FUNGHI EPIGEI: ATTIVITA' DI CONTROLLO E PREVENZIONE DEGLI AVVELENAMENTI. Savigliano, 12/10/2018 Micologo Dott. M. Balma ASL TO5 CHIERI (TO)
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1 FUNGHI EPIGEI: ATTIVITA' DI CONTROLLO E PREVENZIONE DEGLI AVVELENAMENTI Savigliano, 12/10/2018 Micologo Dott. M. Balma ASL TO5 CHIERI (TO)
2 Il Controllo Ufficiale nella REGIONE PIEMONTE
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5 Decreto del Presidente della Repubblica 14 luglio 1995 n. 376 ART.9 È consentita la commercializzazione di altre specie di funghi conservati o secchi o comunque preparati, provenienti da altri Paesi, purché riconosciuti commestibili dalla competente autorità del Paese d'origine.
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11 NORMATIVA COMUNITARIA INERENTE ALLA SICUREZZA ALIMENTARE SUL COMMERCIO DEI FUNGHI Reg. (CE) N. 911/2001 Reg. (CE) N. 225/2003 Reg. (CE) N. 829/2003 Reg. (CE) N. 1863/2004 Reg. (CE) N. 396/2005 Reg. (CE) N. 1635/2006 Reg. (CE) N. 1881/2006 Reg. (CE) N. 149/2008 Reg. (CE) N. 629/2008 Reg. (CE) N. 1334/2008 Reg. (CE) N. 420/2011 Reg. (CE) N. 911/2001 Reg. (UE) N. 812/2011 Reg. (UE) N. 284/2012 Reg. (UE) N. 441/2012 Reg. (UE) N. 561/2012 Reg. (UE) N. 594/2012
12 REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002 sull'igiene dei prodotti alimentari Articolo 14 Requisiti di sicurezza degli alimenti 1. Gli alimenti a rischio non possono essere immessi sul mercato. 2. Gli alimenti sono considerati a rischio nei casi seguenti: a) se sono dannosi per la salute; b) se sono inadatti al consumo umano.
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14 CONTROLLO SANITARIO DEI FUNGHI COMMESTIBILI A) esame morfobotanico macroscopico B) esame microbiologico C) esame chimico D) esame radiometrico
15 Nicotina nei funghi spontanei I funghi secchi della specie Boletus edulis con un livello di nicotina superiore a 2,3 mg/kg NON POSSONO ESSERE COMMERCIALIZZATI E DEVONO ESSERE RITIRATI DAL COMMERCIO
16 Incidente verificatosi alla centrale nucleare di Fukushima 11 marzo 2011 in Giappone
17 Reg. CE 1334/2008 del 16 dicembre 2008 Importazione di funghi per la produzione di aromi
18 Laricifomes officinalis Fungo del larice
19 Reg. (CE) n. 1863/2004 del 26/10/2004 L applicazione delle norme suddette è intesa ad eliminare dal mercato i prodotti di qualità insoddisfacente. La norma è applicabile ai funghi di coltivazione del genere AGARICUS
20 Adempimenti LEA 2018 Le aree di intervento A. Sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive e parassitarie, inclusi i programmi vaccinali B. Tutela della salute e della sicurezza degli ambienti aperti e confinati C. Sorveglianza, prevenzione e tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D. Salute animale e igiene urbana veterinaria E. Sicurezza alimentare Tutela della salute dei consumatori F. Sorveglianza e prevenzione delle malattie croniche, inclusi la promozione di stili di vita sani ed i programmi organizzati di screening; sorveglianza e prevenzione nutrizionale G. Attività medico legali per finalità pubbliche
