Le misure di prevenzione e protezione per ridurre la MMC in cantiere

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1 PARTNER NAZIONALE DELLA CAMPAGNA EUROPEA PER LA SICUREZZA: AMBIENTI SANI E SICURI AD OGNI ETA OTTOBRE 2017 PROMUOVIAMO LA CULTURA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: UN PERCORSO PER CONOSCERE CHI FA PREVENZIONE NEL TERRITORIO NOVARESE IL GIOVEDI DELL EDILIZIA: 26 OTTOBRE 2017 SEMINARIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI IN EDILIZIA: PROBLEMATICHE E INDICAZIONI PROCEDURALI PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO Sede: SENFORS Viale Manzoni 18 - Novara Le misure di prevenzione e protezione per ridurre la MMC in cantiere Geom. Luigi Falabrino Presidente SENFORS Sig. Luca Bartolini Vicepresidente SENFORS

2 PARTNER NAZIONALE DELLA CAMPAGNA EUROPEA PER LA SICUREZZA: AMBIENTI SANI E SICURI AD OGNI ETA OTTOBRE 2017 PROMUOVIAMO LA CULTURA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: UN PERCORSO PER CONOSCERE CHI FA PREVENZIONE NEL TERRITORIO NOVARESE IL GIOVEDI DELL EDILIZIA: 26 OTTOBRE 2017 SEMINARIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI IN EDILIZIA: PROBLEMATICHE E INDICAZIONI PROCEDURALI PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO Sede: SENFORS Viale Manzoni 18 - Novara Le misure di prevenzione e protezione per ridurre la MMC in cantiere Geom. Cristian Borghese Presidente CASSA EDILE NOVARA Sig. Gianni Marani Vicepresidente CASSA EDILE NOVARA

3 PARTNER NAZIONALE DELLA CAMPAGNA EUROPEA PER LA SICUREZZA: AMBIENTI SANI E SICURI AD OGNI ETA OTTOBRE 2017 PROMUOVIAMO LA CULTURA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: UN PERCORSO PER CONOSCERE CHI FA PREVENZIONE NEL TERRITORIO NOVARESE IL GIOVEDI DELL EDILIZIA: 26 OTTOBRE 2017 SEMINARIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI IN EDILIZIA: PROBLEMATICHE E INDICAZIONI PROCEDURALI PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO Sede: SENFORS Viale Manzoni 18 - Novara Le misure di prevenzione e protezione per ridurre la MMC in cantiere RELATORE: Arch. Simona Pruno Direzione Area Sicurezza SENFORS

4 ATTIVITÀ DI SUPPORTO ALLE IMPRESE E AI LAVORATORI NEI CANTIERI EDILI DELLA PROVINCIA DI NOVARA. NOSTRE OSSERVAZIONI IN MERITO AL RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

5 La MMC NELLE IMPRESE EDILI 3 TIPOLOGIE DI IMPRESE c è valutazione MMC e c è la presa in carico della gestione del rischio c è la VALUTAZIONE MMC ma non c è presa in carico della gestione del rischio manca VALUTAZIONE MMC (non c è neanche la consapevolezza di dover valutare questo rischio)

6 La MMC NEI LAVORATORI EDILI BASSA PERCEZIONE DEL RISCHIO DA PARTE DEI LAVORATORI NON FA PAURA COME ALTRI RISCHI

7 LUOGHI COMUNI. CONVINZIONE CHE LA MOVIMENTAZIONE DI UN CARICO È UN RISCHIO SOLO SE È TROPPO PESANTE..

8 NON CORRETTA PERCEZIONE DEI RISCHI DERIVANTI DA: DIMENSIONI DEL CARICO TIPO DI PRESA FORMA E CARATTERISTICHE ALTEZZA DI SOLLEVAMENTO DISTANZA DA PERCORRERE POSTURE

