Siena; 07-08/04/2016

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1 Siena; 07-08/04/2016 UNI 7129:2015 Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione. Progettazione, installazione e messa in servizio. Conferme e novità ATTENZIONE La presentazione non costituisce documento normativo. Evidenzia solo alcuni aspetti della UNI 7129:2015 e risulta quindi incompleta rispetto ai testi integrali pubblicati da UNI. E vietata la riproduzione, la diffusione e l uso improprio del documento. Relatori: E. Bianchi; A. Comi - Direzione tecnica CIG 1

2 UNI 7129:2015; Novità più rilevanti La nuova UNI 7129 contiene numerose novità. La più evidente riguarda il numero delle parti; si è passati da quattro a cinque parti. Le prime quattro sono quelle tradizionali: Parte 1: impianto interno; Parte 2: aerazione/ventilazione, installazione apparecchi; Parte 3: evacuazione p.d.c.; Parte 4: messa in servizio di impianti e apparecchi; La Parte 5 riguarda lo scarico delle condense; La materia era trattata in precedenza dalla UNI Per i termini e definizioni si rimanda alla UNI

3 UNI 7129:2015. Novità più rilevanti. La parte 1, oltre a varie modifiche di seguito riportate, ha inglobato i requisiti previsti per gli impianti realizzati con: giunti a pressare (UNI-TS 11147); sistemi PLT-CSST (UNI-TS 11340); sistemi multistrato (UNI-TS 11343). 3

4 UNI 7129:2015; Novità più rilevanti Parte 1: Impianto interno L introduzione dei "nuovi materiali" ( giunti a pressare, sistemi multistrato, sistemi PLT-CSST ecc. ) rappresenta la novità più evidente. Le relative specifiche tecniche ( UNI TS 11147; UNI TS 11340; UNI TS ) sono state ritirate. L inserimento delle ex TS nella UNI , insieme alla nuova parte 5, consente di avere un unico riferimento normativo per gli impianti domestici e similari alimentati a gas. è già stata definita il testo unico degli impianti a gas... 4

5 UNI 7129:2015. Campo di applicazione. Impianti domestici e similari; Progettazione, installazione e collaudo impianti; Costruzione/rifacimento di impianti o parte di essi. Installazione di apparecchi di singola Q termica 35 kw. Ventilazione/Aerazione dei locali. Evacuazione dei prodotti della combustione. Scarico della condensa. 5

6 UNI 7129:2015 Parte 1: Impianto interno 6

7 UNI 7129: Nuovo esempio di Punto d inizio Competenza del cliente Competenza del distributore 7

8 UNI 7129:2015-1; impianto interno. Punto di inizio e presa pressione (1/2) Il punto d inizio è sempre costituito da un rubinetto manuale. La possibilità di apertura del rubinetto deve essere limitata esclusivamente all utente interessato. Se il rubinetto è ubicato in luoghi accessibili a terzi (es. contatori in batteria) è necessario installare, in alternativa: rubinetti dotati di chiave; contatore in nicchia o armadio singolo, ad uso esclusivo, dotato di chiave o altri dispositivi atti allo scopo. 8

9 UNI 7129:2015-1; impianto interno. Punto di inizio e presa pressione (2/2) Gli impianti devono essere dotati di una presa di pressione accessibile e ad uso esclusivo dei singoli impianti. La presa di pressione deve essere posta a valle del punto d inizio; può essere anche compresa nel dispositivo d intercettazione stesso, a valle dell otturatore. Presa di pressione 9

10 UNI 7129:2015-1; Materiali: Tubazioni La parte fissa degli impianti può essere realizzata con tubazioni di: acciaio; rame; polietilene; multistrato metallo-plastico (ex UNI-TS 11343); acciaio inossidabile corrugato PLT-CSST (ex UNI-TS 11340); 10

11 UNI 7129:2015-1; Materiali: Acciao Le tubazioni di acciaio sono di tre tipologie: acciaio non legato (UNI EN tradizionali, zincate o nere); acciaio non legato a parete sottile (UNI-EN ; ex UNI-TS 11147); acciaio inossidabile a parete sottile (UNI-EN 10312; ex UNI-TS 11147). 11

12 UNI 7129:2015-1; Materiali: Acciaio Giunzioni Acciaio tradizionale (UNI-EN 10255): Saldatura di testa; Filettatura (*) (**) (*) Materiali di tenuta: (UNI-EN 751-1/2/3); (**) Vietato l uso di fibre di canapa per impianti alimentati a GPL o miscele GPL-aria; Raccordi a pressare: ghisa malleabile o altro materiale conformi alla UNI (ex UNI-TS 11147). 12

13 UNI 7129:2015-1; Materiali: Acciaio Giunzioni Acciaio non legato a parete sottile (UNI-EN 10305) (*); Acciaio inossidabile a parete sottile (UNI-EN 10312) (*): (*) Raccordi a pressare di ghisa malleabile o altro materiale conformi alla UNI (ex UNI-TS 11147). 13

14 UNI 7129:2015-1; Materiali: Rame Tubazioni: conformi a UNI-EN 1057; Giunzioni: Capillare (brasatura) dolce o forte; Raccordi meccanici a compressione (UNI-EN ); Raccordi a pressare: UNI (ex UNI-TS 11147). 14

15 UNI 7129:2015-1; Materiali: Polietilene Tubazioni: Polietilene conformi a UNI-EN Raccordi: Polietilene conformi a UNI EN (*) (**); (*)con saldatura per elettrofusione: UNI UNI/TS (**)con saldatura per fusione a mezzo di elementi riscaldati: UNI UNI/TS Meccanici: conformi a UNI-EN Giunzioni miste (polietilene-metallo): conformi a UNI-EN o UNI

16 UNI 7129:2015-1; Materiali: Multistrato Tubazioni: metallo-plastiche (multistrato): conformi a UNI Giunzioni: raccordi per sistemi multistrato (UNI 11344) Il processo di giunzione, i materiali, gli attrezzi e gli utensili devono: essere definiti dal produttore del sistema; con indicazioni e modalità previste sul libretto di istruzioni. 16

17 UNI 7129:2015-1; Materiali: PLT-CSST Tubazioni: acciaio inossidabile semirigido (PLT-CSST): conformi a UNI EN I sistemi PLT-CSST devono essere dotati di idoneo rivestimento protettivo di colore giallo; Raccordi: acciaio inossidabile: UNI-EN ; leghe di rame: UNI-EN ed UNI-EN 12165; Il processo di giunzione, i materiali, gli attrezzi e gli utensili devono: essere definiti dal produttore del sistema; con indicazioni e modalità previste sul libretto di istruzioni. 17

18 UNI 7129:2015-1; Dispositivi di intercettazione Rubinetti: conformi a UNI-EN 331. Possono essere installati: a vista; in pozzetti ispezionabili non a tenuta (per tubazioni interrate); in scatole ispezionabili, a tenuta verso la parte murata e coperchio non a tenuta verso l ambiente, (per impianti sotto traccia); all interno di alloggiamenti tecnici; Deve essere sempre garantita la manovrabilità dei rubinetti. 18

19 UNI 7129:2015-1; Dispositivi di intercettazione Sull impianto interno si deve installare (*): un rubinetto generale (può coincidere con il punto di inizio) e tanti rubinetti di utenza quanti sono gli apparecchi installati. Il rubinetto generale non è necessario se il contatore è installato: sul balcone; all interno dell alloggio da servire; o in un luogo di esclusiva pertinenza; (*) È ammesso anche sezionare le diverse parti dell impianto. 19

