Il Mercato del Lavoro in Provincia di Pavia

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1 Settore Sviluppo e Lavoro - Servizi alla Persona e all'impresa Servizi per l Impiego della Provincia di Pavia Il Mercato del Lavoro in Provincia di Pavia Anno

2 Indice Premessa Le persone in stato di disoccupazione Persone in stato di disoccupazione in provincia di Pavia ai sensi del Decreto Legislativo 181/00 e successive modificazioni Le persone in stato di disoccupazione Persone che hanno acquisito lo stato di disoccupazione nel 2014 (dato di flusso) Persone in stato di disoccupazione iscritte in lista di mobilità Persone in stato di disoccupazione iscritte al Collocamento Mirato Un segmento del mercato del lavoro in Provincia di Pavia: avviamenti e cessazioni Avviamenti Caratteristiche dei lavoratori avviati Tirocini Cessazioni Saldo avviamenti - cessazioni La cassa integrazione guadagni Cenni normativi Ore autorizzate per trattamenti di integrazione salariale Conclusioni

3 Premessa Il report sul mercato del lavoro fornisce alcune indicazioni di carattere generale relative all andamento occupazionale registrato nella provincia di Pavia nel corso del Oggetto di analisi sono i dati amministrativi di competenza dei Centri per l Impiego relativi alle comunicazioni obbligatorie dei rapporti di lavoro effettuate dai datori di lavoro nel territorio provinciale. Le comunicazioni obbligatorie generano una fonte informativa contenente i dati relativi agli avviamenti, proroghe, trasformazioni e cessazioni di rapporto di lavoro che i datori di lavoro devono obbligatoriamente comunicare alle istituzioni competenti. Dai dati raccolti è possibile ricavare informazioni riguardanti le dinamiche del mercato del lavoro dal punto di vista della domanda, dell offerta e delle tipologie contrattuali utilizzate. Al fine di fornire ulteriori spunti interpretativi, la trattazione si sviluppa con l analisi quantitativa del flusso dei lavoratori in stato di disoccupazione, del flusso dei lavoratori inseriti in lista di mobilità e la quantificazione del numero di ore di cassa integrazione autorizzata durante il periodo considerato. I dati pubblicati nel presente report sono definiti in progress, pertanto elaborazioni successive a quelle pubblicate potrebbero subire lievi variazioni in termini di valore assoluto. 3

4 1. Le persone in stato di disoccupazione 1.1 Persone in stato di disoccupazione in provincia di Pavia ai sensi del Decreto Legislativo 181/00 e successive modificazioni Le persone in stato di disoccupazione Il numero complessivo delle persone in stato di disoccupazione registrate presso i CPI al 31/12/2014 è di unità (dato di stock), in aumento rispetto al dato rilevato al 31/12/2013 (58.192). Le persone di genere femminile sono pari al 52,7%. Oltre la metà dei lavoratori iscritti (58,4%) ha un età superiore ai 40 anni. Circa un terzo è di provenienza straniera (26,9%). I disoccupati, cioè le persone in stato di disoccupazione con precedenti esperienze lavorative, costituiscono il campione maggiormente rappresentativo, con una percentuale pari al 86,4%, mentre le persone alla ricerca del primo impiego (inoccupati) sono il 13,6%. Su base annua si registra un incremento dei lavoratori in stato di disoccupazione di oltre il 10% rispetto al dato del precedente anno. Tav. 1.1 persone in stato di disoccupazione (dato di stock al 31/12/2014) Classe stato occupazionale iscritti al 31/12/2013 iscritti al 31/12/2014 M F T % M F T % disoccupati ,8% ,4% inoccupati ,2% ,6% Totali % % Di cui stranieri % ,9% Percentuali 47,1% 52,9% 100% 47,3% 52,7% 100% Come già accennato, oltre la metà delle persone in stato di disoccupazione ha oltre 40 anni (58,4%), mentre quelle comprese nella fascia di età fra i anni sono il 24,5%; i giovani con meno di 30 anni sono il 17,1%. Tav. 1.2 persone in stato di disoccupazione (dato di stock al 31/12/2014) suddivise per classi di età Classi di età M F T % ,1% ,5% ,2% 50 e oltre ,2% Totali ,0% Percentuali 47,3% 52,7% 100,0% 4

5 La distribuzione territoriale delle persone in stato di disoccupazione è ripartita per il 38% sul CPI di Vigevano, per il 37% sul CPI di Pavia ed il restante 25% sul CPI di Voghera. Tav. 1.3 persone in stato di disoccupazione (dato di stock al 31/12/2014) suddivise per Centro Impiego di appartenenza Iscritti al 31/12/2014 M % F % T % Centro Impiego Pavia ,6% ,2% ,0% Centro Impiego Vigevano ,5% ,7% ,1% Centro Impiego Voghera ,9% ,0% ,9% Totale Provinciale % % % Graf. 1.1 persone in stato di disoccupazione (dato di stock al 31/12/2014) suddivise per Centro per l Impiego di appartenenza 15991; 25% 23695; 37% Pavia Vigevano Voghera 24420; 38% Persone che hanno acquisito lo stato di disoccupazione nel 2014 (dato di flusso) Nel corso dell anno 2014 le persone entrate in stato di disoccupazione, ovvero coloro che hanno rilasciato una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) e sono state incluse fra i disoccupati/inoccupati disponibili negli elenchi dei Centri per l Impiego, risultano Oltre l 87% di queste persone è rappresentato da lavoratori già precedentemente occupati ed alla ricerca di una nuova occupazione. Rispetto al dato di flusso del precedente anno (18.686) si registra un decremento tendenziale del 2,3% (tav.1.4 e tav. 1.5). 5

