PREVENZIONE ED INTERVENTI PER GLI EDIFICI VINCOLATI/STRATEGICI/ RILEVANTI, TRA CONSERVAZIONE E SICUREZZA, ETICA E RESPONSABILITA.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PREVENZIONE ED INTERVENTI PER GLI EDIFICI VINCOLATI/STRATEGICI/ RILEVANTI, TRA CONSERVAZIONE E SICUREZZA, ETICA E RESPONSABILITA."

Transcript

1 PREVENZIONE ED INTERVENTI PER GLI EDIFICI VINCOLATI/STRATEGICI/ RILEVANTI, TRA CONSERVAZIONE E SICUREZZA, ETICA E RESPONSABILITA. Antonio Borri Ordinario di Scienza delle Costruzioni nell Università degli Studi di Perugia Presidente Centro Studi Mastrodicasa Coordinatore del Master in Restauro e consolidamento del costruito storico e monumentale antonio.borri@me.com CENTRO STUDI SISTO MASTRODICASA per il consolidamento ed il restauro del patrimonio strutturale, edilizio e monumentale Ing. Sisto Mastrodicasa Tra i vari incarichi: condizioni statiche della cupola del Brunelleschi e del Ponte Vecchio a Firenze 1

2 MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO MIGLIORAMENTO SISMICO, RESTAURO E CONSOLIDAMENTO DEL COSTRUITO STORICO E MONUMENTALE IX edizione Inizio: FEBBRAIO 2017 Anno Accademico CONTRIBUTI AL TEMA: SICUREZZA & CONSERVAZIONE 2

3 IQM : INDICE DI QUALITA MURARIA OBIETTIVI: a) valutazione della qualità muraria espressa mediante un indice; b) stima dei parametri meccanici della muratura necessari per effettuare le verifiche di sicurezza richieste dalle NTC 2008 per gli edifici esistenti. 3

4 Parametri della regola dell arte MA. = qualità della malta / efficace contatto fra elementi / zeppe; P.D. = ingranamento trasversale / presenza dei diatoni; F.EL. = forma degli elementi resistenti; D.EL. = dimensione degli elementi resistenti; S.G. = sfalsamento dei giunti verticali / ingranamento nel piano della parete; OR. = orizzontalità dei filari; RE.EL. = resistenza degli elementi. Giudizio sul rispetto dei parametri della regola dell arte: R. = parametro rispettato; P.R. = parametro parzialmente rispettato; N.R. = parametro non rispettato. Valutazione di IQM tramite i giudizi sul grado di rispetto della regola dell arte si valuta l IQM per azioni verticali, orizzontali ortogonali al piano e orizzontali nel piano CALCOLO DELL I.Q.M. IQM RE.EL. OR. P.D. F.EL. S.G. D.EL. MA. 4

5 FOTO SCHEMI DESCRIZIONE MAT ANALISI IQM GEOMETRIA 27/10/2016 Determinazione categoria meccanica della muratura Azioni Categoria A B C azioni verticali 5 IQ 10 2,5 IQ < 5 0 IQ < 2,5 azioni orizzontali ortogonali 7 IQ 10 4 < IQ < 7 0 IQ 4 azioni orizzontali complanari 5 < IQ 10 3 < IQ 5 0 IQ 3 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA MURARIA AQUILA schede esemplificative sviluppate e commentate Assonometria + 3 specifiche per le murature aquilane Muratura di pietrame con malta di calce e sabbia mista a scaglie di pietra. II paramento esterno è costituito da pietre poste con la dimensione maggiore secondo la profondità. Le pietre di riempimento di dimensione minore appaiono piuttosto incoerenti e slegate. Scaglie di pietra contribuiscono a regolarizzare il piano d appoggio e a creare bancate orizzontali ad interassi variabili da 60 cm ad 1 metro. Il paramento interno si differenzia da quello esterno solo per una minore cura nella scelta degli elementi e nella regolarità dei filari. Per elevati spessori dei muri si possono formare superfici di distacco lungo piani verticali interni al setto per la presenza di un nucleo irregolare formato da piccoli ciottoli e materiale minuto o, addirittura di due paramenti accostati e non connessi trasversalmente. Pietrame calcareo. Malta di calce e sabbia spesso polverulenta ed erosa per i primi 5-10 cm del paramento esterno.per muri di elevato spessore vi può essere riempimento incoerente. Dimensioni e forme ricorrenti dei blocchi: h s = cm h = 8 15 cm l s l = cm F. S. R. D. Fuori Nel P.D. MA. OR. Categoria Verticali EL. G. EL. EL. piano piano Metodo NR NR NR NR R PR PR punteggi C C C LMT (sezione) N.B. Ingranamento assente pur con LMT di circa 150 in quanto le pietre sono arrotondate. IQM 1,5 1,5 1 Parametri meccanici: valori MIN MAX fm (N/cmq) E (N/mmq) 0 (N/cmq) ,3-3,7 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA MURARIA AQUILA 02 5

6 FOTO SCHEMI FOTO SCHEMI DESCRIZ. MAT. GEOMETRIA ANALISI IQM DESCRIZIONE MATERIALI GEOMETRIA ANALISI IQM FOTO SCHEMI DESCRIZ. MATERIALI GEOMETRIA ANALISI IQM SCHEMI FOTO DESCRIZ. MATERIALI GEOMETRIA ANALISI IQM 27/10/2016 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA MURARIA AQUILA 02 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA MURARIA AQUILA 03 Prospetto Assonometria Muratura di blocchi di pietra squadrata e ciottoli a doppio paramento. Sezione Muratura di tessitura fortemente disomogenea: costituita da paramento esterno di blocchi di pietra squadrata con buona tessitura muraria, rispetto dei filari orizzontali e sfalsamento dei giunti verticali. Il paramento interno è di ciottoli e scaglie di pietra disposte in maniera casuale con interposti detriti di piccole dimensioni. Spessore murario di notevoli dimensioni cm. Spesso rinvenuta in chiese e campanili. Paramento esterno in pietra calcarea compatta. Malta di calce e sabbia polverulenta. s P.D. MA. l F. EL. h S. G. Dimensioni e forme ricorrenti dei blocchi: (paramento esterno) s = cm h = 8 17 cm l = cm R. EL. OR. D. EL. NR NR NR PR R PR PR N.B. Sul paramento interno ciottoli di dimensione minima. La LMT nel piano è PR sul paramento esterno ed NR sul paramento interno di ciottoli, pertanto il giudizio sul parametro SG relativo allo sfalsamento dei giunti verticali è NR. Categoria Metodo punteggi LMT (sezione) Verticali Fuori piano Nel piano C C C e < 140 IQM 1,5 1,5 1 Parametri meccanici: valori MIN MAX fm (N/cmq) E (N/mmq) 0 (N/cmq) ,3-3,7 Prospetto Sezione Muratura di pietra di dimensioni minute, mista a ciottoli naturali o spaccati e pietrame. Muratura caotica realizzata con pietre di vario tipo, laterizi, scaglie irregolari, inserti in legno con funzione di incatenamento. Le pietre di dimensione minore sono frequenti all interno della sezione mentre sui lati esterni si cerca di inserire le pietre più grandi. Gli elementi presentano forme molto irregolari (scaglie di pietra) e dimensioni medio-piccole. La tessitura muraria è caotica, non sono rispettati i filari orizzontali, né lo sfalsamento dei giunti verticali; assenti i diatoni. Pietre calcaree naturali e spaccati; pietre compatte e fratturate di colori vari. Laterizi (mattoni) di argilla cotta, interi, spaccati e scaglie. Malta di calce, talvolta si trova malta di argilla, ambedue di scadente qualità e spesso fortemente erose nel tratto più esterno della sezione muraria s P.D. MA. l h F. EL. S. G. Dimensioni e forme ricorrenti dei blocchi: s = 8 12 cm h = cm l = cm R. EL. OR. D. EL. NR NR NR NR R NR NR Categoria Metodo punteggi Verticali Fuori piano Nel piano C C C LMT (sezione) IQM Parametri meccanici: valori MIN MAX fm (N/cmq) E (N/mmq) 0 (N/cmq) ,9-3 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA MURARIA NUM. 03 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA MURARIA NUM. 12 Vista assonometrica Prospetto Prospetto Muratura di mattoni a 2 teste con elementi disposti ortogonalmente al piano della muratura. Muratura realizzata con mattoni perfettamente squadrati disposti tutti con la dimensione maggiore ortogonalmente al piano della muratura stessa, tessitura muraria che rispetta l orizzontalità dei filari, ma presenta un parziale sfalsamento dei giunti verticali. Tipologia costruttiva recente. Assonometria Sezione Muratura di blocchi di pietra sbozzata talvolta con presenza di laterizi e ciottoli. Muratura in pietra calcarea bianca o rosata, talvolta sono presenti localmente laterizi o ciottoli di fiume. Tessitura muraria nel rispetto dell orizzontalità dei filari con filari regolari di altezze diverse. Sfalsamento dei giunti verticali approssimativo e praticamente assenti i diatoni passanti. Laterizi mattoni di argilla cotta, di forma regolare. Realizzata generalmente con malta cementizia di buona qualità. I giunti di malta però sono troppo grossi rispetto ai mattoni a causa della tessitura di soli diatoni. Ciottoli di fiume naturali e spaccati. Calcari compatti e a frattura concoide, colori vari. Laterizi di argilla cotta. Malta di calce e sabbia di qualità intermedia. s P.D. MA. l F. EL. h S. G. Dimensioni e forme ricorrenti dei blocchi: s = cm h = 5 6 cm l = cm R. D. OR. EL. EL. R NR R NR R R NR N.B. giunti di malta di dimensioni eccessive; parete di soli diatoni. Categoria Metodo punteggi Verticali Fuori piano Nel piano A A B LMT (sezione) > IQM Parametri meccanici: valori MIN MAX fm (N/cmq) (N/cmq) 5,6-8,2 s P.D. MA. l F. EL. h S. G. Dimensioni e forme ricorrenti dei blocchi: s = 8 15 cm h = 8 13 cm l = cm R. D. OR. EL. EL. NR PR R PR R R PR N.B. L ingranamento trasversale è assente (si veda il valore della LMT fuori piano). Lo sfalsamento dei giunti SG risulta PR in quanto esso è parzialmente rispettato su entrambi i paramenti. Categoria Metodo punteggi Verticali Fuori piano Nel piano A B A LMT (sezione) doppio IQM 6,5 5,5 5,5 Parametri meccanici: valori MIN MAX fm (N/cmq) E (N/mmq) E (N/mmq) (N/cmq) 6,2-9,0 6

