RESOCONTO RIUNIONE DELLA COMMISSIONE ARCONET DEL 4 NOVEMBRE 2015

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1 RESOCONTO RIUNIONE DELLA COMMISSIONE ARCONET DEL 4 NOVEMBRE 2015 Il giorno 4 novembre 2015 alle ore 11,00 a Roma presso il Ministero dell Economia e delle Finanze, nella sala del Parlamentino, si è tenuta la riunione della commissione ARCONET di cui all articolo 3-bis del decreto legislativo n. 118 del 2011 corretto e integrato dal decreto legislativo n. 126 del Ordine del giorno: 1) Quesiti 2) Schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui all articolo 18-bis del DLgs 118/2011 Presenze: Alla riunione, alla quale sono stati invitati anche i componenti supplenti, erano presenti: Salvatore Bilardo assente Cinzia Simeone Paola Mariani Daniela Collesi assente Emilia Scafuri Antonio Cirilli Alessandra Bonifazi Lamberto Cerroni Antonella Celletti Massimo Anzalone PCM - Affari Regionali Saverio lo Russo assente PCM - Affari Regionali Olimpia Chianese assente Giancarlo Verde assente Massimo Tatarelli assente Maria Giovanna Pittalis Francesco Zito Michele Scognamiglio assente Roberto Pacella Corte dei Conti Alfredo Grasselli assente Corte dei Conti Ferone Rinieri assente 1

2 Istat Gerolamo Giungato assente Istat Grazia Scacco Istat Susanna Riccioni assente Istat Luisa Sciandra assente Regione a statuto ordinario Antonello Turturiello assente Regione a statuto ordinario Claudia Morich assente Regione a statuto ordinario Onelio Pignatti Regione a statuto ordinario Marco Marafini Regione a statuto speciale Marcella Marchioni Regione a statuto speciale Fulvia Deanesi UPI Francesco Delfino assente UPI Gianluigi Masullo assente ANCI Alessandro Beltrami ANCI Riccardo Mussari assente ANCI Giuseppe Ninni assente ANCI Michele Petrelli OIC Massimo Tezzon assente OIC Alessandro Sura assente Marco Castellani assente Paolo Tarantino Luciano Fazzi assente Luigi Puddu ABI Rita Camporeale assente ABI Carla Ottanelli assente Assosoftware Roberto Bellini assente Assosoftware Laura Petroccia MEF RGS Segreteria Tecnica Nadia Mosca assente MEF RGS Segreteria Tecnica Antonietta Francese uditore BANCA D'ITALIA Giorgio Ivaldi assente uditore BANCA D'ITALIA Stefano Ranucci assente 1) Quesiti 2

