INDICE PREMESSA... 3 L ARCO CALABRO... 4 LOCALIZZAZIONE DELL AREA DI INTERESSE... 7 INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE... 9 ASSETTO GEOMORFOLOGICO... 13
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2 INDICE PREMESSA... 3 L ARCO CALABRO... 4 LOCALIZZAZIONE DELL AREA DI INTERESSE... 7 INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE... 9 ASSETTO GEOMORFOLOGICO CARATTERISTICHE IDROGRAFICHE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE INQUADRAMENTO AREE RISPETTO AL RISCHIO IDRAULICO (PAI) CARATTERISTICHE GEOTECNICHE STATO DEI LUOGHI E SOLUZIONE TECNICA PROGETTUALE CONCLUSIONI
3 PREMESSA La presente relazione descrive gli aspetti geologico-idrogeologico del Progetto Esecutivo Intervento di ripristino arginature ed opere di consolidamento spondale, finalizzate alla protezione delle aree agricole della Fiumara Careri e Fiumara La Verde, il quale si inserisce nelle serie di interventi previsti nell ambito del PSR Calabria Reg. (UE) n. 1305/2013 Misura 5 Intervento Investimenti di prevenzione per ridurre le conseguenze di probabili eventi alluvionali Annualità Il principio adottato per la scelta dei siti oggetto di intervento soddisfa il criterio del nesso tra l investimento intrapreso ed il potenziale produttivo agricolo. Le aree così individuate presentano particolari condizioni di rischio in quanto interessate da: - fenomeni di erosione spondale - rischio di inondazione elevato (aree con pendenze < 5%) Le opere in progetto consistenti nella realizzazione di arginature in gabbioni metallici, si configurano come un immediata soluzione atta a mitigare l esistente condizione di rischio/pericolo. Inoltre, la scelta progettuale adotta l impiego di gabbioni rinverditi, i quali si configurano come una soluzione tecnica a basso impatto ambientale ed in grado di preservare e mantenere la biodiversità dei sistemi agricoli. 3
4 L ARCO CALABRO La complessità geologica che caratterizza la Calabria, che ha da sempre attirato l'attenzione di studiosi di tutto il mondo, deriva dalla tormentata storia tettonica che la regione ha subito durante la sua strutturazione. La struttura geologica della regione è costituita essenzialmente da una serie di falde cristalline, denominata nell'insieme Arco Calabro, derivante dalla deformazione di crosta oceanica e continentale. Due importanti sistemi strutturali trasversali delimitano le coltri cristalline dell'arco Calabro rispetto alle catene sud-appenninica e maghrebide: la linea di Sangineto a nord e la linea di Taormina a sud. L'Arco Calabro è stato differenziato in due distinti settori che vengono a contatto lungo un allineamento strutturale, poco a sud di Catanzaro, che da Capo Vaticano, attraverso la Valle del Mesima, si estende fino a Soverato. I due settori sono caratterizzati da un assetto tettono-stratigrafico e da una storia evolutiva differente che si traduce per il settore meridionale, rispetto al settore settentrionale, nell'assenza di un'unità ofiolitica e di un metamorfismo alpino nelle unità cristalline, nella mancanza delle unità carbonatiche appenniniche sottostanti alle unità cristalline, ed infine nella vergenza meridionale delle falde. Il settore settentrionale è formato da una serie di falde, costituita da rocce granitiche e da rocce metamorfiche ed ofiolitiche di alto e di basso grado, che presenta piani di accavallamento e strutture caratterizzate da polarità europea. Tali coltri poggiano sulle unità carbonatiche appartenenti alla catena appenninica; queste ultime unità affiorano lungo la Catena Costiera e nel Massiccio del Pollino. Cinque sono le unità riconosciute e che di seguito vengono sinteticamente descritte nei loro caratteri essenziali. L'unità più profonda è l'unità del Frido; questa unità affiora un po' su tutto il settore ed è costituita da metasedimenti cui sono associate ofioliti costituite prevalentemente da meta basalti e 4
