REGOLAMENTO URBANISTICO (L.R. 3 Gennaio 2005 n 1, art. 55)

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1 Comune di LAMPORECCHIO (Provincia di Pistoia) REGOLAMENTO URBANISTICO (L.R. 3 Gennaio 2005 n 1, art. 55) PROGRAMMA D INTERVENTO PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NELL AMBITO URBANO RELAZIONE GENERALE Progettista Dott. Arch. MASSIMO PAGANELLI Studi geologici ed ambientali (D.R.E.Am.- Italia Soc. Coop.) Dott. Geol. LEONARDO MORETTI Studi idrologici e idraulici (D.R.E.Am.- Italia Soc. Coop.) Dott.ssa Ing. SILVIA CIPRIANI Dott. Ing. SIMONE GALARDINI Responsabile del procedimento Geometra MASSIMO INNOCENTI Garante per la comunicazione Geometra CINZIA CHINNI OTTOBRE 2008

2 1 Premessa Il Piano di eliminazione delle Barriere Architettoniche previsto per la prima volta dalla L.41/86 art.32 comma 21, (che stabilisce l obbligo di adottare tale piano per adeguare alle norme gli edifici pubblici esistenti) e successivamente ripreso dalla L.104/92, art.24, comma 9, (in cui l obbligatorietà del piano viene estesa agli spazi urbani), è uno strumento in grado di consentire una programmazione e un controllo spazio-temporale degli interventi mirati al superamento o alla eliminazione delle barriere architettoniche. Abbattere le barriere e soprattutto non costruirle, significa concepire un ambiente che non abbia ostacoli, elementi che provochino disagi, pericoli o anche solo affaticamento a chiunque. 2 Riferimenti normativi Le disposizioni più significative a livello nazionale in materia di progettazione architettonica possono essere di seguito cronologicamente elencate: Legge 30 marzo 1971 n 118 Conversione in legge del DL 30 gennaio 1971 n 5 e nuove norme in favore dei mutilati ed invalidi civili ; D.P.R. 27 aprile 1978 n 384 Regolamento di attuazione dell art.27 della L. 118/71 a favore dei mutilati e invalidi civili, in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici. Il D.P.R. 384/1978 è stato abrogato nel 1996 dal D.P.R. 24 luglio 1996, n 503. L art.27 di tale legge prevede che, per facilitare la vita di relazione dei mutilati e invalidi civili gli edifici pubblici o aperti al pubblico e le istituzioni scolastiche, prescolastiche, o di interesse sociale di nuova edificazione

3 dovranno essere costruiti in conformità alla Circolare del Ministero dei LLPP del 19 giugno 1968 riguardante l eliminazione delle barriere architettoniche ; l art.28 comma 1 lettera b) insiste particolarmente sulla necessità di rimuovere gli ostacoli negli edifici scolastici, per permettere l accesso ai ragazzi disabili. Legge 28 febbraio 1986 n 41 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge Finanziaria 1986), art.32. In particolare tale legge stabilisce che nessuna opera pubblica di nuova costruzione o soggetta a ristrutturazione può essere finanziata se non conforme alle prescrizioni riguardanti l abbattimento delle barriere architettoniche. Obbliga gli Enti Pubblici di censire gli immobili di proprietà e di realizzare ed attuare i PEBA (Piani per l eliminazione delle Barriere Architettoniche). Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 14 Giugno 1989 n 236 Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l accessibilità, l adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell eliminazione delle barriere architettoniche, Si tratta del regolamento di attuazione della Legge n 13/89, recante le prescrizioni tecniche necessarie a garantire l accessibilità, l adattabilità e la visitabilità degli edifici privati compresi quelli di edilizia residenziale convenzionata, edilizia residenziale pubblica sovvenzionata ed agevolata, di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazione, e agli spazi esterni di pertinenza, ai fini del superamento delle barriere architettoniche. 3

4 Legge 5 febbraio 1992 n 104 Legge-quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. In questa legge vengono introdotte prescrizioni per la realizzazione delle attività sportive, turistiche e ricettive a norma di Legge 13/89 e DM 236/89. Con l art.24 per gli edifici pubblici e privati aperti al pubblico viene introdotto l obbligo della verifica della conformità del progetto alla soprarichiamata normativa da parte delle strutture tecniche comunali, prima del rilascio delle relative Concessioni/Autorizzazioni edilizie. Lo stesso art.24 dispone che, prima del rilascio della agibilità/abitabilità delle opere di cui si tratta, debba essere accertata la effettiva rispondenza delle stesse alla vigente normativa. Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n 285 Nuovo Codice della strada. Decreto Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992 n 495 Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada. Decreto Presidente della Repubblica 24 luglio 1996 n 503 Regolamento recante norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici, con il quale si disciplinano edifici, spazi e servizi pubblici, di nuova costruzione, sottoposti a ristrutturazione, a cambio di destinazione d uso in favore dell uso pubblico, e in generale a tutti gli edifici anche se non soggetti a recupero o a riorganizzazione funzionale. Il Decreto citato nell'abrogare le precedenti disposizioni tecniche inerenti gli edifici e spazi pubblici (D.P.R. 384/78), dispone l'adozione per questi ultimi degli stessi criteri di progettazione previsti per gli interventi di ristrutturazione e la costruzione di nuovi edifici privati indicati nel DM 236/89. 4