9 La MMC NEI LAVORATORI EDILI BASSA PERCEZIONE DEL RISCHIO ATTITUDINE A SOTTOSTIMARE I RISCHI MENO GRAVI MA CON ALTA PROBABILITÀ DI ACCADIMENTO. RISCHIO MMC sottostimato falsa sicurezza di controllo data da abitudini ed esperienze pregresse; sull influenza che il gruppo esercita sui comportamenti individuali; sull influenza delle norme culturali

10 INFORTUNIO E MALATTIA PROFESSIONALE LEGATA ALLA MMC UN ATTEGGIAMENTO DI RASSEGNAZIONE IN MERITO ALLE POSSIBILI AZIONI PER PREVENIRLO SIA DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO CHE DAL LAVORATORE

11 LUOGHI COMUNI. CONVINZIONE CHE SE FAI IL MURATORE È NORMALE CHE TI DEVI SPACCARE LA SCHIENA

12 ALTRO PROBLEMA RILEVATO AUMENTO INCHIESTE MALATTIE PROFESSIONALI

13 ESEMPIO

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15 CHE HANNO UN RUOLO NELLA SCELTA/ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE???

16 DATORE DI LAVORO MEDICO COMPETENTE RSPP PREPOSTO LAVORATORE PROGETTISTA COORDINATORE IN FASE DI PROGETTAZIONE/ESECUZIONE

17 DATORE DI LAVORO

18 DISPOSIZIONI NORMATIVE D. Lgs 81/2008 e s.m.i. Art Campo di applicazione Art Obblighi del datore di lavoro Art Informazione, formazione e addestramento 18

19 Articolo Campo di applicazione attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi che comportano per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorsolombari a) movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le

20 Articolo Obblighi del datore di lavoro IL DATORE DI LAVORO DEVE: in sintesi CARATTERISTICHE DEL CARICO, ecc. ALLEGATO XXXIII Adottare misure e mezzi appropriati per evitare la movimentazione manuale Adottare misure e mezzi appropriati per ridurre il rischio in caso di movimentazione manuale necessaria Organizzare i posti di lavoro Sottoporre i lavoratori a specifica Sorveglianza Sanitaria Fornire ai lavoratori informazione e formazione su: peso, conformazione, movimentazione corretta

21 IL DATORE DI LAVORO DEVE:

22 IL DATORE DI LAVORO DEVE:

23 Articolo Obblighi del datore di lavoro IL DATORE DI LAVORO DEVE: Adottare misure e mezzi appropriati per evitare la movimentazione manuale Organizzare i posti di lavoro MECCANIZZAZIONE:

24 Articolo Obblighi del datore di lavoro ELEVATORE ELETTRICO GRU CARRELLI TELESCOPICI MECCANIZZAZIONE: MAGGIORI COSTI ORGANIZZATIVI Riduzione tempi di lavoro Miglioramento condizioni di lavoro Immagine azienda Congedi per malattia/infortunio<

25 Articolo Obblighi del datore di lavoro MECCANIZZAZIONE:

26 Articolo Obblighi del datore di lavoro IL DATORE DI LAVORO DEVE: Adottare misure e mezzi appropriate per ridurre il rischio in caso di movimentazione manuale necessaria AUSILIAZIONE:

27 Articolo Obblighi del datore di lavoro RIDUZIONE DEL RISCHIO ATTRAVERSO MISURE ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI Adottare misure e mezzi appropriati per ridurre il rischio in caso di movimentazione manuale necessaria Valutare le condizioni di sicurezza e salute connesse al lavoro e alle caratteristiche del carico Valutare i fattori individuali di rischio, le caratteristiche dell ambiente di lavoro e le esigenze connesse all attività

28 MISURE ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI CAMBIAMENTO METODO DI LAVORO O DELLA SEQUENZA ORDINE MERCI IN CONFEZIONI PIU MANEGGEVOLI (PIÙ PICCOLE O IN IMBALLAGGI ADATTATI AL MEZZO DI TRASPORTO/SOLLEVAMENTO A DISPOZIONE SUDDIVISIONE DEL CARICO