7 fm medio (N/cm2) 27/10/2016 CORRELAZIONE TRA IQM E CARATTERISTICHE MECCANICHE DELLA MURATURA Combinando le tipologie della tabella C.8.B.1. (circolare esplicativa NCT) con i possibili coefficienti correttivi della tabella C.8.B.2: 36 diverse tipologie murarie ufficiali. Per ciascuna tipologia si può valutare l IQM e quindi esaminare le correlazioni tra gli IQM trovati e i valori delle caratteristiche meccaniche forniti dalle tabelle delle NCT IQM verticale vs fm medio R 2 = y = e x R² = MURATURA DI NORMATIVA pietrame disordinato conci sbozzati pietre a spacco conci pietra tenera blocchi lapidei squadrati mattoni pieni Espo. (MURATURA DI NORMATIVA) IQM verticale 7

8 Tau0 (N/cm2) 27/10/ IQM nel piano vs Tau0 medio R 2 = y = e x R² = Tau0 medio (N/cm2) MURATURA DI NORMATIVA pietrame disordinato conci sbozzati pietre a spacco conci pietra tenera blocchi lapidei squadrati mattoni pieni Espo. (MURATURA DI NORMATIVA) IQM nel piano Considerando anche le prove sperimentali: 22 IQM nel piano vs Tau0 R 2 = y = e x R² = di normativa pietrame blocchi Espo. (di normativa) IQM nel piano 8

9 Tecniche e materiali innovativi: proposte per un consolidamento consapevole NUOVA TECNICA DI CERCHIATURA: L idea originale è del Prof. L. Jurina (Politecnico Milano): come il reticolatus prevede l inserimento dei trefoli all interno dei giunti di malta. 9

10 Contributo «perugino»: nuova tecnica di applicazione e di ancoraggio test Messa in opera delle funi cerchianti 10

11 Tesatura delle funi Tesatura delle funi 11

12 Inserimento dei trefoli ( cronimo 2 da 3mm della TECI SpA) e pretensionamento Serraggio dei morsetti ed immissione della resina Sperimentazione sul campo: rinforzo di pilastri murari Convento S. Girolamo (Spello PG) 12

13 SITUAZIONE ATTUALE 13

14 Silvia Cocimano Tecniche tradizionali e tecniche innovative per la cerchiatura di pilastri murari: sperimentazioni e confronti DIMENSIONAMENTO OPERE PROVVISIONALI Sistema centine martinetti per scaricare il pilastro Montanti in acciaio formati da elementi tubolari giuntati (sistema tubi-giunti) Elementi lignei per ripartizione delle tensioni di contatto centina-muratura Piastre in acciaio 400x400x10 mm alla base e in sommità Carico totale sul singolo martinetto è pari a 60 kn (6 kn/giorno) 14

15 PRIMA DOPO Proposta di una nuova tecnica DIATONOS (in collaborazione con BOSSONG srl - BG) 15

16 DIATONOS Palazzo Pica-Alfieri 16

17 Diatonos Sperimentazione a Palazzo Pica Alfieri a L Aquila (in collab. con Ingg. Riccardo Vetturini e Giacomo DI Marco) 17

18 18

19 TRAVI-CORDOLO IN MURATURA ARMATA 19

20 Cordoli in c.a. rigidi: incapacità a collaborare con la muratura sottostante 40 Cordoli in c.a. rigidi: incapacità a collaborare con la muratura sottostante 20

21 Cordolo in muratura armata: intervento «tradizionale» (Cangi Giuffrè) 2015: ESPERIENZE AQUILANE TRAVI-CORDOLO IN MURATURA DI MATTONI 21

22 CORDOLO IN MURATURA DI MATTONI E GFRP : CARICHI ORIZZONTALI CARICO MASSIMO: Kg (non di rottura) CORDOLO IN MURATURA DI MATTONI E GFRP : CARICHI VERTICALI CARICO MASSIMO: Kg (rottura per scorrimento) 22

23 2015 CORDOLO DI SOMMITA IN MURATURA DI PIETRAME DI RECUPERO (RECUPERO E RIUSO CON RIQUALIFICAZIONE DEI MATERIALI) 23

24 Come fare un cordolo sommitale quando la muratura è faccia a vista e lo spessore murario è limitato? Nuovo strato di malta con rete FRCM 24

25 Ricostruzione muratura: terzo strato muratura del cordolo compressione trazione 25

26 trazione compressione 26

27 27

28 28

29 29

30 30

31 31

32 CORDOLO IN MURATURA DI PIETRAME E GFRP : CARICHI ORIZZONTALI CARICO MASSIMO: Kg (non di rottura) CORDOLO IN MURATURA DI PIETRAME E GFRP : CARICHI VERTICALI CARICO MASSIMO: Kg (rottura per scorrimento) 32

33 L Aquila, 22 febbraio 2016 Prova di carico su trave in pietrame armata con rete 66x66 mm Stato fessurativo all applicazione di 6290 kg: Carico massimo applicato: 6290 kg (no rottura) Peso proprio: 21.4 kn/m Momento massimo in mezzeria : kn/m 33

34 rigidezza flessionale [N mm2] rigidezza flessionale [N mm2] 27/10/2016 L Aquila, 22 marzo 2016 Prova di carico su trave in pietrame armata con rete 66x66 mm Carico massimo: 4320 kg (rottura a 4800 kg) Peso proprio: 21.4 kn/m Momento massimo in mezzeria : kn/m DIFFERENZE DI RIGIDEZZA cordolo in c.a. cordolo in muratura armata C28/35 2φ16+2φ16 (B450C) M Rd =45.06 knm 6,0E+12 5,0E+12 Inflessione nel piano verticale 3.47E+12 M Rd =52.59 knm (inflessione nel piano verticale) M Rd =42.57 knm (inflessione nel piano orizzontale) Il cordolo in c.a. è molto più rigido di quello in muratura armata 6,0E+12 5,0E+12 Inflessione nel piano orizzontale 3.47E+12 4,0E+12 4,0E+12 3,0E E+12 3,0E+12 2,0E+12 2,0E+12 1,0E+12 1,0E E+12 0,0E+00 Trave in c.a. 30x30 1 Trave in pietrame 50x50 0,0E+00 Trave in c.a. 30x30 1 Trave in pietrame 50x50 34

35 Prossime sperimentazioni: TRAVI CORDOLO IN PIETRA SQUADRATA TRAVO CORDOLO IN TUFO Uso di malte termoisolanti per rinforzi con intonaco armato A. Borri, R. Sisti, C. Buratti, E. Belloni, D.Palladino M. Calderini, M. Biancalana Dipartimento di Ingegneria Università di Perugia 35