5 Le disposizioni più significative a livello Regionale in materia di progettazione architettonica possono essere di seguito cronologicamente elencate: Legge Regione Toscana 9 settembre 1991 n 47 Norme sull eliminazione delle barriere architettoniche. Legge Regione Toscana 20 marzo 2000 n 34, Modifica ed integrazione della legge regionale 9 settembre 1991 n 47 Norme sull eliminazione delle barriere architettoniche, i cui testi coordinati recano Norme sulla eliminazione delle barriere architettoniche che hanno come ambito di applicazione gli edifici pubblici e di uso pubblico, gli edifici residenziali, pubblici e privati, gli edifici per attività sportive, turistiche, produttive e commerciali, gli spazi e i percorsi urbani nonché le strutture esterne alle costruzioni, le strutture e gli impianti connessi al trasporto pubblico su gomma, ferro, fiume, e navigazione di competenza regionale, le strutture e gli impianti di servizio di uso pubblico interni ed esterni alle costruzioni, i segnali ottici, acustici, e tattili per rendere fruibili i luoghi e gli ambienti di cui sopra. La stessa Legge dà disposizioni circa la progettazione e l esecuzione delle strutture precedentemente elencate, disponendo che i contenuti della Legge stessa prevalgono sugli strumenti urbanistici e sui regolamenti edilizi Comunali, fino all adeguamento degli stessi alle norme della Legge medesima. La legge indica inoltre le caratteristiche dei veicoli destinati al trasporto pubblico e definisce sanzioni per il mancato rispetto della Norma. 5

6 Legge Regione Toscana 16 gennaio 1995 n 5 Norme per il governo del territorio, la quale all art.28 contempla tra i contenuti essenziali del R.U. la Mappa di accessibilità urbana con il censimento delle barriere architettoniche in ambito urbano e la determinazione degli interventi necessari al loro superamento, per garantire un adeguata fruibilità delle strutture di uso pubblico e degli spazi comuni delle città da parte dei cittadini. Legge Regione Toscana 15 maggio 2001 n 23 Legge regionale 16 gennaio 1995 n 5 ( Norme per il governo del territorio ). Modifiche degli articoli 28 e 29 (mappa di accessibilità urbana) e dell articolo 35 bis (poteri in deroga alle disposizioni dei piani regolatori generali), Legge Regione Toscana 29 dicembre 2003 n 66, Modifiche alla legge regionale 9 settembre 1991 n 47 Norme sull eliminazione delle barriere architettoniche, avente per oggetto modifiche ed integrazioni alla Legge Regionale 09/09/1991 n 47. Con la Legge n 66/2003 le Regione definisce varie misure di sostegno per l attuazione dei programmi Comunali di intervento relativi all abbattimento delle barriere architettoniche, ed introduce la possibilità di attestazione del rispetto delle prescrizioni tecniche di che trattasi, in sede di certificazione di abitabilità/agibilità. Legge Regione Toscana 3 gennaio 2005 n 1 Norme per il governo del territorio, art.55, comma 4, lettera f. 6

7 3 Campo di applicazione Gli elementi oggetto dell analisi nell ambito urbano sono: Edifici: - edifici pubblici - edifici di culto e cimiteri Spazi e luoghi urbani: - marciapiedi - verdi pubblici - parcheggi pubblici - attraversamenti pedonali e impianti semaforici 4 Metodologia di lavoro La metodologia di lavoro è stata divisa in due fasi: a) fase di analisi: in tale fase sono stati individuati gli edifici ed i luoghi pubblici e rilevate le eventuali barriere architettoniche; b) fase di sintesi: tale fase riepiloga le caratteristiche essenziali dell oggetto analizzato, l eventuale intervento da comprendere in questo Piano, la priorità con la quale si vuole intervenire rispetto ai luoghi analizzati e precedentemente prescelti. La fase di analisi consiste in: a) censimento di campagna mediante: - individuazione degli edifici pubblici (scuole, uffici pubblici) e delle funzioni presenti (all interno di un unico involucro edilizio possono coesistere più funzioni utilizzate dalle persone in tempi diversi) e rappresentazione cartografica; 7