3 a) Una Comunità Montana dovendo predisporre il Documento Unico di Programmazione chiede se possa redigere il DUP semplificato, avendo nel proprio mandamento solo Comuni con numero di abitanti inferiore a La Commissione, effettuati gli approfondimenti, tenuto conto dei contributi pervenuti e delle recenti norme che fanno riferimento alla popolazione delle comunità montane, a seguito di un ampio confronto concorda sulla seguente predisposizione di risposta: Richiamando l articolo 170, comma 6, del TUEL che prevede Gli enti locali con popolazione fino a abitanti predispongono il Documento unico di programmazione semplificato previsto dall allegato n. 4/1 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni le Comunità montane predispongono il DUP semplificato se la loro popolazione è inferiore o pari a abitanti. b) Le Regioni possono costituire il Fondo pluriennale vincolato in uscita del 2015 e in entrata del 2016 a fronte di procedure di spesa di investimento per lavori pubblici non ancora aggiudicate (non sussistendo dunque un obbligazione giuridicamente perfezionata), e tuttavia prenotate nel 2015 sulla base della gara formalmente indetta ai sensi dell articolo 53, comma 2 D.Lgs 163/06, anche se la copertura del FPV è debito autorizzato e non contratto? La Commissione tenuto conto del Dl 78/2015 convertito con L. 125/2105 Art. 1 quater (Spese per investimenti delle regioni), dell art. 3, comma 7, D.lgs n. 163 del 2006 e in particolare delle considerazioni sulle modalità di applicazione del Principio contabile applicato della contabilità finanziaria (5.4) ha concordato la seguente risposta: Si conferma che, nel corso del 2015, le Regioni possono dare copertura delle spese d investimento, e dell eventuale FPV correlato, con il debito autorizzato e non contratto. Si conferma altresì che il FPV può essere costituito anche in assenza di obbligazione giuridicamente perfezionata, in relazione a spese già prenotate sulla base della gara per l affidamento dei lavori, formalmente indetta ai sensi dell articolo 53, comma 2, del citato decreto legislativo n. 163 del Pertanto, nel 2015, le Regioni possono costituire in spesa il FPV per spese già prenotate sulla base della gara per l affidamento dei lavori, formalmente indetta ai sensi dell articolo 53, comma 2, del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, anche se il FPV è finanziato da autorizzazione di debiti non contratti. Il Fondo pluriennale costituito in spesa del 2015, è reiscritto in entrata dell esercizio c) Si chiedono chiarimenti in merito alla possibile assunzione di impegni pluriennali per spese correnti relative a canoni afferenti contratti di partenariato pubblico privato o per interventi quando ci sono norme legislative che impongono assunzioni di spese oltre la durata del bilancio di previsione. Ai fini della predisposizione della risposta la Commissione, accogliendo i contributi pervenuti, ha richiamato l art. 10, comma 3, del D.Lgs 118/2011 che fa espresso riferimento all articolo 1677 c.c. e l articolo 3, comma 15-ter, del decreto legislativo n. 163 del 2006 al fine di verificare la possibilità di ricondurre i canoni afferenti ai contratti di partenariato alle fattispecie di cui alla lett. b) del comma 3 dell'art. 10 del D.Lgs. 118/2011. A conclusione dell esame del quadro normativo e a seguito di dibattito la Commissione concorda la seguente risposta: I canoni contrattuali afferenti contratti di partenariato pubblico privato sono imputati a spesa corrente solo nell ipotesi in cui, applicando rigorosamente il criterio del riparto dei rischi tra soggetto pubblico e privato, il contratto non costituisca in concreto una forma di indebitamento, 3

4 Nei casi in cui il contratto costituisce in concreto una forma di indebitamento, l imputazione della spesa deve seguire la disciplina giuridica prevista per l indebitamento in concreto realizzato. Nei casi in cui non costituiscono una forma di indebitamento, le spese concernenti i canoni contrattuali che rientrano nelle fattispecie previste dall articolo 10, comma 3, lettera b), del DLgs 118/2011, imputate anche agli esercizi considerati nel bilancio di previsione, possono essere oggetto di obbligazioni giuridiche esigibili negli esercizi successivi a quelli considerati nel bilancio. Con riferimento alla richiesta concernente le spese correnti assunte sulla base di leggi che impongono spese oltre la durata del bilancio di previsione, si rappresenta che le norme del DLgs 118/2011 possono essere derogate o modificate da norme successive aventi forza di legge. Eventuali norme statali preesistenti che derogano ai principi del DLgs 118/2011 possono essere considerate norme eccezionali rispetto ai principi generali (secondo valutazioni da effettuare nei singoli casi). Si richiama infine l articolo 1, comma 1, del DLgs 118/2011 Ai sensi dell articolo 117, secondo comma, lettera e) della Costituzione il presente titolo e il titolo terzo disciplinano l armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, ad eccezione dei casi in cui il Titolo II disponga diversamente, con particolare riferimento alla fattispecie di cui all articolo 19, comma 2, lettera b), degli enti locali di cui all' articolo 2 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e dei loro enti e organismi strumentali, esclusi gli enti di cui al titolo secondo del presente decreto. A decorrere dal 1 gennaio 2015 cessano di avere efficacia le disposizioni legislative regionali incompatibili con il presente decreto, dal quale deriva l impossibilità, per leggi regionali di derogare alle disposizioni del DLgs 118/ ) Schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui all articolo 18-bis del D.Lgs. 118/2011 La Commissione prosegue l esame dello schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui all articolo 18 bis del D.lgs. n. 118 del 2011 e concorda nell accogliere i suggerimenti pervenuti di correzioni e integrazioni al fine di ritenerlo approvato. La Commissione inizia l esame dell allegato allo schema di decreto che elenca e definisce gli indicatori di bilancio. Dopo la presentazione dell allegato, e la precisazione che gli indicatori di bilancio potranno essere implementati e affinati negli esercizi successivi inizia l esame puntuale a partire da quelli riferiti alle entrate. La Commissione alle ore 14,00 sospende i lavori con la richiesta di inviare eventuali ulteriori suggerimenti sugli indicatori esaminati al fine di ritenerli approvati e rinvia la prosecuzione dell esame puntuale di quelli relativi alle spese alla riunione successiva che si terrà il giorno 18 novembre p.v. La riunione si chiude alle ore 14,00 4