20 UNI 7129:2015-1; Rubinetti - Elettrovalvola In presenza di apparecchi dotati di dispositivo di sicurezza per assenza fiamma (termocoppia): in alternativa al rubinetto generale e ai rubinetti di utenza; è consentito l uso di elettro-valvole con apertura/chiusura remoto (conformi a UNI-EN 161). comando di Il dispositivo di comando di apertura/chiusura dell elettro-valvola deve: consentire sia l apertura che l interruzione del gas; essere posto all interno degli alloggi; risultare accessibile anche a persona diversamente abile. 20

21 UNI 7129: Criteri generali di posa in opera dell impianto interno 21

22 UNI 7129:2015-1; Posa in opera: Divieti (1 di 4) Sottopasso degli edifici (posa delle tubazioni sotto le fondamenta, all interno di vespai/intercapedini non accessibili); Posa nei giunti di dilatazione/giunti sismici; Contatto con leganti/malte/materiali corrosivi; Contatto con pali di sostegno di antenne televisive; Contatto con tubazioni d acqua; Nei parallelismi/incroci: guaina impermeabile; Per tubazioni Multistrato/PLT-CSST: protezione termica in presenza di fluidi con temperatura > 40 C. Posa in camini/canne fumarie, asole tecniche per intubamento, condotti di scarico fumi, pozzi per immondizie, vani ascensori, condotti di ventilazione; 22

23 UNI 7129:2015-1; Posa in opera: Divieti (2 di 4) Posa di giunzioni filettate/meccaniche all interno di locali non aerati o non aerabili (*): (*) In alcuni casi possono essere annegate nella malta di cemento; Posa di impianti a gas con densità > 0.8 (GPL) in locali con pavimento sotto il piano di campagna; Uso delle tubazioni come dispersori, conduttori di terra/protezione di impianti/apparecchi elettrici o telefonici; Uso di tubi/rubinetti/accessori non integri o rimossi da altri impianti Posa di tubi di Pe all interno del perimetro del corpo dell edificio; Attraversamento di pareti/solai/intercapedini con tubi flessibili destinati al collegamento degli apparecchi; Posa a vista di tubazioni di Pe o Multistrato (sia all interno che all esterno) 23

24 UNI 7129:2015-1; Posa in opera: Divieti (3 di 4) Posa di tubi PLT-CSST privi di rivestimento; Posa a vista di tubi PLT-CSST all esterno degli edifici; Utilizzo di raccordi a pressare non integri o privi di elemento di tenuta; Sostituire/integrare l elemento di tenuta se non previsto dal fabbricante; Uso di raccordi a pressare diversi da quelli di sistema o non compatibili; Sottoporre l elemento di tenuta dei raccordi a pressare a sollecitazioni termiche (es.: saldatura/brasatura); 24

25 UNI 7129:2015-1; Posa in opera: Divieti (4 di 4) Posa sottotraccia, anche con guaina, all esterno dei muri perimetrali dell edificio e relative pertinenze; Posa sottotraccia, compreso sotto pavimento, nei locali/parti comuni dell edificio; Posa sottotraccia in diagonale ed obliqua; 25

26 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Alloggiamento tecnico (1/5) Manufatto atto a contenere tubazioni di gas all interno di un volume confinato; Consente ispezione, accesso e manutenzione; Può avere sviluppo orizzontale o verticale; Può contenere anche altri servizi (reti idriche, elettriche, telefoniche ecc.); Può essere suddiviso in zone dedicate; Può avere diverse funzioni (*); (*)Protezione meccanica, antincendio, convogliamento di eventuali dispersioni, tutela architettonica ecc. 26

27 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Alloggiamento tecnico (2/5) Può distinguersi in una delle seguenti tipologie (*): canaletta; asola di servizio; cunicolo tecnico sotterraneo; apposito alloggiamento. (*)In ogni caso deve impedire il ristagno di liquidi (es.: acqua piovana, irrigazione ecc.) 27

28 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Alloggiamento tecnico (3 di 5) Canaletta: Alloggiamento tecnico ubicato sulle pareti perimetrali esterne o interne dell edificio, in estradosso o intradosso. Deve resistere agli agenti atmosferici (può essere metallica o di plastica); L elemento di chiusura deve essere rimovibile e non a tenuta di gas (es.: provvisto di griglie o aperture alle estremità); Deve avere riferimenti esterni per segnalare la presenza di tubazioni di gas. 28

29 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Alloggiamento tecnico (4 di 5) Asola di servizio: Alloggiamento tecnico, con perimetro chiuso, inserito in modo permanente nella struttura edilizia. Ha la funzione di contenere ed eventualmente compartimentare le tubazioni gas e/o gli altri servizi rispetto ai locali attraversati. Le eventuali parti rimovibili (per esempio: sportelli di ispezione, griglie di aerazione) hanno lunghezza limitata rispetto alla lunghezza totale del manufatto. 29

30 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Alloggiamento tecnico (5 di 5) Cunicolo tecnico sotterraneo: alloggiamento tecnico collocato nel sottosuolo Ha sviluppo prevalentemente orizzontale; Può comprendere anche eventuali pozzi verticali di collegamento o di risalita. Apposito alloggiamento: alloggiamento tecnico ad uso esclusivo; con funzione di protezione antincendio; risponde ai requisiti delle regole tecniche di prevenzione incendi. 30

31 UNI 7129:2015-1; Tipologie di installazione Le tubazioni possono essere posate (*): a vista; interrate; sotto traccia; in alloggiamenti tecnici; in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto. (*)Nella scelta della posa è necessario tenere conto del materiale utilizzato. 31

32 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Installazione in alloggiamento tecnico Tra le pareti interne dell alloggiamento e le pareti esterne della tubazione o tra pareti esterne di tubazioni diverse si deve garantire una distanza che consenta interventi di manutenzione o sostituzione. All interno di alloggiamenti tecnici è possibile installare servizi diversi: (*) es.: gas, acqua, cavi antenna televisiva, servizi elettrici e/o elettronici. (*) Vietato posare tubi gas e canali/condotti fumari. 32

33 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Canalette all esterno dell edificio (1/2) I tubi multistrato e PLT-CSST devono essere protetti lungo tutto il percorso esterno: dall azione dei raggi UV, mediante canaletta chiusa oppure con guaina se la copertura è dotata di griglie (*); (*)Nel caso di canaletta chiusa le aperture alle estremità devono impedire l irradiazione di raggi UV; e, ove necessario, da danneggiamenti meccanici (con particolare attenzione alle zone soggette a transito o manovra di mezzi); 33

34 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Canalette all esterno dell edificio (2/2) Per i gas con densità relativa all aria > 0,8 (GPL) la canaletta non può scendere al di sotto del piano campagna. L apertura di aerazione ubicata nella parte bassa della canaletta deve essere posizionata: a quota superiore al piano di campagna; e in modo da: impedire raccolte di liquidi; evitare il convogliamento di eventuali dispersioni di gas verso l interno di fabbricati e/o cavità (ad esempio: spazi chiusi privi di aerazione). 34

35 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Canaletta all interno dell edificio All interno della singola unità immobiliare è consentito l uso di canalette, purché realizzate ed installate con gli stessi criteri di quelle installate all esterno degli edifici (ispezionabili, aerate, ecc.); Si deve tenere conto delle caratteristiche di aerabilità del locale, per l eventuale presenza di giunzioni meccaniche; L installazione è ammessa esclusivamente per tubazioni metalliche e PLT-CSST (*); (*) N.d.R: non è consentita per tubazioni multistrato. 35

