Verifica e validazione della qualità del sw
|
|
- Dionisia Manfredi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Verifica e validazione della qualità del sw Tecniche di Programmazione Lez. 07 Università di Firenze a.a. 2009/10, I semestre 1/40 contenuti Termini e definizioni Tecniche rispetto alle caratteristiche di Q Walkthrough e inspection Progettazione delle prove Valutazione delle prove 2/40 ottenere la qualità Seguire la ricetta (volta per volta) Definire bene e controllare Analisi e definizione dei requisiti Modelli per la qualità del software Strumenti per la definizione dei sistemi Metriche per definire livelli qualitativi Controllo dello sviluppo Vincoli contrattuali e aziendali di assicurazione della q. Verifiche e prove, come strumenti 3/
2 verifica e validazione Ingegneria del software (Bohem) Are we building the product right? Are we building the right product? ISO Conferma, a fronte di evidenze oggettive, che i requisiti sono stati soddisfatti Conferma, a fronte di evidenze oggettive, che i requisiti per un uso o un applicazione specifici sono stati soddisfatti 4/40 collaudo Validazione finale del sistema software Interna Alfa-test o precollaudo Svolta da chi ha sviluppato il sistema Esterna Beta-test o collaudo Svolta dal committente o dall utenza Può essere formale, per accettazione 5/40 termini notevoli Errore (mistake) Causa (umana), può non essere interessante Difetto (fault, bug) Introdotto da un errore, magari latente, va eliminato Malfunzionamento (failure) Prodotto da un difetto, di solito si traduce in un danno Scostamento (error) Differenza fra comportamento osservato e desiderato 6/
3 il primo bug (documentato) 1945, sul Mark II Trovato da G.M. Hopper 7/40 metodi di V&V statici e dinamici Metodi statici Non prevedono l esecuzione del codice Quasi sempre svolte come attività di verifica Adottati per i componenti Metodi dinamici Comportano l esecuzione del codice Attività di verifica o di validazione Adottati per i componenti o per il sistema (validazione) 8/40 metodi statici V&V senza esecuzione del codice Metodi manuali Basati sulla lettura del codice (desk-check) Più comunemente usati Più o meno formalmente documentati Metodi formali Basati sulla prova di proprietà Assistiti da strumenti Fertile terreno di ricerca risultati nella generazione di codice) 9/
4 perché i metodi statici Pratici, spesso intuitivi, generalizzabili Indispensabili per alcune caratteristiche di q. Convenienza economica Costi proporzionali alle dimensioni del codice Bassi costi di infrastruttura (desk-check) Buona prevedibilità dei risultati Necessari in alcuni casi (UKDef Std ) Efficaci per classi di errori Memory leak Dead/livelock, priority inversion,... 10/40 recensione del codice Inspection e Walkthrough Metodi pratici Basati sulla lettura del codice Dipendenti dall esperienza dei verificatori Per organizzare le attività di verifica Per documentare l attività e i suoi risultati Metodi complementari Inspection più pratico e rapido Walktrhrough più collaborativo e formativo 11/40 inspection Caratteristiche Eseguire una lettura mirata del codice Verificatori diversi dai programmatori Focalizzata: caratteristiche di qualità, error guessing Organizzazione Pianificazione Definizione della lista di controllo Lettura del codice Correzione dei difetti Documentazione 12/
5 walkthrough Caratteristiche Eseguire una lettura critica del codice Gruppi misti ispettori/sviluppatori Percorrere il codice simulandone l esecuzione Organizzazione Pianificazione Lettura del codice (separata) Discussione Correzione dei difetti Documentazione 13/40 metodi dinamici (prove) V&V tramite esecuzione del codice Prevedono l esecuzione del software Ambiente controllato, input e output definiti Come verifica (sulle componenti) Come validazione (sul sistema) Idea generale tanto intuitiva quanto complessa Progettazione, esecuzione, analisi, debugging Costi e risultati difficili da stimare e rispettare 14/40 caratteristiche Una prova non è (quasi) mai definitiva È definita e ripetibile I suoi risultati non sono estendibili Evidenzia malfunzionamenti Le prove sono costose Occorrono tempo, macchine, persone È necessario un processo definito Richiedono attività di ricerca dei difetti 15/