5 RESOCONTO RIUNIONE DELLA COMMISSIONE ARCONET DEL 18 NOVEMBRE 2015 Il giorno 18 novembre 2015 alle ore 11,00 a Roma presso il Ministero dell Economia e delle Finanze, nella sala del Parlamentino, si è tenuta la riunione della commissione ARCONET di cui all articolo 3-bis del decreto legislativo n. 118 del 2011 corretto e integrato dal decreto legislativo n. 126 del Ordine del giorno: 1) Quesiti 2) Schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui all articolo 18-bis del DLgs 118/2011 Presenze: Alla riunione, alla quale sono stati invitati anche i componenti supplenti, erano presenti: Salvatore Bilardo assente Cinzia Simeone Paola Mariani Daniela Collesi assente Emilia Scafuri Antonio Cirilli Alessandra Bonifazi assente Lamberto Cerroni assente Antonella Celletti Massimo Anzalone PCM - Affari Regionali Saverio lo Russo PCM - Affari Regionali Olimpia Chianese assente Giancarlo Verde assente Massimo Tatarelli assente Maria Giovanna Pittalis assente Francesco Zito assente Michele Scognamiglio Roberto Pacella Corte dei Conti Alfredo Grasselli Corte dei Conti Ferone Rinieri assente 1

6 Istat Gerolamo Giungato Istat Grazia Scacco Istat Susanna riccioni assente Istat Luisa sciandra assente Regione a statuto ordinario Antonello Turturiello assente Regione a statuto ordinario Claudia Morich assente Regione a statuto ordinario Onelio Pignatti assente Regione a statuto ordinario Marco Marafini Regione a statuto speciale Marcella Marchioni Regione a statuto speciale Fulvia Deanesi UPI Francesco Delfino UPI Gianluigi Masullo assente ANCI Alessandro Beltrami assente ANCI Riccardo Mussari assente ANCI Giuseppe Ninni assente ANCI Michele Petrelli assente OIC Massimo Tezzon assente OIC Alessandro Sura assente Marco Castellani assente Paolo Tarantino Luciano Fazzi Luigi Puddu ABI Rita Camporeale assente ABI Carla Ottanelli Assosoftware Roberto Bellini assente Assosoftware Laura Petroccia BANCA D'ITALIA Giorgio Ivaldi assente BANCA D'ITALIA Stefano Ranucci assente 1) Quesito della Regione Lazio L'articolo 73 del dlgs 118/11 attribuisce al consiglio regionale il potere di riconoscere con legge la legittimità dei debiti fuori bilancio nelle fattispecie di cui alle lettere a), b), c), d) ed e) del medesimo articolo. 2

