I PESCI DELLA LAGUNA. Nicola Bettoso ARPA FVG/biologo. 04 Settembre 2015
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1 I PESCI DELLA LAGUNA Nicola Bettoso ARPA FVG/biologo 04 Settembre 2015
2 Le comunità lagunari sono peculiari per la presenza di specie caratteristiche a cui si aggiunge una componente costituita da specie marine e d acqua dolce La distribuzione spaziale delle specie è determinata dai gradienti di salinità, in funzione del grado di eurialinità di ognuna Tuttavia è stata evidenziata l esistenza di specie che vivono e si sviluppano in tali ambienti indipendentemente dalla salinità Pérès & Picard (1964) constatarono l originalità delle comunità bentoniche lagunari definendo la biocenosi Lagunare Euriterma ed Eurialina L originalità e la specificità delle comunità lagunari e le doti di resilienza indussero Guelorget & Perthuisot (1983) a considerare questi ambienti come facenti parte di un unico insieme ecologico definito dominio paralico avente proprie strutture e dinamiche
3 Il dominio paralico è stato suddiviso in tre sotto domini: Paralico vicino: più vicino al mare, con parametri chimico fisici non molto diversi dal mare Paralico lontano: quello più lontano dal mare che comprende il polo evaporitico e quello dulciacquicolo, con parametri chimico fisici molto diversi da quelli marini Paralico tipico: il sottodominio intermedio Gli ambienti paralici differiscono tra di loro per le caratteristiche morfologiche e idrologiche ma sono accomunati dai seguenti aspetti: ampie variazioni spazio-temporali di salinità, forte escursione termica stagionale, idrodinamismo ridotto, rimescolamento delle acque per azione del vento, apporti continui di materiale detritico organico e inorganico, bassa profondità, sedimenti fini, ricchezza in materia organica, concentrazioni elevate di nutrienti a rapido riciclo, alta produttività primaria, tendenza marcata a rapidi cambiamenti ambientali.
4 Uno dei fattori ecologici responsabili della selezione e della struttura delle comunità lagunari è appunto l idrodinamismo, il quale agisce direttamente sui parametri idrologici e sedimentologici. Questo fattore in ambiente lagunare è noto come confinamento ed è il parametro che sembra guidare la distribuzione degli organismi negli ambienti paralici. Esso è definito come il tempo di rinnovo delle sostanze biogene di origine marina in un determinato punto del bacino paralico considerato. Guelorget & Perthuisot (1983), confrontando vari bacini paralici mediterranei, svilupparono un modello di zonazione delle popolazioni bentoniche di substrato mobile lungo un gradiente di confinamento crescente Procedendo dalle bocche lagunari verso l interno troviamo: ZONA I è la fascia situata nelle immediate vicinanze delle comunicazioni con il mare e quindi è semplicemente la continuazione del dominio marino. La macrofauna consiste di molte specie marine per la maggior parte appartenenti alla biocenosi Sabbie Fini Ben Calibrate (SFBC)
5 ZONA II è la zona in cui è effettiva la penetrazione nel dominio paralico. In essa si riscontrano le specie marine più tolleranti della biocenosi SFBC o delle Sabbie Fini Superficiali ZONA III è caratterizzata dalla totale scomparsa degli echinodermi, tale zona è dominata da specie miste presenti sia in laguna che in mare. Queste sono specie appartenenti per lo più alla biocenosi delle Sabbie Fangose di Moda Calma (SVMC) ZONA IV è caratterizzata dalla scomparsa delle specie marine e dalla presenza delle specie strettamente paraliche ZONA V In tale area inizia la colonizzazione del sedimento da parte delle Cianoficee; esso contiene una notevole quantità di sostanza organica ed è fortemente ridotto, nero e maleodorante per la presenza di solfuri e acido solfidrico che si formano nei periodi di distrofia. Presenza larve di Chironomidi ZONA VI rappresenta il passaggio al paralico lontano, dulciacquicolo o evaporitico, ed è caratterizzata da una quasi totale colonizzazione del substrato da parte delle Cianoficee le quali formano tappeti microbici e dalla comparsa di specie appartenenti alla fauna d acqua dolce (Tricotteri, Oligocheti, Odonati) negli ecosistemi ipoalini, mentre in ecosistemi iperalini ci sono specie d ambienti evaporitici come Artemia salina. Il sistema evaporitico è inoltre caratterizzato dall assenza di macrofauna bentonica
