Corso acceleratori normalconduttivi e superconduttori Problemi lezione 2 Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4 Domanda 5 Domanda 6
|
|
- Giuseppe Cipriani
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Domanda 1 In una sezione diritta di un sincrotrone la dimensione del fascio cresce parabolicamente lungo l orbita. Perche? a. L affermazione e falsa perche in una una sezione diritta non ci sono magneti e le particelle vanno dritte e quindi il fascio puo solo crescere linearmente lungo l orbita. b. La funzione beta cresce parabolicamente lungo l orbita e quindi anche la dimensione del fascio. c. Le particelle si allontanano parabolicamente dall orbita perche soggetti alla gravita terrestre. Domanda 2 Un sincrotrone e costituito solo da archi con dipoli per meta della lunghezza e sezioni dritte senza magneti nella parte restante. Quali delle seguenti affermazioni e vera. a. Non puo funzionare perche lungo le sezioni dritte le particelle non sono focalizzate. b. Non puo funzionare perché la dispersione lungo gli archi non e compensata da nessun quadrupolo. c. Puo funzionare ma con una intensita dei fasci molto debole. Domanda 3 Un fascio di grande sezione necessita magneti con grande apertura. Questo comporta: a. Bassi campi magnetici b. Maggiore dispersione c. Instabilita del fascio Domanda 4 L orbita ideale cosa rappresenta? a. E l orbita della particella senza oscillazioni di betatrone. b. E l orbita della particella che non tocca le pareti del tubo a c. E l orbita della particella piu vicina alle pareti del tubo a Domanda 5 In un piccolo acceleratore la focalizzazione dei dipoli e forte a. Si, ma solo nella direzione orizzontale. b. No, defocalizzano nella direzione verticale. c. No, la focalizzazione e debole. Domanda 6 Un solo quadrupolo e in grado di focalizzare? a. Si, focalizza forte in una direzione e debolmente nell altra. b. No, e necessario usare un secondo quadrupolo ruotato di 90 gradi. c. Si, e focalizza forte. 1
2 Domanda 7 Un sincrotrone e costituito da 8 archi e 8 sezioni diritte. Gli 8 archi sono composti da 3 celle costituite ognuna da un quadrupolo+dipolo+quadrupolo e le 8 sezioni dritte da 3 celle costituite ognuna da 2 quadrupoli. Quali delle seguenti affermazioni e esatta? a. La funzione beta lungo l anello ha periodicita 8. b. La funzione beta lungo l anello ha periodicita 3. c. La funzione beta lungo l anello 8/3. Domanda 8 Un fascio e generato da una sorgente con grande dispersione angolare ma con piccolissima sezione. Cosa conviene fare in questo caso se si vuole ottenere elevate intensita? a. All uscita della sorgente disporre di un doppietto di quadrupoli focalizzanti in direzioni ortogonali (cella FODO). b. All uscita della sorgente disporre una sezione diritta di collimazione molto stretta e lunga al fine di ridurre la divergenza del fascio. c. All uscita della sorgente disporre un dipolo per curvare il fascio nell accettanza del tubo a vuoto dell acceleratore. Domanda 9 La funzione beta dove e elevata? a. Nei dipoli. b. Nei quadrupoli focalizzanti. c. Nei quadrupoli defocalizzanti. Domanda 10 Una elevata funzione beta cosa comporta? a. Sezione del fascio grande. b. Passaggio della singola particella lontana dall orbita ideale. c. Una emittanza ridotta. Domanda 11 Una buona sorgente deve avere a. Piccola emittanza. b. Ridotta sezione del fascio. c. Ridotta divergenza del fascio. Domanda 12 I TUNE orizzontali e verticali che rendono la macchina piu stabile: a. Qx=1,Qy=2 b. Qx=1/10,Qy=3/2 c. Qx=15/10,Qy=20/15 Domanda 13 I TUNE orizzontali e verticali di un ciclotrone a campo uniforme e orizzontale. a. Qx=1,Qy=0 2
3 b. Qx=1,Qy=1 c. Qx=0,Qy=1 Domanda 14 La dinamica trasversa cosa studia? a. il moto nella direzione di curvatura e verticale delle particelle b. la dispersione della velocita delle particelle c. le condizioni di stabilita di fase Domanda 15 La dinamica longitudinale su quale principio si basa? a. Conservazione dello spazio fasi di un moto conservativo. b. Orbite chiuse lungo l anello. c. Principio della stabilita di fase Domanda 16 L orbita ideale cosa rappresenta? a. E l orbita della particella senza oscillazioni di betatrone e di sincrotrone. b. E l orbita della particella che non tocca le pareti del tubo a c. E l orbita della particella