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22 Adempimenti LEA 2018
23 D.M n. 686 MICOLOGO: soggetto in possesso di attestato di micologo ed iscritto nel registro nazionale Legge Regionale 17 dicembre 2007 n.24 Art. 7 le aziende sanitarie locali, attraverso gli ispettorati micologici assicurano il controllo dei funghi epigei spontanei destinati al consumo Legge n. 352 Norme sul commercio dei funghi D.P.R n. 376 Istituzione centri micologici Decreto Ministeriale n. 185 Funzioni dell Ispettorato micologico L ispettorato ha inoltre il compito di garantire servizi di consulenza ai raccoglitori,
24 Direzione Sanità Settore Prevenzione e Veterinaria Piano Regionale Integrato di Sicurezza Alimentare (PRISA)
25 D.P.R. 376/1995 COMMERCIALIZZAZIONE DEI FUNGHI EPIGEI FUNGHI FRESCHI SPONTANEI FUNGHI SECCHI FUNGHI FRESCHI COLTIVATI SFUSI CONFEZIONATI
26 PRISA 2018 Azioni previste: A) Vigilanza su produzione e commercializzazione
27 PRISA 2018 VERIFICA documentale inerente la tracciabilità del prodotto
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30 PRISA 2018 VERIFICA documentale: - Idoneità alla commercializzazione delle specie fungine; - Certificazione del prodotto; - Procedure HACCP; - Presenza del Micologo in azienda
31 PRISA 2018 Attività di campionamento: N.36 Campioni di funghi per ricerca metalli pesanti (Piombo e Cadmio); REGOLAMENTO (CE) N. 1881/2006 del 19 dicembre 2006
32 PRISA 2018 Attività di campionamento: N. 12 campioni di funghi essiccati o comunque conservati (verifica specie); Ricerca parassitologica
33 PRISA 2018 Attività di campionamento: N.8 campioni di funghi per ricerca anidride solforosa (aliquote dal peso non inferiore a 100 gr.)
34 PRISA 2018 B) Organizzazione delle attività a supporto della raccolta privata
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37 OPERATIVI PER LA GESTIONE LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA LEA E12 Prestazioni: controllo delle specie fungine su richiesta
38 OPERATIVI PER LA GESTIONE
39 Tipologie di cittadini/utenti dell ispettorato OPERATIVI micologico PER LA GESTIONE
40 so già tutto, mi serve OPERATIVI PER LA GESTIONE solo la conferma
41 ho paura dei funghi sono tutti uguali OPERATIVI PER LA GESTIONE
42 ho già mangiato i funghi OPERATIVI PER LA GESTIONE ma voglio la conferma
43 quelli che ho OPERATIVI PER LA ancora a casa GESTIONE sono tutti uguali
44 ho regalato i funghi, ma mi è venuto OPERATIVI un dubbio PER LA GESTIONE
45 Legge Regionale OPERATIVI 17dicembre PER 2007 LA n. 24 Tutela dei funghi GESTIONE epigei spontanei
46 OPERATIVI PER LA GESTIONE
47 ARTICOLO 7 OPERATIVI PER LA GESTIONE le ASL, attraverso gli ispettorati Micologici, assicurano il controllo sanitario dei funghi epigei spontanei destinati al consumo.