36 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Installazione in asola di servizio (1 di 5) L asola di servizio può essere esterna o interna all edificio; ad uso esclusivo o promiscuo (es.: tubazioni gas e acqua) (*); (*)L uso promiscuo non è ammesso con sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione. Deve avere pareti impermeabili al gas (**); (**) sono idonee strutture metalliche o edili intonacate, muri di calcestruzzo, cemento vibro-compresso ecc.); Deve essere permanentemente aerata alle estremità con aperture di sezione equivalente alla sezione dell alloggiamento(***); (***) l apertura alla quota più bassa deve avere rete tagliafiamma. 36

37 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Installazione in asola di servizio (2 di 5) Esempio di asola di servizio ad uso promiscuo 37

38 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Installazione in asola di servizio (3 di 5) L asola di servizio inoltre, deve: avere resistenza al fuoco equivalente alla struttura in cui è inserita e in ogni caso EI 30; essere dotata di sportello di ispezione (*): (*) ad ogni piano (nel caso di sviluppo verticale); (*) ad una distanza 12 m (nel caso di sviluppo orizzontale); non deve compromettere la compartimentazione antincendio; in caso di più tubazioni si deve prevedere una distanza minima tra le stesse 20 mm; 38

39 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Installazione in asola di servizio (4 di 5) All interno dell alloggiamento è ammessa la presenza di raccordi di giunzione a "T", collettori, ecc. Se necessario, la sezione dell alloggiamento in cui sono presenti eventuali raccordi a "T", collettori, ecc., può essere compartimentata con materiali idonei. In questo caso: la zona compartimentata deve risultare facilmente ispezionabile; e la superficie di copertura non deve essere a tenuta di gas verso l ambiente esterno o verso un locale aerato. 39

40 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Installazione in asola di servizio (5 di 5) Possono contenere tubazioni gas e altri servizi (es.: cavi elettrici, antenne televisive, condotte di acqua ecc.) In questi casi le tubazioni gas e gli eventuali servizi elettrici e/o elettronici devono essere sempre inseriti in guaine aerate. Le guaine possono essere di materiale metallico o polimerico. esempio: tubo inguainato 40

41 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa in cunicolo tecnico sotterraneo (1 di 5) All esterno degli edifici, è possibile posare le tubazioni all interno di cunicoli tecnici sotterranei. Hanno lo scopo di contenere tubazioni gas e altri servizi, garantendo una adeguata protezione meccanica. Si deve tener conto delle sollecitazioni a cui le tubazioni del gas potrebbero essere sottoposte (es.: stazionamento o transito di veicoli). Può essere realizzato mediante manufatti edili (es.: laterizio, conglomerato cementizio, metallo o altri sistemi di equivalente efficacia). 41

42 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa in cunicolo tecnico sotterraneo (2 di 5) Se sotto il cunicolo sono presenti locali con pericolo incendio (es.: box, autorimesse ecc.), il polietilene è consentito a condizione che: La tubazione nell alloggiamento sia ricoperta di sabbia; tra la parte superiore della soletta sottostante e la generatrice inferiore della tubazione, vi sia uno spessore 100 mm di sabbia/terreno (*); (*)Spessori minori consentiti in presenza di idonea protezione. In prossimità dell entrata/uscita dal terreno deve essere previsto uno sfiato del cunicolo, per evitare accumuli di gas (es.: pozzetto di ispezione). 42

43 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa in cunicolo tecnico sotterraneo (4 di 5) Esempio di tubazioni in cunicolo tecnico sotterraneo Pavimentazione/giardino Nastro Tubo polietilene Sabbia Cunicolo tecnico Solaio 100 mm Box 43

44 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa in cunicolo tecnico sotterraneo (3 di 5) Esempio di tubazioni in cunicolo tecnico sotterraneo Pavimentazione/giardino Terreno Nastro Nessun riempimento Tubo metallico Cunicolo tecnico sotterraneo Solaio Cantine/box 44

45 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa in cunicolo tecnico sotterraneo Esempio fotografico

46 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa in cunicolo tecnico sotterraneo (5 di 5) All interno di un cunicolo tecnico sotterraneo, è possibile posare le tubazioni gas anche in presenza di tubazioni di acqua, cavi elettrici o telefonici; In tal caso le tubazioni gas e gli eventuali servizi elettrici e/o elettronici devono essere sempre inseriti in guaine aerate; Le guaine possono essere di materiale metallico o polimerico. 46

47 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Installazione in guaina (1 di 2) La guaina può essere utilizzata per: garantire la protezione meccanica della tubazione gas; assicurare l aerazione della tubazione, consentire l isolamento della tubazione gas rispetto ad altri servizi o ad ambienti non compatibili; Proteggere dall azione diretta del fuoco. A seconda delle finalità per cui si utilizza la guaina, nei punti specifici della norma sono illustrate le sue caratteristiche essenziali. 47

48 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Installazione in guaina (2 di 2) In alcuni punti è prescritto che le guaine devono avere il diametro interno 10 mm rispetto al diametro esterno delle tubazioni in esse contenute. Nel caso di guaine corrugate il diametro interno si riferisce alla cresta interna della guaina stessa. Eventuali distanziatori contenuti nelle guaine non devono essere considerati ai fini delle dimensioni del diametro interno. 48

49 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa di tubazioni interrate (1 di 4) Tutti i tratti interrati di tubazioni multistrato e PLT-CSST devono essere inseriti all interno di una guaina. Se la tubazione PLT-CSST presenta delle giunzioni, il raccordo deve essere ricoperto con nastro protettivo, fornito dal fabbricante del sistema ed, eventualmente, posto all interno di un pozzetto non a tenuta di gas, o altra struttura equivalente, fornita dal fabbricante del sistema stesso. Nel caso di tubazioni multistrato, subito dopo l uscita fuori terra, l alloggiamento tecnico in cui è posato il tubo deve essere segnalato con colore giallo per almeno 300 mm o altro riferimento permanente. 49

50 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa di tubazioni interrate (2 di 4) Le tubazioni interrate orizzontali parallele ai muri esterni devono essere posate a una distanza dal muro 1000 mm. Per distanze < 1000 mm la tubazione deve essere protetta da una guaina per tutto il tratto parallelo al muro; Le tubazioni interrate perpendicolari ai muri esterni e i tratti verticali non necessitano di guaina. 50

51 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa di tubazioni interrate (3 di 4) Le tubazioni metalliche interrate di lunghezza mm devono essere dotate di giunto dielettrico collocato sulla risalita, lato utenze, ad altezza compresa tra 300/500 mm. Il giunto dielettrico non è necessario se il tratto metallico riguarda il solo collegamento con tubazione di Pe e la resistenza verso terra risulta essere > Ohm (*); (*)Il requisito è soddisfatto se la tubazione metallica è rivestita o inserita in guaina polimerica di spessore 1 mm, sigillata alle estremità. 51

52 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa di tubazioni interrate (4 di 4) I tratti interrati di tubi PLT-CSST devono essere sempre isolati mediante giunto dielettrico (*); Per i tratti interrati di tubi multistrato non è necessario installare il giunto dielettrico (*); (*)In entrambi i casi la tubazione, dalla fuoriuscita dal terreno, deve essere sempre protetta da raggi UV, danneggiamenti meccanici e, ove necessario, incendio (es.: mediante canaletta chiusa oppure canaletta grigliata più guaina). 52

53 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto (1 di 4) I manufatti orizzontali esterni a cielo aperto possono essere: marciapiedi; cortili pavimentati soggetti al transito di persone e/o autoveicoli. Sono equiparati ai manufatti orizzontali esterni a cielo aperto: i manufatti la cui proiezione verticale è aperta almeno da un lato per un altezza almeno pari a 2,2 m (es.: porticati) i giardini esterni se non si riesce a rispettare la profondità di interramento (n.d.r. 0,6 m). 53