che soddisfa la condizione di sincronia con la radiofrequenza. Domanda 17 La condizione di sincronia con la radiofrequenza perche non comporta perdita del fascio? a. La condizione di sincronia e soddisfata per numeri armonici h diversi da q/p, dove q e p sono numeri interi, quindi non si verifica la risonanza tra radiofrequenza e moto longitudinale. b. La condizione di sincronia determina un accelerazione del fascio lungo il tubo a vuoto e quindi un aumento di velocita longitudinale e la particella rimane lontana dalle pareti del tubo a vuoto perche non subisce nessuna sollecitazione trasversa. c. La condizione di sincronia determina un accelerazione del fascio lungo il tubo a vuoto e quindi un aumento di velocita. La particella rimane lontana dalle pareti del tubo a vuoto se la corrente dei dipoli viene aumentata proporzionalmente. Domanda 18 Quando un fascio di protoni e accelerato al massimo della energia cosa conviene fare con le cavita a radiofrequenza? a. Spegnere le cavita a radiofrequenza b. Mantenere accese le cavita a radiofrequenza come durante la fase di accelerazione. 3
4 c. Mantenere accese le cavita a radiofrequenza ma ridurre l ampiezza rispetto la fase di accelerazione e mettere la fase a zero per mantenere i pacchetti di protoni stretti. Domanda 19 Quando un fascio di elettroni e accelerato al massimo della energia cosa conviene fare con le cavita a radiofrequenza? a. Spegnere le cavita a radiofrequenza b. Mantenere accese le cavita a radiofrequenza come durante la fase di accelerazione. c. Mantenere accese le cavita a radiofrequenza e settare ampiezza e fase rispetto la fase di accelerazione per compensare la perdita di energia per emissione di luce di sincrotrone. Domanda 20 L emittanza longitudinale comporta una dispersione del momento e puo portare ad instabilita del fascio a meno che: a. i dipoli abbiano una piccola funzione di dispersione, b. i quadrupoli abbiano una forte gradiente normalizzato k, c. Magneti sestupoli riducano fortemente la cromacita dei quadrupoli. Domanda 21 L emittanza longitudinale comporta una dispersione del momento e puo portare ad un allargamento effettivo del fascio: a. Solo lungo la direzione orizzontale dove le particelle sono curvate dai dipoli. b. In entrambe le direzioni trasverse ma in corrispondenza dei quadrupoli, c. In entrambi le direzioni trasverse in corrispondenza dei sestupoli. Domanda 22 Cosa e la funzione di dispersione? a. e una soluzione della equazione del moto trasverso b. e una soluzione dell equazione del moto trasverso per una particella di momento p+δp=2p c. e la variazione percentuale della dimensione del fascio rispetto alla orbita ideale 4
5 Esercizio 1 L emittanza del fascio di protoni in iniezione al SPS (SuperProtonSyncroton) e pari a 2π xmm x mrad. a. Calcolare il raggio del fascio in corrispondenza di un quadrupolo focalizzante con beta pari a 108 m. b. Calcolare la divergenza del fascio in corrispondenza di un quadrupolo defocalizzante con beta pari a 18 m. c. Il momento del protone all iniezione e pari a 10GeV/c e dopo l accelerazione e pari a 400 GeV/c. Calcolare il raggio del fascio in corrispondenza del punto a. Esercizio 2 Un sincrotrone ha una lunghezza effettiva di 1000 m ed accelera protoni da 1 GeV fino a 10 GeV. Se il numero armonico e pari a 100 quale e il valore della frequenza RF all inizio ed alla fine dell accelerazione? 5
Few things about Accelerators. M. Cobal, University of Udine Thanks to S. Passaggio
Few things about Accelerators M. Cobal, University of Udine Thanks to S. Passaggio Accelerazione = aumento di energia Campi Magnetici In ogni acceleratore esiste una traiettoria di riferimento, sulla quale
DettagliIntroduzione agli acceleratori e loro applicazioni - Parte II: Dinamica trasversa
Introduzione agli acceleratori e loro applicazioni - Parte II: Dinamica trasversa Gabriele Chiodini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Lecce Lezioni per il Dottorato di Ricerca in Fisica
DettagliCorso acceleratori normalconduttivi e superconduttori: Dinamica trasversa e longitudinale
Corso acceleratori normalconduttivi e superconduttori: Dinamica trasversa e longitudinale Gabriele Chiodini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Lecce Progetto di ricerca e formazione Rif.