8 - individuazione dei servizi e delle infrastrutture (fermate dei mezzi pubblici, accessibilità dei mezzi di trasporto pubblico, caratteristiche e dimensioni dei percorsi urbani); - individuazione delle necessità e delle segnalazioni sociali provenienti da ASL, associazioni, ecc. (presenza di utenti con determinate necessità); - individuazione dei luoghi di aggregazione (fermata mezzi pubblici, luoghi di spettacolo, chioschi, parcheggi, mercati, ecc.); - rilievo degli ostacoli e delle barriere architettoniche. b) compilazione delle schede di restituzione mediante: - scheda A1 per la restituzione degli edifici - scheda A2 per la restituzione dei luoghi urbani La scheda A1 prevede la definizione dell accessibilità dei percorsi dai parcheggi pertinenziali all accesso all edificio, dai collegamenti verticali ai percorsi orizzontali interni, ai servizi igienici. La scheda prevede altresì una nutrita documentazione fotografica ed alcune note specifiche; più esattamente: 1.1 parcheggi pertinenziali con 5 quesiti/caratteristiche 1.2 accesso all edificio con 14 quesiti/caratteristiche 1.3 collegamenti verticali con 11 quesiti/caratteristiche 1.4 percorsi interni con 17 quesiti/caratteristiche 1.5 servizi igienici con 3 quesiti/caratteristiche 2 documentazione fotografica 3 note La scheda A2 analizza il tipo di pavimentazione, i dislivelli, la presenza di ostacoli e gli attraversamenti pedonali su strada relativi ai percorsi pubblici, le caratteristiche dimensionali dei parcheggi. Anche in questo caso la scheda 8

9 prevede una nutrita documentazione fotografica ed alcune note specifiche; più esattamente: 1.1 percorsi: pavimentazione con 11 quesiti/caratteristiche 1.2 percorsi: dislivelli con 5 quesiti/caratteristiche 1.3 percorsi: ostacoli con 7 quesiti/caratteristiche 1.4 percorsi: attraversamenti pedonali con 7 quesiti/caratteristiche 1.5 parcheggio con 5 quesiti/caratteristiche 2 documentazione fotografica 3 note La fase di sintesi consiste nella elaborazione degli elementi analizzati e nella previsione delle conseguenti scelte amministrative per gli edifici ed i luoghi pubblici da inserire in questo Regolamento Urbanistico; le schede sono le seguenti: La scheda riepilogativa B1 per gli edifici, individua: - la numerazione progressiva degli edifici - la denominazione dell edificio - la funzione principale - il titolo di godimento pubblico - l eventuale tipo di vincolo - eventuali interventi in atto - eventuale conformità ai requisiti normativi - la frequenza di afflusso di pubblico - la scelta di riferimento per questo Regolamento Urbanistico - il grado di priorità d intervento rispetto agli edifici analizzati 9

10 La scheda riepilogativa B2 per i luoghi urbani, individua: - la numerazione progressiva degli spazi pubblici - la classe attuale delle strade - la classe di previsione delle strade - il titolo di godimento pubblico - l eventuale tipo di vincolo - eventuali interventi in atto - la concentrazione presente di servizi - eventuale conformità ai requisiti normativi - la scelta di riferimento per questo Regolamento Urbanistico - il grado di priorità d intervento rispetto agli edifici analizzati Il materiale prodotto è costituito da: - Relazione generale; - Cartografia in scala 1/5000 con individuazione puntuale delle barriere architettoniche censite sul territorio ed identificate nelle schede di analisi; - Schede di analisi e restituzione della situazione edilizia (edifici); - Schede di analisi e restituzione della situazione urbana (luoghi pubblici); - Schede riepilogative della situazione edilizia con indicazioni di merito; - Schede riepilogative della situazione urbana con indicazioni di merito. Arch. Massimo Paganelli 10

11 ALLEGATI TIPO: a) scheda d indagine A1 per gli edifici b) scheda d indagine A2 per i luoghi urbani c) scheda di riepilogo B1 per gli edifici d) scheda di riepilogo B2 per i luoghi urbani