6 elementi di una prova Caso di prova (o test case) Una tripla <input, output, ambiente> Batteria di prove (o test suite) Un insieme (una sequenza) di casi di prova Spesso organizzata per condividere/riusare l ambiente Procedura di prova Le procedure (automatiche e non) per eseguire, registrare analizzare e valutare i risultati di una batteria di prove 16/40 ambiente di prova Ripetibilità della prova Ambiente definito (hardware, condizioni, ) Casi di prova definiti Procedure definite Strumenti Driver Stub comp. fittizia per pilotare comp. fittizia per sostituire Registrazione e analisi dei dati di prova 17/40 conduzione di una prova Definizione dell obiettivo della prova Progettazione della prova Realizzazione dell ambiente di prova Esecuzione della prova Analisi dei risultati Valutazione della prova 18/
7 progettazione delle prove Criteri funzionali A scatola chiusa (black box) Basati sulla conoscenza delle funzionalità Funzionalità, affidabilità, efficienza Criteri strutturali A scatola aperta (white box) Basati sulla conoscenza del codice Obiettivo (generale) di esercitare il software Ricerca di difetti 19/40 criteri funzionali Generazione dei casi di prova Obiettivi Ridurre i casi di prova Assicurare la significatività delle prove Non fare ipotesi sul codice Applicabilità Collaudo Progettazione anticipata delle prove 20/40 selezione casuale o statistica Modello dei dati d ingresso Modello dei valori Modello operazionale della loro distribuzione Progettazione Batterie di prove corrispondenti al modello Nei valori e nella distribuzione Variabili casuali, non valori a caso 21/
8 valori di frontiera Modello dei dati di ingresso Partizionato in insiemi con frontiera definita Insiemi di dati validi e non validi Progettazione Prove su ogni limite Valori corrispondenti, inferiori e superiori Esercitare il trattamento dei casi limite 22/40 partizioni equivalenti Modello dei dati di ingresso Insiemi con comportamento equivalente Selezione di valori rappresentanti Progettazione Prove su ogni valore rappresentante Scelta opportunistica dei rappresentanti Esercitare i comportamenti del sistema 23/40 generazione sintattica Modello dei dati di ingresso Definizione sintattica degli ingressi Sequenze, iterazioni e selezioni di simboli Progettazione Batterie di prove come frasi del linguaggio Batterie su frasi valide e non valide Metodo strumentale (sel. casuale) 24/
9 grafi causa-effetto Modello dei dati d ingresso Fatti elementari di ingresso e uscita Specifica booleana come causa-effetto Progettazione Specifica e validazione dei requisiti Casi di prova rappresentativi dei fatti elementari Metodo strumentale (partizioni) 25/40 criteri strutturali Generazione dei casi di prova Obiettivi Ridurre i casi di prova Assicurare la significatività delle prove Sfruttando la conoscenza del codice Applicabilità Verifica delle componenti Necessitano di codice e strumenti 26/40 lcsaj Linear Code Sequence And Jump Struttura elementare di codice Identificabile in ogni programma Progettazione Identificazione delle LCSAJ: <start, end, jump> Casi di prova per esercitare le LCSAJ Indipendente dal linguaggio (liv. binario) 27/
10 transizione di stati Automi a stati finiti Modello della componente Stati, eventi che inducono transizioni, azioni Progettazione Realizzazione del modello Casi di prova per esercitare stati e transizioni Uso a livelli d astrazione diversi 28/40 grafi di flusso Grafo di flusso Definisce la struttura del codice Ottenuto a partire dal codice (con strumenti) Esercitare la maggior parte del codice Comandi, condizioni, decisioni Cammini, n-cicli Assegnamenti e usi Assegnamenti e usi in espressioni e calcoli 29/40 funzionali vs strutturali Generalità degli approcci Rispetto alla validità dei risultati Rispetto alle caratteristiche da provare Rispetto ai costi da sostenere Dipendenze e implicazioni I criteri funzionali non dipendono dal codice I criteri strutturali sono utili per valutare le prove Uso congiunto (gray box) Progettazione funzionale Valutazione strutturale 30/