DettagliGli acceleratori di particelle
Gli acceleratori di particelle terza parte Corso di valorizzazione delle eccellenze in Matematica e Fisica Liceo Statale Scientifico, Linguistico e Classico Giolitti-Gandino Acceleratori circolari Poi
DettagliIntroduzione agli acceleratori e loro applicazioni - Parte III: Dinamica longitudinale
Introduzione agli acceleratori e loro applicazioni - Parte III: Dinamica longitudinale Gabriele Chiodini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Lecce Lezioni per il Dottorato di Ricerca in Fisica
DettagliIntroduzione agli acceleratori Parte II: Dinamica longitudinale e trasversa
Introduzione agli acceleratori Parte II: Dinamica longitudinale e trasversa Gabriele Chiodini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Lecce Corso di Laurea Magistrale in Fisica dell Università
DettagliAcceleratori di particelle
Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Acceleratori di particelle 21/3/2005 Spettrometro di massa Misura la massa di particelle, atomi e molecole ottenuta mediante annerimento di una lastra
DettagliOttica e Trasporto in ALPI
Ottica e Trasporto in ALPI INFN Laboratori Nazionali di Legnaro 1 Argomenti Trattati Introduzione Dispersione Energetica Funzione di Dispersione Trasporto Acromatico Trasporto Isocrono (Isodromo) Le componenti
DettagliIntroduzione agli acceleratori e loro applicazioni - Parte I: Dinamica trasversa e longitudinale
Introduzione agli acceleratori e loro applicazioni - Parte I: Dinamica trasversa e longitudinale Gabriele Chiodini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Lecce Lezioni per il Dottorato di Ricerca
DettagliIntroduzione agli acceleratori Parte III: Emissione di sincrotrone
Introduzione agli acceleratori Parte III: Emissione di sincrotrone Gabriele Chiodini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Lecce Corso di Laurea Magistrale in Fisica dell Università del Salento
DettagliIstituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza. Lezione 10. Acceleratori
Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza Lezione 10 Acceleratori Acceleratori Gli acceleratoti sono, insieme ai rivelatori, una delle componenti essenziali per la sperimentazione
DettagliIstituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza. Lezione 15. Acceleratori
Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza Lezione 15 Acceleratori Acceleratori (Das-Ferbel cap. 8) Gli acceleratoti sono, insieme ai rivelatori, una delle componenti essenziali per
DettagliFisica ed Applicazioni degli Acceleratori di Particelle Acceleratori lineari
Acceleratori lineari Un acceleratore lineare a corrente alternata ha alcuni vantaggi: La particella va in linea retta si risparmiano campi magnetici Siccome il percorso è in linea retta c è poco irraggiamento
DettagliLista dei Parametri della macchina
7-1 7 Lista dei Parametri della macchina PARAMETRI GENERALI Terapia tumori profondi BEAM-2 e BEAM-3 Corrente media all uscita dell acceleratore Terapia tumori profondi BEAM-2 e BEAM-3 (max) Frequenza di
DettagliAcceleratori Lineari a RF
Acceleratori Lineari a RF INFN Laboratori Nazionali di Legnaro 1 Argomenti Trattati Spazio delle fasi Longitudinale e Trasversale Rappresentazione nello spazio delle fasi per studiare il moto delle particelle
DettagliTheory Italiano (Italy)
Q3-1 Large Hadron Collider (10 punti) Prima di iniziare questo problema, leggi le istruzioni generali nella busta a parte. In questo problema è discussa la fisica dell acceleratore di particelle del CERN
DettagliMisura della lunghezza dei pacchetti di particelle in DAFNE
Misura della lunghezza dei pacchetti di particelle in DAFNE Andrea Ghigo, Angelo Stella, Carlo Vicario INFN-LNF Incontri di Fisica 2005 Gruppo di lavoro I Diagnostica con Luce di sincrotrone La luce di
Dettagli( ) = E i. E i. = πr 2 db. = 1 2 r db
II Variazione del campo magnetico vista da un circuito fisso: la presenza di corrente (movimento degli elettroni) richiede l esistenza di un campo elettrico indotto E i. ε i = E i ds = dφ B dt N.B. il
DettagliAcceleratori per la Fisica Nucleare: Catania Nuove prospettive. Luigi Campajola
Università di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Fisiche Laboratorio Acceleratore Acceleratori per la Fisica Nucleare: Catania Nuove prospettive Luigi Campajola Perché servono gli acceleratori?
DettagliFisica ed Applicazioni degli Acceleratori di Particelle Sincrotroni: oscillazioni e stabilità dei fasci
Sincrotroni: oscillazioni e stabilità dei fasci La presenza della radiofrequenza fa sί che le particelle si raggruppano in pacchetti (bunch). Questo è vero anche in un acceleratore circolare In un acceleratore
DettagliMoto di particelle cariche in presenza di campi elettrici e magnetici
Moto di particelle cariche in presenza di campi elettrici e magnetici Forza di Lorentz nella forma più generale : F = q( E + v B) Campi elettrostatici e magnetici possono essere utilizzati per il funzionamento
DettagliEsercitazione 1 Legge di Ohm, induzione elettromagnetica, leggi di conservazione
Esercitazione 1 Legge di Ohm, induzione elettromagnetica, leggi di conservazione March 15, 2016 1 Legge di Ohm 1.1 Gusci sferici concentrici Griffiths problema 7.1 Due gusci metallici sferici e concentrici,
DettagliIntroduzione alla fisica degli acceleratori di particelle