12 COMUNE DI LAMPORECCHIO (Provincia di Pistoia) PIANO DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Analisi e restituzione situazione EDILIZIA Il Tecnico incaricato: Dicembre 2007 Architetto MASSIMO PAGANELLI A1 RILIEVO EDIFICI SCHEDA N Edificio: Tavola n Funzione Indirizzo: 1. Caratteristiche Tecniche si no note 1. Ci sono parcheggi riservati nella misura di 1 ogni 50 o frazione di 50? 1.1 Parcheggi pertinenziali 2. Gli spazi riservati alla sosta delle autovetture delle persone disabili rispettano la larghezza minima pari a m 3,20, comprensiva dell ingombro relativo alla fascia di trasferimento; o se si tratta di parcheggi con andamento parallelo al senso di marcia, rispettano la lunghezza non inferiore a m 6,00? 3. Sono collocati in prossimità dell accesso all edificio? 4. La segnaletica verticale esistente rispetta la normativa (cartelli con il relativo contrassegno)? 5. La segnaletica orizzontale esistente rispetta la normativa (strisce a pavimento e fascia di trasferimento)? Rif. Normativi: D.P.R. 503/96 art.10, art.16; D.M. 236/89 art , art.4.2.3, art Accesso all edificio 6. Il parcheggio riservato è raccordato (tramite rampe o idonei apparecchi di sollevamento) o complanare ad un percorso pedonale privo di barriere di collegamento tra parcheggio e accesso all edificio (percorso di larghezza minima cm 90, con eventuali spazi per consentire l inversione di marcia almeno ogni m 10)? 7. La zona antistante/retrostante la porta d accesso è complanare e opportunamente dimensionata? 8. La finitura della pavimentazione in corrispondenza dell accesso è degradata, sconnessa o sdrucciolevole? 9. Ci sono elementi che sporgono dalla quota del pavimento (zerbini, griglie, ecc.)? o a si no note 12

13 10. Eventuali griglie inserite nella pavimentazione sono realizzate con maglie non attraversabili da una sfera di cm 2 di diametro e se realizzate con elementi paralleli sono questi ortogonali al verso di marcia? 11. Per accedere è necessario prevedere la realizzazione di una rampa oppure l inserimento di una piattaforma elevatrice o di un servoscala? 12. E necessario prevedere l adeguamento delle eventuali rampe esistenti? pendenza longitudinale superiore al 12% (art del D.M. 236/89) pavimentazione non adeguata parapetto non adeguato o assenza di cordolo assenza di uno o entrambi i corrimano 13. La luce netta della porta di accesso è almeno uguale o superiore a cm 80? 14. La porta è facilmente manovrabile e di agevole apertura della/e ante da entrambi i lati di utilizzo? 15a. Le eventuali porte a vetri hanno l elemento di segnalazione della trasparenza? 15b. I vetri sono collocati ad almeno cm 40 dal pavimento? 16. L altezza delle maniglie è compresa tra cm 85 e 95? 17. La segnaletica è chiara, esauriente e facilmente leggibile tale da indicare le attività principali svolte nell edificio ed i percorsi necessari per raggiungerle? 18. Sono previsti accorgimenti e mezzi riferibili sia alle situazioni acustiche che a quelle visive, per rendere immediatamente avvertibile una situazione di pericolo? 19. Il campanello e/o il citofono si trovano ad un altezza adeguata da terra (campanello altezza cm 40/140, citofono altezza cm 100/130)? Rif. Normativi: D.P.R. 503/96 art.15; D.M. 236/89 art , 8.1.1, 4.2.1, 4.2.2, 8.2.1, Collegamenti verticali 20. E necessario prevedere un sistema di sollevamento per il raggiungimento dei livelli costituenti l edificio? 21. L eventuale sistema di sollevamento esistente è conforme alle specifiche tecniche del D.M. 236/1989? ascensore piattaforma elevatrice servoscala m e n si no note 13

14 22. Sono previsti adeguati spazi di imbarco/sbarco al piano di partenza e di arrivo? 23.In presenza di servoscala lo spazio interessato dal percorso è libero da ostacoli fissi o mobili? 24. La pavimentazione del corpo scala è sconnessa e/o sdrucciolevole? 25. Sono presenti le fasce a pavimento almeno cm 30 dal primo e dall ultimo gradino? 26. Le rampe della scala hanno larghezza minima di cm 120 e presentano un corretto rapporto tra alzata e pedata ( 2a+p = cm 62/64 )? 27. Il corpo scala è dotato di corrimano? 28. Il corrimano del corpo scala: - è posto su entrambi i lati?; - è posto a cm 90/100 da terra?; - prosegue per almeno cm 30 oltre il primo e l ultimo gradino? E opportuno prevedere un secondo corrimano a cm 75 da terra per i bambini? 29. Il parapetto rispetta le caratteristiche normative (altezza uguale o maggiore di cm 100 e distanza elementi uguale o minore di cm 10)? 30. L illuminazione del corpo scale è adeguata? Rif. Normativi: D.P.R. 503/96 art.13, art.15; D.M. 236/89 art , art , art , art , art , art La larghezza dei percorsi interni è uguale o maggiore di cm 100? 1.4 Percorsi interni 32. Ci sono slarghi atti a consentire la rotazione a persone non deambulanti ogni m 10 e/o nelle parti terminali dei percorsi, nel caso la larghezza dei percorsi sia inferiore a cm 150? 33. La pavimentazione è degradata, sconnessa o sdrucciolevole? 34a. La pavimentazione dei percorsi è complanare e/o presenta dislivelli inferiori a cm 2,5? 34b. La pavimentazione tra i percorsi e i vani attigui è complanare e/o presenta dislivelli inferiori a cm 2,5? 35. E necessario prevedere l inserimento di una rampa per il superamento di eventuali gradini esistenti sui percorsi o tra i percorsi ed i vani attigui? o r s si no note 14

