di notificare la presente ai rispettivi enti locali soci. La presente circolare sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. IL VICE COMMISSARIO (Avv. Felice Crosta) PERSONALE DEI SERVIZI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI ACCORDO QUADRO REGIONALE. Presso questo Ufficio del Commissario delegato per l emergenza rifiuti e la tutela delle acque, con la partecipazione dell Agenzia regionale per l impiego e del Comitato regionale per il lavoro, occupazione e politiche sociali, si è aperto un confronto sulle problematiche afferenti il personale dei servizi per la gestione dei rifiuti con le rappresentanze sindacali della CGIL, CISL e UIL regionali. Visti gli esiti degli incontri avutisi nei giorni del 9, 22 e 30 marzo 2004 presso la sede della Struttura Commissariale, le parti, dando atto che si dovranno aprire tavoli di contrattazione a livello provinciale per definire accordi applicativi, hanno stipulato il presente accordo quadro che sarà alla base di direttive che l Ufficio del Commissario delegato per l emergenza rifiuti e la tutela delle acque emanerà. Le parti convengono in particolare: che tutte le aziende che opereranno nel settore applicano il CCNL dell Igiene Ambientale rappresentato da quello FISE

5 Assoambiente per le aziende del settore privato e dal contratto Federambiente per le società del settore interamente partecipate da soci pubblici; che il personale che transiterà potrà operare opzione relativa al trattamento previdenziale ai sensi dell art. 5 comma 1, lettera b) della legge n Allo stesso personale sarà chiarita, a cura del nuovo datore di lavoro, la propria posizione ai fini del TFR. Le tipologie di personale interessato sono: a) personale a tempo indeterminato degli enti locali: il personale a tempo indeterminato in servizio presso gli Enti Locali in presenza di disponibilità dell Ente, da definire in sede di contrattazione decentrata, ha facoltà di optare per rimanere in servizio presso la stessa amministrazione con l attribuzione di compiti inerenti la propria categoria; in questa prima fase la società d ambito, fatta salva la possibilità del trasferimento volontario presso la società di ambito stessa o presso il soggetto affidatario del servizio, potrà prevedere l utilizzo del personale attraverso l istituto del distacco o del comando e dovranno essere definiti con le OO. SS. Territoriali competenti i trattamenti economici accessori; b) personale precario ASU (cosiddetti articolisti, LSU, LPU, ecc.), già impegnato nel servizio di igiene ambientale alla data di sottoscrizione del presente accordo ed individuato dagli enti di provenienza,: il percorso per la stabilizzazione del personale ASU sarà effettuato a cura degli enti di provenienza; detto percorso dovrà prevedere la stipula di apposita convenzione tra l Ente locale di provenienza e la società d ambito per regolare il passaggio alle società d ambito e ai soggetti aggiudicatari del servizio, utilizzando nella massima misura possibile gli sgravi contributivi e il finanziamento delle attività formative garantite dalle norme vigenti; c) personale delle ditte private che attualmente gestiscono il servizio integrato di nettezza urbana, effettivamente impegnato in detto servizio nel territorio di competenza alla data di sottoscrizione del presente accordo: dovrà essere garantita l occupazione e la continuità del rapporto di lavoro attraverso l obbligo del passaggio senza soluzione di continuità nella società che andrà a gestire il servizio integrato; detto obbligo dovrà essere indicato nel bando di gara e/o nel contratto di affidamento del servizio stesso; d) personale delle municipalizzate ed ex municipalizzate limitatamente al personale effettivamente impegnato nel servizio integrato di nettezza urbana nel territorio di competenza alla data di sottoscrizione del presente accordo. La ricognizione del personale è certificata dal Legale Rappresentante dell Ente previa verifica con le OO.SS. di categoria e trasmessa con apposito elenco suddiviso per livello o categoria e profilo professionale all Autorità d ambito di competenza. Ai fini dell inquadramento nella nuova realtà, al personale trasferito dovrà essere mantenuta l anzianità maturata e conservata la posizione giuridica ed economica in essere alla data del trasferimento, applicando i trattamenti equipollenti previsti dal CCNL del nuovo settore e previa contrattazione con le OO.SS. territoriali. I contenuti del presente accordo quadro regionale costituiranno riferimento per gli accordi decentrati, i contratti di servizio ed i bandi di gara. Palermo, 20 aprile 2004 In data 25 maggio 2004 l UGL ha sottoscritto il presente accordo.