6 Tav. 1.4 persone che hanno reso dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro durante l anno 2014 suddivise per classe d iscrizione Flusso per classe d iscrizione M % F % Totali % Disoccupati ,7% ,9% ,6% Inoccupati 946 5,2% ,0% ,2% Occupati 99 0,5% 73 0,4% 172 0,9% Altro 30 0,2% 18 0,1% 48 0,3% Totali % % % Percentuali 50,6% 49,4% 100% Graf. 1.2 persone che hanno reso dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro durante l anno 2014 suddivise per classe d iscrizione maschi femmine totali disoccupati inoccupati occupati altro Tav. 1.5 persone che hanno reso dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro suddivise per CPI comparazione anno Centro Impiego Flusso iscritti anno 2013 Flusso iscritti anno 2014 M F T % M F T % Centro Impiego Pavia ,0% ,8% Centro Impiego Vigevano ,4% ,7% Centro Impiego Voghera ,5% ,6% Totali % % Percentuali 50,2% 49,8% 100% 50,6% 49,4% 100% 6

7 In merito alla suddivisione per classi di età, si rileva che oltre il 30% dei nuovi iscritti ha una età inferiore ai 30 anni, oltre il 25% si posiziona nella classe dai 30 ai 39 anni ed oltre il 24% nella classe dai 40 ai 49 anni. Elevato rimane il flusso di nuovi lavoratori iscritti nella classe over 50 con una percentuale di oltre il 19% (18% nel 2013)(tav.1.6). Tav. 1.6 persone che hanno reso dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro suddivise per classi di età anno 2014 Flusso iscritti per classi di età M F T % ,6% ,6% ,2% 50 e oltre ,6% Totali ,0% Percentuali 50,6% 49,4% 100,0% Persone in stato di disoccupazione iscritte in lista di mobilità Le procedure di mobilità si attivano a fronte di situazioni di crisi o di trasformazioni aziendali che comportano una riduzione del numero di lavoratori occupati. Se l azienda in crisi ha un organico superiore ai 15 dipendenti, ed ha la necessità di procedere ad un licenziamento collettivo (che interessi almeno 5 lavoratori), si applicano le disposizioni previste dalla Legge 223/91, che prevedono un esubero, procedura che si conclude con l iscrizione dei lavoratori licenziati in un apposita lista di mobilità. Se l azienda rientra tra quelle che hanno diritto all intervento della CIGS, i lavoratori licenziati ed iscritti nella lista di mobilità percepiscono la relativa indennità ed il loro reimpiego è favorito da sgravi contributivi ed incentivi economici. La legge di stabilità per il 2013 (L. 228/2012) non ha prorogato la possibilità d iscrizione nelle liste di mobilità per quei lavoratori licenziati da imprese che occupano anche meno di 15 dipendenti, per giustificato motivo oggettivo connesso a riduzione, trasformazione o cessazione dell attività (ai sensi della L. 236/93 art.4). Pertanto dal 1 gennaio 2013 tali lavoratori hanno potuto iscriversi solo come lavoratori in stato di disoccupazione. Inoltre i lavoratori già iscritti sulla base di questa legge, pur mantenendo l inserimento in lista, non sono più portatori di agevolazioni in caso di assunzione. Come precisato dall Inps (circolare n. 13/2013), dal 2013 sono rimasti in vigore solo gli incentivi previsti per le assunzioni di lavoratori inseriti in lista di mobilità ex L. 223/91. Il perdurare di una congiuntura negativa ha portato ad una situazione di grave crisi, anche per le imprese del nostro territorio, che si è inevitabilmente riflessa, dopo un periodo di utilizzo degli ammortizzatori sociali, nell aumento delle persone iscritte in lista di mobilità. 7