15 36. E necessario prevedere l adeguamento delle eventuali rampe esistenti? 37. I percorsi sono chiaramente individuabili? Sono evidenziati i cambiamenti di direzione (guide tattili a pavimento, contrasti cromatici,...)? 38. Sono rispettati gli spazi liberi prima e dopo le porte per il passaggio dai corridoi ai vani o nei disimpegni? 39. I radiatori, gli estintori, i telefoni necessitano di un alloggiamento a nicchia perché riducono il percorso ad una larghezza inferiore a cm 100? 40. Nel caso di adozione di bussole, cancelletti a spinta, sistemi di chiusura e apertura automatici, sono dimensionati e temporizzati in modo tale da permettere un agevole passaggio a persona su sedia a ruote? 41. I terminali degli impianti a disposizione del pubblico sono posizionati ad altezza adeguata (tra cm 40 e 140)? 42. La segnaletica informativa è chiara, esauriente e facilmente leggibile? 43. La luce netta delle porte interne è almeno uguale o superiore a cm 75? 44. Gli spazi antistanti e retrostanti le porte sono adeguatamente dimensionati? 45. L altezza delle maniglie è compresa tra cm 85 e 95? 46a. Le eventuali porte a vetri hanno l elemento di segnalazione della trasparenza? 46b. I vetri sono collocati ad almeno cm 40 dal pavimento? 47. E necessario sostituire gli attuali interruttori con altri dotati di comando individuabile anche al buio? Rif. Normativi: D.P.R. 503/96 art.1, art.15, art. 17, art. 23; D.M. 236/89 art , art , art.4.1.2, art.8.1.2, art , art , art , art , art , art , art Servizi igienici 48. Esiste almeno un servizio igienico con caratteristiche dimensionali e sanitari conformi al D.M. 236/1989, art.8.1.6? 49. Gli accessori (maniglioni o corrimano, campanello d allarme) sono presenti e funzionanti? 50. Negli impianti sportivi (comprese le palestre scolastiche) la doccia è accessibile? Rif. Normativi: D.P.R. 503/96 art.15; D.M. 236/89 art , Documentazione fotografica 15

16 Foto 1.1 Foto Documentazione fotografica Foto 1.3 Foto 1.4 Foto 1.5 Foto Note 3. Note ( 16

17 COMUNE DI LAMPORECCHIO (Provincia di Pistoia) PIANO DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Analisi e restituzione situazione URBANA Il Tecnico incaricato: Dicembre 2007 Architetto MASSIMO PAGANELLI A2 RILIEVO URBANO SCHEDA N Verde Attrezzato Parcheggio Viabilità Indirizzo: 1. Caratteristiche Tecniche si no note 1a. Il percorso pedonale, o il marciapiede, ha una larghezza: a) meno di 90 cm; b) tra 90 e 150 cm; c) uguale o maggiore di 150 cm; d) variabile 1b. Il percorso pedonale, o il marciapiede, presenta strozzature che riducono il passaggio al di sotto dei 90 cm? 1.1 Percorsi: pavimentazione 1c. Se la larghezza del percorso pedonale è inferiore a 150 cm sono previsti degli allargamenti per consentire l inversione di marcia o incrocio alle persone non deambulanti (almeno ogni 10 m di sviluppo lineare)? 2. Eventuali cambiamenti di direzione del percorso pedonale avvengono in piano e sono delle dimensioni previste (svolte di 90 all interno di uno spazio di dimensione minima di 170 cm su entrambi i lati esterni)? 3. La pendenza trasversale del percorso pedonale, o del marciapiede, è superiore all 1%? 4. Per percorsi pedonali non in piano la pendenza longitudinale è inferiore al 5% con ripiani di sosta (lunghezza minima 150 cm) ogni 15 m di percorso? 5. La pavimentazione del percorso pedonale, o del marciapiede, risulta sdrucciolevole? 6. La pavimentazione del percorso pedonale, o del marciapiede, risulta degradata e/o sconnessa? 7. Eventuali elementi nel percorso pedonale, o nel marciapiede, che sporgono dalla quota della pavimentazione rispettano la normativa (pozzetti, griglie, cordoli, caditoie, )? 17