Introduzione alla fisica degli acceleratori di particelle Catia Milardi LNF-INFN Stages per studenti di scuola media superiore Frascati 1-4 Gennaio 2010 Sommario (prima parte) Importanza degli acceleratori
DettagliIl campo magnetico. n I poli magnetici di nome contrario non possono essere separati: non esiste il monopolo magnetico
Il campo magnetico n Le prime osservazioni dei fenomeni magnetici risalgono all antichità n Agli antichi greci era nota la proprietà della magnetite di attirare la limatura di ferro n Un ago magnetico
DettagliONDE ELETTROMAGNETICHE
ONDE ELETTROMAGNETICHE ESERCIZIO 1 Un onda elettromagnetica piana di frequenza ν = 7, 5 10 14 Hz si propaga nel vuoto lungo l asse x. Essa è polarizzata linearmente con il campo E che forma l angolo ϑ
DettagliFisica delle Particelle: esperimenti. Fabio Bossi (LNF INFN)
Fisica delle Particelle: esperimenti Fabio Bossi (LNF INFN) fabio.bossi@lnf.infn.it Il processo scientifico di conoscenza Esperimento Osservazione quantitativa di fenomeni riguardanti alcune particelle
DettagliFisica ed Applicazioni degli Acceleratori di Particelle Un acceleratore tipo
Un acceleratore tipo In ogni acceleratore si trovano gli elementi: Sorgente delle particelle da accelerare Tubo a vuoto nel quale le particelle circolano fino al loro utilizzo. Il vuoto serve per evitare
DettagliI Laboratori Nazionali di Frascati e gli acceleratori di particelle
Visita ai Laboratori dell INFN 11-12 Gennaio 2019 I Laboratori Nazionali di Frascati e gli acceleratori di particelle Massimo Casarsa INFN/Trieste Padriciano 99, 34149 Trieste, Italy (massimo.casarsa@ts.infn.it)
DettagliIndice CAPITOLO 6 CAPITOLO 1 CAPITOLO 2 CAPITOLO 7 CAPITOLO 8 CAPITOLO 3 CAPITOLO 4 CAPITOLO 9 CAPITOLO 5 CAPITOLO 10. Le misure 1. Forza e moto 2 105
Indice CAPITOLO 1 Le misure 1 1.1 Misurare oggetti e la loro lunghezza 1 1.2 Tempo 5 1.3 Massa 6 Riepilogo & sommario 8 Problemi 8 CAPITOLO 2 Moto rettilineo 11 2.1 Posizione, spostamento e velocità media
DettagliFisica Generale I (primo modulo) A.A , 9 febbraio 2009
Fisica Generale I (primo modulo) A.A. 2008-09, 9 febbraio 2009 Esercizio 1. Due corpi di massa M 1 = 10kg e M 2 = 5Kg sono collegati da un filo ideale passante per due carrucole prive di massa, come in
DettagliLezione 4 riassunto. Il sistema di acceleratori al CERN. Ridurre Dp/p (fasci monocromatici e collimati) Rivelatori di Particelle 1
Lezione 4 riassunto Radiazione di sincrotrone Caso di un accelerazione lineare: La potenza irraggiata (poca) dipende solo dalle forze esterne (RF). La perdita di energia e trascurabile. Caso di un accelerazione
DettagliLezione 15 Geometrie lineari di confinamento magnetico
Lezione 15 Geometrie lineari di confinamento magnetico G. Bosia Universita di Torino G. Bosia Introduzione alla fisica del plasma Lezione 15 1 Disuniformità con gradiente in direzione del campo ( ) Una
DettagliMODULO A: ACCELERATORI DI PARTICELLE
STAGE DI FISICA EDIZIONE 2011 MODULO A: ACCELERATORI DI PARTICELLE ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE LABORATORI NAZIONALI DI LEGNARO Paolo Matteo Simonetti ISIS Galileo Galilei - Belluno Benedetta
DettagliMODULO DI FISICA (versione aggiornata 2018)
Syllabus delle conoscenze per il modulo MODULO DI FISICA (versione aggiornata 2018) PREMESSA Il syllabus del modulo Fisica è volutamente limitato a quanto esposto nei testi delle scuole superiori e gli
DettagliGLI ACCELERATORI DI PARTICELLE
GLI ACCELERATORI DI PARTICELLE Giovanni Organtini Sapienza Università di Roma & INFN-Sez. di Roma PERCHÉ SI COSTRUISCONO? 2 PERCHÉ SI COSTRUISCONO? 3 PERCHÉ SI COSTRUISCONO? 4 PERCHÉ SI COSTRUISCONO? 5
DettagliFisica ed Applicazioni degli Acceleratori di Particelle. Corso di dottorato 2014
Fisica ed Applicazioni degli Acceleratori di Particelle Corso di dottorato 014 Fisica degli acceleratori di particelle Parte I Corso di dottorato 014 Fisica degli acceleratori di particelle Bibliografia
DettagliModelli atomici Modello atomico di Rutheford Per t s d u i diare la t s rutt ttura t a omica Ruth th f or (
Modello atomico di Rutheford Per studiare la struttura tt atomica Rutherford (1871-1937) 1937) nel 1910 bombardòb una lamina d oro con particelle a (cioè atomi di elio) Rutherford suppose che gli atomi
DettagliStudente: Ivan Angelozzi Relatore: Prof. Cesare Bini
Studente: Ivan Angelozzi Relatore: Prof. Cesare Bini 8-6-10 Introduzione L anomalia del momento magnetico è data da: a=(g-2)/2, dove g indica il fattore di Landè. Per il muone e gli altri leptoni l anomalia
DettagliV = qvb R. CICLOTRONE - Lawrence, 1932! B
CICLOTRONE - Lawrence, 1932! B Ciclotrone nei Laboratori Nazionali INFN di Legnaro (PD) Ciclotrone: gli ioni accelerati effettuano traiettorie con raggio crescente => il campo magnetico occupa tutto lo
DettagliAcceleratori di particelle
Acceleratori di particelle Lo studio delle proprietà nucleari e delle particelle subatomiche utilizza le reazioni nucleari. Una particella o un nucleo viene accelerato contro un nucleo bersaglio e si studiano
DettagliTutor: Carlo Roncolato Luca Bellan Mario Maggiore
Stage LNL 01/07/2016 Tutor: Carlo Roncolato Luca Bellan Mario Maggiore Studenti: Monica Abram Alessandro Albarello Giulia Carbonini Luca Manganotto Alessia Masiero Davide Polato Alberto Renzo Federico
DettagliLa presenza della radiofrequenza fa sί che le particelle si raggruppano in pacchetti (bunch).