8 Complessivamente i lavoratori iscritti alla lista di mobilità al 31/12/2014 (dato di stock) sono sulla base della Legge 223/91 e 813 sulla base della Legge 236/93(*). Analizzando la serie storica si può rilevare che i lavoratori iscritti ai sensi della Legge 223/91 registrano un incremento di oltre il 24% rispetto al 2013 e di circa il 60% rispetto al 2012, mentre i lavoratori iscritti sulla base della Legge 236/93, per i motivi sopra esposti, registrano una flessione di oltre il 58% rispetto al 2013 e di oltre il 78% rispetto al Tav. 1.7 lavoratori iscritti al 31/12 nelle liste di mobilità per sesso e tipo mobilità serie storica (*) a Mobilità totale iscritti al 31/12/2012 totale iscritti al 31/12/2013 totale iscritti al 31/12/2014 M F T % M F T % M F T % L ,2% ,8% ,4% L ,8% ,2% ,6% Totali % % % perc.% 62,4% 37,6% 100% 64,2% 35,8% 100% 66,4% 33,6% 100% I lavoratori iscritti in lista di mobilità sulla base della Legge 223/91 durante l anno 2014 (dato di flusso) sono complessivamente 1.415, con un aumento tendenziale rispetto al dato del precedente anno pari al 7,6% (tav. 1.8). Il 43,4% di questi lavoratori sono in carico presso il CPI di Pavia, il 32,4% presso il CPI di Vigevano ed il 24.2% presso il CPI di Voghera (tav. 1.9) Tav. 1.8 flusso lavoratori iscritti in lista di mobilità per sesso e tipo mobilità serie storica anni (*) b mobilità flusso iscritti anno 2013 flusso iscritti anno 2014 M F T M F T var.% L. 223/ ,6% Totali ,6% Percentuali 70,0% 30,0% 100,0% 68,1% 31,9% 100,0% Tav. 1.9 flusso lavoratori iscritti in lista di mobilità (Legge 223/91) per Centro Impiego di appartenenza anno 2014 Centro impiego M % F % T % Pavia ,9% ,6% ,4% Vigevano ,3% ,6% ,4% Voghera ,8% 85 18,8% ,2% Totali ,0% ,0% ,0% Percentuali 68,1 % 31,9 % 100,0% a I dati presenti in tabella, rispetto ai dati forniti col precedente rapporto sul mercato del lavoro anno sono stati ricalcolati e riformulati b I dati presenti in tabella, rispetto ai dati forniti col precedente rapporto sul mercato del lavoro anno sono stati ricalcolati e riformulati 8

9 L analisi dei comparti di provenienza dei lavoratori in mobilità sulla base della Legge 223/91 fornisce alcune informazioni utili a leggere ed interpretare l andamento della crisi nel nostro territorio (vedi capitolo 2 dedicato ad avviamenti e cessazioni). La tavola sottostante infatti evidenzia come nel 2014 circa il 59% dei lavoratori nuovi iscritti provenga dal settore industriale manifatturiero, oltre il 27% dal settore del commercio servizi alla persona e circa il 12% dal settore delle costruzioni. Dal confronto con il 2013, critica continua ad essere la situazione nel comparto delle costruzioni e nel comparto industriale, con un incremento di lavoratori in mobilità rispettivamente del 49,1% e del 7,3%. Tav flusso lavoratori iscritti in lista di mobilità (Legge 223/91) per settore di attività aziendale Settore di attività 2013 % 2014 % var.% Dato mancante 33 2,5% 22 1,6% -33,3% Agricoltura 4 0,3% 6 0,4% 50,0% Industria ,0% ,9% 7,3% Costruzioni 112 8,5% ,8% 49,1% Terziario ,7% ,3% -0,8% Totali ,0% ,0% 7,6% Graf. 1.3 flusso lavoratori iscritti in lista di mobilità (Legge 223/91) per settore di attività aziendale anno 2013 anno Agricoltura Industria Costruzioni Terziario Totali 9

10 1.1.4 Persone in stato di disoccupazione iscritte al Collocamento Mirato Risultano le persone iscritte al collocamento mirato disabili alla data del 31/12/2014, di cui circa l 1% appartenente alle categorie protette ai sensi dell art.18 della Legge 68/99. Rispetto al dato di stock del precedente anno ( lavoratori iscritti al 31/12/2013) il trend di aumento è pari al 5,7%. La composizione della banca dati per genere mostra una significativa presenza, tre gli iscritti, di genere maschile con una percentuale pari al 58% rispetto al totale. Con riferimento alla categoria di appartenenza, gli invalidi civili rappresentano la quasi totalità delle persone iscritte (84,6%), mentre rilevante risulta la presenza negli elenchi di persone con tipologia di invalidità di natura psichica (11,6%). Tav lavoratori iscritti al 31/12 nelle liste del collocamento mirato per sesso e categoria Iscritti al 31/12/ collocamento mirato M % F % T % Totale lavoratori iscritti % % % di cui art ,8% 26 1,4% 47 1,1% di cui disabili ,2% ,6% ,9% Tav lavoratori iscritti al 31/12 nelle liste del collocamento mirato per tipologia Iscritti al 31/12/2014 per tipologia Totali % Albo centralinisti L.113/85 2 0,0% Invalidi civili ,6% Invalidi del lavoro 77 1,7% Invalidi di guerra 1 0,0% Invalidi per servizio 6 0,1% Minorati psichici ,6% Minorati vista 6 0,1% Sordi 34 0,8% Vedove/orfani del lavoro 30 0,7% Vittime del dovere/terrorismo 3 0,1% Vedove/orfani di servizio 10 0,2% Vedove/orfani di guerra 4 0,1% Totali % 10