54 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto (3 di 4) Esempio di posa di tubazioni in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto Legenda 1 Interno 2 Tubazione gas 3 Spazio aperto 4 Esterno 54

55 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto (2 di 4) Le tubazioni inserite o "annegate" in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto possono essere posizionate: in guaina; in cunicolo tecnico sotterraneo; in canaletta incassata. La distanza tra la superficie esterna delle tubazioni e la superficie interna degli alloggiamenti tecnici, con esclusione del piano di contatto, deve essere 30 mm; Distanze minori possono essere previste solo in presenza di progetto. 55

56 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto (4 di 4) Esempio di posa di tubazioni in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto (particolare) Pavimentazione Griglia/copertura chiusa Tubazione gas metallica Cemento 56

57 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa interna sotto traccia Se le pareti contengono cavità (es.: mattoni forati), le tubazioni sottotraccia devono essere inserite in una guaina, avente diametro interno 10 mm rispetto al diametro esterno della tubazione, che impedisca eventuali infiltrazioni di gas nelle cavità stesse. I rubinetti devono essere a vista od inseriti in scatole ispezionabili (a tenuta nella parte murata e con coperchio non a tenuta verso l ambiente)(*); (*)I rubinetti di tubazioni multistrato possono essere inseriti solo all interno delle scatole ispezionabili. Le giunzioni meccaniche possono anche essere murate senza la necessità di scatole ispezionabili. 57

58 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Attraversamento vani con pericolo d incendio (1 di 5) Tubazioni di acciaio e rame È consentito l'attraversamento di vani/ambienti classificati con pericolo d incendio (es.: autorimesse, box, ecc.), purché le tubazioni non presentino giunzioni; Le giunzioni, se necessarie, devono essere: Per tubi di acciaio: saldate o realizzate con raccordi idonei e certificati sulla resistenza ad alta temperatura. Per tubi di rame: brasatura forte o realizzate con raccordi idonei e certificati sulla resistenza ad alta temperatura. 58

59 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Attraversamento vani con pericolo d incendio (2 di 5) Tubazioni di acciaio e rame Le tubazioni in ogni caso devono essere protette, lungo l intero attraversamento, con materiali aventi classe A1 di reazione al fuoco (secondo UNI-EN ). La protezione può essere realizzata mediante una o più delle soluzioni seguenti: Posa in guaina passante di metallo; Posa sotto traccia; Posa in apposito alloggiamento con caratteristiche di resistenza al fuoco EI 60 con almeno un estremità aperta verso l esterno oppure verso un locale aerato o aerabile. 59

60 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Attraversamento vani con pericolo d incendio (3 di 5) Caratteristiche della guaina metallica Deve avere diametro interno di almeno 10 mm maggiore del diametro esterno della tubazione gas e spessore 2 mm; Materiali e spessori diversi devono garantire una protezione equivalente o avere caratteristiche di resistenza al fuoco equivalente a quella del locale; Deve essere dotata, al suo interno, di distanziatori; Gli ancoraggi devono realizzati con materiali di classe A1; Eventuali giunzioni della guaina possono essere saldate o filettate; Almeno un estremità deve sfogare all esterno o in locale aerato o aerabile. 60

61 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Attraversamento vani con pericolo d incendio (4 di 5) Tubazioni di rame e acciaio inguainate Finestra S Cucina box caldaia auto Tubo guaina Contatore gas 61

62 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Attraversamento vani con pericolo d incendio (5 di 5) Tubazioni di rame e acciaio sottotraccia apertura di ventilazione caldaia auto Contatore gas 62

63 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Attraversamento di muri (1 di 3) Nell attraversamento di muri perimetrali esterni, mattoni pieni, mattoni forati e pannelli prefabbricati, la tubazione gas non deve presentare giunzioni e deve essere protetta con guaina aerata passante impermeabile al gas. La guaina non deve presentare giunzioni e può indifferentemente metallica o di materiale polimerico; essere Deve avere diametro interno 10 mm rispetto al diametro esterno della tubazione. Per tubazioni multistrato, la guaina deve essere metallica o altro materiale di classe A1 di reazione al fuoco (UNI-EN ). 63

64 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Attraversamento di muri (2 di 3) Le tubazioni multistrato, nell attraversamento di muri, devono: nella parte esterna: essere inserite in canaletta; nella parte interna: rimanere sotto traccia (*); (*)Eventuali raccordi devono essere posti all interno di scatole ispezionabili con coperchio non a tenuta. La guaina invece: all interno: deve proseguire o terminare sotto traccia; l estremità esterna: deve terminare nella canaletta esterna. 64

65 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Attraversamento di muri (3 di 3) 65

66 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa nelle singole unità immobiliari (1 di 2) La scelta del tracciato deve essere fatta nel rispetto delle leggi vigenti (es.: codice civile); Posa delle tubazioni all esterno dell unità immobiliare: a vista (4.5.1); in canaletta ( ); in asola di servizio ( ); in cunicolo tecnico sotterraneo ( ); in guaina ( ); interrate (4.5.3); in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto (4.5.4). 66

67 UNI 7129:2015-1; Posa in opera. Posa nelle singole unità immobiliari (2 di 2) Posa delle tubazioni all interno dell unità immobiliare: a vista; in canaletta; in asola di servizio; in guaina; sotto traccia. Le disposizioni valgono anche per le tubazioni di gas installate all'interno delle singole proprietà/unità immobiliari inserite in edifici multifamiliari/condominiali. 67

68 UNI 7129:2015-1; Posa in opera Posa nelle parti comuni interne dell edificio (1 di 3) È vietata la posa sottotraccia; Si deve: Evitare la formazione di sacche di gas (per dispersioni/fughe accidentali); Evitare che eventuali dispersioni di gas si diffondano nelle strutture murarie. Garantire la possibilità di evacuare all esterno eventuali dispersioni di gas; 68

69 UNI 7129:2015-1; Posa in opera Posa nelle parti comuni interne dell edificio (2 di 3) Si deve garantire un corretto ancoraggio e un adeguata protezione delle tubazioni da: Danneggiamenti/urti accidentali e, ove necessario, incendi (UNI-EN 1775); Le tubazioni gas non devono interferire con altri servizi: Distanza minima tra tubazioni gas e altri servizi: 200 mm. Negli incroci e nei parallelismi, se la distanza non può essere rispettata, si deve evitare il contatto diretto interponendo setti separatori. 69

70 UNI 7129:2015-1; Posa in opera Posa nelle parti comuni interne dell edificio (3 di 3) Può essere realizzata: a vista/in canaletta; in asola di servizio/apposito alloggiamento. Nella posa a vista/in canaletta, il locale deve avere: una o più aperture di aerazione permanente; con sezione minima totale 1/50 della superficie in pianta dei locali attraversati. Nella posa in asola di servizio/apposito alloggiamento si applicano i criteri generali. 70

71 UNI 7129:2015-1; Collaudo dell impianto interno (1 di 5) Il collaudo si effettua in due fasi: 1) Verifica ad alta pressione (ove prevista dal fabbricante del sistema adottato e/o dalla norma) (*). (*) Deve precedere la verifica di tenuta. 2) Verifica di tenuta per constatare l assenza di dispersioni(**). (**) Deve essere effettuata in occasione di: Nuova realizzazione o rifacimento totale di impianti; Rifacimento parziale o manutenzione straordinaria di impianti; Sostituzione di apparecchi. 71

72 UNI 7129:2015-1; Collaudo dell impianto interno (2 di 5) Verifica ad alta pressione Se si utilizzano tubazioni multistrato e/o raccordi a pressare, prima di verificare la tenuta è necessario effettuare una prova ad alta pressione con valori definiti dal fabbricante del sistema. Se il fabbricante dichiara non necessaria la prova ad alta pressione, deve documentare l utilizzo di un accorgimento tecnico che permetta di individuare, mediante la sola verifica di tenuta, la presenza di eventuali raccordi non pressati. In assenza di tali indicazioni, la prova deve essere eseguita ad una pressione minima di 5 bar. 72