7 Dal momento che il citato articolo prevede un'unica procedura di riconoscimento dei debiti fuori bilancio della "Regione", senza operare una distinzione tra Giunta e Consiglio, non è chiaro se i debiti fuori bilancio del consiglio possano confluire all'interno di una più ampia proposta di legge di Giunta di ricognizione (previa individuazione dei debiti da parte dell'ufficio di presidenza del consiglio) ovvero se debbano costituire oggetto di una apposita proposta di legge di iniziativa consiliare da approvare con distinta legge regionale. In merito la Commissione conferma che l articolo 73 del DLgs 118/2011 ha disciplinato la procedura per il riconoscimento dei debiti fuori bilanci, riferendosi al bilancio della Regione. Eventuali procedure di riconoscimento dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale devono seguire la procedura prevista dall articolo 73, adeguata alle esigenze del Consiglio. A tal fine si ritiene preferibile che siano oggetto di una apposita proposta di legge di iniziativa consiliare. Il debito riconosciuto è iscritto nel bilancio del Consiglio regionale. 2) Schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui all articolo 18-bis del D.Lgs. 118/2011 La Commissione prosegue l esame degli indicatori da inserire nello schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui all articolo 18 bis del D.lgs. n. 118 del 2011, con particolare attenzione agli indicatori riguardanti le entrate proprie, le partite di giro e il fondo pluriennale vincolato. La Commissione alle ore 14,00 sospende i lavori e rinvia l approvazione definitiva del decreto alla riunione successiva che si terrà il giorno 25 novembre. La riunione si chiude alle ore 14,00 3

8 RESOCONTO RIUNIONE DELLA COMMISSIONE ARCONET DEL 25 NOVEMBRE 2015 Il giorno 25 novembre 2015 alle ore 11,00 a Roma presso il Ministero dell Economia e delle Finanze, nella sala del Parlamentino, si è tenuta la riunione della commissione ARCONET di cui all articolo 3-bis del decreto legislativo n. 118 del 2011, corretto e integrato dal decreto legislativo n. 126 del Ordine del giorno: 1) Chiarimenti disciplina cassa vincolata degli enti locali; 2) Schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui all articolo 18-bis del DLgs 118/2011 Presenze: Alla riunione, alla quale sono stati invitati anche i componenti supplenti, erano presenti: Salvatore Bilardo Cinzia Simeone Paola Mariani Daniela Collesi assente Emilia Scafuri Antonio Cirilli Alessandra Bonifazi Lamberto Cerroni Antonella Celletti Massimo Anzalone PCM - Affari Regionali Saverio lo Russo assente PCM - Affari Regionali Olimpia Chianese assente Giancarlo Verde assente Massimo Tatarelli assente Maria Giovanna Pittalis Francesco Zito Michele Scognamiglio assente Roberto Pacella 1

9 Corte dei Conti Alfredo Grasselli assente Corte dei Conti Ferone Rinieri assente Istat Gerolamo Giungato assente Istat Grazia Scacco Istat Susanna Riccioni assente Istat Luisa Sciandra assente Regione a statuto ordinario Antonello Turturiello assente Regione a statuto ordinario Claudia Morich assente Regione a statuto ordinario Onelio Pignatti Regione a statuto ordinario Marco Marafini Regione a statuto speciale Marcella Marchioni Regione a statuto speciale Fulvia Deanesi assente UPI Francesco Delfino assente UPI Gianluigi Masullo assente ANCI Alessandro Beltrami ANCI Riccardo Mussari assente ANCI Giuseppe Ninni assente ANCI Michele Petrelli OIC Massimo Tezzon assente OIC Alessandro Sura assente Marco Castellani assente Paolo Tarantino Luciano Fazzi assente Luigi Puddu ABI Rita Camporeale assente ABI Carla Ottanelli assente Assosoftware Roberto Bellini assente Assosoftware Laura Petroccia MEF RGS Segreteria Tecnica Nadia Mosca assente MEF RGS Segreteria Tecnica Antonietta Francese uditore BANCA D'ITALIA Giorgio Ivaldi assente uditore BANCA D'ITALIA Stefano Ranucci assente 2