36 Edifici esistenti Problematiche strutturali Problematiche energetiche Impiego di malte termoisolanti nel rinforzo di murature esistenti con la tecnica dell intonaco armato con rete in GFRP Impiego di malte termoisolanti nel rinforzo di murature esistenti con la tecnica dell intonaco armato con rete in GFRP Valutazione dell incremento di resistenza a taglio della muratura mediante prove di compressione diagonale su campioni murari in laterizio pieno Determinazione della conducibilità delle malte termoisolanti mediante Small Hot Box 36

37 1 fase 2 fase 27/10/2016 Impiego di malte termoisolanti nel rinforzo di murature esistenti con la tecnica dell intonaco armato con rete in GFRP Risultati prove di compressione diagonale campione Malta di rinforzo Data di prova P max (kn) f t * (MPa) τ 0 * (MPa) τ 0,R /τ 0,NR (-) G (MPa) MD-31-R R 23/09/ MD-32-R R 23/09/ MD-33-D D 22/09/ MD-34-D D 23/09/ MD-35-UR UR 23/09/ MD-36-UR UR 23/09/ MD-37-R2 R2 17/12/ MD-38-R2 R2 17/12/ MD-39-C C 16/12/ MD-40-C C 16/12/ Impiego di malte termoisolanti nel rinforzo di murature esistenti con la tecnica dell intonaco armato con rete in GFRP Risultati prove di determinazione della conducibilità termica ΔT= differenza di temperatura fra le due camere ϕ=flusso termico misurato s m =spessore della malta λ m = conducibilità della malta s c =spessore del supporto in cartongesso λ c = conducibilità nota del cartongesso (0,2 W/mK) Dimensioni campioni: (300x300x50 mm) Malta termoisolante Spessore tot (malta + cartongesso) (mm) T lato caldo T lato freddo Resistenza termica totale del campione (m 2 K/W) Conducibilità della malta ( C) ( C) (W/mK) D 55 50,4 24,7 0,39 0,130 R 57 45,4 24,9 0,59 0,083 R ,3 20,8 0,48 0,104 C 56 45,3 21,9 0,25 0,233 incertezza sul valore misurato di circa 13% Una comune malta strutturale ha una conducibilità di circa 0,8-0,9 W/mK 37

38 Bilancio economico 27/10/2016 Impiego di malte termoisolanti nel rinforzo di murature esistenti con la tecnica dell intonaco armato con rete in GFRP Stazione di base del Terminillo: analisi economica Costo medio delle malte: Malta strutturale 31 /m 2 Malte termoisolanti 38 /m 2 sulla base delle analisi effettuate con il software TerMUS (costo del metano: /kwh) Epi (kwh/m 3 anno) Costo energia ( /anno) Risparmio annuale ( /anno) stato di fatto 133, malta strutturale 133, Malta C 124, Malta R2 123, CVR Röefix modificata anni RETICOLATUS Rinforzo a maglia continua nei giunti di malta di murature e fabbriche murarie (autonomo o integrativo di altre tecniche) 38

39 LA SFIDA DEL CONSERVARE IN SICUREZZA Tra i vari problemi...: Le costruzioni storiche sono spesso caratterizzata dall avere la muratura faccia a vista. Limitazioni negli interventi Idea di base: ristilatura armata dei giunti 39

40 Sistema a maglia continua ancoraggio in sommità trefoli trefoli barre ancoraggio alla base collegamento tra le pareti (continuità della maglia) dado rostro rondella Sistema mini - invasivo e reversibile 40

41 Quando NON va bene. 41

42 Giunti sottili Malte tenaci 42

43 SBAGLIATO CORRETTO sottodimensionamento. 43

44 44

45 Stesso progettista? Reticolatus su entrambe le facce 45

46 Reticolatus su una faccia i.a. 2.0 sull altra VOLTE IN FOLIO RIEMPITE 46

47 VOLTE IN FOLIO ESISTENTI USATE COME VOLTE STRUTTURALI NUOVA PROPOST A VOLTA TABICADA ARMATA 3 strato di laterizi 2 strato di laterizi Ing. Vetturini Riccardo Rete in fibra di vetro Malta Volta in foglio 47

48 PROPOSTA DI INTERVENTO: SI CONSERVA LA VOLTA INSERENDO DUE STRATI SUPERIORI IN LATERIZIO ARMATO CON RETE IN GFRP INNOVAZIONE RISPETTO ALLE VOLTE TABICADE: INSERIMENTO DI RETE IN GFRP TRA GLI STRATI Strati aggiunti Rete in GFRP Volta in folio esistente che viene conservata 48

49 Se è previsto anche l i.a. con GFRP: 49

50 APPLICAZIONE A L AQUILA: PALAZZO PICA ALFIERI PROGETTISTI INGG.: RICCARDO VETTURINI E GIACOMO DI MARCO IMPRESA ATI COBAR SPA E ALDO DEL BEATO SRL D.T. ING. MARCO DEL BEATO La rete risvoltata si raccorda con l intervento di i.a. sulle pareti sovrapposizione 50

51 La rete risvoltata si raccorda con l intervento di i.a. sulle pareti Primo strato laterizio 51

52 Primo strato laterizio La rete risvoltata si raccorda con l intervento di i.a. sulle pareti Secondo strato 52

53 Frenelli Secondo strato Frenelli 53

54 Tempi di realizzazione molto rapidi Costi inferiori rispetto alle altre tecniche 54

55 DIALOGO TRA STRUTTURISTI, RESTAURATORI E CONSERVATORI. ING. STRUTTURISTA CULTURAL DIVIDE PROG. ARCHITETTONICO PROPRIETA SOPRINTENDENZA 55

56 CULTURAL DIVIDE Conservazione Vs Sicurezza? Conservazione Sicurezza ( Interventi) CULTURAL DIVIDE Conservazione Vs Sicurezza? Conservazione Tutela per eventi sismici = maggiori probabilità di sopravvivenza Sicurezza ( Interventi) 56

57 Conservazione Vs Sicurezza? Conservazione Tutela per eventi sismici = maggiori probabilità di sopravvivenza Conservazione «attiva» Oltre un certo limite, con interventi eccessivi, Sicurezza ( Interventi) Conservazione & Sicurezza (ad es: attraverso la riqualificazione) Reciproco riconoscimento di: PROBLEMATICHE COMPETENZE RESPONSABILITA (passate e future) In genere non ci sono problemi, però. 57

58 CULTURAL DIVIDE Come si supera: «conoscere, conoscere, conoscere» a partire dalle Università (invece: CdS senza sismica!) aggiornamento professionale Occasione di crescita aggiornamento negli Enti (??????) Inserimento di ingegneri nelle Soprintendenze (utopia..) Convergenze parallele (utopie ): Gli Ingegneri studino il Restauro Gli Architetti studino il Consolidamento DIALOGO TRA STRUTTURISTI, RESTAURATORI E CONSERVATORI. ING. STRUTTURISTA PROG. ARCHITETTONICO Barriera di Newton PROPRIETA RESTAURATORE BBAA CONSERVATORE SOPRINTENDENZA 58

59 ARTE SCIENZA Leggi della meccanica - equazioni della statica - equazioni della dinamica -. - meccanica della frattura - resistenza del materiale -. Conservatori Beni Artistici Storici dell Arte Restauratori Chimici Barriera di Newton Strutturisti Biologi Petrografi Informatici Elettronici.. 59

60 INTERVENTI NEGLI EDIFICI TUTELATI INTERVENTO MINIMO = intervento minimo UTILE (a riportare ad un livello accettabile i rischi) «Il cosiddetto restauro è la peggiore delle distruzioni» J. Ruskin sosteneva che la rovina di un monumento fosse inesorabile, la fine di un edificio era sicura: nasceva viveva e moriva e la conservazione era solo un modo per ritardarne la sua morte. La lotta contro l eternità, secondo il critico, era una causa già persa, era un processo biologico come la sua nascita e la sua vita. Con la conservazione si poteva solo prolungare la vita naturale del monumento questo implicava una sua trasformazione inevitabile. John Ruskin (Londra, 1819 Brantwood, 1900) scrittore, pittore, poeta e critico d'arte britannico. Alcuni conservatori sembrano in accordo totale con Ruskin. 60

61 RISCHIO SISMICO PER GLI EDIFICI STORICI Spesso si sente dire: «ma se sta in piedi da centinaia di anni perché dovrebbe avere problemi adesso?» E talvolta si cita (a sproposito) quanto diceva Antonino Giuffrè: «Edifici ben progettati e ben mantenuti hanno visto e provato, e più volte, terremoti di intensità anche elevata e sono ancora lì a testimoniare la loro capacità di resistere» RISCHIO SISMICO PER GLI EDIFICI STORICI Spesso si sente dire: «ma se sta in piedi da centinaia di anni perché dovrebbe avere problemi adesso?» E talvolta si cita (a sproposito) quanto diceva Antonino Giuffrè: «Edifici ben progettati e ben mantenuti hanno visto e provato, e più volte, terremoti di intensità anche elevata e sono ancora lì a testimoniare la loro capacità di resistere» 61