5 serpentiniti. Segue l'unità di Malvito costituita da lave a pillow su cui poggia una copertura costituita da argilliti silicee, radiolariti, calcari marnosi e quarzoareniti. Si ha poi l'unità di Bagni costituita da un basamento prevalentemente filladico, con intercalazioni di micascisti, metareniti e porfiroidi, ed una copertura costituita da dolomie, calcari torbiditici e radiolari; l'unità affiora in Sila Piccola e nell'alta Valle del Crati. Segue al dì sopra l'unità di Castagna; questa unità che affiora in Sila Piccola, sul bordo orientale della Valle del Crati e nelle Serre settentrionali è rappresentata essenzialmente da micascisti a granato, paragneiss biotitici e gneiss occhiadini. L'unità cristallina tettonicamente più elevata è l'unita di Polia-Copanello che affiora nel Massiccio Silano; essa è costituita prevalentemente da gneiss kinzigitici con intercalate masse di anfiboliti e metaperidotiti. Nella porzione orientale del Massiccio Silano tali unità ricoprono l'unità di Longobucco; la quale è costituita da un basamento di filladi e da una copertura terrigena e carbonatica. Trasgressivi su tutto l'edificio a falde poggiano i terreni sedimentari marini e continentali del Tortoniano inferiore-pliocene inferiore (con intercalati livelli costituiti da sedimenti appartenenti alle Unità Sicilidi) e del Pliocene medio superiore- Pleistocene. Il settore meridionale che comprende le Serre, l'aspromonte e proseguendo in Sicilia i Peloritani, è rappresentato da una serie di coltri costituita da rocce granitiche e metamorfiche che si sono sovrapposte con polarità meridionale. Nell'insieme le coltri cristalline della Calabria meridionale e dei Monti Peloritani si sono accavallate sulle unità sedimentarie della catena delle Maghrebidi siciliane. Di seguito sono sinteticamente descritte nei loro caratteri essenziali le unità che caratterizzano tale settore. L'unità più profonda è l'unità di Longi-Taormina costituita da un basamento e da una copertura sedimentaria terrigena ed affiora lungo il margine meridionale dei Peloritani. Su di essa poggia l'unità di Mandanici che affiora estesamente nella porzione centrale dei Peloritani e nel settore meridionale dell'aspromonte; questa unità è costituita da filladi, quarziti, calcescisti e metabasalti ed una copertura sedimentarie. In posizione ancora più elevata si rinviene l'unità dell'aspromonte rappresentata da paragneiss, micascisti con intercalazioni di anfiboliti e marmi che affiora estesamente in tutta la parte meridionale dei Peloritani ed in Aspromonte. 5
6 In posizione apicale si trova l'unità di Stilo; questa unità che affiora nelle Serre meridionali presenta un basamento costituito da paragneiss, micascisti e filladi ed una copertura costituita da una successione calcareo-dolomitica. Sull'edificio costituito da tali unità si deposita, tra l'aquitaniano ed il Langhiano, la Formazione di Stilo-Capo d'orlando costituita da una successione di torbiditi arenaceo-conglomeratiche ed arenaceo-pelitiche e coltri di argille variegate scagliose. Trasgressive su tutto l'edificio, costituito dall'impilamento di tali unità, poggiano le successioni del Tortoniano, del Pliocene inferiore e del Pliocene superiore-pleistocene costituiti da rocce sedimentarie evaporitiche e terrigene. L'Arco Calabro è interpretato come un frammento di una catena alpina Europa-vergente, formato da più falde sovrapposte derivanti dalla litosfera continentale ed oceanica africana, sovrascorse nel Miocene inferiore sulla catena appennino- maghrebide Africa-vergente. Durante il Neogene, l'arco Calabro subisce una serie di fasi tettoniche distensive e trascorrenti collegate all'inizio dell'apertura del Mar Tirreno. A seguito di tali deformazioni l'arco Calabro risulta segmentato da importanti sistemi di faglie organizzati secondo sistemi longitudinali e trasversali rispetto alle direttrici strutturali della catena calabra. I due sistemi di faglie sono i principali responsabili dell'apertura di importanti bacini sedimentari continentali e marini, sia longitudinali (bacino del Crati, del Mesima, di Crotone - Capo Spartivento, di Paola-Gioia) sia trasversali (fossa del basso Crati-Sibari, fossa di Catanzaro, fossa di Siderno). Durante il Quaternario la catena calabra è caratterizzata da una tettonica estensionale, che determina movimenti normali su tutte le preesistenti strutture. Il sollevamento tettonico è ancora attivo e ciò è testimoniato dall'intensa attività sismica della regione. 6