10 1) Richiesta Chiarimenti disciplina cassa vincolata degli enti locali Nel corso della riunione del 7 ottobre u.s., a seguito delle segnalazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell ANCI riguardanti le modalità di applicazione della cassa vincolata degli enti locali, la Commissione ha analizzato il quadro normativo definito dal TUEL e, riconoscendo la necessità di una manifestazione autorevole di chiarezza sull argomento, ha rinviato l argomento alle riunioni successive. Il dr. Bilardo, fa presente che, a seguito della delibera Sez. aut. Corte dei conti n. 31/2015, trasmessa il 19 novembre u.s. dal cons. Grasselli ai componenti della Commissione, la questione è da ritenersi superata, in quanto le linee guida approvate dalla Sezione autonomie della Corte dei conti chiariscono la materia e garantiscono una corretta interpretazione della norma a livello nazionale. La Commissione condivide la proposta. Il Dott. Bilardo sottolinea il grande valore della collaborazione tra la Ragioneria Generale dello Stato, la Corte dei Conti e la Commissione Arconet, e auspica che tale fruttuoso metodo di lavoro prosegua nel tempo. 2) Schema di decreto concernente il Piano degli indicatori di bilancio, di cui all articolo 18- bis del DLgs 118/2011 La Commissione prosegue l esame dello schema di decreto concernente il Piano degli indicatori, di cui all articolo 18 bis del D.lgs. n. 118 del 2011, analizzando le modalità di rappresentazione dei debiti fuori bilancio. Viene condivisa l esigenza di rappresentare anche i debiti fuori bilancio in corso di riconoscimento, distinguendo le seguenti fattispecie: Debiti riconosciuti e finanziati Debiti in corso di riconoscimento (risultanti, ad esempio, da delibera di Giunta o da schema di delibera presentato in Consiglio); Debiti riconosciuti e in corso di finanziamento (ad esempio, delibera di Consiglio con copertura differita o rinviata). Nel condividere la versione finale dello schema dei due decreti, concernenti, rispettivamente, il piano degli indicatori per: - le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano (allegati 1 e 2) e i loro organismi ed enti strumentali in contabilità finanziaria (Allegati 3 e 4), da emanare con decreto del Ministero dell economia e delle finanze; - gli enti locali (allegati 1 e 2) e i loro organismi ed enti strumentali in contabilità finanziaria (Allegati 3 e 4), da emanare con decreto del Ministero dell Interno, la Commissione, in considerazione delle indicazioni del rappresentante dell Assosoftware, concernenti i tempi di realizzazione delle procedure necessarie per l elaborazione degli indicatori, ritiene opportuno proporre l adozione del piano degli indicatori a decorrere dall esercizio 2016, precisando che le prime applicazioni del decreto sono da riferirsi al rendiconto della gestione 2016 e al bilancio di previsione La prossima riunione è convocata per il giorno 16 dicembre p.v. La riunione si chiude alle ore 13,30 3

11 RESOCONTO RIUNIONE DELLA COMMISSIONE ARCONET DEL 16 DICEMBRE 2015 Il giorno 16 dicembre 2015 alle ore 11,00 a Roma presso il Ministero dell Economia e delle Finanze, nella sala del Parlamentino, si è tenuta la riunione della commissione ARCONET di cui all articolo 3-bis del decreto legislativo n. 118 del 2011 corretto e integrato dal decreto legislativo n. 126 del Ordine del giorno: 1) Modalità di accertamento dell addizionale comunale irpef; 2) Prospetto di verifica del pareggio di bilancio di cui all articolo 1, comma 411 del disegno di legge di stabilità 2016; 3) Quesito; Presenze: In considerazione del primo punto all ordine del giorno, partecipa alla riunione, in rappresentanza del MEF-Dipartimento delle finanze, il dr. Marco Carotenuto. Erano inoltre presenti: Salvatore Bilardo Cinzia Simeone Paola Mariani Daniela Collesi assente Emilia Scafuri Antonio Cirilli Alessandra Bonifazi assente Lamberto Cerroni Antonella Celletti Massimo Anzalone PCM - Affari Regionali Saverio lo Russo assente PCM - Affari Regionali Olimpia Chianese assente Giancarlo Verde assente Massimo Tatarelli assente Maria Giovanna Pittalis Francesco Zito assente 1