11 prove di integrazione Costruzione e verifica del sistema Realizzazione parallela delle componenti Realizzazione e verifica indipendenti In condizioni ottime, l integrazione è banale (big bang) Problemi Errori nella realizzazione delle componenti Modifica delle interfacce Cambiamenti nei requisiti Riuso di componenti Progettazione conseguente delle prove 31/40 strategie di integrazione Incrementale bottom-up o top-down Verifica delle funzionalità vs simulazione Sbilanciamento nell esercizio delle componenti Disponibilità dei componenti Ordine di realizzazione (c. iterativo/evolutivo) Prima i componenti critici (alto rischio di difetti) Costi della realizzazione di driver e stub Inutilità dell esercizio di driver e stub Componenti coese implicano stub complicati Sistemi accoppiati implicano molti driver Sfruttamento di driver naturali e sicuri (GUI) 32/40 economia delle prove Costi vs confidenza Le prove devono fornire adeguata confidenza Come strumento di sviluppo interno Come strumento di collaudo e accettazione La confidenza delle prove costa Valutazione di una prova Qualità di una prova in sé Raggiungimento della confidenza desiderata Stima della maturità del prodotto Certificazione dei risultati 33/
12 copertura Quanto la prova esercita il prodotto Copertura del 100% non è assenza di difetti Non è detto che il 100% sia raggiungibile Funzionale, su funzioni e argomenti Requisiti, punteggio funzionale Profili operazionali, valori di frontiera, partizioni,... Strutturale LCSAJ, stati, transizioni Nodi del grafo di flusso, comandi decisioni, n-cicli,... 34/40 fallimenti provocati e mutanti Fallimenti provocati Seminare difetti per ritrovarli con le prove Indicatore di adeguatezza : R = d. trovati / d. seminati Stima della maturità (difettosità residua) Mutanti Programmi costruiti modificando l originale Mutanti morti (non passano le prove) e vivi I vivi sono tali per prove inadeguate o per equivalenza Indicatore di adeguatezza: S = morti / (mutanti-eq) NB: l equivalenza è indecidibile 35/40 certificazione dei risultati Oracolo Lo strumento che genera i risultati attesi necessari per certificare i risultati delle prove In particolare quando i casi di prova sono generati Criteri generali Basati sulle specifiche funzionali Basati sulla semplificazione delle prove Basati su componenti indipendenti Costi e implicazioni sull adeguatezza delle prove 36/
13 risultati dalle specifiche Risultati ricavati dalle specifiche Specifiche formali (generazione di invarianti) Specifiche eseguibili (back-to-back) Es.: grafi causa-effetto Inversione delle funzioni Quando l inversa è più facile A volte disponibile fra le funzionalità Limitazioni per difetti di approssimazione 37/40 semplificazione dei dati Semplificazione dei dati d ingresso Provare le funzionalità su dati semplici Risultati noti o calcolabili con altri mezzi Ipotesi di comportamento costante Semplificazione dei risultati Accontentarsi di risultati plausibili Tramite vincoli fra ingressi e uscite Tramite invarianti sulle uscite 38/40 programmi indipendenti Versioni precedenti dello stesso sistema sw Disponibili (per funzionalità non modificate) Prove di non regressione Versioni multiple indipendenti Programmi pre-esistenti (back-to-back) Sviluppate ad hoc Semplificazione degli algoritmi 39/
14 riferimenti H. Zhu e altri, Software Unit Test Coverage and Adequacy, ACM Computing Surveys, 1997 Standard for Software Component Testing, British Computer Society, SIGIST, 1997 G.A. Cignoni, P. De Risi, Il test e la qualità del software, Il Sole 24 Ore, /
Esempi di errori/difetti. algoritmi sintassi calcolo e precisione documento stress capacità ricovery sistema hardware e software standard e procedure
COLLAUDO Esempi di errori/difetti algoritmi sintassi calcolo e precisione documento stress capacità ricovery sistema hardware e software standard e procedure Verifica e Validazione Validazione Requisiti
DettagliTesting: basato su analisi dinamica del codice. Metodi Formali: basato su analisi statica del codice.