62 «Edifici ben progettati e ben mantenuti hanno visto e provato, e più volte, terremoti di intensità anche elevata e sono ancora lì a testimoniare la loro capacità di resistere» 62

63 Antonino Giuffrè poneva anche un altra condizione: edifici non manomessi cioè che lo schema strutturale originario non fosse stato alterato. Per un RESTAURO CONSAPEVOLE. Quindi il principio: COSTRUZIONE ANTICA = BUONA COSTRUZIONE non vale quando (e basta anche una sola condizione): non è stato ben progettato non è stato manutenuto non è stato testato da sismi significativi è stato alterato Ricordiamoci anche che tutto scorre. (inesorabile legge del mutamento). Occorre valutare caso per caso l effettiva situazione e quindi le reali necessità. 63

64 Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc (Parigi, 1814 Losanna, 1879) architetto francese Sosteneva che il restauro era una necessità spiacevole e per conservare il monumento bisognava, utilizzando materiali del tempo, ristrutturarlo in forme moderne. L architetto che ristrutturava l opera doveva quindi essere ben preparato e conoscere le tecniche scientifiche, le particolarità degli edifici, lo stile, la scuola, eliminando quindi le parti aggiunte posteriormente per portare l edificio alla forma iniziale o ad uno stato mai esistito arrivando a togliere anche i difetti di costruzione originali o successivi. CONSERVAZIONE & SICUREZZA: Punto di equilibrio: poi aggiornate come: LINEE GUIDA 2007 DIRETTIVA PCM (G.U. n. 47 del ) 64

65 65

66 66

67 67

68 Dopo il Sisma di Amatrice (Decreto Legislativo 22 Gennaio 2004, n. 42) 68

69 Chiesa di S. Maria Paganica, L Aquila, 2009 prima Chiesa di S. Maria Paganica, L Aquila, 2009 dopo 69

70 dopo Sisma centro Italia 24 agosto

71 DL per la ricostruzione nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto 2016 ART. 7 (Interventi di riparazione e ricostruzione degli immobili danneggiati o distrutti)... c) riparare, o ripristinare gli immobili soggetti alla tutela del codice dei beni culturali e del paesaggio... danneggiati dall evento sismico. Per tali immobili, l intervento di miglioramento sismico deve conseguire il massimo livello di sicurezza compatibile con le concomitanti esigenze di tutela e conservazione dell identità culturale del bene stesso. 71

INDAGINI SPERIMENTALI SULLA MURATURA:

INDAGINI SPERIMENTALI SULLA MURATURA: ORDINE INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI GENOVA Commissione Attività Civili PROVE SUGLI EDIFICI ESISTENTI MODULO II INDAGINI SPERIMENTALI SULLA MURATURA: TECNICHE E PROGRAMMAZIONE DELLE PROVE Ing. Giuseppe

Dettagli

Università degli Studi di Firenze

Università degli Studi di Firenze Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pistoia ortolani@dicea.unifi.it PISTOIA 28/09/2012 ASPETTI GENERALI Malta: acqua

Dettagli

Rinforzo e messa in sicurezza di strutture in muratura mediante materiali compositi.

Rinforzo e messa in sicurezza di strutture in muratura mediante materiali compositi. I materiali compositi nella riqualificazione strutturale ed antisismica. Normative, criteri di calcolo, verifiche strutturali, tecnologie ed interventi. Mantova, 4 Ottobre 2012 Rinforzo e messa in sicurezza

Dettagli

a.a. 2012/2013 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE

a.a. 2012/2013 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE TIPOLOGIE DI SOLAIO a.a. 2012/2013 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE FRANCESCO MICELLI TIPOLOGIE Gettati in opera Parzialmente prefabbricati Completamente prefabbricati Monodirezionali Bidirezionali

Dettagli

11. Criteri di analisi e di verifica

11. Criteri di analisi e di verifica 11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,

Dettagli

MIGLIORAMENTO SISMICO DELLE COSTRUZIONI E TECNICHE DI INTERVENTO INNOVATIVE

MIGLIORAMENTO SISMICO DELLE COSTRUZIONI E TECNICHE DI INTERVENTO INNOVATIVE Miglioramento sismico delle costruzioni Tecniche di intervento su edifici storici in muratura: vincolati e non, singoli e aggregati Parte 1 MIGLIORAMENTO SISMICO DELLE COSTRUZIONI E TECNICHE DI INTERVENTO

Dettagli

COMUNE DI CASTELVETRO DI MODENA via Cipellina- località Solignano

COMUNE DI CASTELVETRO DI MODENA via Cipellina- località Solignano COMUNE DI CASTELVETRO DI MODENA via Cipellina- località Solignano P.d.C. PER LA REALIZZAZIONE DI N.4 VILLETTE ALL INTERNO DEL PIANO DI INIZIATIVA PRIVATA CIPELLINA 2 lotto 7B - RELAZIONE DI FATTIBILITA

Dettagli

ELENCO PREZZI PER LA COSTRUZIONE DELLA CASA-CLIMA IN MURATURA

ELENCO PREZZI PER LA COSTRUZIONE DELLA CASA-CLIMA IN MURATURA S E Z I O N E D I M E S T I E R E D E I M U R A T O R I N E L L A P A ELENCO PREZZI PER LA COSTRUZIONE DELLA CASA-CLIMA IN MURATURA Geom. Peter Erlacher Ph.D. Dr. Ing. Ruben Erlacher 1. Muratura in laterizio

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione

POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione Consolidamento strutturale del Castelvecchio di Rivara Canavese nell ottica del restauro

Dettagli

Flessione orizzontale

Flessione orizzontale Flessione orizzontale Presso-flessione fuori piano Presso-flessione fuori piano Funzione dei rinforzi FRP nel piano trasmissione di sforzi di trazione all interno di singoli elementi strutturali o tra

Dettagli

Rinforzo di Strutture Murarie

Rinforzo di Strutture Murarie Rinorzo di Strutture Murarie Veriiche di elementi strutturali ricorrenti: Ribaltamento di pannelli murari Flessione di pannelli uori del piano Flessione e taglio di pannelli nel piano Architravi e asce

Dettagli

I materiali compositi negli interventi di consolidamento

I materiali compositi negli interventi di consolidamento ARCIDIOCESI DELL AQUILA UFFICIO BENI CULTURALI CORSO SEMINARIALE IL TERREMOTO ABRUZZESE DEL 6 APRILE 2009: DALLA DIAGNOSI DEI DISSESTI ALLA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI SULL EDILIZIA STORICA Ricostruire

Dettagli

MEMBRATURE ORIZZONTALI TIPOLOGIE DI SOLAI

MEMBRATURE ORIZZONTALI TIPOLOGIE DI SOLAI Dipartimento di Ingegneria Università degli Studi di Ferrara Corso di PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI Prof. Ing. Maurizio Biolcati Rinaldi MEMBRATURE ORIZZONTALI TIPOLOGIE DI SOLAI Sintesi degli

Dettagli

PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO CON SISTEMI COSTRUTTIVI A SECCO ING. TAWFIK MOHAMED

PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO CON SISTEMI COSTRUTTIVI A SECCO ING. TAWFIK MOHAMED PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO CON ING. TAWFIK MOHAMED Lastre di gesso rivestito Lastre di gesso rivestito Nucleo di gesso Rivestimento in cartone Eventuale presenza di fibre di vetro di armatura (tipo F)

Dettagli

Come calcolare il rinforzo di un edificio in tufo con il sistema FIBREBUILD FRCM della FIBRE NET srl

Come calcolare il rinforzo di un edificio in tufo con il sistema FIBREBUILD FRCM della FIBRE NET srl Come calcolare il rinforzo di un edificio in tufo con il sistema FIBREBUILD FRCM della FIBRE NET srl Ing. Enrico Zanello, Fibre Net srl La maggior parte delle costruzioni esistenti nei centri storici delle

Dettagli

COVER FIX IRON 25. Tassello a battuta in polipropilene con perno in acciaio certificato su supporti A-B-C. konstruktive leidenschaft

COVER FIX IRON 25. Tassello a battuta in polipropilene con perno in acciaio certificato su supporti A-B-C. konstruktive leidenschaft COVER FIX IRON 25 Tassello a battuta in polipropilene con perno in acciaio certificato su supporti A-B-C konstruktive leidenschaft 01.2016 Vimark 2 5 DESCRIZIONE COMPOSIZIONE POSA IN OPERA LUNGHEZZA E

