20 maggio 2015 Società Geografica Italiana - Roma
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1 Progetto LIFE 09/NAT/IT ECO-RICE Le risaie del Vercellese:programma integrato per la riqualificazione ambientale e la gestione sostenibile dell agroecosistema risicolo - Rete Natura 2000 e aziende risicole Raffaella Pagano Provincia di Vercelli Settore Tutela Ambientale Ufficio tutela e valorizzazione Biodiversità e InFEA Convegno Conclusivo Progetto fa.re.na.it - Fare rete per Natura 2000 in Italia 20 maggio 2015 Società Geografica Italiana - Roma
2 Italia 1 produttore europeo ha Sezione Vercelli ha (fonte: Ente Nazionale Risi_2014) 2
3 L agroecosistema risicolo e la biodiversità Mignattaio Le specie di Ardeidi che nidificano nelle colonie europee, dette garzaie in Italiano, sono 7 cui si aggiungono due altre specie di Ciconiformi (Fonte: Prof. G. Bogliani_UniPV) Garzetta Airone cenerino Airone rosso Airone bianco maggiore Sgarza ciuffetto Nitticora Airone guardabuoi Spatola 3
4 L agroecosistema risicolo e la biodiversità La maggior concentrazione di colonie di Ardeidi si trova nell area delle risaie della Lombardia e del Piemonte Fonte: Prof. G. Bogliani_UniPV 4
5 Passaggio da un'economia agricola ad una industriale Fonte: Prof. G. Bogliani_UniPV 5
6 Criticità La gestione dell agroecosistema attuale rischia di mettere in discussione il ruolo ecologico che la risaia potrebbe ricoprire. La banalizzazione del paesaggio rurale La frammentazione e la riduzione di ambienti naturali minacciano la sopravvivenza delle specie e habitat di interesse comunitario Aumento delle infestazioni da zanzara 6
7 Progetto LIFE NAT/IT/ «ECORICE» Le risaie del vercellese: programma integrato per la riqualificazione ambientale e la gestione sostenibile dell agroecosistema risicolo Con il patrocinio di: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 7
8 Obiettivi Ricostruire e gestire un agroecosistema risicolo sostenibile attraverso la tutela delle aree di pregio, l incremento del numero e dell estensione delle aree a elevata naturalità, la promozione di una risicoltura che tenga in considerazione le esigenze produttive con quelle di tutela della biodiversità Rafforzare il legame tra biodiversità e moderna risicoltura Attivazione di una rete sociale di soggetti che collaborino in modo coordinato e sinergico 8
9 Area di intervento Le pianure del sistema risicolo sono aree definibili ad alto valore naturale poiché ospitano specie e habitat di interesse naturalistico 9
10 LA STRATEGIA Azioni dirette e concrete di conservazione: ripristino e riqualificazione di aree di interesse naturalistico, sia all interno di SIC e ZPS sia in aree ritenute strategiche per l affermarsi di corridoi ecologici e stepping stones (naturalità diffusa). Contenimento specie esotiche A lungo termine AVVIARE un processo partecipato ed inclusivo - un CONFRONTO tra diversi soggetti del territorio, al fine di individuare soluzioni tecniche, pianificatorie e finanziarie per un tentativo di ripristino della funzionalità ecologica dell agroecosistema risicolo. Rete ecologica e rete sociale Emys orbicularis 10
11 Metodo Individuazione e consolidamento di una rete sociale Coinvolgimento attivo degli attori territoriali in particolare delle aziende agricole (interventi naturalistici in azienda- affidamenti diretti DLGS 228/01) Promuovere il protagonismo attivo dei soggetti partecipanti (da spettatori/attori/autori) Sensibilizzazione rispetto all importanza della biodiversità in ambiente risicolo (visita diretta in aziende) Utilizzo di metodologie partecipative (metaplan, Goop) per un efficace lavoro insieme Ricorso a facilitatori adeguati e riconosciti diversi per ogni incontro per chiarire, definire e circoscrivere i confini del mandato Utilizzo di uno strumento per monitorare l efficacia del processo durante il percorso e alla sua conclusione (scelta degli indicatori) 11