Convalida: attività volta ad assicurare che il SW sia conforme ai requisiti dell utente. Verifica: attività volta ad assicurare che il SW sia conforme alle specifiche dell analista. Goal: determinare malfunzionamenti/anomalie/errori
DettagliCollaudo e qualità del software Quali test eseguire
Collaudo e qualità del software Relatore Ercole Colonese Roma, Tipologie di test Temi trattati nel libro Modello a V Livelli di testing Tipi di test Test funzionali Test delle funzionalità Test di gestione
DettagliIngegneria del Software 21. Verifica e validazione. Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15
Ingegneria del Software 21. Verifica e validazione Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15 roadmap Concetti e terminologia Verifica, validazione, integrazione e collaudo Verifica statica
DettagliSistemi Informativi I Lezioni di Ingegneria del Software
4 Codifica, Test e Collaudo. Al termine della fase di progettazione, a volte anche in parallelo, si passa alla fase di codifica e successivamente alla fase di test e collaudo. In questa parte viene approfondita
DettagliVerifica parte IIA. Test (o analisi dinamica) Mancanza di continuità. Esempio
Test (o analisi dinamica) Verifica parte IIA Rif. Ghezzi et al. 6.3-6.3.3 Consiste nell osservare il comportamento del sistema in un certo numero di condizioni significative Non può (in generale) essere
DettagliSistemi elettronici per la sicurezza dei veicoli: presente e futuro. Il ruolo della norma ISO 26262 per la Sicurezza Funzionale
La Sicurezza Funzionale del Software Prof. Riccardo Sisto Ordinario di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Dipartimento di Automatica e Informatica Sicurezza Funzionale del Vari Aspetti Sicurezza
DettagliQualità del software. Tecniche di Programmazione 2009/10. Giovanni A. Cignoni - http://www.di.unipi.it/~giovanni/ 1. contenuti. definizione di qualità
Qualità del software Tecniche di Programmazione Lez. 05 Università di Firenze a.a. 2009/10, I semestre 1/33 contenuti Qualità? Definizioni Il prodotto software Modelli della qualità per il sw: ISO/IEC
DettagliINGEGNERIA DEL SOFTWARE. Prof. Paolo Salvaneschi
Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Informatica INGEGNERIA DEL SOFTWARE Prof. Paolo Salvaneschi 1 Obiettivi Scopi del corso: - Fornire gli elementi di base della disciplina,
DettagliIL SOFTWARE SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 13849-1:2008 (IIA PARTE) 1
Ernesto Cappelletti (ErnestoCappelletti) IL SOFTWARE SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 13849-1:2008 (IIA PARTE) 6 April 2012 1. Requisiti per la scrittura del software secondo la norma UNI EN ISO 13849-1:2008
DettagliCorrettezza. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa 10. A. Miola Novembre 2007
Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa 10 Correttezza A. Miola Novembre 2007 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Correttezza 1 Contenuti Introduzione alla correttezza
DettagliIn legenda sono riportate le fasi R, P, C/T e I/SA come specificato nella norma ISO/IEC 12207.
Durante le attività di sviluppo del software applicativo è spesso utilizzato un ciclo di vita incrementale il cui schema di processo è sintetizzato nella figura seguente. In legenda sono riportate le fasi
DettagliParte 4. Progettazione di una simulazione
Parte 4 Progettazione di una simulazione Fasi di uno studio di simulazione l approccio a cascata Problema Analisi e validazione Progettazione e test Sistema Modello concettuale Programma di simulazione
DettagliGovernare il processo della sicurezza
Governare il processo della sicurezza Michele Marchini PIACENZA 20 febbraio 2014 SOMMARIO Argomenti trattati Governo del processo gestione della sicurezza I processi aziendali Il processo della sicurezza
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliINTRODUZIONE ALLO STUDIO DEI SISTEMI DI CONTROLLLO AUTOMATICO: APPROCCIO CLASSICO APPROCCIO MODERNO
INTRODUZIONE ALLO STUDIO DEI SISTEMI DI CONTROLLLO AUTOMATICO: APPROCCIO CLASSICO APPROCCIO MODERNO CARATTERISTICHE DELLE METODOLOGIE E DELL APPROCCIO CLASSICO : a) Fa riferimento essenzialmente al dominio
DettagliNorme per l organizzazione - ISO serie 9000
Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al
DettagliISTITUTO TECNICO ECONOMICO MOSSOTTI
CLASSE III INDIRIZZO S.I.A. UdA n. 1 Titolo: conoscenze di base Conoscenza delle caratteristiche dell informatica e degli strumenti utilizzati Informatica e sistemi di elaborazione Conoscenza delle caratteristiche
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliVerifica e Validazione (V & V) Software e difetti. Processo di V & V. Test
Software e difetti Il software con difetti è un grande problema I difetti nel software sono comuni Come sappiamo che il software ha qualche difetto? Conosciamo tramite qualcosa, che non è il codice, cosa
DettagliTECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA
DettagliISO 9000:2000 Assicurazione della qualità Parte della gestione per la qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno
ISO 9000:2000 Assicurazione della qualità Parte della gestione per la qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno soddisfatti. Azione correttiva Azione per eliminare la causa di
DettagliPresidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico
Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione ALLEGATO IV Capitolato tecnico ISTRUZIONI PER L ATTIVAZIONE A RICHIESTA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SISTEMISTICA FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE E
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali
DettagliCOS È UN LINGUAGGIO? LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO LA NOZIONE DI LINGUAGGIO LINGUAGGIO & PROGRAMMA
LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO Si basano su una macchina virtuale le cui mosse non sono quelle della macchina hardware COS È UN LINGUAGGIO? Un linguaggio è un insieme di parole e di metodi di combinazione delle
DettagliConcetti di base di ingegneria del software
Concetti di base di ingegneria del software [Dalle dispense del corso «Ingegneria del software» del prof. A. Furfaro (UNICAL)] Principali qualità del software Correttezza Affidabilità Robustezza Efficienza
DettagliSistemi Operativi. 5 Gestione della memoria
Gestione della memoria Compiti del gestore della memoria: Tenere traccia di quali parti della memoria sono libere e quali occupate. Allocare memoria ai processi che ne hanno bisogno. Deallocare la memoria
DettagliPiano di gestione della qualità
Piano di gestione della qualità Pianificazione della qualità Politica ed obiettivi della qualità Riferimento ad un eventuale modello di qualità adottato Controllo della qualità Procedure di controllo.
DettagliGenerazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:
DettagliDatabase. Si ringrazia Marco Bertini per le slides
Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida
DettagliLa Metodologia adottata nel Corso
La Metodologia adottata nel Corso 1 Mission Statement + Glossario + Lista Funzionalià 3 Descrizione 6 Funzionalità 2 Schema 4 Schema 5 concettuale Logico EA Relazionale Codice Transazioni In PL/SQL Schema
DettagliUniversità di Bergamo Facoltà di Ingegneria INGEGNERIA DEL SOFTWARE. Paolo Salvaneschi A2_3 V2.0. Processi. Scelta dei processi adeguati
Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria INGEGNERIA DEL SOFTWARE Paolo Salvaneschi A2_3 V2.0 Processi Scelta dei processi adeguati Il contenuto del documento è liberamente utilizzabile dagli studenti,
DettagliScheda per la Valutazione della Assicurazione della Qualità dei CdS
SOMMARIO 1 Introduzione Pag. 2 2 Il Scheda Pag. 7 3 Nota Operativa Pag.19 Verifica xxxxxxxx: Approvazione xxxxxxxxxxxxxxxx: Emissione xxxxxxxxxxxxxxx: Data: 1 Introduzione Il Referente per la Qualità dei
DettagliIndice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi
Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)
DettagliStimare il WCET Metodo classico e applicazione di un algoritmo genetico
Stimare il WCET Metodo classico e applicazione di un algoritmo genetico Sommario Introduzione Definizione di WCET Importanza del WCET Panoramica dei classici metodi per calcolare il WCET [1] Utilizzo di
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliPASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION
PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PIETRO REMONTI 1 2 APPROCCIO BASATO SUI PROCESSI UN RISULTATO DESIDERATO È OTTENUTO IN MODO PIÙ EFFICACE SE RISORSE E ATTIVITÀ
DettagliTrasformazione dei Processi in Progetti DIB 1
Trasformazione dei Processi in Progetti DIB 1 Generalità DIB 2 Progetto PROGETTO: esecuzione di un insieme di attività in un tempo e con risorse limitati per raggiungere uno specifico scopo. A causa dell
DettagliLo sviluppo del software: usi e clausole commentate Aspetti Tecnici. Prof. Franco Sirovich Dipartimento di Informatica Università di Torino
Lo sviluppo del software: usi e clausole commentate Aspetti Tecnici Prof. Franco Sirovich Dipartimento di Informatica Università di Torino Ipotesi di Fondo Software sviluppato su misura Non prêt à porter
DettagliSoftware di sistema e software applicativo. I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche
Software di sistema e software applicativo I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche Software soft ware soffice componente è la parte logica
DettagliProgettazione dei Sistemi di Produzione
Progettazione dei Sistemi di Produzione Progettazione La progettazione è un processo iterativo che permette di definire le specifiche di implementazione per passare dall idea di un sistema alla sua realizzazione