18 1.1 Percorsi: pavimentazione 8. Se il percorso pedonale, o il marciapiede, è adiacente a zone non pavimentate è previsto un cordolo che rispetti la normativa (altezza minima cm 10 dal calpestio, spigoli arrotondati, di facile percezione visiva e tattile, con varchi almeno ogni 10 m)? 9a. Quando il percorso pedonale, o il marciapiede, è raccordato al piano stradale, o è interrotto da un passo carrabile, la pendenza delle rampe di raccordo è inferiore al 15% per un dislivello massimo di 15 cm? 9b. Eventuali contropendenze, al termine di un percorso inclinato o di un raccordo tra percorso e livello stradale, presentano la somma delle due pendenze rispetto al piano orizzontale non superiore al 22%? 10. Le intersezioni tra il percorso pedonale, o il marciapiede, e la zona carrabile sono opportunamente segnalate anche ai non vedenti? si no note 11. In mancanza di marciapiede è presente almeno un percorso a raso con larghezza minima di 90 cm opportunamente segnalato (passaggio pedonale)? Rif. Normativi: D.P.R. 503/96 art.4, art.5, art. 6, art. 15; D.M. 236/89 art , art.4.2.2, art , art ; D.Lgs. 285/92 art.3 Codice della strada 12. E necessario prevedere l inserimento di una rampa per il superamento dei gradini esistenti sul percorso pedonale? 13. Le eventuali variazioni di livello dei percorsi tramite raccordo (rampa) sono evidenziate con variazioni cromatiche? 1.2 Percorsi: dislivelli 14. E necessario prevedere l adeguamento delle eventuali rampe esistenti? pendenza longitudinale superiore al 12% (art del D.M. 236/89) larghezza inferiore a 90 cm pavimentazione non adeguata parapetto non adeguato o assenza di cordolo assenza di uno o entrambi i corrimano 15. Si rileva la necessità di superare un dislivello creato da una serie di gradini tramite meccanismi quali il servoscala, la piattaforma elevatrice,? 16. Il dislivello, tra piano del marciapiede e zone carrabili ad esso adiacenti, è uguale o inferiore a 15 cm? Rif. Normativi: D.P.R. 503/96 art.4; D.M. 236/89 art , art , art , art E necessario prevedere lo spostamento degli elementi destinati alla raccolta dei rifiuti urbani in quanto riducono il passaggio al di sotto dei 90 cm? r s i si no note 18

19 18. E necessario prevedere lo spostamento dell arredo urbano (rastrelliere, panchine, dissuasori, ) in quanto riduce il passaggio al di sotto dei 90 cm? 19. Il palo dell illuminazione pubblica, o il palo dell impianto semaforico, o il palo di sostegno della segnaletica riducono il passaggio al di sotto dei 90 cm? illuminazione semaforo segnaletica 20. Ci sono elementi di arredo sporgenti da filo muro posti ad altezza inferiore a 210 cm da terra (tende, insegne, )? 21. Ci sono altri ostacoli che riducono il passaggio al di sotto dei 90 cm (chioschi, pensiline, cassette postali, cabine telefoniche, arredi, manufatti di proprietà privata, ecc.)? 22. Gli elementi di arredo urbano ubicati sugli spazi pubblici sono accessibili? 23. Le tabelle e i dispositivi segnaletici sono installati in posizione tale da essere agevolmente visibili e leggibili? Rif. Normativi: D.P.R. 503/96 art. 4, art. 5, art. 9; D.M. 236/89 art , art a. Nelle intersezioni tra marciapiede e zona carrabile è presente l attraversamento pedonale opportunamente segnalato sia orizzontalmente sia verticalmente? 1.4 Percorsi: attraversamenti pedonali 24b. In presenza di attraversamenti pedonali il piano del marciapiede è opportunamente raccordato con il piano stradale? 25. L illuminazione pubblica è adeguata? 26. La segnaletica verticale è adeguata? 27. E rispettata la larghezza minima di 2,50 m dell attraversamento pedonale? 28a. La larghezza dell attraversamento pedonale supera i 12 m? (è opportuno prevedere l inserimento di isole salvagente per la sosta, ma non obbligatorio) 28b. Le isole salvagente sono accessibili? 29. Sono collocati segnali a pavimento come guida tattile indicante la mezzeria dell attraversamento pedonale, pavimentazione a rilievo, o altri segnali di pericolo a tutela dei non vedenti? (segnali non obbligatori) si no note 19

20 30. In prossimità dell attraversamento pedonale sono presenti eventuali dissuasori di velocità (rugosità sul manto stradale o altro, anche se non obbligatori)? Rif. Normativi: D.P.R. 503/96 art.1, art.6; D.M. 236/89 art. 2, art , D.L. 285/92 art. 3.3, art. 3.45, art I parcheggi riservati alle persone con ridotte o impedite capacità motorie sono presenti nella misura di 1 ogni 50 o frazione di 50? 1.5 Parcheggio 32. Gli spazi riservati alla sosta delle autovetture delle persone disabili rispettano la larghezza minima pari a 3,20 m, comprensiva dell ingombro relativo alla fascia di trasferimento; o se si tratta di parcheggi con andamento parallelo al senso di marcia, rispettano la lunghezza non inferiore a 6,00 m? 33. La segnaletica verticale esistente rispetta la normativa (cartelli con il relativo contrassegno)? 34. La segnaletica orizzontale esistente rispetta la normativa (strisce a pavimento)? 35. Il parcheggio riservato è raccordato (tramite rampe o idonei apparecchi di sollevamento) o complanare (dislivello massimo 2,5 cm) ad un percorso pedonale? Rif. Normativi: D.P.R. 503/96 art.10, art.16; D.M. 236/89 art , art