11 2. Un segmento del mercato del lavoro in Provincia di Pavia: avviamenti e cessazioni 2.1 Avviamenti Gli avviamenti registrati nel corso del 2014 effettuati da aziende ubicate sul territorio della Provincia di Pavia risultano complessivamente , di cui il 49,6% riferite a personale di genere maschile ed il 50,4% a personale di genere femminile. Le persone fisiche avviate nel 2014 sono state (da tener presente che una persona può essere assunta più volte nell anno), in leggero aumento (1,2%) rispetto al dato registrato nel Rispetto all anno precedente si registra un incremento delle comunicazioni di assunzione pari al 2,7%. Sono gli uomini che vedono maggiormente incrementare le occasioni di lavoro con una variazione percentuale pari al 3,4%, mentre per le donne l incremento percentuale si attesta al 2%. Tav. 2.1 avviamenti suddivisi per genere comparazione anni Avviamenti 2013 Avviamenti 2014 Variazione % M F T M F T M F T ,4% 2,0% 2,7% Disaggregando il dato per Centro per l Impiego, le assunzioni a Pavia sono , a Vigevano , a Voghera Tutti i comprensori territoriali presentano un lieve incremento rispetto al Graf. 2.1 avviamenti per area territoriale di competenza dei CPI avviamenti per centro impiego Voghera; 21092; 34% Pavia; 24083; 40% Pavia Vigevano Voghera Vigevano; 16139; 26% 11

12 Come già accennato il 2014 si è concluso con una dinamica degli avviamenti al lavoro in rialzo rispetto al 2013, a testimonianza di una maggiore vitalità del tessuto economico, con un trend di crescita pari al 2,7%. Il risultato complessivo di crescita degli avviamenti è stato sostenuto però esclusivamente dal settore del terziario (commercio e servizi) con un trend positivo percentualmente pari al 7,3%, mentre in tutti gli altri comparti si è registrata una flessione rispetto all anno precedente. Fra i comparti in flessione abbiamo l agricoltura con un tasso di variazione degli avviamenti negativo e pari al -8,2%, l industria con un -3% e le costruzioni con un - 7,3% (tav.2.2). Il terziario si conferma quindi il settore trainante dell economia pavese con un incidenza pari al 67% circa sul totale delle assunzioni effettuate; segue il settore industriale manifatturiero con il 14,9%, il settore agricolo con il 13,2% ed infine il settore delle costruzioni con il 4,9%. Tav. 2.2 avviamenti suddivisi per genere e settore economico comparazione anni Settore d'attività avviamenti 2013 avviamenti 2014 variazione M F T % M F T % % Dato mancante ,1% ,1% 50,0% Agricoltura ,7% ,2% -8,2% Industria ,8% ,9% -3,0% Costruzioni ,4% ,9% -6,0% Terziario ,1% ,9% 7,3% Totali % % 2,7% Percentuali 49,3% 50,7% 100% 49,6% 50,4% 100% Graf. 2.2 avviamenti per settore economico comparazione anni avviamenti per settore di attività anno 2013 anno Agricoltura Industria Costruzioni Terziario Totali 12

13 Quanto alla dinamica contrattuale, le assunzioni a tempo determinato (comprensive dei rapporti di lavoro somministrato) rappresentano il 74,4% del totale degli avviamenti effettuati nel 2014, quelle a tempo indeterminato il 15,4%, quelle con il contratto di apprendistato l 1,8%. Il lavoro parasubordinato si colloca al 6,1% mentre risulta praticamente azzerato il ricorso al lavoro a chiamata o intermittente per effetto dei mutati comportamenti della domanda di lavoro indotti dall entrata in vigore della Legge 92/2012. Con il termine altre tipologie contrattuali presente nella tabella 2.3 si vuol indicare una serie di contratti poco utilizzati quali il contratto di agenzia, l associazione in partecipazione con apporto di attività lavorativa, il lavoro occasionale, il lavoro autonomo nello spettacolo; in termini percentuali la somma di tali contratti si colloca al 2,3%. Il lavoro somministrato rappresenta il 16,8% del totale dei contratti stipulati (tav.2.3). Tav. 2.3 avviamenti per tipologia contrattuale suddivisi per genere anno 2014 Tipologia Rapporto di Lavoro M % F % T % Apprendistato/inserimento 606 2,0% 497 1,6% ,8% Lavoro a tempo determinato (*) ,0% ,7% ,4% Lavoro a tempo indeterminato ,0% ,9% ,4% Lavoro intermittente 0 0% 0 0% 0 0% Parasubordinato ,1% ,0% ,1% Altre tipologie contrattuali 886 2,9% 548 1,8% ,3% Totali % % % (* ) di cui lavoro interinale ,1% ,6% ,8% Percentuali 49,6% 50,4% 100% Graf. 2.3 avviamenti per tipologia contrattuale anno 2014 avviamenti per tipologia contrattuale anno % 2% 0% 6% 2% 75% Apprendistato/inserimento Lavoro a tempo determinato Lavoro a tempo indeterminato Lavoro intermittente Parasubordinato Altre tipologie contrattuali 13