Dettagli

PROGETTAZIONE DI UN IMPALCATO CON TRAVI IN C.A. E SOLAI IN LATEROCEMENTO

PROGETTAZIONE DI UN IMPALCATO CON TRAVI IN C.A. E SOLAI IN LATEROCEMENTO PROGETTAZIONE DI UN IMPALCATO CON TRAVI IN C.A. E SOLAI IN LATEROCEMENTO Si consideri un edificio ad uso residenziale su due piani fuori terra la cui disposizione planimetrica viene indicata schematicamente

Dettagli

Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø114 ART. 25040/25050

Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø114 ART. 25040/25050 Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø114 ART. 25040/25050 2 EDIZIONE MAGGIO 2012 Indice SOMMARIO ELEMENTO DI ANCORAGGIO STRUTTURALE Descrizione del prodotto Modalità d uso e limite di utilizzo

Dettagli

Resistenza a taglio delle murature: prove diagonali e correlazione con l Indice di Qualità Muraria IQM

Resistenza a taglio delle murature: prove diagonali e correlazione con l Indice di Qualità Muraria IQM Resistenza a taglio delle murature: prove diagonali e correlazione con l Indice di Qualità Muraria IQM Antonio Borri, Giuseppe Paci DICA Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale. Università degli

Dettagli

I controventi. modulo D L acciaio

I controventi. modulo D L acciaio 1 I controventi La struttura di una costruzione edilizia è un elemento tridimensionale costituito di fondazioni, pilastri, travi e solai, che deve essere in grado di assorbire le molteplici sollecitazioni

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo VIA JACOPO DELLA QUERCIA 12, MONTICELLO BRIANZA - LECCO - Telefono (+39) 3403645929 Fax - E-mail

Dettagli

Studio Tecnico d Ingegneria Pepi

Studio Tecnico d Ingegneria Pepi Studio Tecnico d Ingegneria Pepi www.ingpepi.it www.facebook.com/ingpepi Viale Guido Baccelli 56, 00053 Civitavecchia (RM) - Tel. & Fax 0766.546777 - e-mail: ingpepi@tin.it Calcolo strutture c.a. e acciaio

Dettagli

Rinforzo strutturale e principi della conservazione: un esempio applicativo su edifici in tufo soggetti a vincolo

Rinforzo strutturale e principi della conservazione: un esempio applicativo su edifici in tufo soggetti a vincolo Rinforzo strutturale e principi della conservazione: un esempio applicativo su edifici in tufo soggetti a vincolo Ing. Enrico Zanello, Fibre Net srl La maggior parte delle costruzioni esistenti nei centri

Dettagli

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL 1 2 TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL Confronto dei risultati tra il software VEM NL el il metodo SAM proposto dall Unità di Ricerca dell Università di Pavia. Stacec s.r.l. Software e servizi per

Dettagli

Murature divisorie tagliafuoco IL SISTEMA COSTRUTTIVO LECABLOCCO TAGLIAFUOCO

Murature divisorie tagliafuoco IL SISTEMA COSTRUTTIVO LECABLOCCO TAGLIAFUOCO Murature divisorie tagliafuoco IL SISTEMA COSTRUTTIVO LECABLOCCO TAGLIAFUOCO L'evoluzione delle tipologie costruttive e le esigenze tecniche e normative rendono complesso progettare e realizzare correttamente

Dettagli

SCALE INCLINATE MM07 SCALE INCLINATE IN PRFV. 23.12.2015 Rev. 4 COMPOSITE SOLUTION PAGINA 1

SCALE INCLINATE MM07 SCALE INCLINATE IN PRFV. 23.12.2015 Rev. 4 COMPOSITE SOLUTION PAGINA 1 SCALE INCLINATE MM07 23.12.2015 Rev. 4 SCALE INCLINATE IN PRFV COMPOSITE SOLUTION PAGINA 1 SOMMARIO 1. APPLICAZIONI E CARATTERISTICHE... 3 2. SETTORI DI IMPIEGO... 4 3. MATERIALI... 5 3.1 SCALI INCLINATE...

Dettagli

Dr.ssa Roberta Giorio. CMR SRL - Laboratorio di Analisi e Prove in Edilizia E di Diagnostica per il Restauro

Dr.ssa Roberta Giorio. CMR SRL - Laboratorio di Analisi e Prove in Edilizia E di Diagnostica per il Restauro Dr.ssa Roberta Giorio CMR SRL - Laboratorio di Analisi e Prove in Edilizia E di Diagnostica per il Restauro Laboratorio Accreditato ACCREDIA N 1035 Iscritto all Anagrafe Nazionale delle Ricerche del MIUR

Dettagli

Lavoro della 2 E a.s. 2011/12

Lavoro della 2 E a.s. 2011/12 Lavoro della 2 E a.s. 2011/12 1.muri di fondazione sono fatti di solida muratura, con spessore maggiore dei muri di elevazione per formare una base d'appoggio resistente.. Gargano Carlotta 2. Plinto in

Dettagli

Esempi applicativi Progetti di miglioramento e conservazione

Esempi applicativi Progetti di miglioramento e conservazione Esempi applicativi Progetti di miglioramento e conservazione Sergio LAGOMARSINO Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni,dell Ambiente e del Territorio Università degli Studi di Genova sergio.lagomarsino@unige.it

Dettagli

Generalità sui provvedimenti tecnici

Generalità sui provvedimenti tecnici 14 Problemi Strutturali dei Monumenti e dell Edilizia Storica Immagini lezioni 2012 Generalità sui provvedimenti tecnici fuori piano arch. Mariateresa Guadagnuolo 1 Sintesi schematica di dissesti da sisma

Dettagli

SOLUZIONI TECNICHE E LIVELLI PRESTAZIONALI

SOLUZIONI TECNICHE E LIVELLI PRESTAZIONALI SOLUZIONI TECNICHE E LIVELLI PRESTAZIONALI LIVELLI PRESTAZIONALI I livelli prestazionali dichiarati nelle schede sono stati attribuiti a ciascuna soluzione sulla base delle ricerche effettuate per i diversi

Dettagli

Dalla teoria alla pratica: Analisi delle problematiche strutturali e interventi di consolidamento a seguito del sisma dell Emilia Romagna

Dalla teoria alla pratica: Analisi delle problematiche strutturali e interventi di consolidamento a seguito del sisma dell Emilia Romagna Dalla teoria alla pratica: Analisi delle problematiche strutturali e interventi di consolidamento a seguito del sisma dell Emilia Romagna Ing. Marcello Giovagnoni Ing. Serena Mengoli CONOSCENZA DEL MANUFATTO

Dettagli

riabilitazione delle strutture

riabilitazione delle strutture riabilitazione delle strutture Corso di laurea Magistrale in Ingegneria Civile per la Protezione dai Rischi Naturali Orientamento: Strutture e Rischio Sismico Crediti formativi: CFU 6 Docente: Gianmarco

Dettagli

SOLUZIONI ANTISISMICHE NELLE COSTRUZIONI IN LEGNO E MISTE

SOLUZIONI ANTISISMICHE NELLE COSTRUZIONI IN LEGNO E MISTE SOLUZIONI ANTISISMICHE NELLE COSTRUZIONI IN LEGNO E MISTE 15 dicembre 2014 Udine Ing. Pichler Philipp Il gruppo Wolf in Europa STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO CAPANNONI INDUSTRIALI CASE PREFABBRICATE WOLF

Dettagli

Risultati delle prove di laboratorio e prodotti URSA proposti

Risultati delle prove di laboratorio e prodotti URSA proposti 22 Risultati delle prove di laboratorio e prodotti URSA proposti URSA Italia ha effettuato numerose prove di laboratorio allo scopo di fornire agli operatori del settore indicazioni utili per la progettazione

Dettagli

LE SUPERFICI OPACHE ED I MATERIALI

LE SUPERFICI OPACHE ED I MATERIALI LE SUPERFICI OPACHE ED I MATERIALI LA TRASMISSIONE DEL CALORE NELLE SUPERFICI OPACHE Abbiamo visto come nello studio delle dispersioni termiche dell'edificio una delle componenti essenziali da analizzare

Dettagli

LA NORMATIVA CORSO DI COSTRUZIONI EDILI. Prof. Maurizio Nicolella

LA NORMATIVA CORSO DI COSTRUZIONI EDILI. Prof. Maurizio Nicolella LA NORMATIVA TECNICA CORSO DI COSTRUZIONI EDILI NORMATIVA COGENTE LEGGE D. L. D LGS. D.P.R. D.P.C.M. D.M. CIRCOLARE NORMATIVA VOLONTARIA NORME UNI (Italia) NORME CEI (Italia) NORME CEN (Europa) NORME DIN

Dettagli

RINFORZO DI STRUTTURE MURARIE

RINFORZO DI STRUTTURE MURARIE CNR-DT 200/2004 Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l utilizzo dicompositi Fibrorinforzati Materiali, strutture in c.a. e in c.a.p.,