7 LOCALIZZAZIONE DELL AREA DI INTERESSE - Intervento Fiumara Careri L area oggetto di studio ricade nel Comune di Benestare (RC) e più precisamente interessa l ambito territoriale posto a valle dell abitato della frazione di Belloro, ed è sita in dx idrografica rispetto alla Fiumara Careri. Fiumara Careri L ubicazione cartografica è la seguente: Foglio N. 603 sezione IV SAN LUCA della Carta Topografica d Italia, scala 1:25.000, realizzata dall IGM. Carta Tecnica Regionale Elemento n BOVALINO SUPERIORE - scala 1:5.000 Coordinate Lat.: ,20 Long.: ,08 7
8 - Intervento Fiumara La Verde L area oggetto di studio ricade nel Comune di Bianco (RC) e più precisamente è collocato in dx idrografica rispetto alla Fiumara La Verde. Fiumara La Verde L ubicazione cartografica è la seguente: Foglio N. 603 sezione III BIANCO della Carta Topografica d Italia, scala 1:25.000, realizzata dall IGM. Carta Tecnica Regionale Elemento n AFRICO NUOVO - scala 1:5.000 Coordinate Lat.: ,09 Long.: ,67 8
9 INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE - Intervento Fiumara Careri - Assetto geologico dell area di interesse Come riscontrato dai rilievi geologici, e dallo studio della Carta Geologica Foglio N. 255 sez. III N.E. - BIANCO -, le litologie affioranti nell area di studio sono costituite esclusivamente da litotipi di natura sedimentaria. Tali litologie sono di seguito descritte ed organizzate stratigraficamente dalla più recente in alto, alla più antica in basso (vedi Carta Geologica allegata). OLOCENE Depositi alluvionali (ac af) : I depositi alluvionali sono tipici degli ambienti sedimentari di pianura alluvionale e più tipicamente dei letti fluviali, i sedimenti sono costituiti da alluvioni mobili non consolidate e da alluvioni fissate artificialmente o dalla vegetazione. Le litologie predominanti sono costituite da sabbie, sabbie e ghiaie, e sabbie limose, e sono caratterizzate da un grado di permeabilità elevato. PLIOCENE Argille siltose (P a 2-3 ) da grigio-azzurre a brune, generalmente con una ricca microfauna. Presentano una scarsa resistenza all erosione e quando impregnate d acqua, tendono a dar luogo a movimenti franosi. Il grado di permeabilità è basso. Sabbie ed arenarie (P 2-3 s ) tenere giallastre. Contengono una variata microfauna a foraminiferi. Le sabbie presentano una moderata resistenza all erosione ed elevata permeabilità. Argille marnose (P a 1-2 ) e marne biancastre, siltose nella parte inferiore. Localmente con un orizzonte sabbioso al letto. Le argille contengono localmente un abbondante microfauna a foraminiferi. Si caratterizzano per una discreta resistenza all erosione e grado di permeabilità basso. 9
10 Conglomerato (P cl 1 ) basale a sviluppo locale. Alcune intercalazioni sabbiose contengono sporadicamente una microfauna a foraminiferi non significativa. Questo complesso presenta una discreta resistenza all erosione ed elevata permeabilità. Stralcio della carta geologica con individuazione dell area di intervento 10
11 - Intervento Fiumara La Verde - Assetto geologico dell area di interesse Come riscontrato dai rilievi geologici, e dallo studio della Carta Geologica Foglio N. 255 sez. III S.E. - FERRUZZANO -, le litologie affioranti nell area di studio sono costituite esclusivamente da litotipi di natura sedimentaria. Tali litologie sono di seguito descritte ed organizzate stratigraficamente dalla più recente in alto, alla più antica in basso (vedi Carta Geologica allegata). OLOCENE Depositi alluvionali (ac af) : I depositi alluvionali sono tipici degli ambienti sedimentari di pianura alluvionale e più tipicamente dei letti fluviali, i sedimenti sono costituiti da alluvioni mobili non consolidate e da alluvioni fissate artificialmente o dalla vegetazione. Le litologie predominanti sono costituite da sabbie, sabbie e ghiaie, e sabbie limose, e sono caratterizzate da un grado di permeabilità elevato. PLIOCENE Argille marnose (P a 1-2 ) e marne biancastre, siltose nella parte inferiore. Localmente con un orizzonte sabbioso al letto. Le argille contengono localmente un abbondante microfauna a foraminiferi. Si caratterizzano per una discreta resistenza all erosione e grado di permeabilità basso. Sabbie (P 1 s ) ed arenarie tenere bruno-chiare, con locali intercalazioni siltose biancastre. Questo complesso presenta una moderata resistenza all erosione e permeabilità da media ad elevata. MIOCENE Argille (M ac 1-2 ) nerastre e grigie o policrome, spesso di aspetto caotico, con intercalazioni di arenarie brune a grana fine, anche piuttosto considerevoli ed olistoliti di calcare e rocce 11