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7 Fauna ittica Le lagune sono ambienti in grado di ospitare un elevata abbondanza di popolazioni ittiche durante specifici stadi di vita, in particolare degli stadi giovanili e di sostenere importanti produzioni ittiche La maggior parte delle comunità ittiche nei sistemi estuarini è caratterizzata dalla presenza di due gruppi ecologici principali: gli estuarino residenti, che trascorrono l intero ciclo di vita all'interno dell estuario, e i marino migratori, accompagnati da un piccolo numero di marino migratori occasionali, specie migratorie diadrome e specie d acqua dolce Le specie ittiche caratteristiche delle lagune sono specie euriecie e sono in grado di svolgere il ciclo biologico, compresa la riproduzione, interamente o in gran parte all interno dell ambiente lagunare. Queste specie vengono classificate come estuarino residenti o sedentarie per questi ambienti di transizione. Solitamente sono presenti in laguna tutto l anno, sono di piccole dimensioni e a ciclo vitale di breve durata, hanno un elevato potenziale riproduttivo e sono presenti in numero elevato
8 Tra queste, sui bassi fondali delle lagune alto adriatiche troviamo alcune specie di gobidi come il ghiozzetto cenerino Pomatoschistus canestrinii, il ghiozzetto di laguna Knipowitschiapanizzae, il ghiozzo nero Gobiusniger, il gòzosterisessorophiocephalus, il nono Aphanius fasciatus e il latterino Atherina boyeri. Tra i residenti lagunari, la specie meno legata ad un particolare tipo di habitat è il latterino, che risulta essere pressoché ubiquitario in laguna, rinvenendosi lungo tutto il gradiente ambientale che va dalle bocche di porto fino alla gronda lagunare. Al contrario, la distribuzione spaziale di altre specie residenti lagunari risulta maggiormente dipendente dalle caratteristiche dell habitat. Le specie migratorie hanno spesso dimensioni maggiori rispetto alle sedentarie, sono normalmente più longeve e compiono la fase riproduttiva in mare. All interno di questo gruppo possono venir distinte le specie migratorie regolari da quelle occasionali o accidentali. Le prime sono costituite da individui giovanili, spesso novellame o comunque al primo anno di vita, le quali, all inizio della primavera, accedono regolarmente nell ambiente lagunare per soggiornarvi durante il loro periodo di accrescimento, utilizzando quindi le lagune come aree di nursery. Qui infatti vi trovano abbondanza di risorsa trofica e maggior riparo dai potenziali predatori.
9 A questo gruppo appartengono i Mugilidae, tra cui soprattutto Liza aurata (cefalo dorato) e Liza ramada (cefalo calamita), gli Sparidae rappresentati soprattutto dall orata (Sparusaurata), i Pleuronectidae dominati dalla passera di mare (Platichthysflesus) e dalla sogliola (Solea solea). Gli adulti di queste specie, soprattutto durante il secondo anno di vita, ritornano in laguna durante la primavera successiva per alimentarsi fino a fine estate I migratori occasionali o accidentali, sono specie definite usualmente talassiche, che talora accedono i bassi fondali lagunari, soprattutto nel primo periodo di vita. Tra le famiglie più comuni risultano i Labridae ed alcune specie di Gobiidae, le aguglie (Belonebelone) e le triglie (Mullus spp.) Oltre alle specie che costituiscono il cosiddetto pesce novello, altre specie marine eurialine si rinvengono in laguna su base stagionale. In particolare, alcune specie di piccoli pelagici compiono importanti migrazioni all interno dell ambiente lagunare, rinvenendosi anche in aree di gronda distanti dalle bocche a mare. È questo il caso, in particolare, dell acciuga (Engraulisencrasicolus) le cui forme giovanili entrano numerose in laguna durante i mesi primaverili, per poi migrare in mare qualche mese più tardi dopo essersi accresciute all interno della laguna. I giovani di queste specie, come anche quelli della sardina (Sardina pilchardus), sono comunque estremamente abbondanti anche nella fascia marina costiera antistante gli ambienti di transizione dell Alto Adriatico.