29 MISURE ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI MODIFICARE LE MANSIONI PER ELIMINARE O RIDURRE I RISCHI MIGLIORAMENTO CARATTERISTICHE ERGONOMICHE DEL POSTO DI LAVORO MANIGLIA ERGONOMICA PER MANICI GIUSTI TEMPI DI ESECUZIONE (NO FRETTA) PERIODI DI RIPOSO OTTIMALI

30 MISURE ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI GIUSTI TEMPI DI ESECUZIONE (NO FRETTA) GIUSTA ATTENZIONE PERIODI DI RIPOSO OTTIMALI

31 COSA SI INTENDE PER PERIODI DI RIPOSO OTTIMALI? Quando un lavoratore può regolare i propri ritmi di lavoro e riposarsi ogni volta che si sente stanco: MA NON SEMPRE È POSSIBILE!! PER DETERMINARE LE LUNGHEZZE DEGLI INTERVALLI SUL LAVORO SI DOVREBBE CONSIDERARE QUANTO SEGUE: l introduzione di intervalli supplementari sul lavoro è consigliabile nel caso esista uno sforzo di intensità superiore alla media; il lavoro più è gravoso, prima deve avvenire il primo intervallo durante turni di pomeriggio ci dovrebbero essere più intervalli rispetto ai turni di mattina Il ritmo intenso di lavoro dovrebbe comportare intervalli più frequenti.

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33 ESEMPIO VIDEOTERMINALI Articolo Svolgimento quotidiano del lavoro 1. Il lavoratore, ha diritto ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di attività. 2. Le modalità di tali interruzioni sono stabilite dalla contrattazione collettiva anche aziendale. 3. In assenza di una disposizione contrattuale riguardante l interruzione di cui al comma 1, il lavoratore comunque ha diritto ad una pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al videoterminale.

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35 Durante il sollevamento di piccoli oggetti, la pressione sulla colonna vertebrale può essere limitata significativamente utilizzando diverse attrezzature di presa. La loro semplice struttura facilita il lavoro, così il lavoratore non deve piegarsi frequentemente.

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37 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (associabili a manovale e a muratore generico) MISURE TECNICHE - utilizzare la carriola o la motocarriola al posto del secchio per il trasporto della malta - utilizzare un impastatrice elimina il lavoro manuale con la betoniera - portare con ausili i bancali di mattoni nella zona di lavoro (gru all esterno, transpallet all interno degli edifici, paranchi); - sollevare con gru/paranco la carriola/secchi con malta ai vari piani del ponteggio

38 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (associabili a manovale e a muratore generico) Misure tecniche: - sollevare con gru/paranco la carriola/secchi con malta ai vari piani del ponteggio - adeguare l altezza del piano di calpestio durante il lavoro di muratura al fine di evitare il sollevamento del materiale da costruzione oltre l angolazione delle spalle; - adottare carrelli elevabili che consentano lo stoccaggio dei mattoni ad un altezza favorevole per il loro sollevamento;

39 MISURE ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI CARATTERISTICHE DELL AMBIENTE DI LAVORO ALLEGATO XXXIII - LO SPAZIO È INSUFFICIENTE: se non c è spazio sufficiente per muovere il carico, un lavoratore, per realizzare la sua operazione, assumerà una posizione forzata che potrebbe causare danni nella zona lombare ; - LA SUPERFICIE È IRREGOLARE E SDRUCCIOLEVOLE (potrebbe causare un infortunio); - LA DISTANZA DI TRASPORTO È TROPPO LUNGA: in questo caso aumenta la fatica, specialmente a causa del tempo speso dal lavoratore nella stessa postura durante il trasporto ; - LA TEMPERATURA È TROPPO ALTA O TROPPO BASSA: una temperatura troppo alta causa eccessiva sudorazione delle mani e, dunque, una difficile presa dal carico. Anche una temperatura troppo bassa, tuttavia, rende difficile la presa a causa dell'irrigidimento delle mani; - L ILLUMINAZIONE È INSUFFICIENTE; - PRESENZA DI VIBRAZIONI MECCANICHE O DI SIGNIFICATIVI LIVELLI DI POLVERE E RUMORE - ATTREZZATURE NON ERGONOMICHE