73 UNI 7129:2015-1; Collaudo dell impianto interno (3 di 5) Verifica di tenuta Può essere effettuata mediante manometro ad acqua o apparecchio equivalente di sensibilità minima di 0,1 mbar (1 mm H2O). È possibile anche utilizzare strumenti con le caratteristiche minime riportate nel prospetto 10 e sottoposti a manutenzione periodica. Prospetto 10 Caratteristiche minime degli strumenti di misura GRANDEZZA DI MISURA PRESSIONE Lettura minima nominale 10 Pa (1 mm H2O) Precisione ±10 Pa ± 3% valore misurato Risoluzione 10 Pa (1 mm H2O) 73

74 UNI 7129:2015-1; Collaudo dell impianto interno (4 di 5) Verifica di tenuta dell impianto Nuova realizzazione o rifacimento totale di impianti: dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione (almeno 15 min), si effettua la prima lettura della pressione; trascorsi altri 5 min si effettua la seconda lettura: lo strumento deve rilevare una caduta di pressione ai valori di cui al prospetto 11, in funzione del volume dell impianto. 74

75 UNI 7129:2015-1; Collaudo dell impianto interno (5 di 5) Verifica di tenuta dell impianto Sono stati ridotti i tempi previsti; ed è stata inserita una tolleranza nella lettura (*) (*) è stato dato atto che la tenuta assoluta non esiste

76 UNI 7129:2015-1; Collegamento degli apparecchi (1 di 2) Apparecchi fissi e ad incasso Possono essere collegati all impianto interno mediante: tubo metallico rigido o corrugato formabile PLT-CSST con raccordi filettati o con giunto a tre pezzi (bocchettone); tubo flessibile di acciaio inossidabile (UNI-EN 14800; UNI 11353)(*); tubo flessibile non metallico (UNI tipo B e C) corredato di dichiarazione di durabilità del fabbricante (*); (*) I tubi flessibili devono avere lunghezza massima 2000 mm. 76

77 UNI 7129:2015-1; Collegamento degli apparecchi (2 di 2) Apparecchi di tipo mobile (*) (*) Stufe mobili fino a 4,2 kw e apparecchi di cottura non ad incasso: Devono essere collegati all impianto interno mediante: Tubi flessibili non metallici (UNI 7140, tipo A1, A2, B e C), con lunghezza 2000 mm, corredati di indicazione di durabilità del fabbricante. Il collegamento tra l apparecchio e l impianto deve essere realizzato solo all interno del locale di installazione. I tubi flessibili non devono avere giunzioni intermedie e non devono essere giuntati fra loro. Non devono essere soggetti a urti, strappi, tensioni, torsioni, piegature, schiacciamenti e temperature > 50 C. 77

78 UNI 7129:2015-1; Controllo periodico dell impianto Il controllo periodico dell impianto interno prevede: verifica di tenuta dell impianto interno (*); (*)deve essere eseguita nei tempi e con le modalità previste dalla UNI verifica della manovrabilità dei rubinetti; verifica dello stato di conservazione dei tubi flessibili di collegamento agli apparecchi. 78

79 UNI 7129:2015 Parte 2: Installazione degli apparecchi di utilizzazione, ventilazione e aerazione dei locali di installazione. 79

80 UNI 7129:2015-2; Termini e Definizioni (UNI 7128) Locale non presidiato: Locale non utilizzato quotidianamente nelle normali attività domestiche (sottotetto, cantina). Locale uso bagno (stanza da bagno): Locale deputato all igiene personale nel quale sono presenti uno o più dei seguenti sanitari: doccia, vasca da bagno, sauna, bagno turco. Può contenere anche apparecchi sanitari quali: vaso sanitario, orinatoio, bidet, lavabo. Gabinetto (latrina): Locale deputato all'espletamento dei bisogni fisiologici. Un gabinetto contiene sempre un vaso sanitario e/o un orinatoio; può contenere anche un lavabo e/o un bidet, ma non può contenere sanitari quali: vasca da bagno, doccia, sauna, bagno turco. 80

81 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (1 di 14) Non è consentita l installazione di apparecchi privi del dispositivo di sorveglianza di fiamma nei seguenti casi: Impianti nuovi; Installazione di apparecchi in impianti esistenti; Sostituzione di apparecchi; Trasformazione o rifacimento di impianti esistenti. 81

82 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (2 di 14) Non è consentito: Installare apparecchi a gas non integri; Utilizzare apparecchi installati in modo fisso rimossi da altri impianti, se non preventivamente rimessi a nuovo. 82

83 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (3 di 14) Negli impianti alimentati con gas avente densità relativa > 0,8 (GPL) gli apparecchi devono distare almeno 2 metri da: Cavità, depressioni, canalizzazioni drenanti, pozzetti, tombini, caditoie e simili se non sifonati; Aperture comunicanti con locali aventi pavimento al disotto del piano di campagna; Bocche di lupo e scannafossi. 83

84 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (4 di 14) Installazione di apparecchi all interno di locali non presidiati: I locali non presidiati, nei quali sono installati apparecchi di qualsiasi tipo, devono essere sempre aerati e, ove necessario, ventilati. 84

85 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (4 di 14) Es. di locale non presidiato Manca aerazione permanente

86 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (5 di 14) È vietato installare apparecchi in locali/parti comuni dell edificio plurifamiliare (es.: scale, vie di fuga, pianerottoli, androni, ecc.). È possibile installare apparecchi all interno di locali condominiali se collocati in vani tecnici di pertinenza di ogni singola unità immobiliare e accessibili solo all utilizzatore; Eventuali aperture di aerazione e/o ventilazione devono essere rivolte esclusivamente verso l esterno. È possibile installare apparecchi destinati ad uso condominiale, in locali condominiali di uso comune (es.: cantine, androni, lavanderie, solai, sottotetti ecc.) nel rispetto delle regole tecniche di prevenzioni incendi, quando applicabili. Gli apparecchi devono essere accessibili solo al responsabile dell impianto. 86

87 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (6 di 14) È vietato installare apparecchi all interno di: locali con pericolo d incendio (es.: autorimesse, box, motorimesse con capacità di parcamento 4 motoveicoli); locali potenzialmente pericolosi. I locali di installazione di impianti e apparecchi di Qn 35 kw alimentati a gas naturale possono comunicare direttamente: con autorimesse fino a 9 posti auto (compresi singoli box); ubicate non oltre il secondo piano interrato purché: la comunicazione sia protetta (porta con resistenza al fuoco E 120); i locali di installazione siano aerati. 87

88 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (7 di 14) I locali di installazione di impianti e apparecchi di Qn 35 kw, alimentati con gas avente densità relativa > 0,8 (GPL), possono comunicare direttamente con le autorimesse fino a 9 posti auto purché: la comunicazione sia protetta (porta con resistenza al fuoco E 120); i locali di installazione siano aerati. 88

89 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi Locali di installazione di impianti e apparecchi di Qn 35 kw alimentati a gas, comunicanti con box/garage: aperture di aerazione Porte E 60 caldaia Porta E 120 auto Contatore gas 89

90 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (8 di 14) È vietato installare apparecchi di tipo B nei locali uso bagno e nei gabinetti. L installazione nei gabinetti è consentita nel solo caso di: sostituzione di apparecchi esistenti collegati a canne fumarie collettive ramificate, qualora non sia possibile l installazione di un apparecchio di tipo C collegato ad un nuovo sistema fumario (es.: camino, condotto intubato, terminale di scarico a parete). Nel caso di installazione di apparecchi di tipo B nei gabinetti è necessario maggiorare l apertura di ventilazione del 50% con un minimo di 200 cm2. 90