12 metamorfiche. Le argille presentano una scarsa resistenza all erosione e quando impregnate d acqua tendono a dar luogo a movimenti franosi. Stralcio della carta geologica con individuazione dell area di intervento 12
13 ASSETTO GEOMORFOLOGICO In seguito ai rilievi generali e di dettaglio eseguiti nell area di interesse e nelle zone ad essa limitrofi per la delineazione dei caratteri geologici, si è giunti ad una sintesi delle condizioni geologiche e geomorfologiche che governano il territorio. Da come è possibile notare dalla si evince che l assetto geologico influenza fortemente il contesto morfologico, pertanto è possibile distinguere almeno due ambienti geomorfologici distinti, i quali saranno di seguito descritti: - Intervento Fiumara Careri 1) Piana alluvionale = in corrispondenza dell alveo della Fiumara Careri, domina l ambiente di piana alluvionale. Il quale presenta un andamento pseudo pianeggiante con pendenze di norma basse ma che tendono ad aumentare in corrispondenza del passaggio alla zona collinare. 2) Ambito di medio bassa collina = Tale assetto geomorfologico si contraddistingue per la presenza di rilievi collinari che si sviluppano tra 50 e 250 m slm e bordano la zona di piana alluvionale. In tale area affiorano estesamente le unità plioceniche argillose e sabbioso arenacee. In corrispondenza dei rilievi argillosi, le quote altimetriche sono modeste e le forme del rilievo risultano più addolcite, invece la consistenza semi-lapidea delle litologie sabbioso-arenacee si tramuta nella formazione di rilievi con pendenze medio-alte e soprattutto verso le aree più interne dell entroterra è possibile osservare la presenza di versanti con scarpate che tendono a verticalizzarsi. Analisi delle condizioni di instabilità Il rilievo geomorfologico condotto nell area di interesse ha inoltre avuto lo scopo di individuare la presenza di eventuali movimenti franosi. Tale rilievo è stato integrato dalla studio della Cartografia PAI, dove nel particolare si è potuto contestualizzare l area di interesse in riferimento alle frane cartografate ufficialmente, da cui si evince che la zona oggetto di tale studio non rientra tra le aree classificate a rischio frana. 13
14 - Intervento Fiumara La Verde 1) Piana alluvionale = in corrispondenza dell alveo della Fiumara La Verde, domina l ambiente di piana alluvionale. Il quale presenta un andamento pseudo pianeggiante con pendenze di norma basse ma che tendono ad aumentare in corrispondenza del passaggio alla zona collinare. Il letto della Fiumara La Verde si contraddistingue inoltre per ampiezze che di norma superano i m di estensione lineare, ed è caratterizzato da un fondo piatto ed ampio di natura ciottolosa. 2) Ambito di medio bassa collina = Tale assetto geomorfologico si contraddistingue per la presenza di rilievi collinari che si sviluppano tra 50 e 180 m slm e bordano la zona di piana alluvionale. In dx e sx idrografica alla Fiumara La Verde affiora estesamente l unità delle argille policrome mioceniche. Le caratteristiche geomeccaniche di tale litologia influenza lo sviluppo dell assetto geomorfologico, si hanno quindi rilievi con pendenze modeste e profili topografici ondulati. Analisi delle condizioni di instabilità Il rilievo geomorfologico condotto nell area di interesse ha inoltre avuto lo scopo di individuare la presenza di eventuali movimenti franosi. Tale rilievo è stato integrato dalla studio della Cartografia PAI, dove nel particolare si è potuto contestualizzare l area di interesse in riferimento alle frane cartografate ufficialmente, da cui si evince che la zona oggetto di tale studio non rientra tra le aree classificate a rischio frana. 14