DettagliTesting. Definizioni. incomprensione umana nel tentativo di comprendere o risolvere un problema, o nell uso di strumenti
Definizioni Problemi del testing:criterio di selezione dei casi di test Test Funzionale: suddivisione in classi di equivalenza e analisi dei valori limite Test Strutturale: basato sul flusso di controllo
DettagliSoftware Testing. Lezione 2 Livelli di test. Federica Spiga. federica_spiga@yahoo.it. A.A. 2010-2011 Autori: F.Rabini/F.Spiga
Software Testing Lezione 2 Livelli di test Federica Spiga federica_spiga@yahoo.it A.A. 2010-2011 Autori: F.Rabini/F.Spiga 1 2 Livelli di test Unit Testing Integration Testing System Testing Unit Testing
DettagliCorso formazione su Sistema di gestione della qualità. Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000
Corso formazione su Sistema di gestione della qualità Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000 Concetto di qualità La parola Qualità sta a significare l'insieme delle caratteristiche di un prodotto/servizio
DettagliProgrammazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA SECONDO BIENNIO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE TUROLDO ZOGNO Procedura Pianificazione, erogazione e controllo attività didattiche e formative Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA
DettagliPROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DELLO SVILUPPO DEL SOFTWARE BM-33T
Proc. 23 Pag. 1 di 8 PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DELLO SVILUPPO DEL SOFTWARE BM-33T 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme e leggi di riferimento... 2 3.2.
DettagliIngegneria del Software 12. Progettazione. Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15
Ingegneria del Software 12. Progettazione Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15 progettare prima di produrre Tipico della produzione industriale sul tavolo da disegno si usa la gomma,
DettagliAppunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 2 Algoritmi e diagrammi di flusso
Università Roma Tre Facoltà di Scienze M.F.N. Corso di Laurea in Matematica Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 2 Algoritmi e diagrammi di flusso Marco Liverani (liverani@mat.uniroma3.it)
DettagliArchitetture software
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del A. A. 2013-2014 Architettura software 1 Architetture software Sommario Definizioni 2 Architettura Definizione. L architettura
DettagliLA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona
LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza
DettagliLinguaggi e Paradigmi di Programmazione
Linguaggi e Paradigmi di Programmazione Cos è un linguaggio Definizione 1 Un linguaggio è un insieme di parole e di metodi di combinazione delle parole usati e compresi da una comunità di persone. È una
DettagliEUROPEAN PROJECT MANAGEMENT QUALIFICATION - epmq. Fundamentals. Syllabus
EUROPEAN PROJECT MANAGEMENT QUALIFICATION - epmq Fundamentals Syllabus Scopo Questo documento presenta il syllabus di epmq Modulo 1 Fundamentals. Il syllabus descrive, attraverso i risultati del processo
DettagliLa progettazione centrata sull utente nei bandi di gara
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara Autore: Maurizio Boscarol Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliAzione su un prodotto-servizio NC, per renderlo conforme ai requisiti
Partipilo dr. Valerio ODONTOIATRIA E SISTEMA QUALITA Data: 14-07-09 Pag. 4 di 5 Prodotto (Uni en iso Prodotto di proprietà dei cliente (documentazione della) (uni 10722-3:1999) (modifica della) (uni en
DettagliVerifica di ipotesi e intervalli di confidenza nella regressione multipla
Verifica di ipotesi e intervalli di confidenza nella regressione multipla Eduardo Rossi 2 2 Università di Pavia (Italy) Maggio 2014 Rossi MRLM Econometria - 2014 1 / 23 Sommario Variabili di controllo
DettagliCos è. Insieme di: struttura organizzativa (equipe di qualità + capo progetto) responsabilità. procedure. procedimenti. risorse
QUALITA Cos è Insieme di: struttura organizzativa (equipe di qualità + capo progetto) responsabilità procedure procedimenti risorse Messi in atto per la conduzione aziendale per la qualità. Obiettivo La
DettagliAzienda Sanitaria Firenze
Azienda Sanitaria Firenze I Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro in relazione al D.Lgs. 231/01 DALLA VERIFICA DELL APPLICAZIONE FORMALE ALLA VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL
DettagliGestione Operativa e Supporto
Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria GESTIONE DEI SISTEMI ICT Paolo Salvaneschi A6_1 V1.0 Gestione Operativa e Supporto Il contenuto del documento è liberamente utilizzabile dagli studenti, per
DettagliSPC e distribuzione normale con Access
SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,
DettagliAUDITOR D.Lgs 231/01. Seminario ACIQ SICEV Sessione di Aggiornamento Dedicata ai Registri SICEV SICEP. Milano 28 Settembre 2012.