40 MISURE ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI GESTIONE ATTENTA DEI FATTORI INDIVIDUALI DI RISCHIO ALLEGATO XXXIII - Scarsa condizione fisica che deriva da una mancanza di attività motoria; - Età - la capacità di sollevare è minore per il giovane e l anziano - Mancanza di preparazione adeguata per lo svolgimento di attività di movimentazione manuale (non sono stati addestrati, non movimentano in sicurezza e/o non usano correttamente gli ausili) - la presenza di stress che causa tensione muscolare costante

41 Articolo Obblighi del datore di lavoro IL DATORE DI LAVORO DEVE: Sottoporre i lavoratori a specifica Sorveglianza Sanitaria

42 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ASPETTI DI GESTIONE DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO ATTENTA SCELTA DEL MEDICO COMPETENTE DEFINIZIONE DI UNA procedura per la gestione delle limitazioni e/o prescrizioni (PIANO INDIVIDUALIZZATO PER LA PERSONA)

43 MISURE DI PREVENZIONE MEDICO COMPETENTE

44 ESEMPIO CRITICITA DA NOI RILEVATE GIUDIZI DI IDONEITÀ GENERICI CON PRESCRIZIONI O LIMITAZIONI Es. Evitare lavori gravosi Es. Indossare otoprotettori GIUDIZI DI IDONEITÀ Troppo RESTRITTIVI Talmente tante limitazioni che di fatto è una non idoneità non dichiarata (MC non si prende la responsabilità di dichiararlo non idoneo???) MEDICO COMPETEN

45 MEDICO COMPETENTE CRITICITA DA NOI RILEVATE SPESSO TURN OVER ANNUALE PROTOCOLLI DI SORVEGLIANZA SANITARI MOLTO DIVERSI NON ENTRA NELLO SPECIFICO DELLA MANSIONE DEL LAVORATORE NON COLLABORA ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI, ALLA PREDISPOSIZIONE DELL ATTUAZIONE DELLE MISURE DI TUTELA, ALL ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI NON VA IN CANTIERE

46 AFFINCHE POSSA COLLABORARE PER METTERE IN ATTO LE MISURE DI PREVENZIONE SORVEGLIANZA SANITARIA SPECIFICA PRODURRE DEI GIUDIZI DI IDONEITA APPLICABILI ALLA REALTA COLLABORAZIONE CONCRETA E FRUIBILE DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO MEDICO COMPETENTE

47 Articolo 169 Formazione Informazione Addestramento IL DATORE DI LAVORO DEVE: Fornire ai lavoratori informazione e formazione su: peso, conformazione, movimentazione corretta INFORMARE FORMARE ADDESTRARE

48 Articolo 169 Formazione Informazione Addestramento FORMAZIONE INFORMAZIONE INFORMARE E FORMARE I LAVORATORI SULLA NATURA E ENTITA DEL RISCHIO Devono avere un adeguato bagaglio di conoscenze e competenze peso caratteristiche del carico movimentato rischi lavorativi e modalità di corretta esecuzione delle attività

49 Articolo 169 Formazione Informazione Addestramento Conoscenza del rischio -FORMAZIONE

50 Articolo 169 Formazione Informazione Addestramento

51 Articolo 169 Formazione Informazione Addestramento ADDESTRAMENTO PER l ATTUAZIONE DELLA CORRETTA PROCEDURA Contenuti direttamente correlati agli esiti della valutazione dei rischi Istruzioni e Procedure

52 Articolo 169 Formazione Informazione Addestramento Formazione si MISURE DI PREVENZIONE Addestramento si COINVOLGIMENTO DEL MEDICO COMPETENTE NELL ADDESTRAMENTO ma la differenza sta nella maggiore motivazione nell applicare quello che viene insegnato. Coinvolgimento del medico che ti fa toccare con mano quello che stai compromettendo nella movimentazione sbagliata. ADDESTRAMENTO