10 Circuito migratorio dell orata nell Alto Adriatico Ciclo migratorio dell orata nell Alto Adriatico
11 Monitoraggio della fauna ittica Effettuato ai sensi della Direttiva Europea quadro per la tutela delle acque superficiali Condotto da ARPA FVG e le Cooperative di pescatori di Marano Lagunare e Grado Direttiva quadro (2000/60/CE WFD) definisce: 3 tipologie idriche Mesoalina (TME) : 5-20 Polialina (TPO) : Eualina (TEU) : Fortemente modificati (FM) 16 corpi idrici effettuato a cadenza semestrale: 32 stazioni primavera 2010 e autunno stazioni primavera 2011 e autunno stazioni primavera stazioni
12 Il cogollo tradizionale attrezzo da pesca statico pesca in specchi d acqua a batimetria scarsa sacco terminale di forma cilindrica o conica corpo ali esterne Pellizzato, m Questo sistema di sbarramento con i cogolli terminali ( seraja o grasiol )viene posizionato in modo tale da intercettare i pesci che si spostano secondo i flussi di marea. Ha permesso di definire le caratteristiche della fauna ittica in termini di composizione specifica, abbondanza e biomassa
13 Analisi del campione Sul campo: 4 cogolli(repliche) per stazione posizionati24h prima del campionamento Ripostoin sacchettiper la conservazione in congelatore(-20 C) In laboratorio: Determinazione delle specie Conta degli individui Misura della biomassa in g Analisi multivariata
14 Categorie funzionali Le specie ittiche campionate sono state poi raggruppate in categorie funzionali ecologiche in relazione alle modalità di utilizzo degli habitat lagunari trofiche in relazione alle preferenze alimentari Tra le specie campionate le categorie rappresentate sono state le seguenti CATEGORIE ECOLOGICHE ES = estuarino residenti MM = marino migratorie MO = marino occasionali A = anadrome C = catadrome F = dulciacquicole Franco et al., 2006 CATEGORIE TROFICHE PL = Planctivori Bmi = Microbentivori Bma = Macrobentivori HZ = Iperbentivori-zooplanctivori HP = Iperbentivori-piscivori DV = Detritivori OV = Onnivori
15 Numero di specie, abbondanza e biomassa Nel corso del triennio di monitoraggio sono stati analizzati 632 cogolli Il numero di individui catturati è stato pari a , con biomassa di ,1 g Appartenenti a 40 specie divise in 21 famiglie
16 About 40 fish species were recorded (20 families). SPECIES ECOLOGICAL GUILDS TROPHIC GUILDS Alosa fallax A HZ Anguilla anguilla C HP Liza ramada C DV Mugil cephalus C,ES,MM DV Atherina boyeri ES HZ Salaria pavo ES OV Aphanius fasciatus ES OV Gobius niger ES Bmi,HP Gobius paganellus ES Bmi,HP Knipowitschia panizzae ES Bmi Pomatoschistus canestrinii ES Bmi Pomatoschistus marmoratus ES Bmi Zosterisessor ophiocephalus ES Bma Gambusia affinis ES OV Hippocampus guttulatus ES Bmi Hippocampus hippocampus ES Bmi Syngnathus typhle ES HZ Cyprinus carpio F OV Pseudorasbora parva F OV Rutilus aula F OV Gasterosteus aculeatus F Bmi,PL (Franco et Al. 2008) Most of them were found in the inner area of the Marano Lagoon, due to the concomitant presence of the typical estuarine and freshwater species, and marine migrants Belone belone MM HP Sardina pilchardus MM PL Engraulis encrasicholus MM PL Pomatoschistus minutus MM Bmi Liza aurata MM DV Platichthys flesus MM Bmi,Bma Solea solea MM Bmi Diplodus annularis MM OV Sparus aurata MM Bmi Syngnathus acus MM Bmi Mullus surmuletus MM,MS Bmi Parablennius sanguinolentus MS OV Trachurus mediterraneus MS HP Conger conger MS HP Symphodus cinereus MS Bmi Pomatomus saltatrix MS HP Boops boops MS OV Pagellus acarne MS Bmi Sphyraena sphyraena MS HP