6 CIRCOLARE COMMISSARIALE n A2 del 20 maggio 2004 Attuazione dei piani di gestione dei rifiuti - procedure per l'erogazione dei finanziamenti finalizzati all'avvio operativo della gestione integrata dei rifiuti. Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana parte I n. del o o A TUTTE LE SOCIETÀ DI AMBITO E p.c. o o ALLE PROVINCE REGIONALI o o ALLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI o o AI PREFETTI o o AL DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROGRAMMAZIONE Al fine di pervenire alla erogazione dei finanziamenti finalizzati all'avvio operativo della gestione integrata dei rifiuti, i cui criteri erano già stati esplicitati con la precedente circolare n A2 del , pubblicata sulla G.U.R.S. parte prima - n. 1 del 2 gennaio 2004, con la presente si forniscono le indicazioni in ordine alle procedure che saranno seguite da questo Ufficio Commissariale che accolgono le osservazioni formulate dal Dipartimento Regionale della Programmazione. Pertanto si ribadiscono le priorità per gli interventi da finanziare indicate con la citata precedente circolare n e che per chiarezza si riportano di seguito: 1. Attività di comunicazione e informazione - Programmazione e Attuazione; 2. Impianti di compostaggio; 3. Isole Ecologiche e Centri Comunali di Raccolta e relativi completamenti; 4. Impianti di trasferenza finalizzati alla raccolta differenziata; 5. Impianti di selezione delle frazioni secche; 6. Campane Cassonetti ed attrezzature varie per la raccolta differenziata; 7. Automezzi; 8. Discariche per sovvalli al servizio dell'ato. È fatta salva la possibilità per i singoli ATO di presentare istanza motivata per concordare con questo Ufficio Commissariale modifiche alle succitate priorità in relazione agli interventi, previsti nei propri piani d'ambito, per i quali si richiedono i finanziamenti. Entro 90 giorni dalla pubblicazione della presente circolare sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. sulla base delle priorità individuate, le società d'ambito dovranno presentare, secondo una modalità "a sportello", istanza corredata dai progetti esecutivi delle opere delle quali si richiede il finanziamento. Il progetto esecutivo dell'opera da realizzare deve essere redatto ai sensi dell'art. 16 comma 5 della legge 11 febbraio 1994 n. 109 e successive modifiche ed integrazioni da un tecnico abilitato alla progettazione delle opere cui ci si riferisce ed essere munito di tutte le approvazioni e pareri necessari. Per le ipotesi previste dalla lettera b) del comma 1 dell'art. 19 della legge 11 febbraio 1994 n. 109 e s.m.i. potrà essere presentato il progetto definitivo di cui al comma 4 dell'art. 16 della medesima legge. Inoltre dovrà essere data tempestiva indicazione della nomina del responsabile unico del procedimento di cui all'art. 7 della succitata legge n e successive modifiche ed integrazioni. Per gli interventi di cui ai superiori punti 1, 6 e 7 è sufficiente la presentazione di istanza corredata dai capitolati speciali d'appalto per l individuazione del soggetto affidatario. Ove occorra, per la semplificazione delle attività e l'acquisizione degli opportuni visti e pareri, le società d'ambito in indirizzo potranno far ricorso, ai sensi del comma 7 dell'art. 7 della della legge 11 febbràio 1994 n. 109 e successive modifiche ed integrazioni, alla conferenza dei servizi di cui all'art. 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche ed integrazioni. Le conferenze di servizio tenute presso questo Ufficio Commissariale potranno determinare il rilascio delle autorizzazioni previste dagli artt. 27 e 28 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e successive modifiche ed integrazioni. Le società in indirizzo sono comunque tenute al rispetto di tutta la normativa vigente per l'attuazione degli investimenti proposti, ivi compresa quella relativa all'ammissibilità delle spese al finanziamento dei fondi della comunità europea; per quegli interventi la cui localizzazione rientri nelle previsioni delle direttive comunitarie