53 RSPP

54 MISURE DI PREVENZIONE NEL PIANO DI MIGLIORAMENTO NEL DVR PERIODICA REVISIONE NEL DVR PIANIFICARE ACQUISTI MIRATI ALLA RIDUZIONE DELLE ATTIVITA DI MMC AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA DEI LAVORATORI MIGLIORARE ATTREZZATURE E PROCEDURE RSPP

55 MISURE DI PREVENZIONE RSPP

56 MISURE DI PREVENZIONE RSPP RIUNIONE PERIODICA art.35 La riunione periodica di prevenzione è parte integrante dei processi di verifica della conformità (o meno) ai requisiti che l azienda stessa si è data, di aggiornamento degli strumenti operativi e degli obiettivi che l azienda ha espressamente fissato per sé stessa.

57 RLS /RLST

58 RLS/RLST BUON ESEMPIO COINVOLGIMENTO NELLE SCELTE RILEVA LE CRITICITA DA SUGGERIMENTI

59 PREPOSTO

60 PREPOSTO Vigilanza sull attuazione delle procedure di lavoro Sul corretto utilizzo degli ausili meccanici Sul rispetto delle prescrizioni e/o limitazioni PREPOSTO

61 PREPOSTO PREPOSTO MAGGIORE VIGILANZA DEL PROPOSTO Utili strumenti potrebbero provenire dall introduzione di check-list, (magari al preposto)

62 LAVORATORE

63 MISURE DI PREVENZIONE Rispetto delle limitazioni e/o prescrizioni Uso corretto degli ausili meccanici Richiesta di aiuto e collaborazione laddove gli è necessario Messa in atto delle procedure acquisite durante la formazione e l addestramento Corretti stili di vita LAVORATORE

64 MESSA IN ATTO MISURE ORGANIZZATIVE- RITMI DI LAVORO LAVORATORE

65 MISURE DI PREVENZIONE Misure organizzative-lavoratore

66 Misure organizzative-lavoratore

67 MISURE DI PREVENZIONE ORGANIZZATIVE, FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO

68 COORDINATORE SICUREZZA

69 PROGETTISTA COORDINATORE IN FASE DI PROGETTAZIONE/ ESECUZIONE

70 NUOVO APPROCCIO ALLA SICUREZZA ELIMINARE IL PERICOLO SIN DALLA PROGETTAZIONE COORDINATORE /PROGETTISTA

71 Scelte tecnologiche e dei materiali COORDINATORE /PROGETTISTA

72 COORDINATORE /PROGETTISTA

73 COORDINATORE /PROGETTISTA

74 Art.15 misure generali di tutela Articolo 90 - Obblighi del committente o del responsabile dei lavori 1. Il committente o il responsabile dei lavori, nelle fasi di progettazione dell opera, si attiene ai principi e alle misure generali di tutela di cui all articolo 15,

75 COORDINATORE /PROGETTISTA Per ogni elemento dell analisi, il PSC contiene: a) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro; ove necessario, vanno prodotte tavole e disegni tecnici esplicativi; b) le misure di coordinamento atte a realizzare quanto previsto alla lettera a).

76 COORDINATORE /PROGETTISTA Estratto dall Allegato XV (contenuti minimi del PSC) Coordinatore in fase di progettazione Corretta progettazione degli aspetti di sicurezza legati alla movimentazione dei carichi NEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PIANIFICARE, IN RIFERIMENTO AL CANTIERE: le modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali; la dislocazione delle zone di carico e scarico; le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio dei materiali e dei rifiuti

77 NEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO COORDINATORE /PROGETTISTA Contenere il più possibile i sollevamenti e i trasporti. MMC deve essere ridotta al minimo e razionalizzata l'ausilio di attrezzature idonee (leve, palanchini,) e con gli elementi tenuti sollevati dagli apparecchi di sollevamento. L'approvvigionamento dei materiali ed attrezzature deve essere effettuato il più possibile con i mezzi di trasporto e/o sollevamento (piattaforme di sollevamento, gru, paranchi, argani, carrelli, carrucole, gru su camion, ecc..)