14 Comparando i dati della dinamica contrattuale con il 2013, l intensificazione delle assunzioni riguarda, ad eccezione del lavoro a chiamata, tutte le tipologie contrattuali. Nel dettaglio i contratti a tempo indeterminato aumentano del 1,6%, i contratti di apprendistato del 3,8% ed il lavoro parasubordinato del 10,7%; anche per i contratti a tempo determinato si registra una dinamica positiva (+ 2,4%), dinamica positiva dovuta in larga parte all aumento dei contratti di somministrazione (+8,2%). Scorporando il dato dal lavoro somministrato, l intensificazione dei contratti a tempo determinato risulta pari solo allo 0,8%. Tav. 2.3 avviamenti per tipologia contrattuale confronto anni Tipologia Rapporto di Lavoro Tot. anno 2013 % Tot. anno 2014 % saldo var.% Apprendistato ,8% ,8% 40 3,8% Lavoro a tempo determinato (*) ,6% ,4% ,4% Lavoro a tempo indeterminato ,6% ,4% 151 1,6% Lavoro intermittente 43 0,1% 0 0% % Parasubordinato ,6% ,1% ,7% Altre tipologie contrattuali ,3% ,3% 47 3,4% Totali % % ,7% (* ) di cui lavoro interinale ,0% ,8% 779 8,2% 2.2 Caratteristiche dei lavoratori avviati Sono i lavoratori interessati da una o più comunicazioni di avviamento e quindi da uno o più rapporti di lavoro nel corso del 2014; si contano quindi circa 1,6 avviamenti in media per ogni persona. Rispetto al 2013 si registra un aumento percentuale del numero di lavoratori coinvolto da occasioni di lavoro pari al 1,2%. Praticamente invariata in termini percentuali, nei due anni a confronto, la differenza di genere, con il 57,3% delle assunzioni effettuate a favore dei maschi ed il 42,7 a favore delle femmine (tav.2.4). Tav. 2.4 lavoratori avviati suddivisi per genere Lavoratori avviati anno 2013 Lavoratori avviati anno 2014 Sesso Numero Individui % Sesso Numero Individui % M ,4% M ,3% F ,6% F ,7% Totali % Totali % Nel 2014 i lavoratori con età inferiore ai 30 anni (giovani) interessati da comunicazioni di assunzione sono stati , pari al 29,4% del totale dei lavoratori avviati, con un incremento tendenziale del 9,8% rispetto al

15 Gli avviati nella fascia di età dai 30 ai 54 anni (adulti) sono stati (60,7%), in lieve diminuzione (-0,5%) rispetto al dato rilevato nel precedente anno, mentre più marcata risulta la diminuzione (-10,2%) per i lavoratori con oltre 55 anni di età (tav.2.5). Tav. 2.5 lavoratori avviati per fascia di età (intervallo di età) e genere confronto Intervallo di età Lavoratori avviati anno 2013 Lavoratori avviati anno 2014 variazione M F T % M F T % % Giovani(fino 29 anni) ,1% ,4% 9,8% Adulti ( da 30 a 54 ) ,8% ,7% -0,5% Anziani (oltre 55) ,1% ,9% -10,2% Totali % % 1,2% Percentuali 57,4% 42,6% 100% 57,3% 42,7% 100% Riguarda alla cittadinanza dei lavoratori avviati nel 2014, il 28,5 % è rappresentato da persone di nazionalità straniera: i lavoratori comunitari costituiscono il 12,3% mentre i lavoratori extracomunitari rappresentano il 16,2% del campione osservato. In termini numerici sono i lavoratori stranieri avviati, di cui il 67,6% di genere maschile ed il restante 32,4% di genere femminile. Fra i cittadini stranieri avviati, troviamo in misura prevalente lavoratori di nazionalità rumena (11%), albanese (2,9%), cinese (2,1%), egiziana (2%) e marocchina (1,7%) (tav.2.7). Tav. 2.6 lavoratori avviati per cittadinanza e genere Cittadinanza M % F % T % Italiani ,4% ,4% ,5% Comunitari ,0% ,3% ,3% Extracomunitari ,6% ,3% ,2% Totali % % % Percentuali 57,3% 42,7% 100% Tav. 2.7 lavoratori avviati per paese d origine e genere Cittadinanza M % F % Totali % Romania ,6% ,2% % Albania 754 3,5% 357 2,2% ,9% Cina 410 1,9% 386 2,4% 796 2,1% Egitto 749 3,4% 12 0,1% 761 2% Marocco 525 2,4% 115 0,7% 640 1,7% Ucraina 152 0,7% 132 0,8% 284 0,7% Tunisia 222 1% 24 0,1% 246 0,6% altri ,5% ,5% ,9% Totali % % % Percentuali 57,40% 42,60% 100% 15