91 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (9 di 14) È vietato installare apparecchi alimentati con gas aventi densità relativa > 0,8 (GPL) in locali con pavimento al di sotto del piano di campagna. L installazione è consentita se il profilo altimetrico del piano di campagna è: inclinato/obliquo rispetto al pavimento del locale; ed in parte è inferiore al pavimento; in tal caso le aperture di aerazione o i dispositivi per l aerabilità (porte o portefinestre) sono rivolte verso il piano di campagna più basso. 91

92 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (10 di 14) Esempio di locale idoneo con doppio profilo altimetrico 92

93 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (11 di 14) È vietato installare apparecchi alimentati con gas aventi densità relativa > 0,8 in locali con pavimento al di sopra del piano di campagna ma comunicanti (es.: tramite scale o rampe) con locali aventi pavimento al di sotto del piano di campagna, fatto salvo il caso in cui siano rispettate tutte le condizioni seguenti: il locale di installazione è aerato; la soglia tra il locale di installazione e gli altri locali è rialzata di almeno 15 cm rispetto al filo inferiore dell apertura di aerazione; l apertura di aerazione consente di evacuare eventuali dispersioni di gas verso l esterno; l ambiente esterno non presenta ostacoli (es.: muri, terrapieni, caditoie, finestre, aperture di ventilazione o griglie) entro 1,5 m dall apertura di aerazione. 93

94 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (12 di 14) Esempio di locale di installazione con pavimento sopra il piano di campagna ma comunicante con locali sottostanti 94

95 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (13 di 14) Apparecchi di cottura Il locale di installazione deve essere sempre aerabile, dotato di sistemi di esalazione, e ventilato (se del caso); L apertura di ventilazione può essere evitata se l apparecchio è dotato di termocoppia e sussistono tutti i seguenti requisiti: nessun apparecchio (di tipo A, tipo B, e/o di cottura senza dispositivo di sorveglianza di fiamma) installato nel locale; portata termica nominale massima complessiva 15 kw; volume del locale di installazione 20 m3 (si considera anche il locale adiacente se non ci sono porte, se non è una camera da letto o un locale con pericolo di incendio, se non vi sono apparecchi di tipo A e B). presenza nel locale di installazione di porte, finestre e/o portafinestra, apribili, e installate su pareti perimetrali rivolte verso l'esterno. 95

96 UNI 7129:2015-2; Installazione apparecchi (14 di 14) Apparecchi di cottura b) Per gli apparecchi aventi portata termica nominale massima maggiore di 15 kw: l esalazione deve essere garantita mediante cappa aspirante elettrica. 96

97 UNI 7129:2015-2; Locale di installazione Apparecchi di tipo B Il locale di installazione degli apparecchi di tipo B deve essere sempre ventilato; inoltre deve essere aerato o aerabile. Per gli apparecchi di tipo B alimentati con gas combustibile avente densità relativa > 0,8, l apertura di ventilazione può assolvere anche alla funzione di smaltimento di eventuali dispersioni di gas; In tal caso deve essere realizzata in prossimità del pavimento (quota del filo inferiore 300 mm). 97

98 UNI 7129:2015-2; Ventilazione e aerazione (1 di 9) Aerazione Può essere solo di tipo diretto; Realizzata mediante fori e/o canali di areazione collegati direttamente con l atmosfera esterna. In alternativa può essere realizzata anche mediante sistemi di ricambio d aria. I sistemi di ricambio d aria (e di ventilazione meccanica controllata) sono progettati e realizzati congiuntamente con l edificio servito. Non è ammessa l aerazione indiretta. 98

99 UNI 7129:2015-2; Ventilazione e aerazione (2 di 9) Ventilazione Può essere di tipo diretto o indiretto; Può essere realizzata mediante fori o canali; Può essere realizzata anche mediante dispositivi, diversi dalla semplice apertura di ventilazione (es.: dispositivi silenziatori), purché sia sempre garantita la sezione netta di passaggio. 99

100 UNI 7129:2015-2; Ventilazione e aerazione (3 di 9) Calcolo della sezione netta delle aperture/canali Aperture di ventilazione: St 6 cm2 x Q (min. 100 cm2); Canali di ventilazione: St 6 cm2 x Q x 1,5 (min. 150 cm2). Aperture di aerazione: St 100 cm2 cad. Per i canali di ventilazione la sezione netta deve risultare almeno pari a 1,5 la sezione netta prevista nel caso di apertura di aerazione non canalizzata e comunque non minore di 150 cm2. Il canale comunque deve essere collegato a parete rivolta verso l esterno di un locale adiacente al locale di installazione. 100

101 UNI 7129:2015-2; Ventilazione e aerazione (4 di 9) Calcolo della sezione netta delle aperture/canali Se nel locale di installazione di apparecchi di tipo B o in locali direttamente comunicanti sono presenti estrattori elettro-meccanici (es.: cappe aspiranti elettriche o elettroventilatori collegati con l esterno), la sezione di ventilazione utile totale netta deve essere calcolata secondo la formula specifica (A.2)(*) (*) Non sono più previsti 140 cm2 per ogni 50 m3 di portata del ventilatore. La sezione necessaria è indicata nel prospetto A1. La procedura di calcolo non si applica ai sistemi di aerazione/ventilazione controllata in quanto tali sistemi sono appositamente progettati. 101

102 UNI 7129:2015-2; Ventilazione e aerazione (5 di 9) Calcolo della sezione netta delle aperture/canali L adozione di estrattori elettro-meccanici all interno dell unità immobiliare non deve influenzare la corretta evacuazione dei prodotti della combustione degli apparecchi di tipo B. Quanto sopra deve essere verificato effettuando una prova di tiraggio, facendo funzionare: l estrattore alla sua potenza massima; e l apparecchio di tipo B alle potenze nominali massima e minima dichiarate dal fabbricante. 102

103 UNI 7129:2015-2; Ventilazione e aerazione (6 di 9) Calcolo della sezione netta delle aperture Superficie totale netta di ventilazione in caso di presenza di estrattori elettro-meccanici e apparecchi di tipo B 103

104 UNI 7129:2015-2; Ventilazione e aerazione (7 di 9) Caratteristiche delle aperture di ventilazione e aerazione. Possono essere realizzate su muri, porte, finestre e serramenti rivolti verso l'esterno. In ogni caso deve essere garantito il libero passaggio dell'aria (al netto dei sistemi di protezione necessari) e deve essere rispettata almeno una delle seguenti condizioni: la sezione netta sia indicata in modo permanente sul sistema di protezione (es.: griglia); la sezione netta sia misurabile in modo diretto; la funzionalità dell apertura sia attestata mediante verifica strumentale (differenza di pressione statica tra esterno e locale di installazione dell apparecchio secondo Appendice C). 104

105 UNI 7129:2015-2; Ventilazione e aerazione (8 di 9) Appendice B Sistemi per l aerazione e la ventilazione meccanica controllata (VMC) Novità rispetto all edizione precedente: In presenza di tali sistemi, i locali di installazione degli apparecchi di cottura con sorveglianza di fiamma, non necessitano di aperture di ventilazione (la ventilazione è garantita dal sistema VMC). Gli apparecchi di tipo C sono compatibili con la presenza di sistemi di ventilazione meccanica controllata, i quali, inoltre, garantiscono l aerazione del locale di installazione. 105