78 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE ORGANIZZARE BENE IL CANTIERE. SOSTA MEZZO DA SCARICARE LONTANO DA GRU Es. Dimensione del mezzo che deve entrare in cantiere valutata prima Forniture dei materiali COORDINATORE /PROGETTISTA

79 COORDINATORE /PROGETTISTA

80 Altre misure tecniche - ausili minori: - maniglia con impugnatura a grip per sollevare i forati o altri laterizi; con queste soluzioni si migliora la postura della mano e diminuisce la forza percepita - distributore di malta (per forati) Misure organizzative/procedurali: - definire l altezza del tavolato oltre la quale va allestito l impalcato al fine di evitare il sollevamento dei forati sopra l altezza della spalla; - alternare l attività di preparazione (ad esempio di malte, cementi, adesivanti, ecc ) a quelle di posa (mattoni, laterizi in genere, pistarelle, travetti, ecc ); - organizzare/individuare le pause al fine di garantire un miglioramento del tempo di recupero; - garantire posizioni stabili durante il sollevamento, afferrando il carico possibilmente con entrambe le mani tenendolo vicino al corpo, - evitare di depositare o prelevare materiali al di sopra dell altezza delle spalle o direttamente sul pavimento,

81 ESEMPIO MONTAGGIO PONTEGGIO

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86 ESEMPIO POSA DI MATTONI

87 ESEMPIO POSA DI MATTONI Traspallets a pantografo che seguono altezza di lavoro impostata

88 ESEMPIO POSA DI MATTONI

89 ESEMPIO POSA DI MATTONI

90 ESEMPIO ATTIVITA DI CARPENTERIA

91 ESEMPIO ATTIVITA DI CARPENTERIA

92 ESEMPIO ATTIVITA DI CARPENTERIA

93 ESEMPIO ATTIVITA DI CARPENTERIA

94 ESEMPIO ATTIVITA DI FERRAIOLO

95 ESEMPIO ATTIVITA DI FERRAIOLO

96 ESEMPIO ATTIVITA DI FERRAIOLO

97 ESEMPIO ATTIVITA DI INTONACATURA

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99 ESEMPIO ATTIVITA DI TINTEGGIATURA

100 ESEMPIO ATTIVITA DI TINTEGGIATURA

101 ESEMPIO ATTIVITA DI TINTEGGIATURA

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103 IN EDILIZIA IL RISCHIO DA MMC è GESTIBILE? ELIMINABILE: CAMBIANDO MODALITA O USANDO APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO E SPOSTAMENTO ; RIDUCIBILE: ADOTTANDO SOLUZIONI TECNICHE PER LAVORATORE IN MANIERA Più ERGONOMICA RIDURRE LE OPERAZIONI A SCHIENA FLESSA O SOPRA LE SPALLE, CON LE BRACCIA TROPPO ALLUNGATE, CON TORSIONE DELLA SCHIENA GESTIBILE: DECIDENDO PROCEDURE OPERATIVE E COMPORTAMENTI SU CUI VIGILARE (PREPOSTI) ES. PER LAVORI SALTUARI UN CARICO PESANTE 1 O POCHE VOLTE/DIE in 2 ADDETTI SI

104 PAROLE D ORDINE EVITARE RIDURRE RIORGANIZZARE ADEGUATA GESTIONE

105 SENFORS può aiutare a migliorare gli standard di prevenzione La collaborazione fra noi e le IMPRESE è una opportunità, non solo e non solo perché propone servizi utili alle imprese e ai lavoratori ma in quanto ha una sua progettualità che può elevare gli standard di qualità nella tutela della salute e sicurezza e nei cantieri edili

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108 Grazie dell attenzione

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