La presenza della radiofrequenza fa sί che le particelle si raggruppano in pacchetti (bunch). In un acceleratore circolare si innestano inoltre, ogniqualvolta la particella passa nella cavità a RF con
DettagliCapitolo 4: Elementi di Acceleratori di particelle
Capitolo 4: Elementi di Acceleratori di particelle Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare I Professor Carlo Dionisi A.A. 2004-2005 Tipici microscopi Calcoliamo la lunghezza d onda delle particelle α usate
DettagliCorso Fisica Nucleare e Subnucleare II. Roberto Rossi. Tutor : Gianluca Cavoto
Corso Fisica Nucleare e Subnucleare II Roberto Rossi Tutor : Gianluca Cavoto Crystal Channeling R. Rossi - Channeling 2 della struttura cristallina. Il fenomeno della canalizzazione consente alle particelle
DettagliRisonanza Magnetica.
Risonanza Magnetica Tecnica di studio tomografica che produce immagini con qualunque orientamento spaziale ed utilizza, per la formazione delle Immagini, campi magnetici ed onde radio. Risonanza Magnetica
DettagliDotto Formazione a tutto tondo Rapid Training 2018 Corso di Fisica Argomento 5 I moti nel piano
Dotto Formazione a tutto tondo Rapid Training 2018 Corso di Fisica Argomento 5 I moti nel piano 2 Il moto sul piano inclinato F m N F ԦF = mg h l ԦF = mg b l = mg sin θ = mg cos θ N N + ԦF = 0 : reazione
Dettagli2 (9.1) Larmor (1897) reinterpretò la formula, ammettendone la validità anche per un singolo elettrone, sottoposto ad una accelerazione istantanea
Capitolo 9 Luce di Sincrotrone 9.1 Introduzione La luce di sincrotrone (LS) ed il suo uso come strumento di indagine scientifica ha una storia interessante e curiosa. Il fenomeno della radiazione emessa
DettagliAppunti di elettromagnetismo
Appunti di elettromagnetismo Andrea Biancalana ottobre 1999 1 Magneti e correnti elettriche Magneti: esistono materiali che manifestano interazioni non-gravitazionali e non-elettriche; caratteristica dei
DettagliSCHEMI DI INIEZIONE PER IL TOP LINAC
SCHEMI DI INIEZIONE PER IL TOP LINAC R. BARTOLINI*, L. PICARDI**, C. RONSIVALLE** * Istituto Superiore di Sanità,** ENEA, INN - FIS Frascati - Febbraio 1999 6 ABSTRACT In this note two schemes are studied
DettagliLaboratori Nazionali di Legnaro. Stage estivo
Laboratori Nazionali di Legnaro Stage estivo 28.06 9.07 072010 Modulo III Introduzione ai principi di funzionamento degli acceleratori di ioni a radiofrequenza Gruppo Morbiato Gianluca Trolese Alessandro
DettagliFORMULARIO DI FISICA 3 MOTO OSCILLATORIO
FORMULARIO DI FISICA 3 MOTO OSCILLATORIO Corpo attaccato ad una molla che compie delle oscillazioni Calcolare la costante elastica della molla 2 2 1 2 2 ω: frequenza angolare (Pulsazione) ; T: Periodo
DettagliTema A: acceleratori di particelle
Tema A: acceleratori di particelle Indice 1. Struttura generale dell acceleratore 2. Tecnologie del vuoto 3. Dinamica del fascio 4. Elettromagneti 5. Criogenia 6. Cavità acceleranti sorgente L acceleratore
DettagliEffetto Zeeman anomalo
Effetto Zeeman anomalo Direzione del campo B esempio: : j=3/2 Direzione del campo B j=1+1/2 = 3/2 s m j =+3/2 m j =+1/2 l m j =-1/2 m j =-3/2 La separazione tra i livelli é diversa l e µ l antiparalleli
DettagliTEST ANNO ACCADEMICO 2006/2007 LA RISPOSTA A È QUELLA CORRETTA
TEST ANNO ACCADEMICO 2006/2007 LA RISPOSTA A È QUELLA CORRETTA 1) La derivata della funzione f(x) = (ax+b) / (cx+d) è: A) (ad-cb) / (cx+d) 2 B) (ac-db) / (cx+d) C) ax / cx D) ax / (cx+d) 2 2) Trovare le
DettagliComplementi di Termodinamica: Irraggiamento termico. Dr. Luigi Rigon Tel:
Complementi di Termodinamica: Irraggiamento termico Dr. Luigi Rigon Tel: 040 375 6232 E-mail: rigon@ts.infn.it Oscillazioni Oscillazioni armoniche (semplici) x ( t ) = A sin( ω t + ϕ) 2π ω = = T 1 ν =
DettagliMoto di particelle cariche in presenza di campi elettrici e magnetici
Moto di particelle cariche in presenza di campi elettrici e magnetici Forza di Lorentz nella forma più generale : F = q( E + v B) Campi elettrostatici e magnetici possono essere utilizzati per il funzionamento
DettagliAnalizzatore a tempo di volo (TOF)
La sorgente MALDI è una sorgente ad impulsi: non genera un flusso continuo di ioni, ma una grande quantità di ioni in pochissimo tempo. Questa sorgente necessita di un particolare analizzatore, l analizzatore
DettagliRISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (N.M.R.) o IMAGING A RISONANZA MAGNETICA (M.R.I.)
RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (N.M.R.) o IMAGING A RISONANZA MAGNETICA (M.R.I.) e una tecnica non invasiva impiega radiazioni a bassa frequenza (non ionizzanti!) ν 10-100 MHz (radiofrequenze) sfrutta la
Dettagli[a= 1.54 m/s 2 ; T 12 =17.5 N, T 23 = 10.5 N]
Esercizio 1 Tre blocchi di massa rispettivamente m1=5 kg, m2= 2 kg ed m3=3 kg sono uniti da funi e poggiano su un piano orizzontale. Il coefficiente di attrito dinamico fra il piano e i blocchi è µ=0.2.
DettagliCampo magnetico. Il campo magnetico si indica con B ed è anche detto vettore induzione magnetica.
Campo magnetico La carica elettrica genera un campo elettrico: se la carica è statica, il campo generato è elettrostatico, altrimenti il campo viaggia nello spazio. In natura non è mai stata osservata
Dettagli1 Fisica 1 ( )
1 Fisica 1 (08 01-2002) Lo studente risponda alle seguenti domande (2 punti per ogni domanda) 1) Scrivere il legame tra la velocità lineare e quella angolare nel moto circolare uniforme 2) Un punto materiale
Dettagli3. Determinare la velocità media nell intervallo [0.5 s; 1.0 s] e confrontarla con la velocità istantanea nel punto medio di tale intervallo;
Esercizio Una particella si muove lungo una retta seguendo la legge oraria con u 3 m/s e 4 s.. Determinare in quali istanti la particella si trova nell origine;. Disegnare la legge oraria; x(t) u t ( sin
DettagliAnna M. Nobili: Lezioni Fisica 1 per Chimici a.a Settembre 2013
Anna M. Nobili: Lezioni Fisica 1 per Chimici a.a. 2013-2014 26 Settembre 2013 3 Ottobre 2013 10 Ottobre 2013 24 Ottobre 2013 31 Ottobre 2013 7 Novembre 2013 21 Novembre 2013 28 Novembre 2013 5
DettagliLezione 5 Moti di particelle in un campo magnetico
Lezione 5 Moti di particelle in un campo magnetico G. Bosia Universita di Torino G. Bosia - Fisica del plasma confinato Lezione 5 1 Moto di una particella carica in un campo magnetico Il confinamento del
DettagliLarge Hadron Collider-LHC
Large Hadron Collider-LHC Nicola Semprini Cesari Radiazione di sincrotrone, energia, luminosità Parametri Magneti Radiazione di sincrotrone Un acceleratore circolare determina un moto accelerato delle
DettagliLezione 14 Moti di particelle in un campo magnetico
Lezione 14 Moti di particelle in un campo magnetico G. Bosia Universita di Torino G. Bosia - Fisica del plasma confinato Lezione 14 1 Confinamento magnetico La difficolta della fisica di un sistema a confinamento
DettagliIntegrazione del dispositivo Sector Collector nel sistema di controllo del Trigger per l esperimento CMS.
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÁ DI BOLOGNA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Integrazione del dispositivo Sector Collector nel sistema di controllo
DettagliMOTO NEL PIANO Esercizi numerici 1 Da un aereo che vola a 450 m/s in direzione orizzontale viene lasciato cadere un pacco di aiuti alimentari.
MOTO NEL PIANO Esercizi numerici 1 Da un aereo che vola a 450 m/s in direzione orizzontale viene lasciato cadere un pacco di aiuti alimentari. La quota dell aereo è 250 m. Qual è il tempo di volo del pacco?
DettagliProva scritta di Fisica Scienze e Tecnologie dell Ambiente
Prova scritta di Fisica Scienze e Tecnologie dell Ambiente 8 Novembre 2007 Istruzioni: Eseguire prima i calcoli in maniera simbolica, scrivere ed incorniciare con un riquadro l espressione simbolica della
DettagliPerchè non si è semplicemente assunto che il campo magnetico B abbia la direzione della forza magnetica agente su di un filo percorso da corrente?