16 2.3 Tirocini Il tirocinio è uno degli strumenti individuato per supportare l inserimento lavorativo delle persone, in particolare dei giovani, e per sostenere le loro scelte professionali. Non si tratta di un rapporto di lavoro, ma di una modalità formativa che fa acquisire competenze attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro (c) c. Nel 2014 i tirocini attivati da aziende ubicate nel territorio provinciale sono stati 1.342, di cui il 50,1% a favore dei maschi ed il 49,9% a favore delle femmine. Nel 2013 i tirocini attivati sono stati 1.296, con un incremento tendenziale, nel 2014, del 3,5%. Quasi un terzo dei tirocini (28,8%) interessa professioni qualificate nei servizi, il 21,3% profili impiegatizi, il 16,8% operai specializzati, l 11,3% professioni non qualificate e l 11% professioni tecniche (tav. 2.8). Tav. 2.8 tirocini attivati per genere e grandi gruppi professionali anno 2014 Qualifica professionale Tirocini attivati - anno 2014 M F T % dirigenti ,1% Professioni intellettuali,scientifiche e di elevata spec ,9% Professioni tecniche ,0% impiegati ,3% Professioni qual. nelle attività commerciali e nei servizi ,8% Operai specializzati ,8% Cond. di imp. e operai semi qualif. addetti a macch. fissi e mobili ,7% Professioni non qualificate ,3% Totali % Percentuali 50,1% 49,9% 100% I lavoratori coinvolti dall attivazione di uno o più tirocini nel corso del 2014 sono Di questi lavoratori la maggioranza (71,6%) ha un età inferiore ai 29 anni (giovani), oltre il 25% si trova nella fascia compresa fra i 30 ed i 54 anni (adulti) e solo il 2,6% dei lavoratori ha una età oltre i 55 anni (tav. 2.8). Tav. 2.8 lavoratori coinvolti da tirocini attivati per genere e fascia di età Intervallo di età Tirocini attivati - anno 2014 M F T % Giovani (fino 29 anni) ,6% Adulti ( da 30 a 54 ) ,8% Anziani (oltre 55) ,6% Totali % Percentuali 49,6% 50,4% 100% c Il dato sui tirocini non è ricompreso nel conteggio avviamenti/cessazioni 16

17 2.4 Cessazioni Le aziende con sede operativa ubicata sul territorio provinciale, nel 2014, hanno effettuato complessivamente comunicazioni di cessazione, di cui il 49,8% riferito a personale di genere maschile ed il 50,2% a personale di genere femminile. Rispetto al 2013 si registra un aumento delle comunicazioni di cessazione pari al 1,2%. Tav. 2.9 cessazioni suddivise per genere comparazione anni Cessazioni 2013 Cessazioni 2014 Variazione % M F T M F T M F T ,8% 0,7% 1,2% La maggior parte dei rapporti di lavoro cessati si concentra nel settore del terziario con un valore percentuale pari al 66,3% sul totale delle comunicazioni effettuate. A seguire il settore industriale con il 16%, il settore agricolo con il 12,1% ed il settore delle costruzioni con il 5,5%. Osservando la dinamica delle cessazioni nei due anni a confronto, si rileva un discreto aumento dei rapporti di lavoro cessati nel terziario (+5%), mentre in diminuzione risultano le cessazioni nei restanti comparti economici; nello specifico il settore agricolo si posiziona con un -7,5%, il settore industriale con un -3% ed il settore delle costruzioni con un -8,5% (tav.2.10). Tav cessazioni suddivise per genere e settore economico comparazione anni Settore d'attività Cessazioni 2013 Cessazioni 2014 variazione M F T % M F T % % Dato mancante ,1% ,1% 64,9% Agricoltura ,2% ,1% -7,5% Industria ,7% ,0% -3,0% Costruzioni ,1% ,5% -8,5% Terziario ,0% ,3% 5,0% Totali % % 1,2% Percentuali 49,5% 50,5% 100% 49,8% 50,2% 100% Graf. 2.4 cessazioni per settore economico comparazione anni cessazioni per settore di attività anno 2013 anno Agricoltura Industria Costruzioni Terziario Totali 17

18 Analizzando le cause che portano alla interruzione dei rapporti di lavoro, si rileva che la maggior parte di questi, nel 2014, si è conclusa alla naturale scadenza dei relativi contratti stipulati a termine (64,8%), con un incremento tendenziale, rispetto al 2013, pari a 6 punti percentuali. A seguire troviamo, le cessazioni richieste specificatamente dai lavoratori (dimissioni e pensionamenti) con un incidenza percentuale pari al 16,9%, mentre le cessazioni promosse dal datore di lavoro (licenziamenti, chiusura attività aziendale, decadenza dal servizio e mancato superamento del periodo di prova) si posizionano al 9,5% del totale delle comunicazioni di cessazione effettuate, in diminuzione del 7,8% rispetto al dato rilevato nel Le cessazioni per altre cause (vedi nota punto c a piè pagina) si posizionano al 8,1%. Tav rapporti di lavoro cessati per motivo di cessazione comparazione anni Causa di Cessazione 2013 % 2014 % var.% ,0% ,9% -5,0% ,4% ,5% -7,8% ,5% ,3% -1,0% ,4% ,0% -8,3% ,0% ,6% -10,2% ,0% ,8% 6,0% ,7% ,1% -5,8% 597 0,9% 449 0,7% -24,8% Totali ,0% ,0% 1,2% d Graf. 2.5 cessazioni per causa - anno 2014 cessazioni per causa Cessazione richiesta dal lavoratore Cessazione attività aziendale Licenziamento Altro Cessazione per fine rapporto a termine Altre cause Dato mancante (a) Per Licenziamento si intende:licenziamento per giustificato motivo oggettivo;licenziamento per giustificato motivo soggettivo; Licenziamento collettivo; Licenziamento giusta causa. (b) Per Altro si intende: Decadenza dal servizio; Mancato superamento del periodo di prova. (c) Per Altre cause si intende: Altro; Decesso; Modifica del termine inizialmente fissato; Risoluzione consensuale. 18