AUDITOR D.Lgs 231/01 Seminario ACIQ SICEV Sessione di Aggiornamento Dedicata ai Registri SICEV SICEP Milano 28 Settembre 2012 Rosso Claudio 0 INDICE 01. D.Lgs. 231/01: Implicazioni Penali e strumenti Organizzativi
DettagliIngegneria del Software
Ingegneria del Software Testing - Strategie di del Software Testing del Software Il testing è quell attivit attività di esercizio del software tesa all individuazione dei malfunzionamenti prima della messa
DettagliGestione parte IIC. Diagrammi di Gantt. Esempio. Schemi di scomposizione delle attività
Schemi di scomposizione delle attività Gestione parte IIC Work Breakdown Structures (WBS) Struttura ad albero: radice: attività principale i nodi figli rappresentano la scomposizione del nodo padre le
DettagliLINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE
LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE Il potere espressivo di un linguaggio è caratterizzato da: quali tipi di dati consente di rappresentare (direttamente o tramite definizione dell utente) quali istruzioni di
DettagliScheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux
Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola
DettagliLa gestione manageriale dei progetti
PROGETTAZIONE Pianificazione, programmazione temporale, gestione delle risorse umane: l organizzazione generale del progetto Dimitri Grigoriadis La gestione manageriale dei progetti Per organizzare il
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
DettagliTecnoteam. Servizi integrati per l organizzazione aziendale
Tecnoteam Servizi integrati per l organizzazione aziendale 1 La Tecnoteam in breve Data di nascita: gennaio 1994 Soci: 2 Consulenti: 18 Attività principali della nostra Società: PROGETTAZIONE ED EROGAZIONE
DettagliISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved.
ISO/IEC 2700:2013 Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione ISO/IEC 27001 La norma ISO/IEC 27001, Information technology - Security techniques - Information security management systems
DettagliIDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE
IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal
DettagliProcesso parte VII. Strumenti. Maggiore integrazione. Sviluppo tecnologico
Strumenti Processo parte VII Leggere Cap. 9 Ghezzi et al. Strumenti software che assistono gli ingegneri del software in tutte le fasi del progetto; in particolare progettazione codifica test Evoluzione
DettagliI PROBLEMI ALGEBRICI
I PROBLEMI ALGEBRICI La risoluzione di problemi è una delle attività fondamentali della matematica. Una grande quantità di problemi è risolubile mediante un modello algebrico costituito da equazioni e
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE. SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo: Elettrotecnica ed Elettronica
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Basilio Focaccia via Monticelli (loc. Fuorni) - Salerno PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo: Elettrotecnica ed Elettronica Anno scolastico:
Dettagli11. Evoluzione del Software
11. Evoluzione del Software Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 11. Evoluzione del Software 1 / 21 Evoluzione del Software - generalità Cosa,
DettagliPROGRAMMA DI LABORATORIO TRATTAMENTO TESTI
PROGRAMMA DI LABORATORIO TRATTAMENTO TESTI classi seconde beat ANNO SCOLASTICO 2010/2011 prof. Sergio Sapetti INDICE 1. Conoscenze disciplinari... 3 2. Competenze trasversali... 3 3. Metodi... 3 4. Strumenti...