7 92/43 e 79/409, zone SIC e ZPS, dovrà essere presentata la prevista relazione per la valutazione di incidenza. L'Ufficio Commissariale resta a disposizione per ogni chiarimento e possibile collaborazione propedeutica all'attivazione degli interventi. Si dà avviso che la mancata presentazione di progetti/programmi di spesa secondo i termini espressi dalla presente circolare potrà comportare la revoca del finanziamento e compromettere l'assegnazione del 25 % dei fondi previsti dalla citata circolare n A2 del , fermo restando l'intervento degli enti preposti per la realizzazione dei presidi necessari per la gestione integrata dei rifiuti, nell'intero territorio regionale, conformemente alle previsioni della pianificazione. La presente circolare sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana IL VICE COMMISSARIO (Avv. Felice Crosta)

8 CIRCOLARE COMMISSARIALE n A2 del 1 luglio 2004 Gestione dei rifiuti avvio operativo delle società d ambito - Adempimenti. Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana parte I n. del o o A TUTTE LE SOCIETÀ DI AMBITO E p.c. o o ALL ASSESSORATO REGIONALE ALLA FAMIGLIA, ALLE POLITICHE SOCIALI E ALLE AUTONOMIE LOCALI o o AI PREFETTI DELLA REGIONE SICILIANA o o AI SINDACI DEI COMUNI SICILIANI o o AI PRESIDENTI DELLE PROVINCE REGIONALI Facendo seguito alla nota prot del 20/04/2004 di pari oggetto, al fine di acquisire ogni utile elemento, in relazione anche alle azioni di commissariamento che si dovessero rendere necessarie, si chiede a codeste società d ambito di voler comunicare con sollecitudine l attuale situazione in ordine al trasferimento delle competenze, con particolare riferimento alle seguenti informazioni: - quali enti abbiano adottato la deliberazione di Giunta ricognitiva delle risorse da trasferire alle società di ambito, con l indicazione del numero e della data di adozione; - quali enti abbiano provveduto al perfezionamento del passaggio delle competenze alla società di ambito, comunicando anche gli estremi dei relativi atti amministrativi (contratto di servizio o altro). A titolo di definitivo chiarimento in merito alle diverse note pervenute presso questo Ufficio in ordine alla problematica in oggetto si fa presente quanto segue: 1. la data del 30 giugno è da intendersi come scadenza ultimativa per il passaggio dagli enti soci alla società d ambito delle competenze in merito alla gestione integrata dei rifiuti, così come definite nella Deliberazione di C.C. adottata nel dicembre 2002; in ogni caso l atto amministrativo che sancirà il passaggio (contratto di servizio o altro) dovrà prevedere un cronoprogramma per il passaggio operativo dei servizi tale da consentire, entro il 30 settembre 2004, la piena operatività della Società stessa; 2. in conseguenza di ciò nessun Ente può adottare atti o prendere obbligazioni in merito alla gestione integrata dei rifiuti, salvo casi di evidente inerzia delle Società d ambito che comportino interruzione di pubblico servizio, con tutte le conseguenze derivanti nei confronti degli amministratori delle Società stesse; 3. la proprietà e la gestione dei C.C.R. e delle isole ecologiche dovrà essere immediatamente trasferita alle Società d ambito, così come previsto nel Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia e in conformità ai precedenti punti 1 e 2; 4. la proprietà degli altri impianti, funzionali alla gestione integrata dei rifiuti ma diversi da quelli elencati ai punti 2, 4, 5, 8 della circolare n del 17 dicembre 2003, pubblicata sulla GURS - parte prima - n 1 del 2 gennaio 2004, potrà essere mantenuta in capo agli enti soci, purché la titolarità della gestione venga trasferita alle Società di ambito in conformità a quanto previsto nei precedenti punti 1 e 2.

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