Perchè non si è semplicemente assunto che il campo magnetico B abbia la direzione della forza magnetica agente su di un filo percorso da corrente? Si abbia una molla verticale al cui estremo inferiore
DettagliFISICA GENERALE II CdL in Scienza dei Materiali a.a. 2018/2019 Prof. Roberto Francini Programma del corso:
FISICA GENERALE II CdL in Scienza dei Materiali a.a. 2018/2019 Prof. Roberto Francini Programma del corso: - Proprietà generali delle cariche elettriche - Cariche puntiformi e distribuzioni continue di
DettagliEstrazione mediante STRIPPER FOIL dal Ciclotrone Superconduttivo dei LNS
Estrazione mediante STRIPPER FOIL dal Ciclotrone Superconduttivo dei LNS A. Calanna L. Calabretta, G, D Agostino, D. Rifuggiato SIF2016 Settembre 2016 Padova INFN-LNS Superconducting Cyclotron (CS) N cavità
DettagliAcceleratori di particelle
Acceleratori di particelle Un nucleo ha dimensioni dell ordine di 10-13 cm Come studiarlo? Lo studio delle proprietà nucleari e delle particelle subatomiche utilizza le reazioni nucleari. Reazione nucleare
DettagliINDICE GRANDEZZE FISICHE
INDICE CAPITOLO 1 GRANDEZZE FISICHE Compendio 1 1-1 Introduzione 2 1-2 Il metodo scientifico 2 1-3 Leggi della Fisica e Principi 4 1-4 I modelli in Fisica 7 1-5 Grandezze fisiche e loro misurazione 8 1-6
DettagliSCHEMA DI CICLOTRONE. Restauro- Elettricità e Magnetismo II
SCHEMA DI CICLOTRONE 1 CICLOTRONE 2 SINCROTRONE Campi Magnetici fanno curvare le particelle e tengono vicine particelle di stessa carica che stanno assieme nei pacchetti Campi Elettrici accelerano le particelle
Dettagli1.11.3 Distribuzione di carica piana ed uniforme... 32
Indice 1 Campo elettrico nel vuoto 1 1.1 Forza elettromagnetica............ 2 1.2 Carica elettrica................ 3 1.3 Fenomeni elettrostatici............ 6 1.4 Legge di Coulomb.............. 9 1.5 Campo
DettagliProgramma del Corso di Fisica Battaglin
Programma del Corso di Fisica Battaglin 2008/2009 Fenomeni fisici e grandezze fisiche. Sistema internazionale di unità di misura. Unità derivate, unità pratiche e fattori di ragguaglio. Analisi dimensionale.
DettagliProva Scritta di Elettricità e Magnetismo e di Elettromagnetismo A. A Febbraio 2008 (Proff. F.Lacava, C.Mariani, F.Ricci, D.
Prova Scritta di Elettricità e Magnetismo e di Elettromagnetismo A. A. 2006-07 - 1 Febbraio 2008 (Proff. F.Lacava, C.Mariani, F.Ricci, D.Trevese) Modalità: - Prova scritta di Elettricità e Magnetismo:
DettagliAnna M. Nobili: Lezioni Fisica 1 per Chimici a.a
Anna M. Nobili: Lezioni Fisica 1 per Chimici a.a. 2013-2014 26 Settembre 2013 Grandezze fisiche, dimensioni e unità di misura. Potenze di 10 e loro uso. 3 Ottobre 2013 Grandezze fisiche, dimensioni e
Dettagli1. Siano A e B due punti di un atto di moto rigido piano. Dire quale delle seguenti affermazioni è errata:
Università del Salento Facoltà di Ingegneria Corsi di Laurea in Ingegneria Industriale e Civile Prova scritta di Meccanica Razionale 20 giugno 2016 Soluzioni Parte 1: Domande a risposta multipla. 1. Siano
DettagliCapitolo 12. Moto oscillatorio
Moto oscillatorio INTRODUZIONE Quando la forza che agisce su un corpo è proporzionale al suo spostamento dalla posizione di equilibrio ne risulta un particolare tipo di moto. Se la forza agisce sempre
DettagliProva scritta del corso di Fisica con soluzioni
Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni Prof. F. Ricci-Tersenghi 3/09/202 Quesiti. Siete su una navetta spaziale in orbita intorno a Marte. La sonda che avete mandato sul terreno marziano vi informa
DettagliESERCITAZIONE 27 MARZO 2017 GEOLOGIA CINEMATICA
ESERCITAZIONE 27 MARZO 2017 GEOLOGIA CINEMATICA ESERCIZIO 1 Un auto che si muove con velocità iniziale pari a 36 Km/h aumenta la velocità con accelerazione costante pari a 2 m/s2, il moto è rettilineo.