21 2. Documentazione fotografica Foto 1.1 Foto Documentazione fotografica Foto 1. 3 Foto 1.4 Foto 1. 5 Foto Note 3. Note 21

22 COMUNE DI LAMPORECCHIO (Provincia di Pistoia) PIANO DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SCHEDAB.1 - RIEPILOGATIVA Il Tecnico incaricato: Architetto MASSIMO PAGANELLI ANALISI E RESTITUZIONE SITUAZIONE EDILIZIA Data: Settembre 2008 Scheda N Edificio Indirizzo Funzione principale Titolo di godimento Vincoli Interventi in atto Conforme ai requisiti normativi Frequenza Scelta Priorità 1 Campo Sportivo, San Baronto 2 Cimitero Comunale, San Baronto 3 Scuola Materna, San Baronto 4 Stadio dei Giardinetti, Lamporecchio 5 Cimitero Comunale, Porciano 6 Impianto per la pesca sportiva 7 Teatro 8 Biblioteca 9 Municipio 10 Cimitero Comunale, Lamporecchio 11 Scuola Media F. Berni 22

23 23 Scheda N Edificio Indirizzo Funzione principale Titolo di godimento Vincoli Interventi in atto Conforme ai requisiti normativi Frequenza Scelta Priorità 12 Scuola Elementare G. Dei 13 Centro di assistenza 14 Cimitero Comun., Orbignano 15 Scuola Materna, Borgano 16 Scuola Materna, Maestromarco

24 LEGENDA: Scheda N : numerazione progressiva degli edifici; Edificio: nome storico o denominazione dell edificio; Indirizzo: nome toponomastica; Funzione principale: 1- amministrazione (uffici, Vigili Urbani, ), 2- istruzione (scuole di ogni ordine e grado), 3- sport (impianti sportivi), 4- spettacolo (cinema, teatro, ), 5- cultura (museo, biblioteca, ), 6- tempo libero (associazioni, ), 7- sanità (ambulatori, strutture sanitarie, ), 8- culto, 9- non utilizzato, 10- altro (descrivere); Titolo di godimento: 1- in proprietà, 2- in locazione, 3- in comodato, 4- in concessione, 5- in comproprietà, 6- altro (descrivere); Vincoli: tipo di vincolo (ambientale, monumentale, ); Interventi in atto: 1- progetto (inserito nel piano di investimenti, soggetto a futuri interventi), 2- cantiere (presenza di lavori in corso), 3- adeguamento normative (antincendio, impiantistica), 4- nessuno; Conforme ai requisiti normativi: (rispondente al concetto di accessibilità, art. 2 D.M. 236/89). 1- si 2- no 3- in parte; Frequenza: (afflusso di pubblico) 1- alta, 2- saltuaria, 3- bassa; Scelta: si/no, cioè quali saranno gli edifici oggetto del piano; Priorità: priorità (numero) con la quale si vuole intervenire rispetto agli altri edifici analizzati: 1- alta, 2- media, 3- bassa. 24

25 COMUNE DI LAMPORECCHIO (Provincia di Pistoia) PIANO DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SCHEDAB.2 - RIEPILOGATIVA Il Tecnico incaricato: Architetto MASSIMO PAGANELLI ANALISI E RESTITUZIONE SITUAZIONE URBANA Data: Settembre 2008 Scheda N Indirizzo Titolo di godimento Vincoli Interventi in atto Concentrazione di servizi Conforme ai requisiti normativi Scelta Priorità VPA 1 Via di Giugnano - Via dei Nardini 2 Via Matteotti 3 Via San Giorgio 4 Via A. Moro 5 Via N. Tamburini 6 Via Farabonzi 7 Via G. Mazzini Via P. Togliatti 25

26 Scheda N Indirizzo Titolo di godimento Vincoli Interventi in atto Concentrazione di servizi Conforme ai requisiti normativi Scelta Priorità PARCHEGGI 1 Via Nardini 2 Via Nardini 3 Via Montalbano 4 Via Montalbano 5 Via Pio La Torre 6 Via di Casorelle 7 Via C. Minghetti 8 Via Montalbano 9 Via G. Verdi 10 Piazza F. Berni 11 Piazza S. D Acquisto 12 Piazza A. La Marmora 13 Piazza IV Novembre 14 Piazza G. Falcone 15 Via G. Amendola 16 Via G. Giusti 17 Via F. Petrarca 18 Via G. Puccini 19 Via G. Di Vittorio 20 Via P. Borsellino 21 Via S. Pertini 22 Via E. Berlinguer 23 Via G. Di Vittorio 24 Via XXV Aprile 25 Via del Lavoro 26 Via I Maggio 26