12 Michele Scognamiglio assente Roberto Pacella Corte dei Conti Alfredo Grasselli Corte dei Conti Ferone Rinieri assente Istat Gerolamo Giungato Istat Grazia Scacco Istat Susanna Riccioni assente Istat Luisa Sciandra assente Regione a statuto ordinario Antonello Turturiello Regione a statuto ordinario Claudia Morich assente Regione a statuto ordinario Onelio Pignatti Regione a statuto ordinario Marco Marafini assente Regione a statuto speciale Marcella Marchioni Regione a statuto speciale Fulvia Deanesi assente UPI Francesco Delfino UPI Gianluigi Masullo assente ANCI Alessandro Beltrami ANCI Riccardo Mussari ANCI Giuseppe Ninni assente ANCI Michele Petrelli OIC Massimo Tezzon assente OIC Alessandro Sura assente Marco Castellani Paolo Tarantino assente Luciano Fazzi Luigi Puddu ABI Rita Camporeale assente ABI Carla Ottanelli Assosoftware Roberto Bellini assente Assosoftware Laura Petroccia MEF RGS segreteria tecnica Nadia Mosca MEF RGS segreteria tecnica Antonietta Francese uditore BANCA D'ITALIA Stefano Ranucci assente 2

13 uditore BANCA D'ITALIA Giorgio Ivaldi assente Prima di iniziare la riunione il Presidente della Commissione ARCONET richiama i componenti alla riservatezza e al rispetto del segreto d ufficio in particolare sulla discussione, sulle risoluzioni e sugli atti non definitivi dell attività della Commissione. Il presidente inoltre ribadisce che le decisioni della Commissione sono assunte collegialmente ed eventuali criticità della disciplina poste all attenzione dei componenti devono essere rappresentate all attenzione della Commissione al fine di condividerne il superamento. 1) Modalità di accertamento dell addizionale comunale irpef La Commissione, esamina la proposta, predisposta con il contributo di RGS, ANCI e Dipartimento delle finanze, diretta ad inserire nel principio contabile applicato concernente l accertamento delle entrate tributarie (allegato 4/2 al DLgs 118/2011), un nuovo principio diretta a consentire l accertamento dell addizionale comunale all IRPEF, oltre che per cassa, anche sulla base delle entrate accertate nell esercizio finanziario del secondo anno precedente quello di riferimento, anche se non superiore alla somma degli incassi in conto residui e in conto competenza rispettivamente dell anno precedente e del secondo anno precedente quello di riferimento. Condivisi i contenuti del nuovo principio contabile, la Commissione decide di rinviarne la redazione definitiva alla prossima riunione. 2) Prospetto di verifica del pareggio di bilancio di cui all articolo 1, comma 411 del disegno di legge di stabilità 2016 La Commissione esamina una prima stesura del prospetto di verifica del pareggio di bilancio, previsto dal disegno di legge di stabilità 2016, come un nuovo allegato al bilancio di previsione delle Regioni e degli enti locali soggetti al vincolo del pareggio di bilancio. In attesa dell approvazione della legge di stabilità 2016, la Commissione decide di rinviare alla prossima riunione la conclusione dell esame del prospetto, invitando i componenti a far pervenire osservazioni e suggerimenti, al fine di approvarlo. 3) Quesito L ordine dei Dottori Commercialisti ha chiesto che la Commissione interpreti la possibilità, prevista dal principio contabile applicato, di costituzione del FPV di fine anno per le opere in deroga all obbligazione giuridica perfezionata. Il principio parla di avvio del procedimento di affidamento o impegno nel quadro economico di una somma superiore alla mera progettazione (es. recinzione, sgombero area, etc ). 3