DettagliAcceleratori di particelle
Acceleratori di particelle M. Boscolo Frascati, 30 gennaio 2012 Piano del colloquio Introduzione alla fisica e tecnologia degli acceleratori Lezione I: I fondamenti della macchina acceleratrice di particelle
DettagliConoscenze FISICA LES CLASSE TERZA SAPERI MINIMI
FISICA LES SAPERI MINIMI CLASSE TERZA LE GRANDEZZE FISICHE E LA LORO MISURA Nuovi principi per indagare la natura. Il concetto di grandezza fisica. Misurare una grandezza fisica. L impossibilità di ottenere
DettagliIl sistema magnete-alimentatore degli acceleratori Tandem, Alpi e Piave. M.F.Moisio INFN Laboratori Nazionali di Legnaro 6 maggio 2010
Il sistema magnete-alimentatore degli acceleratori Tandem, Alpi e Piave M.F.Moisio INFN Laboratori Nazionali di Legnaro 6 maggio 2010 1 Cosa è un fascio di ioni? insieme di particelle cariche (carica dello
DettagliEsercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A
Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A. 2016-2017 Esercitatore: Marco Regis 1 I riferimenti a pagine e numeri degli esercizi sono relativi al libro Jewett and Serway Principi di Fisica, primo
DettagliInsegnante: Prof.ssa La Salandra Incoronata
LICEO SCIENTIFICO STATALE G. MARCONI FOGGIA PROGRAMMA DI Fisica Classe IVB Anno Scolastico 2014-2015 Insegnante: Prof.ssa La Salandra Incoronata TERMODINAMICA: LE LEGGIDEI GAS IDEALI E LA LORO INTERPRETAZIONE
DettagliLezione 9 Forze e campi magnetici
Lezione 9 Forze e campi magnetici 9.1 Forza di Lorentz Serway, Cap 22 Forza di Lorenz (particella carica) F = q v B Forza di Lorenz (filo rettilineo di lunghezza l percorso da corrente I) F = I l B Legge
DettagliSoluzioni Esame di Fisica Corso di laurea in Biotecnologie Linea II (gruppi E-H)
Soluzioni Esame di Fisica Corso di laurea in Biotecnologie Linea II (gruppi E-H) 16 luglio 2001 Teoria 1. La posizione del centro di massa di un sistema di N particelle puntiformi è data da Ni r i m i
DettagliOttica geometrica. H = η 1 u E. S = 1 2 η 1 E 2 u = 1 2 η H 2 u
Ottica geometrica L ottica geometrica assume che il campo elettromagnetico in un mezzo senza perdite possa essere rappresentato in ogni punto di regolarità come somma di onde localmente piane uniformi.
DettagliNuova Forza. La forza Gravitazionale è attrattiva ed agisce su ogni MASSA La forza elettrica è attrattiva o repulsiva ed agisce sulle CARICHE
Nuova orza La forza Gravitazionale è attrattiva ed agisce su ogni MASSA La forza elettrica è attrattiva o repulsiva ed agisce sulle CARICHE Come Agisce? Può essere attrattiva Un metallo (la magnetite)
DettagliINDICE OSCILLAZIONI CAPITOLO 1
INDICE CAPITOLO 1 OSCILLAZIONI Compendio 1 1-1 Introduzione 2 1-2 Moti periodici e moti armonici 3 1-2-1 Moto oscillatorio armonico 4 1-3 Dinamica dell oscillatore armonico 6 1-3-1 Forze elastiche 7 1-3-2
DettagliIndice. Capitolo 1. Capitolo 4. Capitolo 2. Capitolo 5. Capitolo 3. Capitolo 6. Moto in due e tre dimensioni 53. Le misure 1. Moto rettilineo 11
Indice Capitolo 1 Le misure 1 1.1 L aspetto fisico 2 1.2 Misurare oggetti 2 1.3 Il Sistema Internazionale delle unità di misura 2 1.4 Cambiare unità 3 1.5 Lunghezza 4 1.6 Tempo 5 1.7 Massa 7 Riepilogo
DettagliFacoltà di Ingegneria Prova scritta di Fisica II - VO 15-Aprile-2003
Facoltà di Ingegneria Prova scritta di Fisica II - VO 5-Aprile-003 Esercizio n. Un campo magnetico B è perpendicolare al piano individuato da due fili paralleli, cilindrici e conduttori, distanti l uno
DettagliCenni sugli Acceleratori
Cenni sugli Acceleratori Bibliografia Lezioni per gli studenti estivi del CERN. http://bruening.home.cern.ch/bruening/summerschool/ Review of Particle Physics contiene parametri degli acceleratori, oltre
DettagliMOTO DI UNA PARTICELLA IN UN CAMPO ELETTRICO
MOTO DI UNA PARTICELLA IN UN CAMPO ELETTRICO Sappiamo che mettendo una carica positiva q chiamata carica di prova o carica esploratrice in un punto vicino all oggetto carico si manifesta un vettore campo
DettagliAcceleratori di particelle -I. M. Boscolo
Acceleratori di particelle -I M. Boscolo Frascati, 25 Febbraio 2013 Piano del colloquio Introduzione alla fisica e tecnologia degli acceleratori Lezione I: I fondamenti della macchina acceleratrice di
DettagliRelatività. June 5, Trasformazioni di Galileo e di Lorentz
Relatività June 5, 2016 1 Trasformazioni di Lorentz 1.1 Trasformazioni di Galileo e di Lorentz a Si scriva la matrice Λ (y) che descrive un boost di Lorentz lungo l asse y. b Si scrivano le matrici G (x)
Dettagli