12 Azioni Preparatory actions Land purchase and long term lease B.1 B.2 B.3 Conservation actions restoration of ecological corridors and forests C.1.1 C.1.2 C.1.3 C.1.4 restoration of core areas and stepping stones C.2.1 C.2.2 C.2.3 C.2.4 Forestal management Ardeidae conservation C.3.1 C.3.2 Monitoring E.1 E.2 E.3 E.4 Act. E1 Act. E1 Act. E1 Dissemination D.1 D.2 D.3 D.4 D.5 D.6 D.7 D.8 D.9 Vercelli rice fields: integrated plan for environmental requalification and sustainable management of rice agroecosystem 12
13 Promuovere il protagonismo attivo Gli interventi ECORICE su Az. Agricole: Intervento C.2.3-ii C.na Oschiena rinaturalizzazione n.2 fontanili Principale sito di nidificazione nazionale di Pittima reale 13
14 Promuovere il protagonismo attivo Gli interventi ECORICE su Az. Agricole: Creazione cenosi arboreo arbustive Riqualificazione canale irriguo Livorno f.is (VC), C.na Spinola e Navilotto della Colombara Conversione camera di risaia 14
15 Ripristino di un fontanile - Az. Agr. La Malfatta, Ronsecco, VC Misura 216 investimenti non produttivi P.S.R Siepi m Boschetti mq Fontanile 300 mq Piante a dimora
16 Azioni indirette 2 pubblicazioni (brochure e Layman) Depliant IT/EN 23 pannelli informativi sui siti di intervento 1 sito web 1 GIS open source 12 news letter video 1 gioco didattico digitale 16
17 Gioco didattico dal 2000 al 2012 Una rete di soggetti che da oltre 10 anni progetta e realizza azioni educative sulla biodiversità 17
18 Come si gioca Da così Tipi di ambienti da migliorare: Risaie Canali Pioppeto Ex Laghetto per la pesca Aree umide naturali (San Genuario e Fontana gigante) Fiumi (Fiume Po e Fiume Sesia) Bosco (Bosco delle Sorti della Partecipanza) Fontanili Domande a risposta multipla Schede di approfondimento a così! 18
19 Azioni dirette 7 Workshop e visite ai siti 1 sportello Ecorice 19
20 IL MONITORAGGIO SOCIO-CULTURALE Sulla qualità della partecipazione Il monitoraggio socio-culturale (condotta dalla Dr. A. Melucci) è stato uno strumento di osservazione dell efficacia delle azioni di divulgazione e partecipazione messe in atto dal Life-Ecorice per l attivazione della rete sociale. Foto di Lucio Graziano Con il monitoraggio socioculturale si equipara l importanza della rete ecologica e della rete sociale e si mettono in relazione queste due dimensioni 20
21 Azioni e risultati Percentuale totale di presenze ai workshop per categoria Consorzio irriguo 0% Consorzio (altro) 0% 0% Organi di Stampa Giornalisti 0% Istruzione e Ricerca 4% 2% 0% 5% Altro 7% Privato Area Protetta 31% AP AsAmb AsC AsL Az AzAgr 33% 2% 3% Associazione ambientalista 4% 9% Associazione di Categoria C CO Col OS Pa Pr Sc Oltre 400 partecipanti Gio Altro 21
22 Obiettivi del monitoraggio Monitorare il grado di partecipazione al progetto, in particolare delle aziende agricole e la loro sensibilità rispetto al tema della tutela della biodiversità in ambiente risicolo Monitorare se le azioni del progetto hanno attivato e/o consolidato una rete locale di soggetti che lavora in modo coordinato rispetto agli obiettivi del progetto Monitorare l efficacia delle azioni culturali e di partecipazione nel migliorare la consapevolezza dell importanza della biodiversità Valutare la strategicità dei soggetti per la realizzazione della rete ecologica 22