15 CARATTERISTICHE IDROGRAFICHE - Intervento Fiumara Careri L area di interesse ì, ricade all interno del Bacino Idrografico denominato Fiumara Careri, al quale è attribuito il codice identificativo 34. Tale bacino si sviluppa nella parte di monte in corrispondenza dei primi rilievi aspromontani, e nella sua parte iniziale è impostata sul basamento cristallino metamorfico, per poi passare sul fondovalle argilloso mio-pliocenico. Parametri idrografici Bacino Idrografico Fiumara Careri: Codice bacino: 34 Area (m 2 ): Perimetro (m): Pendenza media (%): 28,12 Quota media (m): 388,77 Ordine di Horton: 6 Lunghezza asta principale (m): La Fiumara Careri, ha un regime torrentizio che alterna periodi di piena durante la stagione autunnale-invernale e periodi di secca durante la stagione estiva. Nella zona di fondovalle, dove insiste l area oggetto di studio, si caratterizza per un andamento meandriforme ed un ampiezza dell alveo che mediamente varia tra 200 e 400 m, il letto risulta essere composto da una litologia alluvionale ghiaioso-sabbiosa. 15
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17 - Intervento Fiumara La Verde L area di interesse ricade all interno del Bacino Idrografico denominato Fiumara La Verde, al quale è attribuito il codice identificativo 36. Nella parte alta del suo percorso, le acque hanno inciso profondamente le rocce cristalline scavando profondi canyon, invece nella zona di fondovalle predominano gli effetti deposizionali i quali sono responsabili della sedimentazione di grandi quantità di materiali inerti. La Fiumara La Verde, ha un regime torrentizio che alterna periodi di piena durante la stagione autunnale-invernale e periodi di secca durante la stagione estiva. Nella zona di fondovalle, dove insiste l area oggetto di studio, si caratterizza per un andamento meandriforme che si alterna a settori rettilinei ed un ampiezza dell alveo che mediamente varia tra 300 e 600 m, il letto risulta essere composto da una litologia alluvionale ghiaioso-sabbiosa. Parametri idrografici Bacino Idrografico Fiumara Careri: Codice bacino: 36 Area (m 2 ): Perimetro (m): Pendenza media (%):38.70 Quota media (m): Ordine di Horton: 6 Lunghezza asta principale (m):
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19 CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE - Intervento Fiumara Careri Il materasso alluvionale della Fiumara Careri, relativamente all area di intervento, stratigraficamente poggia sul substrato argilloso-marnoso pliocenico. Da un punto di vista idrologico le due litologie sono caratterizzate da diversi gradi di permeabilità, i depositi alluvionali rappresentano una litologia ad elevato tasso di permeabilità la quale diventa pressoché nulla per le litologie argillose. Da quanto detto, emerge che vi sono condizioni favorevoli affinché si possa generare una falda in rete (basale), che risulta essere delimitata al letto da un substrato impermeabile. I litotipi precedentemente descritti, ovvero i depositi alluvionali Olocenici e i litotipi argilloso-marnoso pliocenici possono essere suddivisi in due distinti complessi idrogeologici a permeabilità relativa diversa. Si hanno quindi: 1. Terreni permeabili per porosità: appartengono a questa categoria i depositi olocenici, costituiti dalle successioni alluvionali sabbioso- limose e sabbioso-ghiaiose La permeabilità per porosità di questi terreni è di norma elevata, e decresce soltanto in corrispondenza delle sottili intercalazioni limose. Tale assetto idrogeologico può favorire la formazione di falde freatiche e di modesti acquiferi assimilabili a falde sospese. Caratteristiche idrogeologiche: Porosità 30-45%, Rendimento specifico 5-25%, Permeabilità da 2x10-3 a 1 cm/s 2. Terreni impermeabili o di permeabilità trascurabile: appartengono a questa categoria le Argille marnose plioceniche, le quali stratigraficamente sono poste al di sotto del complesso a permeabilità elevata. Le argille, avendo coefficiente di permeabilità estremamente basso, fungono da tampone (aquiclude); rappresentando un ostacolo alla formazione di corpi idrici sotterranei. Caratteristiche idrogeologiche: Porosità 40-55%, Rendimento specifico 1-5%, Permeabilità da 1x10-6 cm/s 19