14 Il tema è rilevante visto lo sblocco degli avanzi, con l FPV che viene valutato nel pareggio di bilancio nel Molti indicano in maniera rigida la pubblicazione del bando entro il 31/12 ma ovviamente i comuni faranno fatica a rispettare questi tempi. Nel principio il termine del 31/12 non c è (si può dedurre). Tuttavia se vale il fatto che è la Giunta che in tempo utile per il rendiconto deve effettuare le variazioni al FPV, come si fa a non considerare costituito un FPV al 31/12 per un opera magari bandita il 2/1 e che a febbraio viene anche affidata? Mi sembra una rigidità che va contro la logica dell armonizzazione e della LDS stessa e che, ripeto, sarà superabile con impegni irrisori di somme nel quadro economico. Credo che Arconet debba fare una riflessione. La Commissione dopo aver riesaminato attentamente la disciplina, in particolare il punto 5.4 del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria, sotto riportato ha ribadito che tale principio deve intendersi riferito esclusivamente alle fattispecie previste e realizzate entro il 31 dicembre. In conclusione della riunione i rappresentanti di ABI e delle Regioni sottopongono alla Commissione due argomenti non previsti dall ordine del giorno. L ABI segnala la forte preoccupazione dei tesorieri concernente l adeguamento degli enti territoriali alla classificazione del bilancio per missioni e programmi. Infatti, il ritardo nell aggiornamento del sistema informativo potrebbe determinare il blocco dei pagamenti, in quanto: gli ordini di incasso e pagamento che riportano ancora le vecchie codifiche di bilancio non potranno essere accettati dai tesorieri; in caso di esercizio provvisorio, l articolo 11, comma 17, del decreto legislativo n. 118 del 2011 e successive modifiche, richiede la gestione degli stanziamenti di spesa previsti nel bilancio pluriennale autorizzatorio per l annualità 2016, riclassificati secondo il nuovo schema di bilancio per missioni e programma. Conseguentemente, se il tesoriere non riceve il bilancio secondo il nuovo schema per missioni e programmi, non può avviare la gestione dell esercizio provvisorio. Al riguardo, premesso che le norme che impediscono ai tesorieri di pagare sono assolutamente necessarie per garantire l avvio dei nuovi schemi di bilancio e l applicazione a regime della riforma e che l eventuale blocco dei pagamenti è da imputare esclusivamente ai ritardi di applicazione da parte degli enti, ad oltre un anno dall emanazione delle disposizioni correttive del decreto legislativo n. 118 del 2011, al fine di evitare, o limitare tali criticità, la Commissione Arconet decide di integrare le informative già effettuate nei confronti degli enti, con ulteriori comunicazioni, tramite il sito Arconet, le mail dall indirizzo di mail pattostab@tesoro.it e attraverso le iniziative ANCI-IFEL nei confronti dei singoli comuni. Il comunicato trasmesso agli enti è il seguente: Gli enti territoriali (compresi tutti i comuni, indipendentemente dal numero della popolazione) ed i loro organismi e enti in contabilità finanziaria operano dal 1 gennaio prossimo in conformità alla disciplina concernente l armonizzazione contabile (DLgs 118/2011). Ciò comporta: l emissione di ordinativi che riportino l indicazione dei codici dei nuovi schemi di bilancio; in caso di esercizio provvisorio, l'invio tempestivo ai tesorieri dei bilanci riclassificati. Ai tesorieri è fatto obbligo di non accettare titoli di incasso e di pagamento riferiti all'esercizio 2016 che non riportino la nuova codifica di bilancio. 4

15 Ne consegue che il mancato adeguamento a tali disposizioni da parte degli enti comporta il blocco della gestione ordinaria tenuto conto che il tesoriere, ai sensi di legge, può effettuare, in assenza di mandato, i soli pagamenti previsti dall art 185, comma 4 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 nei quali non rientrano, tra gli altri, i pagamenti inerenti gli stipendi ed altri emolumenti. I rappresentanti delle Regioni a statuto ordinario propongono di integrare il principio generale n. 16, recentemente definito con il DM 1 dicembre 2015 e, conseguentemente, il punto del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria, precisando che le Regioni a statuto ordinario conteggiano le medie triennali dei saldi correnti di competenza e di cassa escludendo le poste contabili riconducibili alle gestioni vincolate e quelle destinate al finanziamento della sanità corrente. La Commissione, esamina le proposte e, pur ritenendole ad un primo esame condivisibili, ritiene opportuno rinviare la decisione alla successiva riunione, al fine di consentire i necessari approfondimenti. Augurando serene festività a tutti si comunica che la prossima riunione è calendarizzata il giorno 20 gennaio La riunione si chiude alle ore 14,00 5

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