Dettagli

LATERSUD s.r.l. Industria Laterizi

LATERSUD s.r.l. Industria Laterizi LATERSUD s.r.l. Industria Laterizi Un azienda dinamica con una lunga tradizione familiare, uno staff qualificato e competente, un impianto produttivo tecnologicamente avanzato sono le caratteristiche principali

Dettagli

FERMACELL Powerpanel H 2 O

FERMACELL Powerpanel H 2 O FERMACELL Schede pratiche: FERMACELL Powerpanel H 2 O come tamponamento per esterni Le lastre FERMACELL Powerpanel H2O sono lastre cementizie alleggerite con struttura sandwich, e superficie rinforzata

Dettagli

Analisi dei carichi NNT 2008

Analisi dei carichi NNT 2008 Analisi dei carichi NNT 2008 2/25 Caso di studio Il caso di studio è rappresentato da un edificio di 2 piani, con altezza di interpiano pari a 3m, destinato a civile abitazione. 4.6m 5.2m 5.4m 1.5m 5.0m

Dettagli

Variante al P.R.G. di Besenello: Novembre 2005

Variante al P.R.G. di Besenello: Novembre 2005 COMUNE DI BESENELLO PROVINCIA DI TRENTO Variante al P.R.G. di Besenello: NORME DI ATTUAZIONE AL P.R.G. MANUALE DI INTERVENTO PER GLI INSEDIAMENTI STORICI progettista ing. Giorgio Rasera Il progetto di

Dettagli

INTONACO VIC-CALCE NHL

INTONACO VIC-CALCE NHL INTONACO VIC-CALCE NHL Intonaco tradizionale a base di calce idraulica naturale NHL (a norma UNI EN 459), inerti silicei e calcarei dosati in rapporto costante con aggiunte di additivi vegetali, conforme

Dettagli

I solai latero-cementizi ed il metodo semiprobabilistico agli stati limite

I solai latero-cementizi ed il metodo semiprobabilistico agli stati limite A08 395 Liborio Cavaleri, Vitalba Accidenti I solai latero-cementizi ed il metodo semiprobabilistico agli stati limite Gli sviluppi alla luce del recente D.M. 2008 Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l.

Dettagli

HUS-HR Ancorante a vite

HUS-HR Ancorante a vite uzzo Mattone pieno Mattone forato Gasbeton Zona tesa Prestazioni tipo Calcestruzzo Mattone pieno Mattone forato Gasbeton Zona tesa tirafondo Ridotta Profo Calcestruzzo Mattone pieno distanza dal Mattone

Dettagli

PREMAC Srl Laboratorio Prove Zona Ind Fondaco F. 88040 Feroleto Antico CZ Tel 0968 453848 Fax 0968 455015 E-mail Info@premac.it WWW.premac.

PREMAC Srl Laboratorio Prove Zona Ind Fondaco F. 88040 Feroleto Antico CZ Tel 0968 453848 Fax 0968 455015 E-mail Info@premac.it WWW.premac. DETERMINAZIONE DELLE CARATTERISTICHE MECCANICHE DEI MATERIALI IN BASE AL LIVELLO DI CONOSCENZA DELLE STRUTTURE IN CA INDAGINI DISTRUTTIVE E NON DISTRUTTIVE LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M.

Dettagli

Interventi per il miglioramento sismico di edifici con struttura in cemento armato e/o muratura

Interventi per il miglioramento sismico di edifici con struttura in cemento armato e/o muratura Interventi per il miglioramento sismico di edifici con struttura in cemento armato e/o muratura Ing. Barbara Farinelli, Domus srl, GLIS Il Sistema CAM Cuciture Attive dei Manufatti Il sistema CAM - Materiali

Dettagli

09b - Strutture di elevazione orizzontali ed inclinate (solai, scale e coperture)

09b - Strutture di elevazione orizzontali ed inclinate (solai, scale e coperture) Figura: pannelli alveolari in c.a. Sono realizzati mediante estrusione ed alleggeriti attraverso fori, con larghezza modulare di 120cm con altezze variabili da 15 a 40cm. E possibile coprire luci da 4,50

Dettagli

Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura. Costruzioni in Zona Sismica. Parte 7.

Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura. Costruzioni in Zona Sismica. Parte 7. Università di Pisa DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura Costruzioni in Zona Sismica. Parte 7. Danneggiamento e riparazione di elementi strutturali

Dettagli

Potenzialità di materiali avanzati per il miglioramento sismico di strutture in c.a. Andrea Prota

Potenzialità di materiali avanzati per il miglioramento sismico di strutture in c.a. Andrea Prota Potenzialità di materiali avanzati per il miglioramento sismico di strutture in c.a. Andrea Prota Ricercatore di Tecnica delle Costruzioni Dipartimento di Ingegneria Strutturale Università degli Studi

Dettagli

Trasmittanza termica

Trasmittanza termica Trasmittanza termica Che cosa è la trasmittanza termica Trasmissione del calore e trasmittanza termica La trasmittanza termica secondo la norma UNI EN ISO 6946/2008 Il calcolo della trasmittanza secondo

Dettagli

Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura

Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura CORSO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI A.A. 2010-2011 Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura Resistenza a compressione (1) I materiali lapidei naturali ed artificiali raggiungono

Dettagli

Modelli di dimensionamento

Modelli di dimensionamento Introduzione alla Norma SIA 266 Modelli di dimensionamento Franco Prada Studio d ing. Giani e Prada Lugano Testo di: Joseph Schwartz HTA Luzern Documentazione a pagina 19 Norma SIA 266 - Costruzioni di

Dettagli

Meccanismi di collasso per effetto di solai di copertura spingenti V. Bacco

Meccanismi di collasso per effetto di solai di copertura spingenti V. Bacco Meccanismi di collasso per effetto di solai di copertura spingenti V. Bacco L evento sismico che ha colpito la città de L Aquila ha messo in evidenza le debolezze dei diversi sistemi costruttivi, soprattutto

Dettagli

POTERE FONOISOLANTE DI PARETI IN LATERIZIO E/O GESSO RIVESTITO CON ISOLANTE IN LANA DI VETRO:

POTERE FONOISOLANTE DI PARETI IN LATERIZIO E/O GESSO RIVESTITO CON ISOLANTE IN LANA DI VETRO: POTERE FONOISOLANTE DI PARETI IN LATERIZIO E/O GESSO RIVESTITO CON ISOLANTE IN LANA DI VETRO: confronto tra calcolo teorico, certificati di laboratorio e risultati di prove in opera Dove siamo Dove siamo

Dettagli

Tecniche di rinforzo e consolidamento edifici esistenti con sistemi FRCM casi studio di edifici in muratura Ing. Bernie Baietti

Tecniche di rinforzo e consolidamento edifici esistenti con sistemi FRCM casi studio di edifici in muratura Ing. Bernie Baietti Tecniche di rinforzo e consolidamento edifici esistenti con sistemi FRCM casi studio di edifici in muratura Ing. Bernie Baietti Siena 12.12.2014 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI RUREDIL LINEA RUREWALL (POZZOLANICA)

Dettagli

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia.

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. APPLICAZIONI DEL CAPITOLO 8 : COSTRUZIONI ESISTENTI. I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. Relatore: Ing. Alessandro Aronica (MSC Associati S.r.l. Milano) IL TEAM IMPRESA GENERALE DI COSTRUZIONI:

Dettagli

Analisi di pareti murarie ai macroelementi

Analisi di pareti murarie ai macroelementi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE (CLASSE DELLE LAUREE IN SCIENZE DELL ARCHITETTURA E DELL INGEGNERIA EDILE N. 4 ) DIPARTIMENTO DI INGEGNERAI

Dettagli

Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale

Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale Laddove il progettista del vetro si scontra con il disordine di riferimenti normativi PhD - : progettista di vetro strutturale di Distonie normative

Dettagli

Il recupero energetico e sismico degli edifici

Il recupero energetico e sismico degli edifici Il recupero energetico e sismico degli edifici Interventi di adeguamento e miglioramento sismico delle murature Ing. Francesca da Porto Università di Padova Reggio Emilia, 14 gennaio 2014 Sommario GLI

Dettagli

MANUALE TECNICO MURATURA ARMATA

MANUALE TECNICO MURATURA ARMATA MANUALE TECNICO MURATURA ARMATA INTRODUZIONE Il recente D.M. 14.1.2008 (N.T.C.), ha confermato ed ulteriormente migliorato le regole di progettazione per costruire in muratura armata, introdotte a livello

Dettagli

IL MIGLIORAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI IN

IL MIGLIORAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI IN Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Architettura, Costruzioni e Strutture IL MIGLIORAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI IN MURATURA Ing. Elena Seri IL MIGLIORAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI IN MURATURA

Dettagli

11. CONFRONTI TRA MODELLI E CONCLUSIONI D. Liberatore 1, L. Gambarotta 2, G.C. Beolchini 3, L. Binda 4, G. Magenes 5

11. CONFRONTI TRA MODELLI E CONCLUSIONI D. Liberatore 1, L. Gambarotta 2, G.C. Beolchini 3, L. Binda 4, G. Magenes 5 11. CONFRONTI TRA MODELLI E CONCLUSIONI D. Liberatore 1, L. Gambarotta 2, G.C. Beolchini 3, L. Binda 4, G. Magenes 5 La prima fase dell indagine è stata rivolta allo studio delle tipologie edilizie in

Dettagli

LA PROGETTAZIONE DI EDIFICI IN

LA PROGETTAZIONE DI EDIFICI IN LA PROGETTAZIONE DI EDIFICI IN MURATURA PORTANTE ORDINARIA E ARMATA SECONDO LE NTC 2008 Come progettare edifici prestazionali in laterizio Modena - 15 Febbraio 2013 Sommario Brevi cenni sull evoluzione

Dettagli

«conoscere, conoscere, conoscere».