20 - Intervento Fiumara La Verde Il materasso alluvionale della Fiumara La Verde, relativamente all area di intervento, stratigraficamente poggia sul substrato argilloso miocenico. Da un punto di vista idrologico le due litologie sono caratterizzate da diversi gradi di permeabilità, i depositi alluvionali rappresentano una litologia ad elevato tasso di permeabilità la quale diventa pressoché nulla per le litologie argillose. Da quanto detto, emerge che vi sono condizioni favorevoli affinché si possa generare una falda in rete (basale), che risulta essere delimitata al letto da un substrato impermeabile. I litotipi precedentemente descritti, ovvero i depositi alluvionali Olocenici e le argille policrome mioceniche possono essere suddivisi in due distinti complessi idrogeologici a permeabilità relativa diversa. Si hanno quindi: 1. Terreni permeabili per porosità: appartengono a questa categoria i depositi olocenici, costituiti dalle successioni alluvionali sabbioso- limose e sabbioso-ghiaiose La permeabilità per porosità di questi terreni è di norma elevata, e decresce soltanto in corrispondenza delle sottili intercalazioni limose. Tale assetto idrogeologico può favorire la formazione di falde freatiche e di modesti acquiferi assimilabili a falde sospese. Caratteristiche idrogeologiche: Porosità 30-45%, Rendimento specifico 5-25%, Permeabilità da 2x10-3 a 1 cm/s 2. Terreni impermeabili o di permeabilità trascurabile: appartengono a questa categoria le Argille policrome mioceniche, le quali stratigraficamente sono poste al di sotto del complesso a permeabilità elevata. Le argille, avendo coefficiente di permeabilità estremamente basso, fungono da tampone (aquiclude); rappresentando un ostacolo alla formazione di corpi idrici sotterranei. Caratteristiche idrogeologiche: Porosità 40-55%, Rendimento specifico 1-5%, Permeabilità da 1x10-6 cm/s 20
21 INQUADRAMENTO AREE RISPETTO AL RISCHIO IDRAULICO (PAI) Il Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico della Regione Calabria redatto ai sensi dell art. 1-bis della L. 365/2000 ed aggiornato dal Comitato Istituzionale con Delibera n. 27 del , ha valore di Piano Territoriale di Settore ed è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni, gli interventi e le norme d uso riguardanti la difesa del rischio idrogeologico del territorio calabrese. In ottemperanza alla normativa PAI vigente che regolamenta le Norme di Attuazione e Misure di Salvaguardia ai sensi dell art. 1-bis della L. 365/2000, dell art.17 Legge 18 maggio 1989 n. 183, dell art.1 Legge 3 agosto 1998 n. 267 ed aggiornamenti approvati dal Comitato Istituzionale con Delibera n. 27 del , è stato eseguito un inquadramento dell area interessata dalle opere in progetto rispetto alle perimetrazioni delle aree considerate a Rischio Idraulico. - Intervento Fiumara Careri Area interessata dagli interventi in progetto L ubicazione degli interventi in progetto ricade all interno del perimetro di un Area di Attenzione. L intervento di ripristino dell arginatura è compatibile con il quadro vincolistico, poiché non riduce la sezione idraulica ed al contempo non costituisce impedimento al normale deflusse delle acque. 21
22 - Intervento Fiumara La Verde Area interessata dagli interventi in progetto L ubicazione degli interventi in progetto ricade all interno del perimetro di un Area di Attenzione. L intervento di ripristino dell arginatura è compatibile con il quadro vincolistico, poiché non riduce la sezione idraulica ed al contempo non costituisce impedimento al normale deflusso delle acque. 22
23 CARATTERISTICHE GEOTECNICHE I rilievi geologici condotti in situ hanno consentito di accertare che in entrambe le aree, gli interventi in progetto interessano la medesima litologia, la quale è afferente al complesso geologico delle Alluvioni oloceniche. Vista la difficoltà di accesso ai siti e la natura ciottolosa della litologia, la quale comporterebbe durante l esecuzione di indagini penetrometriche il raggiungimento di condizioni di rifiuto strumentale entro profondità minori di 1 m, si propone una caratterizzazione geomeccanica della litologia afferente a dati bibliografici relativi ad esperienze lavorative condotte in terreni similari. Principali parametri geotecnici Depositi Alluvionali Olocenici (Sabbie e Ghiaia) Coesione (Kg/cm²) = 0 Peso unità di volume (t/m 3 ) = 1,80 1,90 Peso unità di volume saturo (t/m 3 ) = 1,90 2,00 Angolo di resistenza al taglio ( ) =