19 2.5 Saldo avviamenti - cessazioni Il 2014 si è concluso con una dinamica degli avviamenti al lavoro in rialzo rispetto al 2013 (+2,7%), a testimonianza di una maggior vitalità del tessuto economico. Le cessazioni di contratti sono salite a un tasso leggermente inferiore (+1,2%), prevalentemente a causa del numero elevato di avviamenti stipulati con contratti a termine. Il saldo delle posizioni lavorative, inteso come differenza tra avviamenti e cessazioni, si conferma negativo come nell anno precedente. Il 2014 si chiude infatti con una perdita di posizioni lavorative pari a unità, in lieve diminuzione rispetto al dato del precedente anno ( unità). Tutti i macrosettori presi in considerazione presentano saldi negativi. La maggior contrazione delle posizioni di lavoro si registra nel terziario ( unità); a seguire il settore manifatturiero ( unità), il settore delle costruzioni (-680 unità) ed il settore agricolo (-87 unità). Il rapporto avviamenti/cessazioni resta un indicatore piuttosto grezzo, ma pur sempre rappresentativo della tendenza in atto, a testimonianza che nonostante la ripresa vivacità del mercato, ancora non si è in presenza della crescita o del recupero di posizioni lavorative. Tav saldo avviamenti cessazioni per settore di attività Settore d'attività Avv. Cess. Avv. Cess. Avv. Cess. saldo saldo saldo dato mancante Agricoltura Industria Costruzioni Terziario Totali Graf. 2.6 saldo avviamenti cessazioni per settore di attività saldo avviamenti - cessazioni Agricoltura Industria Costruzioni Terziario Totali anno anno anno anno 2012 anno 2013 anno

20 Osservando il grafico 2.7 che visualizza l andamento avviamenti/cessazioni per semestre nel periodo 2010/2014, notiamo che, con eccezione del 1 semestre 2013, il saldo delle posizioni lavorative si mantiene sempre positivo durante i primi sei mesi dell anno, mentre il saldo del secondo semestre, per tutti gli anni in considerazione, assume sempre segno negativo. Graf. 2.7 trend avviamenti cessazioni totale economia totale economia - trend avviamenti - cessazioni avviamenti cessazioni I sem 2010 II sem 2010 I sem 2011 II sem 2011 I sem 2012 II sem 2012 I sem 2013 II sem 2013 I sem 2014 II sem

21 3. La Cassa Integrazione Guadagni 3.1 Cenni normativi La cassa integrazione guadagni è una prestazione finalizzata a sostituire o integrare la retribuzione ed è destinata ai lavoratori sospesi dal lavoro o che operano con orario ridotto a causa di difficoltà produttive dell azienda. Possono usufruire dell integrazione salariale gli operai, gli impiegati e i quadri mentre sono esclusi i dirigenti, gli apprendisti e i lavoratori a domicilio. L intervento ordinario (CIGO) opera in presenza di sospensioni o riduzioni temporanee e contingenti dell attività d impresa che conseguono a situazioni aziendali determinate da eventi transitori non imputabili all imprenditore o ai lavoratori, ovvero da crisi temporanee di mercato. L intervento straordinario (CIGS) opera a favore di imprese industriali e commerciali in caso di ristrutturazione, riorganizzazione e riconversione aziendale, per crisi aziendale di particolare rilevanza sociale e in caso di procedure concorsuali, quali fallimento, liquidazione coatta amministrativa ecc. Sono definiti in deroga (CIGD) i trattamenti di integrazione salariale destinati ai lavoratori di imprese escluse dalla cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria. La CIG in deroga alla vigente normativa è concessa nei casi in cui alcuni settori (tessile, abbigliamento, calzaturiero, orafo ecc.) versino in grave crisi occupazionale. Lo strumento della cassa in deroga permette quindi di concedere i trattamenti di integrazione salariale anche a tipologie di aziende e lavoratori che ne sono esclusi. 3.2 Ore autorizzate per trattamenti di integrazione salariale Nel 2014 il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate è stato pari a 9,9 milioni, in diminuzione del 15,1% rispetto al dato rilevato nell anno precedente (11,6 milioni) (tav.3.1)( e ). In calo risultano sia la GIG straordinaria che quella ordinaria, mentre la CIG in deroga segna un deciso aumento. Nel dettaglio : Interventi ordinari (CIGO) Le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate nel 2014 ammontano a 4,4 milioni, con una diminuzione tendenziale, rispetto al 2013 (6,6 milioni) del 33,7%. Si tratta, come accennato in precedenza, di uno strumento utilizzato in chiave anticongiunturale per brevi periodi (13 settimane consecutive, con prospettiva di ripresa dell attività, per un massimo di 52 settimane in un biennio mobile). Interventi straordinari (CIGS) Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate nel 2014 è stato pari a 2,8 milioni, con un decremento pari al 11,3% rispetto al 2013 (3,1 milioni). e Attenzione: in data 03/06/2014 l INPS ha effettuato una rilettura degli archivi, pertanto i dati pubblicati in precedenza potrebbero aver subito cambiamenti 21