17 ABBONDANZA Abbondanza totale TOTALE 98% dell abbondanza totale è rappresentato da 10 specie A. boyeri 84,8% specie rimanenti 1,3% A. fasciatus 0,6% P. minutus 0,6% L. aurata 0,7% S. pilchardus 0,8% Z. ophiocephalus 1,3% L. ramada 2,3% P. marmoratus 1,4% E. encrasicolus 3,6% P. canestrinii 2,7% Le più rappresentative sono: Atherina boyeri(latterino), Engraulis encrasicolus (acciuga), Pomatoschistus canestrinii(ghiozzetto cenerino), Zoosterisessor ophiocephalus(ghiozzo go ) due specie inserite nell allegato II della Direttiva Habitat: Knipowitschia panizzae (ghiozzetto lagunare) e Aphanius fasciatus(nono)
18 Atherinaboyeri (latterino) Estuarino residente, iperbentivoro-zooplanctivoro Grado > Marano in TEU E TPO e a Est del ponte di Grado Pressione pesca > a Marano Sverna in acque profonde Riproduzione primaverile lagunare
19 Engraulisencrasicolus (acciuga) MM più abbondante (PL) Migra fino alle aree più interne Giovanili e sub-adulti in laguna in primavera, crescono a spese della catena trofica lagunare e migrano in mare a fine estate Bacino maranese Aree scarsamente o non vegetate > abbondanza vicino foci fluviali preferisce Marano, con più fiumi, ha maggior grado di trofia A Grado Natissae Aussa-Corno
20 Zoosterisessorophiocephalus (ghiozzo gò) Estuarino residente macrobentivora Tipico gobide eurialino Acque poco profonde con copertura fanerogame marine ideale per riproduzione e inverno Corpi idrici TEU e alcuni TPO Cymodocea nodosa Assente in TME e FM tranne FM3 st. 1 ai bordi di un canale con fanerogame marine
21 Pomatoschistuscanestrinii (Ghiozzetto cenerino)) Estuarino residente, microbentivora Bassi fondali lagunari non vegetati, acque molto torbide Salinità compresa tra 2 e 20 TME esclusivi, vicino a foci Stella e Turgnano Non è stato campionato alcun individuo nel resto della laguna Specie endemica condizionata da conservazione Habitat oligoalini Allegato II Direttiva Habitat
22 Knipowitschiapanizzae (Ghiozzetto lagunare)) Estuarino residente, microbentivora Distribuzione simile a ghiozzetto cenerino MA abbondanze >> inferiori Allegato II Direttiva Habitat
23 Aphaniusfasciatus (Nono) Estuarino residente, onnivora eurialina tipica di ambienti umidi e saline In tutte le tipologie aline > abbondante in aree più confinate e dissalate della Laguna di Marano
24 Categorie ecologiche ABBONDANZA TOTALE ES 91,4% MM 6,1% F 0,1% C 2,3% In termini di abbondanza numerica il popolamento dell intera laguna è costituito quasi esclusivamente dagli estuarino residenti ES e dai marino migratori MM 99% della comunità campionata
25 Categorie ecologiche ABBONDANZA MARANO MM 12,1% ES 82,7% ABBONDANZA GRADO F 0,3% C 4,8% ES 98,5% MM 1,2% C 0,2%
26 Categorie ecologiche ABBONDANZA TEU ABBONDANZA TME ES 98,9% ES 74,5% MM 13,0% C 11,7% MM 1,0% MO 0,1% ABBONDANZA TPO MM 8,3% ES 91,1% C,ES,MM 0,1% F 0,7% A 0,1% Novellame di Liza ramada TME1 st.1, primavera individui C 0,6%
27 Indice ittico stato di qualità ecologica
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