23 Indicatori Sistema di Indicatori di Qualità per la valutazione delle progettualità nell ambito dell Educazio ne Ambientale e alla Sostenibilità nel Sistema In.F.E.A. piemontese (S.I.Qua ). CONCETTO DIMENSIONE INDICATORE VARIABILE/DESCRITTORE Rete sociale per fare rete ecologica Relazione dei soggetti rispetto a tutela di biodiversità Fare rete tra i soggetti Proprietà autopoietiche del sistema Grado di coinvolgimento del soggetto Livello di interazione con il territorio I soggetti condividono il senso e gli obiettivi del progetto a partire dalla costruzione di rappresentazioni condivise dei "problemi" affrontati Esiste un reale ed efficace lavoro insieme dei partecipanti al progetto Le azioni di divulgazione e partecipazione cercano il coinvolgimento e la partecipazione dei destinatari Il Prj produce valore aggiunto territoriale in termini di coesione, fiducia, costruzione diffusione e radicamento di saperi e risorse Grado di conoscenza del progetto ed eventuale appartenenza a gruppi formalmente istituiti Superficie di competenza+azioni dedicate a biodiversità Competenze utili alla TB Esiste condivisione delle problematiche e degli obiettivi affrontati I soggetti hanno la percezione di aver condiviso il senso e gli obiettivi Esiste convergenza delle rappresentazioni delle problematiche affrontate e degli obiettivi Scambio di informazioni/ conoscenza/competenze/esperienze anche tra soggetti che abitualmente non interagiscono Sono accolti i contributi dei soggetti e influenzano le scelte di progetto Si sono avviate nuove collaborazioni anche tra soggetti che prima non lavoravano insieme Vengono attivate risorse finanziarie aggiuntive e risorse organizzative Il territorio ha l'intenzione di dare seguito al progetto ed è disponibile ad un investimento diretto 23
24 Indicatori CONCETTO DIMENSIONE INDICATORE VARIABILE/DESCRITTORE Educazione e partecipazione per fare la rete sociale Partecipazione alle iniziative di pubbliche e comprensione dei contenuti 7 I soggetti coinvolti nel progetto partecipano alle iniziative pubbliche (WS e convegni) Numero dei partecipanti ai WS e convegni 8 Le azioni di divulgazione e partecipazione tengono conto delle caratteristiche dei destinatari Comprensione dei contenuti (del progetto e teorici) da parte dei partecipanti 24
25 Risultati conseguiti dalle azioni di divulgazione Linee guida per la gestione sostenibile dell agroecosistema risicolo e per la conservazione della biodiversità 25
26 Linee guida 26
27 Action Plan dal locale al globale 27
28 Punti di forza e di debolezza Habitat target migliorati Coordinamento d area vasta e non singole iniziative a macchia di leopardo Coinvolgimento diretto delle aziende: incarichi diretti Sensibilizzazione/consulenza/ Fase di ascolto direttamente presso le aziende (es:adesione misure ex 216) Attivazione di buone pratiche di governace Dal locale al globale Avvio di azioni cooperative con/tra stakeholders Risicoltori disponibili a discutere su pratiche/misure orientate alla biodiversità Piano per l individuazione della rete ecologica Habitat ancora molto frammentati Il dialogo con i risicoltori è ancora giovane Mancanza di finanziamenti destinati al coordinamento Mancanza di coerenza delle politiche (es.obiettivi climatici VS obiettivi biodiversità Il turismo connesso alla biodiversità è ancora start-up Processi di coinvolgimento territoriale di breve termine Poche soluzioni condivise su basi scientifiche e tecniche 28
29 Opportunità e minacce Misure del PSR che finanziano azioni per Natura 2000 Alcune iniziative locali per lo sviluppo turistico investono sulla biodiversità locale Disponibilità di linee finanziarie europee che rafforzino i risultati del progetto (LIFE, INTERREG; Etc) Formazione (coinvolgimento aziende agricole su monitoraggi faunistici e vegetazionali e interventi di riqualificazione Ricerca a supporto di specifiche misure PSR Attivazione di buone pratiche di governo Mancanza di Governance (tempistica delle aperture delle misure, misure poco efficaci, gestione delle istruttorie complesse, premi per mantenimento inadeguati, Misure del PSR non tarate su esigenze delle aziende agricole Riconoscimento dei costi di non adeguato Mancanza di ricerca mirata a sostegno delle misure del PSR Riforme amministrative riguardanti le Province 29
30 Grazie per l attenzione
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