24 STATO DEI LUOGHI E SOLUZIONE TECNICA PROGETTUALE - Intervento Fiumara Careri Tratto interessato da erosione spondale, ed elevato rischio di inondazione (pendenze < 5%) Stima superficie agricola che sarà protetta da eventi di esondazione dopo la realizzazione dell arginatura Dettaglio dell argine posto in destra idrografica con evidenziazione del fenomeno di erosione spondale in atto Da notare l andamento topografico subpianeggiante, che aumenta il rischio di inondazione durante fenomeni di piena Alveo Fiumara Careri 24
25 - Intervento Fiumara La Verde Tratto interessato da erosione spondale, ed elevato rischio di inondazione (pendenze < 5%) Stima superficie agricola che sarà protetta da eventi di esondazione dopo la realizzazione dell arginatura Dettaglio dell argine posto in destra idrografica con evidenziazione del fenomeno di erosione spondale in atto Da notare l andamento topografico subpianeggiante, che aumenta il rischio di inondazione durante fenomeni di piena Alveo Fiumara La Verde 25
26 In ambedue i siti individuati si evidenzia un fenomeno in atto di erosione spondale, tale situazione comporta l arretramento delle arginature e l esposizione dei terreni agricoli a fenomeni di esondazione. - Soluzione progettuale Visto lo stato dei luoghi, appare necessaria la realizzazione di opere di difesa spondale atte a contrastare tale fenomeno. In base all andamento topografico, il quale è da considerarsi subpianeggiante, l intervento più idoneo è costituito dal ripristino delle arginature esistenti mediante messa in opera di gabbionate. Le gabbionate sono delle strutture permeabili, resistenti ed allo stesso tempo molto flessibili in grado di sopportare senza gravi deformazioni dei singoli elementi, assestamenti e/o cedimenti del piano di posa o del terreno a tergo dovuti. La struttura modulare e la forma degli elementi conferiscono all'opera una notevole capacità di adattamento alle diverse conformazioni planoaltimetriche del terreno, li rendono particolarmente adatti agli interventi di sistemazione in alveo e difese di sponda, consentendo la realizzazione di opere anche di ridotte dimensioni ed in zone di difficile accesso. 26
27 CONCLUSIONI - Intervento Fiumara Careri L area oggetto di studio ricade nel Comune di Benestare (RC) e più precisamente interessa l ambito territoriale posto a valle dell abitato della frazione di Belloro, ed è sita in dx idrografica rispetto alla Fiumara Careri. Coordinate Lat.: ,20 Long.: ,08 - Intervento Fiumara La Verde L area oggetto di studio ricade nel Comune di Bianco (RC) e più precisamente è collocato in dx idrografica rispetto alla Fiumara La Verde. Coordinate Lat.: ,09 Long.: ,67 - Definizione dello stato di dissesto Le aree individuate sono interessate da fenomeni di erosione spondale, i quali sono responsabili del degrado delle arginature esistenti con conseguente aumento del rischio di inondazione durante le piene dei corsi d acqua. Tale aspetto risulta essere dannoso per le numerose aziende agricole presenti nei terreni limitrofi alle aree di interesse. - Soluzione progettuale per mitigare lo stato di dissesto Realizzazione opere di difesa spondale mediante l impiego di gabbionate metalliche. - Compatibilità della soluzione progettuale con lo stato dei luoghi 1) La successione stratigrafica e le caratteristiche geomeccaniche dei terreni non alterano la fattibilità geologica dell intervento 2) la morfologia sub-pianeggiante delle aree di intervento, esclude la presenza di versanti e dunque non comporta situazione di spinta attiva dei terreni sulla gabbionata metallica 27
28 3) le disposizioni delle gabbionate metalliche, sono state individuate in modo da ripristinare gli attuali argini e pertanto non comportano interferenze con il deflusso delle acque e non vanno a diminuire la sezione idraulica. - Obiettivi della soluzione progettuale - Ripristino arginature tramite interventi di protezione spondale - Mitigazione situazione di rischio inondazione per aree aventi pendenze < del 5 % - Difesa del potenziale produttivo agricolo poiché gli interventi interessano la protezione di circa aziende agricole - Le opere di difesa spondale prevedono l impiego di gambionate del tipo rinverdito, e pertanto tale soluzione tecnica si configura come un intervento a basso impatto ambientale e maggiormente in grado di preservare e mantenere la biodiversità dei sistemi agricoli. Ardore, Novembre 2016 Geol. Monteleone Domenico 28
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