27 Indirizzo 27 Scheda N Titolo di godimento Vincoli Interventi in atto Concentrazione di servizi Conforme ai requisiti normativi Scelta Priorità 27 Via Orbignanese 28 Via N. Tamburini 29 Via Cerbaia 30 Via Firenze 31 Casato Ginanni 32 Via Borgano 33 Via Farabonzi 34 Via Orbignanese 35 Via della Resistenza 36 Via P. Togliatti 37 Piazza G. Rossa 38 Via G. Mazzini 39 Via Maremmana 40 Via G. Garibaldi PARCHEGGI 41 Via dell Apparita 42 Via della Carraia

28 28 Scheda N Indirizzo Classe attuale Classe di previsione Titolo di godimento Vincoli Interventi in atto Concentrazione di servizi Conforme ai requisiti normativi Scelta Priorità 1 Via Montalbano 2 Via Sanbarontana 3 Via G. Matteotti 4 Via G. Boccaccio 5 Via G. Verdi 6 Via G. Amendola 7 Via Cerbaia 8 Via Firenze 9 Via Martiri del Padule 10 Via Leonardo da Vinci 11 Via P. Togliatti 12 Via Giugnano 13 Via Spicchio 14 Via C. Minghetti 15 Via di Ceppeto 16 Via A. Moro 17 Via V. Vitoni 18 Via G. Giusti 19 Via F. Petrarca 20 Via G. Verdi 21 Via G. Donati 22 Via U. La Malfa 23 Via P. Nenni 24 Piazza G. Falcone VIABILITA

29 25 Via G. Puccini 26 Via P. Borsellino 27 Via S. Pertini 28 Via E. Berlinguer 29 Via G. Di Vittorio 30 Via I Maggio 31 Via XXV Aprile 32 Via del Lavoro 33 Via Orbignanese 34 Via Capalle 35 Via Borgano 36 Via della Resistenza 37 Via Poggio alla Cavalla 38 Via N. Tamburini 39 Via C. Marx 40 Via Farabonzi 41 Via del Pino 42 Via 2 Settembre 43 Via della Carraia 44 Via Fardello 45 Via Apparita 46 Via G. Garibaldi 47 Via di Giugnano 48 Via della Chiesa 49 Via P. Paolo Pasolini 50 Via Santa Brigida 51 Via A. Gramsci 52 Via V. Vitoni 53 Via Martiri del Padule 29

30 LEGENDA: Scheda N : numerazione progressiva degli spazi pubblici e dei tratti di percorso urbano; Indirizzo: denominazione del percorso su cui attesta lo spazio pubblico (Via ; Piazza ; ); Classe attuale: scegliere e riportare sulla scheda la relativa classificazione: 1 Strade a traffico limitato, in esse è consentito il transito e la sosta ai soli fini di carico e scarico merci e ai mezzi di servizio, 2 Strade di servizio con basso traffico meccanizzato (bt), 3 Strade di servizio con medio traffico meccanizzato (mt), 4 Strade di scorrimento urbano; Classe di previsione: scegliere e riportare sulla scheda la relativa classificazione: 1- Strade a traffico limitato, in esse è consentito il transito e la sosta ai soli fini di carico e scarico merci e ai mezzi di servizio, 2- Strade di servizio con basso traffico meccanizzato (bt), 3- Strade di servizio con medio traffico meccanizzato (mt), 4- Strade di scorrimento urbano, in esse sono ridotti al minimo gli attraversamenti pedonali o ciclabili; Titolo di godimento: 1 in proprietà, 2 in locazione, 3 in comodato, 4 in concessione, 5 in comproprietà, 6 altro (descrivere); Vincoli: tipo di vincolo (ambientale, idrogeologico, ); Interventi in atto: 1 progetto (inserito nel piano di investimenti, soggetto a futuri interventi), 2 cantiere (presenza di lavori in corso), 3 nessuno; Concentrazione di servizi: quantità di strutture pubbliche e servizi pubblici insistenti lungo la via. 1- alta, 2- media, 3- bassa; Conforme ai requisiti normativi: (rispondente al concetto di accessibilità, art. 2 D.M. 236/89). 1 si, 2 no 3 in parte; Scelta: indicare si/no, cioè quali saranno gli spazi pubblici o i tratti di percorso urbano oggetto del piano; Priorità: indicare la priorità (numero) con la quale si vuole intervenire rispetto ad altri spazi pubblici o tratti di percorso urbano analizzati: 1- alta, 2- media, 3- bassa. 30

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