22 La cassa straordinaria copre stati di crisi dichiarata che spesso porta ad esuberi o alla totale cessazione dell attività aziendale o dei sui rami. Le situazioni di cassa straordinaria giunte a conclusione, che non abbiano generato riavvio delle attività o ricollocazione del personale, potrebbero sfociare in mobilità ovvero in licenziamenti collettivi. Interventi in deroga (CIGD) Gli interventi in deroga ammontano a 2,6 milioni di ore autorizzate nel 2014, con un incremento del 43,9% rispetto al 2013 (1,8 milioni). Tav. 3.1 ore autorizzate per trattamento di integrazione salariale Cassa Integrazione ore autorizzate tasso di var. % Tipo Intervento anno 2013 anno 2014 Ordinaria ,72% Straordinaria ,35% Deroga ,99% Totale ,19% Graf. 3.1 ore autorizzate per trattamento di integrazione salariale CIGO - GIGS - Cig in deroga - anno ; 27% ; 45% Ordinaria Straordinaria Deroga ; 28% Tav. 3.2 ore autorizzate per trattamento di integrazione salariale confronto anni 2010/2014 Cassa Integrazione anno 2010 anno 2011 anno 2012 anno 2013 anno 2014 Tipo Intervento ore aut. ore aut. ore aut. ore aut. ore aut. Ordinaria Straordinaria Deroga Totale

23 Graf. 3.2 ore autorizzate per trattamento di integrazione salariale confronto anni 2010/2014 andamento CIG per tipologia di cassa ordinaria straordinaria deroga totale ore aut.anno 2010 ore aut.anno 2011 ore aut.anno 2012 ore aut.anno 2013 ore aut.anno Conclusioni Attraverso i dati sopra esposti relativi ai lavoratori iscritti presso i Centri per l Impiego provinciali ed alla movimentazione delle comunicazioni obbligatorie è possibile trarre alcune conclusioni relative all andamento del mercato del lavoro locale. La domanda di lavoro espressa dai datori di lavoro e soddisfatta dal mercato, che viene rilevata dagli avviamenti, ha dimostrato una discreta crescita nel L andamento degli avviamenti segnala un aumento delle probabilità di trovare lavoro. Le cessazioni di contratti sono salite, anche se a un tasso leggermente inferiore rispetto agli avviamenti. Su base annua la contrazione delle posizioni di lavoro (saldo) risulta pari a unità. Rispetto all anno precedente si registra una progressiva decelerazione del trend di riduzione dei posti di lavoro: infatti nel 2013 la contrazione risultava pari a unità. Il miglioramento del saldo, come già accennato, è attribuibile alla dinamica tendenziale delle assunzioni (+2,7%) maggiore di quella delle cessazioni (+1,2%): Si tratta dunque di un segnale di riattivazione della domanda di lavoro. Tutti i comparti economici presentano comunque saldi negativi. Sotto il profilo settoriale, la crescita delle assunzioni è stata sostenuta esclusivamente dal terziario (+7,3%), mentre in flessione risultano gli altri comparti rispetto al Quanto alla dinamica contrattuale, l intensificazione delle assunzioni è avvenuta per tutte le tipologie contrattuali, con l aumento al ricorso sia ai contratti a tempo determinato (+2,4%) che a tempo indeterminato (+1,6%), sia di apprendistato (+3,8%) che di lavoro parasubordinato (+10,7%). 23

24 La dinamica delle assunzioni ha riguardato oltre lavoratori, con un aumento tendenziale del 1,2% rispetto al 2013; in termini numerici sono circa 500 i lavoratori in più interessati da occasioni di lavoro. Sotto il profilo anagrafico questi lavoratori sono per oltre il 57% maschi; per oltre il 60% adulti; per oltre il 28% stranieri. La perdita di posizioni lavorative sopra descritta si manifesta con il costante aumento dei lavoratori in stato di disoccupazione iscritti ai Centri per l Impiego provinciali ( unità); su base annua tale incremento è di oltre il 10%, anche se i deboli segnali di ripresa del mercato del lavoro hanno determinato una lieve diminuzione, nel 2014, del flusso dei lavoratori (nuovi iscritti) che si sono presentati presso i Centri per l Impiego provinciali per attestare il proprio stato di disoccupazione. Un ulteriore indicatore di sofferenza del mercato del lavoro locale è rappresentato dal costante aumento dei lavoratori iscritti in lista di mobilità ai sensi della Legge 223/91, con un tasso di crescita, rispetto al 2013, di oltre il 24%. Rimane elevato, anche se in diminuzione di oltre il 15%, il monte ore autorizzato di cassa integrazione nel confronto con l anno precedente. La durata della crisi e gli effetti sui consumi delle manovre di rientro della finanza pubblica continuano quindi a mostrare i loro effetti sul mercato del lavoro; i numeri presenti nel presente rapporto testimoniano quanto ancora la crisi stia colpendo il tessuto economico locale, anche se la ripresa vivacità del mercato segnala una tenuta maggiore dei saldi occupazionali. Fonte dati Centri per l Impiego della Provincia di Pavia Inps Elaborazione dati Osservatorio provinciale del mercato del lavoro Nota metodologica I dati pubblicati nel presente report sono definiti in progress pertanto elaborazioni successive a quelle pubblicate potrebbero subire lievi variazioni in termini di valore assoluto. 24

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