DettagliCorso di Laurea Triennale in Ingegneria Informatica. Corso di Ingegneria del software A. A. 2004-2005. Marina Mongiello
Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del A. A. 2004-2005 1 La progettazione È applicata indipendentemente dal modello di processo utilizzato. Parte dal punto in cui sono
DettagliI Problemi e la loro Soluzione. Il Concetto Intuitivo di Calcolatore. Risoluzione di un Problema. Esempio
Il Concetto Intuitivo di Calcolatore Fondamenti di Informatica A Ingegneria Gestionale Università degli Studi di Brescia Docente: Prof. Alfonso Gerevini I Problemi e la loro Soluzione Problema: classe
DettagliCertificazione ISO 9000. Il sistema di gestione per la qualità
Certificazione ISO 9000 Il sistema di gestione per la qualità by Certificazione ISO 9000 I Sistemi di gestione per la qualità Le norme ISO 9000 Lo spirito della norma: gli 8 principi base Chi le applica
DettagliOttimizzazione delle interrogazioni (parte I)
Ottimizzazione delle interrogazioni I Basi di Dati / Complementi di Basi di Dati 1 Ottimizzazione delle interrogazioni (parte I) Angelo Montanari Dipartimento di Matematica e Informatica Università di
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliIL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto)
CORSO DI Gestione aziendale Facoltà di Ingegneria IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo Istituto di Tecnologie e-mail: cnoe@liuc.it 1 Il processo di
DettagliSviluppo di processi per l automatizzazione del testing per applicazioni Android
tesi di laurea Sviluppo di processi per l automatizzazione del testing per applicazioni Anno Accademico 2011/2012 relatori Ch.mo prof. Porfirio Tramontana candidato Enrico Solimeo Matr. 534002361 Contesto:
Dettagli3 CENNI DI TEORIA DELLA COMPLESSITA COMPUTAZIONALE. E. Amaldi Fondamenti di R.O. Politecnico di Milano 1
3 CENNI DI TEORIA DELLA COMPLESSITA COMPUTAZIONALE E. Amaldi Fondamenti di R.O. Politecnico di Milano 1 Scopo: Stimare l onere computazionale per risolvere problemi di ottimizzazione e di altra natura
Dettaglicon ANTLR tesi di laurea Anno Accademico 2007-2008 Relatore Ch.mo prof. Porfirio Tramontana Candidato Fabio Canova Matr. 534001505
tesi di laurea con ANTLR Anno Accademico 2007-2008 Relatore Ch.mo prof. Porfirio Tramontana Candidato Fabio Canova Matr. 534001505 Obiettivo Analisi statica di codice sorgente, realizzato in javascript,
DettagliEVOLUZIONE DEI LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO
EVOLUZIONE DEI LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO Linguaggi di programmazione classificati in base alle loro caratteristiche fondamentali. Linguaggio macchina, binario e fortemente legato all architettura. Linguaggi
Dettaglifigure professionali software
Responsabilità del Program Manager Valuta la fattibilità tecnica delle opportunità di mercato connesse al programma; organizza la realizzazione del software in forma di progetti ed accorpa più progetti
DettagliProject Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi
Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese
DettagliI modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza
1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliLe fattispecie di riuso
Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché
DettagliUniversità degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica. Ingegneria del Software.
Università degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica Ingegneria del Software La fase di Test Giulio Destri Ing. del Software: Test - 1 Scopo del modulo Definire
DettagliProgettazione dei Sistemi Produttivi. Sergio Terzi
Progettazione dei Sistemi Produttivi Sergio Terzi Progettazione La progettazione è un processo iterativo che permette di definire le specifiche di implementazione per passare dall idea di un sistema alla
DettagliGestione di progetti (software)
Gestione di progetti (software) Tecniche di Programmazione Lez. 03 Università di Firenze a.a. 2009/10, I semestre 1/25 Contenuti Gestione di progetto Ruoli professionali Pianificazione di progetto Stima
DettagliL insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche
L insegnamento del Laboratorio di Fisica Alcune considerazioni didattiche La Fisica nasce come scienza sperimentale, ma è spesso insegnata in modo soltanto teorico. Senza il supporto del laboratorio, si
DettagliIbpm è lo strumento per la gestione dei processi, dalla modellazione, all esecuzione, al monitoraggio.
L applicazione sviluppata da Ibimec si propone di dare una copertura informatica per quelle attività che vengono svolte al di fuori del sistema informatico gestionale dell azienda, ma indispensabili per
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA
DettagliTXT e-solutions. Passion for Quality. Banking&Finance
TXT e-solutions Passion for Quality Banking&Finance TXT: passion for quality La qualità del software è passione metodologia esperienza conoscenza dei processi Passione, metodologia, esperienza e conoscenza
DettagliGESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE FORNITURE DI BENI E SERVIZI
Pagina 1 di 10 GESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE DISTRIBUZIONE Fornitori di beni e servizi Documento pubblicato su www.comune.torino.it/progettoqualita/procedure.shtml APPLICAZIONE SPERIMENTALE Stato del documento
Dettagli