«conoscere, conoscere, conoscere». Vulnerabilità sismica degli edifici storici: analisi, sperimentazione e tecniche innovative di intervento. Prof. Ing. Antonio Borri Ordinario di Scienza delle Costruzioni Dipartimento di Ingegneria - Università

Dettagli

CALCOLO DELLE UNIONI BULLONATE: VERIFICHE AL TAGLIO

CALCOLO DELLE UNIONI BULLONATE: VERIFICHE AL TAGLIO UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Ingegneria PROGETTAZIONE DEI SISTEMI MECCANICI Prof. Sergio Baragetti CALCOLO DELLE UNIONI BULLONATE: VERIFICHE AL TAGLIO RIFERIMENTI NORMATIVI E BIBLIOGRAFIA:

Dettagli

Diversamente dal caso precedente, che si concentrava sullo schema della trave appoggiata, affrontiamo ora il dimensionamento di una trave a sbalzo.

Diversamente dal caso precedente, che si concentrava sullo schema della trave appoggiata, affrontiamo ora il dimensionamento di una trave a sbalzo. Come nell esercitazione precedente cerchiamo di dimensionare una trave, per la quale sono state scelte 3 soluzioni tipologiche: legno, acciaio e cemento armato. Diversamente dal caso precedente, che si

Dettagli

EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5

EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5 CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL 20 03 2003 EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5 1 Interventi di riabilitazione di edifici esistenti in muratura in zona sismica.

Dettagli

1. Scelta dei materiali. 2. Analisi dei carichi. 2.1 Solaio tipo

1. Scelta dei materiali. 2. Analisi dei carichi. 2.1 Solaio tipo 1. Scelta dei materiali Per la scelta dei materiali utilizzati nella progettazione e per la relativa definizione delle loro resistenze di progetto, si richiede di far riferimento alle NTC del 14/01/2008

Dettagli

EDIFICI IN MURATURA ORDINARIA, ARMATA O MISTA

EDIFICI IN MURATURA ORDINARIA, ARMATA O MISTA Edifici in muratura portante 2 1 Cosa è ANDILWall? ANDILWall è un software di analisi strutturale che utilizza il motore di calcolo SAM II, sviluppato presso l Università degli Studi di Pavia e presso

Dettagli

SISTEMA CUCITURE ATTIVE C.A.M.

SISTEMA CUCITURE ATTIVE C.A.M. SISTEMA CUCITURE ATTIVE C.A.M. Il patrimonio storico in Italia è largamente costituito da fabbricati e monumenti in muratura. Le tipologie costruttive e i materiali utilizzati sono i più vari (pietrame

Dettagli

DIAGNOSI E CERTIFICAZIONE ENERGETICA DI N. 15 AEROPORTI NAZIONALI COLLOCATI NELLE REGIONI INDIVIDUATE NELL OBIETTIVO CONVERGENZA R-MOLD

DIAGNOSI E CERTIFICAZIONE ENERGETICA DI N. 15 AEROPORTI NAZIONALI COLLOCATI NELLE REGIONI INDIVIDUATE NELL OBIETTIVO CONVERGENZA R-MOLD DIAGNOSI E CERTIFICAZIONE ENERGETICA DI N. 15 AEROPORTI NAZIONALI COLLOCATI NELLE REGIONI INDIVIDUATE NELL OBIETTIVO CONVERGENZA R-MOLD SOFTWARE MOLD SIMULATOR ANALISI PONTI TERMICI Edificio: Uffici Enac

Dettagli

Malte standard Prodotti cementizi compositi di ultima generazione: Confronto tra le proprietà fisico-meccaniche

Malte standard Prodotti cementizi compositi di ultima generazione: Confronto tra le proprietà fisico-meccaniche Malte standard Prodotti cementizi compositi di ultima generazione: Confronto tra le proprietà fisico-meccaniche malte standard Refor-tec UHPC HPFRCC HFE-tec SHCC ECC Modulo elastico [GPa] 8-30 40-50 8-25

Dettagli

scheda #9 Copertura continua piana, isolata e non ventilata. Elemento portante: solaio in laterocemento

scheda #9 Copertura continua piana, isolata e non ventilata. Elemento portante: solaio in laterocemento scheda Copertura continua piana, isolata e non ventilata. Elemento portante: solaio in laterocemento. Elemento di tenuta: membrana flessibile bituminosa. Elemento termoisolante: lana di roccia. scheda

Dettagli

Regione Campania - Genio Civile

Regione Campania - Genio Civile Regione Campania - Genio Civile Controllo di progetti relativi ad edifici in muratura Le tipologie strutturali degli edifici in muratura esistenti e la loro vulnerabiltà sismica B. Calderoni - D.A.P.S.

Dettagli

Fondazioni a platea e su cordolo

Fondazioni a platea e su cordolo Fondazioni a platea e su cordolo Fondazione a platea massiccia Una volta normalmente impiegata per svariate tipologie di edifici, oggi la fondazione a platea massiccia viene quasi esclusivamente adottata

Dettagli

Vlt Volte e portali murari rinforzati con FRP

Vlt Volte e portali murari rinforzati con FRP Roma, 29 gennaio 2009 Convegno Sika INTERVENTI DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO: utilizzo di materiali fibrorinforzati e malte da ripristino Vlt Volte e portali murari rinforzati con FRP Ugo Ianniruberto

Dettagli

EDIFICI A STRUTTURA MURARIA. parte prima

EDIFICI A STRUTTURA MURARIA. parte prima parte prima FONDAZIONI FONDAZIONI A POZZO FONDAZIONE A POZZO GETTO FONDAZIONE A PLATEA SCAVO FONDAZIONI SU PALI IN LEGNO STRUTTURE DI SOTTERRANEO MURATURE IN SOTTERRANEO FINESTRE SOTTERRANEI DRENAGGIO

Dettagli

Sistema MSP. Hilti. Passione. Performance.

Sistema MSP. Hilti. Passione. Performance. Sistema MSP Hilti. Passione. Performance. Prodotti Ganci per tetto MSP-RH Pagina 204 Ganci per tetto MSP-RH-A Pagina 205 Gancio per tetto MSP-RH-B Pagina 205 Gancio per tetto MSP-RH-S Pagina 206 Gancio

Dettagli

Rinforzo di Strutture in Muratura tramite Materiali Compositi Fibrorinforzati (FRP) acuradi: ing.ernesto Grande e.grande@unicas.it

Rinforzo di Strutture in Muratura tramite Materiali Compositi Fibrorinforzati (FRP) acuradi: ing.ernesto Grande e.grande@unicas.it Università degli Studi di Cassino Progettazione Sostenibile bl di Strutture tt Rinforzo di Strutture in Muratura tramite Materiali Compositi Fibrorinforzati (FRP) acuradi: ing.ernesto Grande e.grande@unicas.it

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL'AQUILA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL'AQUILA LOCALITÀ: COMUNE DI L AQUILA INDAGINI SUI MATERIALI INDIRIZZO: VIA SAN FRANCESCO DI PAOLA RIF. EX PALAZZO DEL GOVERNO GRUPPO DI LAVORO: M. EMILIANI, A. FILIPPONE, D. GALEOTA, M. M. GIAMMATTEO, D. RANALLI

Dettagli

FOTOVOLTAICO ZEBRA SOLAR. Ufficio Tecnico Würth Srl

FOTOVOLTAICO ZEBRA SOLAR. Ufficio Tecnico Würth Srl FOTOVOLTAICO ZEBRA SOLAR Ufficio Tecnico Würth Srl AGENDA Premessa materiali Descrizione prodotti Zebra Solar Descrizione fasi di montaggio Servizio i Tecnico 2 FOTOVOLTAICO ZEBRA SOLAR - Uffico Tecnico