48 consulenza ai privati OPERATIVI PER LA GESTIONE il micologo nel corso della certificazione dei funghi dovrà:
49 1) Visionare in modo accurato tutti OPERATIVI PER LA GESTIONE gli esemplari fungini portati
50 OPERATIVI PER LA GESTIONE 2) Effettuare se possibile la determinazione degli esemplari visionati
51 3) Restituire all utente solamente gli esemplari appartenenti a specie di OPERATIVI PER LA GESTIONE comprovata commestibilità (stabiliti nell allegato 8)
52 4) Restituire all utente solamente gli OPERATIVI PER LA esemplari in buono stato di conservazione GESTIONE
53 5) compilare la scheda di determinazione che dovrà contenere informazioni su: OPERATIVI PER LA GESTIONE dati anagrafici data e luogo di raccolta elenco delle specie determinate con il giudizio di commestibilità (sia se commestibili, non commestibili, alterati o tossici) Tale scheda dovrà essere firmata dal micologo e dal raccoglitore per presa visione
54 Risposte dei pazienti durante l'intervento del micologo al DEA (anni ) 10% Non sapevo che le ASL effettuano il controllo dei funghi 40% 50% Sono a conoscenza che si possono controllare i funghi presso le ASL, ma io sono sicuro di quello che raccolgo Sapevo che si possono controllare i funghi presso le ASL, ma alla domenica sono chiusi
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58 dopo la raccolta.. Consumo i funghi che ho raccolto perché sono sicuro di cosa mangio
59 dopo la raccolta.. Prima del consumo chiedo al vicino di casa perché è lui l esperto
60 dopo la raccolta.. Consumo i funghi solo dopo aver consultato un o più libri che ho in casa
61 la raccolta.. ad esempio.
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64 Il consumo di Clitocybe nebularis e la SICUREZZA ALIMENTARE 64
65 Sac. G. Bresadola: 1906 Non sono concordi i pareri degli Autori sulla qualità di questo fungo. Chi lo dice sospetto, chi mangereccio, chi lo ritiene innocuo se mangiato in poca quantità e nocivo se mangiato in quantità straordinaria. 65
66 Io me ne cibai molte volte anche in abbondanza, e non ebbi a soffrire disturbo alcuno. La carne e tenera, presto cotta e di buonissimo gusto, per cui io lo tengo per uno dei migliori funghi mangerecci. 66
67 Clitocybe nebularis Commestibilità: pag. 331 Commestibile, ma non da tutti gradito per il sapore troppo forte. 67
68 Clitocybe nebularis Commestibilità: pag. 72 Èbuono da cotto, previa prebollitura 68
69 Clitocybe nebularis Commestibilità: pag. 36 Sospetto 69
70 Clitocybe nebularis Commestibilità: pag. 72 Sconsigliato 70
71 Clitocybe nebularis Commestibilità: pag. 210 Non commestibile 71
72 Clitocybe nebularis Commestibilità: Pag.158 Tossico, anche ben cotto e consumato in piccole quantità 72
73 Clitocybe nebularis Commestibilità: pag. 140 Tossico-velenoso 73
74 dopo la raccolta.. Vado all ASL a far controllare gratuitamente i funghi perché in questo modo sono sicuro di cosa mangio
75 Il consumo di Clitocybe nebularis e l applicazione del principio di precauzione nella valutazione dei fattori di rischio per la salute 75
76 REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 28 gennaio 2002 Principio di precauzione comprende tutte le situazioni in cui si identifichi un rischio ma non vi siano prove scientifiche sufficientia dimostrarne la presenza o assenza, o a determinare adeguati livelli di protezione 76
77 I Micologi delle ASL della REGIONE PIEMONTE ritengono che la Clitocybe nebularis sia un fungo N O N C O M M E S T I B I L E 77
78 DETERMINA DIRIGENZIALE N.362 DEL 31/05/2017 Allegato 8 Elenco delle specie fungine che si possono considerare commestibili
79 PRISA 2018 C) Supporto in casi di sospetta intossicazione da funghi
80 PRISA 2018 Gli Ispettorati micologici dovranno, inoltre svolgere attività di informazione ed educazione sanitaria rivolte alla popolazione ed a gruppi di interesse attraverso incontri, mostre micologiche, predisposizione di materiale informativo sui rischi derivanti da un consumo non consapevole dei funghi.
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83 Grazie a tutti
Micologo. Descrizione sintetica. Settore Economico Professionale(SEP) 2 - Produzioni alimentari. Situazioni-tipo di lavoro
identificativo scheda: 21-023 stato scheda: Validata Descrizione sintetica L attività principale del micologo è definita dal D.M. 29 novembre 1996, n. 686 del Ministero della Salute e consiste ne: L attività
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