106 UNI 7129:2015 Parte 3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione 106

107 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. L evacuazione dei p.d.c. deve avvenire nel rispetto delle leggi vigenti. Per apparecchi di tipo B e tipo C è ammesso: a) realizzare nuovi sistemi fumari; b) utilizzare sistemi fumari esistenti conformi alla UNI 10845; c) realizzare sistemi intubati in conformità alla norma; d) evacuare i p.d.c. direttamente all'esterno (a parete o a tetto) in conformità alla norma. 107

108 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Apparecchi di cottura L edizione 2015 della UNI 7129, circa lo scarico dei p.d.c./vapori di cottura degli apparecchi di cottura, si differenzia sostanzialmente nella terminologia. Non si indica più il termine "evacuazione" per lo scarico dei vapori ma il termine "esalazione". La UNI 7128 riporta a proposito la seguente definizione: 6.2 esalazione: Smaltimento dei vapori di cucina in atmosfera esterna. Nota: L esalazione fa parte dell aerazione. 108

109 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Apparecchi di cottura Con il nuovo testo, per questi apparecchi vengono utilizzati termini quali: Camini di esalazione; Canne collettive di esalazione; Canali di esalazione; Esalazione diretta a mezzo di aperture di aerazione. 109

110 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Apparecchi di tipo A Per l evacuazione dei p.d.c. di tali apparecchi è necessario realizzare una o più aperture di aerazione (secondo UNI 7129:2015-2). Per apparecchi installati all esterno è necessario attenersi ai prospetti: n. 2 e 3: per gli apparecchi a tiraggio naturale; n. 4 e 5: per gli apparecchi tiraggio forzato (dotati di ventilatore). La norma precisa che il punto di immissione coincide con il centro della sezione di uscita dei p.d.c. in atmosfera. 110

111 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Apparecchi di tipo B11 I canali da fumo per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale devono essere conformi alla UNI-EN o UNI-EN per materiali metallici, o UNI-EN per materiali plastici. I canali da fumo di materiale plastico possono essere utilizzati soltanto in abbinamento a caldaie a condensazione. È ammesso l impiego anche per apparecchi a bassa temperatura dotati all origine di dispositivo di limitazione della temperatura dei p.d.c., correlato alla classe di temperatura del canale da fumo. I canali da fumo devono essere installati in conformità alle istruzioni del fabbricante. 111

112 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Apparecchi di tipo B11 Evacuazione diretta in atmosfera esterna (scarico a parete); È soggetto al rispetto delle leggi vigenti; Deve avvenire tramite un terminale di tiraggio posizionato su parete perimetrale esterna dell'edificio; In conformità alle distanze previste al punto La UNI 7129:2015 non apporta modifiche di rilievo rispetto all edizione precedente. 112

113 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Apparecchi di tipo C I condotti di evacuazione dei p.d.c. devono: essere ispezionabili e smontabili; consentire le operazioni di manutenzione e verifica. Non è consentito installare condotti di evacuazione dei p.d.c. e di aspirazione di aria comburente in locali con pericolo d incendio. È consentito l attraversamento di tali locali se i condotti sono installati in alloggiamento tecnico ispezionabile avente resistenza al fuoco equivalente a quella del locale attraversato e in ogni caso EI

114 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Apparecchi di tipo C Nell attraversamento di pareti, il condotto di evacuazione dei p.d.c. deve essere protetto con guaina metallica. Se il condotto è di plastica, la guaina può anche essere non metallica. La guaina deve essere sigillata verso l'interno dell'edificio ed aperta verso l'esterno. All interno delle guaine non devono essere presenti giunzioni. Per gli apparecchi di tipo C, se consentito dal fabbricante, è ammessa l installazione del condotto con pendenza negativa in direzione del sistema fumario, purché sia dotato alla base di collegamento ad impianto di scarico delle condense. Per gli apparecchi di tipo C6, la tipologia di installazione sopra riportata è ammessa se consentita dal fabbricante del condotto. 114

115 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Apparecchi di tipo C6 - Condotti di evacuazione dei p.d.c. Devono essere conformi a UNI-EN /UNI-EN (materiali metallici) e a UNI-EN (materiali plastici). I condotti in materiale plastico possono essere utilizzati soltanto per caldaie a condensazione. Possono essere impiegati anche per apparecchi a bassa temperatura se dotati di dispositivo di limitazione della temperatura dei p.d.c. I condotti abbinati ad apparecchi a condensazione o a bassa temperatura devono avere classe W di resistenza alla condensa; Devono essere dotati di presa di campionamento (UNI ). La presa deve avere diametro 10 mm e chiusura a tenuta (UNI 10784). 115

116 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Devono rispondere ai requisiti prestazionali e di installazione riportati nel punto 5 e devono essere installati in conformità alle istruzioni del fabbricante. Se sono installati all interno dell edificio devono avere la superficie esterna incombustibile (classe A1 di reazione al fuoco); In alternativa devono essere inseriti in asole tecniche di classe A1 di reazione al fuoco. Camini, canne fumarie e condotti intubati di materiale plastico possono essere utilizzati soltanto in abbinamento a caldaie a condensazione. È ammesso l impiego anche per apparecchi a bassa temperatura dotati all origine di dispositivo di limitazione della temperatura dei p.d.c. 116

117 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Tutti le canne collettive (ramificate e non, in pressione negativa o positiva) e i sistemi di intubamento multipli devono essere progettati. È vietato evacuare nello stesso camino/canna fumaria/condotto intubato, i p.d.c. di apparecchi non similari tra loro. Nelle canne collettive esistenti la sostituzione di un apparecchio deve garantire la compatibilità dell intervento, mediante la conservazione della similarità degli apparecchi allacciati, e la funzionalità dell intero sistema. 117

118 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati (deroga) Nelle canne collettive esistenti è ammesso sostituire un apparecchio di tipo C convenzionale con uno a condensazione solo in presenza di: verifica dimensionale (ad opera di un professionista/progettista) secondo UNI-EN , UNI o altro metodo di comprovata efficacia; che preveda la possibilità di sostituire tutti gli apparecchi collegati con apparecchi a condensazione, anche in momenti diversi; e garantisca la funzionalità in ogni condizione. Prima della verifica dimensionale dovranno essere verificate le altre caratteristiche essenziali per garantire la compatibilità tra la canna collettiva e i nuovi apparecchi e il corretto funzionamento ad umido della canna collettiva. 118

119 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Requisiti prestazionali; La classe di temperatura deve essere temperatura di uscita dei fumi dichiarata dal fabbricante dell apparecchio. Per gli apparecchi convenzionali la classe di temperatura deve essere T140. Per le caldaie a condensazione o a bassa temperatura la classe di temperatura deve essere T

120 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Sistemi funzionanti in pressione positiva ( ) Possono essere installati all interno o all esterno dell edificio ma non devono essere addossati alle pareti dell edificio stesso. 120

121 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Sistemi funzionanti in pressione positiva Installazioni esterne all'edifico: il sistema non deve avere punti di contatto con la parete perimetrale esterna dell edificio. Si considera idoneo l impiego di staffe o distanziali atti ad evitare il contatto diretto fra camino e parete (vedere figura 16). Installazioni all interno dell edificio: i sistemi devono essere installati all interno di un asola tecnica, opportunamente distanziati dalle pareti della stessa mediante un intercapedine dimensionata secondo quanto prescritto nei punti specifici della norma ( ). 121

122 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Verifica della tenuta di sistemi funzionanti in pressione positiva installati all interno degli edifici Al termine della installazione è necessario verificare la tenuta dei sistemi secondo la procedura seguente: Chiudere a tenuta con appositi attrezzi la sezione orizzontale interna del sistema allo sbocco; Per le CC: scollegare tutti gli apparecchi già allacciati e chiudere a tenuta la sezione verticale di tutti i punti di imbocco; Mettere in pressione il sistema con apposito strumento, per mezzo di aria a temperatura ambiente, e portarlo a 200 Pa. Quando la perdita risulta stabilizzata verificare il valore: deve risultare 0,006 m3 x 10-3 x s-1 x m-1. (l * s *m2) 122