Dettagli

Modifica dell organismo strutturale con aggiunta di nuovi elementi strutturali Incatenamenti di volte o di strutture spingenti

Modifica dell organismo strutturale con aggiunta di nuovi elementi strutturali Incatenamenti di volte o di strutture spingenti Modifica dell organismo strutturale con aggiunta di nuovi elementi strutturali Incatenamenti di volte o di strutture spingenti Gli interventi sulle strutture ad arco o a volta possono essere realizzati

Dettagli

RESTAURO E RIQUALIFICAZIONE DEL CONVITTO NAZIONALE RUGGERO BONGHI DI LUCERA

RESTAURO E RIQUALIFICAZIONE DEL CONVITTO NAZIONALE RUGGERO BONGHI DI LUCERA RESTAURO E RIQUALIFICAZIONE DEL CONVITTO NAZIONALE RUGGERO BONGHI DI LUCERA CITTÀ: Lucera, Italia COMMITTENTE: Convitto Nazionale Statale R. Bonghi TIPO DI PROGETTO: Progetto esecutivo delle opere di restauro

Dettagli

Ordinanza 3274. Progettazione di edifici in zona sismica CONSOLIDAMENTO. Ing. Marco Cauda marco.cauda@niphe.com

Ordinanza 3274. Progettazione di edifici in zona sismica CONSOLIDAMENTO. Ing. Marco Cauda marco.cauda@niphe.com Ordinanza 3274 Progettazione di edifici in zona sismica CONSOLIDAMENTO Ing. Marco Cauda marco.cauda@niphe.com Consolidamento Il consolidamento di strutture esistenti coinvolge problemi interdisciplinari:

Dettagli

MURI DI SOSTEGNO. a cura del professore. Francesco Occhicone

MURI DI SOSTEGNO. a cura del professore. Francesco Occhicone MURI DI SOSTEGNO a cura del professore Francesco Occhicone anno 2014 MURI DI SOSTEGNO Per muro di sostegno si intende un opera d arte con la funzione principale di sostenere o contenere fronti di terreno

Dettagli

BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Footer Text

BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Footer Text ARGOMENTI: MATERIALI E PRODOTTI DA COSTRUZIONE TIPOLOGIE STRUTTURALI E DETTAGLI COSTRUTTIVI AZIONI SULLE COSTRUZIONI RISPOSTA SISMICA E CRITERI DI PROGETTAZIONE BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2009-2010

PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2009-2010 Istituto Tecnico Statale per Geometri E. Forcellini Feltre PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2009-2010 Docente: Classe: prof. Maurizio Zucco III a corso B Disciplina: DISEGNO E PROGETTAZIONE Programma: Tecnologia

Dettagli

QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO ESECUTIVO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA SEDE MUNICIPALE - COMUNE DI SALASSA (TO) 1 SOMME A BASE D'APPALTO

QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO ESECUTIVO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA SEDE MUNICIPALE - COMUNE DI SALASSA (TO) 1 SOMME A BASE D'APPALTO QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO ESECUTIVO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA SEDE MUNICIPALE COMUNE DI SALASSA (TO) 1 SOMME A BASE D'APPALTO EURO 1.1 Importo lavori a corpo per riqualificazione energetica sede municipale

Dettagli

COMUNITA' MONTANA DELL'ALTO CHIASCIO VIA G. MATTEOTTI 17 06024 GUBBIO (PG) 12/04/2011 ELENCO PREZZI UNITARI. Codice DESCRIZIONE U.m.

COMUNITA' MONTANA DELL'ALTO CHIASCIO VIA G. MATTEOTTI 17 06024 GUBBIO (PG) 12/04/2011 ELENCO PREZZI UNITARI. Codice DESCRIZIONE U.m. 2.1.30.1 Scavi fino alla profondità di m 1,50. ( Euro novevirgolanovanta ) 2.3.40.1 Con l uso di mezzo meccanico. ( Euro settantaquattrovirgolazerozero ) mc 9,90 mc 74,00 2.6.70.1 ( Euro dodicivirgolasessanta

Dettagli

Indice. ET - Engineering Tools. <S.T.A. DATA srl>

Indice. ET - Engineering Tools. <S.T.A. DATA srl> RINFORZI MURATURE 3 Indice Parte I ET - Engineering Tools 4 1 Area... pulsanti di controllo 6 2 Area... elenco moduli installati 7 3 Area... elenco lavori realizzati 8 4 Area... anteprima relazione 9

Dettagli

CURRICULUM VITAE dell ing. Davide Concato

CURRICULUM VITAE dell ing. Davide Concato CURRICULUM VITAE dell ing. Davide Concato Formazione Laureato in Ingegneria Civile presso la Facoltà di Ingegneria di Ferrara sviluppando una tesi relativa a Il Sistema Qualità aziendale nel Settore delle

Dettagli

REPERTORIO DEI SISTEMI COSTRUTTIVI DI RIFERIMENTO PER IL PROGETTO

REPERTORIO DEI SISTEMI COSTRUTTIVI DI RIFERIMENTO PER IL PROGETTO SISTEMA COSTRUTTIVO DELLE COPERTURE... 2 SISTEMA COSTRUTTIVO DELLE MURATURE,... 3 SISTEMA COSTRUTTIVO DELLE APERTURE...3...3 SISTEMA COSTRUTTIVO DEI COLLEGAMENTI FRA LE STRUTTURE DI COPERTURA E LE STRUTTURE

Dettagli

COMUNE DI: SCAFA RELAZIONE TECNICA

COMUNE DI: SCAFA RELAZIONE TECNICA COMUNE DI: SCAFA PROVINCIA DI: PESCARA OGGETTO: Piano Scuole Abruzzo il Futuro in Sicurezza edificio scolastico c.so I Maggio Scuola Elementare. Intervento indicato al n.132 dell allegato al D.C.D. n.

Dettagli

Caratterizzazione del comportamento di resine epossidiche per il consolidamento di solai in latero-cemento

Caratterizzazione del comportamento di resine epossidiche per il consolidamento di solai in latero-cemento Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Relazione finale del contratto di consulenza Politecnico di Milano Laterlite Caratterizzazione del comportamento di resine epossidiche per il consolidamento

Dettagli

INTRODUZIONE SCHEDE RACCOLTA DATI PER LA QUALIFICAZIONE SPEDITIVA DEI MATERIALI

INTRODUZIONE SCHEDE RACCOLTA DATI PER LA QUALIFICAZIONE SPEDITIVA DEI MATERIALI INTRODUZIONE SCHEDE RACCOLTA DATI PER LA QUALIFICAZIONE SPEDITIVA DEI MATERIALI Il presente documento contiene due schede (e relativi allegati e istruzioni) predisposte per un "rilievo a vista" dei materiali

Dettagli

Progettare e costruire edifici antisismici ADEGUAMENTO SISMICO DI EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA

Progettare e costruire edifici antisismici ADEGUAMENTO SISMICO DI EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA Progettare e costruire edifici antisismici Tecnologie, materiali e sistemi costruttivi a confronto ADEGUAMENTO SISMICO DI EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA Prof. Ing. Natalino Gattesco Dipartimento di Ingegneria

Dettagli

INTERVENTO DI RIPARAZIONE PALAZZO DEL GOVERNATORE CENTO (FE) RELAZIONE SUI MATERIALI

INTERVENTO DI RIPARAZIONE PALAZZO DEL GOVERNATORE CENTO (FE) RELAZIONE SUI MATERIALI INDICE 1.... 2 1.1. Materiali strutture esistenti... 2 1.1.1. Muratura... 2 1.2. Materiali strutture di nuova realizzazione... 3 1.2.1. Muratura di nuova realizzazione... 3 1.2.2. Calcestruzzo... 3 1.2.3.

Dettagli

I TE N R TE V R EN E TI N TI RISPETTOS

I TE N R TE V R EN E TI N TI RISPETTOS INTERVENTI RISPETTOSI PER IL CONSOLIDAMENTO DI ARCHI, VOLTE E CUPOLE IN MURATURA Prof. Ing. POLITECNICO DI MILANO Dipartimento ABC ARCHI E VOLTE IN MURATURA Pseudo ARCO Ugarit, Syria Pont du Gard, Nimes,

Dettagli

VALUTAZIONE LCA ED EPD DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

VALUTAZIONE LCA ED EPD DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI Ciclo di convegni SOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO VALUTAZIONE LCA ED EPD DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI 18 giugno 2014 Organizza In collaborazione con Con il patrocinio di In cooperazione

Dettagli