123 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Verifica della tenuta dei sistemi fumari in pressione positiva all interno degli edifici ( ) La verifica non è necessaria quando è presente almeno una delle condizioni sotto riportate: l intercapedine ha una sezione di aerazione 150% della sezione del sistema fumario e la sezione totale dell asola tecnica (comprensiva di intercapedine e condotto di scarico) è 115 cm2; l intercapedine è utilizzata per il prelievo dell aria comburente; il sistema fumario è fornito e definito da un unico fabbricante che specifica le istruzioni per il montaggio e la messa in servizio. 123

124 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Classe di posizione per i sistemi fumari di plastica (5.2.6) I sistemi fumari di plastica possono essere installati all esterno, esposti agli agenti atmosferici, solo se sono esplicitamente dichiarati idonei dal fabbricante. Sono idonei all installazione all esterno i sistemi designati con la sigla LE (classe di posizionamento). 124

125 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Sistemi intubati Un sistema intubato è composto da 3 elementi: asole tecniche (esistenti o di nuova realizzazione); condotti per intubamento (funzionanti con pressione positiva o negativa rispetto all ambiente); intercapedine. La norma richiede il progetto quando si realizzano sistemi multipli o collettivi; negli altri casi il progetto può essere sostituito da una relazione tecnica. 125

126 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati; Sistemi intubati Caratteristiche dell asola tecnica L asola tecnica (esistente o nuova) deve essere di classe "A1" di reazione al fuoco (UNI EN ) e deve essere ad uso esclusivo del nuovo sistema fumario (*). (*) Il rispetto delle condizioni sotto riportate consente la posa di tubazioni di acqua o altri fluidi non combustibili all interno dell asola tecnica; L intercapedine libera non deve essere adibita ad aspirazione dell aria comburente degli apparecchi utilizzatori; La superficie libera deve risultare non inferiore a quanto specificato ai punti 5.4.2, e La distanza fra condotto e tubazione deve essere 100 mm. 126

127 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Sistemi intubati 127

128 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Sistemi intubati multipli Requisiti È consentito realizzare sistemi intubati multipli purché, oltre ai requisiti previsti nei punti 5.4.2, , , siano rispettate le condizioni seguenti: 2 cm tra la parete esterna di ogni condotto intubato e la parete interna dell asola tecnica deve essere mantenuta una distanza 2 cm; tra la parete esterna del condotto per intubamento e quella di ogni altro condotto si deve mantenere una distanza 2 cm; sono ammesse distanze minori purché sia garantita la normale dilatazione dei condotti e la possibilità di manutenere e/o sostituire singoli condotti; 128

129 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Sistemi intubati multipli Requisiti È ammesso l intubamento multiplo in presenza di condotti a servizio di apparecchi per i quali è richiesta resistenza al fuoco di fuliggine (es.: combustibili solidi/liquidi) a condizione che il condotto sia classificato A1 (UNI-EN ); È ammesso posare condotti al servizio di apparecchi per i quali è richiesta la resistenza a fuoco di fuliggine (es.: combustibili solidi) a fianco di condotti classificati come non resistenti (classe O) purché sia sempre rispettata la distanza di sicurezza del prodotto designato G tra i due condotti. Se non è possibile rispettare la distanza, o non è rilevabile, è necessario coibentare opportunamente il condotto. 129

130 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Canne fumarie collettive ramificate (CCR) Requisiti E vietata l installazione di apparecchi non similari su canne collettive ramificate; In caso di sostituzione di un generatore per solo riscaldamento è ammesso: installare un apparecchio di tipo B11bs, non similare all apparecchio sostituito in termini di portata termica; purché la portata termica del nuovo apparecchio sia non maggiore di quello sostituito. 130

131 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Canne fumarie collettive per apparecchi di tipo C - Requisiti Possono essere progettate: in pressione negativa; in pressione positiva. Alle canne collettive in pressione negativa è possibile collegare: un apparecchio per piano, per un massimo di 8 piani, se la canna collettiva è progettata in conformità alla UNI 10641; un apparecchio per piano con un massimo di 5 piani, se la canna collettiva è monoflusso e progettata in conformità alla UNI-EN

132 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Canne fumarie collettive per apparecchi di tipo C Alle canne collettive in pressione negativa è possibile inoltre collegare: un apparecchio per piano, senza limite di numero di piani allacciabili, se la canna collettiva è a flusso bilanciato e dimensionata in conformità alla UNI-EN ; due apparecchi per piano per un massimo di 5 piani se la canna collettiva è dimensionata in conformità alla UNI-EN Nel caso di due apparecchi per piano, la distanza tra due allacciamenti consecutivi (distanza tra interasse) deve essere 2 diametri della canna collettiva. 132

133 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Canne fumarie collettive in pressione positiva - Requisiti Si possono utilizzare solo per apparecchi di tipo C a condensazione. Devono rispondere ai requisiti generali (p.ti 5.1 e 5.2) e ai requisiti seguenti: essere specificatamente dimensionate per funzionare con pressione positiva, secondo la norma UNI-EN o altri metodi di comprovata efficacia; avere classe di pressione non inferiore a: P1, se posizionate all interno dell edificio; P2, se posizionate all esterno e non addossate all edificio; 133

134 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Canne fumarie collettive in pressione positiva - Requisiti Se interne al volume dell edificio, devono essere: installate all interno di un asola tecnica realizzata con materiale incombustibile; dotata di un intercapedine dimensionata secondo il punto ; dotate di un dispositivo di drenaggio delle condense, che garantisca la tenuta (es.: sifone collegato all impianto di smaltimento dei reflui domestici). Lo smaltimento dei reflui (condensa, acqua piovana) deve essere trattato secondo la UNI

135 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Canne fumarie collettive in pressione positiva - Requisiti Pressione massima interna: 25 Pa in condizioni di normale funzionamento degli apparecchi (UNI-EN ). Dimensionamento: per gli apparecchi combinati (aventi portate termiche diverse per le funzioni di produzione di acqua calda e riscaldamento degli ambienti) si deve considerare la portata termica maggiore tra le due. 135

136 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Canne fumarie collettive in pressione positiva - Requisiti È possibile collegare esclusivamente apparecchi dichiarati idonei dal fabbricante per tale applicazione; Gli apparecchi devono essere dotati di dispositivo di non ritorno, atto ad impedire ai p.d.c. di defluire attraverso apparecchi collegati e momentaneamente spenti; il dispositivo è parte integrante dell apparecchio. Gli apparecchi collegati ad una canna collettiva devono essere tutti dello stesso tipo ed avere caratteristiche di combustione equivalenti. 136

137 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Canne fumarie collettive in pressione positiva - Requisiti Il numero di apparecchi allacciabili ad una canna collettiva in pressione positiva è definito, in alternativa: dal fabbricante degli apparecchi (secondo UNI-EN ) nel caso di canne collettive che costituiscono un sistema unico con gli apparecchi collegati; dal progettista della canna fumaria. Numero massimo di apparecchi allacciabili per ogni piano: due; la distanza tra due allacciamenti consecutivi (distanza tra interasse) deve essere due diametri della canna collettiva. 137

138 UNI 7129: Evacuazione dei p.d.c. Camini, canne fumarie e condotti intubati Esempio collegamento di apparecchi (n. 2 per piano) a canna fumaria collettiva in pressione positiva

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